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mercoledì 6 giugno 2012

CHI GLI CHIEDERÀ SCUSA?

Le dichiarazioni di ieri dell'avvocato di Gigi Buffon sono molto chiare: «Se vogliamo andare ai fatti, non c’è un processo penale o un interessamento della giustizia sportiva non c’è nulla che possa dimostrare che Buffon abbia scommesso, sono transazioni economiche tra due persone che si conoscono da anni di cui uno svolge anche quella di avere una ricevitoria. Da li non ci si pone il dubbio che possano essere operazione immobiliari o altro, si pensa che necessariamente che devono essere scommesse e per giunta illegali e «Il bonifico più cospicuo, risalente al 13 settembre 2010, riguarda l’acquisto di venti Rolex, che sono nella cassaforte di Gianluigi da mesi. Un acquisto compatibile con il suo reddito e che è scritto nella casuale del bonifico: cos’altro deve fare? Siamo in grado di dimostrare che ogni pagamento effettuato non riguarda le scommesse sportive». Alle parole dell'avvocato ha fatto seguito la replica di Buffon: "Io non devo chiarire niente, è tutto chiaro: quelle che siano le mie spese, che possano essere opere d'arte, case, o aiutare un amico, sono fatti miei". Premettiamo che noi (intesi come tifosi), ma anche come giornalisti non abbiamo mai dubitato un secondo di Buffon, non abbiamo dubitato perchè ormai vedendolo sui campi, vedendolo nelle interviste, sentendolo anche se non direttamente abbiamo capito che persona è. Una persona schietta, sincera e leale. Siccome anche noi nel nostro piccolo ci riteniamo tali (leali), pensiamo che chi fa giornalismo debba prima di tutto informare, debba garantire la presunzione di innocenza e soprattutto debba evitare di entrare nel campo della sfera privata in modo invasivo. Quello che è successo in questi due giorni supera il lecito e l'immaginabile. Lo scriviamo da persone piccole o magari piccole e insignificanti, ma che comunque rispettano gli altri, rispettano un codice che ci porta a dire solo quello che è verificato. Non lo facciamo oggi, lo facciamo da sempre. Quello che vi diciamo, lo dicamo solo e soltanto se troviamo riscontri, solo e soltanto se corrispondono ai fatti. Purtroppo gli altri non fanno lo stesso e questo non è bello perchè poi la smentita invece di una pagina occupa un trafiletto. Quando dopo questa vicenda, tutto si risolverà in una bolla di sapone, ci chiediamo chi chiederà scusa a Buffon. Noi lo abbiamo difeso, lo abbracceremo virtualmente come abbiamo fatto sempre, nella buona e nella cattiva sorte, come si fa con i grandi campioni come lui. Allo stesso modo abbracceremmo Conte, la cui vicenda ci vede al suo fianco in prima linea. Anche in questo caso, chi gli chiederà scusa... purtroppo, crediamo, pochi. PARLA CON MASSIMO PAVAN SULL'ARGOMENTO

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