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giovedì 20 settembre 2012

QUANDO IL DIRETTORE D'ORCHESTRA VIENE MESSO DAL PALCO ALLA GALLERIA

Esistono due tipi di calcio. Da una parte c'è quello del campo, quello della fatica, del sudore, del lavoro, della forza, della convinzione, del gioco, della tattica, della costanza, del cuore, della passione, dell'amore per la maglia, dell'onore, della sportività, del coraggio.... potremmo continuare all'infinito con termini adatti alla Juventus di ieri, figlia e spartito generato da Antonio Conte, il suo staff composto da Angelo Alessio e Massimo Carrera e la società con Beppe Marotta, Fabio Paratici, Pavel Nedved e ovviamente Andrea Agnelli. Insomma, da una parte c'è questo e dall'altra c'è l'altro calcio, quello che esiste in italia, il calcio dei pentiti, dei soldini facili, delle scommessine, delle truffettine, delle risatine, delle invidie, delle ingiustizie, del disonore, delle telefonatine, delle incoerenze, delle prove assenti, dei dibattimenti mancati, dei paginoni dei giornali a caso, delle incongruenze, dei " chi è Carobbio?", dei tribunali, del "so tutto io", del deve stare in hotel, del deve sedersi la, del doveva prendere tre anni, del radiato, della santa inquisizione, della Corte federale, del primo grado, del secondo grado, Tnis, del Tum, del Tam e del Tnas... potremmo continuare... anche qui all'infinito. E' l'Italia del calcio masochista che si punisce alla Tafazzi...




Ecco scegliete voi che Italia siamo, i tifosi della Juventus sono dalla parte del lavoro e hanno dimostrato ieri anche come si comporta una tifoseria all'estero... da Dieci. Unico neo il dover riscontrare che l'Italia che si comporta da "Tafazzi" ha deciso di mandare in gabbia il suo direttore d'orchestra. Impossibile accettare che a una prima teatrale (la prima di Champions ieri lo era) Antonio Conte debba stare li, impossibile accettare supinamente questa situazione. Se l'Italia vuole cambiare la sua immagine, se l'Italia vuole risalire, se l'Italia vuole di nuovo avere tre o quattro squadre in Champions League sappia cambiare dall'interno, perchè un Paese che manda il direttore d'orchestra in galleria non merita di andare a teatro, merita di stare al Circo...con tutto il rispetto dei leoni (poverini) e delle zebre (che ci stanno più simpatiche).



@pavanmassimo

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