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venerdì 5 luglio 2013

I DIECI SEGRETI DI FERNANDO LLORENTE, IL GIORNO DOPO

Fernando Llorente si è presentato, parole semplici, da campione, almeno a livello umano, poi, se confermerà tutte le sue doti lo sapremo presto. L'accoglienza lo ha stregato: "E' stato incredibile, spettacolare, mi ha sorpreso molto l'accoglienza di tutti i tifosi. Da qui ringrazio tutti i tifosi che mi hanno seguito dal mio arrivo. E dirgli che sono molto felice di essere qui, di poter indossare una maglia tanto prestigiosa come quella della Juventus. Vi riproponiamo i dieci segreti di Llorente, tutto quello che c'è da sapere sul giocatore bianconero attualizzati dopo le parole di ieri di Fernando. 1- DAL FUNES A BILBAO, PASSANDOR PER IL BASKONIA: La storia di Llorente passa attraverso le giovanili del Funes fin dalla tenera età di nove anni e del River Ebro, club del suo paese, Rincón de Soto. A 11 anni, nel 1996 inizia la sua avventura all'Athletic Club, entrando nella scuola calcio di Lezama. All' Athletic compie tutto il percorso della scuola calcio e nel 2003 passa al Baskonia, club satellite dell'Athletic Bilbao militante di terza divisione. Torna a Bilbao per giocare nella squadra B per poi debuttare a 20 anni nella prima squadra. 2- IL CAMPUS DEL BARCA: strano ma vero, il passato di Llorente racconta anche del fratello Chus, il fratello maggiore che lo portò a vedere altri bambini del Barca campus. Llorente per aumentare la sensibilità e la tecnica doveva toccare il pallone il maggior numero di volte possibile. Ci riuscì "solo" per 300 volte e al suo ritorno a casa si applico' moltissimo, facendola diventare quasi un'ossessione, arrivando a 1000 tocchi consecutivi. La forza di volontà c'era già da "pequeno". 3- IL LANZAROTE: Il 16 gennaio 2005 Llorente fa il suo esordio contro l'Espanyol, ma la data da ricordare è il 19 gennaio, con la tripletta al Lanzarote in Coppa del Re. 4- BENITO ZABALA: "IL SUO SECONDO PADRE": Llorente si è trasferito giovannissimo a Bilbao (12 anni). Proprio la famiglia di Benito Zabala lo ha aiutato forgiandolo come persona, come calciatore e uomo. 5- IL GOL: Ne ha sempre segnati e i tifosi bianconeri sperano che possa continuare, dal 2007 in poi quasi sempre in doppia cifra. 12 in 33 partite al Baskonia, media 0,36. 4 in 16 partite nel Bilbao Athletic, media 0,25. E nei successivi anni all'Athleticha sempre segnato con continuità. 2005: 6 gol in venti partite, media 0,3. In campionato 3 gol in quindici partite (media 0,2) 2005/2006: 4 gol in venticinque partite, media 0,16. In campionato 2 gol in ventidue partite (media 0,09) 2006/2007: 2 gol in ventiquattro partite, media 0,08. In campionato 2 gol in ventitre partite (media 0,08) 2007/2008: 12 gol in quaranta partite, media 0,3. In campionato 11 gol in trentacinque partite (media 0,31) 2008/2009: 18 gol in quarantatre partite, media 0,42. In campionato 14 gol in trentaquattro partite (media 0,41) 2009/2010: 23 gol in cinquantuno partite, media 0,45. In campionato 14 gol in trentasette partite (media 0,37) 2010/2011: 19 gol in quarantuno partite, media 0,46. In campionato 18 gol in trentotto partite (media 0,47) 2011/2012: 29 gol in cinquantatre partite, media 0,54. In campionato 17 gol in trentadue partite (media 0,53) 2012/2013 : quest'anno solo 4 gol in 26 partite (0,15 di media) causata anche dallo scarso utilizzo per via del contratto non rinnovato Le media gol evidenziano una netta crescita, progressiva, ad eccezione della stagione in corso. Llorente non è un top scorer ma sicuramente un buon giocatore che sa segnare e lo fa con frequenza. Il giocatore ieri ha spiegato anche l'anno difficile vissuto a Bilbao: "Il processo di trattativa non è andato bene e dal quel momento, visto che non è stato molto positivo, anche la stampa ha contribuito a creare un'immagine negativa di me stesso. Immagine che ha avuto come conseguenza, sin dalla prima partita, una volta che si è saputa la notizia, delle discrepanze, delle differenze in campo. Questo non mi è piaciuto. in questo momento sto vivendo il sogno di crescere come giocatore e sono venuto nella squadra migliore per farlo". 6- LUGLIO 2006 E 31 GENNAIO 2012: Due anni storici, il 2006 è quello in cui Llorente firma con l'Athletic Bilbao il contratto fino al giugno 2011 nel quale è inserita una clausola rescissoria maxi tra i 30 e 50 milioni di euro. Il 2011 è importante perchè Il 31 gennaio 2012 ha segnato il 100º gol con la maglia dell'Athletic Bilbao grazie alla seconda delle due reti nell'andata della semifinale di Coppa del Re 2011-2012 contro il Mirandés. 7- LA SELECION: la Spagna gli ha portato quasi sempre bene. Con la spagna Under-20 ha fatto il Mondiale del 2005, nel quale con 5 gol è risultato "Scarpa d'argento" dietro a Lionel Messi. Nella Under 17 vanta 2 gol e 3 presenze, nella Under 20 4 presenze e 5 gol, nella Under 21: 9 presenze e 5 gol e nella nazionale maggiore 21 presenze e 7 gol. Da notare che Llorente è campione del Mondo anche se nel mondiale ha giocando solo una trentina di minuti. Llorente ieri ha detto: "Quest'anno è stato un anno molto complicato perchè non ho potuto fare quello che mi piace di più e farlo per contribuire ad un successo della mia squadra, dell'Athletic Club. Purtroppo questo non mi ha permesso di andare in Nazionale, che è un mio desiderio. Spero di poter lavorare bene alla Juve, avere dei bei risultati e se possibile tornare nella Nazionale". 8- IRAOLA, GURPEGUI E EL REY LEON: due persone e un soprannome. I primi due lo hanno accompagnato per vent'anni a Bilbao e sono gli amici fraterni. Rey Leon (Re Leone) è ul suo soprannome, un pò per la sua voglia di lottare sempre, un pò per la sua folta capigliatura leonina. Conferma per il soprannome dal diretto interessato: "Il soprannome Re Leone? Mi piace, in italiano suona abbastanza bene e mi piace". 9- J. M. AMMORRORTU: lo scopritore, ex técnico e giocatore dell'Atletico che lo propose alla squadra basca. La sua famiglia aveva anche offerte del Barcellona (la famosa scuola calcio) e dell'Espanyol, ma Amorrortu, grazie all'aiuto di uno zio di Fernando, grande tifoso dell'Athletic, riuscì a portarlo a Bilbao. 10- KATE AZAHARRA e il SAN MAMES: due luoghi importanti. Chissà se Marotta e Paratici avranno parlato con il fratello agente di Llorente Chus, proprio in quel ristorante. Chissà se davanti a una specialità di pesce avranno posto le basi del suo arrivo a Torino. Sicuramente Llorente porterà con lui per sempre il ricordo di quel ristorante (forse), ma anche della Cattedrale del calcio di Bilbao, il San Mames. La Juventus vinse una Coppa Uefa, proprio in quello stadio. A Bilbao è pronto il San Mamés Barria. In ogni caso la nuova casa di Llorente si chiamerà Juventus Stadium e lo stesso giocatore ha già espresso la sua voglia di giocarci: "Mi è sembrato bellissimo, spero di segnarci molti gol". @pavanmassimo

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