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lunedì 12 novembre 2012

TASTIERA VELENOSA: "PIERI- NO LA PESTE"


La saga di "Farsopoli" è veramente unica. Quasi come Guerre Stellari andrebbe descritta ad episodi e ogni giorno, ad ogni udienza regala un particolare aggiuntivo che permette di smentire, ancora una volta, ancora in modo più chiaro e risoluto il teorema del 2006, vale a dire che esistesse una Cupola. Degli arbitri accusati di favorire la Juventus che avevano una media punti più bassa di altri (che non la favorivano) abbiamo detto, delle contraddizioni venute fuori in fase dibattimentali, dei controsenso, delle incoerenze testimoniali pure. Ieri, al processo Giraudo una nuova "chicchetta", per dirla alla Antonio Conte, che testimonia una volta di più che qualcosa non ha funzionato e non funziona, soprattutto a livello mediatico, visto che non ne parla quasi nessuno. 
La difesa dell'avvocato di Pieri ieri è stata molto interessante, per cui vale la pena riportare un paio di battute: "La verità è una che gli arbitri sbagliano. Vi potete immaginare se Pieri avesse fatto un errore come quello del gol di Muntari? (...) I soggetti intercettati non sapevano di esserlo e quindi dobbiamo dire che Pieri non è quello che è stato descritto. (...) Dov’era Moggi che viene dipinto come quello che andava a braccietto con i desigantori? Dov’è la telefonata in cui Pieri chiama Moggi e gli dice: di ai tuoi amici di mandarmi ad arbitrare le gare importanti? Non c’è perché non c’è mai stata! Quando un arbitro sbaglia in favore della Juve è benzina sul fuoco, lo vediamo in questi giorni e quando Moggi interveniva lo faceva per abbassare i toni"
Queste le parole della difesa di Pieri, suffragata da telefonate post e prima la partita Bologna-Juve  (punizione gol di Nedved contestata) e prima Parma-Milan che testimoniano la buona fede dell'arbitro e l'inesistenza di una Cupola, visto che l'arbitro stesso non viene incoraggiato a fare errori pro Juve, ma l'opposto.
Nell'udienza di ieri un passo delicato, molto importante, che testimonia come le telefonate del 2006 sono state ricercate con un preciso e chiaro disegno...il Presidente Stanziola chiede : "Ma queste telefonate durante il primo grado dell’ordinario non c’erano?". Il difensore di Pieri risponde: "Questa telefonata è stata scoperta il giorno stesso della sentenza del primo grado!".
Tutta queste serie, definitela voi di sfortunati eventi, ci porta a dire che Pieri non è parte della cupola, che ancora una volta il reato associativo o illecito strutturato è stato inventato e non ci sono prove, della colpevolezza della Juventus, con un campionato definito già più volte regolare. Lottare per riavere gli scudetti indietro non è un diritto, ma un obbligo per qualsiasi persona che vuole veder trionfare la giustizia.

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