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giovedì 1 marzo 2012

LE DIECI COSE DA NON FAR VEDERE IN QUESTI GIORNI

Nel fine settimana e in questi giorni abbiamo assistito a cose da far rizzare i capelli, sia in campo che fuori dal campo. Proveremo a riassumerle individuandone dieci, assolutamente da non mostrare in giro, mi raccomando.

Primo: Gli errori del guardalinee Romagnoli. Incredibili i due errori del guardalinee di San Siro. Il primo errore è da triangolino rosso, nel senso che era difficile da non vedere. Rimaniamo dell'idea che la partita è stata falsata, ma che comunque non possiamo dire che la Juventus avrebbe perso, questo lo dice solamente chi non ha mai visto giocare la Juventus quest'anno. Il secondo errore è da triangolino arancione, perchè in gioco di molto. Due errori che hanno fatto il giro del mondo, ma che comunque restano errori, ricordiamoci che rimane sempre un uomo, se volete un robot, mettere lui ad arbitrare.

Secondo: La caccia alla volpe tra primo e secondo tempo. Tra primo e secondo tempo abbiamo assistito al peggio. Tentativo di condizionamenti dell'arbitro veri e presunti con tanto di frasi forti e controrisposte. Una caccia a Conte, volpe bianconera...conclusasi come tutti sappiamo. Scena molto triste. E poi qualcuno ci parla ancora di Farsopoli...

Terzo: Il pugno di Mexes. Da non far vedere, reazione pessima che è stata criticata anche dall'allenatore francese Blanc.

Quarto: L'entrata di Muntari su Pirlo. Ci stanno i falli di gioco, ma quello di Muntari su Pirlo è da codice rosso. Un'entrata da dietro sanzionata in modo lieve, che poteva condizionare il resto della stagione bianconera, andrebbe evidenziato.

Quinto: L'entrata di Vidal su Van Bommel. Dando a Cesare quel che è di Cesare, Vidal ha fatto una cavolata... una tiratina d'orecchie anche a lui.

Sesto: La mezza rissa finale. A fine partita bisognerebbe salutare e andare negli spogliatoi, evitando scene e risse, che francamente non aiutano. Prendere esempio dal basket dove le squadre a volte corrono via negli spogliatoi per evitare polemiche.

Settimo: Pelegatti. Le parole si commentano da sole, accettiamo le scuse, sperando che in futuro ci si possa dare tutti una regolata.

Ottavo: Caso Buffon. Se sei buono ti tirano le pietre, sei cattivo, ti tirano le pietre. Possibile che uno non possa dire quello che si sente e debba essere "vivisezionato" mediaticamente? Dubitare della sportività di Buffon, del suo senso civico e della sua equità è paradossale. In Italia siamo tutti degli ipocriti e moralisti, solo quando ci fa comodo e solo su chi ci fa comodo.

Nono: Video di Pirlo. Il video di Pirlo messo online dal sito del Milan costituisce la prova che il fine giustifica i mezzi. Se si decide di ammainare una bandiera, un giocatore che ha giocato per 10 anni al Milan, cercando di inventare una prova tv per condizionare un giudice, allora siamo ai titoli di coda. Bello stile...

Decimo: Amnistia. Ci viene da ridere. Un pm che ipotizza l'amnistia. Ma dov'era l'aministia nel 2006. Dov'era la giustizia allora? Dov'è la giustizia adesso? Possibile che in Italia non si possa avere giustizia per tutti, non possa esistere un metro di giudizio unico? All'estero ci ridono tutti dietro, soprattutto si chiedono ancora, come noi del resto, quali sono le partite che la Juventus ha comprato. A differenza di farsopoli, almeno in scommessopoli ci sono partite, persone coinvolte, testimoni e pentiti...in Farsopoli il nulla...eppure allora nessuno chiese o ipotizzò indagini accurate, amnistie o quanto meno uno stop dei campionati per accertare i fatti. Tutto questo è scandaloso.

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