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Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

venerdì 28 giugno 2013

I 10 SOPRANNOMI DI CARLITOS: LO SAI CHE LO CHIAMAVANO ANCHE THE HITCHER?

Carlitos Tevez ha giocato in tantissime squadre: Boca Juniors, Corinthians, West Ham e i due Manchester: City e United. Quasi in ogni società ha avuto un soprannome. Forse per il suo carattere, forse per la sua classe. 1-CARLITOS: è il soprannome che riferiscono essere a lui quello più caro. Su cariñoso apodo (soprannome) de “Carlitos”, così dicono in Argentina. Il giocatore lo ama ed amava a tal punto da volerlo inserire sulla "camiseta de la Selección Argentina" al mondiale 2010. La Juventus infatti ha utilizzato non Carlo ma Carlitos nella comunicazione della presentazione, fattore non banale. 2- APACHE: è il suo soprannome più conosciuto che proviene da Ciudadela dove è nato il 5 febbraio 1984, è cresciuto nel quartiere di Ejército de los Andes definita Fort Apache. Il soprannome arriva dal film con Paul Newman Fort Apache, The Bronx, distribuito in Italia con il titolo Bronx 41mo distretto di polizia. 3- BRIGANTE: Carlos Tevez, detto anche Carlito Brigante, per assonanza e vaga somiglianza per carattere al personaggio interpretato da Al Pacino. il protagonista, Carlitos Brigante sarebbe chiaramente Tevez. L'argentino è l'uomo capace di intrigare. Campione dal punto di vista tecnico. Spesso una scheggia impazzita che sa essere devastante in tutti i sensi. 4- EL DIABLO: in Argentina lo hanno chiamato così, i tifosi lo vedevano focoso come "el Diablo de Tasmania", per il suo modo frenetico di giocare, mai domo, il suo carattere focoso. 5- TEVASTADOR: negli stadi inglesi lo hanno spesso incoraggiato con il coro: “Argentino, argentino” per sottolineare il suo ottimo rendimento. Gael Clichy, suo compagno al City, decise, però di chiamarlo “Tevastador”, Clichy ha detto: “Tevez è Tevastador, un vincente, gli piace vincere sempre dentro e fuori dal campo". Musica per le orecchie di Antonio Conte. 6- SIR CHARLES: traduzione logica e british del nome Carlos. Il suo essere passato dal Brasile al West Ham lo ha elevato al rango di Baronetto e Sir. I tifosi del Manchester, però preferivano un più comune Charlie. 7- CARLINHOS: dal Corinthians con furore. Amore e odio in terra brasiliana. Tanta classe e vittorie e ci dicono che i tifosi lo chiamassero anche così, per la sua classe innata. 8- EL LEON: il leone. Per non avere due leoni nella stessa squadra (essendo già el Rey Leon Llorente), verrà utilizzato di meno. Per la sua capigliatura leonina e per il suo carattere da Leone. Sarà lui il nuovo leone bianconero dopo Nedved? 9- EL LOCO: il pazzo. Facile immaginare perchè questo soprannome. Le sue fughe, una dal Brasile all'Europa e l'altra dall'Europa al Sud America hanno spinto a definirlo un pò pazzo. Le sue esultanze particolari, il suo carattere esuberante e sicuramente il suo modo essere fuori dal comune (in Inghilterra spesso gli hanno sequestrato la macchina), hanno spinto i tifosi a definirlo "pazzerello". 10- THE HITCHER: il soprannome più strano. A Manchester gli ritirarono per un periodo la patente perchè non valide e sequestrando la sua Bentley. Fu costretto, quindi per un periodo a chiedere il classico "passaggio" ai compagni di squadra che non gli negarono mai l'aiuto, ma lo soprannominarono "The Hitcher", dal film omonimo in cui il protagonista era un autostoppista. In attesa di vedere quale sarà il soprannome scelto in Italia, all'estero ne hanno dati di tutti i tipi. I grandi campioni di riconoscono anche da questo e Tevez è sicuramente un personaggio: istrionico, eccentrico, un personaggio vero. @pavanmassimo cosa ne pensi? quale preferisci, parlane con Massimo

TASTIERA VELENOSA: SUPERCOPPA? DECISIONE A SENSO UNICO! SE IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO...

La decisione assunta oggi dalla Lega Calcio non solo è clamorosa, ma anche francamente incomprensibile. Dal 1988, quando nacque la Supercoppa italiana da un'idea del giornalista Enzo D'Orsi e di Paolo Mantovani la Coppa ha sempre avuto, anche per regolamento, una location certa e chiara. Le prime due edizioni furono giocate a Milano in quanto città sede della Lega Calcio, la terza edizione, nel 1990, fu un sorteggio ad assegnare al Napoli il diritto di giocare in casa,dal 1991, la Lega stabilì di giocare sempre in casa dei Campioni d'Italia, salvo l'opportunità di giocare all'estero. Oggi la decisione di giocare a Roma il 18 agosto, praticamente in casa della squadra che ha vinto la Coppa Italia, prima volta assoluta e decisione che va in controtendenza rispetto a tutte quelle assunte dal 1988. Tutto nasce dal fatto che la Juventus, per tempo, aveva avvertito di non essere disponibile a giocare in Cina, per pregressi impegni. L'attuale accordo tra la lega e la società cinese United Vansen International Spors (Uvis) prevedeva tre delle cinque prossime edizioni in Cina e due sono già state svolte. In teoria manca la terza che potrebbe essere svolta senza violare il contratto anche nella prossima stagione. Lotito, presente nel consiglio di Lega ha interesse a giocarla quest'anno in Cina, anche perchè l'anno prossimo la Lazio potrebbe anche non essere presente ed intende massimizzare al centesimo gli incassi. Diversa la posizione della Juventus che avendo un ricco tour negli Usa è coinvolta in modo minimale dall'eventuale incasso "cinese". STUPORE E FASTIDIO: premettiamo, francamente giocare a Roma non ci dispiace e soprattutto non c'è timore a giocare in casa dell'avversario, tuttavia non ci sembra per nulla corretta questa decisione. LA DECISIONE CORRETTA: La decisione corretta, da regolamento sarebbe stata giocare a Torino, in casa della squadra vincitrice del campionato, ma comprendendo lo sdegno laziale, Roma non era e non doveva essere l'unica soluzione. LA SOLUZIONE ALTERNATIVA: Milano sarebbe stata adeguata. Giocare come nelle prime due edizioni (sede Lega Calcio) sarebbe stato non solo giusto, ma anche plausibile considerando che non ci sarebbero stati problemi sulla capienza in quanto San Siro e l'Olimpico non differiscono di molto. La soluzione Roma ci appare un abuso di potere o quanto meno una soluzione forzata. In casa Juve sarà l'ora di interrogarsi, se queste sono le decisioni organizzative in vista della prossima stagione c'è da preoccuparsi, purtroppo l'assenza in Lega comincia a farsi sentire e potrebbe influire non poco nelle decisioni future. @pavanmassimo cosa ne pensi? Parlane con Massimo Ecco dove si è giocata la Supercoppa San Siro, giocate 11 edizioni San Paolo, giocata 1 edizione Ferraris di Genova, giocata 1 edizione Washington DC, giocata 1 edizione Torino Delle Alpi, giocate 4 edizioni Stadio Olimpico, giocate 2 edizioni Giants Stadium, giocata 1 edizione Stadio Nazionale di Pechino, giocate 3 edizioni Stadio di Tripoli, giocata 1 edizioni

SFIDA MEDIATICA IN ATTO: TRA IL BLUFF E LA RIPICCA

Juventus e Milan si stanno guardando, studiando, annusando e sono pronte ad affrontarsi. Dopo la sfida incrociata dell'anno scorso, terminata con le polemiche per il gol di Muntari e la comica di Cesena, le due squadre più vincenti italiane, presumibilmente saranno avversarie dirette in questa stagione, Napoli, Fiorentina, Udinese, Lazio, Roma e Inter permettendo. SFIDA MEDIATICA: Juventus e Milan non solo hanno la maggioranza dei tifosi, ma anche il maggior peso mediatico. I rossoneri con tre canali tv in modo inconfutabile. La Juventus meno evidente con la partecipazione in alcuni quotidiani, che però a volte si dimostrano più nemici che amici. Il Milan ha fatto della comunicazione il suo mestiere. Berlusconi è mago, Galliani discepolo e tutto è spettacolarizzato: dai viaggi in elicottero di Lentini al possibile colpo Honda, dalla finestra di Kakà alle telefonate in tv". La Juventus con Tevez, invece ha per la prima volta sperimentato il carrozzone dello show. Mega diretta internet, tantissimi giornalisti e milioni e milioni di pagine viste in tutto il mondo. Una sfida che il Milan non vuole perdere, per questo i rossoneri hanno "paura". SFIDA SUL MERCATO: ad oggi la Juve può, il Milan osserva. Il primo round di mercato è andato ai bianconeri con Carlitos Tevez. La Juventus ha anticipato i rossoneri che a quel punto non hanno potuto fare a meno che negare ogni tipo di interessamento per non dover negare la sconfitta sul campo. I fatti stanno in modo diverso: al momento il Milan non aveva le risorse per Tevez. IL BLUFF: i rossoneri non avendo le risorse giuste hanno bluffato fino alla fine. In fondo in fondo il loro obiettivo è Alessandro Matri, possibilmente a prezzo di saldo. Ora sta alla Juventus non cedere per non rinforzare una concorrente. Trovare le giuste cessioni, al giusto prezzo per gli acquirenti corretti. LA RIPICCA: il Milan turbato da Tevez alla Juve? Si, molto. Il sorriso di facciata non illuda, in via Turati non amano perdere dal punto di vista mediatico nemmeno nelle sfide di quarta serata, figuriamoci in "prime time". I rossoneri sono pronti alla ripicca su Jovetic e offrire El Shaarawy per il montenegrino potrebbe essere qualcosa di più che un semplice sondaggio, come testimonia la cena da Giannino. @pavanmassimo chi vincerà la sfida mediatica? Parlane con Massimo

MAROTTA'S REVENGE

La chiameranno la "Marotta's Revenge" è infatti lui il principale vincitore morale dell'acquisto di Carlitos Tevez. Abbiamo passato mesi a dire: "aspettiamo a giudicare" o parole del tipo "comunque ha vinto due scudetti" ed altro ancora: "ha portato Pogba, Vidal, Pirlo, Barzagli....". Insomma, ci siamo scontrati per mesi tra Marottiani e anti Marottiani, ma alla fin fine tutti vogliono solo che la Juventus vinca. Questo è l'obiettivo comune ed è impossibile pensare che qualcuno quando sbaglia (se sbaglia) lo faccia a cuor leggero. La realtà è semplice: nel calcio, come nella vita, ci vuole anche un briciolo di fortuna e sicuramente per gli acquisti del reparto offensivo, al momento Marotta ne aveva avuta solo in parte, soprattutto su alcuni giocatori. Abbiamo letto di Neymar nei giorni scorsi e delle situazioni contingenti sfavorevoli. Oggi, invece possiamo celebrare l'arrivo di un giocatore importante, che dovrà dimostrare tutto sul campo, ma che, comunque, rimane a livello mediatico un gran colpo. Questo non vuol dire che con Tevez si vincerà in carrozza e che Tevez sarà la medicina per ogni cosa. Di una cosa, però siamo certi, riprendendo le parole del DG bianconero: "Ci voleva tutto questo entusiasmo", è vero, ci voleva e ce ne sarà ancora di più a Chatillon. @pavanmassimo

i dieci gol....

tevez: conferenza stampa

I DIECI SEGRETI DI CARLITOS TEVEZ: BISOGNERA' METTERGLI IL GPS!

Carlitos Tevez ha avuto una carriera avventurosa. Tante squadre, tanti tifosi, tante storie diverse. Ci vorrebbe un libro per raccontarlo: una vita in bianconero che da ieri si colorerà di nuove pagine, si spera. vincenti. APACHE: è il suo soprannome. Arriva da Ciudadela dove è nato il 5 febbraio 1984, è cresciuto nel quartiere di Ejército de los Andes, una zona definita da molti poco raccomandabile,con alto tasso di criminalità e la cui zona è considerata tra le più pericolose della capitale ed è soprannominata Fuerte Apache. Il soprannome arriva dal film con Paul Newman Fort Apache, The Bronx, distribuito in Italia con il titolo Bronx 41mo distretto di polizia. E proprio dalla zona di provenienza deriva il soprannome di Apache, che Tevez ha da quando giocava fin dall'adolescenza. BOMBONERA e BOCA: Tevez ama il Boca e La Bombonera e non l'ha mai nascosto: "Il presidente del Boca Juniors mi ha detto che per me la porta del club è sempre aperta e sinceramente io non vedo l'ora di re-indossare quella maglia. Volendo, preferirei tornare a casa anche subito, ma ora come ora è molto difficile, perchè il Manchester City non mi lascia partire. Una cosa è certa: voglio chiudere la mia carriera con il Boca, è il mio sogno ed il sogno della mia famiglia. Mi piacerebbe giocare di nuovo contro il River Plate, ma sono sotto contratto con il City e per ora resto qui". Queste le sue parole di Tevez qualche mese fa. Il suo ritorno a casa, però, può attendere. Prima c'è ancora un'esperienza da vivere e soprattutto un ruolo da occupare a Torino e tanti trofei da vincere. BACIO MANCATO: NEL 2010 L'attaccante, forse arrabbiato per la sostituzione all'80' nella gara contro la Corea del Sud vinta 4-1, si rifiuta di salutare il ct Maradona, con il classico bacio. CICATRICE: Da bambino passa due mesi in ospedale dopo un'ustione di terzo grado procuratasi in casa con dell'acqua bollente. Il suo viso resta sfigurato da una cicatrice che è visibile. FUGHE:la prima nel 2006. Nel 2006 la sua prima fuga dal Corinthians: "Devo molte cose al Corinthians ma devo pensare a cosa è meglio per me e per la mia famiglia. Non so quanto tempo posso restare ancora nel club, questa può essere stata la mia ultima partita". Tevez comunque prende e va in Europa. La seconda fuga nel 2011. Carlos Tevez finisce fuori rosa, dopo una lite con Mancini, nella partita contro il Bayern Monaco. Rimane a lungo in Argentina per poi tornare e riappacificarsi. MC e LA PAPERELLA e CAPOCANNONIERE: come Manchester City: Il 13 luglio seguente approda al Manchester City, per una cifra vicina ai 30 milioni di euro, con cui firma un contratto quinquennale.Con la maglia dei Citizens sigla la sua prima rete stagionale il 27 agosto 2009 contro il Crystal Palace. Il suo gol contro il Manchester United è una vendetta: festeggia con le mani dietro alle orecchie e dita a mo' di paperella per zittire quanti alla vigilia avevano parlato male di lui, tra cui Gary Neville, che durante l'esultanza dell'argentino gli ha mostrato il dito medio alzato. Del Cituy ha anche indossato la fascia da capitano della squadra. Nella sua seconda stagione al Manchester City, mette a segno 24 centri, di cui 21 in campionato, che lo laureano capocannoniere assieme a Dimităr Berbatov. MU E LA CHAMPIONS: come Manchester United: Il 10 agosto 2007 Tévez viene acquistato dal Manchester United. Con i Red Devils esordisce il 15 agosto seguente contro il Portsmouth e il 23 settembre segna il suo primo gol, contro il Chelsea. Al primo anno Tevez vince la Champions, grazie alla vittoria contro il Chelsea ai calci di rigore e in cui Tévez realizza anche il primo gol dal dischetto. Nel 2008-2009, invece perde in finale contro il Barcellona. MSI e KIA: MEDIA SPORT INVESTMENTS: la società che gestisce i diritti di immagine. Il suo procuratore e' Kiavash "Kia" Joorabchian, uomo d'affari originario dell'Iran, formatosi in Uk, legatissimo a Tevez e se non fosse per lui avrebbe lasciato il calcio. PALMARES: Il palmares di Tevez è ricchissimo, elenchiamo di seguito quello a livello di club. Ha praticamente sempre vinto ad eccezione del West Ham. Campionato argentino: 1 Boca Juniors, apertura 2003. Campionato brasiliano: 1 Corinthians: 2005 Campionati inglese: 3 Manchester United: 2007-2008, 2008-2009 Manchester City: 2011-2012 Community Shield: 2 Manchester United: 2008 Manchester City: 2012 Coppa di Lega inglese: 1 Manchester United: 2008-2009 Coppa d'Inghilterra: 1 Manchester City: 2010-2011 Coppa Libertadores: 1 Boca Juniors: 2003 Coppa Intercontinentale: 1 Boca Juniors: 2003 Coppa Sudamericana: 1 Boca Juniors: 2004 Champions League: 1 Manchester United: 2007-2008 Coppa del mondo per club: 1 Manchester United: 2008 PATENTE: L’argentino a marzo è stato arrestato perché guidava dopo che alcuni mesi prima gli era stata sospesa la patente. Tevez fu rilasciato su cauzione e condannato a 250 ore di servizi sociali. WEST HAM: il West Ham lo porta in Europa. Quando la squadra inglese lo acquista per portarlo in Inghilterra, la FA multa pesantemente la società inglese, dato che il regolamento d’oltremanica non prevede che il cartellino di un calciatore possa essere di terze parti, al di fuori delle società aventi diritto alle prestazioni sportive. Tevez e' un grande giocatore, ma va domato, tutelato e domato e soprattutto se scappa, usate il gps. @PAVANMASSIMO CONTENTO DI TEVEZ? PARLANE CON MASSIMO

IL RETROSCENA TEVEZ: IL MESSAGGIO MISTERIOSO E LA CENA!

La trattativa Tevez-Juventus è ormai arrivata alla sua felice conclusione. Tifosi felici e pronti ad abbracciare l'Apache. La Juventus si è mossa con decisione ieri con il blitz londinese, dopo una trattativa iniziata a inizio maggio. I PRIMI CONTATTI: l'amore tra la dirigenza bianconera e Tevez non è recente. Novembre 2011- Gennaio 2012: il Milan ci prova e la Juventus annusa. C'è anche chi parla di una "misteriosa mail" al procuratore di Tevez. La realtà non la sapremo mai, nel ricordo resteranno la foto di Galliani con Tevez e le smentite di Marotta sul caso . “Il giocatore non ci interessa. Non ho mai avuto contatti nè col City nè con procuratori o mediatori“. I contatti riprendono poi nell'estate 2012, ma Tevez ha ancora due anni di contratto e il prezzo del City è troppo alto. Lo stesso argentino avrebbe dovuto ridursi di troppo l'ingaggio. Passiamo ai giorni nostri, la dirigenza bianconera capisce che è il momento buono: il City non può tirare troppo sul prezzo per non perdere Tevez a zero e l'argentino può da un lato recuperare su un triennale quanto guadagna ora in Inghilterra e dall'altro può sposare un progetto tecnico di valore sperimentando dopo quello inglese un altro campionato e una cultura più vicina a quella argentina. LA CENA: al Babbo Restaurant, ristorante alla moda (lo consiglia anche la rivista Tatler, una vera icona lifestyle) il 16 maggio la Juventus ha incontrato l'entourage di Tevez e Tevez stesso. Modalità identica a quella con cui Galliani incontrò Tevez: tavolata con dirigenti, una variante, la presenza dell'allenatore bianconero, desideroso di spiegare all'argentino l'aspetto progettuale e tecnico e di capire le motivazioni del giocatore. Davanti a un piatto di gnocchi di patate blu al tartufo nero e altri piatti italiani, i commensali hanno discusso su aspetti contrattuali e gettato le basi per il colpo che ad oggi è sicuramente quello di maggior fascino di quest'estate. Alla fine, potendo scegliere dal menu, Tevez ha preferito il filetto di fassone alla piemontese al vitello alla milanese con insalata di rucola e pomodorini. La cena è la madre di tutte le trattative, gli sposi dichiarano il loro amore e qualche spiffero esce, a tal punto che un'agenzia di scommesse decide di pagare anche le scommesse come vincenti. Nei giorni successivi il Milan prova a recuperare terreno, ma come dichiarato dalla redazione di tuttojuve, l'operazione Galliani vuole solo creare un'asta e spingere la Juventus a cedere Matri ai rossoneri a prezzo conveniente, un'abile mossa di Galliani di disturbo, forse disturbato da quella mail (se mai c'è stata) di fine 2011. Il destino però è ormai segnato: Tevez sarà bianconero ed effettuerà tra oggi e domani le visite mediche. @pavanmassimo SODDISFATTO DELL'ACQUISTO DI TEVEZ? PARLANE CON NOI

BOMBONERA E REGALO DI NOZZE!

Esiste uno stadio mitico, quello del Boca Juniors, a Buenos Aires nel quartiere di La Boca, dove giocò per molto tempo Maradona e dove giocò negli anni scorsi Carlitos Tevez. Si chiama La Bombonera, lo stadio che non trema... ma si dice che pulsi come un cuore che batte forte ogni volta che gioca la squadra gialla e blu. Uno stadio che vive di passione, si accende e comunica un'atmosfera incredibile. Questa è la passione che ama Carlitos Tevez, la stessa passione che trasmette lo Juventus Stadium, una vera e propria bolgia continua, uno stadio che vive di emozioni, uno stadio che vuol dire amore per il bianconero. BOMBONERA: Tevez ama il Boca e La Bombonera e non l'ha mai nascosto: "Il presidente del Boca Juniors mi ha detto che per me la porta del club è sempre aperta e sinceramente io non vedo l'ora di re-indossare quella maglia. Volendo, preferirei tornare a casa anche subito, ma ora come ora è molto difficile, perchè il Manchester City non mi lascia partire. Una cosa è certa: voglio chiudere la mia carriera con il Boca, è il mio sogno ed il sogno della mia famiglia. Mi piacerebbe giocare di nuovo contro il River Plate, ma sono sotto contratto con il City e per ora resto qui". Queste le sue parole di Tevez qualche mese fa. Il suo ritorno a casa, però, può attendere. Prima c'è ancora un'esperienza da vivere e soprattutto un ruolo da occupare a Torino e tanti trofei da vincere. ...E BOMBONERA: C'è chi avrebbe voluto Tevez come regalo, magari da scambiare per una "bomboniera" nuziale. Antonio Conte ha aspettato il suo regalo e i dirigenti bianconeri si sono adoperati per accontentarlo. Il tempo scorre e con l'incontro di ieri e' stato segnato il passaggio decisivo. I tifosi aspettano con attesa di vedere primo colpo con la maglia zebrata, ora solo in immagini di repertorio, la Bombonera bianconera è pronta e così pure mister Conte che vuole scartare il secondo regalo per la stagione che inizierà con il ritiro estivo del dodici luglio. @pavanmassimo Vi convince il regalo di Nozza a Conte? Parlane con Massimo

L'IDEA FISSA DI MISTER CONTE!

Antonio Conte è rientrato dal viaggio di nozze, organizzato dalla moglie in tutti e dettagli. I ben informati dicono si sia rilassato, altri dicono che abbia staccato solo in parte, pensando però al giorno del ritorno, quel fatidico 12 luglio, la deadline del ritiro. Mancano quasi due settimane e al momento il mercato latita. Ci vuole un'accelerazione e di questo ha parlato Conte ai dirigenti nell'incontro avuto in questi giorni. DEADLINE: l'obiettivo è avere gran parte dei nuovi per il ritiro (prima o seconda settimana). I motivi oltre che tattici sono anche fisici. I metodi Conte, come tutti sanno non sono per nulla di facile assimilazione. Llorente è già stato allertato e per i nuovi entrare subito in sintonia con le parole sudore, sacrificio, fatica, sarebbe un bel biglietto da visita per il mister che vuole da subito assaporare motivazioni e carica dei nuovi giocatori che nella sua idea tattica dovranno avere grandi stimoli. IDEE TATTICHE: idee tattiche nuove per il mister bianconero. L'anno prossimo non solo 3-5-2, ma anche 3-5-1-1 e chissà magari 4-3-3. Innovare è la parole d'ordine, ma con criterio, utilizzando al meglio gli uomini che arriveranno. Per questo, risulta fondamentale conosce al 100% i giocatori presenti in rosa, conoscerli dal vivo, capire come possono essere sfruttati. L'esempio fondamentale è quello di Kwadwo Asamoah arrivato come interno di centrocampo ed utilizzato in corsia con risultati lusinghieri. Il campo sarà fondamentale e lavorare il prima possibile con i nuovi permetterà esperimenti e nuove soluzioni. L'idea fissa di Conte è vincere ed è l'unica cosa che conta @pavanmassimo

ANGEL-ONE?

Sarà l'acquisto numero uno? Questa è la domanda di oggi, anche se a dir la verità sarebbe il numero due, dopo Fernando Llorente. Angelo Ogbonna è sempre più vicino a vestire il bianconero e in un certo senso a rinforzare un reparto che ha bisogno di ritocchi più nell'ottica del domani, venendo da due annate straordinarie. SETTIMANA OG -BONNA: il cerchio di sta stringendo intorno al giocatore del Torino che entro questa settimana potrebbe realmente diventare bianconero. Marotta, negli ultimi giorni ha lavorato in modo duro cercando di ammorbidire la valutazione di oltre quindici milioni granata, portandola su linee più congeniali: 7-8 milioni più Immobile oppure circa 12-13 milioni pagabili in 3-4 anni. OK GENERALE: è l'uomo giusto, almeno secondo i dirigenti bianconeri, abile come centrale e come esterno, nelle idee di Conte Ogbonna sarebbe un possibile sostituito di uno tra Barzagli e Chiellini nella rotazione difensiva. Il reparto per l'anno prossimo sembra completo ma la Juventus osserva le evoluzioni dei difensori di domani e oltre a Masi e Regini (non ancora pronti), Ogbonna viene considerato quello con le doti migliori. Tutti sul centrale del Torino hanno detto si. Le relazioni sono iper positive e quindi non ci sono dubbi. L'accordo con il giocatore c'è da tempo sulla base di un quadriennale da circa 1,7-1,8 milioni. Ogbonna, poi si è già espresso in passato: “In Italia il massimo non è solo l’Inter. Anche la Juve è un’altra grande. O la Roma. Ma preferisco non rispondere, se mi chiedete che farei nel caso in cui mi chiamasse¬ro i bianconeri. Io voglio migliorare, fare bene, conquistare qualcosa col Toro. Ma nel calcio subentrano ogni anno pure altri fattori che ti possono far restare o andare via”. Alla Juventus, quindi, è tutto pronto. Conte avrà un altro ottimo difensore per blindare il cavot bianconero. Angel-one in arrivo, sperando presto di aggiungere nomi anche alle caselle vuote offensive, quelle che premono maggiormente a guida tecnica e tifosi. @pavanmassimo Pensi che Ogbonna sarà utile? Parlane con Massimo cliccando qui

CHI MIGLIORE DI LORO?

Come al solito, quando l'Italia va bene, viva l'Italia, quando qualche meccanismo non funziona, ecco che si sente parlare di blocco Juve con limiti del caso e le solite frase a denti stretti che sanno di critiche pretestuose. Ieri la difesa della nazionale, bianconera a metà, per dirla tutta, non ha fatto una grande prestazione. Qualche errore sulle palle inattive e qualche imprecisione. A dire il vero, gli errori sono stati di reparto e il reparto non era proprio quello che settimalmente schiera Antonio Conte. Preoccupazioni? No, quindi nessuna. Al momento mettere in discussione la difesa che da due anni in Italia e' la migliore e' qualcosa di ridicolo. Il reparto schierato da Prandelli ci sembra ancora il più affidabile, senza se e senza ma. Più che altro il dubbio rimane sul mancato utilizzo in contemporanea del trio Bonucci, Barzagli, Chiellini. Loro tre si che sono affidabili. Per chi pone dubbi e incertezze aspettiamo di sentire i nomi dei giocatori e difensori italiani migliori di loro. Ranocchia? Astori? Non scherziamo, il trio bianconero e' affidabilissimo e presto un nuovo tassello potrebbe aggiungersi per aumentare la qualità del gruppo. Un nome? Angelo Ogbonna. Antonio Conte studia le soluzioni della Juve di domani, ma la difesa bianconera non è sicuramente un punto interrogativo, se mai una vera e propria certezza. @pavanmassimo

LE DUE STRADE DI RAMADANI: COLLABORAZIONE O ROTTURA

Hanno chiaccherato, non sappiamo se proprio sul lago davanti a un piatto di pesce o a un piatto diverso, sicuramente Il potente procuratore Ramadani e il duo Marotta-Paratici hanno discusso. Obiettivo avvicinare Jovetic a Torino, non dal lato del giocatore che ormai e' come un fantasma a Vinovo, ma dal lato viola, per smussare le pretese Della Valle ed addolcire il calice. Il ruolo di Ramadani sarà fondamentale per la vicenda. Ramadani e' serbo con origini turche e vive a Berlino e ha aperto ristoranti, prima di dedicarsi a Jovetic di cui è amico oltre che procuratore, oltre al montenegrino la scuderia comprende: Ljajic, Seferovic, Nastasic, Behrami, Marin, Markovic, Bakic, Stevanovic, Mijailovic, Gudelj. Spesso prendere un suo giocatore vuol dire fare un affare e nel coso di Nastasic fare una plusvalenza. La Fiorentina in un certo senso dopo il gran colpo Nastasic ha un debito con il procuratore e proprio di questo ne parlerà il dirigente con il top management viola. COLLABORAZIONE: la prima linea e' quella della collaborazione. Trovare un modo di abbassare la quotazione ai 25 milioni con 15-16 cash e il resto in contropartite. Tutto dipende da Della Valle che dovrebbe mettere in secondo piano la diatriba con la Juventus in nome del risultato economico. La Juventus ha le giuste contropartite: Quagliarlela, Matri, Marrone, Gabbiadini, tutti giocatori che piacciono a Montella. Ramadani cercherà di smussare gli angoli ma non farà lo zerbino. ROTTURA: come detto il procuratore ha tanti assi da giocare e se da un lato può far guadagnare molto ai viola con Jovetic dall'altro può far perdere molto alla Fiorentina con Adem Ljajic. Qualora la società di Della Valle facesse storie, Ramadani insisterà sul tema Ljajic e Haris Seferovic, entrambi in scadenza nel giugno del 2014. Su di loro la situazione e' chiara: o rinnovo o partenza a zero 2014. L'impressione e' che la rottura non convenga a nessuno, ecco perché tutto potrebbe risolversi, proprio per questo Ramadani in settimana lavorerà alacremente dal lato diplomatico, del resto la volontà dell'amico Jovetic e' ormai nota da tempo. @pavanmassimo

CARLITOS: IL FINTO BOMBER!

Carlitos Tevez non è un bomber primcipe. ma uno che di gol ne fa fare. La sua carriera e' un insieme di alti e bassi e raccoglie dentro sé stesso le contraddizioni del grande giocatore. La sua carriere e' stata caratterizzata da grandi partite e anche da grandi momenti di buio come nell'ultima stagione al Corinthias e l'anno passato al Manchester City. Il suo punto di forza e' quello di essere un giocatore coraggioso, capace di usare il suo fisico per proteggere il pallone, un attaccante bravo nell'Uno contro uno e nel far salire la squadra. Il suo punto debole e' quello di essere volubile: prima del City mai due anni nella stessa squadra. La dote migliore di Tevez e' sicuramente quella caratteriale. Quando vuole e' un fenomeno. Carattere forgiato dalle tristi esperienze infantili. Vissuto in uno dei quartieri più poveri e malfamati di Buenos Aires, fu accoltellato da ragazzino e gli e' rimasta una cicatrice che tiene come segno indelebile. Quest'anno, a differenza dell'anno passato ha fatto bene. 47 presenze, 17 gol contando tutte le competizioni, sicuramente una buona stagione. I numeri ci dicono questo: Tevez segna ma ad anni alterni, se arrivera' a Torino si spera che sia l'anno buono. @pavanmassimo Media gol in campionato Boca 2002-2003: 11, gol, media 0,34375 Boca 2003-2004: 12 gol, media 0,52173913 Boca 2004-2005: 2 gol, media 0,222222222 Corinthias 2005 10 gol, media 0,416666667 Corinthias 2006 21 gol, media 0,724137931 West Ham 2006-2007 7 gol, media: 0,269230769 Manchester United 2007 2008 14 gol, media: 0,411764706 Manchester Unite 2008-2009: 5 gol, media: 0,172413793 Manchester City 2009-2010: 23 gol, media: 0,657142857 Manchester City 2010-2011: 21 gol, media:0,677419355 Manchester City 2011-2012: 4 gol, media:0,307692308 Manchester City 2012-2013: 11 gol, media:0,323529412

LE "PICCOLE PESTI": CI SONO MA NON SI VEDONO!

In nazionale stanno dimostrando il loro valore dopo una stagione fatta di corsa, da campioni d'Italia. Uno ha avuto molto spazio, a volte ha fatto bene, a volte meno, l'altro ha avuto meno minuti ma ha dimostrato sempre di essere pronto all'uso segnando il gol "scudetto" contro il Catania in una gara che poteva far comparire dei fantasmi nella testa di molti. Spesso li abbiamo accomunati non solo perchè "piccoli" d'altezza, ma perchè grandi nelle loro doti di calciatori. Giaccherini è colui che dove lo metti sta, utilissimo, l'uomo giusto per ogni allenatore. Giovinco è più fumantino, ma la sua inventiva e la sua lampadina quando è accesa fa divertire. Con Giovinco non siamo mai stati teneri, perchè lo seguiamo da sempre da quella partita con il Bologna e l'assist a Trezeguet, da quella sfida di Bari dove giocò più minuti, lo vorremmo sempre decisivo e quando si appanna ci arrabbiamo come i tanti tifosi che spesso lo criticano, forse, ingiustamente. La loro Confederations Cup era partita come al solito con commenti pretestuosi tra chi definiva singolare la presenza di Giak al Maracana e chi si sorprendeva della 10 al "Seba". La smentita è arrivata puntuale come il caldo in questi giorni. Giaccherini e Giovinco soprannomi da pesti. La pulce nerazzurra, ora bianconera, Emanuele Giaccherini ha dato dimostrazione delle sue qualità. Pulce, perchè questo è il soprannome che gli hanno dato a Cesena e nerazzurra perchè Giaccherini non aveva mai nascosto la propria fede calcistica: "Sono tifoso dell´Inter e quindi se un giorno dovessi indossare la maglia nerazzurra sarebbe la realizzazione di un sogno". Ora la pulce ha cambiato coloro, quello dei vincenti che non può che essere zebrato. 1,64 Giovinco contro 1,67 di Giaccherini due giocatori simili nella rapidità, ma anche nella voglia di sacrificarsi. Giovinco è la formica atomica, diverso il suo percorso, con il peso del dopo Del Piero, lui non sarà mai Alex, perchè è irrangiugibile la laggenda, ma sarà Giovinco e fino a quando ci crede l'uomo al comando, alias Antonio Conte, faremmo bene a crederci tutti. Sono pronti a stupire e dare tutto in campo, poi vacanza e li ritroveremo ancora in bianconero per riprovare a vincere: ci sono, magari gli avversari non li vedono, magari li vediamo meno anche noi sommersi dai compagni nei festeggiamenti, ma in campo si sentono tanto. @pavanmassimo come hanno giocato Giak e Seba? Parlane con Massimo

CESSIONI? AL MOMENTO SONO "LATITANTI"!

Se la Juventus da un lato "deve" comprare, dall'altro è impossibile non ipotizzare delle cessioni. Al momento la voce cessioni latita. Partiti per la naturale scadenza contrattuale Bendtner e Anelka, la Juventus saluta con "gioia" la partenza di Iaquinta, soprattutto per i 6 milioni lordi di ingaggio risparmiati. Sul mercato, ad oggi tanti giovani, da cui la Juventus spera di ricavare almeno una decina di milioni di euro e soprattutto attaccanti e centrocampisti che non rientrano più nei piani di mister Conte. ATTACCANTI: offerte al ribasso. Sembra essere questa la dinamica principale del mercato delle punte bianconere. Se da un lato la Juventus vuole comprare top players offensivi, dall'altra deve vendere almeno due dei giocatori attualmente presenti in rosa. Alessandro Matri, Fabio Quagliarella, Mirko Vucinic. Sono loro i nomi chiacchierati. Per Matri la Juventus chiede dodici, mentre le offerte ricevute non superano i 7-8 milioni (il Milan avrebbe offerto solo 5 milioni!), per Quagliarella la Juventus chiede almeno dieci e le offerte sono della metà. Infine per Vucinic i bianconeri trattano sulla base di quindici milioni, ma nessuno al momento si è spinto a tanto. CENTROCAMPO: situazione ingabugliata. Bloccato Marchisio, a meno di offerte straordinarie, il reparto appare bloccato e l'unico giocatore in partenza dovrebbe essere Felipe Melo. Per lui offerte al ribasso. Il Galatasaray tira sul prezzo ed è difficile che possa coprire il riscatto di 6,5 milioni. DIFESA: dovesse arrivare Ogbonna, potrebbe partire qualcuno. Da monitorare la posizione di Martin Caceres. Per 11 milioni potrebbe anche finire in Inghilterra. @pavanmassimo

UNO DI LORO VA A CHATILLON!

Manca circa un mese o poco di meno al ritiro di Chatillon, la Juventus sfoglia la margherita e pensa a che attaccanti portare al ritiro valdostano. Due anni fa a Bardonecchia furoreggiava Pasquato, l'anno scorso Boakye e quest'anno chi sarà il Golden Boy bianconero? In tanti si candidano, le carte a disposizione del mazzo bianconero sono pregiate e intriganti, la soluzione potrebbe essere interna o arrivare dal mercato. GABBIADINI: se dovessimo puntare su un giocatore presente a Chatillon, punteremmo su di lui. Antonio Conte ha voglia di scoprirlo, di torchiarlo in allenamento di sapere se è forte come dicono anche dal vivo e soprattutto capire margini di miglioramento ed eventuali limiti. All'Europeo ha mostrato doti, ci piacerebbe vederlo come uomo decisivo contro la Spagna. ZAZA: la Juve lo ha quasi preso, dalla Basilicata con furore. Marotta e Paratici lo hanno scoperto e vogliono portarlo anche a Torino. Ha tutte le doti per diventare fortissimo, ma deve maturare. BOAKYE: il talento del Sassuolo ha fatto un ottimo campionato. Velocità, tecnica, fantasia e prestazioni di livello. Tutto dipenderà da Juve e Genoa, dalla loro volontà di tenerlo oppure di lasciarlo a maturare in Emilia. Fosse per la Juventus, valutando anche l'affare Berardi, probabilmente sarebbe disposta a lasciargli fare un anno di serie A, difficilmente lo vedremo in alta montagna. DIAGNE: al Bra aspettano di ufficializzare l'acquisto. Mbaye Diagne, ci insegna che con la voglia, la determinazione e la passione si vola. L’anno scorso militava in Prima Categoria piemontese con il Brandizzo, dove si mise in luce vincendo il campionato e realizzando oltre 40 reti e segnando 23 reti in 29 gare giocate nel campionato di Serie D appena trascorso. La Juventus dovrà "convertire" il giovane senegalaese alla causa bianconera, che non sia proprio lui il giovane attaccante da portare in ritiro e poi da mandare in serie B a fare esperienza come Boakye e Masi l'anno scorso? IMMOBILE: è uno dei pezzi pregiati del mercato bianconero. Difficilmente ci sarà a Chatillon, forse un peccato perderlo ora, ma ad oggi la situazione sembra questa. @pavanmassimo quale dei quattro vorresti vedere in ritiro a Chatillon? Parlane con Massimo

CLAUDIO: ATTACCANTE E TOP PLAYER LO DICONO I NUMERI, PANSATECI!

Principino o forse Re del Principato. Alcuni giornali lo hanno piazzato a destra e a manca. Lui però ha un contratto tutto bianconero abbastanza lungo e ai tifosi non viene proprio in mente di cederlo. Alcune testate oggi poi parlano di gelo. In questa lunga estate che sarà molto calda, l'unico gelo possibile sarebbe quello che colpirebbe i tifosi di "Madama" nel caso in cui veramente Marchisio partisse. Un gelo diffuso anche ad Antonio Conte che ha sempre utilizzato Marchisio e fin dalla prima partita ufficiale dell'era Conte e' stato ripagato da prestazioni di livello. QUASI BOMBER - 6 gol in campionato, 8 in stagione. La stagione di Marchisio e' stata prolifica in zona gol. Marchisio in campionato ha tirato in porta 61 volte nello specchio 23 volte, praticamente una volta ogni 3 tiri, realizzando un gol ogni 4 tiri in porta, una media vicina al 25%, da attaccante. Quasi "bomber" verrebbe da dire, dove lo trovi un altro centrocampista che segna come un attaccante? PRESENZA FISSA: presenza fissa con 29 in campionato, 40 in stagione. Minuti Giocati 2625 in campionato, pilastro del centrocampo. Un azzardo cederlo oggi, e sanno al domani dove Pirlo non sarà eterno. DUTTILITA': ha giostrato in tutte le posizioni del campo, da esterno a mezza punta, da interno a mediano di copertura e rottura. Le stimmate del giocatore universale che tutti vorrebbero avere. Ha risolto le sfide di Glasgow e quella più difficile che ha valso lo scudetto a Bologna, insomma duttilissimo. COMBATTENTE: Marchisio non è Arturo Vidal che ha ben 108 contrasti vinti in campionato, ma è tra i primi 60 del campionato con 54 contrasti vittoriosi, vicino a Chiellini e a un passo da Pirlo, il secondo migliore della squadra. Non molla mai Claudio, e' ormai bandiera e le bandiere combattenti vanno tenute non ammainate. I numeri ci dicono che Marchisio andrebbe assolutamente tenuto. I campioni, e Marchisio lo e', non si vendono, le stelle non si spengono, i buchi non si coprono aprendo falle altrove. cosa ne pensi? Parlane con Massimo

venerdì 14 giugno 2013

PREZZO DEI BIGLIETTI? ECCO DI QUANTO SONO AUMENTATI, GLI ALTRI RESTANO INDIETRO!

Alcuni organi di informazione hanno in questi giorni enfatizzato il costo degli abbonamenti dello Juventus Stadium, etichettato come “troppo caro”. Sicuramente andare allo stadio costa, costa il viaggio, costano i servizi annessi, ma l’esperienza allo stadio non è paragonabile ad alcuna esperienza vissuta davanti alla tv. Le emozioni in diretta non hanno nulla a che vedere con quelle vissute dal divano o da altro luogo. Lo Juventus Stadium è stato recentemente definito uno stadio a cinque stelle, eccellenza italiana e tra i primissimi in Europa e il suo costo è parametrato a un’eccellenza di livello europeo. Quest’anno lo Stadium ha avuto una capienza media vicina al 93% in campionato e oltre il 70% in Coppa Italia, dati inequivocabili che rendono l’abbonamento una certezza e la vendita libera un terno al lotto. Come detto, sono stati notificati in questi giorni i prezzi degli abbonamenti e se l’anno scorso c’era stato un aumento, in considerazione della percentuale di affluenza dell’anno prima e dell’allineamento ai prezzi italiani, quest’anno l’aumento è veramente minimale, dal 4% al 7% anche in funzione di inflazione e aumento del prezzo dei servizi generali. AUMENTI MINIMI- andare allo stadio, considerando le 20 gare in programma costerà meno di un euro a gara in più per le curve, fino a un massimo di due euro e cinquanta in più a partita per i settori più cari. Per i nuovi abbonati l’aumento varia dal 5% fino all’8%, parliamo esattamente di un euro a partita per le curve, fino a qualcosa in più di 3 euro per la zona più cara. E GLI ALTRI? Il prezzo degli abbonamenti in Italia è molto vario. Il Milan ha mantenuto i prezzi invariati, ma quest’anno ha avuto lo stadio praticamente mezzo vuoto con il 57% di afflusso, impossibile chiedere aumenti in questa situazione perché se lo stadio non si riempie nemmeno con prezzi bassi, come potrebbe esserlo con degli aumenti? Da notare che andare a vedere una partita a Milano costa in media dai 3 ai 5 euro in meno, circa 100 euro l’anno ma la visuale, i servizi, il parcheggio e l’esperienza è molto diversa e molto meno confortevole in confronto allo Stadium. In casa Inter le tariffe sono comunque allineate a quelle dei cugini rossoneri e proprio come il Milan quest’anno la % di affluenza allo stadio ha superato di poco il 56%. Probabilmente i risultati dell’Inter di quest’anno non hanno giustificato nemmeno il prezzo della singola partita. ALL’ESTERO - All’estero i prezzi sono abbastanza alti. In Germania il Bayern ha già venduto i biglietti per 16 partite della prossima Bundesliga ricevendo richieste tra le 80.000 e le 140.000 a partita ad eccezione della gara contro l’Hoffenheim. I biglietti di curva partono dai 340 euro fino ai 510 della curva più vicina al campo. Il Borussia Dortmund ha prezzi che variano da 370 euro, quello più basso fino a oltre i mille i posti migliori, quindi sui livelli di quelli bianconeri. Per esempio per il Chelsea i prezzi sono stati "congelati" per questa stagione, prezzi che variano per gli adulti da £595 a £1,250, over 65 seniors da £285 a £485, U18s da £285 a £485. Prezzi sostanzialmente identici anche per le altre big d’Oltre Manica. Arsenal: adulti da £985 a £1,955, over 65s da £425, U16s (Junior Gunners) fino a £370. Liverpool: adulti da £725 a £780, over 65s da £544 a £585, U17s from £285. Manchester United: adulti £532-£950, U21s £399-£712.50, over 65s/U18s £266-£380, U16s £190. Ovviamente i prezzi vanno rapportati al tenore di vita che in Inghilterra è più alto grazie a stipendi maggiori. Infine in Spagna non ci sono ancora i prezzi della nuova stagione. L’anno passato il Real Madrid per il Bernabeu aveva prezzi da 180 euro a 202 per le zone peggiori, fino ai 360- 405 per le tribune e ai 580-630 per i posti migliori di tribuna. Il Barcellona ha prezzi che variano dai 250 ai 600 euro, ovviamente con il prezzo più basso si intende l'ultimo posto nel lontano terzo anello che vista la grandezza del Nou Camp, non permette una visuale fantastica. Difficile dare una valutazione sulla politica di pricing in Italia e non. Sicuramente possiamo affermare che nonostante una capienza pari quasi al 100% i prezzi dei biglietti sono rimasti sostanzialmente identici. Vedere una partita allo stadium può costare agli abbonati dai 18 ai 38 euro circa a gara, prezzi allineati ai competitors europei, chi parla di aumenti spropositati, evidentemente non è mai stato allo stadium o forse non ha vissuto direttamente l’esperienza.

martedì 11 giugno 2013

LO SGAMBETTO ROSSONERO!

Sarà, probabilmente, la sfida principale della prossima stagione. Il Milan non vuole lasciare scappare la Juventus e in questa sessione di mercato si vedrà, chiaramente, un duello acceso tra bianconeri e rossoneri. Un duello che sarà a tutto campo: Lega, mercato, potere. Le società che hanno dominato gli ultimi tre campionati sono pronte a darsi battaglia sul fronte top players e non solo. CAMPIONI E NAZIONALI: la Juventus è avanti su Carlitos Tevez e Galliani si è spaventato. L'argentino è per i bianconeri un possibile piano B, mentre per i rossoneri è un felice e conveniente dejà vu. La chiave El Shaarawy stuzzica un pò tutti: rossoneri e Manchester City. I rossoneri con Tevez farebbero un bello sgambetto ai bianconeri, privandoli dell'alternativa prestigiosa in caso di fallimento delle prime opzioni che ad oggi sono Higuain e Jovetic. La sfida per Ogbonna, Diamanti ed Astori anima poi le pagine degli ultimi giorni di primavera. Per Ogbonna la Juventus sembra vicina al traguardo. Su Astori, invece il Milan ha un discreto vantaggio, mentre su Diamanti la partita è apertissima e l'asta incombe con il Bologna che valuterà le contropartite proposte ma non farà sconti. SCAMBI: ad oggi Milan e Juventus non parlano di scambi e di passaggi incrociati. La Juventus ci ha provato per Bonera, il Milan ha chiuso la porta con il rinnovo. Ora le strade potrebbero incrociarsi di nuovo. I rossoneri e soprattutto Massimiliano Allegri vuole Alessandro Matri, bomber bianconero dai trascorsi da diavolo. Toccherà alla Juventus valutare i pro e i contro di questa cessione. GIOVANI: anche il mercato dei giovani è in fermento. Zaza, Regini, sono solo gli ultimi di una competizione che si muove su tutti i migliori prospetti italiani. Un sfida caldissima che non avrà probabilmente il suo culmine ultimo nel trofeo Berlusconi che per motivazione di calendario starebbe per slittare a data da destinarsi. Juve e Milan che vogliono dominare ancora a lungo, aspettiamoci un lungo duello fino alla fine di questo intenso mercato. @pavamassimo

I CANDIDATI ALLA 10? IN TRE LA MERITEREBBERO

Il dibattito sulla numero dieci non si ferma. Nelle scorse settimane era trapelata la voce secondo cui il prossimo numero dieci poteva essere Stevan Jovetic, ipotesi sciolta come neve al sole di fronte ai trenta milioni di euro richiesti dalla Fiorentina. Se oggi Jovetic e' forse un dieci mancato, altri tre giocatori, meriterebbero per ragioni diverse quella maglia. Partendo dal presupposto che Buffon non possa aggiungere uno zero (e lo meriterebbe) inseriamo tre candidati che avrebbero le carte in regola, consapevoli che quella numero dieci e' stata sulle spalle di mostri sacri come Baggio, Platini, ma soprattutto del massimo esponente bianconero degli ultimi vent'anni: Alessandro Del Piero. PIRLO: per quello che rappresenta e per le qualità è sicuramente adatto a vestire la maglia numero dieci. E' quello che si è avvicinato di più al pallone d'oro nella scorsa stagione e il giocatore ritenuto dagli avversari, quello con maggior classe e pericolosità. Dalla 21 alla dieci il passo è breve? Forse... MARCHISIO: vero ed unico erede bianconero, dalle giovanili alla prima squadra. Secondo i tifosi è lui ,l'erede di Alessandro Del Piero. Profilo e stimmate bianconere. Dalle fondamenta di casa fino alla punta dell'antenna. Insomma, se si cerca un profilo che sappia cosa vuol dire essere juventini, lui lo è. VIDAL: ardore e doti da leader. A livello caratteriale, Arturo Vidal riporta alla luce le caratteristiche dei grandi campioni, quelli che non mollano mai e quelli che danno l'esempio. Dalla linguaccia di Alex al cuoricino di Arturo. Impossibile non trovare nel cileno le doti di chi vuole vincere sempre, doti che abbiamo visto in Del Piero, in Nedved e nei grandi campioni della storia zebrata. La scelta sarà della società, ma non è una scelta banale. La numero dieci ha un peso specifico altissimo, è qualcosa che rimane nella memoria, è qualcosa che resta dentro. Chi la prende se la deve sentire portando oneri ed onori. @pavanmassimo

UN ANGELO IN REGALO!

Sarà presumibilmente Angelo Ogbonna il regalo di nozze di Antonio Conte. Impossibile rispettare i tempi "nuziali" per l'attaccante e quindi il Mister bianconero dovrà "accontentarsi" del forte difensore del Torino. Appare lui il primo o se preferite il secondo (dopo Llorente) rinforzo. Un colpo importante, un nazionale che va a rendere ancora più compatto il reparto arretrato bianconero. Un acquisto per l'oggi e per il domani, un giocatore duttile capace di muoversi sia come esterno che come centrale. Nello scacchiere tattico sarà il vice Barzagli ed eventualmente il vice Chiellini. Dovrà dimostrarsi da Juve in campo, dopo aver passato l'esame da bianconero al di fuori, dove è stato osservato nei modi da compagni, amici e "osservatori neutrali". Per l'ufficializzazione, a meno di clamorosi dietrofront dell'ultimo secondo manca poco. La Juventus pagherà circa 6 milioni di euro, più Reto Zieglier e Ciro Immobile. Sarà quest'ultimo il sacrificato di lusso, un giocatore che alla Juventus hanno deciso di non confermare. Un sacrificio pesante che vedremo domani che risvolti avrà. Le scelte, comunque sono state condivise così come gli oneri e gli onori. Ogbonna è l'ennesima conferma di come piaccia molto in casa bianconerà il made in Italy. Il reparto arretrato bianconero si tinge d'azzurro o se preferito quello azzurro di bianconero, a Ogbonna il compito di dimostrarsi un regalo gradito e degno compagno di mostri sacri come Barzagli, Bonucci, Chiellini, Caceres e compagnia. @pavanmassimo

L'UNICO UOMO DA 30 MILIONI!

La Juventus lavora per Higuain, Tevez e eventualmente Jovetic. Per il primo e l'ultimo le rispettive società di appartenenza hanno sparato alto, se non altissimo. 30 milioni per Higuain, tanto, troppo per i bianconeri che partono da 22 milioni. 30 milioni cash per Jovetic, valutazione che trova addetti ai lavori e dirigenza bianconera concordi: prezzo fuori mercato. In tanti, però, si chiedono. Ma per spendere 22, 25 o eventualmente assecondare richieste da 30 milioni non vale la pena di investire su uno dei pochi top player presenti in Europa con voglia di cambiare e forse veramente accessibile? In tanti, esperti e non, si chiedono: perchè non fare uno sforzo su Robert Lewandowski? Domanda lecita. Se fino a l'altro ieri alcuni dicevano: "impossibile, è già del Bayern", da ieri la certezza è diventata meno salda dopo le parole dei dirigenti del Borussia. Watzk ha detto: "Robert Lewandowski non giocherà per il Bayern nel 2013, questo è definitivo". "Abbiamo comunicato al giocatore ed ai suoi rappresentanti che non tratteremo la sua cessione al Bayern quest'estate", queste le parole del direttore sportivo del Borussia, Michael Zorc. Il Borussia non tratta con il Bayern, possibile che possa trattare con altre squadre? Al momento la risposta non la sappiamo, c'è una ed una sola certezza. Al Borussia piace Manolo Gabbiadini, quindi una telefonata Dortmund-Torino ci sarà. A quel punto i dirigenti bianconeri potrebbero sondare le intenzioni dei vicecampioni d'Europa sul campione polacco. Chiedere è lecito, rispondere è cortesia. @pavanmassimo

Viola di rabbia

Non è piaciuta per niente alla Fiorentina e alla sua dirigenza l'intervista di Stevan Jovetic alla Gazzetta dello Sport. La Fiorentina multerà il giocatore, per intervista non autorizzata. Jovetic è stato chiaro e si è dilungato in diversi argomenti nell’intervista di ieri e ha praticamente sancito, per quel che lo riguarda, un addio annunciato alla Fiorentina, strizzando l'occhio al progetto bianconero e ad Antonio Conte. A Firenze, ovviamente, non è piaciuto il tono dell'intervista e si è ipotizzato, erroneamente, una lunga mano bianconera dietro al tono del colloquio tra la giornalista e il giocatore. BIANCONERI INNOCENTI: la sensazione generale è che la Juventus non abbia alcuna responsabilità, piuttosto l'abile regista potrebbe essere il procuratore di Stevan Jovetic che sta cercando in tutti i modi di far si che la valutazione del montenegrino passi dal fantacalcio alla realtà. Nessuna squadra Europea, ad oggi può permettersi di pagare 30 milioni cash un giocatore bravo come Jovetic, che però presenta grandi incognite dal lato fisico, sarebbe un azzardo ingiustificato. AD OGGI AFFARE DIFFICILE: al momento l'affare è difficilissimo. Troppi i contrasti tra le due dirigenze e lontanissime le parti sulla valutazione. I bianconeri offrono una cifra che va dai 12 ai 18 milioni di euro con delle contropartite tecniche, la dirigenza viola resta ferma sulla richiesta di 30 milioni cash. Su queste basi l'accordo ha lo 0% di possibilità di andare in porto. L'intervista di ieri non aiuterà sicuramente il rapporto tra i dirigenti, solo pochi giorni fa lo stesso Diego Della Valle aveva attaccato ancora John Elkann: «Avere un determinato cognome non significa dover fare per forza belle cose, anzi. Ci vuole rispetto anche per tutti i ragazzi per bene che non riescono a trovare un impiego. Ad esempio Jaki (il soprannome di John, ndr) è tutt’altro che un fenomeno eppure ha un lavoro e di una certa importanza. È un ragazzino e non ha capito che è cambiato il mondo». Su queste basi, con queste premesse, l'affare è chiaramente impossibile. @pavanmassimo

Perchè aspettare?

La giornata di ieri, con il meeting di Madrid, non ha portato a passi determinanti per il passaggio di Gonzalo Higuain a Torino come ha confermato Beppe Marotta prima del match tra le leggende delle due squadre: "Higuain è un ottimo giocatore, così come ottimi giocatori sono tanti dei suoi compagni, però, come sapete, tra l'altro, il Real Madrid è in attesa di definire la posizione del proprio allenatore e quindi non ha ancora definito le proprie strategie di mercato. Di conseguenza, in questo momento Higuain non è sul mercato anche se, certamente, è un giocatore importante sia per il Real che, in ottica futura, credo anche per tante altre squadre". Qualcosa di detto e non detto. La sensazione generale e' che la Juventus ha fatto un' offerta per l'Argentino che e' ancora bassa. Il giocatore vuole partire e quasi sicuramente lascerà la Spagna. ALLENATORE PERCHÉ?: In tanti si chiedono come mai bisogna aspettare l'arrivo del nuovo allenatore, quando Higuain ha già detto in tutte le salse che lascerà Madrid. La risposta e' semplice: da un lato si spera che Ancelotti, se sarà lui il prescelto, possa provare a far tornare sui suoi passi il bomber, dall'altro lato sarà proprio Ancelotti ad indicare eventuali contropartite utili al Real. Proprio le contropartite potrebbero essere l'arma in più della Juventus. Il Real chiede sempre 30 milioni, la Juve offre 22, le contropartite sono l'unica arma in mano ai bianconeri per avvicinarsi alla richiesta della dirigenza delle Merengues, anche se Marotta l'ha detto chiaramente: "Si possono sviluppare dei percorsi di mercato, ma senza contropartite: noi non cediamo i nostri campioni ". @pavanmassimo

l'oro della Juve

Erano attesi protagonisti degli Europei Under 21 e al momento non hanno per niente deluso le aspettative. Manolo Gabbiadini e Ciro Immobile ieri hanno offerto contro Israele una prestazione di grande spessore. Entrambi sono controllati dalla Juventus che dovrà decidere il loro futuro. Non sarà semplice perché entrambi i giocatori sono in comproprietà con il Genoa e l'Atalanta poco disponibili a fare sconti. Immobile: la Juventus conosce tutti gli aspetti del bomber campano e Conte sa benissimo pregi e difetti. Per lui si sono mosse tante società e a Torino dovranno decidere presto se mantenerlo legato all'ambiente bianconero o meno. Impossibile vederlo vivere un altro anno come quello di Genova tra una fiducia crescente e dubbi costanti. L'Europeo lo sta rilanciando e anche ieri la prestazione e' stata da titolare. L'obiettivo e' tornare quello di Pescara, vale a dire un protagonista assoluto e un bomber da doppia cifra. Gabbiadini: richiestissimo da quasi tutta la serie A, ha vissuto a Bologna un anno d'oro e da Dortmund dove di giovani se ne intendono, hanno già mosso i primi passi. I bianconeri si lustrano gli occhi perché potrebbero avere un grande attaccante per le mani. Antonio Conte pensa già di chiamarlo a Chatillon per conoscerlo meglio e decidere se e' il caso o meno di anticipare i tempi, del resto due gol come quelli di ieri non sono banali. Oro in casa Juve, campioncini di oggi e protagonisti domani. Giovani di belle speranze, risorse da non buttare via. @pavanmassimo

E ANCHE L'ALBUM CI DISSE IL NUMERO GIUSTO!

Per chi avesse ancora dei dubbi, anche la Panini, la principale azienda italiana nel settore delle figurine, ha deciso di uniformarsi al calcolo più dibattuto in Italia: gli scudetti della Juventus. La nota azienda modenese ha voluto dedicare un album celebrativo ai calciatori bianconeri e sulla copertina compare, giustamente, anche il numero 31, il numero reale degli scudetti bianconeri, numero riconosciuto da tutti coloro che hanno visto le squadre giocare e non riconosciuto solo dai burocrati legati ai procedimenti incompleti della giustizia sportiva che sono stati ampiamente smentiti dalle sentenze recenti. Fortunatamente tutti i piccoli e meno piccoli appassionati potranno godere della,cifra reale e non di quella decisa "per sottrazione". Del resto ci sono ancor in giro gli album della stagione 2004-2005 e della stagione 2005-2006 e a vedere la formazione in campo e gli almanacchi non ci sono dubbi su quale squadra fosse la più forte e la giusta trionfatrice. @pavanmassimo

CHI RISPONDE? FIGC CI SEI?

Dopo l'Olanda e' toccato alla Francia e alle nuove o sempre solite accuse alla Juventus di doping. Fatti vecchi, triti e ritriti che non hanno mai trovato riscontro. Abbiamo scritto moltissimo sull'argomento e ci sono sentenze che dicono chiaramente che la Juventus non ha utilizzato alcuna sostanza illecita in quegli anni: "negli anni dal 1994 al 1998 non era stato accertato alcun caso di positività a sostanze dopanti da parte di giocatori della Juventus; che da nessun atto del processo emergeva l'acquisto di eritropoietina o la sua somministrazione agli atleti della società" e "non erano stati riscontrati valori superiori ai limiti fissati nei vari protocolli antidoping e che la situazione dei giocatori della Juventus, sia con riferimento ai valori ematologici medi, sia in relazione a quelli del bilancio marziale, non si discostava dalle medie della popolazione nazionale". BASTA ACCUSE!: e' chiaro il tentativo di certi media di screditare il calcio italiano e quello che ha rappresentato negli anni scorsi. In questo momento di difficoltà nazioni come Olanda e Francia che sono tra le più vicine al ranking all'Italia vogliono superare il nostro paese e provano anche con queste manovre a influenzare l'opinione pubblica, sminuendo l'unica società che in Italia e' modello d'avanguardia con stadio di proprietà e progetti seri. Prima il doping, poi Farsopoli, tentativi chiari di porre alla berlina un marchio che potrebbe essere di appeal e trainante per il sistema paese. Se da un lato arrivano queste accuse, dall'altro c'è il silenzio. Non una voce in Federazione, non un'alzata di mano per richiamare all'ordine e difendere il prodotto nostrano. Tutto questo appare bizzarro e incomprensibile o semplicemente l'atteggiamento di qualcuno che non è interessato a difendere il prodotto calcio italiano ma è solo capace di creare sterili polemiche per un numero di scudetti che è chiaramente quello dell'album Panini: il 31. @pavanmassimo

DUE INFORTUNI CHE FANNO ABBASSARE IL PREZZO?

Nella serata di ieri due episodi potrebbero influire nella corsa e nel prezzo degli attaccanti bianconeri. Ha cominciato Stevan Jovetic al 43', della partita tra Montenegro ed Ucraina venendo sostituito a causa di un guaio muscolare al flessore della coscia con probabile stiramento. Per il montenegrino l'ennesimo guaio muscolare che riapre il tema della sua fragilità fisica che sembrava superato dalle 31 gare stagionali in campionato. Ha continuato Gonzalo Higuain, l'Argentino, è stato espulso al 27' del primo tempo della gara tra Argentina e Colombia. Il Pipita, ha avuto un contrasto di gioco con il portiere Ospina e ha poi colpito maldestramente Christian Zapata da cui è nato un parapiglia che ha portato l'arbitro venezuelano Escalante a estrarre il cartellino rosso. Il Pipita e' apparso nervoso e in campo ha sbagliato anche due grosse occasioni. Per entrambi i giocatori si tratta di problemi non gravi ma che potrebbero diminuire l'ardore dei concorrenti della Juventus. Per Jovetic e' difficile che qualcuno arrivi ad offrire 30 milioni di euro. Stesso discorso per Higuain, molto complicato accontentare il Real (30 milioni), più facile partire dalla base di 20 milioni di sterline che offre l'Arsenal. @pavanmassimo

ASSO O DUE DI PICCHE?

A leggere i quotidiani e a sentire le tv, il ruolo di Carlitos Tevez sembra duplice. Da un lato c'è chi lo definisce il colpo a sorpresa, l'abile mossa della dirigenza bianconera vedendo che tutte le strade che portano a Jovetic sono bloccate. L'altra strada, invece, lo definisce un abile depistaggio. ASSO: alcuni lo definiscono un asso. Il rendimento e la carriera di Carlitos Tevez non si discutono, un giocatore di alto livello. I limiti li si conoscono e sono di natura caratteriale. L'argentino è andato spesso e volentieri fuori dalle righe e proprio questi, oltre alle perplessità legate all'alto ingaggio costituiscono le principali perplessità sul suo eventuale ingaggio. La dirigenza bianconera, comunque un sondaggio l'ha fatto, che poi la situazione sia chiusa come qualcuno ha annunciato ieri, ci sembra una valutazione ottimistica. DUE DI PICCHE: c'è invece chi definisce Tevez un due di picche, vale a dire una carta che viene tenuta nel mazzo ma che non sarà presa effettivamente in considerazione. Un diversivo per abbassare le richieste del Real Madrid e della Fiorentina per Higuain e Jovetic, ritenuti i principali protagonisti dell'estate bianconera. Lo stesso Tevez si presterebbe al gioco per ottenere un ingaggio più altro al Monaco o al Liverpool che starebbe pensando a lui come acquisto principe dell'estate. In casa bianconera, comunque si muovono e sfogliano le carte: asso o due di picche? Lo sapremo presto. @pavanmassimo

IN MAZZARRI ALLA VIA!

Il tecnico dell'Inter Walter Mazzarri ieri è entrato a piedi uniti sul futuro del club nerazzurro. Bordate per tutti: l'ex Stramaccioni, il Napoli e indicazioni sulla nuova gestione. Mazzarri, lo diremo sempre, è un bravo allenatore e siamo convinti che l'Inter il prossimo anno sarà un'avversaria di tutto rispetto. I nerazzurri saranno anche una grande rivale sul mercato non solo per il Napoli, con cui condividono obiettivi, ma anche per la Juventus e per Juan Camilo Zunigo, pupillo di Walter Mazzarri e che la Juventus vorrebbe, avendogli già presentato una proposta contrattuale per il 2014, anno in cui terminerà il contratto con la squadra partenopea. Proprio i rapporti tra Napoli ed Inter saranno un tema forte di questa sessione di mercato con la Juventus interessata osservatrice, dopo le parole di De Laurentiis di ieri: "L'amicizia con l'Inter non passa per i Branca e compagnia bella, con i quali non parlò più. C'è amicizia con Moratti che è un signore: sta nel mondo del calcio da più tempo di me e sa come comportarsi. Mazzarri è un toscano e mal digeriva la napoletanità: ho capito subito che non si sarebbe inserito. Ho pensato di tenermelo stretto per quanto ho potuto poi ho continuato la finzione per non perdere il secondo posto". Sarà interessantissimo, poi, sapere cosa ne pensa il Mazzarri nerazzurro del modulo di Conte, dopo il dietrofront e le spiegazioni della partita del cuore di dieci giorni fa. Un rappacificazione in vista? Inter e Juventus hanno obiettivi di mercato comuni ma anche idee per possibili scambi con Vucinic e Isla che piacciono ai nerazzurri e Ranocchia che piace ai bianconeri. In somma, in mezzo alla via che porta al terzo scudetto consecutivo e agli obiettivi di mercato ci potrebbe proprio essere il tecnico livornese. @pavanmassimo

VUCINIC O LONTANI? NON CI SONO SOLO GLI SPURS!

Come previsto, Franco Baldini, da oggi, lascia la Roma per passare al Tottenham. Una mossa che da un lato sembra influire poco sul mercato bianconero ma che dall'altro potrebbe mutare gli scenari. L'arrivo a Londra, infatti, apre un canale preferenziale tra l'Italia e l'Inghilterra. Sicuramente Baldini pescherà qualche giocatore dalla serie A. Difficile ma non da escludere qualche rinforzo in Roma Style: Osvaldo, Lamela? Ma attenzione soprattutto a Mirko Vucinic. Vucinic: come abbiamo detto la scorsa settimana, l'agente di Vucinic e il giocatore stesso non hanno ricevuto offerte ufficiali. Il rapporto con la Juventus è forte e Vucinic sta pensando solo e soltanto alla sua nazionale da portare ai mondiali e al matrimonio. Lontani: l'interesse delle squadre inglesi è reale, a Torino aspettano l'eventuale offerta giusta con condizioni di partenza poste a 15 milioni di euro minimo con il desiderio di ricevere almeno 20 milioni di euro, cifra che farebbe sorridere Marotta e Paratici grazie alla plusvalenza. Solo a quel punto Vucinic prenderebbe una decisione. Già due anni fa per Vucinic era arrivate offerte da Liverpool, Blackburn e Tottenham. La novità di giornata è proprio questa, oltre al Tottenham (Vucinic sarebbe la prima richiesta di Baldini), sul montenegrino ci sarebbero anche i Reds pronti ad offrire circa 15 milioni di sterline in caso di cessione di Suarez. @pavanmassimo

TASTIERA VELENOSA: MA CHI DECIDE?

C'era una volta la Supercoppa Italiana, manifestazione che a norma di regolamento si dovrebbe giocare in casa della squadra che ha vinto il campionato. Dalla notte dei tempi (1988), è stato sempre così giocandosi in alcune eccezioni in altre città. La storia recita. San Siro, giocate 11 edizioni San Paolo, giocata 1 edizione Ferraris di Genova, giocata 1 edizione Washington DC, giocata 1 edizione Torino Delle Alpi, giocate 4 edizioni Stadio Olimpico, giocate 2 edizioni Giants Stadium, giocata 1 edizione Stadio Nazionale di Pechino, giocate 3 edizioni Stadio di Tripoli, giocata 1 edizioni All'interno di questa storia non è mai successo che la finale di Supercoppa si sia giocata in Italia non in casa della squadra vincitrice del campionato e per questo motivo le ipotesi di questi giorni che inseriscono Roma tra le candidate ad ospitare la finale appaiono del tutto irreali ed ingiustificate. L'attuale accordo tra la lega e la società cinese United Vansen International Spors (Uvis) prevedeva tre delle cinque prossime edizioni in Cina e due sono già state svolte. In teoria manca la terza che potrebbe essere svolta senza violare il contratto anche nella prossima stagione. POSIZIONE LOTITO: è chiaro che Lotito ha interesse a giocarla quest'anno anche perchè l'anno prossimo la Lazio potrebbe anche non essere presente ed intende massimizzare al centesimo questa partita. Diversa la posizione della Juventus che avendo un ricco tour negli Usa è coinvolta in modo minimale dall'eventuale incasso "cinese". POSIZIONE SPINOSA: la posizione appare veramente spinosa, purtroppo queste manifestazioni dovrebbero decidersi per tempo in modo da dare a tutti i protagonisti il tempo di organizzarsi e programmare. Rimaniamo basiti che a due mesi da quella partita non si sappia dove si giocherà e tanto meno non ci sia una programmazione chiara. Una volta chi vinceva il campionato veniva indicato come organizzatore dell'evento insieme alla Lega e le soluzioni erano molto semplici: o in casa della squadra campione d'Italia o in una sede concordata all'estero. Mai in passato ci sono stati problemi sulla sede di Pechino, Washington, New York. A questo punto tutto ci sembrerebbe altrettanto facile. O all'estero con le due società che concordano il luogo o a Torino, altre locations non sono solo ipotesi fantasiose ma sarebbero una vera e propria ingiustizia per appassionati e tifosi. @pavanmassimo

UNA CONTROPARTITA PER LA FASCIA?

Se i tifosi dovessero indicare le priorità della Juventus, indicherebbero l'attacco e la difesa. In attacco le trattative sono note a tutti con Higuain e Jovetic in copertina e le opzioni di riserva pronte e a subentrare. Sarà proprio in attacco che la Juventus utilizzerà gran parte del budget, riservando la parte restante per gli altri reparti. Alla voce altri reparti la dirigenza bianconera sta lavorando alla voce esterni. In teoria Lichtsteiner e Asamoah non si toccano e non si muovono, rimangono incerti tutti gli altri con Peluso e Padoin più vicini alla permanenza, De Ceglie e Isla più lontani da Torino. Conte cerca giocatori capaci di spingere, proporsi, creare e soprattutto offrire un rendimento continuo e di sostanza. Tantissimi i nomi associati alla corsia bianconera: Coentrao, Kolarov, Zuniga, Lulic,, Cuadrado, Lukasz Piszczek, Daryl Janmaat, giovane terzino destro del Feyenoord, Biabiany. A Torino sfogliano la margherita e se Lulic si allontana, Zuniga resta stabile. L'opzione che intriga di più, però, potrebbe essere Alexander Kolarov. Il serbo viene tenuto sotto osservazione dalla Juventus da almeno due stagioni, vale a dire da quando passo dalla Lazio al Manchester City. I bianconeri approfittando della mancanza di Mancini e soprattuto del possibile interessamento per Felipe Melo potrebbero offrire 5/6 milioni e il brasiliano. Da Manchester ci pensano. La Juventus risolverebbe due problemi in una volta sola. @pavanmassimo

30 PER MARCHISIO? POCHI!

Continuano le avances inglesi e francesi per Claudio Marchisio. Se la settimana scorsa si era arrivati a 25 milioni di euro, questa volta i milioni sarebbero diventati trenta. Come anticipato la scorsa, settimana, Marchisio non è in vendita. L'entourage del giocatore, al momento, non ha ricevuto offerte e la volontà del campione torinese è quella di rimanere a Torino dove sta costruendo casa e intende radicare ancora di più la famiglia. In ogni caso, al momento, le offerte sembrano tutte molto basse e lo stesso Monaco anche di "manica stretta". Se il club del Principato ha offerto circa trenta milioni per il difensore Mangala, comprato per 70 la coppia Moutinho-James Redriguez, offrirne solo "25" per Marchisio ci sembra veramente poco. Possibile, un rilancio. Attualmente, la posizione bianconera è chiara: incedibile. Possibile però che per un'offerta sopra i quaranta milioni, un'offerta "folle", anche le sensazioni e le convinzioni più radicate possano scricchiolare. Se dovessimo, però, dare le percentuali alla partenza di Marchisio, ad oggi sarebbero solo, del 10%. @pavanmassimo

IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO: LA PRIMAVERA NON SBOCCIA CON DELLA VALLE!

Mentre il calciomercato bianconero aspetta ancora il primo colpettino, la settimana appena trascorsa ci permette di fare qualche riflessione sui fatti salienti tra mercato e l'avventura della primavera bianconera iniziata e già finita. IL BUONO: la Juventus lo sta cercando, il nome buono potrebbe essere quello di Gonzalo Higuain, un lottatore, un giocatore abile sotto porta, proprio quello che serve. Il giocatore si è esposto, a torto o a ragione e potrebbe anche pagare con il Real questa manifestazione eccessiva dei suoi sentimenti. Un piccolo inciso meritano anche tre formazioni che salgono in A, meritatamente: Sassuolo, Verona e Livorno passano di categoria con l'ambizione di restarci. Sono tre belle realtà: complimenti. IL BRUTTO: la Primavera che non sboccia contro il Chievo e' la cosa brutta del fine settimana. Più sfortuna che altro contro i Clivensi, anche se l'eliminazione pesa. L'anno scorso era finita male sempre alle finali, quest'anno la Coppa Italia rimarrà l'unico sorriso dopo la debacle del Viareggio. Una domanda però bisogna farsela e soprattutto capire per quale motivo una formazione così ben costruita non riesce a finalizzare nelle gare ad eliminazione diretta la propria superiorità. IL CATTIVO: Della Valle e le sue richieste inaccessibili. E' cattivissimo. Andrea e Diago della Valle interpretano il ruolo dello sceriffo che non vuole cedere. Hanno messo il cartellino con il prezzo e non intendono concedere sconti a nessuno (almeno in Italia). Per i tifosi bianconeri, Ramadani e lo stesso Jovetic, è lui il "cattivo settimanale". @pavanmassimo

IL CASO MATRI CI DIRA' MOLTE COSE...

Il Milan, o meglio Massimiliano Allegri vuole Alessandro Matri. Il summit di mercato rossonero dei giorni scorsi ha sancito il nome dell'attaccante bianconero come rinforzo offensivo per affrontare i preliminari di Champions con la giusta serenità, consapevoli che Pazzini rimarrà fuori e che serve una prima punta qualora Balotelli incontrasse qualche problema. Niang è troppo acerbo e El Shaarawy si muove meglio decentrato. Ecco che il confermato tecnico rossonero avrebbe indicato nel suo pupillo, il nome giusto. MATRI-MONIO BIS? Allegri Matri è un amore che ritorna, avendo il giocatore militato già a Cagliari con il mister toscano. Ora la concreta possibilità di arrivare al bomber, anche se molto dipenderà dalla valutazione che la Juventus farà del suo attaccante. NESSUN REGALO: la sensazione generale è che la Juventus non concederà sconti. La valutazione dell'attaccante è sicuramente oltre i dieci milioni. Il Milan per averlo dovrà uscire allo scoperto e coprire questa valutazione. L'anno scorso proprio la valutazione alta spaventò la dirigenza rossonera che alla fine scambiò Pazzini con Cassano. Quest'anno le cose potrebbero andare diversamente, anche se rimane sempre vivo il rischio di vendere un attaccante bravo a una concorrente. La sensazione generale è che proprio la possibile cessione di Matri ci dirà molte cose. Se la Juventus riuscirà a vendere a buon prezzo gli incedibili si apriranno le porte del mercato, in caso contrario tutto potrebbe diventare più difficile. @pavanmassimo venderesti Matri al Milan? dicci la tua.

lunedì 3 giugno 2013

30 MILIONI PER JOVETIC? MA SE BALOTELLI...

La trattativa per Stevan Jovetic, che sembrava fino alle settimana scorsa destinata a concludersi con un felice matrimonio per entrambe le compagini sembra aver avuto una brusca frenata. La Juventus valuta il montenegrino 22-25 milioni massimo, ma da coprire con giocatori e cash, la Fiorentina, invece, vuole solo denaro. Impossibile che la Juventus metta sul piatto più di 12-15 milioni in contanti contropartite escluse. La dirigenza bianconera ha valutato con attenzione, ma quella cifra è fuori da ogni logica di mercato. Un paio di considerazioni: Higuain vale 25 milioni, Balotelli è stato acquistato dal Milan per circa 20 milioni. Com'è possibile che il montenegrino possa valere il 50% in più di Supermario? I conti chiaramente non tornano e la Fiorentina si sta approfittando della situazione. A questo punto Marotta e Paratici potrebbero ritirarsi, magari puntando su un interessante parametro zero nel 2014: Ljajic. @pavanmassimo spenderesti 30 milioni per Jovetic?

L'IMPORTANZA DI VINCERE SEMPRE, IL MERCHANDISING ALLA CONQUISTA DI ROMA!

Da qualche settimana a Roma, stazione Termini campeggia in bella vista un'immagine della Juventus vittoriosa: "Vidal che dopo un gol e' abbracciato e festeggiato da Vucinic, Pirlo e compagnia". La medesima istantanea campeggia nel centro della Capitale e in tante altre città italiane. E' la celebrazione dello scudetto e in tanti, a dire il vero, provano un po' di invidia per questa invasione bianconera. Due anni fa la Juventus, aveva una foto di Milos Krasic a dominare le stazioni, oggi, la Juventus domina in tutti i sensi: vincente in campo e fuori. Ovunque si vedono magliette bianconere e i tifosi stranieri osservano, ammirano e comprano. In due anni di cura Conte, la squadra bianconera e' tornata dove deve stare e nessuno può dire nulla se non provare ammirazione. Una cura rapida, estremamente e piacevolmente "invasiva". Vincere, unico modo per aumentare il valore del marchio e far acquistare dai tifosi più magliette. In due anni le vendite sono notevolmente aumentate ma il gap con le big europee e' ancora notevole. La Juventus ci prova a recuperare terreno e nel frattempo, anche grazie alla Nike, conquista Roma! @pavanmassimo

SI LAVORA PER L'ARGENTI (SI)

La Juventus sta lavorando. Dopo il si via raccomandata di Gonzalo Higuain, Beppe Marotta ha il match point per chiudere la trattativa. Un assist al bacio dell'argentino che ha detto si. Per lui la Juventus e' il top team dove tornare protagonista e segnare a 25 anni la sua rinascita. Higuain e' un giocatore completo, un attaccante puro, un campione capace di tramutare in gol la mole di gioco di una squadra. Amatissimo a Madrid, l'Argentino potrebbe essere il grande colpo bianconero e non solo, di tutto il calcio italiano. Un vero top che sbarca per sostituire Edinson Cavani che lascere quasi sicuramente l'Italia. Le carte sono sul tavolo. Beppe Marotta deve mettere venticinque milioni e chiudere la trattativa. Il Real ne chiede trenta, ma a venticinque si può chiudere. La Juventus aspetta, quindi il secondo si dopo quello del diretto interessato. @pavanmassimo

TALENTO FRANCESE, SPIRITO BASCO: DA PRENDERE!

Antoine Griezmann e' il nome nuovo del calcio francese. Dopo aver trascinato la Real Sociedad in Champions, mezza Europa lo vuole,ma con il costo di trenta milioni (scontabili) potrebbe essere ancora un colpo a buon mercato, paragonato alle cifre che si chiedono per altri giocatori (vedi Jovetic). L'esterno offensivo, abile anche come punta gioca nella Real Sociedad dal 2009 quando la squadra basca, lo noto a 14 anni nell'Union du Football Macon. A 18 anni Griezmann esplode e diventa titolare segnando 28 gol in 140 partite . E' dotato di un ottimo sinistro, ma bravo anche con l'altro piede è un giocatore dotato di ottima tecnica e di buona velocità, molto agile nello stretto e abile nel dribbling e con freddezza sotto porta che l'ha portato a siglare nove marcature nella stagione corrente. Per qualcuno non è ancora pronto si grandi palcoscenici, per altri si. Forse un pensierino andrebbe fatto, del resto i top player bisogna prenderli prima, no? La carta per convincere la Real Sociedad c'è è si chiama Fabio Quagliarella, giocatore che la squadra basca ha espressamente richiesto. Chissà che la Juventus non possa trovare proprio in Spagna un top player del futuro. @pavanmassimo

CHAMPIONS: UNA FASCIA LONTANA UN GRADINO

A Torino ieri hanno tifato tutti Real Sociedad. Perché? Semplice, ha avvicinato la Juventus alla seconda fascia di Champions. I bianconeri al momento nel ranking UEFA sono ventesimi (purtroppo per un solo punto dietro al Psg!), ma visto che l'anno prossimo in Champions non ci saranno Liverpool, Inter e Valencia e sono volati al 17esimo posto ai piedi del podio. Il gol del talentuoso Griezmann ha portato la Real Sociedad al vincere a La Coruna e grazie alla vittoria del Siviglia contro il Valencia, la squadra bianco azzurra andrà ai preliminari. A questo punto la Juventus e' solo ad un gradino dalla seconda fascia ma alcune squadre che la precedono dovranno fare il preliminare e tutto potrebbe cambiare. Ad oggi in prima fascia ci sono: Bayern Monaco, Barcellona, Chelsea, Real Madrid, Manchester United, Arsenal (al preliminare)*, Porto, Benfica. In seconda, che e' quella che interessa alla Juve: Atletico Madrid, Lione(al preliminare)**, Shakhtar Donetsk, Milan(al preliminare)*, Schalke (al preliminare)*, Marsiglia, Cska Mosca, Psg Schalke, Milan, Arsenal e Lione sono le quattro speranze bianconere. Se salta una di queste i bianconeri passato nella seconda urna. La terza comprende ad oggi: Juventus, Zenit*, Manchester City, Ajax, Psv*, Metalist*, Borussia Dortmund, Basilea*. I bianconeri ci sperano anche se poi a vedere le squadre presenti in una fascia e nell'altra non c'è una cosi grande differenza. @pavanmassimo Attuale graduatoria europea 1 FC Barcelona ESP 28.662 30.585 36.642 34.171 27.542 157.605 2 FC Bayern München GER 22.537 30.616 24.133 33.050 36.585 146.922 3 Chelsea FC ENG 25.000 22.585 26.671 33.050 30.285 137.592 4 Real Madrid CF ESP 14.662 22.585 33.642 36.171 29.542 136.605 5 Manchester United FC ENG 28.000 28.585 36.671 16.050 21.285 130.592 6 Arsenal FC ENG 22.000 25.585 22.671 22.050 21.285 113.592 7 FC Internazionale Milano ITA 13.275 34.085 21.314 20.271 16.883 105.829 8 FC Porto POR 17.357 21.000 31.760 12.366 22.350 104.833 9 SL Benfica POR 4.357 21.000 25.760 23.366 28.350 102.833 10 Valencia CF ESP 13.662 19.585 21.642 25.171 22.542 102.605 11 Club Atlético de Madrid ESP 17.662 24.585 9.642 34.171 13.542 99.605 12 Olympique Lyonnais FRA 15.200 28.000 19.150 19.100 14.350 95.800 13 FC Shakhtar Donetsk UKR 29.325 11.160 26.016 9.550 18.900 94.951 14 AC Milan ITA 14.275 19.085 18.314 22.271 19.883 93.829 15 FC Schalke 04 GER 8.537 3.616 30.133 20.050 22.585 84.922 16 Olympique de Marseille FRA 14.200 17.000 20.150 21.100 6.350 78.800 17 Liverpool FC ENG 23.000 24.585 15.671 3.050 12.285 78.592 18 PFC CSKA Moskva RUS 18.950 21.233 16.183 17.950 3.450 77.766 19 Paris Saint-Germain FC FRA 18.200 3.000 14.150 9.100 27.350 71.800 20 Juventus ITA 16.275 18.085 8.314 2.271 25.883 70.829

a tirare la corda...

Juvetic si, Juvetic no. Negli ultimi giorni un'operazione che sembrava fattibile anche in tempi brevi, visto l'accordo ormai raggiunto tra la squadra bianconera e il montenegrino, ha ricevuto una brusca frenata a causa delle richieste della Fiorentina. Sapevamo che non sarebbe stata una trattativa facile a causa dei pessimi rapporti tra Juventus e Fiorentina, ma non pensavamo che i viola rimanessero come sembra, così fermi sulla richiesta di 30 milioni cash. Una valutazione totalmente fuori mercato e da ogni logica in rapporto al fatto che giocatori di maggior valore ed esperienza di Jovetic hanno una quotazione minore. In casa Juve si pensa alle contropartite ma la sensazione generale e' che qualcuno stia tirando troppo la corda e che 30 milioni di euro cash, ma neanche 22, la Juventus li metterà mai sul piatto. Aspettiamoci diciotto e metà Marrone, o dieci/dodici con un'attaccante oltre al centrocampista, in caso contrario la Juventus passerà mano, magari per puntare a qualche altro pezzo pregiato gigliato nel 2014. Del resto a tirar troppo la corda, a volte, si spezza. @pavanmassimo

ESCLUSIVA TJ- CLAUDIO NON SI TOCCA! MA UN INTERROGATIVO RIMANE...

Il futuro di Claudio Marchisio sembra scritto sulla pietra, almeno per i tifosi: deve restare ed essere Capitan Futuro. Questo, almeno, a sentire il popolo zebrato. Che poi i tifosi abbiano ragione, questo non lo sappiamo, lo speriamo. Sicuramente alcuni elementi ci fanno riflettere e da fonti vicine ai ben informati possiamo dire alcune cose. STRANI RUMORS. Primo: è sicuramente strano che una testata vicina alla società (La Stampa), ieri abbia parlato dell'interesse del Monaco. Secondo: al momento nessun dirigente bianconero, a parte un'intervista di Marotta al Secolo XIX, si è espresso in modo chiaro e definitivo su Claudio Marchisio, confermando come pezzo pregiato bianconero, blindandolo, come per Pogba e Vidal. Al momento non c'è nulla di concreto, va detto e Marchisio non ha ricevuto offerte, del resto prima di qualsiasi mossa con il giocatore, le squadre interessate a Marchisio devono chiamare la Juve, essendoci un contratto fino al 2016. E CLAUDIO? Ci risulta che al momento non ci sia proprio nulla, che Claudio pensi solo e soltanto alla Juventus e alla Nazionale e vincere (che è l'unica cosa che conta), dopo aver trascorso qualche giorno in Liguria. Lo testimonia anche il fatto che stia costruendo casa nuova e che veda un futuro in città (Torino) e non al mare (Montecarlo) o Inghilterra (Londra o Manchester). Insomma, dovessimo sbilanciarci diremmo che il numero otto rimarrà sulle spalle di Marchisio anche l'anno prossimo, anzi, al massimo, potremmo vedere una migrazione verso il dieci, magari per seguire le orme della leggenda che di nome fa Alex e di cognome fa Del Piero. @pavanmassimo

tentativo londinese

Il futuro di Mirko Vucinic e' ancora incerto. Se dovessero decidere i tifosi il montenegrino sarebbe ampiamente confermato dalla società e si troverebbero altrove le risorse per il possibile rinforzo. Del montenegrino piace l'unicità, vale a dire la capacità di inventare, di fare la giocata, di creare, doti che lo hanno reso quest'anno il giocatore più utilizzato da Antonio Conte in attacco. Se da un lato piace questa sua unicità, definita sovente dai tifosi e dalla stampa "delizia", dall'altra, come in tutti i lati della medaglia, c'è la "croce", vale a dire le lunghe pause che spesso Vucinic si prende e che portano alcuni supporters sull'orlo della crisi di nervi. Potrebbe, secondo alcuni tabloid, quindi, essere lui la pedina giusta da sacrificare per fare cassa. Del resto, le offerte non mancano dall'Italia e da fuori. Sono almeno quattro le società italiane che lo vorrebbero: Lazio, Fiorentina, Inter e Napoli, tre inglesi (Tottenham, Arsenal, Manchester United), oltre a una turca e due russe. Le prestazione di campionato e Champions hanno lustrato gli occhi dei corteggiatori pronti ad offrire un bel gruzzoletto a Marotta&C. A COSA PENSA: Al momento Vucinic ad andare via da Torino non ci pensa proprio e la sua testa è concentrata unicamente alla nazionale e ai preparativi per il matrimonio e solo in caso di ingaggio irrinunciabile a livello contrattuale se ne andrebbe. A Torino aspettano l'eventuale offerta giusta con condizioni di partenza poste a 15 milioni di euro minimo con il desiderio di ricevere almeno 20 milioni di euro, cifra che farebbe sorridere Marotta e Paratici grazie alla plusvalenza. BALDINI: L'offerta giusta potrebbe arrivare dall'Inghilterra il Tottenham è interessato al montenegrino e qualora Franco Baldini dovesse lasciare la Roma per l'Inghilterra, Mirko Vucinic potrebbe essere il primo rinforzo per il Tottenham. @pavanmassimo

"IL SOTTOVALUTATO"

Fernando Llorente ai primi di luglio (data ancora da decidere), sbarcherà in bianconero con l'obiettivo di confermarsi il bomber di due anni fa. Quest'anno solo 4 gol in 26 partite giocate e tanto ostracismo dopo la decisione di lasciare la terra Basca per la Juventus. Di gol ne ha sempre segnati e i tifosi bianconeri sperano che possa continuare. Dal 2007 in poi quasi sempre in doppia cifra. 12 in 33 partite al Baskonia, media 0,36. 4 in 16 partite nel Bilbao Athletic, media 0,25. E nei successivi anni all'Athletic ha sempre segnato con continuità. 2005: 6 gol in venti partite, media 0,3. In campionato 3 gol in quindici partite (media 0,2) 2005/2006: 4 gol in venticinque partite, media 0,16. In campionato 2 gol in ventidue partite (media 0,09) 2006/2007: 2 gol in ventiquattro partite, media 0,08. In campionato 2 gol in ventitre partite (media 0,08) 2007/2008: 12 gol in quaranta partite, media 0,3. In campionato 11 gol in trentacinque partite (media 0,31) 2008/2009: 18 gol in quarantatre partite, media 0,42. In campionato 14 gol in trentaquattro partite (media 0,41) 2009/2010: 23 gol in cinquantuno partite, media 0,45. In campionato 14 gol in trentasette partite (media 0,37) 2010/2011: 19 gol in quarantuno partite, media 0,46. In campionato 18 gol in trentotto partite (media 0,47) 2011/2012: 29 gol in cinquantatre partite, media 0,54. In campionato 17 gol in trentadue partite (media 0,53) 2012/2013 : quest'anno solo 4 gol in 26 partite (0,15 di media) causata anche dallo scarso utilizzo per via del contratto non rinnovato SOTTOVALUATO: leggendo le pagine dei giornali si sottovaluta molto la portata di questo acquisto che fino all'anno scorso era anche uno dei punti di forza della nazionale. L'ingaggio, che supera i quattro milioni di euro, è sicuramente da top player. La Juventus, ha anticipato la concorrenza e superato squadre come Tottenham, Arsenal e a sentire Florentino Perez lo stesso Real Madrid. LA NON CONVOCAZIONE: Llorente, ormai da mesi, pensa in bianconero. Ha cominciato a prendere lezioni di italiano via skype, ha guardato le partite della Juventus, ha studiato il modo di giocare di Antonio Conte. A Bilbao la situazione non è stata facile e il pubblico non gli ha perdonato nulla. Llorente, comunque, è uno di carattere, non ha mollato ed ora è pronto a rinascere in bianconero. Del Bosque non l'ha convocato e quindi, l'attaccante di Pamplona potrà conoscere dal vivo il metodo "Conte" fin dalle prime settimane di luglio per smentire gli scettici e dimostrarsi quel giocatore di due anni fa. @pavanmassimo

MODELLO BORUSSIA: ECCEZIONE O REGOLA?

Giorgio Chiellini in conferenza stampa ieri ha risposto a una domanda sul tema del modello Borussia: "Siamo partiti sicuramente più vicini ad una base come quella del Borussia. Siamo ripartiti quasi dalle ceneri, con una situazione forse mai successa nella storia della Juventus; sicuramente non quella recente. Ora penso che stiamo andando in una situazione più stile Bayern. La Juventus non vende i propri campioni, mentre il Borussia ne ha venduti uno, forse due, agli acerrimi rivali. Speriamo di arrivare ad uno stile Bayern, prendendo i giocatori che serviranno per un salto di qualità della rosa in essere". La storia ci insegna che Borussia e Juventus hanno vissuto grandi duelli negli anni 90 con la Juventus di Trapattoni e quella di Lippi. Partite memorabili, una finale vinta e una persa. Erano gli anni di Sammer, di Moeller di Riedle. Il Borussia poi cadde in disgrazia nel 2005, subendo anni anonimi più vicini alla retrocessione che ad altro. Il paragone tra Borussia e Juventus ci sta: allenatore giovane e squadra, stadio, fatturato. ALLENATORE GIOVANE: Come per la Juventus, c'è voluto un giovane tecnico per guidare la rinascita, Jürgen Klopp, che ha lanciato campioni e permesso maxiplusvalenze come Kagawa, Sahin e il prossimo partente Mario Gotze. Oltre a loro Subotic e Hummels, Schmelzer, Großkreutz, Lewandowski: giovani ambiziosi, bel gioco, pubblico entusiasta e uno stadio da far invidia a molti, meno alla Juventus. FATTURATO: Borussia Dortmund nella classifica dei fatturti è con 189 milioni dietro al Milan (256), poco dietro alla Juventus (195), davanti a Inter (185), Napoli (148) e Roma (115). Il Borussia ha visto un incremento del 40% rispetto ai 140 miioni dell’anno precedente ed un utile di circa 34 milioni, anche grazie alle cessioni di Shinji Kagawa e Lucas Barrios. Da segnalare che dal botteghino il Borussia ha incassato circa trenta milioni di euro. POLITICA DIVERSA: ricordiamo un elemento fondamentale. Borussia e Juve hanno una storia diversa e soprattutto il Borussia può permettersi di cedere ogni anno alcuni pezzi, la Juventus meno. A questo riguardo inseriamo le parole di Conte al termine di Juve-Palermo: "Il Borussia Dortmund non ha la storia, il curriculum della Juventus, con il Borussia, un tipo di discorso si può fare, non dimentichiamo che il Borussia Dortmund nei quarti di finale con il Malaga era fuori e se non passava sapete quanti titoli avrebbe vinto? Zero! A venti punti dal Bayern Monaco, eliminata in coppa di Germania, eliminata nei quarti di Champions, adesso si parla di un miracolo del Dortmund, ma se perde quella e' sempre zero, però e' come dici tu, il Borussia, c'è la possibilità di fare un discorso, quello che viene viene, alla Juventus mi faccio questa domanda, c'è questa possibilità, magari le cose cambiano, ma quando parliamo di Juventus diciamo sempre che la Juventus l'obiettivo e' vincere ogni competizione o sbaglio, non possiamo mischiare la storia. Se si potesse fare un discorso del genere lo farei sapendo che tutto quello che arriva e' tutto di guadagnato, ma non l'accetterei neanche io, io voglio vincere, io voglio lavorare per vincere. Io e i ragazzi con cui lavoro, non sono della politica di De Coubertin, io voglio partecipare e provare a vincere. Chi vince scrive la storia, chi non vince fa simpatia, ma a me la simpatia non ha mai interessato". Modello Borussia? Si, forse, ma riveduto e corretto da Mister Conte. @pavanmassimo

LA COPIA MIGLIORE DELL'ORIGINALE?

Le persone intelligenti sono quelle che sanno adattarsi e come diceva Socrate: "La vera saggezza sta in colui che sa di non sapere! Perché io so di sapere più di te, che pensi di sapere". Anche nel calcio, gli allenatori migliori sono quelli che sanno adattarsi, evolversi e non rimangono fermi alla preistoria ma procedono con nuove idee, nuovi moduli. Tra i migliori allenatori in Italia ci sono sicuramente Antonio Conte e Walter Mazzarri, non solo perchè sono arrivati primo e secondo in questi ultimi due anni. L'ex mister del Napoli ieri ha voluto metterei punti sulle i: «Ci sono dei sistemi di gioco che porto avanti da tanti anni. Finché funzionano, andrò avanti così. Faccio delle variazioni a gara in corso, ma non vedo motivo per cambiare il mio assetto base. Non penso di aver avuto un modo di giocare identico nelle mie stagioni al Napoli. Quest’anno a partita in corso ho cambiato varie volte, ruotando moduli che mi hanno dato grosse soddisfazioni. In fondo la Juventus con il 3-5-2 ha vinto due campionati con il modulo che io adotto da tanti anni e che evidentemente è ancora molto attuale...». Ci viene un pò da sorridere pensando a un modulo brevettato da Mazzarri e copiato da qualcun altro. Un Conte che copia Mazzarri? Paradosso, ironicamente un ringraziamento sarebbe d'obbligo. Il suo 3-5-2 è stato un punto di forza delle due Juventus scudettate, ma non frutto di operazioni di spionaggio, ma semplicemente un'evoluzione logica e sensata della rosa a disposizione. Non una copia ma uno studio attento dei giocatori che hanno potuto esprimere al meglio le loro doti. Sarebbe stato folle non schierare tre giocatori come Pirlo, Vidal e Marchisio e contemporaneamente non sfruttare al meglio Chiellini, Barzagli e Bonucci. Due anni fa, da Bardonecchia in poi si era partiti con quattro ali: Pepe, Krasic, Martinez e poi Elia. Oggi, invece, le ali sono scomparse, forse ritorneranno, ma proprio le valutazioni tecnico-tattiche hanno portato Conte a sfruttare al meglio la rosa. Bravo Conte ad adattare schemi e posizioni in campo ai giocatori presenti. Copia meglio dell'originale? Certo, se volete chiamarla copia, noi preferiamo definirlo capolavoro firmato Antonio Conte. @pavanmassimo.

IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO: L'OLANDESE E L' ITALO-ARGENTINO

La Champions si è conclusa sabato scorso con una sfida intensa e tutto sommato corretta tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund. Alla finale hanno assistito in tanti, dirigenza bianconera compresa. La cartolina più bella, quindi, arriva da Londra da una serata di sport veramente ammirevole che dovrebbe essere d'esempio per chi ama questo sport. Ci siamo seduti come tanti davanti allo schermo e abbiamo ammirato una sfida che a Torino sognano di giocare il più presto possibile. IL BUONO: arriva da Londra ed è Arjen Robben. E' il sogno di Conte dal 2006 circa, da quando zampettava a Londra e poi a Madrid. Ne è passata di acqua sotto i ponti e l'olandese anche sabato ha mostrato le sue doti. Decisivo nel primo gol, magistrale nel secondo. Dicono... ha sbagliato i gol, l'anno passato ha sbagliato il rigore. Certo, il destino prende e poi restituisce, in questo caso con gli interessi. IL BRUTTO: la situazione del calcio italiano. Vedere il potenziale delle squadre Europee e la situazione in cui si trovano le formazioni italiane fa tristezza. Nessuna squadra del nostro paese oggi può permettersi gli acquisti di Bayern e Barcellona. Come ridurre il gap? Ad oggi impossibile, anzi, più probabile un allargamento di questo divario. IL CATTIVO: capiamo che la "pazzia" a caldo ci stia. Un giocatore durante la gara può sbagliare, non è scusabile ma quanto meno comprensibile. Il tweet del giorno dopo, invece, non si capisce proprio. Insomma Osvaldo vince la palma d'oro del cattivo settimanale. Un grande potenziale sprecato? Forse si... @pavanmassimo

Poveri noi

C'è una grande differenza tra le grandi del calcio Europeo e il mercato della Juventus: la disponibilità economica. In tanti ci chiedono come mai la Juventus ci metta tanto a portare avanti una trattativa rispetto alla concorrenza. Semplice, la risposta, i bianconeri non hanno la medesima disponibilità economica delle grandi potenze Europee. Sarebbe stato impossibile per i bianconeri fare oggi un'operazione simile a quella con cui il Bayern Monaco ha ingaggiato il 20enne trequartista tedesco del Borussia Dortmund, Goetze, pagando i 37 milioni di euro della clausola rescissoria. Impossibile spendere 35 milioni per Naymar ed offrirne sette di ingaggio. Impossibile offrire oltre 60 milioni per Cavani o Bale. I bianconeri devono centellinare le risorse e strappare il miglior prezzo con delle lunghe ed estenuanti battaglie. Purtroppo il periodo in cui si andava a Parma (Thuram e Buffon) o alla Lazio (Nedved) e si strappavano giocatori con offerte rapide e convincenti è terminato. La dirigenza torinese deve volare a Madrid e chiedere lo sconto al Real e limare la richiesta di 30 milioni portandola più vicina possibile ai 22. Stesso discorso per Jovetic, 30 la richiesta, 12 più contropartite l'offerta con l'intermediario Ramadani pronto a lavorare ai fianchi i dirigenti viola. Si potrebbe continuare con Diamanti, 10 la richiesta 5 l'offerta. A Torino si chiede lo sconto: poveri noi verrebbe da dire, estendendo il discorso al calcio italiano, com'è possibile dare torto ai dirigenti bianconeri? @pavanmassimo per quale giocatore fareste una follia? Parlane con Massimo

PENSIERI DI FASCIA: DUE FAVORITI

In casa bianconera i pensieri sono rivolti all'attacco, ma le fasce restano, comunque, una priorità. Al momento non c'è ancora la certezza del modulo di domani. Possibile conferma del 3-5-2 anche se in molti ipotizzano una difesa a quattro, con due centrocampisti, tre giocatori di qualità e una punta. In ogni caso, la dirigenza bianconera ha bisogno di dare una spolverata alle corsie. Attualmente in rosa ci sono Asamoah, De Ceglie, Pepe, Isla, Lichtsteiner ed eventualmente Giaccherini, Peluso e Padoin. Questi giocatori si sono alternati in quelle zone del campo. La dirigenza bianconera sta decidendo in questo senso chi rimarrà e chi invece sarà destinato altrove. Al momento solo Asamoah dovrebbe essere sicuro della riconferma, mentre tutti gli altri per motivi diversi potrebbero anche partire. A Torino si studiano nel frattempo tutte le piste possibili. Da quelle costose come Coentrao e Kolarov a quelle del campionato italiano come Zuniga e Lulic, Cuadrado. Ci sono anche obiettivi da finale Champions come Lukasz Piszczek , terzino destro del Borussia Dortmund, che però dovrà stare fermo per un problema all'anca. Meno credibili restano le piste che portano a Daryl Janmaat , giovane terzino destro del Feyenoord e a Jonathan Biabiany che ha alternato buone prestazioni a lunghe pause. La sensazione generale è che la Juventus voglia uno tra il laziale Lulic e il colombiano Zuniga. Per motivi diversi sembrano essere il nome giusto: prezzo vantaggiosa, esperienza nel campionato italiano e molta "fame". @pavanmassimo