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Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

lunedì 22 luglio 2013

UN UOMO SOLO A NAPOLI?

A Napoli, o meglio Dimaro, impazza il caso Zuniga. I tifosi del Napoli non gli perdonano il fatto di aver già trovato un accordo con la Juventus per la prossima stagione e gli stanno facendo vivere dei momenti terribili. MESSO DA PARTE - Il colombiano è ormai un uomo solo. Ieri quasi tutti i tifosi l'hanno bersagliato di fischi ed osteggiato al coro: "Vattene a Torino, non ti vogliamo!", insistendo anche durante l'allenamento con un altro coro: "Zuniga ,vattene a Torino!". Il giocatore per il momento sembra sereno, ma ieri, qualche piccolo gesto di stizza c'è stato. Del resto Zuniga si è sempre comportato da vero e proprio professionista e proprio contro la Juve in passato è stato contro la Juventus fin troppo determinato al punto di rimediare due espulsioni. DE LAURENTIIS NON MOLLA - De Laurentiis dice che Zuniga non si tocca ed è sempre stato deciso nel ritenere il giocatore incedibile, a meno di offerte clamorose. Al momento una richiesta altissima superiore ai dieci milioni che la Juventus non accetterà mai. Il presidente è combattuto: non vuole perdere il giocatore a zero ma non vuole nemmeno rinforzare i bianconeri. Ieri il ds del Napoli Riccardo Bigon, firmando autografi ai tifosi ha commentato: "Non vi preoccupate, Zuniga resterà con noi". Pretattica? forse... CHE SUCCEDERA'? - Difficile fare previsioni. Al momento la Juventus offre 5-6 milioni cifra equa, visto che il giocatore l'anno prossimo si libera a zero. Per il Napoli sarebbe una cifra che permetterebbe di fare un'ottima plusvalenza. Insomma gli spiragli per la trattativa ci sono, anche se non è da escludere un braccio di ferro società-Zuniga con il colombiano ai margini e "solo". @pavanmassimo QUANTO DEVE OFFRIRE LA JUVENTUS PER ZUNIGA? CLICCA E PARLANE CON MASSIMO

RITIRO: DA FASE UNO A FASE DUE

Sta terminando la fase Chatillon. La settimana che arriva vedrà i bianconeri impegnati nel primo test probante contro Milan e Sassuolo, in attesa di volare negli Usa e vivere il gruppo al completo con i nazionali italiani, Caceres e Pogba. Antonio Conte in questi dieci giorni ha lavorato alacremente per forgiare i tre nuovi e portare dentro di loro lo spirito bianconero fatto di lavoro, sudore, fatica e impegno. Il mister, ieri ha così commentato il ritiro: "Si è stato sicuramente un ottimo ritiro, molto intenso, perché sono stati 10 giorni di duro lavoro, sempre doppi allenamenti, siamo soddisfatti perché abbiamo raggiunto l'obiettivo. Incrociamo le dita perché non ci sono stati intoppi a livello di infortuni e quindi da questo punto di vista siamo molto contenti. Questo è un posto che io conosco molto bene, perché venivo da calciatore. Siamo molto contenti perché ci troviamo molto bene, riusciamo a stare anche 10 giorni in mezzo alla nostra gente e questo è molto molto bello". A Chatillon si è visto il massimo impegno, la massima dedizione, tanta voglia di imparare e di vivere una stagione da protagonisti. I giocatori hanno dato tutti il loro meglio e messo Conte nella situazione di vivere finalmente un ritiro sereno. C'è tanta voglia di Juve a Chatillon, in mezzo alla gente. Tanta voglia di vincere e vivere ancora una stagione da primi della classe. Le basi per ripetere una grande annata ci sono tutte. C'è voglia di vincere ancora, di tornare a essere il fiore all'occhiello del calcio italiano, tutti insieme e tra pochi giorni il gruppo sarà completo, pronto per nuovi successi. @pavanmassimo cosa ne pensi? Parlane con Massimo

Un anno dopo, un anno diverso

Un anno fa i tifosi bianconeri erano sulla barricata. Non solo sul fronte calciopoli, ma anche scommessopoli. Sulla barricata per difendere i valori dello sport, del calcio, dell'onesta', del lavoro di cui Antonio Conte, Angelo Alessio, Simone Pepe e Leonardo Bonucci sono sicuramente un emblema. Un anno o quasi dopo, tutto sembra così lontano, tutto così etereo e strano. Sono arrivate per i due mister le squalifiche, poi dimezzate e scontate (Alessio mai ascoltato...addirittura), mentre per i giocatori l'assoluzione. A un anno da quanto successo ci rimane un grande amaro in bocca per quella vicenda che ha visto delle persone innocenti finire in modo così pesante sulle pagine dei giornali. Un anno dopo tutto sembra passato ma vale la pena ricordare che quanto successo deve essere un esempio di come non si devono gestire certe situazioni. Le persone vanno ritenute innocenti fino a prova contraria e purtroppo l'anno scorso non tutti si sono comportati in questo modo. Fortunatamente grazie al grande lavoro sul campo e alla competenza di tutto la staff tecnico la Juventus non ha pagato dazio a livello di risultati, ma hanno pagato ed e' la cosa che dispiace di più i diretti interessati a livello umano. Non sappiamo cosa hanno provato Conte, Alessio, ma anche Leonardo e Simone in quei giorni, lo immaginiamo....sappiamo però che in loro abbiamo sempre creduto non tanto perché c'è affetto e stima, quanto perché da persone critiche, razionali ma anche preparate abbiamo letto le carte, studiato le situazioni e preso coscienza della loro totale estraneità ai fatti contestati. Oggi, un anno dopo siamo sereni, ma non dimentichiamo il male che ha circondato la Juventus e i suoi protagonisti, siamo sereni e parliamo solo di calcio (fortunatamente), di tecnica, tattica e mercato. Il bello e' questo, sperando di non dover tornare a parlare di questo tipo di argomenti e soprattutto non essere costretti a studiare tutto per raccontare la verità che altri media, invece, preferiscono rappresentare a "uso" e "consumo" di un pubblico a loro fedele e sicuramente non amante dei colori bianconeri. @pavanmassimo cosa ne pensi? Parlane con Massimo

COMPETERE IN CHAMPIONS? ECCO QUANTO SPENDONO GLI ALTRI!

Impossibile competere con le grandi internazionali? Sembrerebbe di si, almeno a livello di ingaggi e investimenti. Marotta ieri ha inquadrato così la situazione: "Noi abbiamo creato il nostro modello, il modello Juventus, che porta ad una riflessione semplicissima: il management della Juventus deve raggiungere l'optimum sportivo, che significa allestire in sostanza la squadra più competitiva possibile per alzare l'asticella dei risultati e puntare sempre più in alto. Ma questo optimum sportivo è correlato anche al parametro di un optimum aziendale che significa avere rispetto di quelli che sono i parametri finanziaria e patrimoniali. Quindi noi abbiamo creato un nostro modello, il nostro modello è quello di cercare di essere ancora i primi in Italia, di essere super competitivi in Europa, però poi vedete quali e di consistenza sono stati i trasferimenti di queste ultime settimane, quindi credo sia veramente arduo immaginare di non avere difficoltà in campo internazionale". La Juventus al momento ha investito circa 30 milioni su 4 giocatori: Llorente a zero, Tevez a nove più bonus, Ogbonna a 13 più bonus e Asamoah a nove milioni di euro per il riscatto, sicuramente un investimento massiccio per il mercato italiano, poco o nulla a confronto delle big Europee. FRANCIA: gli sceicchi sconvolgono il mercato, Paris e Monaco fanno da padrone. Il Paris Saint Germain ha investito oltre 64milioni di euro per Cavani e 32 più bonus per Marquinhos. La squadra del Principato ha speso oltre 60 milioni per Falcao e offre più o meno la stessa cifra per Hulk. SPAGNA: le due big hanno speso di più e non sono sazie. Il Barcellona ha investito oltre 57 milioni di euro per Neymar. Il Real Madrid quasi 40 per Illarramendi e sta offrendo oltre 50 milioni per Gareth Bale. GERMANIA: il Bayern ha aggiunto Goetze alla lista dei gioielli spendendo ben 37 milioni di euro, oltre ai 20 per Alcantara e il Borussia ha preso Henrik Mkhitaryan spendendo oltre venti milioni di euro. INGHILTERRA: attendendo il grandi colpi di Manchester e Chelsea, e' il Manchester City la regina con Jovetic, Negredo e Fernandinho. Tre nomi con oltre 90 milioni di euro spesi, dieci volte tanto quanto incassato per Tevez. Su questi presupposti, la domanda e' lecita e spontanea, come farà la Juventus a ridotte il GAP con le altre big Europee? A livello di budget e' impossibile competere, serve un miracolo di idee, gioco e motivazioni che solo Antonio Conte può compiere, sognare e' lecito pretendere l'impossibilità no! @pavanmassimo cosa ne pensi? Parlane con Massimo

BRUTTO DA DIRSI MA PER LA JUVE DUE E' MEGLIO DI TRE

Nel calcio di oggi vale il ranking europeo per paese, ma anche il market pool che permette la suddivisione dei ricavi da diritti televisivi. Ecco perché nella mente dei dirigenti di corso Galileo Ferraris sta nascendo un'idea frutto della razionalità che a volte cozza contro la logica e il patriottismo. Partiamo dai ricavi Champions di quest'anno che hanno visto la Juventus prima davanti a tutte. RICAVI CHAMPIONS: i bianconeri hanno ottenuto oltre 65 milioni, il Milan 51, il Bayern 55 milioni, poi Borussia Dortmund, il Real Madrid 48 milioni, Barcellona 45, PSG, 44 milioni, Manchester United 35, Arsenal 31 e Chelsea 30. Cifra altissima grazie al market pool, somma divisa tra tutti i club italiani, la dolorosa e sfortunata eliminazione dell'Udinese ha permesso che bianconeri e rossoneri si spartissero tutto. La potenziale eliminazione del Milan potrebbe consentire a Juve e Napoli di spartirsi la torta e di ricavare minimo almeno 10-15 milioni di euro in più a testa. RANKING EUROPEO: non solo la motivazione economica ma anche ranking vede la Juve tifare contro il Milan. L'eliminazione dei rossoneri porterebbe la Juventus in seconda fascia automatica, visto che i bianconeri sono la prima al di sotto del gradino dell'urna numero due. La Juventus, sarà direttamente alla fase a gironi ma come detto e' al momento al primo posto della 3ª fascia. Per passare in 2ª ha bisogno che una tra Arsenal, Milan, Schalke 04, Lione e Zenit venga eliminata nei play-off o che si affrontino direttamente dopo il sorteggio. Insomma, la logica dice che tutte le italiane devono andare ai gironi per salvaguardare prestigio e ranking italiano, il portafogli vedrebbe di buon grado un Milan in Europa League in modo da guadagnare di più dal market pool. Secondo voi cosa preferiranno in corso Galileo Ferraris? @pavanmassimo cosa ne pensi? Parlane con Massimo

MENO UNO AL PRIMO TROFEO: CHECK-UP

Manca un mese circa alla prima sfida ufficiale della stagione. Non si giocherà in Cina, ma a Roma, in casa della squadra che ha vinto la Coppa Nazionale. Inedito, visto che per la prima volta chi vince il tricolore gioca in trasferta. Non era mai successo. In tutte le edizioni della Supercoppa fin qui disputata al massimo si era giocato in campo neutro. Bella responsabilità quella degli organi decisori, bella responsabilità anche non dividere l'incasso in parti uguali. La Juventus si sta tutelando, nel frattempo bisogna guardare al campo. JUVE: si lavora bene sul campo. I tre nuovi piano piano prendono confidenza. Impossibile fare previsioni sulla formazione che giocherà a Roma tra un mese. Possibile credere che verranno privilegiati coloro che sono partiti ora con la preparazione. In ogni caso mancano ancora un paio di pedine per completare la squadra di Antonio Conte che proprio per il 18 agosto spera di avere un esterno sinistro in più in rosa. LAZIO: a Roma hanno acquistato Novaretti, Biglia, Anderson. Buoni giocatori e non stelle. In ballo la difficile situazione Mauri e il possibile addio di Hernanes. Per i biancoazzurri la partita di Roma sarà la gara dell'anno e il preparatore Paolo Rongoni ieri ha chiaramente definito el priorità atletiche: "Lo scorso anno partivamo con un gruppo che non conoscevamo per niente, era difficile sapere come avrebbero reagito a determinati carichi. Quest’anno il gruppo è arrivato in condizioni migliori e poteva spingere maggiormente. Lo scorso anno poi non avevamo la Supercoppa quindi i carichi erano disposti in maniera differente. L’obiettivo è quello, la Supercoppa del 18 agosto. Se carichiamo prima, scaricheremo anche prima. Il lavoro è fatto apposta per arrivare a quella data in forma”. Tra Lazio e Juventus la sfida è già partita, i rispettivi staff stanno lavorando per regalare ai due mister le squadre nella miglior condizione possibili, senza snaturare la preparazione di tutta la stagione. La Juventus vuole aggiungere un nuovo trofeo in bacheca e dopo i due scudetti anche la seconda supercoppa sarebbe un ottimo modo per iniziare la stagione. @pavanmassimo

IL NAPOLI IRROMPE, AVEVA RAGIONE CONTE?

Le parole di ieri di Aurelio De Laurentiis hanno sicuramente colpito tutti i tifosi bianconeri: "Con la cessione di Cavani ci sono 64,5 milioni che uniti ai 60 che avevo messo in budget diventano 124,5 da essere investiti nel Napoli con diligenza ed esperienza". Il Napoli irrompe in modo prepotente sul mercato. Callejon, Albiol, due spagnoli che sono solo i primi nomi di un mercato che sarà grandioso, almeno da quello che si dice a Napoli. Conte l'aveva previsto e l'aveva detto poche settimane fa in conferenza stampa: "Gli altri a livello economico stanno molto avanti. Noi con venti milioni prendiamo tre giocatori, mentre le squadre tedesche con trenta milioni prendono un giocatore a testa o il Psg spende 63 milioni per Cavani e fa un grande regalo al Napoli, che ora avrà una grande forza sul mercato. Io avrei preferito che Cavani rimanesse al Napoli, perché il Napoli con Cavani lo abbiamo sempre battuto. Il Napoli ha fatto un grandissimo acquisto con Benitez, che ha vinto tutto quello che c’era da vincere, secondo me il tecnico spagnolo è stato un po’ sottovalutato. Gli azzurri si rinforzeranno con i soldi che arriveranno dalla cessione di Cavani, poi c’è l’Inter, che ha una buona rosa e un bravissimo allenatore. Non dimentico il Milan, che nel ritorno ha perso solo con noi e ci sarà anche la Fiorentina, che non può essere più considerata una provinciale, avendo preso il centravanti della Nazionale tedesca.” Il mister ha ribadito ieri: "Il mercato finisce il 31 agosto, da qui in avanti le squadre sono in evoluzione tutte quante. Penso a oggi: De Laurentiis se non sbaglio ha detto che ha 120 milioni da investire sul mercato, penso che l'Inter continuerà a investire dopo aver comprato Icardi e Belfodil; mi aspetto qualche investimento da parte del Milan; la Fiorentina sta facendo grandi cose, la Roma e la Lazio si stanno rinforzando. Quindi credo che tutte le squadre si stiano muovendo nella maniera migliore e stanno iniziando a spendere bei soldini, quindi vedremo da qui alla fine che cosa accadrà". Bei soldini, dice Conte. Il Napoli dopo aver incassato dovrà spendere perchè lo richiede la piazza e perchè De Laurentiis vuole provare a vincere. A Torino, osservano con attenzione e riflettono sulle parole di Conte. Con Cavani la Juventus ha battuto il Napoli a Torino due volte, in Supercoppa e pareggiato due volte in Campania, perdendo una sola volta a Roma in Coppa Italia. Tutti si rinforzano e a Torino quest'anno dovranno dare il 100% se vogliono riconfermarsi, questo è poco, ma sicuro. @pavanmassimo

TASTIERA VELENOSA: CASO TELECOM, ORA VOGLIAMO SAPERE!

E' notizia di oggi che Marco Tronchetti Provera, numero uno di Pirelli ed ex presidente di Telecom, è stato condannato a un anno e 8 mesi anni per ricettazione dal Tribunale di Milano nel processo sul caso Kroll. Il giudice ha anche disposto un risarcimento a carico di Tronchetti Provera e a favore di Telecom di 900mila euro, a titolo di provvisionale. Tronchetti ha sempre sostenuto di essere all'oscuro dei metodi di Tavaroli. Tavaroli ha scagionato Tronchetti sulla gran parte delle indagini ma non sul caso Kroll. Ci asteniamo da commentare, ribadendo che fino all'ultimo grado di giudizio vale la presunzione di innocenza per tutti. Lo abbiamo sempre detto per altri imputati e lo ribadiamo anche in questo caso. L'avvocato di Tronchetti Provera ha così commentato: "Bisogna aspettare il deposito della motivazione per verificare quali siano state le ragioni che hanno giustificato un'affermazione di responsabilità che riteniamo inspiegabile e che, non riconoscendo la fragilità di un impianto accusatorio vacillante, getta purtroppo un'ombra senza fondamento sulle persone e sulle aziende coinvolte. La vicenda processuale è stata promossa sulle aspirazioni di quanti hanno preteso a tutti i costi un coinvolgimento di Tronchetti Provera». A questo punti i tifosi si chiedono se c'è qualche legame o meno anche con quanto successo alla Juventus, una domanda lecita che esige chiarezza. Al momento la risposta non ce l'abbiamo, abbiamo una nostra idea ormai nota, possibile che presto venga fatta luce su una vicenda che presenta, purtroppo, troppi punti e lati oscuri. Un dato però è certezza: indipendetemente da come finirà questa vicenda alla Juventus devono essere restituiti i due scudetti perchè le indagini del 2006 ormai sono state totalmente smentite dai fatti odierni. @pavanmassimo

ALLA SCOPERTA DELLA COPPIA D'ORO E NON SOLO: LE SOLUZIONI DI OGGI

Tra poche ore la Juventus effettuerà la prima sgambata stagionale. Sarà molto interessante vedere come verrà schierata la squadra da Antonio Conte visto che mancano alcuni giocatori nel reparto difensivo e in quello di centrocampo. DIFESA - solo Ogbonna e Peluso disponibili, con Marrone da recuperare, costringeranno Conte a proporre Lichtsteiner tra i tre centrali o ripescare Motta. Possibile anche l'inserimento, eventualmente di un primavera. CENTROCAMPO - Vidal titolare inamovibile. Le sorprese potrebbero esserci con l'inserimento con il ruolo di interno di Asamoah e il lancio del talentino Fausto Rossi, reduce da un buon europeo. Da valutare il ruolo di De Ceglie e Padoin sulle fasce che potrebbero occupare il posto qualora Lichtsteiner ed Asamoah fossero utilizzati in altra posizione. Da non escludere l'inserimento di Gabriel Appelt alla Pirlo. ATTACCO - Tutti disponibili eccetto Giovinco. Sono quindi in cinque. Conte potrebbe farne giocare due nel collaudato 3-5-2, oppure schierare il trio delle meraviglie Vucinic, Tevez, Llorente nel 4-3-3, o addirittura provare il tanto annunciato 3-3-4. L'impressione generale è che si possa partire con il 3-5-2 e in corsa cambiare. Sicuramente, oggi si sentirà la stanchezza e le tossine faranno da padroni. La curiosità dei tifosi, comunque, è tutta per la coppia Tevez-Llorente e per i possibili scambi Vucinic-Tevez. I tifosi hanno già visto in allenamento cose molto interessanti, ora tocca alla partitella. @PAVANMASSIMO

TASTIERA VELENOSA: SARA' (COME SEMPRE) JUVE CONTRO TUTTI!

In casa Juve si suda e si lavora e ai pensa al mercato. Dopo i grandi colpi e la prima dolorosa cessione (Giaccherini), la dirigenza pensa ad accontentare Antonio Conte. LAVORO- Urgono un esterno sinistro ed eventualmente uno di destra se Isla partirà. I nomi per le cessioni sono quelli che circolano. Oltre al cileno, Quagliarella, De Ceglie, Ziegler e ovviamente Felipe Melo sono in rampa di uscita. Se alla Juventus si pensa a completare la rosa, altrove si lavoro con un unico e solo obiettivo: battere la Juve. GLI ALTRI- Per Pulvirenti ci vorrebbe "l'alternanza". Galliani vede un "Milan da scudetto". All'Inter, Mazzarri non si sbilancia e lo fa, quindi, Icardi: "Juve non imbattibile". A Roma, Lotito non parla di Juve a causa della Supercoppa e sulla sponda capitolina ci sono altri problemi. Infine le due piazze calde: Firenze e Napoli. A Firenze dopo Gomez e i soldi di Jovetic, pensano allo scudetto e a nuovi rinforzi. Rapporti con la Juve pari a zero e tanto risentimento anche verso un'altra piazza che non ama la Juve, vale a dire Napoli. Il milioncino pagato in più per Gomez non è andato giù a Della Valle. De Laurentiis incassa e nel frattempo Benitez pensa che anche il Napoli sarà competitivo per i grandi obiettivi. La sensazione generale è che anche quest'anno e ancora di più degli anni scorsi ci sarà da sudare per vincere. A Chatillon si lavora e si fatica, Conte e il suo staff sono consapevoli che vincere il terzo scudetto consecutivo sarà una vera e propria impresa. Del resto, se non succede dal 1935, un motivo ci sarà, non vi pare? fai le tue domande alla Tastiera Velenosa di tuttojuve.com cliccando qui @pavanmassimo PAGINA FACEBOOK TUTTOJUVE: SEGUICI CLICCANDO QUI

LA FAVOLA DEL 3-3-4 che diventa 3-1-6!

Siamo curiosi di sapere come risponderà Antonio Conte alla domanda tattica che si fanno in questi giorni tantissimi opinionisti ed esperti: "Starà pensando al 3-3-4?" Difficile trovare la risposta, possibile ipotizzare le varianti su cui in questi giorni Antonio Conte e il suo staff stanno lavorando. DIFESA- Il reparto manca nella totalità Marrone fa ancora il differenziato. Gli unici giocatori di reparto sono Peluso e Ogbonna che possono provare l'intesa con gli esterni di turno (Asamoah e Lichtsteiner). Troppo poco per dare certezze a un reparto che ha fatto del trio Chiellini-Bonucci-Barzagli il suo punto di forza. Sarà fondamentale valutare i progressi quando il reparto sarà completo. CENTROCAMPO- Anche in questo caso i sono tantissimi assenti: Marchisio, Pirlo, Pogba solo per citarne tre. Conte ha il solo Vidal come esponente del trio titolare e dovrà pensare alle soluzioni possibili a Chatillon magari utilizzando Fausto Rossi, in attesa di Simone Pepe ATTACCO ED ESTERNI- Qui il tema si fa interessante. A parte Giovinco gli attaccanti ci sono tutti e Conte li sta spremendo apposta. Movimenti, scambi e moduli che devono essere provati e riprovati. Tevez-Vucinic. Tevez-Llorente-Vucinic, Matri-Tevez e perchè no una coppia potenza Llorente-Matri. Insomma il gioco delle coppie o dei tre attaccanti prosegue con grande godimento di spettatori e amanti della tattica. Ma il gioco non comprende solo gli attaccanti ma anche gli esterni. Lichtsteiner ed Asamoah saranno fondamentali nell'integrarsi negli schemi di attacco. 3-3-4? Forse, ma anche l'anno scorso la squadra attaccava con tanti uomini. Qualcuno ipotizza anche un 3-1-6 perchè Marchisio e Vidal sono i primi che attaccano ma anche che difendono. Alla fin fine i numeri contano poco, conta l'applicazione. Sarà fondamentale una ed una sola parola: sacrificio. Tutto sarà possibile se Tevez, Vucinic, Llorente o chi per esso garantirà corsa, impegno e copertura. Si vince di squadra, Conte lo sa e sta cercando di insegnarlo ancora una volta perchè la fame e la voglia di vincere non si ferma mai. @pavanmassimo Che modulo pensi che utilizzerà Antonio Conte? Parlane con Massimo

ANALISI TJ- ETA' MEDIA: ECCO COSA LA GRIGLIA ITALIANA!

Avanti i giovani? Sembrerebbe di no. In Italia, chi vince il campionato ha la rosa e l'undici in campo con l'età più matura. LA ROSA- La Juventus ha attualmente in rosa 36 giocatori tra esuberi e non superata solo dal Parma che ne ha circa 39. Il numero non ci interessa molto quanto piuttosto l'età media che pone la Juventus, sui giocatori complessivi della rosa (attuale) al quinto posto delle rose più longeve dopo Napoli (prima con 28), Atalanta (27,9), Verona (27,6), Lazio (27,5) e Juventus (27,4). Le altre concorrenti, come rosa complessiva del momento stanno un pò meglio. L'Inter e la Fiorentina (26,8), Milan (25,8). La più giovane rosa come possibili concorrenti per il campionato è la Roma con 25,5. La rosa in assoluto (al momento, lo ribadiamo) più giovane è quella dell'Udinese con 24.4. LE SQUADRE AD OGGI- Se nella rosa la Juventus sta un pò prima dell'ultima posizione, l'età media dei possibili titolari ad oggi, invece, vede i bianconeri fanalino di coda. Con questa squadra: Buffon (35), Chiellini (28), Barzagli (32), Bonucci (26), Lichtsteiner (29), Asamoah (24), Marchisio (27), Pirlo (34), Vidal (26), Tevez (29) Llorente (28). l'età media è di 28,90909 Le altre squadre stanno così: il Milan ad oggi avrebbe negli undici possibili titolari 26.5 di media; la Fiorentina 26.7; l'Inter 27.09; la Roma 27.9; la Lazio e il Napoli 28.72, molto simili alla Juventus. COME RINGIOVANIRE? Bastano in teoria due semplici mosse per ringiovanire la squadra, facendola passare da quella più longeva alla terza più giovane tra le possibili pretendenti al titolo. Quali? Semplice: inserire Pogba al posto di Andrea Pirlo e inserire Ogbonna al posto di Barzagli. Due mosse per il domani, perchè oggi Pirlo e Barzagli sono cardini fondamentali della rosa e a nessuno verrebbe in mente di toglierli. In sintesi, la Juventus vince oggi e prepara già i sostituti per domani. Questi numeri sono solo un semplice gioco statistico, un pò come il record di punti di Adriano Galliani. Non contano nulla solo a fotografare lo status delle squadre, praticamente a metà mercato, del resto vince chi fa più punti non chi ha la rosa più giovane e la Juventus negli ultimi due anni ha staccato nettamente tutti. @PAVANMASSIMO

CHI SARA' IL PROSSIMO? INDIZIATI, SORPRESE E DIFFICILI

Emenuale Giaccherini è ormai sull'aereo che lo porterà in Premier. Per lui un grande salto contrattuale e un ruolo di primo piano nel Sunderland di Paolo Di Canio che gli regalerà la copertina e un ingaggio di tutto rispetto. Giaccherini però non sarà l'unica e sola partenza e nella lista dei partenti ci sono tanti nomi. INDIZIATI- I prossimi a partire sono tre, indicati come prossimi. Mauricio Isla è il primo. L'Inter si sta avvicinando ai sette milioni, soglia minima di partenza con minusvalenza circoscritta a 500,000 euro. Una partenza rischiosa. Sulla lista di partenza anche Felipe Melo. Il suo momento sembra essere arrivato e permetteteci: era l'ora. Infine, Fabio Quagliarella. Partenza dolorosa come e più di Emanuele Giaccherini. 3 anni non si cancellano ed Eta Beta è ormai cuore bianconero. SORPRESE- non ci dovrebbero grandi nomi tra i partenti. La sorpresa? Alessandro Matri. Lui vorrebbe rimanere in Italia, ma le offerte migliori arrivano dalla Russia. Lo Zenit ha pronto un ponte d'oro, ma la Russia è lontana... DIFFICILI- le cessioni difficili riguardano Ziegler, Motta, Martinez e De Ceglie. Ingaggi alti, considerazione non altissima, la soluzione potrebbe essere per tutti un prestito. Dispiace molto per De Ceglie da cui ci si aspettava il salto di categoria. La speranza è che a Chatillon possa far ricredere tutti. Per gli altri tre, il destino sembra ormai segnato.

DON CARLOS EL CONQUISTADOR! I TRE MOTIVI

Carlitos Tevez ha gi conquistato tutti. Colpi di classe, corsa, impegno, disponibilità. Una star al servizio di tutti e tanta voglia di essere protagonista a 360 gradi. CLASSE- impossibile non notare la classe e il tocco di palla di Tevez. Bravissimo nello stretto, veloce e preciso nel controllo. L'Argentino ha già fatto vedere qualche spunto del suo repertorio. Particolarmente gradevoli i duetti con Mirko Vucinic, un altro che come lui da del tu al pallone. DISPONIBILITÀ' e IMPEGNO- non solo classe ma anche massimo impegno. Carlitos tira il gruppo. Più di una volta lo abbiamo visto stravolto a fine seduta, ma mai una parola, mai un commento. Testa bassa, massima applicazione, totale dedizione ed impegno. Sembra un veterano ed invece e' nel mondo Juve da pochissimo. Conte lo studia, lo torchia, lo ,ette a lucido come una lampada da cui può uscire il genio. UMANITÀ' - non solo campione in campo, ma anche ai bordi del campo. Tevez disponibilissimo con tutti i tifosi. Gentile, pronto a firmare decine di autografi, pronto a siglare maglie, foto sciarpe. E poi ieri ha regalato il bellissimo quadro famigliare con le due piccole. Un campione umano: i tifosi apprezzano e sono già pazzi di lui e lo testimonia la numero dieci che a s ruba. @pavanmassimo PAGINA FACEBOOK TUTTOJUVE: SEGUICI CLICCANDO QUI

DA BIANCONERO A NEROVERDE: UNA FAVOLA NON CASUALE

La Juventus l'anno prossimo potrebbe essere bianconera, ma anche modificare una striscia in verde. I rapporti con il Sassuolo si stanno infittendo e sono tanti a dire che l'affare Zaza sarà solo una prima operazione. STORIA- La squadra del Sassuolo è tra i più piccoli centri abitati mai stati in serie A, ha una tifoseria eterogenea e giocherà non allo stadio della propria città, infatti giocherà a Reggio.la sua storia si intreccia con il suo presidente. SQUINZI: bravo ma con un difetto. Giorgio Squinzi ha fatto capire che questo sarà solo il primo passo per il club emiliano. Il presidente, e' ambizioso e vorrebbe mantenere stabilmente il Sassuolo in massima serie, il Presidente e' bravissimo ma con un grande difetto legato al tifo «Mi chiedete per chi farò il tifo, in Milan-Sassuolo, non ci penso nemmeno un attimo: Milan. Piuttosto, la vera partita che attenderò per una stagione intera sarà quella con l’Inter: perché lì so che vincere sarebbe coronare il sogno di una vita. BONATO: l'abilità del dirigente. E' Nereo Bonato uno dei principali artefici della promozione. Conosce benissimo l'ambiente avendo fatto il dirigente con i neroverdi nel 2004, una seconda volta nel 2007 e infine dal 2010. Abile nello scoprire giocatori, nel portarli a prezzi giusti e soprattutto nel mettere l'allenatore giusto al posto giusto. GIOVANNI ROSSI: lo scopritore di talenti. Alla Gazzetta di Modena, recentemente ha detto: "la Juventus e' stata un’esperienza notevole, da tutti i punti di vista, una formazione professionale che mi ha arricchito tantissimo. Lì si impara a essere dirigente a 360 gradi. Sono tornato a lavorare con persone con stimo, c’è un grande feeling, c’è una società solida alle spalle. E la sfida mi intriga. E’ bella perché difficile: qualche anno fa pensare al Sassuolo in A era un’utopia, ora è realtà. E vogliamo che duri il più a lungo possibile. La Juve è stata la mia università e credo non ci sia nulla di male ad avere buoni rapporti con un grande club. Io proverò a sfruttare tutte le mie conoscenze per aiutare la società a costruire un Sassuolo più forte”. Le storie dirigenziali si fondono con gli intrecci di mercato e il futuro del sogno Berardi e delle due punte Boakye e Zaza, tutti sapientemente guidati da Eusebio Di Francesco, un mister veramente bravo. BERARDI- il fenomeno di domani e di oggi. Piace per la semplicita', la duttilita', l'estro e le potenzialita' di crescits, la sua storia sembra frutto del destino. "Tutto è iniziato quasi per caso tre anni fa quando sono salito a Modena dal mio paese di Bocchigliero, nell'entroterra della Sila, per venire a trovare mio fratello Francesco studente universitario. Avrei dovuto trattenermi in Emilia solo per pochi giorni, e per passare un po' il tempo ho giocato a calcetto con alcuni amici di Francesco, uno di questi mi ha segnalato a Luciano Carlino, assistente delle giovanili del Sassuolo, che mi ha contattato per un provino. Da quel momento è cambiata la mia vita. Ho iniziato negli Allievi Nazionali e l'anno scorso sono entrato nella Primavera guidata da Paolo Mandelli segnando 13 gol. Mi piace il gioco e la mentalità offensiva del Brasile. Ma cerco di essere anche concreto. In serie B bisogna soprattutto correre". ZAZA: la scommessa. Un talento puro, preso con tempi giusti dalla Samp e che andrà valutato in a, ma se il buongiorno si vede dalla prima amichevole, la Juventus non solo ha fatto bene, ma benissimo: contro la squadra della Valtellina, Zaza ha mostrato doti da protagonista segnando due gol. BOAKYE: velocità e potenza. Ai mondiali Under 20 si è imposto come nuovo giocatore. In Spagna lo seguono, Preziosi lo rivorrebbe, a Torino osservano, a Sassuolo sperano di averlo ancora con loro. Una collaborazione importante, fiducia reciproca per crescere talenti insieme. Juventus e Sassuolo ci provano, attenzione alle strisce, tutti questi affari potrebbero confondere qualcuno.. @pavanmassimo

AL LAVORO: NESSUNO VUOLE FINIRE DIETRO ALLA LAVAGNA!

Antonio Conte è partito subito forte. Sotto il sole valdostano il mister bianconero ha cominciato alla grande. Non si fanno sconti per nessuno. La parola d'ordine, da buon sergente di ferro è lavorare e mettere tanta benzina in corpo per una stagione che si spera possa essere lunga in tutte le competizioni e ricca di soddisfazioni. I giocatori alla fine delle due sessioni di allenamento sono apparsi stremati, lo stesso Tevez ha detto: "Mi è bastato mezzo allenamento per capire che qui si corre più che in Inghilterra. Non mi stanco mai di firmare autografi". L'argentino è apparso stanchino, ma sicuramente ha mostrato grande voglia, grande impegno, grande determinazione. Llorente ha corso come un pazzo e pure lui è sembrato provato dai metodi del mister. Ogbonna, abituato agli allenamenti italiani è sembrato quello più pronto anche se alla fine, come tutti era anche lui "affaticato". Per il resto, poi, Vidal a tirare il gruppo, il cileno è apparso come al solito, un leader e ha preso per mano i nuovi confermando che lui da qui non si muove: "sono altrettanto contento di essere qui alla Juventus e di come ha risposto la Juventus ai blancos. Qui mi sento a casa, sono felice”. Infine due parole per il solito bomber. Alessandro Matri ha aperto le marcature in partitella sbloccando il risultato nella prima sfida in famiglia: bella discesa di De Ceglie sulla sinistra, palla indietro per Matri che batte Rubinho con un preciso diagonale di sinistro. Insomma Matri la Juventus la sente dentro come non mai e il pubblico l'ha invocato dall'inizio alla fine. A Chatillon il primo giorno di scuola è stato duro, ma sono tutti pronti a lavorare e seguire le indicazioni del mister, del resto Conte non fa sconti per nessuno, dal primo all'ultimo. Chi non si impegna il primo giorno rischia di finire dietro alla lavagna. @pavanmassimo COSA NE PENSI? PARLANE CON MASSIMO

QUELLO CON PIU' FAME IN ASSOLUTO

Simone Pepe è sicuramente il giocatore con più fame in assoluto oggi. Da chi l'ha visto in questi giorni pre ritiro, Simone Pepe è sicuramente prontissimo ed affamatissimo per riconquistare un posto in questa Juventus, motivazioni a palla e sguardo da duro. Dopo l'anno passato pieno di momento difficili cominciati con il trofeo di Bari, il ritorno di Simone Pepe è importantissimo sotto tutti i punti di vista. A livello tattico Pepe garantisce spinta sulla fascia, duttilità e tanta quantità abbinata a qualità. Un giocatore pronto per garantire il medesimo contributo fondamentale (6 gol) che lo avevano reso un giocatore indispensabile e chiave nella prima Juve scudettata di Conte. La possibile partenza di Giaccherini, poi, pone Simone come elemento raro, esterno capace di saltare l'uomo e abile nell'uno contro uno. Il giocatore ha già iniziato da circa sei giorni a lavorare a Vinovo. C'è tanto da fare per rimettersi al passo con gli altri e soprattutto c'è la speranza di non avere più problemi fisici e poter tornare ad essere il giocatore importanti di due anni fa. A Torino ci sperano, nel frattempo, ad oggi, il premio di chi ha più fame e voglia è sicuramente il suo. @pavanmassimo cosa ne pensi? Parlane con Massi

IL CASO GIAK E IL VENTO DELLE OPINIONI, MA OGGI PARLA CONTE

Vox populi, vox dei, dicevano i latini, ma a volte il popolo è volubile e cambia idea facilmente. E' bastata la "quasi" cessione di Giaccherini e l'acquisto "costoso" di Ogbonna a riaprire il dibattito e le critiche verso chi fa il mercato. Parole ingenerose e troppo pessimismo verso chi, lo ribadiamo, ha comunque vinto due scudetti in due anni. EQUILIBRIO: ci vorrebbe equilibrio quando si danno dei giudizi e pazienza. La dirigenza sta facendo il possibile per aumentare il livello qualitativo della squadra. Riteniamo che tutte le decisioni siano state prese collegialmente e che Antonio Conte abbia dato l'assenso a certe operazioni partenze incluse. FIDUCIA: due anni fa molti si lamentarono quando Emanuele Giaccherini si trasferì a Torino, descrivendolo come un illustre sconosciuto. Ora sembra essere diventato il salvatore della patria e la sua cessione un errore enorme. Il giocatore l'anno passato ha giocato 980 minuti in campionato meno di 11 partite, praticamente. E' un giocatore importante, ha sempre dato il suo contributo ma non è un pilastro inamovibile. Qualcuno va ceduto, non si può acquistare senza cedere e soprattutto i giocatori vanno ceduti quando ci sono le offerte giuste e dopo tornei di grande valore dove forse hanno fatto il massimo. Ci vorrebbe un pò di fiducia.... CONTE'S IDEA: oggi alle 16 la conferenza stampa di Antonio Conte svelerà le idee di base del mister e si capirà subito come la pensa il mister. I tifosi si fidano ciecamente delle sue decisioni, del resto lui ha costruito la macchina vincente, lui può smontarla e rimontarla a suo piacimento. @pavanmassimo

OGBONNA PAGATO CARO? SI MA CI SONO TRE MOTIVI

Alcuni tifosi bianconeri non hanno apprezzato l'esborso della dirigenza bianconera per portare sulla sponda più vincente del Po, Angelo Ogbonna. Troppi, per molti supporters, i 13 milioni di euro più due di bonus sborsati dalla dirigenza. Effettivamente la Juventus non ha pagato poco Ogbonna ma che valutazione avevano altri centrali del suo livello? Le alternativa a Ogbonna erano diverse, ma il prezzo non variava molto. Astori: per il giocatore del Cagliari, Cellino chiede almeno dieci milioni di euro. Astori è un anno più vecchio di Ogbonna, ma in prospettiva Ogbonna sembra di essere di livello superiore. Ranocchia: i bianconeri hanno pensato anche ad Andrea Ranocchia. Per il centrale l'Inter chiede ben 16 milioni di euro, praticamente il 20% in più di Ogbonna, bonus esclusi. Ranocchia ha la stessa età di Ogbonna. Zouma: è il nome nuovo del calcio europeo. Per lui si sono già mosse Wolfsburg e Cardiff, offrendo al Saint Etienne circa dieci milioni di euro. Per un diciottenne senza esperienza un grande rischio, alla Juventus hanno preferito altre strade. Zouma, è un 1994. Rami: il giocatore del Valencia è stato seguito anche dalla Juventus. Quanto costava? 9-10 milioni più bonus. Il giocatore ha ventotto anni essendo un 1985. CLASSE: Ogbonna non solo rappresenta un investimento ma è dotato di classe e doti caratteriali notevoli. La dirigenza l'ha osservato per mesi, considerandolo un investimento sicuro. Ottime le relazioni degli osservatori per quanto capace di fare in campo e anche fuori. CONCORRENZA: la Juventus con Ogbonna ha battuto due concorrenti fortissime. Napoli e Milan erano pronte a lanciarsi sul giocatore. Con i soldi di Cavani il Napoli ha pensato seriamente al colpo, mentre il Milan ha sicuramente la necessità di prendere un centrale. La dirigenza bianconera ha anticipato tutti e ha evitato aste. FUTURO: Conte ha chiaramente detto la sua opinione sull'Angelo Nero bianconero: "Ogbonna è un giovane talento e che ha la possibilità lavorando di diventare sicuramente uno dei difensori più forti, non dico in Italia, ma in Europa e forse anche nel mondo". Conte ci crede, il lavoro paga, il mister bianconero plasmerà il giocatore. Spesa eccessiva? Forse, ma qualcuno lo diceva anche per Leonardo Bonucci, alla fine oggi nessuno lo dice più. Cosa ne pensi? Sei d'accordo, clicca qui e parlane con Massimo PAGINA FACEBOOK TUTTOJUVE: SEGUICI CLICCANDO QUI PAGINA TWITTER TUTTOJUVE: DIVENTA NOSTRO FOLLOWER CLICCANDO QUI TUTTOJUVE PER iPHONE, iPAD E iPOD TOUCH CLICCA QUI PER SCARICARLA TUTTOJUVE PER ANDROID CLICCA QUI PER SCARICARLA TUTTOJUVE.COM PER NOKIA CLICCA QUI PER SCARICARLA

DALLA SCRIVANIA AL CAMPO: ECCO PERCHE' TODS-FIAT E' FIORENTINA-JUVE!

In questi mesi la sfida tra Juventus e Fiorentina è andata oltre al campo. Se ne sono accorti tutti e in tanti ci chiedono: ma Juventus e Fiorentina sono veramente competitor? Perchè tutta questa rivalità? La risposta fino all'anno scorso è stata no. I bianconeri hanno lottato, almeno fino a marzo, con il Napoli per lo scudetto. La Fiorentina ha vissuto il sogno Champions, prima di perderlo (se con merito o meno in base alle campane) con il Milan. Insomma viola e bianconeri sono rivali ma non hanno mai lottato per gli stessi obiettivi. Inspiegabile, quindi, l'astio della dirigenza gigliata per la Juventus. Va bene il caso Berbatov (il bulgaro scelse per suo conto però), ma la vera causa dell'astio, sembra andare oltre il calcio e sfociare nella politica economica. CRONISTORIA - Diego Della Valle spara cannonate contro Fiat ed Elkann da un anno, facile riassumerle. Le dichiarazioni partono l'anno scorso (agosto 2012): "Parliamo di più delle belle cose che abbiamo e meno delle brutte auto che facciamo. L'atteggiamento corretto è quello dell'impresa che sta in Italia che lavora in Italia, che non andrà via e che non si lamenta ogni giorno del proprio Paese in una strategia chiarissima di abbandono del Paese. L'Italia vera è qua e non si muove. Se ognuno farà bene il proprio lavoro, ce la faremo”. A maggio ribadì a “Servizio Pubblico” di Michele Santoro: “Avere un determinato cognome non significa dover fare per forza delle belle cose, anzi. Ci vuole rispetto anche per tutti i ragazzi per bene che non riescono a trovare un impiego. Ad esempio Jaki è tutt’altro che un fenomeno, eppure ha un lavoro, e di una certa importanza. Ma è un ragazzino che non si rende conto che il mondo è cambiato e che non si vive più di monopoli ma di mercato”. Fino alle recenti, inviate a Napolitano: "Intervenga lei, stoppi Elkann". POLITICAL INFLUENCES- I più informati lo sanno, altri meno. La Fiat in questi giorni è impegnata a difendere la posizione di primato raggiunta in RCS con la quota salita dal 10% al 20,135%, in seguito all’aumento di capitale da 400 milioni di euro. Diego Della Valle e la Tods che oggi sono al 8,81%, vorrebbero acquistare tutti i diritti inoptati in asta arrivando al 15%. In pratica si avrebbe la Fiat con il 20% e la Tods di Della Valle al 15%. Una partita chiara che influenza l'opinione pubblica perchè avere in mano il principale quotidiano sportivo italiano e il principale quotidiano ha un peso non indifferente sull'opinione pubblica nazionale che spesso segue e ascolta con interesse quello che dicono i quotidiani. Un esempio? Vi ricordate "Farsopoli". Ecco in molti si fecero convincere dalla stampa che parlava di arbitri chiusi nello spogliatoio e sorteggi truccati. La gogna di allora oggi ha un sapore e contorni diversi. Anni dopo, solo in pochi ben informati sanno che non è andata così e che Paparesta non è mai stato chiuso da nessuno e che non esistevano palline calde e fredde. Misteri dei media.... Insomma, anche se la libertà di stampa è garantita, il Corriere della Sera rimane fondamentale a livello di "opinione pubblica" e con lui anche la "Gazzetta dello Sport", lo sa bene Della Valle e si capisce facilmente questa competizione con la Fiat e gli Elkann. COME FINIRA? Il calcio finisce in politica, quindi, e la cosa non ci piace per nulla. La rivalità sportiva ci sta, tra Juventus e Fiorentina ma va limitata al campo. Bisognerebbe avere la capacità di dividere i giochi imprenditoriali e politici da quelli sportivi e soprattutto non scaldare gli animi sullo sport che tale deve rimanere. Ad oggi, se non ci sarà un dietrofront è impossibile ipotizzare che tra Juventus e Fiorentina possa tornare il sereno. Quando leggiamo che Andrea Della Valle dice che "la Juventus ha trenta milioni per Jovetic", vuol dire che intende provocare, forse come fa lo stesso Marotta, dicendo che il giocatore arriverà magari a "parametro zero". Ecco, questi sono gli intrecci e le scaramucce di mercato che ci piacciono, dialettiche ma limitate allo sport. Il resto dovrebbe e deve rimanere altrove. Calcio e politica economica non si devono fondere se no si rischia di rovinare il giocattolo che qualche problema l'ha già mostrato.

martedì 9 luglio 2013

IL TRIO A SINISTRA: L'UOMO "COSTOSO, QUELLO "DIFFICILE" E LA "SORPRESA"

La Juventus lavora con insistenza per trovare una valida alternativa a Kwadwo Asamoah sulla fascia sinistra. Marotta e Paratici sfogliano la margherita da una parte e il catalogo dall'altra per assicurare a Conte il giusto ricambio al ghanese che viene considerato un punto fermo ma anche un giocatore non di ruolo. Ci sarebbe Paolo De Ceglie come alternativa, ma il valdostano, nonostante sia apprezzato non è mai riuscito a fare il salto di qualità definitivo e ormai viene considerato "cedibile". Il problema dell'ingaggio c'è, ma se arriverà un'offerta convincente la Juventus si separerà dall'esterno frutto del vivaio. I bianconeri, cercano quindi, altre soluzioni e tre sono i nomi caldi. KOLAROV, IL "COSTOSO": la soluzione Kolarov intriga ma spaventa. I bianconeri offrono un milione e mezzo circa per il prestito e circa 4-4,5 per il riscatto l'anno prossimo. Il City ne vuole almeno sei. L'operazione ingaggio compreso potrebbe costare sui 20 milioni di euro complessivi per 4 anni. ZUNIGA, IL "DIFFICILE": meno costoso in quanto in scadenza ma caro sull'ingaggio e difficile per i rapporti con il Napoli, è Juan Camilo Zuniga. I bianconeri l'avrebbero bloccato per il 2014, ma alla scadenza del contratto manca un anno e De Laurentiis non fa sconti. Qualcosa potrebbe sbloccarsi, ma non in tempi brevi. WAKASO, "LA SORPRESA": il nome nuovo è il ghanese dell'Espanyol, Wakaso. Sarebbe una scommessa. Il ghanese, il meno conosciuto dei tre viene da un'ottima stagione in Spagna. Ha iniziato la carriera europea nell'Elche CF, per poi passare nel 2011 al Villarreal.B e poi A, collezionando nell'ultima stagione 32 presenze in campionato, 2 in coppa del Re e 4 nelle coppe europee con 3 reti complessive. Quest'anno all'Espanyol ha fatto 26 presenze e 3 gol e ben 6 assist, un pò falloso con 13 ammonizioni e due espulsioni. La sua valutazione lo rende accessibile (3-4 milioni di euro). A Torino verrebbe subito, se si vuole il colpo a costo contenuto, Wakaso è il nome giusto. La dirigenza bianconera lavora, dopo Ogbonna sarà l'esterno il prossimo colpo. I tasselli finiscono tutti al loro posto, Conte, continua a sorridere. @pavanmassimo chi preferiresti tra i tre?

UN TORO CHE FUGGE DALLA "GABBIA" GRANATA

Continua a tenere banco e dovrebbe trovare conclusione oggi, la trattativa dell'estate, almeno per quanto riguarda la difesa bianconera. Angelo Ogbonna è stato convocato ieri per il ritiro con tanto di ritrovo in programma oggi. Il difensore vuole la Juve, granata e bianconeri stanno cercando e dovrebbero aver trovato durante la notte, la soluzione che possa garantire il buon esito della trattativa. L'incontro di ieri sera in corso Magenta, negli uffici milanesi di Cairo non portato ad alcun accordo, ma la notte ha portato consiglio e tutto dovrebbe risolversi al meglio. QUOTAZIONE: al momento, la quotazione del Torino è troppo alta per le casse bianconere. Impossibile per la Juve avvicinarsi ai diciotto milioni di euro richiesti da Urbano Cairo. I bianconeri offrono dieci milioni cash o dodici comprensivi del cartellino di Ciro Immobile. AMBIENTE: l'ambiente granata è abbastanza surriscaldato. OOgbonna, a dire la verità si è sempre comportato da professionista e non ha mai, anche in passato, parlato dell'impossibilità di vestire la casacca bianconera. In ogni caso solamente oggi potremo sapere l'opinione dei tifosi organizzati, soprattutto se Ogbonna si dovesse presentare al raduno, ma crediamo di no. FINALE: il logico finale suggerisce il passaggio del difensore granata per circa dodici milioni in bianconero (meglio se con contropartita). Ad oggi Ogbonna è come un Toro vero e proprio in gabbia. Una costosissima gabbia creata dalla società granata con chiavi possedute solo dal presidente Cairo. Per liberarlo servono tanti soldi, la Juventus li metterà sul piatto? Sapremo in giornata se ci sarà l'ok e soprattutto a che cifre. @PAVANMASSIMO quale il prezzo giusto di Ogbonna? Parlane con noi.

SCENARI VIOLA A TINTE BIANCONERE

Il calciomercato ieri ha vissuto una giornata importante sotto tanti aspetti. Da un lato la Fiorentina è riuscita a portare in Italia un grande attaccante, dall'altra il Napoli è rimasto beffato e ora le dinamiche di mercato risultano molto ma molto interessanti. Gomez: l'acquisto per sedici milioni di euro più bonus e circa 5 l'anno di ingaggio evidenziano la voglia della Fiorentina di entrare in gioco per lo scudetto. Il tedesco è un colpo di tutto rispetto e i viola possono ora ambire alla sfida con la Juventus. Ci proveranno e sicuramente la concorrenza Champions per Inter, Milan, Napoli, Roma, Lazio sarà ancora più serrata. Sfida in campionato: come detto, salgono le ambizioni della squadra di Montella. Il mercato dei gigliati al momento è stato il migliore insieme a quello della Juventus. Sarà interessante anche vedere come si muoverà il Napoli, bruciato dalla Fiorentina dopo un tentativo estremo ma tardivo di prendere il tedesco Jovetic e Ljajic: il montenegrino diventa ora asse del mercato. Verrà ceduto? Si creerà una coppia sensazionale con Gomez? Sicuramente ora la Fiorentina dovrà vendere uno tra Jovetic e il serbo Ljajic. Per ragioni contrattuali Ljajic è il favorito, ma attenzione a Jovetic, se venisse venduto alla Juventus, Ljajic potrebbe rinnovare. La Fiorentina continua a chiedere 30 milioni e a molti viene da ridere: 16 milioni a Gomez, Jovetic vale il doppio? Se il City vuol fare regali ben venga, la Juventus non ne farà. Il mercato da ieri è un pò più viola, qualche affare sull'asse Torino-Firenze potrebbe renderlo di più a tinte bianconere. @PAVANMASSIMO cosa ne pensi del colpo Gomez?

La zebra e il pollo da spennare

La Juventus ha completato i primi due importanti acquisti: Tevez e Llorente presi a cifre ragionevoli. Il campione argentino è costato 9 milioni più bonus, una cifra ragionevole considerando che nell'ultima stagione è stato il migliore nel City come presenze, assist e ha segnato diciassette gol. Llorente è arrivato in scadenza, avrà un ingaggio pesante, ma rappresenta un investimento importante, soprattutto guardando i numeri della sua carriera: lusingheri. Ci vorrà pazienza, però, perchè è un giocatore, forse meno pronto al calcio italiano rispetto a Tevez. Se all'estero la Juventus ha fatto ottimi affari, lo stesso non possiamo dire dell'Italia. Prezzi alle stesse e dirigenza bianconera presa più per un "pollo da spennare" che per una zebra. Ogbonna: 18 milioni di euro Ogbonna sono un vero e proprio furto. Il centrale del Torino è bravo, ma viene da un anno non proprio da campionissimo. Dieci milioni di euro il prezzo giusto, dodici quello perfetto per accontentare le parti. Un esempio: Benatia alla Roma costerà circa 8 milioni. Per Astori da Cagliari ne chiedono dieci, Ogbonna vale il doppio? Jovetic: 30 milioni di euro è la cifra che chiedono i viola. A Firenze il "pollo bianconero" lo spennerebbero volentieri visto il passato e i rapporti non proprio cordiali. "Pecunia non olet", dicono, ma la pecunia deve essere quella giusta non eccessiva. Quelle cifre le abbiamo viste in Europa accostate a Lewandowski e francamente i numeri del polacco sono ben diversi. Saranno trattative lunghe. Va bene pensare che la Juventus abbia una buona capacità di spesa, non corretto cercare di lucrare sulle risorse juventine. La zebra deve rimanere tale, non travestirsi da pollo e soprattutto mantenere gli occhi di "tigre", proprio come nelle trattative per Tevez e LLorente. @pavanmassimo quale il prezzo giusto per i due giocatori? Parlane con Massimo

MA PERCHÉ NON LUI? QUALE SARÀ L'AFFARE?

La Juventus segue Stevan Jovetic, ma il vero affare sembra essere un altro, almeno a livello economico: Adem Ljajic. STESSA SQUADRA: anche Ljajic gioca nella Fiorentina e come Jovetic e' stato protagonista di una stagione molto positiva. Il contratto del serbo, però, va in scadenza nel 2014, quello di Jovetic no. Se la Fiorentina vuole incassare qualcosa e non perderlo a zero deve cederlo quest'estate. Anche dieci milioni sarebbero sufficienti a un anno dalla scadenza. STESSO PROCURATORE: Ramadani e' la variabile che accomuna i due giocatori. Si dice che il mago dell'est ne abbia parlato con la dirigenza viola per ammorbidire la situazione sul caso Jovetic. Ci sembra strano, visto che il Milan sembra essere in pole. PROSPETTIVE DI CRESCITA: ad oggi Ljajic e' meno pronto al grande salto rispetto a Jovetic, ma la giovane età ci spinge a dire che ha grandi margini di crescita anche lui. CARATTERINO: ricordate lo screzio con Delio Rossi? Ecco il serbo ha un caratterino "pepato", Jovetic meno, insomma su questo punto vince il montenegrino CHI SCEGLIERE? Se si cerca un giocatore pronto, ma costoso Jovetic e' l'uomo giusto, per chi vuole fare una "mezza scommessa", ma anche un potenziale "crack" a buon mercato, allo consigliamo Ljajic. Nelle prossime settimane ne sapremo di più. Chi farà l'affare? La risposta a fine stagione. @pavanmassimo chi preferisci? Clicca qui e parlane con Massimo

ALTRO CHE TERZI CON QUEL TERREMOTO!

Adriano Galliani ieri ha detto: "La Uefa misura le squadre in base agli ultimi cinque anni e in quel periodo siamo la squadra che ha fatto più punti. Quando ci è andata male, siamo arrivati terzi. Non come Juventus e Inter...". Solite parole, che ci sembrano un po' di parte, forse per difendere un orticello che sta stretto e che vede comunque, ormai da tempo, la Juventus avanti su stadio, mercato e non solo. Ma la domanda e': veramente da cinque anni il Milan fa meglio della Juve? Sulla carta si, ma forse ai tifosi interessa poco arrivare sempre secondi, meglio un anno primi, perché dei secondi non si ricorda nessuno. Considerando poi che il Milan non ha dovuto fare la serie B...ci chiediamo come sarebbe ora il GAP senza quel fardello bianconero che ha smembrato un'armata. Il terremoto, in base alle carte avrebbe dovuto colpire in egual maniera Milan e Juve (il trattamento doveva essere lo stesso!), con la massima serie per entrambe. Vediamoli comunque questi cinque anni, la Juventus in 3 stagioni su cinque è stata davanti in classifica ai rossoneri (4 su 6 in totale) in valore assoluto i rossoneri hanno fatto più punti, il Milan ha vinto uno scudetto, la Juve due. Chi ha vinto più titoli? La risposta e' semplice, con buona pace di Adriano Galliani. 2012-2013: Juve prima, Milan terzo 2011-2012: Juve prima, Milan secondo 2010-2011 Milan primo, Juve settima 2009-2010 Milan terzo, Juve settimo 2008-2009 Juve seconda, Milan terzo 2007-2008 Juve terza, Milan quinto @pavanmassimo

IN ITALIA? ECCO LE 4 CESSIONI DA EVITARE!

La domanda che si fanno i tifosi e': chi cedere e sopratutto dove cedere i giocatori che per una motivazione o per l'altra vorrebbero partire. La Juventus tratta ma una condizione importante sarà quella di non rinforzare le dirette concorrenti. Abbiamo elencato le quattro trattative da non fare. VUCINIC: Napoli? Meglio di no. Ipotizzate la partenza di Cavani e pensate all'arrivo di Gomez e Vucinic. Coppia forte e temibile. Meglio vedere il montenegrino a Torino e non altrove in Italia. A Napoli poi ci sembra proprio impossibile, piazza troppo calda per Vucinic che già a Roma nell'ultimo periodo ha vissuto momenti non piacevoli. MATRI: Milan? No grazie. Probabilmente Matri non è proprio il partner ideale per Balotelli, ma sarebbe il giusto sostituto di Giampaolo Pazzini. A Torino hanno già ricevuto un'offerta (troppo bassa), ma le probabilità che il mitra resti sono alte. QUAGLIARELLA: Meglio all'estero. Firenze, Napoli, Samp. L'attaccante campano e' stato accostato a tante squadre, ma al momento solo la Fiorentina e' una pista reale. Le alternative portano all'estero. ISLA? E se poi sboccia all'Inter. A Torino l'hanno aspettato, ora sembra essere pronto a ricominciare dopo l'infortunio. L'Inter offre poco e venderlo a sei milioni creerebbe una minusvalenza nel bilancio. Vale la pena cederlo per vederlo sbocciare altrove? Meglio valutarlo in ritiro e sperare che sia tornato l'Isla di Udine. In tanti parlano di GAP tra la Juventus e le altre, ma il passato insegna: mai è poi mai rinforzare una concorrente. Non andatelo pero a dire a Galliani e al Milan che con Pirlo hanno permesso alla Juventus di vincere due scudetti. @pavanmassimo

Tutti la vogliono

In casa bianconera c'è una piacevole novità rispetto al passato: tutti i giocatori vogliono venire a Torino e rispetto al dopo Farsopoli tutti sono disponibili e verrebbero allo Stadium anche a piedi. Tevez si è ridotto l'ingaggio. Llorente ha preferito la Juve alle piste inglesi e anche in Italia quasi tutti vogliono la vecchia signora. MOTIVI: a Torino c'è un progetto. Entusiasmo, uno stadio funzionale e spettacolare, ambiente elettrico e soprattutto la possibilità concreta di vincere. Oltre a questo Antonio Conte garantisce la crescita dei singoli e un gioco di assoluto valore, divertente che permette ai giocatori di esprimersi al meglio. Ogbonna: il centrale del Torino ha l'accordo con la Juve da tempo sulla base di 1.8 milioni di euro. Per lui c'è voglia di cambiare sponda del Po. La Juventus l'ha sedotto e non lo vuole abbandonare. La dirigenza lo apprezza dentro e fuori dal campo. Jovetic: il Napoli? Macché, il montenegrino vuole la Juve e intensamente. L'ha detto più volte e con decisione. A Torino per vincere e crescere ancora. Vucinic in bianconero ha trionfato due volte e Jovetic non vuol esser e da meno. Zuniga e Kolarov: due esterni che amano le strisce. Dall'azzurro al bianconero, cambiamento indolore ma c'è da convincere le rispettive squadre. Zaza: ha fatto di tutto per diventare bianconero, ora andrà al Sassuolo per fare il salto. A Torino lo aspettano... Il tempo e' dalla sua parte. Sembra che tutti vogliano la maglia bianconera, non tutti però potranno indossarla... @pavanmassimo

APPENA ARRIVATO, DAVANTI A TUTTI! ECCO CHI HA PIU' FOLLOWERS E PIU' FANS

Fernando Llorente è appena arrivato ma per il momento ha già staccato tutti almeno in una cosa: i suoi followers su twitter. Il giocatore spagnolo è un vero proprio idolo di twitter con quasi un milione di followers. Un numero impressionante che stacca anche il leader bianconero Giorgio Chiellini che su twitter ha 826,000 followers circa ed è il più uptodate tra tutti i bianconeri. Llorente supera anche il numero di followers della stessa Juventus che si ferma a 644,000 circa. Lo stesso Llorente supera anche l'indimenticato Alessandro Del Piero, fermo a 689,000. Su facebook, invece, primo Buffon seguito da Marchisio, da Giorgio Chiellini. Quali le chiavi del successo? Dalla Spagna ci dicono che Llorente era ed e' un vero e proprio sex symbol e idolo di Bilbao. Insomma, le caratteristiche essenziali, oltre ad essere un bravo giocatore per essere seguiti e pieni di fans, ma non basta. STAFF COMPETENTE: in italia, come detto il numero uno è Giogio Chiellini che ha recentemente vinto un premio "Social Revolution" per le sue attività online. Il premio è stato ritirato dal social media manager di Reset Cup, Alessandro Veroli, che segue con cura e tante idee innovative Giorgio. Un altro esempio di innovazione e capacità è il sito di Mirko Vucinic curato da Max Sardella. Mirko, fino a poco tempo fa era lo straniero con più followers (adesso secondo dopo Llorente ndr.), ma il grande lavoro di Max e del suo team a supporto di Mirko va sicuramente lodato. Infine, va sottolineata l'innovazione di Paolo De Ceglie. Il suo disco è un esempio di trasversalità tra i diversi media e un modo nuovo per comunicare. L'idea del disco è piaciuta e ci dicono essere già un successo musicale. Innovazione, staff all'avanguardia, idee, contenuti intriganti, nessun commento o quasi sulle partite e rispetto per il lavoro dell'ufficio stampa della Juventus, sono le basi per ottenere il connubio migliore senza scavalcare ruoli e creare problemi. Chi si muove bene ha i suoi frutti, chi rimane fermo resta indietro. La Juventus con la nuova area media guidata da Federico Palomba ha capito al meglio le potenzialita' del mezzo e soprattutto come sfruttare ed unire le forze. Un esempio. #ask juventus llorente la chat su twitter prima della sua presentazione. Una modalità intrigante, innovativa e non banale per creare circoli virtuosi tra utenti ed aumentare il numero dei fans. A Torino si cresce anche così e i numeri sono eccezionali. @pavanmassimo twitter 1- FERNANDO LLORENTE: 961,000 followers circa 2- GIORGIO CHIELLINI: 826,000 followers circa 3- ALESSANDRO MATRI: 326,000 followers circa 4 -GIGI BUFFON: 263,000 followers circa 5- MIRKO VUCINIC: 230,000 followers circa 6- LEONARDO BONUCCI: 200,000 followers circa 7- CLAUDIO MARCHISIO: 199,000 followers circa 8- SIMONE PEPE: 170,000 followers circa 9- KWADWO ASAMOAH: 149,000 followers circa 10-LUCA MARRONE: 147,000 followers circa 11-PAOLO DE CEGLIE: 106,000 followers circa 12- ARTURO VIDAL: 71,000 followers circa 13- ANDREA BARZAGLI: 67,000 followers circa 14- FEDERICO PELUSO: 45,000 followers circa facebook Gigi Buffon 1,835,000 circa fans Claudio Marchisio 961,000 circa fans Giorgio Chiellini 811,000 circa fans Fabio Quagliarella 397,500 circa fans Alessandro Matri 353,000 crica fans Mirko Vucinic 244,000 circa fans Leonardo Bonucci 233,00 circa fans Simone Pepe 186,000 circa fans Fernando Llorente 164,000 circa fans Paolo De Ceglie 130,000 circa fans Marco Storari 91,000 circa fans Luca Marrone 59,804 circa fans

CHI RIMANE? I NUMERI DICONO CHE...

Per la dirigenza bianconera è arrivato il momento delle scelte. In rosa ci sono sei attaccanti. Considerando che due sono appena arrivati, è impossibile credere che partiranno. Mettiamo quindi nella lista degli intoccabili Carlitos Tevez e Fernando Llorente ed occupiamoci degli altri analizzando numeri e dati. VUCINIC: 43 partite giocate per 2835 minuti totali, 14 gol ed 9 assist. In 11 partite è subentrato ed in 21 è stato sostituito. Quest'anno ha quasi sempre giocato. La sua media gol è 0,32 gol a partita e di un gol ogni 202 minuti. Ingaggio circa 3 milioni di euro. Dal punto di vista tecnico non si discute. Vucinic quest'anno ha fatto molto bene. Le perplessità sono sulla continuità che a volte è mancata. Ad oggi la sua permanenza è in dubbio, anche se la domanda è lecita: vale la pena di privarsi dell'attaccante più utilizzato nella scorsa stagione? QUAGLIARELLA: 35 partite giocate per 1554 minuti, 13 gol segnati e 5 assist. La sua media gol è 0,37, gol a partita un gol ogni 119 minuti. In 18 partite è subentrato ed in 15 è stato sostituito. Ingaggio di circa 2,2 milioni di euro. Fabio Quagliarella ha offerto un'ottimo rendimento in zona gol, soprattutto in Champions con delle marcature capolavoro. Ha passato poi dopo l'episodio di San Siro un periodo difficile e ha concluso la stagione con alti e bassi. I suoi numeri sono da bomber vero, il futuro però è incerto. GIOVINCO: 42 partite per 2696 minuti giocati, 11 gol realizzati e 7 assist. La sua media gol è di 0,26 gol a partita, un gol ogni 245 minuti. In 11 partite è subentrato ed in 17 è stato sostituito. Ingaggio da circa 1.4 milioni di euro. Giovinco ha alternato una prima parte di stagione molto positiva con una seconda poi difficile che poi ha portato anche alla contestazione. In ogni caso l'impressione e' che Giovinco possa rimanere primo perché ha l'ingaggio più basso e secondo perché il giocatore e' stato pagato molto l'anno scorso e venderlo ora porterebbe a una minusvalenza. Oltre a questo e' anche l'attaccante più duttile. Se Conte vuole cambiare modulo Giovinco sarà utilissimo. MATRI: 35 partite giocate, 1789 minuti totali, 10 gol segnati e 2 assist. La sua media è di 0,28 gol a partita e di un gol ogni 178,9 minuti. In 16 partite è subentrato ed in 12 è stato sostituito. Ingaggio da circa 2,1 milioni di euro. Alessandro Matri e' il giocatore più preciso in casa Juve. Non tira tanto ma quando tira fa gol. Affidabile come un cecchino sarebbe una partenza dura da digerire. Il mercato però dovrà portare a scelte anche dolorose e chi vuole il mondiale dovrà trovare spazio: a Torino o altrove. Se non bastano questi numeri, altre indicazioni arrivano dai tiri in campionato. I numeri ci dicono che chi tirà di più in assoluto è Vucinic con 84 tiri, segue Giovinco a 83, Marchisio e Pirlo a 59, Quagliarella a 58, Pogba a 53, Vidal a 52 e chiude Matri con 30. Vucinic e' il migliore dei suoi per tiri nello specchio con 36, seguono Giovinco a 32, Quagliarella a 30, Marchisio a 22, Pirlo a 20, Vidal a 19, Pogba a 17 e chiude la fila ancora Matri a 13. % TIRI NELLO SPECCHIO: Tra i bianconeri quello che realizza di più quando centra lo specchio della porta è Alessandro Matri con il 62% dei gol, praticamente se centra la porta, più di un tiro su due entra in gol, un vero cecchino. Seguono Arturo Vidal con il 47% che ha una media da attaccante, Pogba 29%, Quagliarella con il 27% con Marchisio, Vucinic e Pirlo 25% e chiude Sebastian Giovinco con il 22%. % SU TIRI TOTALI: i bianconeri quanto segnano in base a quanto tirano complessivamente? Il migliore è sempre Matri con il 27% (un gol ogni tre tiri complessivi), seguono Vidal con il 17% una media pari a Cavani!, Quagliarella con il 14%, Marchisio 10%, Pogba 9%, Pirlo e Giovinco con l'8%. Tanti numeri, che sulla carta possono servire, forse a poco. Ad oggi difficile dire chi rimarrà. La sensazione generale e' che a decidere sarà Antonio Conte e che già a Chatillon avremo gia' le prime indicazioni. @pavanmassimo

venerdì 5 luglio 2013

PROFESSIONE VACANZE: MENO SEI

Manca una settimana al termine delle vacanze per molti dei giocatori bianconeri. Sta per terminare la "professione vacanze" e proprio come la serie televisiva italiana composta da 6 episodi, diretta da Vittorio De Sisti che vedeva protagonista Jerry Calà nel villaggio turistico Cala Corvino a Monopoli, mancano solo sei episodi o se preferite giorni di vacanza prima di essere richiamati all'ordine dal sergente di Ferro, Antonio Conte. Il 12 luglio ci sarà il ritrovo e la testa di molti e' già a quella fatidica data quando i bianconeri si ritroveranno e lasceranno il relax per la fatica, il sudore e il lavoro. Obiettivo chiaro: continuare a crescere, costruire, vincere, perché alla Juve non si è mai sazi, anzi. La dirigenza bianconera ha ancora una settimana di tempo per fornire altro materiale umano a Conte dopo Tevez e Llorente che vanno ad affollare un reparto offensivo che spesso definitivo come punto critico, ha sempre fornito un buon rendimento. DIFESA: potrebbe arrivare Angelo Ogbonna, sembra essere lui il preferito dalla dirigenza e da Conte. Le difficoltà sono tutte economiche e di valutazione. Non sarà semplice per la Juventus pagare meno di dodici milioni di euro, cifra consistente per un difensore. Al momento tra i difensori potrebbe partire Marrone. Da valutare la posizione di Caceres. CENTROCAMPO: qui il dilemma potrebbe riguardare gli esterni bassi. Kolarov sembra vicino, ma anche in questo caso ci dorvrà essere qualche partenza. De Ceglie e Padoin gli indiziati speciali. ATTACCO: reparto al momento completo. Da sfloltire in alcuni elementi. Il ritiro di Chatillon sarà come il gioco delle coppie, Conte sceglierà quelle giuste. Non escludiamo a priori un cambio di modulo: tridente? SQUADRA QUASI AL COMPLETO? PARLANE CON MASSIMO @pavanmassimo

CONTROLLO TOTALE! TANTE CARTELLE PER FARE BINGO!

C'è una caratteristica comune che hanno alcuni dei migliori giovani attaccanti italiani: la presenza della Juventus. La società bianconera è infatti attentissima ai giovani e ne ha sotto osservazione o in comproprietà quattro di primissimo piano e tre di belle speranze. IMMOBILE: capocannoniere con il Pescara, ha le doti tipiche del bomber ma anche la capacità di aprire gli spazi. Sembrava destinato al Torino, ma la Juventus potrebbe anche decidere di trattenere metà cartellino. all'Europeo è stato protagonista. BOAKYE: sta facendo bene all'under 20. A Sassuolo ha alternato grandi prestazioni a qualche pausa. Ha doti fisiche impressionanti, doti da bomber anche se è impreciso sottoporta. Potrebbe rimanere a Sassuolo per tentare il salto. GABBIADINI: il più richiesto. La Sampdoria lo vuole per lanciarlo definitivamente. La Juventus ci crede e non se ne priverà acquistando la metà dell'Atalanta. All'Europeo ha impressionato. Giocatore pronto al grande salto. ZAZA: scommessa. Ad Ascoli ha fatto benissimo. Ha doti da grande bomber e di sicuro valore. Ora la conferma in serie A, la Juventus spera che la sua cresta sia quella da grande campione di domani. BELTRAME: il migliore della primavera di Mister Baroni dovrà crescere in Serie B per tornare alla base. Le doti ci sono tutte. PADOVAN: complementare a Beltrame, cerca la sua strada a Pescara. Con Immobile è andata bene, ci riuscirà anche il giovane Stefano. LIBERTAZZI: doti fisiche impressionanti ma tanta sfortuna lo ha bloccato a Novara. Ancora un anno in B per rilanciarsi e poi puntare ai grandi palcoscenici. La Juventus lavora per oggi e per domani. Controllare più giocatori possibile per avere nella propria scuderia il campione di domani. La strategia sembra quella giusta, Marotta compra tante cartelle oggi per fare bingo domani. @pavanmassimo ti piace la politica sui giovani della Juventus?

QUELLI PER CUI IL CAMPIONATO E' GIA' FINITO!

Molta euforia attorno alla Juventus, tanti complimenti, alcuni probabilmente di facciata e tanta voglia di creare attorno alla Juve quasi una sorta di invincibilità che adesso non trova ragione d'essere. Con Carlitos Tevez la Juventus ha aumentato il gap, sulla carta, rispetto alle concorrenti, ma i piani a tavolino vanno poi misurati con quelli in campo. Al momento in campo non è sceso ancora nessuno e ci vuole solo una parola: prudenza. Ha ragione Giampiero Boniperti oggi quando dice che "non bisogna mettere pressione alla squadra". Ci vuole consapevolezza della propria forza, ma pensare che il campionato sià già deciso è veramente qualcosa che non sta scritto da nessuna parte. Chi lo dice probabilmente ha in mente il chiaro intento di mettere pressione e alzare all'ennesima potenza l'asticella delle aspettative bianconere. La Juventus per il prossimo anno ha un chiaro obiettivo: vincere il terzo scudetto consecutivo e andare più avanti possibile in Champions. Non sarà semplice, non c'è nulla di garantito e soprattutto gli avversari saranno tosti, tostissimi. Piace a tutti poter dire: "La Juve ha già vinto", caricare al massimo di tensione l'ambiente e dare tutto per scontato. Fortunatamente tra poco più di una settimana torna Antonio Conte e sappiamo benissimo quello che dirà: "prudenza, lavoro e fatica". Parole giuste per costruire ogni successo, che si ottiene solo con il lavoro e mai per "grazia ricevuta". Campionato che non inizia nemmeno? Non scherziamo, vincere è difficile, confermarsi ancora di più e rivincere ha praticamente un quoziente elevato al cubo. Ci vorrà una nuova impresa e in casa Juve dal 12 luglio si lavorerà per centrarla. @pavanmassimo

JUVE-NAPOLI: SI INIZIA CON IL BOTTO!

Se l'anno scorso Juventus e Napoli si sono affrontate sul campo e hanno vinto sempre o quasi i bianconeri con due vittorie e un pareggio, da ieri tra piemontesi e partenopei potrebbe iniziare un nuovo appassionante duello tutto in chiave mercato. Gli azzurri si stanno infatti inserendo in diverse trattative di mercato, anche se a dire il vero, la dirigenza zebrata ha già l'accordo con tutti i giocatori. JOVETIC: De Laurentiis sarebbe pronto ad offrire circa 27 milioni di euro alla Fiorentina scalandoli dai 50 che prenderà o dovrebbe prendere per Cavani. Unico problema viene dal fatto che la Juventus offre di più al calciatore con cui ha un accordo. Sarà una bella sfida perchè al presidente del Napoli il montenegrino piace moltissimo. OGBONNA: accordo della Juventus con Ogbonna sulla base di 1,8 milioni di euro per cinque stagioni. Il Napoli, però rimane vigile ed offre più dei dodici milioni di euro dei bianconeri, praticamente quattro milioni in più di quello che spenderebbe per Astori. Cairo spera nell'asta, anche se la mossa del Napoli appare più un bluff per indurre Cellino ad abbassare il prezzo del cagliaritano. La mossa comunque non ha fatto piacere a Marotta&C. ZUNIGA: la Juve ha già l'accordo per il 2014, il procuratore nei giorni scorsi ha detto tutto: ''Leggo e sento parlare di Zuniga pronto alla nuova firma con il Napoli. Non c'è niente di tutto ciò: io e il mio giocatore non abbiamo mai, e sottolineo mai, avuto alcun tipo di contatto né con Bigon, né con DeLaurentiis'. La questione del rinnovo contrattuale non è stata mai affrontata in alcun modo. Questo significa che, in assenza di novità, Zuniga si libererà a parametro zero tra dodici mesi". Dodici mesi a Napoli e poi fuga a Torino. ZAZA: il Napoli ha offerto alla Samp quattro milioni circa, la Samp si fa forte di questa valutazione e chiede lo stesso, i bianconeri però hanno l'ok del giocatore. La sensazione, in questo caso è che la Juventus sia troppo avanti e che già oggi si possa chiudere. Juventus e Napoli quest'anno non si affronteranno come l'anno scorso in supercoppa, ma sul mercato la sfida è caldissima ed è partita con il botto! @pavanmassimo

QUATTRO MOSCHETTIERI: QUANTE MAGLIE?

L'anno passato erano in sei: Matri, Quagliarella, Vucinic, Giovinco, Bentner e Anelka. Gli ultimi due si sono auto esclusi. Bendtner dopo uno sfortunato infortunio e un amore bianconero mai decollato. Anelka per qualche parola fuori dal contesto e per aver digerito male tribuna e panchina. Gli altri quattro si sono spartiti i piatti principali: campionato, Champions, Coppa Italia e hanno contribuito a far vincere alla Juventus il secondo scudetto consecutivo. Matri è quello che tira e realizza di più, Vucinic quello più impegnato, Giovinco quello più fantasioso, Quagliarella quello più dirompente e spettacolare. Ognuno avrebbe ragioni per dire: io merito la riconferma. Al momento la permanenza di tutti e quattro non è sicura, con Tevez e Llorente gli attaccanti in rosa sono sei, ma non è sbagliato pensare che la rivoluzione possa continuare, perchè se da un lato è vero che ci vogliono cinque attaccanti di livello, dall' altro è altrettanto veritiero che nessuno di questi vuol essere considerato il quinto e tutti desiderano partire alla pari. Conte sicuramente garantisce parità di trattamento e con lui non ci sono e non ci saranno mai figli e figliastri, ma è impossibile pensare che possano rimanere in sei li davanti e tanto meno che ne possano rimanere cinque. Ci sono quattro moschettieri, Conte dovrà decidere quante maglie sono disponibili. La condizione, in ogni caso, per permettere alla Juventus di fare ancora mercato è cedere qualche giocatore. La dirigenza aspetta offerte con una sola indicazione: devono essere più vicine possibile alla richiesta: dodici milioni per Matri, quindici per Vucinic, almeno otto per Quagliarella. E Giovinco? Per lui difficile la partenza, troppo alto il prezzo pagato lo scorso anno. @pavanmassimo

I DIECI SEGRETI DI FERNANDO LLORENTE, IL GIORNO DOPO

Fernando Llorente si è presentato, parole semplici, da campione, almeno a livello umano, poi, se confermerà tutte le sue doti lo sapremo presto. L'accoglienza lo ha stregato: "E' stato incredibile, spettacolare, mi ha sorpreso molto l'accoglienza di tutti i tifosi. Da qui ringrazio tutti i tifosi che mi hanno seguito dal mio arrivo. E dirgli che sono molto felice di essere qui, di poter indossare una maglia tanto prestigiosa come quella della Juventus. Vi riproponiamo i dieci segreti di Llorente, tutto quello che c'è da sapere sul giocatore bianconero attualizzati dopo le parole di ieri di Fernando. 1- DAL FUNES A BILBAO, PASSANDOR PER IL BASKONIA: La storia di Llorente passa attraverso le giovanili del Funes fin dalla tenera età di nove anni e del River Ebro, club del suo paese, Rincón de Soto. A 11 anni, nel 1996 inizia la sua avventura all'Athletic Club, entrando nella scuola calcio di Lezama. All' Athletic compie tutto il percorso della scuola calcio e nel 2003 passa al Baskonia, club satellite dell'Athletic Bilbao militante di terza divisione. Torna a Bilbao per giocare nella squadra B per poi debuttare a 20 anni nella prima squadra. 2- IL CAMPUS DEL BARCA: strano ma vero, il passato di Llorente racconta anche del fratello Chus, il fratello maggiore che lo portò a vedere altri bambini del Barca campus. Llorente per aumentare la sensibilità e la tecnica doveva toccare il pallone il maggior numero di volte possibile. Ci riuscì "solo" per 300 volte e al suo ritorno a casa si applico' moltissimo, facendola diventare quasi un'ossessione, arrivando a 1000 tocchi consecutivi. La forza di volontà c'era già da "pequeno". 3- IL LANZAROTE: Il 16 gennaio 2005 Llorente fa il suo esordio contro l'Espanyol, ma la data da ricordare è il 19 gennaio, con la tripletta al Lanzarote in Coppa del Re. 4- BENITO ZABALA: "IL SUO SECONDO PADRE": Llorente si è trasferito giovannissimo a Bilbao (12 anni). Proprio la famiglia di Benito Zabala lo ha aiutato forgiandolo come persona, come calciatore e uomo. 5- IL GOL: Ne ha sempre segnati e i tifosi bianconeri sperano che possa continuare, dal 2007 in poi quasi sempre in doppia cifra. 12 in 33 partite al Baskonia, media 0,36. 4 in 16 partite nel Bilbao Athletic, media 0,25. E nei successivi anni all'Athleticha sempre segnato con continuità. 2005: 6 gol in venti partite, media 0,3. In campionato 3 gol in quindici partite (media 0,2) 2005/2006: 4 gol in venticinque partite, media 0,16. In campionato 2 gol in ventidue partite (media 0,09) 2006/2007: 2 gol in ventiquattro partite, media 0,08. In campionato 2 gol in ventitre partite (media 0,08) 2007/2008: 12 gol in quaranta partite, media 0,3. In campionato 11 gol in trentacinque partite (media 0,31) 2008/2009: 18 gol in quarantatre partite, media 0,42. In campionato 14 gol in trentaquattro partite (media 0,41) 2009/2010: 23 gol in cinquantuno partite, media 0,45. In campionato 14 gol in trentasette partite (media 0,37) 2010/2011: 19 gol in quarantuno partite, media 0,46. In campionato 18 gol in trentotto partite (media 0,47) 2011/2012: 29 gol in cinquantatre partite, media 0,54. In campionato 17 gol in trentadue partite (media 0,53) 2012/2013 : quest'anno solo 4 gol in 26 partite (0,15 di media) causata anche dallo scarso utilizzo per via del contratto non rinnovato Le media gol evidenziano una netta crescita, progressiva, ad eccezione della stagione in corso. Llorente non è un top scorer ma sicuramente un buon giocatore che sa segnare e lo fa con frequenza. Il giocatore ieri ha spiegato anche l'anno difficile vissuto a Bilbao: "Il processo di trattativa non è andato bene e dal quel momento, visto che non è stato molto positivo, anche la stampa ha contribuito a creare un'immagine negativa di me stesso. Immagine che ha avuto come conseguenza, sin dalla prima partita, una volta che si è saputa la notizia, delle discrepanze, delle differenze in campo. Questo non mi è piaciuto. in questo momento sto vivendo il sogno di crescere come giocatore e sono venuto nella squadra migliore per farlo". 6- LUGLIO 2006 E 31 GENNAIO 2012: Due anni storici, il 2006 è quello in cui Llorente firma con l'Athletic Bilbao il contratto fino al giugno 2011 nel quale è inserita una clausola rescissoria maxi tra i 30 e 50 milioni di euro. Il 2011 è importante perchè Il 31 gennaio 2012 ha segnato il 100º gol con la maglia dell'Athletic Bilbao grazie alla seconda delle due reti nell'andata della semifinale di Coppa del Re 2011-2012 contro il Mirandés. 7- LA SELECION: la Spagna gli ha portato quasi sempre bene. Con la spagna Under-20 ha fatto il Mondiale del 2005, nel quale con 5 gol è risultato "Scarpa d'argento" dietro a Lionel Messi. Nella Under 17 vanta 2 gol e 3 presenze, nella Under 20 4 presenze e 5 gol, nella Under 21: 9 presenze e 5 gol e nella nazionale maggiore 21 presenze e 7 gol. Da notare che Llorente è campione del Mondo anche se nel mondiale ha giocando solo una trentina di minuti. Llorente ieri ha detto: "Quest'anno è stato un anno molto complicato perchè non ho potuto fare quello che mi piace di più e farlo per contribuire ad un successo della mia squadra, dell'Athletic Club. Purtroppo questo non mi ha permesso di andare in Nazionale, che è un mio desiderio. Spero di poter lavorare bene alla Juve, avere dei bei risultati e se possibile tornare nella Nazionale". 8- IRAOLA, GURPEGUI E EL REY LEON: due persone e un soprannome. I primi due lo hanno accompagnato per vent'anni a Bilbao e sono gli amici fraterni. Rey Leon (Re Leone) è ul suo soprannome, un pò per la sua voglia di lottare sempre, un pò per la sua folta capigliatura leonina. Conferma per il soprannome dal diretto interessato: "Il soprannome Re Leone? Mi piace, in italiano suona abbastanza bene e mi piace". 9- J. M. AMMORRORTU: lo scopritore, ex técnico e giocatore dell'Atletico che lo propose alla squadra basca. La sua famiglia aveva anche offerte del Barcellona (la famosa scuola calcio) e dell'Espanyol, ma Amorrortu, grazie all'aiuto di uno zio di Fernando, grande tifoso dell'Athletic, riuscì a portarlo a Bilbao. 10- KATE AZAHARRA e il SAN MAMES: due luoghi importanti. Chissà se Marotta e Paratici avranno parlato con il fratello agente di Llorente Chus, proprio in quel ristorante. Chissà se davanti a una specialità di pesce avranno posto le basi del suo arrivo a Torino. Sicuramente Llorente porterà con lui per sempre il ricordo di quel ristorante (forse), ma anche della Cattedrale del calcio di Bilbao, il San Mames. La Juventus vinse una Coppa Uefa, proprio in quello stadio. A Bilbao è pronto il San Mamés Barria. In ogni caso la nuova casa di Llorente si chiamerà Juventus Stadium e lo stesso giocatore ha già espresso la sua voglia di giocarci: "Mi è sembrato bellissimo, spero di segnarci molti gol". @pavanmassimo

IL CONDIZIONALE DI MAROTTA: GOMEZ E I DUE SCENARI

Interpretazioni e piccoli segnali. Beppe Marotta ieri ha lanciato in conferenza stampa un messaggio perchè a buon intenditor poche parole: "...in questo momento, per quanto riguarda il reparto offensivo siamo molto contenti di aver centrato gli obiettivi che avevamo in mente di raggiungere. Sul fatto di Jovetic, era un'ipotesi che avevamo percorso nel corso di questa campagna, ma come sapete le difficoltà di rapporti si sono evidenziate e a questo punto riteniamo che per quanto riguarda quell'assetto siamo veramente a posto e siamo veramente contenti di avere questi giocatori. Nel calcio, si sa, quello che non succede oggi può succedere domani. Di sicuro oggi, ho dato una risposta molto chiara. poi è evidente che da qui al 31 agosto può capitare di tutto, magari che la Fiorentina te lo dia in prestito gratuito". SITUAZIONE: la situazione, come ha detto lo stesso Direttore Generale bianconero è bloccata: c'è una Fiorentina ferma sui 30 milioni di euro cash e una Juventus che ha già comprato due attaccanti e non ha intenzione di prenderne un terzo a meno di non concludere delle cessioni. SVILUPPI: al momento da osservare con grande attenzione quanto succede intorno a Mario Gomez. Situazione intricata ma in evoluzione. Gli scenari sono semplici: Gomez arriva a Firenze o Gomez non arriva a Firenze. Primo scenario: Gomez arriva. In questo caso la Fiorentina deve vendere Jovetic per recuperare risorse sul mercato. Da Firenze potrebbe alzarsi il telefono. Anche 15-16 milioni e una contropartita potrebbero bastare. Secondo scenario: Gomez non arriva. In questo caso la Fiorentina necessita di una punta. I gigliati alzerebbero la cornetta per parlare di uno tra Quagliarella e Matri. Entrambi gli scenari inducono alla prudenza, quindi. POSIZIONE JUVE: Marotta ha praticamente detto cosa succederà: ad oggi il parco attaccanti e' completo, al massimo partirà qualcuno. Un messaggio chiarissimo: la Juventus aspetta, chi ha una proposta interessante dovrà bussare a casa Juve. Jovetic bloccato? Forse, ma la porta rimane aperta, non chiusa... @pavanmassimo

LO STRANO INTRECCIO DELLA MAGLIA NUMERO "14"

Ai tifosi bianconeri quel numero "14" per Fernando Llorente ha subito fatto specie. Motivi? chissà. L'attaccante ha sempre avuto il 9 a Bilbao, numero occupato da Vucinic. Gli piace il 32, ma ce l'ha Matri e quindi nulla. Terza chance il 19, che però è di "Leonida" Bonucci. E il 14? Il numero quattordici ci ha fatto subito pensare a un giocatore che ha fatto la storia bianconera avendo origine basche e in un certo senso essendo legato alla Spagna, arrivato anche lui a zero, però non dalla Spagna ma dalla Francia. Parliamo ovviamente di Didier Deschamps icona bianconera della Juventus di Lippi. Deschamps nasce a Bayonne, zona basca del sud della Francia, dopo una breve parentesi nel rugby inizia a giocare a calcio nella squadra locale del Aviron Bayonnais mentre frequenta la scuola primaria. Alla Juve arriva nell'aprile 1994 svincolato ad un prezzo (secondo i parametri UEFA) che si aggira intorno ai tre miliardi e mezzo di lire. Deschamps seppe farsi ben volere dai tifosi della Juventus. Non era un giocatore normale, ma il capitano della Francia e un giocatore dal grandissimo temperamento. Seppe arrivare in punta di piedi ed imporsi. La Juventus si aspetta lo stesso da Llorente, con dei gol in più, però, il temperamento, del resto, lo spagnolo ce l'ha e in Spagna, a Bilbao, già lo rimpiangono. @pavanmassimo

TEVEZ? ECCO L'ACQUISTO SOSTENIBILE!

La Juventus ha preso Carlitos Tevez. Per qualcuno un investimento azzardato, i numeri, invece, evidenziano come l'entusiasmo dell'acquisto dell'argentino stia contagiando tutti e come il prossimo numero dieci bianconero possa essere presto ripagato in parte dal merchandising e non solo. MAGLIE E GADGETS: al momento la maglia di Carlitos Tevez ha ottenuto il 70% delle preferenze. La maglietta più venduta, la più richiesta, la più sognata. Considerando che la Juventus vende circa 100-120,000 maglie l'anno e considerando grazie a Tevez un incremento delle vendite del 20-30% circa, Tevez potrebbe garantire una vendita di circa 70-80,000 magliette se fosse garantita la % di vendite di questi giorni (70% magliette vendute sono quelle con il nome Tevez), con un aumento di ricavi dovuto all'acquisto dell'ex giocatore del Manchester, pari a 30,000 magliette circa, ovvero 3 milioni di euro. A questo vanno aggiunti i ricavi da foto e merchandising legato al numero dieci. Non è sbagliato a pensare che la metà dell'ingaggio dell'argentino si copra con questi ricavi. SPONSORIZZAZIONI: la presenza in rosa di Tevez, aumenta poi il valore della squadra per tournée, partite e interviste. Un valore che grazie a Tevez acquisisce valenza internazionale. Probabile che grazie a questo acquisto l'area commerciale bianconera possa ottenere contratti migliori con i recenti sponsor e anche Jeep potrebbe utilizzare l'Argentino come testimonial in Sud America. I campioni portano notorietà. CESSIONI: a voler essere precisi l'inaggio di Tevez si copre anche con le cessioni zero di Iaquinta, Bendtner e Anelka. Il primo l'anno scorso staccava un assegno da 3 milioni circa a stagione, il secondo da 1,5 milioni e il terzo incassò circa 1 milione. La somma è proprio l'inaggio dell'argentino. Azzardo di mercato? No, sapiente mossa tattica. @pavanmassimo

IO ROSICO: LA VOLPE E L'UVA

La volpe e l'uva è una delle più celebri favole attribuite a Esopo. "Fare come la volpe con l'uva" significa, metaforicamente, reagire a una sconfitta sostenendo di non aver mai desiderato la vittoria, o disprezzando il premio che si è mancato di ottenere. La reazione dell'animale è considerata una forma esemplare di razionalizzazione in psicologia e di dissonanza cognitiva in psicologia sociale. Il caso Tevez e' il classico caso di Volpe e l'Uva, tanto che il giocatore e' diventato poco apprezzato e quasi mai voluto da chi lo ha inseguito per mesi. Una voce che di alza da destra e sinistra per sminuire il colpo bianconero. Vorrei ma non posso che ci fa sorridere. IN CALO: lo hanno definito un giocatore "bollito" altri un giocatore "in calo". Purtroppo per i detrattori i numeri della stagione di Tevez dicono che e' stato il giocatore più utilizzato, quello che ha fatto meglio e quello che ha saputo dare di più anche di Sergio Aguero e di Edin Dzeko. Mistero... COSTA TANTO: hanno anche detto: "e' costato cinquanta milioni". Non proprio, Tevez costerà alla Juventus undici milioni lordi di ingaggio l'anno a cui aggiungere 3 l'anno per il pagamento pluriennale più 6 di bonus. In pratica si arriva a circa sedici milioni di euro l'anno bonus compresi, una cifra ampiamente sostenibile per la Juventus se l'Argentino riuscirà a far vedere anche in bianconero quanto di buono fatto vedere altrove. Quante maglie di Tevez si venderanno? Stime prudenti parlano di 100,000 magliette l'anno che a 100 euro sono circa 10 milioni di euro l'anno di ricavi. Sostenibile no? HA UN BRUTTO CARATTERE: bad Boy? Non ci sembra, anzi Tevez sembra essere pronto a vivere lo stile Juve. Carlos Tevez con orecchino al suo sbarco alla Malpensa dove aveva due orecchini di brillanti, poche ore dopo per il primo incontro con Agnelli in sede si è trasformato con elegante completo e senza pendagli. Eleganza e classe per la signora: lo stile Juve conta. @pavanmassimo

IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO

Impossibile non rilevare gli episodi importanti di questa settimana appena trascorsa. La settimana di Carlitos Tevez, il campione argentino arrivato dall'Inghilterra e accolto come un trionfatore in Italia. Tra scene di delirio collettivo, così in contrasto con il contesto British inglese, compaiono il meglio e il peggio della settimana. Il BUONO: Beppe Marotta. Vince il premio buonismo. Si toglie il sassolino dalla scarpa in conferenza stampa per le troppe critiche: "....Sfiducia non è riferito solo alla persona, ma anche al club. La Juventus è la Juventus, è una delle squadre, una delle società più importanti delle mondo e quando approccia una situazione lo fa sempre con grande tempismo, lo fa con grande autorevolezza, sapendo di avere anche davanti delle persone, dei professionisti come può essere il calciatore, il suo entourage e le società controparti che ci accreditano, perchè la serietà nostra, la storia di questa società, è un passepartout importante. Per cui il mio lavoro è stato facilitato da questo punto di vista, però devo anche dire che eravamo molto ottimisti perchè Carlos, attraverso i suoi professionisti, attraverso i suoi rappresentanti ci aveva dato la sicurezza di indossare la nostra maglia a una sola condizione: che si fosse raggiunto l'accordo col Manchester". Per Marotta, forse il colpo definitivo agli scettici, sperando che Tevez possa veramente stupire. Dopo Pogba, Pirlo e Vidal a centrocampo e Barzagli in difesa, ora e' arrivato il momento dell'attaccante. Il BRUTTO: la Supercoppa. Giocata in trasferta e senza incasso. Inconcepibile, ingiusto, sbagliato. Decisione a senso unico, la domanda viene spontanea: a chi giova? A nessuno e qui qualcuno ha fatto una brutta figura e sappiamo tutti chi. Il CATTIVO: EL BRIGANTE, L'APACHE. Chiamatelo come volete (vi abbiamo dato dieci soprannomi diversi), chiamatelo top player, scegliete con attenzione, ma al momento non additatelo come "bad boy", potrebbe offendersi. Arrivato con maglietta e orecchino si è ripresentato con cravatta e elegantissimo. Da "bandito" a lord. A Torino sognano perché le sue doti sono indiscutibili, se si mette in riga può essere veramente il giocatore con cui "Dreams come true". @pavanmassimo

IL PUNTO FISSO DEL CITY: MA QUESTI NUMERI LI CONOSCEVATE?

Carlos Tevez e' stato giustamente esaltato fai tifosi bianconeri, mentre fai tifosi avversari e' stato descritto come un "mezzo bidone". Alcuni opinionisti che non conoscono evidentemente i numeri della stagione del Manchester City hanno anche detto che Tevez quest'anno non ha incantato. I numeri, invece, ci parlano di un giocatore quasi sempre presente ed estremamente decisivo. IMPRESSIVE: lo hanno definito impressionante, così in Inghilterra per le 46 presenze in campionato. Carlos Tevez ha giocato più di tutti quest'anno al City. A una presenza di distanza, il portiere Joe Hart. L'Argentino ha segnato una stagione di altissimo profilo. Prestazioni non solo di classe, ma di sostanza, protezione della palla, capacità nell'uno contro uno. Tevez si è dimostrato fenomenale nel creare occasioni da gol, ma anche nel fornire assist. Fin dalla prima stagione al West Ham e' andato incontro a un progressivo miglioramento che gli ha permesso di vincere titoli con lo United e il City. GOL E ASSIST: 46 presenze e 17 gol segnati tra tutte le competizioni. Sergio Aguero sei e' fermato a 16 marcature, Edin Dzeko a 15. Eppure, c'è qualcuno che esalta poco l'Argentino descrivendolo come in calo. Evidentemente questi numeri non li conosce. I gol in premier sono stati 11, di cui 2 rigori. Tevez non si è fermato ai gol, ma risulta anche il miglior assist man della squadra. Con dieci assist, infatti, David Silva condivide il primato di assist man con Carlos. 8 assist in stagione complessivi con compagni preferiti a 3 Džeko ed a uno Silva, Touré, Agüero, J García, Milner. Tutti questi giocatori hanno tramutato in gol i "cioccolati" dell'Apache. Il campione di Buenos Aires e' invece secondo per occasioni create. Il primo e' David Silva con 128 occasioni create. Numeri impressionati quelli di Tevez, numeri da primo della classe, numeri che smentiscono chi parla di giocatore in calo, evidentemente non pronto ad incassare uno smacco di mercato. @pavanmassimo

IL GIGANTE, L'APACHE, IL PRESIDENTE: TRE INDIZI DAL PASSATO!

Il calcio è bello perchè ti permette di volare con la fantasia. A volte ci sono paragoni irriverenti, a volte si ritrovano nelle dinamiche di oggi quelle del passato. Il bello è questo, perchè i sentimenti contano, come la passione. Non li abbiamo ancora visti in campo insieme ma Tevez e Llorente ci ricordano, almeno per profilo passato due grandi campioni del passato portati in Italia da un grande presidente: Umberto Agnelli. Il presidente, l'argentino e il gigante: tre elementi che potrebbero far rivivere alla Juventus delle sensazioni uniche di fine anni cinquanta. IL PRESIDENTE: Umberto Agnelli si distingue subito per passione, competenza, stile e intelligenza. Dal 1957 fino al 1961 sotto la sua guida la squadra vinse tre scudetti e due Coppe Italia. Umberto Agnelli aveva capito da subito quello di cui aveva bisogno per rilanciare la Juventus: i campioni e in particolare due campioni: Charles e Sivori. Si racconta che Umberto Agnelli fosse dibattuto sull’acquisto. Era un grande sostenitore dell’equilibrio finanziario e si era sempre chiesto se gli acquisti costosi fossero compatibili con la gestione. Alla fine cedette alle lusinghe e in un certo senso alle richieste della piazza e azzardò l’acquisto e fu un fantastico acquisto che fece innamorare milioni e milioni di appassionati dell’epoca. L'ARGENTINO: Sivorì fu emblema di quella Juventus con Boniperti e Charles. Fu croce e delizia, fu irrazionalità e magia. Fu gioia e rabbia. All’arrivo Umberto Agnelli disse: “Erano due anni che ti aspettavamo”. Erano due anni che lo aspettavano (gli stessi che Marotta ha citato per Tevez), erano tanti anni che la Juventus voleva vincere e tornare a vincere ed essere la Juventus. Sivori arriva e la Juventus cambia forma. Grazie alle sue giocate, al suo talento, al suo far divertire la squadra vince e segna. I critici impazziscono e come diceva Gianni Brera, i suoi calzettoni alla "cacaiola" diventano un’icona tale e quale ai suoi “tunnel”. E il merito di tutto questo è di chi ha speso per portarlo a Torino, cioè Umberto Agnelli. IL GIGANTE: Umberto Agnelli fu capace di accostare al genio di Sivori e alla meticolosità e al rigore e stile di Boniperti, la giusta pedina: John Charles. Grazie alla sua classe, al suo stile, Charles entrò nel cuore dei tifosi, uno stile sobrio, come quello della Juventus, come quello di Umberto Agnelli. Charles fu capocannoniere con 28 gol e con Sivori diede vita ad una delle coppie-gol più celebri di sempre. Lo Scudetto arriva in automatico con un margine notevole su Fiorentina e il Padova di Nereo Rocco. E’ lo scudetto numero dieci, la prima stella. Grazie al trio delle meraviglie di scudetti ne vennero altri due. Sivori e Charles, nella Juventus due storie indissolubili, due stilI di vita diversi, due mondi diversi che si incrociano e diventano una cosa sola. Argentina e Galles cosa hanno in comune? I due campioni, ovviamente che fecero la storia bianconera. Omar Sivori e la Juventus, un amore eterno, una delle motivazioni per cui molti tifosi della Juventus hanno dato ai loro figli il nome Omar. Sivori è stato sicuramente uno dei grandi campioni, il primo a vincere il pallone d’Oro e uno dei giocatori più pagati all’epoca. Impossibile non trovare un collegamento a queste storie parallele. Sivori come Tevez? Vedremo.... Llorente come Charles? Magari... Sicuramente il segno della continuità ci è dato da Andrea Agnelli, capace in due anni di scegliere lo staff giusto, l'allenatore giusto e di riportare a Torino grandi campioni e soprattutto due scudetti. Sembra banale, gli scudetti, sono 31, lo sanno tutti, ma con Tevez e Llorente la stella potrebbe veramente spostarsi dal campo alle maglie, 32 titoli reali, 30 per chi ha sottratto, l'obiettivo stagionale è chiaro, lasciateci sognare, del resto, noi abbiamo ancora in mente le prodezze del Cabezon e del Gigante Buono. @PAVANMASSIMO