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lunedì 30 luglio 2012

Tutti per uno: paghiamo per tutti

Tutti per uno, uno per tutti. Questo era il motto dei moschettieri, questo sembra essere il motto di unità che arriva dalla Juventus per superare quest'ennesimo momento difficile che rompe la concentrazione, distrae energie e forze che dovrebbero essere concentrate solo e soltanto sull'attività agonistica sul campo. Purtroppo anche questa volta ci sono distrazioni, pensieri che portano via attenzione non solo alla società, ma soprattutto allo staff tecnico. Antonio Conte, vero condottiero  e artefice delle vittorie della stagione scorsa è "vittima" di un pentito e non vuole essere disarcionato dalla sua "zebra". Il mister non mollerà e con lui il suo popolo. Va quindi benissimo il motto "tutti per uno, uno per tutti", ma forse è sempre più il caso di dire "paghiamo noi per tutti", perchè anche questa volta con prove veramente ridotte all'osso per non dire inesistenti, la Juventus rischia di pagare il prezzo più alto e di vedere ancora una volta qualcuno prescritto con giustizia che vale per qualcuno in un modo e per altri in un altro.

1 commento:

  1. I primi prescritti nella storia degli scandali calcistici restate voi Juventus, vedi processo sul doping ad Agricola... E siete anche i primi "intoccati" che storicamente hanno goduto di un differente giudizio (inesistente in quel caso), vedi processo scommesse anni ´80 e dichiarazione del defunto Petrini su come Bettega fece da tramite per consegnare 70 milioni di vecchie lire (messe a disposizione dai suoi dirigenti) in modo da ottenere il silenzio del testimone chiave di quel processo). Se poi per Calciopoli Lei vuole sostenere che la Juventus abbia pagato per tutti facendo parte di un sistema che non nasceva da Moggi e dalle sue manovre (cosa invece comprovata), allora Lei mi pare dimostri poca onestá intellettuale... ma capisco che se si ragiona da tifosi e non da professionisti si possa cadere in certi errori e/o dimenticanze... Cordiali Saluti e non se la prenda troppo.

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