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venerdì 20 aprile 2012

QUELLE FRECCIATINE DA "BAUSCIA" O FORSE MEGLIO DA "CASCIAVIT", ECCO COSA CERCANO...

Partiamo con la premessa d'obbligo perché non tutti conoscono così bene il termine "Bauscia",vocabolo dialettale utilizzato nel XX secolo nella zona della Brianza, in particolar modo a Lissone per indicare le persone che aiutavano i forestieri nella ricerca di botteghe e artigiani in cambio di denaro. I bauscia erano soliti disporsi ai confini della città per poter abbordare i turisti e far loro da "Cicerone", in alcuni casi accompagnandoli direttamente. Wikipedia ci dice che con accezione calcistica il vocabolo è particolarmente attestato e utilizzato nel gergo sportivo, con riferimento al club calcistico di Milano, utilizzato per di più per l'Inter ma spesso erroneamente anche per il Milan. In realtà i tifosi milanisti furono soprannominati "casciavit" (cacciaviti) allo scopo di indicarne l'origine popolare ed operaia. Purtroppo da alcune settimane di affermazioni "bauscia" o se preferite "casciavit" ne sentiamo ormai parecchie. Dalla favola del gol di Muntari, ormai diventata un motivetto orecchiabile anche in discoteca, fino ai consigli su Alessandro Del Piero che nessuno dovrà farsi scappare. Preferendo non entrare nei soliti discorsi, ci concentriamo sull'ultimo punto. Il senso dice che non bisogna cadere in facili provocazioni o giochini avversari. La Juventus ha avuto fino a questo momento un unico e solo fattore di forza dato dalla grandezza del gruppo, del collettivo, una macchina perfetta che vede totale simbiosi tra i quattro elementi che sono alla base del successo: squadra, allenatore, società e pubblico. Chiaro che questa totale sintonia crea fastidio a chi non riesce a superarti in campo e ci prova da fuori cercando di minare spogliatoio e unita'. Fortunatamente nessuno sembra cascare in questi giochini. Se la Juventus vuole provare a vincere non possono esistere distrazioni di sorta. Non possono esistere discorsi sui contratti di Del Piero, su frizioni tra chi lo vorrebbe ancora e chi forse non sa se lo vuole più. Insomma, se la Juventus vuole la terza stella esiste solo e soltanto la totale unita' di intenti che deve portare a giocare con la Roma come se fosse la finale di Coppa del Mondo. Tutti devono avere la testa a quello e pensare che una vittoria cucirebbe 1\6 di scudetto, per gli altri discorsi ci sara' tempo, ricordando sempre piacevolmente le frecciatine dei "casciavit" sul gol di Muntari.

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