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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

giovedì 27 settembre 2012

TASTIERA VELENOSA: CAPELLI DIRITTI!!! CIPRIANI, TAVAROLI, PLATEO NON VALGONO UN CAROBBIO

Oggi abbiamo i capelli dritti, non solo perchè Hamsik e il suo Napoli hanno raggiunto la Juventus, non solo perchè il giovane fenomenale El Shaarawy ha fatto doppietta, ma soprattutto perchè, ancora una volta ci troviamo di fronte all'ennesimo caso di ingiustizia sportiva. Ieri una testimonianza veramente molto grave al processo Telecom, una testimonianza che dovrebbe far riflettere perchè è la terza dopo Tavaroli e Agata Plateo (segretaria Telecom) testimonianza che viene a dare indicazioni molto forti. La Juventus veniva spiata, qualcuno raccoglieva dati per scopi personali sui suoi dirigenti, sulle telefonare, sulle operazioni. Azioni non lecite, non consentite. Moralmente giudicate voi se era giusto pedinare il Bobo Vieri di turno, sportivamente giudichiamo noi che non è lecito fare "spionaggio industriale" su una società di calcio. In Formula Uno per cose molto meno gravi ci sono state inibizioni pesanti sanzioni e squalifiche. Non ipotizziamo nulla, semplicemente chiediamo alle istituzioni di riflettere, il male è sempre ed era solo la Juventus? Perchè in tutti i processi si indaga sempre e solo verso la Juventus descrivendola coma il male, creando odio, non descrivendo, invece il quadro generale che invece è grottesco? Questo è il quesito che faremmo a chi guida il carro.
In Italia? Beh, nessuno ne parla, tanto silenzio ed omertà. Noi non ci stiamo e qui abbiamo ben tre testimoni. A vedere come viene trattata la situazione Conte, ci vengono i capelli diritti... scusateci, a volte si può perdere anche per 3-1...o forse 3-0 perchè certi pentiti non sono credibili come dicono di essere.

Ricostruiamo qui la cronistoria, prendete carta e penna e segnate e soprattutto fate le vostre riflessioni, tanto purtroppo le troverete solo qui, altrove non ne parlano, potrebbero pestare i piedi a qualcuno.

Novembre 2011, Agata Plateo: "Ebbene sì, controllavamo i telefoni della Fc Juventus, della Gea, della Football Management, del signor Ceniccola (era un telefono di De Santis , ndr) e utenze della Figc. Potevo farlo entrando nel sistema Radar: mi diedero l’opportunità di vedere i contatti telefonici, di prendere appunti, senza essere in alcun modo rintracciabile e con il divieto assoluto di stampare quei tabulati che poi consegnavo ai miei superiori"
Giugno 2012, Tavaroli in tribunale: "L'operazione Ladroni mi venne commissionata dall'Inter nella persona di Moratti, poi la feci con Facchetti. "I report furono consegnati integralmente a Giacinto Facchetti, allora vicepresidente nerazzurro", aggiungendo di non ricordare se tale attività di spionaggio fosse svolta anche nei confronti di Antonio Giraudo. Tavaroli ha spiegato che su Moggi fu Adamo Bove a fare "l'analisi del traffico telefonico".
Settembre 2012, Tavaroli a La Zanzara: "L'attività di controllo sulla vita degli atleti era parecchio diffusa all'epoca", ha spiegato Tavaroli, "diversi giocatori nerazzurri furono seguiti in quel periodo, sinceramente non so perché non abbiano intentato anche loro una causa nei confronti della società. I nomi? Non me li ricordo, sono passati troppi anni. Essendo il calcio un'attività importante con risvolti economici di rilievo", ha proseguito, "è giusto che le squadre sappiano cosa fanno i loro tesserati, ovviamente restando nell'ambito della legalità". Cosa che, sentendo i pareri dei giudici, non è successo con Vieri. "

Settembre 2012, Cipriani in tribunale: " (...) Pretendevano aggiornamenti settimanali, durante i quali venivano incrociati i dati in mio possesso con i dati telefonici che penso venissero direttamente da Telecom.Mi dissero di fatturare a Pirelli per ragioni di riservatezza. In sostanza non doveva comparire l'Inter".
@pavanmassimo

CALIMERO BIANCONERO....

Innazitutto vi diciamo chi è Calimero, vale a dire un personaggio dell'animazione pubblicitaria italiana, un pulcino piccolo e nero che spopolava ai tempi di Carosello, un vero e proprio testimonial pubblicitario. Il povero pulcino era caduto nel fango si era sporcato e diventato nero e non venendo più riconosciuto dalla mamma era stato messo da parte. Dopo qualche avventura negativa il pulcino tornava a essere dei colori originali e tutto tornava a posto.
Perchè vi parliamo di Calimero? Semplice, perchè dopo la prestazione di Firenze la critica si è accanita in modo molto ma molto particolare contro il più piccolo dei bianconeri, alias Sebastian Giovinco. Premettiamo che abbiamo un debole per lui, perchè tutti i giocatori che fanno la trafila dalle giovanili sono un patrimonio, a nostro parere. Da Formica Atomica a Calimero, per molti. Critiche feroci e forse ingenerose dopo una prestazione non all'altezza, ma con una squadra che sicuramente nel reparto offensivo non ha brillato. Giovinco non ha deciso la partita, ma almeno due tiri li ha fatti... Perchè lo difendiamo? Semplice, perchè lo facciamo con tutti gli attaccanti e i giocatori che vivono un momento difficile e che andrebbero incoraggiati e non messi da parte. Lo abbiamo fatto l'anno scorso con chi era in difficoltà e lo rifacciamo quest'anno, sperando che possa essere di buon auspicio per il giovane bianconero. Una squadra si dice tale se tutti si sentono parte del gruppo, rimanendo uniti e aiutandosi gli uni con gli altri. Per questa stagione serviranno tutti: Vucinic, Matri, Giovinco, Quagliarella e pure Bendtner. Giovinco deve solo trovare la propria collocazione tattica e capire all'interno del match la posizione giusta per far male. Con la Fiorentina era palese che le palle alte non le avrebbe mai prese e che come prima punta era impossibile muoversi. Forse avrebbe dovuto spostarsi o lateralmente o più indietro, ma questa è un'altra storia. Quello che vogliono vedere i tifosi da tutti quelli che scendono in campo è il massimo impegno e una corsa a perdifiato dall'inizio alla fine. Gli errori possono arrivare, ma la supponenza e la superficialità non sono ammessi. Tutti i tifosi sperano di rivedere Giovinco protagonista, consapevoli, però che le occasioni non saranno eterne. In ogni caso nessuna critica, solo tanto incoraggiamento e parole che possano muovere nell'orgoglio il talento, perchè la classe c'è ma deve scendere in campo e non rimanere sulla carta.

@pavanmassimo

CI VUOLE EQUILIBRIO

Un pareggio non abbatte le convinzioni, un pareggio non condiziona nulla. Tuttavia la sfida con la Fiorentina, per chi è abituato a vedere la Juventus padrona del campo, ha lasciato qualche indicazione importante. Questa Juventus è leggermente diversa da quella dell'anno scorso, almeno per adesso. La differenza consiste principalmente nel fatto che è anche capace di attendere e di non andare sempre all'arma bianca. Ci sono anche gli avversari e l'abbiamo visto con il Genoa e con la Fiorentina. Il primo tempo con i grifoni è stato difficile proprio come la gara di Firenze. Anzi, a dirla tutta forse i Grifoni hanno creato ancor di più della Fiorentina, ma avendo una difesa non di valore hanno pagato poi nel reparto arretrato nella ripresa. La Juventus deve crescere, dosare le forze ed essere consapevole che i campionati si vincono con la miglior difesa, perdendo meno possibile e sopratutto dando continuità ai risultati. L'anno scorso la Juventus riuscì a vincere e nelle prime giornate aveva ottenuto undici punti, due in meno di oggi. L'equilibrio e la razionalità ci dice che i bianconeri stanno facendo grandi cose, ma anche che con la Roma, sabato ci vorrà una super prestazione perchè gli scontri diretti in casa bisogna vincerli. L'anno scorso la Juventus vinse 4-0 ma soprattutto vinse tutti gli scontri diretti allo Juventus Stadium. La corsa deve ripartire e sabato sera sapremo dire di più sulla crescita della squadra.


L'equilibrio ci dice anche di non criticare certi giocatori a prescindere. Con la Fiorentina in avanti hanno fatto tutti male. La fase offensiva non ha funzionato e questo vale per tutti, criticare a prescindere il più debole non è giusto e corretto, ma questa è un'altra storia.

@pavanmassimo

DA ZERO A DIECI: DA MARZO AI 44 GATTI

La sfida con la Fiorentina ci lascia in mano un pareggio, ma alla fine poteva anche andare peggio. Pagelle con voti più bassi rispetto allo standard abituale, un da zero a dieci a cui non eravamo abituati.




Voto Zero: lo zero fisso di Palazzi oggi cede il posto allo zero della casella dei gol. Era da marzo che la Juventus non chiudeva una partita con lo zero nella casella dei gol realizzati. L'attacco ieri non ha brillato, il centrocampo non ha aiutato. Con Roma e Shakhtar servirà qualcosa di più.



Voto Uno: uno come i punti e la posizione che rimarrà il primo posto. Alla fine la Juventus manterrà la posizione e al massimo potrà condividerla con il Napoli. Una buona partenza, tredici punti con tre trasfertte come Firenze, Genova e Udine sono comunque un buon bottino.



Voto Due: due come i mezzi tiri arrivati a Viviano, troppo poco. L'attacco ha deluso creando veramente troppo poco. Da rivedere l'intesa.



Voto Tre: come le polemiche pre partita, Conte, Fiat, Berbatov. Parliamo di calcio, la Fiorentina ha una bellissima squadra, lasciate tutto il resto fuori.



Voto Quattro: all'attacco bianconero. Troppo fumoso, troppo inconsistente per essere vero. Il centrocampo non supporta e i due davanti restano isolati.



Voto Cinque: a Vucinic, Giovinco, Quagliarella, Giaccherini. In quattro non riescono a concludere quasi nulla. La Fiorentina li imbriglia. Stesso destino, stesso voto, chi entra dalla panchina poi non incide.



Voto Sei: al centrocampo bianconero. Regge a sprazzi ma soffre il pressing costante viola. A Pirlo un sei meno, purtroppo la stanchezza dell'Europeo e dell'intensità delle sfide pesa. E' meno lucido, ma non viene aiutato dai compagni. Sei anche a Lichtsteiner, meno propositivo e lucido del solito.



Voto Sette: a Bonucci, Chiellini, Barzagli, Asamoah. Reggono l'urto e Asamoah blocca tutto e tutti. I tre centrali compiono solo due mezzi svarioni, uno lasciando libero Jovetic che prende la traversa e il secondo perdendo Ljacjic. Due gol in cinque partite, comunque sono un buon biglietto da visita.



Voto Otto: alla Fiorentina. Bellissima squadra. Ci sono piaciuti particolarmente Roncaglia, roccioso, duro ma mai falloso, Borja Valero, intelligente e puntuale.



Voto Nove: a Montella. Aveva già fatto bene a Catania e fermato la Juventus al Massimino. si conferma anche a Firenze. Dopo Conte, il miglior allenatore in serie A oggi, più di Allegri, più di Stramaccioni, più di Zeman.Voto nove anche a Tagliavento, quando uno arbitra bene, va detto.



Voto Dieci: ai 44 gatti, intesi come 44 risultati utili consecutivi. A volte anche un pareggio può significare molto. Esistono giornate storte e forse ieri lo era. La Juventus comunque ha retto, ha giocato da squadra, soprattutto dietro e mostrato che anche in un ambiente ostile, contro una squadra forte che ha lottato e corso a 1,000, non vuole cedere mai il passo. Piccoli segnali. Sabato, però ci vorrà una squadra ben diversa, tutti sanno cosa si aspettano i tifosi, soprattutto perchè in panchina nella squadra avversaria ci sarà colui che ormai da anni vede nella Juve il male del calcio.



@pavanmassimo



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NON SI PUO' SEMPRE VINCERE

Quando non puoi vincere, perché l'avversario davanti gioca meglio, allora forse va bene anche un pareggio. La sfida di Firenze ci porta avanti alcune sensazioni: non sarà un campionato già vinto, non sarà un campionato semplice, perché ci sono squadre che lottano alla morte e sarà lo stesso anche con la Roma sabato. Campionato lungo, sfide che si susseguono. Che la sfida di Firenze sia stata difficile lo dice il possesso palla, la Juve vince 51 a 49, ma la Fiorentina vince nel numero di tiri. Sicuramente la Fiorentina ha messo in difficoltà la Juventus, proprio come il Genoa nel primo tempo a Marassi. Ci sta un pareggio, ci sta perché Montella, proprio come Antonio Conte e' bravo e preparato, l'avevamo visto l'anno scorso a Catania, l'abbiamo rivisto quest'anno a Firenze. Un pareggio, sarebbe stato bello vederlo ad armi pari in panchina, al momento non è possibile, speriamo di vederlo al ritorno. Nel frattempo complimenti soprattuto a chi è sceso in campo con sportività che non ha surriscaldato gli animi.




@pavanmassimo

COMPLIMENTI VIOLA ;)

Sfida difficilissima in terra Toscana, motivazioni a mille per i viola in una gara che forse è stata caricata troppo alla vigilia. Fiorentina che parte fortissimo con un pressing alto insistente e tremendo. I primi quindici minuti vedono solo un paio di lampi di Giovinco e i viola con una costante pressione. Buona la crescita della Fiorentina nel primo tempo con la Juventus che soffre la pressione e il clima sicuramente non amichevole. Nella seconda parte del primo tempo la Juventus cresce e crea un paio di potenziali situazioni pericolose fino alla traversa di Jovetic e la grande occasione di Ljajic che segnano una difesa bianconera leggermente disattenta sulle ripartenze gigliate. Una Fiorentina che ha giocato bene nel primo tempo, la Juventus sorpresa dall'aggressivita' viola non ha creato molto se non punizioni e tiri da fuori. Anche nel secondo tempo la Fiorentina dopo cinque buoni minuti di marca bianconera mostra di essere di più un palla e con Roncaglia va vicina al gol. Un secondo tempo con la Fiorentina chiaramente in forma e la Juventus che non riesce a giocare di squadra e si ferma alla trequarti. Una sfida che ha visto la Juventus soffrire, primo pareggio stagionale e primo risultato peggiore rispetto alla scorsa stagione. La Fiorentina ha giocato meglio oggi il pari sta stretto a loro. La striscia positiva continua, contro la Roma ci vorrà una Juventus migliore.




@pavanmassimo

lunedì 24 settembre 2012

SIAMO SOLI....O FORSE NO?

Siamo soli cantava Vasco Rossi, dopo quattro partite e quattro vittorie la classifica dice questo. Cade la Lazio sotto i colpi di un ex amico, si ferma il Napoli grazie a un Duca bianco fenomenale e due bianconere si allineano al colore più di moda il bianco con le strisce nere, un bellissimo colore. Insomma, al momento gli avversari stanno dietro, non conta nulla, non sedetevi sugli allori (non ce ne sono), ma sicuramente è meglio stare davanti che dietro. Ora arriva il bello contro avversari ostici (ma attenzione anche Udinese e Genoa lo erano). Fiorentina e Roma per rivalità sono sfide difficilissime, sentitissime e la sfida con lo Shakhtar e' la partita più importante del girone. Non fasciamoci la testa, una sfida alla volta. A Firenze saremo soli, come al soliti, figli di un calcio che vede la rivalità accesissima. La Fiorentina e' bella, molto bella, Montella bravo, molto bravo, Jovetic un top, forse top player. Insomma, domani sera si vivranno nuove emozioni, glu uomini di Montella se giocheranno come dicono (da Roncaglia in avanti) saranno indemoniati, giocheranno la partita della vita. I bianconeri sono avvisati, ma forse da qui alla fine tutti la giocheranno. Nel frattempo lungo il cammino la Juventus trova insospettabili alleati.. domani però un solo obiettivo, continuare a rimanere soli e a cercare il condottiero in alto (ovunque lui sia) e al suo segnale...."scatenate l'infeno".



@pavanmassimo

"L'ESPERTO" CAMPIONE E IL "BABY"

Antonio Conte e Massimo Carrera hanno creato una macchina molto ma molto ben organizzata. Escono Pirlo, Barzagli, Vidal, Lichtsteiner ed entrano Pogba, Lucio, Giaccherini e Isla e la macchina non ne risente, anzi, gioca e crea come sempre. Tutti titolari diceva Antonio Conte, tutti titolari, ripete e ha ripetuto spesso Massimo Carrera. Parole verissime, parole sante per una squadra che sta acquisendo partita dopo partita, gol dopo gol una maturità sempre maggiore. Nella sfida di sabato sera si è' visto un grandissimo Quagliarella, ma non solo, tutti hanno giocato alla grande. Due su tutti si sono distinti per ragioni diverse: l'esperto campione e il baby prodigio. Lucio ha mostrato delle giocate d'alta scuola, testa alta, corsa e tanto cuore. Inserimento lento del brasiliano ma ora sembra pronto, sarà utilissimo, Marotta spera di aver pescato un nuovo jolly. Sicuramente il jolly l'ha pescato il direttore bianconero con Pogba. Il baby francese ha giocato con personalità nel primo tempo, nessuna emozione, non è' Pirlo ma può diventare un campione, nessuna pressione su di lui, solo consapevolezza che il futuro e' roseo, nella Juventus sono tutti titolari.




@pavanmassimo

STRANI AMORI CHE FINISCONO...I "PROVINCIALI BIANCONERI SORRIDONO"

Strani amori che finiscono, le bianconere Siena, Udinese e forse anche la Juventus, ridono, a Milano si sfila in passerella e basta, vista la settimana della moda, ma in campo la corsa si ferma e lascia spazio alle brutte figure. La Juventus resta a dodici a dieci arriva un Napoli che rischia a Catania, salvata da De Sanctis, in undici contro dieci per tutta la gara. Il Milan a nove punti dalla Juve, paga i cambiamenti, l'Inter, non si sa, visti gli investimenti e il lavoro della società. Lucio da Torino ride, chissà se qualcuno si stia pentendo di Stramaccioni e delle cessioni di Maicon e del centrale.Strani amori che finiscono, forse la legge del campo come sempre ha ragione e dice che le milanesi sono in crisi, crisi momentanea, forse ma crisi e'. Alla fine a Torino si sentono provinciali e ne sono orgogliosi, perché con questo spirito si fanno le imprese, quelle dei trenta scudetti, i metropolitani sono altri...quelli in passerella, quelli dei cartonati.
@pavanmassimo

IN TEORIA SAREBBE SOLO CALCIO, INVECE PER QUATTRO MOTIVI SARÀ ALTRO...

In teoria martedì prossimo a Firenze ci sarebbe Fiorentina-Juventus, una bellissima partita di calcio. Purtroppo per diversi motivi non sarà così e leggiamo e vediamo cose che non vorremmo vedere e sentire. Tensioni eccessive, polemiche inutili.




Riassumiamo i motivi per cui la sfida non è' normale.



PENTAGRAMMA E RIVALITÀ STORICA: La rivalità storica e il pentagramma dell'anno scorso (0-5) hanno alimentato tensioni che i tifosi viola sentono fortemente voglia di rivalsa che supera tutto, partita dell'anno che nessuno vuole perdere. Ma fino a quando la rivalità rimane sportiva, anche se forte andrebbe bene.



CASO BERBATOV: a creare tensione il presunto e finto sgarbo per Berbatov. La Fiorentina accusa, la Juve non risponde. Risponde Jol (allenatore del Fulham) che dice di aver telefonato e convinto lui Berbatov. Caso risolto? Si spera di si. Basta mettere in mezzo la Juve, grazie.



CASO FIAT: accuse gratuite. Della Valle attacca la Fiat e gli Agnelli. Polemiche sterili e argomenti che andrebbero discussi in modo diverso, non si fa il bene del paese con questi attacchi, però', dicendo che le auto Fiat sono brutte si aiuta un'azienda? Se dicessimo che le Tods sono brutte qualcuno si offenderebbe...forse si.



CASO CONTE: lo vogliono mettere nello stanzino, nel bagno, nel box e addirittura in albergo. In qualsiasi luogo purché stia lontano e zitto...vi ricordiamo che Conte e' una persona non un soprammobile...anche qui forse sarebbe meglio di parlare di meno e fare di più per offrire un servizio adeguato.



Insomma,riassumendo, situazione difficile, chiunque vada allo stadio usi coscienza e senso civico. È' solo una partita di calcio e speriamo sia bellissima, ma con questa bellissima Fiorentina del bravo Montella e questa Juventus, siamo sicuri che lo sarà,



@pavanmassimo

Juve-Chievo da youtube

DA ZERO A DIECI: NON RISPETTO DA ZERO, UN FAB-ULOUS CORO DA DIECI

Torna il Campionato e prima della doppia sfida Firenze- Roma torna da Zero a Dieci per commentare con i numeri la bella sfida con il Chievo Verona.




Voto Zero: lo zero fisso di Palazzi oggi cede il posto allo zero per le polemiche sulla posizione di Antonio Conte a Firenze. È' così difficile trovare il posto a una persona? Perché caricare ancora la partita di tensioni? Inutilità.



Voto Uno: alle maglie del Chievo. Semplicemente e cromaticamente pessime. Gli sbandieratori da palio erano troppi.



Voto Due: due come i mezzi tiri arrivati a Buffon in tutti i novanta minuti. La miglior prova difensiva dell'anno: ermetici.



Voto Tre: alla gestione mediatica del caso Berbatov e all'allenatore del Fulham che ha ammesso di aver telefonato e convinto Berbatov quando era in viaggio. Dirlo prima no? Ora la Fiorentina se la prenderà con lui?



Voto Quattro: nessuno da quattro, solo le vittorie consecutive. I numeri sostengono il momentaneo primo posto solitario.



Voto Cinque: al l'atteggiamento del Chievo. Troppo rinunciatario, fa solo e tutto la Juve, il Chievo arranca e non riesce a ripetere l'imbattibilita' contro i bianconeri.



Voto Sei: sei come i punti in più dell'anno scorso dopo aver giocato a Udine, Genoa e Chievo in casa, bene così, bonus da mantenere. Sei a Pellissier, di stima, anche se non la vede mai, potrà rifarsi mercoledì...contro chi? Ah..l'Inter. Sei anche a Isla, bravo ma non ancora in palla. Sappiamo che è' un campione. Sei anche a Bendnter: sarebbe un senza voto, ma l'impegno c'è stato deve crescere l'Intesa.



Voto Sette: a Bonucci, Chiellini, Marchisio, Asamoah. Ottime partite con prestazioni convincenti. Asamoah sempre decisivo sulla fascia. Sette meno a Vucinic, ispirato ma troppo egoista.



Voto Otto: a Lucio e Giaccherini. Voti alti per ragioni diverse. Il primo perché vuole vincere la sua scommessa di giocatore ancora grande, il secondo perché corre e si muove ovunque, un folletto che compare e scompare.



Voto Nove: all'affare Pogba. Verratti costato dieci, Pogba zero. Vedremo un domani chi farà meglio, intanto il francese ieri ha giocato da sei e mezzo ma con personalità da vendere. Potenziale campione e affare da nove per Marotta.



Voto Dieci: a "fabulous fab". Per parlare di questa partita avevamo citato i gol antichi al Chievo e chiesto di farne ancora uno. Fabio "favoloso" si è ripetuto. Parte la canzoncina: "Sai perché mi batte il CORAZON..." Quagliarella e' tornato, ci piacerebbe continuasse così, Firenze e la partita con la Roma incombono, tutti sanno quanto contano.



@pavanmassimo

L'AUTISTA C'È MA NON SI VEDE

Quarta vittoria su quattro partite, ottimo inizio, nulla da dire. L'anno scorso, la squadra senza le coppe aveva fatto due vittorie e due pareggi. Grande inizio, miglior partita in assoluto quella con il Chievo. Vista la stanchezza, visti i cambi, visto l'atteggiamento, la Juventus sta acquisendo la giusta mentalità che rende i tifosi sereni nel vedere la forza che la squadra mette in campo e i giocatori consapevoli delle loro caratteristiche. Questa squadra e' una macchina che deve avere meccanismi e giocatori ben oliati ma consapevoli che l'autista c'è anche se non si vede. Zero pensieri per Buffon ieri, zero preoccupazioni e giocatori che seguono in modo incredibile il loro profeta. Ci manca, non lo vediamo, ma sappiamo che c'è.... L'autista c'è ma non si vede, seguitelo cari giocatori e anche a Firenze ci toglieremo delle soddisfazioni, lui c'è sempre e comunque.




@pavanmassimo

SAI PERCHÉ CI BATTE IL CORAZON?

Le partite non sono mai semplici e il primo tempo l'ha dimostrato come il fatto che i bravi giocatori, se stanno bene possono dare il loro contributo.


Partenza lenta bianconera con il Chievo che non mostra minima emozione a Torino. La Juventus e' partita con ritmi bassi e nei primi dieci minuti. Occasioni per Quagliarella e Vucinic ma sul primo Sorrentino e' attentissimo. La Juve cresce con il passare dei minuti e crea approfittando nel primo tempo dell'assenza di gioco del Chievo. Una Juventus fermata da Sorrentino da una parte e dall'imprecisione dall'altra. Nel primo tempo buoni spunti di Lucio molto attivo e Isla, bravo a proporsi. Molto bene anche Giaccherini, impreciso, però in zona tiro. Nel secondo tempo la Juventus prova ad alzare il ritmo ma le occasioni nei primi quindici minuti sono a singhiozzo. Ci pensa prima Chiellini a svegliare super Sorrentino e poi Quagliarella che segna solo gol bellissimi a battere il portiere clivense con una prodezza. Quagliarella scatenato che ripete pochi minuti dopo la freddezza sfruttando un assist al bacio di Asamoah.

Spazio nel finale anche per Bendtner, leggermente legnoso ma propositivo. Pratica sbrigata si vola a dodici e si aspettano gli altri, martedì sfida difficilissima. Motivetto della notte: Sai perché mi batte il CORAZON....? Ho visto Quagliarella...



@pavanmassimo

giovedì 20 settembre 2012

QUANDO IL DIRETTORE D'ORCHESTRA VIENE MESSO DAL PALCO ALLA GALLERIA

Esistono due tipi di calcio. Da una parte c'è quello del campo, quello della fatica, del sudore, del lavoro, della forza, della convinzione, del gioco, della tattica, della costanza, del cuore, della passione, dell'amore per la maglia, dell'onore, della sportività, del coraggio.... potremmo continuare all'infinito con termini adatti alla Juventus di ieri, figlia e spartito generato da Antonio Conte, il suo staff composto da Angelo Alessio e Massimo Carrera e la società con Beppe Marotta, Fabio Paratici, Pavel Nedved e ovviamente Andrea Agnelli. Insomma, da una parte c'è questo e dall'altra c'è l'altro calcio, quello che esiste in italia, il calcio dei pentiti, dei soldini facili, delle scommessine, delle truffettine, delle risatine, delle invidie, delle ingiustizie, del disonore, delle telefonatine, delle incoerenze, delle prove assenti, dei dibattimenti mancati, dei paginoni dei giornali a caso, delle incongruenze, dei " chi è Carobbio?", dei tribunali, del "so tutto io", del deve stare in hotel, del deve sedersi la, del doveva prendere tre anni, del radiato, della santa inquisizione, della Corte federale, del primo grado, del secondo grado, Tnis, del Tum, del Tam e del Tnas... potremmo continuare... anche qui all'infinito. E' l'Italia del calcio masochista che si punisce alla Tafazzi...




Ecco scegliete voi che Italia siamo, i tifosi della Juventus sono dalla parte del lavoro e hanno dimostrato ieri anche come si comporta una tifoseria all'estero... da Dieci. Unico neo il dover riscontrare che l'Italia che si comporta da "Tafazzi" ha deciso di mandare in gabbia il suo direttore d'orchestra. Impossibile accettare che a una prima teatrale (la prima di Champions ieri lo era) Antonio Conte debba stare li, impossibile accettare supinamente questa situazione. Se l'Italia vuole cambiare la sua immagine, se l'Italia vuole risalire, se l'Italia vuole di nuovo avere tre o quattro squadre in Champions League sappia cambiare dall'interno, perchè un Paese che manda il direttore d'orchestra in galleria non merita di andare a teatro, merita di stare al Circo...con tutto il rispetto dei leoni (poverini) e delle zebre (che ci stanno più simpatiche).



@pavanmassimo

DA ZERO A DIECI: ZERO AL PITTORE SENZA TELA, DIECI ALL'ABBRACCIO VIRTUALE

Prima edizione di da Zero a Dieci in Champions League Edition, from Stamford Bridge.




Voto Zero: lo zero fisso di Palazzi oggi cede il posto allo zero ripetuto per la squalfica di Antonio Conte. Ecco, bravi grazie per aver negato ad un pittore di toccare con mano il suo capolavoro. Forse siamo ripetitivi, che il Tnas ci porti giustizia, please-.



Voto Uno: ai gufi antijuventini che pensavano al carosello da fare dopo il 2-0 del Chelsea, Sorry, alla prossima.



Voto Due: due come i bellissimi gol realizzati e due come i gol di svantaggio alla mezz'ora. Un due che porta fortuna e che ricorre dopo il 2-2 di Torino dell'ultima sfida ai Blues.



Voto Tre: alla difesa del Chelsea, tagli troppo facili, giocatori bianconeri quattro volte davanti al portiere. Terry non è sembrato irresistibile. Dalla loro solo la grande fisicità, mentre l'attenzione è rimasta altrove.



Voto Quattro: a David Luiz. Troppo macchinoso, lento e falloso, ha travolto spesso e volentieri tutto e tutti, Cahill non è meglio? Paracarro.



Voto Cinque: a Sebastian Giovinco. Una pausa dopo buone prestazioni. Partita sotto tono con poche luci, contrasti sempre persi, una punizione (la prima che Pirlo gli concede) sprecata. Troppo poco per avere sei. Da rivedere.



Voto Sei: a Pirlo e Vucinic e siamo generosi. Il regista ottiene un voto sulla fiducia, il motto Keep calm and pass to Pirlo, oggi funziona meno. Vucinic gioca bene ma non è il genio che aspettavamo. Sei anche ad Asamoah che paga l'emozione forse e la fisicità di un Ivanovic duro come una montagna.



Voto Sette: a Marchisio, Lichtsteiner e la difesa. Sulla difesa diamo sette anche se ha preso due gol perché ha bloccato Hazard e Torres. Il secondo gol di Oscar e' una prodezza, il primo meriterebbe un richiamo da meno meno a Bonucci. Chiellini si avvicina a un sette più, il suo secondo tempo è di gran livello. Marchisio anche lui sopra le righe, l'assist al bacio poi...Sette a a Buffon, incolpevole sui gol, si dimostra sempre bravo in uscita e su Ivanovic è attento.



Voto Otto: a Quagliarella. L'arte della freddezza e dell'essere nel posto giusto al momento giusto. Giustamente a fine partita dic ela sua, ma nelal Juventus bisogna sapere aspettare e colpire. Ha scalato posizioni con quel gol, nessuna polemica, solo la consapevolezza di essere, con il Chievo, dall'inizio vogliamo lo stesso spartito.



Voto Nove: a Vidal . Quando il gioco si fa duro arriva Arturo... eh si. Vidal vero "Braveheart" che con una caviglia così così segna e che gol, lotta con il coltello tra i denti e dimostra bene a chi l'osserva cos'è la Juventinità.



Voto Dieci: all'abbraccio che non ha potuto dare Conte ai suoi giocatori, quindi glielo diamo virtuale insieme ai 3.500 eroi di Stamford Bridge....I tifosi bianconeri insieme all'abbraccio che Conte ha dato al malcapitato di turno, merita dieci.



@pavanmassimo

LE ZEBRE HANNO FAME

Le zebre possono battere i leoni? Forse si, lo vedremo magari al ritorno, sicuramente possono impaurirli, dopo essere stati sotto di due gol, con una reazione di orgoglio, cuore e da DNA bianconero. Quell'uno-due del Chelsea avrebbe ucciso chiunque, la Juventus non si scompone, crea gioco e fa quello che deve fare chi indossa quella maglia. La sfida di Stamford ci ricorda quella sfida del San Paolo da 3-1 a 3-3, una reazione forte e convinta, proprio come allora. L'atteggiamento e la reazione e' quella giusta. Le motivazioni sono ancora alte e la squadra ha rutrovato dopo delle prime prove buone a tratti quella convinzione antica. Aspettavamo il segnale, forse Antonio Conte ha fatto quel segnale dalla tribuna e tutti hanno scatenato "l'inferno". Le zebre hanno ancora fame, hanno voglia, non hanno perso il carattere. La corsa e' solo cominciata....




@pavanmassimo

UN DEBUTTO DA OSCAR

La sfida del ritorno dove la Juventus dovrebbe sempre stare, cosi la volevano i tifosi. Una partita da Oscar.


Nel catino di Stamford la Juventus supera indenne i primi dieci minuti e ribatte colpo su colpo. La squadra bianconera non si e' fatta intimorire e ha lottato colpo su colpo. Una grande occasione per Marchisio e una risposta in mischia dei Blues hanno segnato l'inizio di partita. La Juventus ha avuto l'approccio giusto, quello che volevamo. Il Chelsea ha giocato di forza tentando lo sfondamento sugli esterni. Al trentesimo occasione d'oro per Vucinic che sbaglia il tiro mandando sull'esterno della rete. Gol sbagliato e gol subito la difesa non copre e permette il tiro ad Oscar, Bonucci devia e infila Buffon. La sfortuna incombe dopo un buon inizio. Al trentaduesimo Oscar inventa una prodezza su un rimpallo con un eurogol eccezionale. La Juve, pero' non molla e non vuole alzare bandiera bianca. Ci pensa Arturo Vidal, eroico, zoppicante a bucare Cech con un tiro a fil di palo. Un primo tempo comunque buono dove la Juventus ha giocato alla pari con i campioni d'Europa.

Nel secondo tempo partono meglio i Blues che impegnano Buffon da lontano con Ivanovic e Lampard. La Juve non cresce e Giovinco non brilla sprecando una bella punizione al quindicesimo. Dal ventesimo la Juve cresce e crea qualcosa ma il Chelsea sfrutta la tecnica Barcellona, chiusura e contropiede. La Juventus ha un leggero predominio ma non riesce a concretizzare e il Chelsea si difende ordinatamente. Carrera toglie un Giovinco sbiadito e concede quindici minuti a Quagliarella. E' il minuto ottanta quando Quagliarella sfrutta una magia di Marchisio e segna il gol del pareggio facendo passare la palla sotto le gambe di Cech. La Juventus sfrutta il momento down del Chelsea e con Quagliarella va vicinissima al 3-2 colpendo la traversa. La partita si chiude in pareggio, per la Juve una buona prestazione contro i campioni di Europa. Il girone inizia bene, ma la corsa e' solo iniziata.



@pavanmassimo

mercoledì 19 settembre 2012

IL QUINTO ELEMENTO: "IL FOLLETTO BELGA"

Prima edizione internazionale del Quinto elemento e sicuramente non basterebbero cinque elementi per definire i punti di forza del Chelsea. Forse servirebbe un piccolo manuale utente, ma proviamo ugualmente a identificare quelli che ci sembrano i cinque fattori di interesse


STAMFORD BRIDGE E L'EMOZIONE: lo stadio del Chelsea, come già Marassi è un catino caldissimo, I tifosi, come nello Juventus stadium sono li e ti guardano negli occhi, li puoi sentire respirare e gridare a più non posso. I più timidi possono spaventarsi, i più coraggiosi devono tirare fuori "l'animo da battaglia". L'emozione, però potrebbe giocare un brutto scherzo.

FRANKIE LAMPARD: Se Andrea Pirlo è il veterano da una parte, la stessa cosa potremmo dire di Frankie Lampard, semplicemente una leggenda. Vicino alla Juve anni fa ha coronato con la Champions il suo sogno.

JOHN TERRY: Gemello di Lampard, orfano di Drogba. Si dice che le grandi squadre hanno la loro dorsale portiere-difesa-centrocampo e attacco. Cech-Terry-Lampard e Drogba sono stati per anni la dorsale sinonimo di vittorie. I recenti casi spinosi di razzismo hanno danneggiato la sua immagine, anche se abbiamo visto che tra quello che dicono i media e quello che succede passa sempre una gran bella differenza, comunque il giocatore rimane di valore assoluto.

DI MATTEO: il mister che non ti aspetti. Dopo l'esonero di Villas Boas, in pochissimi avrebbero puntato sul Chelsea trionfatore in Champions, in pochissimi avrebbero scommesso sulla vittoria del Chelsea ai danni del Barcellona. In pochi hanno vinto, uno di quelli è Di Matteo, tecnico serio, preparato e braco: chapeau.
IL QUINTO ELEMENTO: EDEN HAZARD. Per chi legge tuttojuve.com da un pò di tempo, sicuramente avrà capito che abbiamo una personale simpatia per questo giocatore. Doti innate, come la classe, il carattere, la voglia di emergere e la fantasia. Ci piaceva, ci piace, se gioca può essere decisivo, il quinto elemento è lui, più di Torres, più di Ramires, guardatelo e marcatelo con attenzione maniacale.

TUTTO E' PRONTO, VOGLIAMO ASCOLTARLA...



Ci siamo, stiamo tornando, London Calling dicevano i Clash nel 1979, London Calling ha scritto qualcuno. Forse qualcuno l'ha ascoltata ma a dire la verità non è quella che vogliamo ascoltare e che ascolteremo. La nostra musichetta è quella che c'è all'ingresso delle squadre, quella musichetta che evidenzia l'ingresso nel gotha del calcio. I tifosi bianconeri sono prontissimi, i giocatori devono esserlo, quindi se vogliamo essere da Europa comportiamoci in modo giusto, come sempre del resto. La vetrina Europea è il palcoscenico che spetta di diritto alla Juventus. Quest'estate abbiamo viaggiato in Europa e Asia e tutti sanno cos'è la Juventus, ma pochi l'hanno vista giocare perchè il campionato italiano è ormai di secondo piano. E' venuto il momento di mostrare la "piece teatrale" bianconera. Il regista in panchina (o dove sarà) Antonio Conte coadiuvato dal direttore d'orechestra Massimo Carrera sta posizionando le pedine e scrivendo lo spartito. Il regista in campo, Andrea Pirlo è pronto è pronto a far suonare tutti gli strumenti bianconeri in difesa, centrocampo e attacco, aiutato dai grandi saggi come Buffon e dai nuovi come Marchisio, Chiellini nuovi alfieri di juventinità. C'è una musichetta da suonare ed è quella del gioco, delle motivazioni e del lavoro. Antonio Conte ha riportato la Juventus dove deve stare, è un peccato non vederlo dove dovrebbe vivere il match, ma quella è un'altra storia. I giocatori dovranno dare il 110% anche per lui, le ingiustizie si superano solo e soltanto con il lavoro.


@pavanmassimo

DA STAMFORD A OXFORD PER UNA LAUREA...

La Juventus passa e incassa la sfida più attesa. Stasera la partita sarà qualcosa di più di un semplice match. Prima regola. giocare bene e impressionare, cercando di portare a casa un risultato positivo in vista del girone che non sarà per nulla semplice. La Juventus dovrà dimostrare con i fatti che questa squadra può superare il gradino che le manca: la consapevolezza della grandezza internazionale. Dopo aver abbattuto nello scorso anno tutte le concorrenti italiane stasera c'è l'esame di laurea contro i campioni d'Europa. Sfida difficilissima ricordando che le squadre italiane in Europa hanno spesso preso il due di picche e che l'Inghilterra (vedi Napoli e Milan) ha sempre visto o quasi le squadre inglesi trionfare, che l'anno scorso a Londra hanno fatto piangere le italiane. Ora per la Juventus arriva l'esame più importante, il gradino più altro da scalare. La squadra sembra essere pronta e potremo valutare da subito il peso specifico dei ragazzi di Conte e Carrera. Gli occhi del mondo stasera saranno tutti per i bianconeri.




@pavanmassimo

VINCENTE FA RIMA CON ANTIPATICO, ECCO LA CONFERMA DA UN SONDAGGIO E COSA DICONO E DOVE SONO I TIFOSI DELLA JUVE

L'edizione odierna di Repubblica riporta la mappa della tifoseria in Italia, tramite il sondaggio di Demos-Coop
Il sondaggio è stato condotto da Demetra nel periodo 03 - 07 settembre 2012. Il campione nazionale intervistato è tratto dall'elenco di abbonati alla telefonia fissa (N=1416, rifiuti/sostituzioni: 6.667) ed è rappresentativo della popolazione italiana con 15 anni e oltre per genere, età, titolo di studio e zona geopolitica di residenza. I dati sono stati ponderati in base al titolo di studio con margine di errore 2.6% (fonte Demos).
Siamo andati a sviscerare dati e tabelle con considerazioni anche diverse da quelle di Repubblicca Le principali considerazioni del quotidiano sono la riduzione del numero dei tifosi che sarebbero dovuti agli scandali che hanno colpito il mondo del pallone. Dal punto di vista dei tifosi, rimane stabile la Juventus così come il Milan mentre cresce il Napoli e la Roma. L'Inter cala e rischia di essere scavalcata dal Napoli.

Le nostre considerazioni sono semplici.

CHI VINCE E' ANTIPATICO. Il fatto che l'Inter vincesse, come prima la Juventus e ora nuovamente la Juventus aumenta l'indice di antipatia avversario. La Juventus è passata dal 13% dei settimi posti al 26%, nonostante abbia avuto più rigori a favore due anni fa che l'anno passato. Lo stesso vale per l'Inter passata dal 19% di due anni fa al 12% o il Milan dal 12% post scudetto al 9% del secondo posto. La politica del famoso "smile" non paga quindi, meglio antipatici e vincenti.

TUTTI CONTRO LA JUVE: altro fattore da segnalare è come tutte le squadre vedano nella Juventus la principale rivale storica, addirittura anche i tifosi romanisti interpellati la vedono come antogonista principale con il 29% rispetto alla Lazio (21%). Accesissima la rivalità dei tifosi del Napoli e dell'Inter, vicina al 50%. De segalare come i tifosi della Juventus presentino il più basso valore di antagonismo.
SCOMMESSOPOLI, OPINIONI OPPOSTE: Purtroppo ci tocca rilevare come ancora una volta la disinformazione in Italia regna sovrana. Per oltre un tifoso su due di Inter, Milan, Napoli e Roma le decisioni su scommessopoli sono state giuste, sette tifosi su dieci della Juventus invece pensano l'opposto.

PASSIONE DISTRIBUITA LUNGO LO STIVALE: come detto precedentemente la Juventus, almeno secondo il sondaggio vede un calo dei tifosi da 29,2 a 28,5% (-0,7%), ma la passione resta immutata con fasce di tifo che oscillano dal 36.8 del Nord Ovest al 31,1% del Nord Est, 20,1% del Centro e 25,8% del Sud e Isole. La Juventus viene battuta al Centro dalla Roma (25,6%) e al Sud e Isole dal Napoli (29,1%)

Insomma, la Juventus piace sempre, anche se è antipatica, ma alla fine meglio essere invidiati che derisi, meglio raccontare le vittorie che le sconfitte, meglio raccontare la verita e le ingiustizie verso Antonio Conte, che credere alle favore del pentito di turno.
@pavanmassimo

DA "WHO'S THAT GIRL--- A WHO'S THAT MAN"



Alla fine degli anni ottanta impazzava nelle radio la canzone "Who's that girl" di Madonna, ne facero anche un film nel 1987, non un film memorabile. Chi è costei, possiamo trodurlo, "Whos' that man", chi è costui, si chiedono ora in Inghilterra ma non solo leggendo che Conte è squalificato e non siederà in panchina domani a Stamford Bridge. Ovviamente chi è costui non è rivolta a Conte o a Massimo Carrera, ma a Filippo Carobbio, per gli "amici" Pippo, colui che ha portato con le sue accuse alla squalifica dell'autore dei quarantuno risultati utili consecutivi della vecchia signora. In Inghilterra ma non solo, sono colpiti. Alcuni anni fa, sempre per parlare con lo stile di Madonna dicevano "Italians do it better" (gli italiani lo fanno meglio), indicando che sapevano creare calcio e avere un campionato invidiato. Ora potrebbero chiaramente dire l'opposto. Incredibile e inspiegabile come un giocatore sconosciuto che si è venduto per più di una volta, tradendo società, tifosi e compagni possa superare per credibilità e senza nessuna prova quella di un esempio di sportività, rispetto e soprattutto coraggio (ricordando l'episodio di Lecce-Bari), come Antonio Conte. In Inghilterra chiaramente sono contenti, del resto senza Conte in panchina meglio per i Blues e per il calcio inglese, ma francamente sono "basiti", l'Italia da Isla Bonita è diventata la Penisola delle Banane, o se preferite Repubblica...di un mondo dove le leggi sono fatte ad hoc per danneggiare il sistema calcio italia e dove la giustizia diventa censore veloce per la Juventus e lento prescrittore per gli altri.




@pavanmassimo

E' FINITA L'ESTATE, IL GENIO TOGLIE LE CIABATTINE

L'anno passato abbiamo scritto per settimane e poi per mesi la parabola del "genio e sregolatezza" per raccontare la storia della stagione di Mirko Vucinic. Il montenegrino alla terza partita di campionato dell'anno scorso segnava e poi veniva espulso per doppia ammonizione. Allora era genio e sregolatezza. Nel corso della stagione tante magie e qualche "colpo di testa" che lo ha portato a prendersi lunghe pause, definito da noi la pausa "delle ciabatte da mare", questo non gli ha impedito pero' di essere uni dei migliori e dei piu' decisivi. Quest'anno, invece, Vucinic è entrato subito alla grande dentro la stagione bianconera. Giocate decisive, magie e tanto impegno con pause ridotte allo zero. Decisivo a Udine, decisivo a Genova, bravo in nazionale. Mirko sta raggiungendo la consapevolezza del campione assoluto come era Dejan Savicevic, un montegrino che ha fatto la storia. Il genio era Savicevic, il genio potrebbe diventare Vucinic. Ormai l'età è quella giusta, il palmares comincia a essere ricco come la bacheca, i grandi campioni sanno incidere sempre e con continuità, Mirko ci proverà, del resto la stagione estiva sta finendo, via le ciabatte e dentro le scarpe da campione, a partire da Stamford Bridge, contro un Chelsea già colpito in passato.




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lunedì 17 settembre 2012

FATELO USCIRE!!! IN INGHILTERRA NEL FRATTEMPO...

Terza puntata (di campionato, quarta in assoluto per gare ufficiali) della serie "il leone in gabbia". Il re leone, verrebbe da dire vista la serie di quarantadue circa risultati utili consecutivi (quarantuno con lui). Gioia contenuta ieri per la rimonta e il bel secondo tempo. Ci sarebbe piaciuto, avremmo voluto sapere le sue riflessioni sul match, alcune risposte sui cambi e sulla difesa, la sua gioia ma anche la sua "rabbia", risposte rimandate anche se il buon Massimo Carrera sta facendo un grandissimo lavoro e va ringraziato alla grande. Il cuore, però, è sempre con Antonio Conte, impossibile non rattristarsi vedendo quel gabbiotto con dentro un "leone triste", insomma, la speranza è che al più presto la giustizia possa rinsavire e portare termine a questo scempio giuridico. Dopo la sagoma di Preziosi (veramente pessima), noi non vogliamo un Conte in gabbia o sagomato o in cartone, ma un Conte in campo, quello è il suo posto, quello è il suo destino. Il suo valore aggiunto è enorme e manca. Nel frattempo a Stamford Bridge e in Inghilterra cominciano a chiedersi, "dove metteremo Conte?" e in seconda battuta, "perchè è stato squalificato", i più curiosi infine chiedono, ma "Chi è Pippo Carobbio...?"




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GOOD LUCK MR FOOTBALL...

Alessandro Del Piero ha parlato poche ore fa nella prima conferenza stampa austaliana, ecco alcune parole, tradotte dalla nostra redazione: "So che ci sono molte aspettative e mi piace. Ho giocato 19 anni con la Juventus e nella Juventus devi vincere, ogni partita, ogni anno. Fortunatamente molte volte è accaduto, ma in tutta la mia vita ho giocato per vincere. Sono qui per vincere, sono qui perchè credo nella vittoria. Prima di tutto sono qui per giocare con il Sidney Fc. Spero d crescere giorno dopo giorno con l'A-League, crescendo partita dopo partita, è un duro lavoro".




Sulla decisione dell'Australia: "Era facile decidere per l'Australia perchè il progetto è molto interessante. In tutti c'è una passione forte per il calcio ("soccer blood") e speriamo di risvegliare questo sentimento. Ho lavorato per due mesi con il mio allenatore personale e un team giovanile in Italia. Ho fatto di tutto per stare nelle migliori condizioni Ora devo lavorare con la mia squadra".

FATICOSAMENTE PIU' QUATTRO

La trasferta di Genova riporta la squadra a Torino con buone indicazioni. La squadra ha avuto una grandissima reazione nello svantaggio, un secondo tempo fatto di intensità e una crescita continua. Ovviamente c'è qualche ombra e la sfida di Marassi non e' stata semplice. Il Genoa ha mostrato una pressione costante e giocato un primo tempo concreto e deciso. I rossoblù meritavano il vantaggio e proprio sul piu' bello hanno visto la loro corsa bloccata da un super Buffon. In quella parata ci sta tutta la sfida con il vento che cambia e la Juventus che torna sul palcoscenico. Nonostante le difficoltà di ieri la Juventus ha due punti in piu dell'anno scorso e quattro negli scontri diretti avendo vinto a Genova e Udine, campi dove l'anno scorso aveva pareggiato. Insomma, la prestazione nel primo tempo non e' stata all'altezza ma il risultato e' buono. Ora la Juventus si concentra sulla Champions, sfida difficilissima, la squadra deve essere pronta, questa volta ci vorrà l'attenzione del secondo tempo.




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GENOA-JUVENTUS: 1-3 COMPLIMENTI ANCHE AL GENOA





LE DUE LEGGI DEL CALCIO SI MANIFESTANO A MARASSI

Una canzone diceva "la dura legge del gol"....in effetti questa legge insieme a quella del gol sbagliato e gol subito si e' manifestata oggi a Marassi. La Juventus nel primo tempo e' stata brutta, disattenta, presuntuosa e poco precisa. La ripresa ha mostrato una Juventus diversa ma solo al minuto sessantuno c'è stata la svolta della gara, Buffon si dimostra un supereroe su Bertolacci, Vucinic inventa e Giaccherini segna alla scuola di Alex Del Piero. La svolta del match e' tutta qui, una gara che il Genoa aveva giocato benissimo, un punteggio che la punisce forse troppo, ma la Juventus nel secondo tempo ha mostrato la sua forza, la sua potenza, il suo cinismo. Oggi le leggi del calcio sono state sufficienti per piegare un mai lodato Genoa, domani, probabilmente non basteranno, bisognerà crescere, risalire in cattedra per novanta minuti e mostrare quello che abbiamo mostrato visto nella ripresa. Questa squadra, quella della ripresa, pero' quanto ci piace...




@pavanmassimo

CHE PAURA, MA VA BENE COSI'

Sfida di Genova che si presentava difficile e che vede la Juventus subito in difficoltà con un Genoa arrembante e voglioso. Bene i rossoblù con Immobile e Borriello bravi a mettere pressione e sfruttare le iniziali incertezze della difesa bianconera. La Juventus non c'è nei primi dieci minuti e Immobile si divora un gol incredibile sull'ennesimo errore bianconero, la sua conclusione si spegne a lato solo davanti a Buffon. Al minuto diciassette il Genoa passa meritatamente in vantaggio con Immobile che si dimostra bravo e preciso recuperando dall'errore precedente. La Juventus sembra senza idee e per la prima mezz'ora c'è sostanzialmente solo il Genoa. Il Genoa crea ancora con Borriello a fine primo tempo ma in extremis chiude tutto Bonucci salvando un gol già fatto. La Juventus cresce a fine primo tempo, un risveglio tardivo. La Juventus si addormenta poi con Marchisio che perde un pallone creando una grande occasione per il Genoa. Il primo tempo vede in campo la peggior Juventus della stagione, il Genoa merita il vantaggio. La Juventus riprenda il secondo tempo con piglio diverso, troppi cross comunque per una Juve che ha solo Matri a centro area. Giovinco si inventa l'azione del pareggio ma il palo prima e Giaccherini poi sulla ribattuta dicono no. La Juventus ci prova ancora ma non sfonda con Carrera che inserisce Vucinic e Asamoah. Il Genoa pero' non molla e colpisce una traversa con Borriello dimostrandosi vivo. La legge del calcio si manifesta al minuto 61 gol sbagliato da Bertolacci a tu per tu con Buffon miracoloso e Giaccherini che segna un gol alla Del Piero su magia di Vucinic. La Juventus e' viva dopo il pareggio e la partita apertissima. Il Genoa nella seconda parte della ripresa ci riprova. La Juventus cresce e trova il rigore con Asamoah che sfrutta un errore di Bertolacci che abbatte in modo ingenuo il Ghanese. Vucinic dal dischetto non sbaglia. La Juventus fa possesso palla e crea, Vucinic inventa, deviazione della difesa e gol di Asamoah.




Una partita bellissima, una Juventus in difficoltà estrema nel secondo tempo e totalmente bella nella ripresa. La svolta del match chiaramente il gol sbagliato da Bertolacci che solo davanti a Buffon ha sbagliato il gol del due a zero. Sul cambio di campo Giaccherini ha segnato il pari. La svolta del match e' stata quella, la Juventus deve diventare per novanta minuti quella del secondo tempo, ci sarà tempo per vederla cosi. Per oggi somo bastati quaranta cinque minuti, ma che paura.



@pavanmassimo

CALCIO IN, ALTRE POLEMICHE OUT

In questi giorni abbiamo letto molto su intromissioni tra il calcio e la politica. Imprenditori che si accusano a vicenda, parole non belle per il sistema paese Italia, che obiettivamente ad oggi invoglia in pochi ad investire, questo e' innegabile. Ognuno sa dire o meglio pensare con la sua testa di questi temi seri. Non vogliamo parlare di politica economica perché il calcio si corre su un rettangolo verde e' un gioco, divertimento, passione, svago e nulla piu e dovrebbe rimanere tale. La politica economica e quello che ne consegue sono altro, sono sfere che toccano la vita delle persone normali che non arrivano a fine mese e hanno famiglie da mantenere, e' la vita vera di persone che vive le difficoltà di tutti i giorni e vede nel calcio un modo di divagare e non pensare almeno quando legge di quello alle difficoltà quotidiane che sappiamo benissimo oggi vivono in tanti. Per favore, quindi, lasciate i due mondi divisi e speriamo di leggere di calcio nei giornali che parlano di sport e di leggere altrove e solo altrove di diatribe dialettiche che con il mondo del Pallone hanno poco a che vedere.




@pavanmassimo

OTTIMISMO COSMICO

Il direttore generale bianconero ha parlato ieri di sensazioni "super fiduciose" per la vicenda Conte-Tnas. Nei giorni scorsi, avevamo parlato di un cambiamento di vento mediatico con alcuni operatori media (ad eccezione di alcuni della Capitale), pronti a sorreggere la tesi innocentista di Antonio Conte. Il mondo bianconero vive quindi questo dualismo, da un lato il concreto ottimismo o se volete, "ottimismo cosmico" che sarebbe giustificato dalle carte, dai fatti, dalle certezze che risiedono dietro la storia di Antonio Conte, una storia limpida, pulita, genuita. Dalla parte opposta c'è il pessimismo che volendolo definire è l'aspetto filosofico che caratterizza tutto l'evolversi del pensiero del poeta e filosofo Giacomo Leopardi, ma non solo, caratterizza tutti coloro che si trovano dal 2006 ad avere a che fare con gli organi di giustizia sportiva, da Farsopoli ai ricorsi sull'assegnazione dello scudetto all'Inter, fino alle ultime prescrizioni.




Giacomo Leopardi lo trasmetteva nello Zibaldone e lo manifestava con evidenza nei testi letterari, come i Canti e le Operette morali. Il pessimismo cosmico, ovvero concezione che afferma come l'infelicità è connaturata alla stessa vita dell'uomo, destinato quindi a soffrire per tutta la durata della sua esistenza.



Francamente i tifosi bianconeri vorrebbero superare questa fase di pessimismo. Grazie ad Antonio Conte il pessimismo da settimo posto consecutivo è stato sostituito dall'ottimismo ed euforia da vittoria. I tifosi hanno vissuto una festa scudetto sull'orlo del baratro non hanno goduto fino in fondo e vogliono tornare a farlo perchè se lo meritano.



E' giunto il momento di passare dagli anni del pessimismo all'ottimismo, Marotta lo sta facendo, i tifosi sperano di seguirlo dopo la sentenza del Tnas.



@pavanmassimo

QUANTO VALE UN PENTITO?

Precisiamo che quello che stiamo per dire non è una valutazione che riguarda Tizio o Caio, ma semplicemente un puro ragionamento che stiamo facendo alla luce dei pentiti che compaiono e scompaiono nel mondo del calcio. Persone che dicono poi non dicono, poi ridicono, rendendo tutto estremamente difficile e complicato. C'è chi ha parlato, chi ha parlato troppo, chi a sproposito e chi parlerà ancora. Sicuramente ci colpisce il fatto che qualcuno scriva ai giornali, che voglia raccontare la propria verità con tutto questo ritardo e che si erga a paladino di un calcio che non è quello che conosciamo, fatto di corsa, fatica, impegno, sudore e amore per il rettangolo verde. Chi ha infranto le regole, chi ha superato i limiti che vantaggi può avere ora a raccontare di Tizio, Caio o Sempronio? Strano che lo faccia con tempi e ragioni discutibili. Strano che chiunque parli lo faccia sempre dopo e mai prima, strano che i giornali gli dedichino paginoni. Il dubbio che ci viene e che speriamo sia totalmente falso è che qualcuno voglia trovare una ricca pensione ospite di giornali, tv e magari giornalisti ed editori pronti ad accogliere il pentito di turno a suon di milioni. Abbiamo già visto troppe persone "poco limpide" ospiti di programmi tv (non solo nel calcio, anzi soprattutto fuori) pentirsi a suon di euro... la speranza è che se qualcun deve pentirsi lo faccia non per tornaconto personale ma per vera convinzione, permetteteci ma dubitiamo...sia di Tizio, che di Caio che di Sempronio.




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mercoledì 12 settembre 2012

ANALISI TJ- PROMOSSI E BOCCIATI DA STADIO: I NUMERI CONFERMANO, LA JUVE SULLA STRADA GIUSTA, ECCO GLI ALTRI...

Il campionato è iniziato, i tifosi hanno osservato il calciomercato, preso carta e penna segnato nomi e cognomi, hanno preso il portafogli, controllato il conto in banca, guardato la lista delle spese e scoperto il calendario delle partite con possibili anticipi e posticipi. Alcuni hanno comprato a scatola chiusa, altri hanno chiesto il rimborso dopo aver scoperto che Ibra e Thiago Silva scomparivano dai cartelloni, altri ancora hanno "ancora fame" e tanta fame. Insomma, i tifosi da stadio hanno dato i primi verdetti e ci sembra giusto valutare, numeri alla mano, quale sia l'andamento del calcio italiano e come i dati non siano proprio incoraggianti. Un dato è incontrovertibile, però, vincono le società che hanno progetto, perdono quelli che disinvestono.




Come valore assoluto il calcio italiano ha perso il 6% degli abbonati generali rispetto alla scorsa stagione. A qualcuno potrebbe sembrare poco, ma visto che quest'anno la serie A ha acquisito piazze come Torino e Sampdoria, il dato non è incoraggiante. Delle grandi piazze potenziali manca solo Bari.



La Juventus si conferma all'avanguardia. L'anno scorso aveva il 92% di riempimento dello stadio, quest'anno ha visto gli abbonati crescere del 12% nonostante l'aumento dei prezzi. Questo vuol dire due cose: primo che il modello è corretto, secondo che lo stadio polifunzionale all'inglese funziona e accoglie il favore del pubblico. Impossibile non riconoscerlo anche per chi nutre avversità verso i colori bianconeri. Da segnalare che gli abbonati e le richieste potevano essere maggiori ma la Juventus ha "bloccato" il numero per riservarsi una porzione dedicata alla vendita libera. La Juventus in due anni ha ottenuto 13.110 nuovi abbonati, (circa 4 milioni di euro in più circa dal botteghino, quindi) i tifosi da stadio crescono, nonostante orari penlizzanti (vedi le tante notturne) e calendario che favorisce più le tv che gli spettatori da "campo".



CHI SALE: Rispetto allo scorso anno la squadra che ha fatto meglio come abbonati rispetto all'anno scorso è la Roma. I capitolini sono cresciuti del 32%. Il progetto Zeman ai tifosi della Roma piace, c'è entusiamo e anche se i risultati della scorsa stagione sono stati deludenti i tifosi sperano che quest'anno Zemanlandia possa divertire, i risultati poi diranno chi ha ragione. Dopo la Roma, Udinese (17%), Sampdoria (15%) e Juventus (12%). Particolare interesse merita la Sampdoria che con un progetto interessante e un ottimo allenatore ha "perfomato" bene vincendo almeno per quanto riguarda gli abbonamenti il derby della Lanterna con 3,400 tessere in più circa rispetto ai cugini. Da segnalare il 157% in più del Pescara, grazie alla promozione in A, un aumento di 5,000 tessere.



CHI SCENDE: Rispetto all'anno scorso la peggior performance tocca al Chievo. I motivi sono riscontrabili nella crescita dell'Hellas Verona, che riscuote in città i maggiori consensi e che da protagonista in serie B potrebbe orientare i consensi di tifo. Dietro al Chievo, la pecora nera della stagione è il Napoli (-33%) seguita da Milan (-28%), Palermo (-26%), Lazio (-20%) e Inter (-17%). In valore assoluto nei due anni i dati preoccupanti riguardano l'Inter che ha perso oltre 11,500 abbonati. La politica del disinvestimento non ha pagato, almeno in termini numerici.



GLI INNOVATORI: tra tutti i modelli, ci piace sottolineare quello dell'Udinese. Nonostante la partenza difficile di quest'anno i friulani hanno visto una crescita del 17% degli abbonamenti rispetto alla passata stagione e registrano la miglior performance di crescita a due anni dopo la Juventus. La passione friulana cresce con i risultati, indipendentemente dalla campagna acquisti, la possiamo definire, quindi come il miglior modello di innovazione, insieme ai bianconeri.


LA DELUSIONE: la delusione è sicuramente il Napoli. Incredibile come il San Paolo possa essere sempre pieno e come gli abbonati possano essere solo 10,000, in due anni la perdita è stata minima ma rispetto all'anno scorso consistente. Una perdita del terzo degli abbonati dovrebbe far riflettere la dirigenza che si definisce come "innovatrice e all'avanguardia". La gestione del campo e dell'impianto può influire. Deludenti anche Milan e Inter, ma la politica di "rifondazione" permette alle milanesi di avere delle attenuanti, così come per la Lazio che però in due anni segna una buona performance con una crescita di 4,000 tessere.

I dati di quest'anno, (-6%), lo ripetiamo dovrebbero far riflettere. Bisognerebbe creare e favorire strutture ad hoc, permettere ai tifosi da stadio di avere agevolazioni, dovrebbe stimolare le squadre a investire in progetti che possano vedere i tifosi al centro del sistema e non come semplici figuranti. Chi lo ha fatto o lo sta facendo comincia ad avere i risultati, chi ha preferito o preferisce spendere in giocatori a fine carriera, aspettare l'aiuto statale o "lucrare", rimarrà al di fuori. I progetti si possono iniziare anche senza leggi ad hoc, basta averne la forza, la convinzione e la voglia di investire. Purtroppo in Italia la parola "business plan" e la parola "project financing" sono ancora qualcosa di misterioso e sconosciuto.



@pavanmassimo

L'EREDE DI IMMOBILE? UNO DA TENERE D'OCCHIO

L'anno scorso lo scettro della B fu di Ciro Immobile, 28 gol per lui e una stagione straordinaria che sta proseguendo anche al Genoa. Il bianconero a metà, domenica affronterà la Juventus e sarà amarcord tra un ricordo del passato recente e la voglia di emergere. Sicuramente emozioni nuove e un giocatore da seguire per tutta la stagione e incoraggiare (soprattutto contro le avversarie dirette) perchè Immobile rappresenta qualcosa di più di una scommessa, rappresenta un patrimonio prezioso da curare sulle orme dei grandi attaccanti bianconeri. Brava la Juventus a credere in lui, brava la vecchia dirigenza a prenderlo (una delle poche operazioni ben fatte), bravo il Pescara a metterlo in mostra e bravo De Canio a lanciarlo da subito. Vedremo come verrà gestito il dualismo con Borriello ma Immobile rappresenta con Gabbiadini uno dei potenziali uomini del futuro, leggermente sotto tono ieri, ma potenzialmente dei campioni.




Se la serie B ha perso un personaggio per regalarlo alla A, un altro potrebbe sbocciare e potrebbe anche entrare nell'agenda dei principali club della massima serie, Juventus in testa. Parliamo di Leonardo Pavoletti, il 24enne bomber del Sassuolo che sta prendendo le copertine della Serie B 2012/2013 dopo 17 gol nella Virtus Lanciano e cinque gol al Sassuolo. Bravissimo il Sassuolo a credere in lui per sostituire Gianluca Sansone.



Il giovane livornese ha già mostrato doti fuori dal comune, vista l'altezza, la grande tecnica e la facilità di corsa. Un giocatore da tenere sicuramente d'occhio e Beppe Marotta, che con il Sassuolo ha un ottimo rapporto potrebbe anche azzardare qualche mossa, del resto cinque gol in tre partite sono un buon biglietto da visita. L'attaccante si dichiara di famiglia milanista ma non si sbilancia, visti i precedenti con Alessandro Matri, la fede rossonera non è un problema.



@pavanmassimo

DAL CLAMORE AL SILENZIO

Diciamo che questa volta l'opinione pubblica si è comportata come dovrebbe essere la consuetudine, un trafiletto che riporta i fatti e non fa castelli di carta e paginoni su chi non c'entra nulla.




Il fatto lo riportiamo perchè in giro cominciamo a sentire una strana aria. Dopo mesi di pagine e pagine che hanno inneggiato alle più losche situazioni e pessimi scenari qualcuno comincia a parlare di proscioglimento, sconto e quanto più vago ci sia. La figura di Carobbio da paladino del bene e della giustizia che si pente sta diventando una figura piena di contraddizioni e misteri. Conte, da uomo nero sta tornando a essere bianconero. Insomma i grandi accusatori dopo aver lanciato il sasso nascondono la mano.



Tutto questo, disegna un quadro molto triste perchè il lettore attento dall'inizio avrà notato le incongrueze e i tanti lati oscuri. Forse sarebbe bastata calma e sangue freddo e non l'aria giacobina che ben conosciamo dal 2006 per evitare tutto questo bailamme e per non rendere il calcio italiano ancora più "malconcio" e "trasandato" all'occhio del mondo.



Speriamo di mettere presto la parola fine a questa vicenda, ma soprattutto di ottenere una volta per tutte giustizia. Quest'aria nuova non ci piace, proprio come quella di prima, ma quanto meno, il vento sembra diverso. In ogni caso con la giustizia, con questa giustizia meglio non fare previsioni, si rischia sempre di essere smentiti.



@pavanmassimo

lunedì 10 settembre 2012

JUVENTUS DA FORMULA UNO, SE CI FOSSERO LE REGOLE NEL CALCIO CHIEDEREBBE I DANNI A...

La Juventus di due anni fa, forse era una Force India, forse una Williams, oggi, possiamo dire che grazie al nuova gestione e al nuovo Alonso bianconero (Antonio Conte), la Juventus è una Ferrari. La vittoria bianconera dell'anno scorso ricorda le vittorie dei grandi come Schumacher come si spera (per chi tifa rosso) possa fare Alonso che quando corre è uno spettacolo. In ogni caso la "rossa", proprio come il bianconero, genera emozioni e coloro che hanno visto la maglia bianconera di Alonso, consegnata da Andrea Agnelli al pilota spagnolo non hanno potuto fare a meno di apprezzare.




La Juventus vola, si spera anche quest'anno, la Ferrari fa lo stesso e senza la sfortunata gara di Spa, si potrebbe dire senza dubbio di un Alonso vicino al titolo. I giochi, invece, sono ancora aperti, stesso discorso pe rla Juventus che si dovrà sudare tutto in questa stagione dal primo all'ultimo punto, nonostante le "gufate avversarie", perchè anche nel calcio le cose facili non esistono.



Una Juventus che invidia qualcosa alla Formula uno, sicuramente le regole chiare, i regolamenti certi e le decisioni lineari. Difficilmente avremmo assistito a quanto sta vivendo ora Antonio Conte, nessuno avrebbe accusato nessuno senza prove e qui le prove non ci sono, indipendentemente da Palazzi, Carobbio e compagnia cantante a comando.



In passato, ci ricordiamo di quanto avvenne nel 2007 quando la Ferrari denunciò per spionaggio industriale Nigel Stepney, ex capotecnico Ferrari, ed un tecnico della scuderia McLaren-Mercedes, Mike Coughlan. Furono trovate nella casa di quest'ultimo delle prove e dati provenienti dalla Ferrari. Le prove furono numerose e schiaccianti e la Fia riconobbe il 14 settembre 2007, la McLaren-Mercedes colpevole di spionaggio industriale, escludendola dal mondiale e condannandola ad una multa di 100 milioni di dollari. Questo succede nel in un mondo normale, in uno sport normale con regole certe.



Ci piacerebbe sapere se in Italia hanno mai pensato a questo, soprattutto leggendo queste audizioni: "L'operazione ladroni mi venne commissionata dall'Inter nella persona di Moratti, poi la feci con Facchetti", queste la parole di Giuliano Tavaroli, ex capo security Telecom, dichiarate davanti ai giudici, che confermano di aver preso l'ordine di avviare l'operazione direttamente dall'attuale Presidente dell'Inter.



Premettiamo, come sempre, che tutti hanno diritto alla presunzione di innocenza, detto questo, noi capiamo molte cose se questo fosse vero, veramente tante...nel frattempo c'è una condanna a un risarcimento per Bobo Vieri (fatto gravissimo).



Ricordiamo anche quella che sarebbe la punizione in caso di spionaggio industriale, perchè spiare una squadra avversaria è spionaggio è una cosa antisportiva e se fosse vera e se in questo caso ci fosse veramente un pentito attendibile (altro che Carobbio e i finti pentiti di Farsopoli...), allora avremmo un quadro molto chiaro.



Ci chiediamo coma mai nessuno commenti questi fatti e nessuno quanto meno apra un'indagine...solo un'indagine.



Agata Plateo, testimone a Milano nel processo alla Telecom per associazione a delinquere, in linea con Tavaroli aveva reso un'altra tesimonianza che se vera, sarebbe molto importante: «Ebbene sì, controllavamo i telefoni della Fc Juventus, della Gea, della Football Management, del signor Ceniccola e utenze della Figc. Potevo farlo entrando nel sistema Radar: mi diedero l’opportunità di vedere i contatti telefonici, di prendere appunti, senza essere in alcun modo rintracciabile e con il divieto assoluto di stampare quei tabulati che poi consegnavo ai miei superiori». Perchè veniva spiata la Juventus? Questa la domanda che in tanti si fanno.



Proviamo invidia per la Formula Uno che è capace di gestire le regole (fare processi veloci ma con prove) e pena per il calcio incapace di assicurare giustizia e equità (con processi veloci, sommari e smentiti dai processi successivi).



Nel frattempo ci godiamo lo spettacolo rosso e bianconero, chissà che un giorno i due brand non possano essere ancora più vicini, la Ferrari è eccelenza italiana nel Mondo, la Juventus nel 2006 lo era, deve assolutamente tornare ad esserlo, il suo ruolo è quello, con la speranza che Alonso aggiunga un pò di nero alla sua fede per i blancos, del resto la bandiera a scacchi che segnala la vittoria ha quel colore...



@pavanmassimo

Chi in forma, chi meno...

E' partita la stagione e possiamo stilare un mini bilancio della condizione dei bianconeri che hanno già giocato tre partite (due di campionato, una di Supercoppa e una con le nazionali) e che domenica prossima scenderanno in campo dopo la sosta.




Al momento non tutti sono al top della condizione, c'è chi e' piu avanti e chi meno. Conte forse non li vuole tutti in forma adesso, non sarebbe giusto, ma e' fondamentale avere benzina in corpo per non perdere per strada occasioni e punti.



Tra i piu in forma ci sono sicuramente i due esterni: Asamoah e Lichtsteiner. In gol nella prima partita, bene a Pechino e nella trasferta a Udine, i due esterni sono un valore in piu per Conte e ad oggi tra i piu in palla. In forma a centrocampo anche Marchisio, vero leader in Bulgaria e positivo a Udine. Oltre al sempre positivo Vidal, bene anche Marrone che in under 21 ha mostrato un'ottima condizione confermando le buone impressioni di inizio stagione. In attacco l'uomo in piu sembra Vucinic, bene a Udine e molto bravo con la sua nazionale contro la Polonia. Giovinco vive invece di alti e bassi, ma la fiducia e' grande. Con la Bugaria e' stato sufficiente ma dopo Udine forse tutti si aspettavano qualcosa in piu. Condizione in crescita per Andrea Pirlo. Bravo a Udine come assist man e' ancora in cerca della condizione e come lui anche Buffon, Barzagli e Bonucci, con quest'ultimo che si sta riprendendo da un'estate difficile. Sulla via del recupero per Conte ci sono anche Pepe, Caceres e Isla con Padoin e Lucio ancora si box. Obiettivo di settembre recuperare Quagliarella e Matri, servono i loro gol, serve il loro entuasiasmo, serve la loro condizione migliore fisica e psicofisica. Oltre a loro servirà anche Nicklas Bendtner ma probabilmente per lui i tempi saranno piu lunghi.



@pavanmassimo

La strategia della Juve favorita a comodo a molti

In tanti, soprattutto dalla parte opposta della "barricata", stanno pronosticando in lungo e in largo la Juventus come la favorita numero uno del torneo, tutti la stanno riempiendo di complimenti, tutta la stanno mettendo sul piedistallo. Comportamento legittimo, vista la classifica dell'anno passato, ma che richiede un paio di riflessioni importanti se non fondamentali.




Il calcio e sopratutto il Campionato dello scorso anno insegna che nessuno vince per la rosa a disposizione, ma solo grazie al sacrificio al lavoro e alla voglia. L'anno scorso il Milan era sul piedistallo e tutti a dire le stesse cose della Juventus quest'anno... "superfavorita", campionato gia' chiuso, vincera' in carrozza. Abbiamo poi visto la conclusione, grazie alla Grande Juve, a Conte e alla sua costanza e alla forza del gruppo, ma anche a qualche errore in casa rossonera e agli infortuni che hanno pesato, nonostante la rosa ampia. Ci vuole quindi grande attenzione da subito, non perdere punti (ricordiamoci del Milan l'anno scorso, partito malissimo) e soprattutto capacita di gestire le forze nei doppi impegni. Insomma, nessuno si senta arrivato, la fame in Europa e in campionato deve essere la stessa, perché dalla parte opposta sono già pronti e battaglieri si in campo che fuori e lo vediamo e leggiamo ogni giorno. Per i nuovi, poi, l'occasione di vincere qualcosa deve essere un'ossessione positiva e spingere tutti oltre il limite...chi non ha vinto nulla deve avere fame, chi ha vinto anche di piu, perché l'appetito vien mangiando...



@pavanmassimo

Virata a Destra

In questo inizio di stagione la Juventus ha avuto chiaramente tanti problemi sull fascia destra. In teoria sulla carta l'anno scorso c'erano Pepe e Lichtsteiner a cui si e' aggiunti Caceres, duttile centrale/esterno multiuso. Anche quest'anno la teorica linea di destra comprendeva questi nomi a cui aggiungere il forte Mauricio Isla. La sfortuna si era accanita su di lui, costringendolo a recuperare dall'infortunio. Sfortuna che a Bari ha colpito contemporaneamente Pepe e Caceres portandoli a saltare buona parte della preparazione e rendendoli disponibili solo dalla prossima trasferta. Ora i tempi somo buoni e la virata a destra sembra possibile. Pepe e Caceres pronti al rientro! Mauricio Isla pronto al debutto. Dopo il centrocampo tra i piu' forti di Europa, ora di passa alla fascia destra di acciaio. I tifosi aspettano, ma sono convinti che quella corsia sarà un punto di forza.




@pavanmassimo

non ancora pronti...

La partita di venerdì della nazionale che ha visto in campo ben sette Juventini ha mostrato ancora i lati positivi e negativi dell'inizio di stagione. Alcuni bene in forma altri ancora piu indietro. Se anche nelle sfide vincenti con il Parma e a Udine, c'erano state indicazioni contrastanti, lo stesso possiamo dirlo della sfida con la Bulgaria. Condizione ancora non perfetta (e ci mancherebbe), imperfezioni, ma tanta voglia di far bene. Contro Malta la seconda prova tra due giorni, prima di rituffarsi nel campionato. Insomma, tanto lavoro da fare ancora prima di ritornare quelli di prima, ovviamente a settembre non si vincono i campionati, ma nelle prossime gare sarà importante fare bene, le sfide con Genoa, Chelsea e Chievo saranno importanti per testare il miglioramento della condizione e fondamentali (soprattutto quella con il Chelsea) in tornei dove il margine di errore e' sempre ridotto al minimo.




Aspettando la condizione speriamo di continuare a ottenere i risultati. @pavanmassimo

Con Lo stadio si Vola...

La Juventus festeggia oggi un anno di Juventus STADIUM. A un anno da quella notte magica, un anno carico di passione, vittorie, sogni e fortunatamente solo emozioni, la Juventus fa i conti con un anno di numeri incredibili che la porteranno verso un futuro roseo.




Ricavi triplicatii rispetto alla stagione 2010-2011, vicini ai 33 milioni di euro, percentuale di riempimento è il 92% e abbonamenti che quest'anno hanno rasentato le 28,000 presenze. L'anno scorso i tifosi hanno solo "goduto" allo STADIUM, vivendo le bellissime serate con l'Inter, con il Milan due volte e demolito Roma due volte e il Napoli. Quest'anno ci sarà da affrontare Zeman il 29 settembre e prima ancora lo Shakhtar e infine il Chelsea con in mezzo e fino al termine tutte le altre squadre di serie A. Il tifosi sperano di rivivere le belle sensazioni dell'anno scorso e a fine anno festeggiare un'altra volta, proprio come quella sera di maggio con l'Atalanta, consapevoli che tutti cercheranno di espugnare lo STADIUM.



@pavanmassimo

Tim, Tum, Tnas

Ci si avvicina, si pensava che la data cardine sarebbe stata il venti settembre, probabilmente bisognerà aspettare i primi giorni di ottobre. Ieri sono stati designati il Prof. Guido Calvi e l'Avv. Enrico De Giovanni come arbitri rispettivamente dal tecnico della Juventus Antonio Conte e dalla Figc e il Prof. Avv. Massimo Zaccheo quale terzo arbitro. Il provvedimento, come detto dovrà arrivare entro il 7 ottobre 2012, salvo proroghe. Impossibile ad oggi fare una previsione. Abbiamo già detto in tutte le lingue del mondo che contro Conte non c'è nulla e le motivazioni della sentenza di secondo grado da una parte vengono smontate da Mastronunzio stesso e dall'altra per AlbinoLeffe - Siena vivono di profonde contraddizioni interne che da una parte riguardano il ruolo e le varie ritrattazioni di Carobbio e dall'altra vivono sulla teoria del non poteva non sapere che valgono per alcuni ma non per tutti. Risentendo le parole di Petrucci prima ("aspettiamo l'ultimo grado di giudizio") e Abete poi ".Ci sono aree in cui potrebbero esserci valutazioni differenti ma quando ci sono decisioni della giustizia sportiva possono essere criticabili, senza pero' creare un collegamento con le posizioni politiche della federazione. Che rispettera' anche le decisioni del Tnas",, senza voler dire nulla, ci sembra che forse l'idea di fondo stia cambiando, forse qualcuno ha letto le carte e si accorto che si sta realizzando una nuova ingiustizia, dopo il 2006.




Tim, TUM, Tnas....toccherà al tribunale emettere a breve il verdetto, si spera riportando la giustIzia che manca, da troppo tempo.



@pavanmassimo

L'onestà di Marotta

Nella sua intervista di ieri, Beppe Marotta ha mostrato una vera e grande onesta'. Alcuni lo hanno criticato per il mercato e il mancato top player ma onestamente la maggioranza dei tifosi deve riconoscergli di aver portato la Juventus alla conquista dello scudetto (Pirlo, Vidal, Pepe, Lichtsteiner, Vucinic, Giaccherini, Matri), fatto indiscutibile. La creazione della squadra passa anche attraverso errori di costruzione e Marotta ne avrà anche commessi ma il fatto di ammetterli con onesta' merita un plauso. Il direttore generale bianconero sta onestamente aumentando i consensi. Riceviamo spesso critiche ma pensiamo che dopo l'apprendistato bianconero, le indicazioni siano ora incoraggianti. Quanto detto su Van Persie ieri, poi rispecchia il pensiero di molti: "Van Persie sarebbe stata una scelta scellerata, per una società come la Juventus, decidere di sborsare 30 milioni per Van Persie, quasi in scadenza di contratto... E' vero, avessimo preso l'attaccante importante, avremmo scalato un ulteriore gradino a livello di competitività, ma già così abbiamo colmato un bel gap. E poi c'è un altro dato da non trascurare: noi abbiamo blindato i nostri campioni come Marchisio e Vidal per i quali ci offrivano 60 milioni. Anche quelli trattenuti vanno considerati come top player a disposizione. Non tutti hanno fatto così, guardate il Milan ad esempio".




Come detto la grande onesta' risiede poi nel non rifare gli errori, l'unico che gli imputiamo e' come detto Martinez: "L'operazione che non rifarei... Martinez", ha detto ieri Marotta. Dopo quella operazione solo altre due operazioni sono andate male (Elia e Krasic), ma sul primo la minus valenza e' stata minima e sul secondo, obiettivamente tutti i tifosi erano entusiasti del suo arrivo e dopo i primi mesi il fallimento era difficilmente pronosticabile.



I tifosi sperano che presto possa realmente arrivare un tip o quanto meno possa crescere in casa un campione, in ogni caso la Juventus il top ce l'ha e si chiama top mister, alias Antonio Conte, il merito di averlo preso e' di Andrea Agnelli e Beppe Marotta.



@pavanmassimo

TRA GOLKJAER E LO SCORPIONE BIANCO...

In questa settimana di pausa, tra un allenamento e l'altro e in attesa di sfide ufficiali i tifosi bianconeri non hanno molti temi da sviscerare. Tra scommessopoli e il saluto di Alessandro Del Piero, il mondo Juve sembra concentrato altrove. Ecco, quindi che si può andare a vedere la storia dei prececessori di Nicklas Bendtner e sperare che possa seguire le orme di due suoi illustri connazionali provenienti dalla Danimarca.




Il più celebre è chiaramente Preben Larsen Elkjaer, acquistatodall'Hellas Verona per 2,5 miliardi di lire, il 14 ottobre 1984. Per lui parlano i numeri, ben 48 gol in 130 presenze con il Verona e un incredibile campionato vinto, oltre a un gol senza scarpa segnato alla Juventus nella quinta giornata del campionato vinto dai gialloblù.



Il danese ricorda a molti il nuovo bianconero, in quanto eclettico e particolare. Chi ha conosciuto Elkjaer l'ha descritto come indisciplinato e giramondo. Per quanti sono scettici che con la voglia e la determinazione si possa cambiare, basta leggere la storia di Preben Larsen Elkjaer che solo a 15 anni dopo un'esperienza disastrosa con la squadra del quartiere entra nel vivaio del Copenaghen F.B, da tutti viene descritto come "goffo", ma anche incredibilmente bravo e determinato. Altri lo definiscono pazzo perchè spesso si presenta agli allenamenti a cavallo. A Verona impressionò tutti e rimase nella storia, era amato perchè dava tutto e probabilmente se Bendtner entrerà in quest'ottica potrà rapidamente entrare nel cuore dei tifosi bianconeri.



Sorvolando la storia di Michael Laudrup, altro danese che potrebbe assomigliare a Bendtner è Tomasson, rossonero dal 2002-al 2005 con 75 presenze e 22 gol. Palmares che replicato farebbe impazzire i tifosi bianconeri: la prima stagione in maglia rossonera (2002-2003) fu impreziosita dalla vittoria della Coppa Italia e soprattutto dalla conquista della Champions League, competizione in cui segnò 3 reti, nel 2003-2004 vinse lo scudetto e la Supercoppa europea, segnando 12 gol in campionato, che risultarono poi decisivi per il successo stagionale. Il giocatore era arrivato dall Feyenoord a parametro zero. A differenza di Bendtner, Tomasson aveva un carattere molto tranquillo e non era un vero e proprio personaggio. Al Milan riusci a integrarsi perfettamente entrando nell'ottica del turnover e risultando alla fine determinante.



Per Bendtner i tifosi sono in trepidazione, riuscirà a superare la maledizione della maglia 17?



@pavanmassimo

Tutti, tranne te...

C'erano tutti a Nyon. Fabri Fibra direbbe, c'erano tutti... tranne te. C'era Ancelotti, che ha avuto Conte come giocatore e da cui ci saremmo aspettati forse qualche parola positiva in più, c'erano di Matteo e Lucescu che ritroveremo nel girone di qualificazione di Champions. C'era Mourinho, il famoso ex avversario, quello della prostituzione intellettuale, mancavano solo Alex Ferguson e  Roberto Mancini. Abbiamo cercato Antonio Conte e non lo abbiamo trovato. Strano... della sua Juventus tutti parlano, tutti gli fanno indirettamente i complimenti e lui non c'era. Grave mancanza quella della Federazione italiana che ha permesso tutto ciò. Bruttissima figura del calcio italiano che affonda l'unico mister veramente innovativo per idee di gioco, l'unico allenatore che veramente potrebbe elevare il calcio italiano sulla scia dei grandi del passato come Lippi e Capello, Mancini e Ancelotti che sono all'estero fiori all'occhiello della tattica italiana e non solo. Insomma, qualcosa non torna. E' veramente triste che all'estero si debba fare questa figura "barbina" per colpa di una persona che non raccoglie la credibilità di nessuno in Italia con le sue triplici versioni. Alzi la mano a chi crede alla versione di Albino Leffe-Siena? Se l'avete alzata siete in malafede, oppure dovete spiegarci il mancato coinvolgimento dell'allenatore dell'Albino Leffe che in teoria secondo l'accusa non "poteva non sapere", andrebbe coinvolto. Oppure se siete bravi ci dovete spiegare come mai per i giudici Mastronunzio era integro e arruolabile e per il Siena e Mastronunzio stesso infortunato. Insomma, a Nyon non sanno cosa avviene in Italia, ma se lo sapessero avrebbero invitato Conte e non inviterebbero più qualcun altro...

10 cose che troverà Alex Del Piero in Australia

Del Piero va in Australia, good luck Kangaroo- Alex abbiamo scritto. Il calcio in Australia e' inversamente proporzionale al rugby in Italia, basta andare in un bar e vedere cosa trasmettono a Sidney o andare nella vicina Bali, per esempio a Kuta (paradiso del surf australiano) e capire che e' piu difficile trovare un match di Serie A che un ago in un pagliaio. Alessandro Del Piero comunque troverà una terra straordinaria e tifosi a centinaia, proviamo a elencare dieci cose che troverà o potrebbe trovare a partire dalle prossime settimane.




PRIMO- La passione dall'Asia all'Oceania: un tifo caldissimo, una passione sconfinata un popolo che lo esalterà dall'Australia all'Indonesia fino alla Thailandia. L'Australia e' terra lontana ma emisfero che raccoglie passione sana per lo sport, Alessandro Del Piero in Asia e' emblema bianconero, in Thailandia e Indonesia dopo la Juventus il primo nome e' Alessandro del Piero.



SECONDO - Un clima opposto: L'Australia ha un clima caldo e secco di carattere continentale che permette di poter pianificare un viaggio in qualsiasi momento dell’anno. Le zone climatiche sono caratterizzate da accentuati contrasti: dalle aree desertiche e aride, alle montagne innevate, alle foreste pluviali. Primavera: da settembre a novembre. Estate: da dicembre a febbraio. Autunno: da marzo a maggio. Inverno: da giugno a agosto. Se non avete impegni per Natale...



TERZO- Otto-Nove ore circa di fuso: L'Australia è suddivisa in tre zone: Eastern Standard Time (EST) per gli Stati Orientali, Central Standard Time (CST) per i Territori del Nord e del Sud e Western Standard Time (WST) per l'Australia Occidentale: Perth + 7 ore; Darwin, Ayers Rock e Adelaide + 8,30 ore; Cairns, Melbourne e Sydney + 9 ore. Da marzo a settembre il fuso orario si riduce di 1 ora per effetto dell'ora legale italiana. Ad eccezione dei Territori del Nord e dell'Australia Occidentale da ottobre a marzo entra in vigore l'ora legale australiana: il fuso orario aumenta quindi di 1 ora. Insomma se Del Piero giocherà alle 21,00 per noi sarà mezzogiorno...



QUARTO- Koala e Canguri: Lo abbiamo chiamato Kangaroo-Alex, del resto chi pensa all'Australia pensa a questi due simpatici animaletti. Colpa forse della tv o forse dell'immaginario ma tutti aspettiamo di vedere una foto di Del Piero con un canguro ;)



QUINTO- Campionato e squadre: Alzi la mano chi conosce un giocatore del campionato australiano. Alzi la mano chi conosce giocatori australiani. Ok se avete detto Viduka, Bresciano, Troisi, Kalac, Cahill siete perdonati, ma non li troverete in Australia e nel suo campionato. Il campionato australiano di calcio, organizzato dalla Federazione calcistica australiana (in inglese Football Federation Australia, abbreviata in FFA), ha come massima serie la A-League, detta anche, per esigenze di sponsor, Hyundai A-League. La denominazione è in uso dal 2004 quando la A-League ha sostituito la vecchia National Soccer League, fondata nel 1977. Ogni squadra affronta gli avversari tre volte.



Le squadre del campionato sono dieci : la squadra campione uscente è quella di Brisbane.



Adelaide United Adelaide, SA 2005-06–presente Hindmarsh Stadium

Central Coast Mar. Gosford, NSW 2005-06–presente Bluetongue Central Coast Stadium

Brisbane Roar Brisbane, Qld 2005-06–presente Suncorp Stadium

Gold Coast United Gold Coast, Qld 2009-10–presente Skilled Park

Melbourne Heart Melbourne, Vic 2010-11–presente Melbourne Rectangular Stadium

Melbourne Victory Melbourne, Vic 2005-06–presente Etihad Stadium

Newcastle Jets Newcastle, NSW 2005-06–presente EnergyAustralia Stadium

Perth Glory Perth, WA 2005-06–presente Members Equity Stadium

Sydney FC Sydney, NSW 2005-06–presente Sydney Football Stadium

W. Phoenix Wellington, NZ 2007-08–presente Westpac Stadium



SESTO- Squadra e compagni nuovi : Tu lo conosciil Sidney? Su internet e youtube qualche video lo si può trovare. La società è stata creata nel 2004, quando ci fu una ristrutturazione del calcio australiano con la creazione di una nuova organizzazione (Football Federation Australia) e di un nuovo campionato, la A-League. La prima stagione della A-League (2006) fu un successo. Il Sydney FC vinse il campionato sotto la guida dell'allenatore Pierre Littbarski. Littbarski decise di non continuare ad allenare la squadra, e negli anni seguenti si susseguirono altri allenatori. La svolta avvenne nel 2010, quando il Sydney FC fu acquistato dal multi-miliardario russo David Traktovenko, che fu in passato anche il presidente dello Zenit San Pietroburgo. Fu ingaggiato Vítězslav Lavička, ex allenatore dello Sparta Praga che impose un gioco fluido e più europeo. Il Sydney vinse il suo secondo campionato, battendo ai rigori il Melbourne Victory Football Club nella finale.



I tifosi del Sidney sono soprannominati 'The Cove'.'Cove' significa baia che ha un doppio senso: da un lato indica la tifoseria come una baia nello stadio, dall'altro si riferisce all'antico nome di Sydney, che, quando fu fondata nel 1788, era chiamata 'Sydney Cove', ovvero la baia di Sydney. La più grande rivalità nell'A-League è con il Melbourne Victory Football Club, anche per la finale vinta ai rigori.



Ecco i futuri compagni di Alessandro Del Piero, anche qui difficile scovare un nome noto.



N. Ruolo Giocatore

1 P Ivan Necevski

2 D Sebastian Ryall

3 D Fabio Alves

4 D Pascal Bosschaart

5 D Nathan Sherlock

7 C Brett Emerton

8 D Adam Griffiths

10 A Alessandro Del Piero

11 A Dimitri Petratos

12 A Blake Powell

14 A Mitchell Mallia

N. Ruolo Giocatore

15 C Terry McFlynn

16 C Joel Chianese

17 C Terry Antonis

18 D Trent McClenahan

19 A Krunoslav Lovrek

20 P Vedran Janjetović

21 C Yairo Yau

22 C Ali Abbas

23 C Rhyan Grant

24 A Hagi Gligor

25 D Daniel Petkovski



SETTIMO- Posti dove fare surf: Chissà se Alessandro Del Piero si dedicherà al surf o meno. In Australia di spiagge ce ne sono tantissime. Il paradiso dei surfisti di Bells Beach, lungo le coste di Victoria. La spiaggia ospita la più lunga gara di surf al mondo, la Rip Curl Pro Surf & Music Festival, dove i surfisti si cimentano con onde spettacolari. Byron Bay, tra le località balneari più famose dell’Australia, posto adatto alle immersioni nelle acque profonde, al kayak con i delfini con una vegetazione lussureggiante da paradiso. Bondi Beach, situata 7 km ad est dal distretto finanziario ed economico di Sydney, é il rifugio preferito dalla caotica città, ristoranti, caffè con vista mare, Bondi Pavillon, un’area culturale ricca di attrazioni come il teatro, la galleria d’arte e tanto altro. Hyams Beach, spiagge con finissima sabbia bianca e le sue acque cristalline, è una delle meraviglie naturali dell’Australia, uno straordinario paesaggio, ricco di flora e di fauna. Hyamas è la destinazione perfetta per una vacanza con tutta la famiglia. Cable Beach, adagiata sull’Oceano Indiano, 22 km di spiaggia, sabbia bianca finissima ed acque cristalline. Insomma, per chi volesse andare a trovare Del Piero... qualche spiaggia c'è.



OTTAVO- La passione per il rugby: L'Australia è il paese del rugby. Alessandro Del Piero potrà aggiungere questo sport alle sue passioni. Il campionato australiano è seguitissimo e i giocatori sono insieme a quelli della Nuova Zelanda tra i migliori al mondo. Impossibile non innamorarsene e anche per Del Piero sarà così.



NONO- Uno stile di vita nuovo, ma unico. Tutti coloro che sono stati in Australia sono rimasti affascnati. Gli australiani sono persone molto amichevoli e disponibili, ottimo senso dell'umorismo, viene riconosciuto il valore del ‘mateship’ formato da un insieme di uguaglianza, fedeltà e amicizia. La spiaggia è parte integrante della vita australiana. Infine, l'ambiente e la tutela. Alessandro Del Piero scoprirà come questo popolo, a differenza di molti di noi, ha un'attenzione maniacale per la cura dell'ambiente. Gli australiani amano l'Australia e sono molto fieri di avere un paese pulito e bello. La maggioranza della popolazione è molto preoccupata per le questioni ecologiche e di conservazione della natura intatta, coinvolgendo se stessi il più possibile per mantenere pulito e sano il loro ambiente.





DECIMO- un amore sconfinato. Difficile dire, sulla carta, cosa troverà Alessandro Del Piero, facile e scontato, dire che troverà un amore sconfinato di affetto. La comunità italiana in Australia è una delle più numerose e tutti faranno il tifo per lui. La passione non si fermarà all'Australia ma siamo certi che irromperà in tutta l'Oceania e l'Asia. Se il Sidney dovesse giocare la Champions asiatica tra un paio d'anni sarebbe il delirio. Nel frattempo un passo alla volta, sicuri di un fattore, Alessandro Del Piero sarà seguito sempre e ovunque.



@pavanmassimo

giovedì 6 settembre 2012

SUPERATO IL PRIMO MISTER X, AVANTI IL PROSSIMO...

Pausa di campionato, ma i pensieri sono già rivolti alle prossime partite, l'insidiosa trasferta di Genova e la sfida casalinga con il Chievo che arriva giusto tre giorni dopo la partita dello Stamford Bridge. Tre partite che come la recente trasferta di Udine hanno avuto un esito negativo (nessuna vittoria) nell'ultimo precedente. L'anno passato con Conte squalificato la Juventus gioco' una delle sue migliori trasferte ma impattò 0-0 a Marassi. Per la squadra di Conte una buona prestazione, tanta sfortuna e qualche errore sotto porta. Quest'anno bisognerà fare meglio, come del resto in casa con il Chievo. Anche qui l'anno passato un pareggio, con Sorrentino protagonista e la difesa sorpresa dal gol di Drame'. Fu uno degli ultimi passi falsi prima della riscossa di fine stagione. Riscossa che bisognerà mostrare da subito a Londra contro il Chelsea, allora la Juve perse 1-0 prima di impattare in casa ed essere eliminata. Era la Juventus di Ranieri che aveva fatto uno straordinario girone di qualificazione prima di perdersi...quest'anno bisognerà ripetere le prodezze di Madrid.. L'ultima grande Juve di Champions...




@pavanmassimo

SEI STATO E RIMARRAI IL NOSTRO "WONDERWALL"

Alessandro Del Piero, si sa, o almeno crediamo si sappia, preferisce gli U2. Potevamo dedicargli With or Without you, forse sarebbe stata l'ideale, ma preferiamo salutarlo con un grosso arrivederci con la canzone di un altro gruppo particolarmente caro al talento bianconero che ci ha accompagnato per vent'anni della nostra vita: Wonderwall degli Oasis. Per tutti o quasi tutti Alessandro Del Piero è stato il nostro Wonderwall parola che non ha proprio un significato suo, ma che letteralmente vuol dire “muro meraviglioso”. Ecco, Alessandro Del Piero ha preso un "muro bianco" e ha cominciato a colorarlo in modo meraviglioso e fantasioso con Pennellate alla Pinturicchio. Impossibile elencare tutte le emozioni che grazie alle sue giocate ci ha trasmesso. Ha creato un wonderwall, che a volte è coinciso con il secondo significato della parola che per i fratelli Gallagherera “àncora di salvezza”, questo il senso di quella parola all’interno di questa canzone che inizia così "Today is gonna be the day that they’re gonna throw it back to you…(oggi sarà il giorno in cui ti verrà data di nuovo un’opportunità). Del Piero ha una nuova grandissima opportunità. Dopo essere stato il Dieci per eccellenza per vent'anni ora può scrivere pagine memorabili del calcio australiano e rendere leggendario ancora di più il suo nome in Australia e in tutta l'Oceania e l'Asia. Del Piero non sarà solo ambasciatore di se stesso ma anche dei quattordici milioni di tifosi che lo amano e della Juventus stessa che rimane indissolubilmente parte di lui, sempre. Del Piero deve ancora percorrere, proprio come dice la canzone "strade lunghe e tortuose, i tifosi bianconeri gli stanno tributando il giusto saluto e sanno che è solo un arrivederci, alla fin fine quel Wonderwall, rimarrà per sempre impresso nella loro testa.




@pavanmassimo

CANGUR-ALEX, L'EROE DEI DUE MONDI

La vicenda di Alessandro Del Piero, prossimo ad allontanarsi fino a Sidney a circa 6-8 ore di fuso orario di distanza, ci ricorda le vicende di un grande eroe del passato, Giuseppe Garibaldi, l'roe dei due mondi per le sue imprese militari compiute sia in Europa, sia in America meridionale, la figura più rilevante del Risorgimento, uno dei personaggi storici italiani più celebri al mondo e anche un eroe nazionale per gli italiani. Alessandro Del Piero è per i tifosi bianconeri un vero eroe, capace di entusiasmare per quasi vent'anni con pagine di storia bianconera che sempre rimarranno nell'immaginario collettivo. La sua onestà, semplicità, classe e correttezza lo hanno reso un "eroe" amato da tutti all'Italia e all'estero. La Juventus l'ha reso conosciuto e lui ha onorato la Signora in tutto e per tutto, ricambiando la gloria con le sue imprese sul campo. Ambasciatore del calcio italiano, icona di un mondo perfetto che non c'è più. La sua voglia di vivere un'esperienza nuova lo porterà a essere protagonista in un mondo lontano, a insegnare calcio ma contemporanemante a vivere questa "nuova galassia" calcistica. Impossibile non seguirlo con il pensiero, impossibile non pensarlo come grande protagonista e come vero trascinatore del mercato australiano ma anche asiatico. Fortunati gli australiani che lo vedranno ancora all'opera, fortunati i thailandesi, gli indonesiani, i balinesi, che lo seguono elo amano e per cui Alex è qualcosa di più.




Good Luck Alex, o se preferite Good Luck Cangur-Alex!!!



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GIOVINCO: VI SVELIAMO DUE SEGRETI...

Era partito, forse per l'emozione dell'ex, con il freno a mano tirato con il Parma. E' stato decisivo con l'espulsione (va detto) e poi con due gol con l'Udinese, per Giovinco i numeri parlano chiaro, presenze: 2, gol: 2, minuti giocati: 167. Per chi cerca sempre un top player, numeri incoraggianti, per chi vuole sognare, libero di farlo, per chi invece vive di realismo giusto dire di stare con i piedi per terra. La stagione è solo all'inizio e la strada della consacrazione è lunga, ma vogliamo pensare che il buongiorno si vede dal mattino e soprattutto credere che Conte il suo marchio l'ha messo bello e grosso anche questa volta. Voleva Giovinco, lo conosceva bene, lo conosce bene e sa come utilizzarlo. Chi scopre oggi Giovinco, forse ha la memoria corta. L'anno passato Giovinco a Parma ha giocato tremiladuecentocinquantaquattro minuti, con trentasei presenze in campionato e quindici gol.




La Juventus con gli undici milioni spesi lo ha pagato tremilatrecentoottanta euro a minuto, o se preferite considerando l'ultimo torneo circa 730,000 euro a gol. Giovinco ne ha già segnati due, ne facesse altri tredici sicuramente ripagherebbe la fiducia. Non solo gol nel suo repertorio, va detto, ci sono anche sedici assist l'anno passato, sicuramente uno dei giocatori maggiormente decisivi della serie A.



Analizzando la sua ultima stagione siamo andati a vedere con che squadre è stato decisivo Giovinco per gol e assist. Dal punto di vista dei gol il talento di Beinasco ha segnato a Juventus, Chievo, Genoa, Milan, Udinese, Siena, Fiorentina, Cagliari, Lecce, Inter. Gli assist sono stati decisivi con Catania, Genoa, Napoli, Udinese, Siena, Fiorentina, Chievo, Lazio, Cesena, Palermo, Inter, Bologna. Praticamente con sedici squadre su venti ha saputo segnare o fornire un assist. Particolarmente interessante è il dato sulle squadre che hanno bloccato la Juventus a Torino l'anno passato. Chievo, Genoa, Siena, Cagliari, Lecce, hanno tutte strappato un punto allo Juventus Stadium. Se Conte riuscisse a far replicare a Giovinco la stagione della scorsa stagione (in zona gol con una neopromossa al posto del Lecce), la Juventus potrebbe contare su otto /dieci punti in più casalinghi.



Il fattore Giovinco è stato decisivo a Udine, l'anno scorso pareggio e vittoria quest'anno, facciamo notare che nelle prossime due sfide la Juventus affronterà Genoa e Chievo, squadre contro cui la Formica Atomica ha regalato gol e assist. L'anno passato furono due pareggi, Conte incrocia le dita e tutti i tifosi con lui, sperando che i numeri possano essere ancora una volta di buon auspicio.



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