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giovedì 27 settembre 2012

CALIMERO BIANCONERO....

Innazitutto vi diciamo chi è Calimero, vale a dire un personaggio dell'animazione pubblicitaria italiana, un pulcino piccolo e nero che spopolava ai tempi di Carosello, un vero e proprio testimonial pubblicitario. Il povero pulcino era caduto nel fango si era sporcato e diventato nero e non venendo più riconosciuto dalla mamma era stato messo da parte. Dopo qualche avventura negativa il pulcino tornava a essere dei colori originali e tutto tornava a posto.
Perchè vi parliamo di Calimero? Semplice, perchè dopo la prestazione di Firenze la critica si è accanita in modo molto ma molto particolare contro il più piccolo dei bianconeri, alias Sebastian Giovinco. Premettiamo che abbiamo un debole per lui, perchè tutti i giocatori che fanno la trafila dalle giovanili sono un patrimonio, a nostro parere. Da Formica Atomica a Calimero, per molti. Critiche feroci e forse ingenerose dopo una prestazione non all'altezza, ma con una squadra che sicuramente nel reparto offensivo non ha brillato. Giovinco non ha deciso la partita, ma almeno due tiri li ha fatti... Perchè lo difendiamo? Semplice, perchè lo facciamo con tutti gli attaccanti e i giocatori che vivono un momento difficile e che andrebbero incoraggiati e non messi da parte. Lo abbiamo fatto l'anno scorso con chi era in difficoltà e lo rifacciamo quest'anno, sperando che possa essere di buon auspicio per il giovane bianconero. Una squadra si dice tale se tutti si sentono parte del gruppo, rimanendo uniti e aiutandosi gli uni con gli altri. Per questa stagione serviranno tutti: Vucinic, Matri, Giovinco, Quagliarella e pure Bendtner. Giovinco deve solo trovare la propria collocazione tattica e capire all'interno del match la posizione giusta per far male. Con la Fiorentina era palese che le palle alte non le avrebbe mai prese e che come prima punta era impossibile muoversi. Forse avrebbe dovuto spostarsi o lateralmente o più indietro, ma questa è un'altra storia. Quello che vogliono vedere i tifosi da tutti quelli che scendono in campo è il massimo impegno e una corsa a perdifiato dall'inizio alla fine. Gli errori possono arrivare, ma la supponenza e la superficialità non sono ammessi. Tutti i tifosi sperano di rivedere Giovinco protagonista, consapevoli, però che le occasioni non saranno eterne. In ogni caso nessuna critica, solo tanto incoraggiamento e parole che possano muovere nell'orgoglio il talento, perchè la classe c'è ma deve scendere in campo e non rimanere sulla carta.

@pavanmassimo

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