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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

venerdì 21 dicembre 2012

ULTIMA FATICA...MA TROPPE POLEMICHE, PERCHE'?


La Juventus ci arriva con qualche assenza come Pepe, Bendtner e Giorgio Chiellini. Il difensore è l'assenza più pesante, visto lo stato di forma e l'importanza nello scacchiere bianconero. Mancherà, sicuramente. I bianconeri però, non dovranno farlo rimpiangere, i ricambi ci sono. Martin Caceres dovrà dimostrare di essere pronto, rodato e degno titolare per questa Juventus. Si gioca molto in questi mesi l'uruguaiano, praticamente tutto, dopo la tanta panchina. Il giocatore è di valore ma lo deve dimostrare. La sfida di stasera è importante per mettere pressione sulle inseguitrici, mettere un piccolo margine sulle inseguitrici e soprattutto raccogliere il massimo vantaggio possibile prima del ritorno delle Coppe Europee che potrebbero regalare un lungo cammino. 
Concludiamo con la vena polemica che continua ad avvelenare il calcio in Italia. Purtroppo non è possibile rendere questo sport una festa, come non è possibile essere più buoni a Natale. La Juventus avrebbe voluto giocare a Is Arenas, se qualcuno non è stato capace di organizzare tutto per tempo, la colpa non è sicuramente della Juventus. Purtroppo oggi, vediamo e leggiamo qualcuno che cerca di invertire la responsabilità, non lo troviamo corretto.
@pavanmassimo

SANO REALISMO, CAUTO OTTIMISMO


Qualcuno esulta moderatamente, qualcuno inneggia alla prudenza, qualcuno studia il tabellone. L'urna di Nyon ha regalato il Celtic, una formazione non semplice, ma sicuramente meno insidiosa di almeno quattro avversarie dell'urna. Non sarà semplice, cominciamo a dirlo, le percentuali e i favori propendono per la Juventus, ma sopratutto in Scozia il Celtic è ostico. 
Proviamo a inserire, come al solito i fattori positivi e i rischi del sorteggio.
FATTORI POSITIVI
FORZA DELLA ROSA: Il Celtic non ha giocatori di prima fascia, l'assenza di Chiellini all'andata sarà meno pesante, pensate se contro ci fosse stato Cristiano Ronaldo? Tre, forse quattro gli elementi di un certo spessore. L'attacco con Hooper e Samaras è interessante, il greco è una certezza per fisicità e doti balistiche, Hooper il nome nuovo. Forster in porta è ottimo e ha fatto il fenomeno con il Barcellona, infine Wanyama, giocatore seguito dallo United, sicuramente un punto di forza dei verdi di Scozia.
TABELLONE: ai quarti mancheranno sicuramente una tra Arsenal e Bayern, una tra Shakhtar e Dortmund, una tra Real e Manchester. Insomma, tre concorrenti ostiche in meno, un fattore positivo per essere ottimisti eventualmente anche per il dopo.
Ai quarti ci potrebbero essere tre squadre fortissime come Bayern, Barcellona e United, due emergenti come Psg e Dortmund, ma anche due outsider come Porto/Malaga e Schalke. 
Galatasaray - Schalke 04 SCHALKE FAVORITO
Arsenal - Bayern Monaco BAYERN FAVORITO
Shakhtar - Dortmund DORTMUND FAVORITO
Milan - Barcellona BARCELLONA FAVORITO
Real Madrid - Manchester United UNITED FAVORITO
Valencia - Psg PSG FAVORITO
Porto - Malaga PORTO FAVORITO
CAMPIONATO: due sfide meno toste (sulla carta) comportano la possibilità di fare maggior turnover in campionato e di dosare le forze. La sfida con il Celtic sarà tostissima sulla corsa e sulla lotta, ma meno sul piano tecnico. Ci sarà modo e tempo di prepararla. Ricordiamo che l'andata cade tra Fiorentina (casa) e Roma (trasferta), mentre il ritorno tra Napoli (trasferta) e Catania (casa).
RISCHI
TRASFERTA: lo stadio del Celtic, il Celtic Park sarà una bolgia, l'evento dell'anno per gli scozzesi. Bisognerà andare ed imporre il proprio gioco, proprio come face un tempo la Juventus di Lippi con i Rangers, anni ed anni fa. Il Celtic Park è il vero e proprio dodicesimo e lo abbiamo visto nella celebrazione dei 125 anni di storia del Club coincisi con la vittoria con il Barcellona 2-1, ottenuta dagli scozzesi senza ben 6 effettivi della squadra titolare.
SOTTOVALUTARE L'AVVERSARIO: mai sottovalutare chi ha battuto il Barça, sarebbe l'errore principale. Antenne dritte, occhiolino strizzato alla buona sorte, ottimismo, ma nessuna presunzione.
@pavanmassimo

giovedì 20 dicembre 2012

TASTIERA VELENOSA: "Scandalo all'italiana"



In Italia funziona tutto alla rovescia, ne abbiamo avuto l'ennesima prova in questi giorni con la vicenda dello stadio del Cagliari Is Arenas. Una vicenda "agghiacciante" per utilizzare un termine caro a qualcuno.
Ci facciamo un paio di domande, anzi tre:
PRIMA DOMANDA: Com'è possibile che solo a due giorni dalla partita non si è saputo con estrema certezza dove giocare? La pantomima Parma-Cagliari di ieri un affresco tremendo della realtà italiana. Cagliari, poi Trieste, poi Bari, poi Timbuktu. Un paese come l'Italia che si crede all'avanguardia deve esserlo su tutto, l'organizzazione degli eventi in primis. Questa organizzazione e' di terza categoria, o forse meno. Dei liceali che organizzano una festa di classe, a tre giorni dall'evento sanno almeno dove si farà e conoscono la lista degli invitati, qui siamo a livelli pessimi.
SECONDA DOMANDA: Is Arenas chiuso, aperto e poi chiuso. Uno stadio o e' agile o non lo è. Non lo era con la Roma, lo era nella sfida successiva parzialmente, poi tutto, poi non agibile. A che gioco giochiamo? Chi si alza e ci spiega? Noi non capiamo...
TERZA DOMANDA:  il calcio e' bello perché ci sono i tifosi che sono l'anima di questo sport. Non dare loro la possibilità di sapere dove devono andare (in tanti avevano prenotato volo e hotel) lasciandoli nel limbo dell'incertezza e' la fine di tutto. Giocate dove volete, ma poi non lamentatevi se sugli spalti ci sono pochi tifosi o peggio, dei "cartonati". La partita di doveva giocare a Cagliari, ma questo si doveva decidere per tempo, non 48 h prima, ieri hanno perso tutti, come al solito...chi pagherà saranno i tifosi.
@pavanmassimo

NIENTE ASTE, SOLO GIOCATORI IPERMOTIVATI


La Juventus insegue una punta, consapevole che per gennaio quattro attaccanti sono troppo pochi. Tra le tante opzioni, ovviamente c'è Didier Drogba, sul quale da una paio di giorni si sta muovendo anche il Milan. Una sfida nella sfida tra le due regine italiane, ambasciatrici all'estero del calcio italiano. L'inserimento del Milan, da un lato aumenta la concorrenza, dall'altro permette di capire il reale interesse di Drogba per la Juventus. In tanti hanno cominciato a dubitare, a torto, dell'ivoriano, emigrato in nome del Dio Denaro in Cina. Un suo ritorno va ora interpretato nel modo corretto: ritorno in nome delle motivazioni, dei palcoscenici migliori, oppure un ritorno per guadagnare di più e cercare gli ultimi incassi di ma gloriosa carriera? La dirigenza bianconera deve valutare al meglio la situazione e soprattutto le motivazioni dell'ivoriano. Impossibile sbagliare investimento, impossibile puntare sul l'uomo sbagliato. Antonio Conte vuole solo giocatori motivati, pronti al sacrificio e convinti di dare tutti, proprio come fanno coloro che sono scesi ora in campo. Drogba sarà motivato? La condizione rimane una ed una sola: alla Juventus, solo giocatori ipermotivati, ma soprattutto niente aste.
@pavanmassimo

PIRLO: IL NUMERO CHE IMPRESSIONA E' UNO...


In data 28 settembre la Juventus viveva una giornata storta, Andrea Pirlo non viveva una delle sue migliori giornate e la critica non aspettava altro: Pirlo è stanco, Pirlo ha la barba che porta male,  Pirlo in parabola discendente, Pirlo non è in forma, Pirlo è il problema.
Già allora, avevamo "taggato", queste considerazioni alla voce "baggianate" e sostenuto, sempre come Andrea Pirlo non fosse il problema, se mai, la soluzione ai problemi. Equazione che oggi, circa tre mesi dopo risulta vincente, grazie ai numeri impressionanti e alle prestazioni convincenti.
Come al solito utilizziamo i numeri del successo: quattro punizioni magistrali (Parma, Roma, Siena, Atalanta), ma non solo. Un coefficiente IVG di  20.7 che lo porta ad essere il miglior centrocampista bianconero e non sono questi gli unici numeri. 87.4 di media di palle giocate a partita, un possesso palla mostruoso di 04':10", il tempo medio in cui il pallone a partita passa dai suoi piedi. Calcolando un possesso medio della Juventus a partita di circa 28 minuti,circa 1/5 del gioco bianconero passa dalle sue geometrie. Le giocate utili a partita sono ben 32, altissimo anche il numero delle palle recuperate, quasi 11. Gli assist sono quasi 3 per gara e i tiri a partita quasi 2. Inutile ricordare che per assist Pirlo è il record man della squadra e per tiri è secondo. 
Del "fenomeno" di Brescia non impressiona solo la capacità di creare gioco, ma anche la condizione, la corsa. I dati di Champions League ci vengono in aiuto: 72702 m, circa 70 km in 6 partite, il  secondo in Europa dopo Eriksen, primo con 78186 m, l'ex rossonero e' poi secondo dopo lo stesso svedese anche per gli assist con tre.
Pirlo impressiona realmente ed è sempre di più leader di una formazione che si rivede nella sua voglia di vincere, nella sua determinazione, nel suo essere leader silenzioso senza eccessi. Un giocatore unico, ringrazieremo per sempre chi l'ha fatto arrivare e perchè no, anche chi l'ha lasciato andare.
@pavanmassimo

IMPOSSIBILE SCALZARE IL TRIO DELLE MERAVIGLIE


In principio c'era Giorgio Chiellini: un reduce direbbe qualcuno. Uno con gli "attributi" quadrati direbbe qualcun altro. Dalla Juve di Capello, alias "incredibile armada", all'inferno della B, fino alla risalita, le gioie e i dolori. Da esterno a centrale con Deschamps e poi di nuovo centrale e a volte esterno. Tanta voglia di migliorare, migliorarsi e vincere. C'è voluto Conte per farlo brillare come l'argenteria più pura. Con lui Andrea Barzagli. Intuizione geniale di Marotta per poche centinaia di migliaia di euro. Arrivato in sordina, lui che era World Champion, ha stregato tutti e dopo un adattamento con Del Neri si è preso la Juve con Conte. Ora è The World Wall Champion... complimenti. L'immagine che resta in mente è la sua sgroppata in Juve-Roma e assist a Giovinco: impressive. Infine, Leonardo Bonucci: meriterebbe un libro, chissà magari se vuole, glielo scriveremo. Dall'altare della sua valutazione alle polveri delle critiche. Di nuovo sull'altare dopo la prima stagione di Conte, dopo un inizio difficile e di nuovo alle polveri mediatiche e risalito pulito grazie al sostegno delle persone eque. Un lottatore, un Leo-ne, vero in campo. Poco da dire, se non ricordare che quando Lucio arrivò alla Juventus, qualcuno disse: "Ora, Lucio sarà titolare e Bonucci riserva". La risposta allora era: "Si, Lucio arriva a fare la prima riserva...". Da ieri, qualcuno si è ricreduto, dopo la rescissione del brasiliano. La Juventus ha un trio delle meraviglie. Se il Barcellona ha Messi-Villa-Sanchez, e il Real Benzema-Cristiano Ronaldo e Higuain, la Juventus ha il suo "magic three number" Barzagli-Chiellini-Bonucci, prendete picozza e ramponi, per superarli bisogna scavalcarli.
@pavanmassimo

CONTE BATTE TUTTE LE JUVENTUS, ECCETTO UNA...


La Juventus di Antonio Conte viaggia spedita. Dati statistici impressionanti.36 gol fatti e 10 subiti, differenza reti di più 26 e sette punti di vantaggio sull'Inter seconda. Difficile ipotizzare un girone di andata migliore. La miglior antojuve sembra essere la Juventus stessa, quando non scende in campo determinata (poche volte a dir la verità), quando si specchia nella propria immagine.
Questa squadra appare una macchina impressionante per intensità, con un centrocampo fenomenale per titolare e ricambi, una difesa ermetica, un Buffon degno numero uno e un attacco fantasioso ma che sta trovando concretezza. 
Questa Juventus sta entrando nell'albo delle grandi Juventus del passato. Vale la pena, quindi, fare un piccolo confronto, forse ingeneroso, ma basato sui numeri che a volte dicono qualcosa e altre volte no.
Con 41 punti questa Juventus mantiene la seconda miglior media punti di sempre, dopo la Juventus, 2005-2006 di Capello, quella dello scudetto scomparso e pienamente meritato che dovrebbe tornare presto ufficialmente. Quella squadra ne aveva 46 di punti, frutto di 15 vittorie, un pareggio e una sconfitta ed era prima con otto punti di vantaggio sulla seconda. La Juventus di oggi ne ha sette di vantaggio con 13 vittorie, due pareggi e due sconfitte. Solo quella Juve supera quella di oggi, anche se forse la squadra di Conte come gioco, qualità, coralità ha qualcosa in più, quella di allora  che aveva singoli sicuramente migliori.
Passiamo ai reparti.
Con 36 gol fatti l'attacco della Juventus è terzo nella speciale classifica tra tutti i campionati di serie A, dopo 17 turni.
Al primo posto la grandissima Juventus del 1997-1998 di Lippi con 39 gol realizzati. In quella Juventus c'erano Inzaghi, Del Piero, Padovano, Zidane, Amoruso, Zalayeta, Fonseca.  Giocava anche un certo Antonio Conte.
Secondo a perimerito due Juventus con 38 gol realizzati la Juventus 2003-2004 e quella già citata 2005-2006. Vediamo i nomi degli attaccanti per capire. La formazione del 2003-2004 di Lippi aveva Del Piero, Trezeguet, Di Vaio, Miccoli e Zalayeta. La squadra di Capello aveva Del Piero, Trezeguet, Ibrahimovic, Mutu e Zalayeta.
La difesa di oggi, con dieci gol incassati,  è la quarta meno battuta di tutti i campionati a tre punti tra le grandi difese bianconere dopo 17 gare.  Prima con otto gol quella del 2004-2005 (Zebina, Cannavaro, Thuram, Zambrotta), insieme a quella del 1999-2000 di Ancelotti (Pessotto, Iuliano, Montero, Birindelli). Con 9 c'è quella 2005-2006 (Balzaretti, Cannavaro, Thuram, Zambrotta).
Infine, guardiamo un altro dato complessivo che ci mostra come questa squadra sia impressionante: la differenza reti. L'armata di Conte ha una differenza gol fatti-subiti di 26, prima di lei solo la già citata Juventus 2005-2006 di Capello. 
I numeri, confermano, il grande lavoro di questa squadra. Una crescita progressiva e di livello, un lavoro meticoloso e con un crescita continua. Antonio Conte e il suo staff stanno creando giorno dopo giorno, qualcosa di grande.
@pavanmassimo

lunedì 17 dicembre 2012

TUTTO SU DROGBA: CONTE DIFENDE IL GRUPPO, ECCO PERCHE'...


Didier Drogba: si continua a parlare di lui, ieri è stato oggetto di discussione e Conte ha dovuto smentire in modo chiaro e netto.
"Drogba il giocatore giusto? Parlare adesso di mercato mi sembra irriverente nei confronti dei miei giocatori, soprattutto in questo momento. So benissimo che è un momento critico a livello economico per diverse squadre, ma non arriverà nessun top player perché non siamo in grado di prenderlo, né noi né le altre squadre del campionato italiano".
Chiaro e doveroso che Conte non si sbilanci sull'argomento e che ovviamente debba sostenere le tesi del gruppo. Drogba, però rimane un'opportunità intrigante.
Perchè Conte ha smentito? Semplice, la razionalità vince, ed è giusto che sia così.
-OPERARE NELL'OMBRA: dire mi piace Drogba è pericoloso. Primo, perchè alza il prezzo e secondo, perchè il giocatore, per la storia e doti, piace a tutti, è ovvio. Se il giocatore sta bene è un valore aggiunto, la domande è diversa: sta bene?
-EVITARE ILLUSIONI: in passato, da due anni a questa parte si è parlato di top player, troppo spesso e volentieri. Il popolo bianconero si è illuso di ricevere un stella. Alla fine di stelle ne ha prese tre, sul campo... ma quella è un'altra storia.
-IL GRUPPO VIENE PRIMA: Antonio Conte e il suo staff hanno un obiettivo e lo stanno raggiungendo. Vincere con il lavoro, con il gruppo. Non sono ammesse prime donne e i campioni, vedi alla voce Pirlo, Buffon, Marchisio, sono tutti a disposizione della squadra e sono i primi a dare consigli, suggerimenti e l'esempio in campo e fuori. Drogba se vuole, deve inserirsi in questo meccanismo, ma il gruppo e lo spogliatoio ma tutelato, le macchine perfette non si toccano. Ieri provocatoriamente abbiamo scritto, Drogba dovrebbe pagare per giocare in questa "Fantasilandia". Ovviamente eravamo ironici, per "pagare" si intende in voglia, determazione, cultura del lavoro.
Rimangono, quindi, idee e perplessità su una trattativa che ci terrà compagnia almeno per due mesi. Mettetevi comodi, siamo solo all'inizio...
@pavanmassimo

DA ZERO A DIECI (DOC): ZERO A CHI CI PARLA DI GIUSTIZIA DA CAMBIARE, SOLO ORA, DIECI A HOLLY E BENJI


La Juventus torna con il condottiero in campionato a vivere le emozioni vere. Indovina una prestazione di rara intensità, cattiveria e determinazione e in ventisette minuti chiude una sfida che alla vigilia era difficile. E' campione di inverno con merito, l'antijuve e' solo la Juventus, come abbiamo detto in tempi non sospetti.
Voto Zero:  impossibile non parlare della giustizia sportiva. Ora diventa da cambiare, prima era giusta e precisa. Della penalizzazione altrui non parliamo, ci piacerebbe ci fossero regole chiare, prove certe cosa che non abbiamo visto nella farsa 2006 e nei precedenti processi. La Juventus deve vincere sul campo, i cartonati lasciamoli altrove. 
Voto Uno: alla scivolata di Marrone. Non è colpa sua, la sfortuna ci ha provato a metterci lo zampino, ma le e' andata male. Uno anche a chi parla di sfortuna arbitrale enfatizzando come al solito i propri episodi. 
Voto Due: alle ammonizioni di Manfredini, la prima su Vidal, la seconda di Chiellini, troppo ingenuo per la sua esperienza. Chiude da solo una partita, forse mai aperta.
Voto Tre: tre come i gol con cui la Juventus chiude la partita in brevissimo tempo. Tre come le tre stelle Natalizie, tre stelle...
Voto Quattro:  all'approccio mentale dei bergamaschi. Avevano preso solo un gol nei primi quindici minuti in questa stagione. Ieri hanno sbagliato totalmente i primi minuti. La Juventus ha messo in campo la cattiveria di una provinciale, l'Atalanta no. Quattro come le punizioni di Pirlo, gemme stagionali.
Voto Cinque: a Denis. L'errore a tu per tu con Buffon e' da matita rossa. La partita poteva cambiare, l'Argentino si impantana come un carro armato in una palude.
Voto Sei: a Quagliarella e Giovinco. Il primo entra ma combina poco, svegliandosi solo a cinque minuti dalla fine, il secondo gioca bene, fa tutto bene ma sbaglia anche tutto quello che si può sbagliare sotto porta. Un sei che deve per diventare sette e otto deve essere condito dai gol. Questa volta ci permettiamo di togliere qualcosa alla sua pagella, altre volte ne abbiamo dato qualcuno in più, un sei e mezzo che deve crescere per diventare top.
Voto Sette: alla difesa. Ermetica che si perde solo per una scivolata. Marrone commette un'imprecisione e poi mostra sicurezza. Sette anche ai punti di vantaggio sulla seconda, un freddo milanese.
Voto Otto: alla Juventus del primo tempo, perfetta. Mezz'ora di rara intensità e cattiveria. Volere e' volare: detto, fatto. Otto a Pirlo: punizione fantastica, dirige l'orchestra da par suo, come detto in tempi non sospetti da pallone d'oro.
Voto Nove: alla grinta di Conte dopo la punizione di Pirlo. Rincorre tutto e tutti e da indicazioni, da queste piccole cose si capisce molto, se non tutto. La curva gli dedica una coreografia: .... da brividi.
Voto Dieci: a Holly e Benji. Buffon e Vucinic. Uno crea, l'altro conserva. Ci vuole sempre un Holly e Benji in una squadra, Buffon e' da sempre il Benji della Juve e ieri si è regalato una parata da rinnovo. Vucinic ieri ha fatto l'Holly, gol dopo quasi un anno in casa e nella prestazione di classe sopraffina. Crescita costante in attesa della sfida natalizia contro il Cagliari. Voto dieci, ovviamente, al ricordo indelebile di Ale&Ricky, anche loro Holly e Benji dei sogni bianconeri, eterni campioni dell'album bianconero.
@pavanmassimo

IL GRANDE PROGETTO CONTINUA: PRIMO PASSO FATTO


La Juventus batte l'Atalanta e continua nella sua grande ed immensa corsa verso il titolo di campione d'inverno. Manca poco ad ottenere il platonico titolo. La Juventus, ieri ha dato un'ulteriore prova di maturità, fatta di concretezza e chiarezza di idee. Antonio Conte ha aggiunto un'ulteriore passo all'interno del proprio cammino e del processo di crescita. Sfida giocata con personalità e voglia di vincere. Nel primo tempo la Juventus ha giocato con il modo di giocare di una grande e il carattere di una provinciale. I bianconeri sono arrivati sempre prima sul pallone, hanno mostrato doti non banali e hanno convinto su tutti gli aspetti. La squadra gode di uno stato di forma invidiabile. Nulla e' stato fatto, ma la Juventus continua a crescere. La Juventus ha oggi gli stessi punti della squadra dell'anno scorso alla fine del girone di andata e quattro punti in più della Juventus alla diciassettesima. Il bottino potrà essere incrementato. Campioni di inverno con due turni di anticipo, un risultato sperato ma difficile da pronosticare alla base del girone di Champions. Il grande progetto di Antonio Conte continua, ogni giorno un piccolo passo avanti....
@pavanmassimo

DOVREBBE PAGARE LUI PER GIOCARE!!!


Chissà se Didier Drogba avrà visto o vedrà giocare questa Juventus, quella sontuosa del primo tempo di oggi. Rabbiosa, cattiva, spettacolare. Sicuramente se avrà visto il servizio, se lo vedrà, rimarrà piacevolmente colpito. Questa squadra e' una macchina che sa quello che vuole, guidata da un pilota che non ha le gomme sgonfie, anzi, invernali e appena cambiate. Un pilota determinato. Se Drogba vedrà la Juventus giocare, ne rimarrà folgorato. Ora, vedendo le richieste dell'ivoriano ci viene un dubbio. Ma forse non dovrebbe pagare lui per giocare in questa Juve? Il calcio e' divertimento e la Juventus in questo momento e' un circo meraviglioso che coinvolge tutti ed entusiasma. Non chieda troppo, quindi, il caro Didier, un piccolo sacrificio forse va fatto per salire sulla giostra.
@pavanmassimo

Fantasilandia


Quando pensi a una grande squadra, pensi a lotta, determinazione, classe,  forza. La Juventus oggi ha messo in campo una prestazione di altissimo livello. La Juventus voleva i tre punti e sapeva come volerli, annichilendo gli avversari per forza, intensità e cattiveria. Ha segnato subito, ha raddoppiato immediatamente e non si è fermata, voleva chiudere la gara, voleva evitare le occasioni pers di Palermo. I bianconeri avevano bene chiaro in testa quello che dovevano fare e lo hanno fatto. Nessuno spazio per le indecisioni, nessuno spazio per gli avversari. Ora tocca al Napoli vincere, in caso contrario la Juventus sarà campione di inverno, conta poco, ma e' un primo passo, questa Juventus fa un passo alla volta, guidata con maestria da Antonio Conte, uno che sa benissimo quello che vuole e come fare ad ottenerlo. FANTASILANDIA oggi e' andata in scena a Torino, un primo tempo di chi ha scolpito in mente cosa vuole: vincere.
@pavanmassimo

TRE STELLE COMETE BIANCONERE ARRIVANO PRIMA E ALLUNGANO LA SCIA ...


Le grandi occasioni arrivano poche volte in una stagione, la Juventus oggi ne aveva una importante per allungare sulla prima inseguitrice. Conte sceglie la formazione tipo con l'unica variante di Marrone al posto di Bonucci. Ci vogliono due minuti a questa Juventus per segnare: ottima  palla in verticale di Giovinco per Vucinic che dopo il corso di "cinismo" si presenta a tu per tu con Consigli e lo batte con un tiro a giro che s'infila all'angolino basso. Bravissimo Mirko che ha seguito un corso accelerato in settimana su come essere più cattivi sotto porta, docente Antonio Conte. Altri due minuti e occasione colossale per l'Atalanta che grazie a una sfortunata scivolata di Marrone ha la palla buona con Denis che si presenta solo davanti a Buffon. Il portierone fa il miracolo e si regala una prodezza. L'Atalanta risponde alla grande sul campo creando qualche preoccupazione e dimostrandosi viva. Al minuto tredici raddoppia Andrea Pirlo con la specialità della casa: la punizione maledetta. Fallo su Giovinco poco oltre la trequarti e Pirlo non sbaglia. Grande approccio dei bianconeri che dimostrano di voler i tre punti e il titolo di campioni di inverno. Dopo il due a zero la Juventus ha fame, tante fame. Ci prova infatti Chiellini che vuole il primo gol stagionale e Giovinco dopo un triangolo fantastico con Vucinic. Al ventitreesimo ancora Giovinco, ma Consigli chiude tutto.  Minuto ventisette: Marchisio mette l'accento sulla sua prestazione e da lontano lascia partire un bellissimo tiro dai venti metri, leggermente deviato che batte Consigli. Una Juventus di altissimo spessore che chiude la pratica in ventisette minuti.  La partita si chiude quando Manfredini si prende due gialli nel giro di cinque minuti. Forse fiscali, ma da regolamento, ingenuo il bergamasco nella sua irruenza. Nella seconda parte del primo tempo, la Juventus ci prova ancora tra accademia e belle combinazioni. Un primo tempo magistrale per la Juve, uno dei migliori in campionato insieme a quello con la Roma. Nella ripresa la Juventus riprende con la medesima voglia e Giovinco ci prova ancora, ma Consigli e' bravo.  Il ritmo si abbassa un po' e Conte se ne accorge inserendo chi ha voglia di mettersi in mostra come Fabio Quagliarella che rileva un ispiratissimo Vucinic. La partita perde un po' di agonismo e con la Juve che ci prova e l'Atalanta che cerca di limitare i danni. Conte decide un esperimento e toglie Barzagli spostando dietro Lichtsteiner con Marrone e Chiellini, per un inedito trio. L'Atalanta al ventesimo ha la sua occasione con Peluso che spara altissimo dopo un batti e ribatti da corner. Lo stesso fa Giovinco con un diagonale a lato. Spazio anche per Giaccherini che fa riposare Marchisio. Nel finale di partita Consigli ancora protagonista su Giovinco          con un conto quasi personale. Giovinco so divora il quattro a zero,per lui il corso di cinismo sarà intensificato in settimana. Nel finale ci prova due volte Quagliarella scaldando le mani a Consigli e poi dando l'illusione ottica della rete. Ancora Juve nel finale con Quagliarella e Vidal vicini al quarto gol. La passarella comunque e' completa. La stella o se preferite le tre stelle bianconere, come i gol, brillano, visto il periodo e' già una stella cometa che allunga la scia della vittoria e il vantaggio sulla prima inseguitrice, comunque aumenterà, male che vada sarà di cinque punti. 
@pavanmassimo

Volere...volare


Vincere per volare, vincere per crederci, vincere per cercare di ottenere il titolo platonico di campione di inverno. Provarci in una partita difficile perché l'Atalanta e' forte, molto insidiosa e ha ottenuto sul campo il titolo di ammazza grandi. La squadra bianconera ci proverà  oggi. Tante le insidie, dal dinamismo dei bergamaschi, alla forza dell'attacco. Provarci con tutte le forze e' un obbligo, un dovere, la Juventus deve ottenere il massimo, ci deve provare se vuole riconfermarsi. Antonio Conte sa benissimo che per passare un buon Natale deve cercare di fare sei punti nelle prossime due gare. Vorrebbe dire mettere spazio tra i bianconeri e gli inseguitori, scavare un piccolo solco che sarà utilissimo quando arriveranno i tempi duri, che ben presto ci saranno, soprattutto quando torneranno le coppe. La Juventus ha una ed una sola via: la vittoria. Volere e' volare, lontano, insieme a Conte che guiderà dalla panchina per la prima volta.
@pavanmassimo

giovedì 13 dicembre 2012

DROGBA: I QUATTRO SI E I QUATTRO NO DI UNA TRATTATIVA DIFFICILE, MA NON IMPOSSIBILE


Didier Drogba: è lui il nome sulla bocca di molti tifosi bianconeri. Forse perchè hanno il ricordo sbiadito della Champions dell'anno scorso e della sue giocate, forse perchè in attacco la Juventus ha bravi giocatori ma non uno con le doti di Drogba, o solo perchè ai tifosi piacciono i grandi nomi, sempre, comunque, indipendentemente dal fatto che questa squadra stia facendo cose di un livello altissimo, con il gruppo, con il lavoro quotidiano, con l'abnegazione e la voglia di sacrificarsi.

Analizziamo brevemente le ragioni del si e quelle del no.

PERCHE' SI: il sogno va calvalcato con la fantasia e le giuste motivazioni.

-VISIBILITA': A chi non piacerebbe un campione come Drogba? Di quanto aumenterebbe la visibilità bianconera in Asia, Africa, America ma anche Europa. Quante magliette si venderebbero? Drogba è un nome, un marchio, ovviamente non come Alessandro Del Piero, ma sicuramente un giocatore capace di portarsi dietro un eco positivo, la Juventus a livello di immagine ne gioverebbe.

-DOTI TECNICHE E REALIZZATIVE: il Drogba dell'anno passato non si discute. L'anno passato sei gol in otto presenze in Champions, con tredici gol in trentacinque presenze totali. La capacità di essere decisivo. Tecnica sopraffina e fiuto del gol, se sta bene un giocatore di grande livello.

-FINALIZZAZIONE DEL GIOCO: alla Juventus manca un finalizzatare. Il gioco non ne risente ma non c'è in rosa un giocatore freddo che capitalizza al massimo le occasioni. Una volta questo tipo di giocatore era Matri, ma oggi si è perso, Quagliarella potrebbe esserlo ma al momento non trova la continuità. Un giocatore come Drogba risolverebbe qualche problema.

-ESPERIENZA CHAMPIONS: Chi meglio di Drogba per vivere le emozioni degli ottavi, sperando di superare il turno? Chi meglio di lui per provare la cavalcata. Chi meglio di chi ha siglato la rete dell'1-1 contro il Bayern Monaco a pochi minuti dal termine, portando le squadre ai supplementari e poi realizzando il tiro decisivo nella finale di Champions l'anno passato?

PERCHE' NO: a volte la razionalità vince, ed ecco entrare in scena i no.

-COSTI OPERAZIONE: Drogba guadagna in Asia circa dieci milioni di euro l'anno. Impossibile per la Juventus sostenere questo tipo di operazione. I canoni devono essere quelli della razionalità e l'ivoriano deve accettare un dimezzamento con 4-5 milioni di base più bonus. Operazione complessiva, comunque da 15 milioni di euro, non poco. La dirigenza bianconera dovrà valutare il business plan dell'operazione calcolando i ricavi di tv, sponsor e merchandising e i costi (ingaggio) per un giocatore che non creerà plusvalenza.

-MOTIVAZIONI: quando passi dalla vetta della Champions, ai soldi del campionato cinese, può accadere di perdere qualcosa a livello emotivo. Quando passi dall'affrontare Messi, a un potenziale sconosciuto, magari capace, ma sempre sconosciuto, potresti risentirne. Drogba ha accettato in Cina la via del denaro? Vuole tornare indietro?

-ETA': 11 marzo 1978, ad oggi 34 anni, si va per i 35. Drogba non è un giovanotto, ma un giocatore che va verso la fine della carriera. Sembra integro, ma lo è realmente? Ha ancora voglia di sottoporsi ad allenamenti duri e stress agonistico? Come potrebbe reagire il suo fisico ai duri allenamenti?

-ADATTAMENTO AD ALLENAMENTI E GIOCO: In tanti ci ricordiamo due cose del gioco di Drogba. La prima di essere un gicoatore anche capace di sacrificarsi per la squadra, dote eccezionale. La seconda di essere un grande accentratore di gioco, di avere grande personalità e a volte di non essere facilissimo da gestire. Alcune di queste caratteristiche potrebbero "cozzare" con le idee tattiche di Antonio Conte che prevede grande movimento, sacrificio e poco individualismo. Il collettivo deve essere alla base di tutto, il singolo è elemento del collettivo, non viceversa. Drogba si adatterebbe?

Rimangono, quindi, idee e perplessità su una trattativa che ci terrà compagnia almeno per due mesi. Mettetevi comodi, siamo solo all'inizio...

@pavanmassimo

Cosa ne pensi? Sei per il si o per il no?clicca qui e parlane con Massimo

DA ZERO A DIECI: ZERO SFORTUNATO, DIECI AL VOLO DEL GRUPPO UNITO


Prima sfida casalinga per Antonio Conte, un ritorno pieno di affetto, tifosi che gli hanno dedicato l'ovazione dal primo all'ultimo minuto, un clima da "Ritorno del Re", vero e proprio.
Voto Zero:  Alla sfortuna, e a chi se no? Tre infortuni nel primo tempo sono sufficiente biglietto da visita per assegnare lo zero
Voto Uno: alle polemiche sulla presenza degli spettatori. Era previsto il tutto esaurito, ma logico aspettarsi qualche defezione. Ventimila spettatori sono un gran biglietto da visita.
Voto Due: come gli infortuni muscolari. Vidal, il primo da valutare con un colpo al ginocchio malconcio. Situazione difficile per lui. Bendtner, invece, non riesce a segnare ed ora arriva anche l'infortunio.
Voto Tre: tre come gradi di ieri a fine partita....che freddo. Le partite in questo periodo, la notte sono sempre pericolose. E ora ci saranno i quarti, con il Milan (quasi sicuramente), sarà la terza sfida di Coppa Italia in meno di un anno. Per ora una vittoria Juvntus e  un pareggio che era sconfitta dopo 90 minuti. Sarà dura a gennaio...
Voto Quattro:  a Thiago Ribeiro. Pessimo e impreciso. Tiri da fuori, una simulazione abbastanza plateale, tanta imprecisione e poca concretezza. Sau e' un'altra cosa.  Quattro all'errore della difesa del Cagliari che decide la gara: giustificazioni? Era la difesa B.
Voto Cinque: poca cattiveria Juve ieri sera . Conte li ha spronati ma qualcosa era più lento del solito, forse la paura di farsi male in una contesa che poteva sembrare di secondo piano. Sottotono i due ex dell'Udinese. Asamoah paga un po' di stanchezza, e' molto meno lucido. Male anche e ancora Isla, buone idee ma i fatti sono altri. Infine, polvèri bagnate per Matri e Bendter.
Voto Sei: A Pogba guida un po' sotto ritmo e lezioso, soprattutto nel primo tempo . Sei anche al Cagliari che fa la sua partita, senza infamia e senza lode.
Voto Sette: alla difesa. Impeccabile Marrone con Bonucci e Barzagli. Peccato che Luca giochi così poco, ma come si può trovargli spazio con quei mostri sacri davanti? Sette anche a Padoin, il più reattivo del centrocampo.
Voto Otto: a Giovinco. Numeri nel suo destino quelli di ieri. Prestazione condita da errori come sulle punizioni, da spunti di classe, da imprecisione sotto porta e dal gol. Il gol e' la perla della giornata e regala la qualificazione: 12-12-12, minuto dodici, maglia numero dodici, gol numero dodici.
Voto Nove: al pubblico che inneggia a Conte dall'inizio alla fine. Encomiabile.
Voto Dieci: alla squadra e al mister che vanno sotto la curva a fine partita. Una corsa liberatoria, emozionante. Il veder il mister unito ai giocatori da un senso di unità, di gruppo. Conte si è battuto più volte il petto per evidenziare il ringraziamento per il pubblico che in questi mesi lo ha seguito, lo ha incoraggiato, non lo ha abbandonato. La Juventus continua il suo volo: squadra e mister più uniti che mai.
@pavanmassimo

LAMPI DI UN GENIO "SCARAMANTICO" IN UNA SERATA SFORTUNATA


Sotto il segno di Giovinco, la Juventus si affida al talento di Beinasco in una serata sfortunata almeno per quel che riguarda gli infortuni. E' il talentino a innescare e accendere la lampadina. Da lui i lampi migliori, gli errori sotto porta e le azioni più incisive. Una crescita continua anche se con qualche imprecisione da migliorare. Giovinco continua il suo percorso di crescita migliora, portandosi sulle spalle i bianconeri. Per chi crede alla cabala, ai numeri e alla scaramanzia, non poteva che segnare lui a quel minuto della ripresa.  In una serata dove la Juventus ci ha provato a sprazzi e' stato Giovinco con Padoin il migliore in campo, insieme a Barzagli e Bonucci. I sorrisi di Conte sono tutti per loro, sorrisi a denti stretti, visti i tanti infortuni, preoccupano Vidal e Bendtner, Giaccherini invece dovrebbe essere presto disponibile.
@pavanmassimo

VOLATONA: TRE PARTITE, ECCO IL COEFFICIENTE DI DIFFICOLTA'


Due settimane fa avevamo analizzato la situazione della volatona al titolo di inverno a cinque partite dalla fine.  L'analisi vedeva il calendario più semplice per la Fiorentina, partita con la Roma a parte e più tosto per l'Inter. Juve e Napoli nella media.
Oggi a tre partite dalla fine del girone di andata è cambiata solo la classifica, ma le difficoltà sono restate più o meno le stesse con la Fiorentina ormai quasi tagliata fuori essendo a nove punti, così come la Roma che in virtù dello scontro diretto non potrà arrivare prima. 
La classifica dice Juventus 38, Inter 34, Napoli 33, Lazio 30, Fiorentina e Roma 29.
I bianconeri devono ancora vedersela con Atalanta, Cagliari e Sampdoria, con due partite in casa. Il Napoli, giocherà con Bologna e Roma e Siena.  L'Inter con Lazio, Udinese e il fanalino di Genoa. La Fiorentina, il calendario migliore: Palermo, Siena e Pescara. Infine, la Lazio  con  Inter, Sampdoria e Cagliari ma anche a otto punti, quasi tagliata fuori dalla corsa al primo posto.
Dati alla mano, tocca alla Fiorentina il calendario più semplice e a seguire Napoli e Juventus. Ribadiamo ancora che la Juventus giocherà quasi sempre prima dell'Inter, arma a doppio taglio, soprattutto se non dovesse sempre centrare la posta piena. I bianconeri devono ottenere due vittorie per essere sicuri del primo posto al giro di boa. Due vittorie possibili in casa con avversari forti ma di centro classifica. Le due partite appena trascorse, però ci hanno dato indicazioni, l'Inter regge (due vittorie anche se in casa), il Napoli stenta giocando bene, la Fiorentina deve superare il momento difficile (un solo punto in due gare). Sta bene la Roma, ma è lontana... e la Juve? La Juve non vuole lasciare nulla per strada e anche nelle ultime tre gare cercherà sempre i tre punti, ora che la Champions non c'è bisogna macinare, possibilmente un certo margine.

Giornata n. 17 16/12/2012

Lazio - Inter Sat 20:45 DIFFICOLTA': ****
Fiorentina - Siena Sun 12:30 DIFFICOLTA': *
Juventus - Atalanta DIFFICOLTA': **
Napoli - Bologna Sun 20:45 DIFFICOLTA': *

Giornata n. 18 22/12/2012
Cagliari - Juventus Fri 20:45 DIFFICOLTA': ***
Inter - Genoa Sat 12:30 DIFFICOLTA': *
Sampdoria - Lazio DIFFICOLTA': ***
Siena - Napoli DIFFICOLTA': **

Palermo- Fiorentina DIFFICOLTA': ***

Giornata n. 19 06/01/2013
Fiorentina - Pescara DIFFICOLTA': *
Juventus - Sampdoria DIFFICOLTA': **
Lazio - Cagliari DIFFICOLTA': **
Napoli - Roma DIFFICOLTA': ***
Udinese - Inter DIFFICOLTA': ***

legenda di classificazione delle partite
1: gara semplice (gara in casa con squadra di bassa classifica)
2: media (gara in casa con squadra di centro classifica)
3: mediamente difficile (gara in trasferta con squadra di centro classifica)
4: difficile (big match con squadra nei primi sei posti)
TOTALE
Juventus 7 totale, media  difficoltà 2,33
Napoli 6 totale, media difficoltà 2
Inter 8 totale, media  difficoltà 2,67
Fiorentina 5 totale, media difficoltà 1,67
Lazio 9 totale, media difficoltà 3
@pavanmassimo
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IL RITORNO DEL RE


Antonio Conte è tornato a parlare e l'ha fatto come un vero proprio re che ritorna a casa dopo mesi d'esilio ingiusto e nefasto. Un ritorno atteso, voluto, sperato da tutto il popolo bianconero che grazie ad Antonio Conte ha rivisto la luce dopo due anni di buio pesto. Lecito, giusto, ringraziare chi ha permesso la rinascita, senza se e senza ma. Un ritorno dopo un esilio amaro, dentro un "tunnel" come hanno ipotizzato alcuni e che hanno ironizzato un po' troppo. Il re, ieri e' tornato a parlare e ha ringraziato:  "E' inevitabile che in tutto questo, l'ho fatto anche apposta a tralasciare il ringraziamento ai tifosi, perchè era giusto dedicargli nella partita in casa un mio ringraziamento speciale per tutto quello che hanno fatto, per tutto quello che mi hanno dimostrato in questi mesi. Li ringrazio pubblicamente perchè oltre alla mia famiglia, la società e i calciatori, loro sono stati veramente un elemento fondamentale, soprattutto nei momenti di scoramento e di rabbia, mi hanno sempre spinto a non mollare e mi sono stati molto vicini. Hanno capito il dramma sportivo, perchè ho già spiegato che i drammi sono altri nella vita. Mi sono stati molto vicino, Me lo hanno dimostrato con grandi testimonianza d'affetto, quindi da parte mia c'è grandissima gratitudine nei loro confronti. E li ringrazio pubblicamente perchè non mi hanno fatto mai mancare il loro sostegno".

Non sappiamo se Conte ha voluto ringraziare anche noi, sicuramente in questi mesi siamo stati virtualmente e realmente al suo fianco nel bene e nel male, ma sicuramente con voglia di capire le cose, scavando alla ricerca della verità e cercando di riportare tutto. Oggi che la situazione e' chiara siamo orgogliosi di averlo fatto, perché nessuno deve subire ingiustizie e come abbiamo lottato per lui lo faremo per chiunque subirà un'ingiustizia senza la possibilità di difendersi. Oggi il Re e' tornato per restarci.

@pavanmassimo

ECCO LA PROVA DELLA MALAFEDE MEDIATICA: "BEHRAMI E LICHTSTEINER" - NAPOLI E JUVENTUS


Sono entrambi svizzeri, ma purtroppo hanno due maglie diverse: Napoli e Juventus. Tutti si ricordano di Juventus-Inter: gol in fuorigioco bianconero e mancata espulsione di Lichtsteiner nel primo tempo. Secondo tempo, invece con errori contro la Juventus, tra cui la mancata espulsione di Cambiasso. Tutti si ricordano della meritata vittoria nerazzurra, ma soprattutto delle dichiarazioni no sense post partita che ipotizzavano strane trame.
Ieri, abbiamo assistito, a medesimi errori in Inter-Napoli. Due episodi sono proprio dello stesso tipo. Il primo riguarda Behrami che già ammonito commette a inizio ripresa il più classico degli episodi da giallo, fallo cattivo a gamba alta. Nessuna ammonizione per lui. Poco prima, però Hamsik crossa in mezzo all’area ma c’è Pandev in netta posizione di fuorigioco, il macedone tira, viene ribattuto e sul batti e ribatti segna Cavani.
Ecco, due episodi gravi, errori gravi, dello stesso tipo di Juventus-Inter (gara in cui, come detto c'erano anche episodi contro la Juventus). Oggi nessuno alza la voce, nessuno parla di scandalo e nessuno lancia accuse. Ribadiamo che questo è il metodo giusto, non enfatizzare troppo gli episodi e chiamarli con il loro nome: errori, ma questa regola deve valere per tutti.
La domanda, però viene spontanea, perchè se succede a Lichtstainer è scandalo e a Behrami non lo è? Non sono entrambi svizzeri. Perchè un gol che nasce da posizione di fuorigioco di Pandev non è grave come uno che nasce da un fiorigioco di Asamoah. Qual è la differenza? Una e una sola: la maglia e per certi media vale più di qualsiasi cosa e anche dell'obiettività.
La prova della malafede mediatica è servita, purtroppo, ancora una volta...
@pavanmassimo
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TASTIERA VELENOSA: "INVIDIOSO?"


Ieri abbiamo pubblicato le parole di Paolo Bonolis a Sky, che francamente riteniamo veramente ma veramente inconcepibili: "Inter-Napoli semifinale Scudetto? Ma è ancora presto, siamo ancora nel girone di andata, tante cose devono assestarsi. Adesso vediamo come la Juventus reagirà all'impatto con il prosieguo della Champions. E' vero che è una squadra che corre tantissimo e mi domando come facciano a correre in quella maniera in continuazione per novanta minuti, però tanto di cappello. Avranno un ottimo preparatore. Poi giocano bene e hanno degli ottimi giocatori.  E' ovvio che la squadra favorita è la Juve. Il Napoli è una squadra che mi piace molto, ma come l'Inter gioca sulle ripartenze, sono più giovani, sono assemblati da più tempo, quindi potrebbero avere dei vantaggi in questo senso. L'Inter è più marpiona, gioca in casa. E' una partita di difficile interpretazione. Inter-Napoli gara incerta? La bellezza della partita è proprio questo, se ci fossero delle certezze sarebbe la Juve"?
Bonolis e' un abilissimo comunicatore e per questo ci lascia perplessi la sua uscita. Ci chiediamo perché allusioni tanto pesanti. Da una parte, possiamo capire quelle arbitrali, del resto vedendo solo certi filmati, magari qualcuno si convince di "certe cose". Non ci meraviglia questo, alcuni sono convinti ancora di Paparesta chiuso negli spogliatoi, che esista ancora una lista di partite del 2006 con match truccati e soprattutto che in questo campionato la Juventus sia aiutata, mentre la classifica degli errori vede la Juventus tra le squadre con più torti. Come detto, se quelle arbitrali le possiamo capire, le altre no. La risposta viene dagli allenamenti di giocatori veri, chiamateli soldatini se volete...come direbbe qualcuno.
Queste esternazioni non andrebbero accettate dai tifosi come dalla società stessa le parole fanno intendere e non intendere, capire e non capire e mettono nella gente un'idea, un tarlo un'eventualita' che non ci sta per nulla. Come nel 2006 quando il mondo mediatico creò Calciopoli e rovino' la vita ad alcuni arbitri (se aveste visto Pieri e Gabriele a Raisport avreste capito), qui si fanno allusioni pesantissime ed ironia come non va giustificata e non può esserlo perché non e'. Forse e' L'invidia di vedere una Juventus forte, bella che è' rinata in poco tempo quando si credeva di averla eliminata. Forse la paura di dover aspettare nuovamente secoli per rivedere l'Inter vincere o forse l'oggettiva valutazione che il caso Sneijder e' sinonimo di cattiva gestione, come un tempo i tanti allenatori, gli acquisti sbagliati e certi episodi che sono diventati la barzelletta dell'Inter. L'invidia verso questa Juve vincente, verso un allenatore capace, uno stadio unico, una tifoseria numerosa e presente ovunque non basta a giustificare però certe uscite a vuoto. Ci aspettiamo scuse ampie e generose perché un grande professionista della comunicazione non può e non deve fare, secondo noi, certe allusioni. 
@pavanmassimo
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giovedì 6 dicembre 2012

RICAVI CHAMPIONS: ECCO UN SORRISO DA...


Ieri a Torino erano felici, molto felici. La qualificazione Champions è un regalo di Natale anticipato per un bel numero di persone.
In primis Beppe Marotta che potrà aumentare e giustificare il budget di spesa per gennaio. Due partite in più, sperando possano essere di più, richiedono, quanto meno un adeguamento offensivo e di fascia sinistra di spessore.
In secondo luogo è contenta la società che vedrà aumentata la propria valorizzazione economica Europea e consolidato il proprio ranking. Ora viene il bello ma aver eliminato il Chelsea è un biglietto da visita niente male, soprattutto nel mercato asiatico dove il Chelsea è molto seguito.
Altro elemento importante è la valorizzazione della rosa che aumenta di valore e diventa potenzialmente appetibile.
Ma passiamo ai numeri, ecco quanto vale la qualificazione.
Si parte dai 910,3 milioni di euro di cui 500,7 saranno distribuiti quali premi fissi in funzione dei risultati. 409,6 milioni saranno invece suddivisi secondo il “market pool”, che sarà in questo caso suddiviso tra Juventus e Milan, non avendo l'Italia altre partecipanti ai gironi. Alla Juve potrebbero spettare una cifra che varia dai 10 ai circa 20 milioni.
Analizziamo quanto ha guadagno ora la Juventus:
La partecipanti alla fase a gironi sono partite da una base di 8,6 milioni, ai quali vanno aggiunti 1 milione per vittoria e 500 000 euro per pareggio.
La Juventus ha ottenuto 3 vittorie (Chelsea, Shakhtar, Nordsjælland) e tre pareggi con le medesime squadre.
In totale, quindi 3 milioni: 3 vittorie, e  1,5 milioni: 3 pareggi.
Gli ottavi permetteranno di guadagnare circa  3,5 milioni.
Vanno considerati i circa 5 milioni per gli incassi attuali da stadio e gli ulteriori 2 degli ottavi.
Il totale ammonta, quindi a circa 23 milioni a cui aggiungere i circa 20 dei diritti tv. Un tesoretto di circa quaranta milioni. 
La Juventus sogna, perchè se dovesse superare i prossimi turni potrebbe incrementare con 3,9 milioni, ai quarti;  4,9 alle semifinali. Il percorso fino alla finale prevede 6,5 milioni per la perdente e la vincente 10,5. Questo, senza contare la parte del “market pool” che può permettere di raddoppiare la quota di partenza, ricavi da botteghino e aumento di valore brand e della rosa.
La Juventus sogna, in ogni caso, rispetto al passato, è già un successo.
@pavanmassimo

DA ZERO A DIECI: DAI GUFI AL PRINCIPE DEL FREDDO


La sfida nella fredda terra Ucraina segna un solco: il volere e il potere. La Juventus voleva il primo posto per evitare tutte le grandi eccetto il Real e l'ha ottenuto, la Juventus vuole cavalcare il sogno europeo e c'è riuscita, la Juventus voleva fermare lo Shakhtar dopo ben venti successi casalinghi e così è stato: una partita giocata bene, con attenzione al limite dell'osare e della prudenza. Una scelta e un'esperienza che sarà utilissima per gli scontri a eliminazione diretta.
Voto Zero:  A chi esultava e tifava Shakhtar. Purtroppo ce n'erano tanti di gufi. In tanti che hanno esultato a quel "maledetto" gol del Chelsea e in tanti che ieri hanno fatto la voce grossa sul fuorigioco di Lichtsteiner. Purtroppo a volte italiani lo si è soltanto quando gioca la nazionale, dimenticando che ieri di italiani in campo ce n'erano ben sei. 
Voto Uno: all'uomo bandierina che ha disturbato Conte. Il siperietto più divertente ma anche il più stucchevole. Fortunatamente è l'ultima volta che vedremo Conte in "piccionaia". L'uomo con la bandiera rosso-arancione che voleva impedirgli la visuale rimarrà una delle cartoline più tristi di tutta questa lunga, ingiusta squalifica.
Voto Due: a Lucescu. Le dichiarazioni pre partita  non le abbiamo capite...mistero numero uno. Le dichiarazioni post ("sconfitti per errore aribitrale"), ci ricordano le belle dichiarazioni stile squadra da lui allenata tanto tempo fa...
Voto Tre: tre come i punti portati a casa. Tre come i rigori di STAMFORD Bridge di cui uno per il Chelsea molto generoso. Tre come i gravi errori dell'arbitro ieri: rigore non concesso alla Juve, partenza di Lichtsteiner dubbia  e ammonizione di Chiellini inesistente. Quest'ultimo errore pesa come un macigno in vista delle prossime partite.
Voto Quattro:  alla partita dello Shakhtar. Molle e poco convinta, contrasti tutti persi, poca voglia di vincere e tanta paura: testa altrove?
Voto Cinque: a Texeira. Pesa su di lui l'errore del secondo tempo, non ripete il gol dell'andata: fortunatamente...
Voto Sei: a Willian. Il migliore dei suoi. Corre come un matto ed e' ovunque. Ha fatto il massimo, veramente un gran bel giocatore e non solo per look che è una via di mezzo tra Lenny Kravitz e Bob Marley. Sei ad Asamoah: fa il compitino, ma siamo abituati a vederlo superman.
Voto Sette: alla difesa bianconera e Pirlo, Vidal e Pogba, Bonucci, Barzagli e Vucinic  e Vucinic. Meriterebbero in tanti una menzione. Il centrocampo regge, bravissimo Vidal a non commettere errori dopo il primo giallo, Pirlo disegna e ordina, Pogba cresce e mette muscoli e forza e poi ancora Vucinic al servizio della squadra con la spada tra i denti e "Pinocchio" Giovinco che va vicino al gol e propizia il vantaggio.
Voto Otto: a Chiellini. Torna dopo un paio di partite ed è magistrale. Un muro che non viene scalfito da un'ammonizione ingiusta. Propizierebbe anche un rigore...King Kong d'Ucraina
Voto Nove: al carattere bianconero e alla voglia di vincere inprinting di Conte ma anche di Angelo Alessio e Massimo Carrera. Questa Juventus ritroverà il suo condottiero ma lo staff è stato veramente unico.
Voto Dieci: a Lichtsteiner. Il migliore in campo ieri. Tanti assist, corsa e motivazione, si è riposato ed e' rinato. In Svizzera sono abituati al freddo. Ieri il principe di Ucraina e' stato lui. Ci fa piacere rivederlo a questi altissimi livelli, è l'esempio di come deve essere un giocatore: diligente, autorevole, ma anche capace di rispondere con il campo alle eventuali decisioni del mister e scelte dolorose. PROFESSIONISTA E PRINCIPE D'UCRAINA.
@pavanmassimo

Primo segnale


Era importante dare un segnale all'Europa, e' stata partita vera e la Juventus ha dimostrato di valere il primo posto. Una vittoria storica dopo tante vittorie degli ucraini in casa. La Juventus conquista meritatamente il primo posto dopo una partita vissuta in crescendo con un paio di sofferenze a inizio ripresa e con quel pallone di Alex Texeira finita di poco a lato. Ci pensa Lichtsteiner a metterla al centro, macinare chilometri e consegnare alla buona sorte il gol di Kucher e Giovinco, dopo che il palo aveva detto di no a Pirlo. Questa Juventus ha funzionato in tutto e per tutto e si candida a lottare alla pari negli ottavi. Tra le prime sedici d'Europa, quindi, un obiettivo minimo a inizio stagione, non scontato ai sorteggi dove la Juventus ha eliminato i campioni d'Europa. Un segnale a tutti, la Juventus c'è e da febbraio se la giocherà alla pari, Conte torna e nessuno lo tocca.
@pavanmassimo

altro che biscotto


La partita decisiva arriva in Ucraina, Conte sceglie la formazione tipo con la sola assenza di Marchisio. Lo Shakhtar, invece risponde con Eduardo al posto di Luiz Adriano . Primi venti minuti equilibrati di totale studio con le formazioni che non vogliono rischiare nulla. La Juventus comunque fa la partita e lo Shakhtar gioca di rimessa. Le squadre ci mettono attenzione, meno l'arbitro che si perde un braccio largo di Fernandinho. La prima grande occasione arriva al ventinovesimo per Giovinco che calibra il sinistro che finisce a fil di palo a portiere battuto.  Bellissima l'azione di Vucinic di classe e forza. La Juventus comunque gioca abbastanza bene, cresce ma manca lo spunto decisivo. Succede questo quando a fine primo tempo la Juventus spreca un bel contropiede con Pogba e Vucinic. Ancora nel finale la Juve ci prova ma la precisione non risiede tra i bianconeri. Buon primo tempo della Juve, con un finale di frazione in crescendo. Lo Shakhtar alza l'intensità nella ripresa e con Devic crea la prima occasione potenziale. Sulla punizione di Rakitskiy brivido Juve con respinta centrale e Texeira che spreca a lato. Spingono ora gli arancio-neri e la Juve soffre. La Juventus risponde però subito con una bella combinazione Vucinic-Pogba-Pirlo che colpisce il palo esterno. La Juventus però soffre le ripartenze ucraine  e ancora Devic va vicino al gol con un diagonale fuori di poco. Arriva il gol della Juve al minuto 53 su bella combinazione di Lichtsteiner-Vucinic con palla centrata benissimo e deviazione del difensore Kucher con colpo finale di schiena di Giovinco. Gol meritato. Lo Shakhtar reagisce ma la Juve con Bonucci va vicina al raddoppio. La Juve prova a far addormentare la partita ma lo Shakhtar macina gioco ora,  e insiste.  Lo Shakhtar va vicino al pareggio con Il neo entrato Ilsinho che spinge Asamoah all'auto palo. Il raddoppio sembra fatto ma prima Vucinic, poi Giovinco ed infine Pogba non riescono a battere la difesa. La Juve rischia di incassare un rigore, ma Mkhitaryan simula e si prende un giallo. La Juventus soffre tanto ora sulla pressione degli Ucraini e prova ad allentare l'insistenza degli uomini di Lucescu. Va vicina ancora al gol la Juve con Lichtsteiner che mette una bellissima palla al centro ma nessuno e' pronto al gol.  A tre minuti dalla fine Chiellini ammonito per un dubbio contrasto, diffidato salterà la prossima. Un Chiellini in trans agonistica nel finale che sprona tutti da condottiero. Il finale e' una battaglia, ma la Juventus fa un'impresa batte lo Shakhtar che non perdeva da venti partite in casa e soprattutto porta a casa il primo posto. Il Natale arriva prima....
@pavanmassimo

TUTTI CON LUI


Continua il calvario, iniziato quest'estate, di Simone Pepe. L'esterno è sceso in campo solo per pochi minuti in questa stagione e continua ad alternare convocazioni a defezioni. Situazione che rende i tanti sostenitori di Simone Pepe in trepidazione. In tanti ci hanno scritto per chiederci: "Come sta Pepe? Quando torna? Perchè continua ad avere problemi?"
Ovviamente, è difficile dara una risposta. Da quella sfortunata sera di Bari un infortunio che si è trascinato e si sta trascinando troppo a lungo. Un'assenza che pesa, un giocatore determinante nell'economia del gruppo guidato da Antonio Conte, che l'anno scorso era stato capace di segnare tanti gol decisivi. Un giocatore ottimo per qualsiasi modulo e funzionale anche all'ipotetico 4-3-3 di cui si parla tanto in questi giorni. Mancano i suoi gol, la sua corsa, la sua dinamicità, ma anche la sua simpatia. Il suo apporto l'anno scorso è stato fondamentale, basta pensare ai gol segnati: sei tra cui quello al Napoli, i due alla Lazio, il gol al Palermo, quello al Novara e Parma. I tifosi bianconeri aspettano con ansia le prossime convocazioni e di rivederlo dall'inizio. Vogliono rivedere quella palla in buca e l'esultanza con lo "swing". Domenica prossima sarà quella del ritorno di Antonio Conte, si spera che possa esserci presto anche quello di Pepe, nel frattempo tutto il popolo "zebrato", si stringe attorno a lui.
@pavanmassimo

BUON SANGUE NON MENTE


Il derby di Torino ci ha regalato una bella copertina: Claudio Marchisio protagonista assoluto nel primo gol su cross di Sebastian Giovinco, Sebastian Giovinco marcatore del secondo gol e ancora Marchisio in gol nel terzo. Insieme a loro ha giocato anche Paolino De Ceglie. Potremmo dire tutto su di loro, ma non che non hanno un DNA bianconero. Dalle giovanili alla prima squadra, un lungo percorso, fatto di partite, allenamenti, speranze, gioia, dolori, vittorie, sconfitte, ma tanto cuore. Vederli esultare e' la miglior gioia per chi li seguiva quando trionfavano a Viareggio, quando vincevano il campionato primavera e la Supercoppa di categoria. Ora sono in prima squadra e stanno completando il loro percorso. Marchisio e' ormai un vero leader: segna, ha carattere e juventinita' trascinante. Alcune sue giocate di sabato sera hanno estasiato. Poi c'è Giovinco che i numeri li ha sempre avuti ma che deve trovare la continuità. Ci potrebbe riuscire presto, nel frattempo vediamo nel suo sguardo qualche luce da lottatore e quelle ammonizioni sono sinonimo di voglia di combattere. Infine De Ceglie. Si deve ancora consacrare, con il Bologna ha deluso, sabato dopo la prima ammonizione si è' ripreso. Ha doti atletiche fuori dal comune, riuscisse ad abbinarle alla capacità di cross e all'attenzione difensiva sarebbe perfetto. Deve ancora maturare, ma nulla e' impossibile. Buon sangue non mente, ci aspettiamo presto altri giovani fenomeni crescere, come loro tre, frutti di una gestione precedente che sapeva seminare bene. Anche oggi si sta seminando e Pogba e' una già una certezza giovane pescata con maestria. Buon sangue non mente, DNA bianconero al potere.
@pavanmassimo

TASTIERA VELENOSA: "DOBBIAMO CRESCERE"


Abbiamo spesso preso una posizione forte e decisa verso gli striscioni degli avversari. Abbiamo criticato aspramente chi ha scritto e chi scriverà striscioni sull'Heysel e su tutti i drammi che hanno colpito lo sport e che con il calcio e il terreno di gioco non c'entrano. Non possiamo che dire che "proviamo vergogna", verso lo striscione apparso in occasione del derby che conteneva riferimenti sulla tragedia di Superga. Ci dispiace che l'immagine della Juventus venga rovinata da persone che decidono di "utilizzare tragedie" come fonte di ispirazione. Dobbiamo crescere tutti. Dobbiamo trovare la forza di fermarci e pensare quando stiamo scrivendo uno striscione, pensare alle conseguenze che possono avere queste parole e all'esempio che diamo come persone, come genitori, come figli. Pensiamo che chi ha scritto quello striscione non vada fiero della sua opera, che va a toccare la sensibilità di persone colpite da una tragedia vera, come uno schianto terribile di un aereo. Bisognerebbe avere rispetto, per i morti, ma anche per i vivi, intesi come parenti delle vittime. Lo abbiamo richiesto e lo chiederemo sempre per quanto riguarda l'Heysel, ma dobbiamo richiederlo anche a noi stessi quando entriamo nello stadio ed esponiamo uno striscione. Dobbiamo crescere tutti, per una grande squadra ci vuole una grande tifoseria, lo siamo, ma dobbiamo esserlo sempre in tutte le occasioni.
@pavanmassimo

giovedì 22 novembre 2012

SUL CARRO C'E' TANTO POSTO... ORMAI SALGONO, SALGONO, SALGONO...


Fino a qualche giorno fa il carretto, bus, corriera bianconera aveva pochi posti. Complimenti a tratti, critiche tante (soprattutto all'attacco), riferimento a squadra stanca, riferimenti ad aiuti e teoremi su complotti e complottini. Poche parole per Conte, messo in naftalina da un'ingiustizia sportiva, poche parole per il bel progetto a 360 gradi bianconeri. Oggi, il mondo sembra essersi rovesciato. Il carro è stracolmo. Tutti vogliono salire: opinionisti, detrattori vicini e lontani, giornalisti, amici, amici di amici ed ex nemici. Su quel carro ora si vocifera di vittorie, di programmi trionfalistici e di grandezza ritrovata. L'obiettività, la pacatezza, il realismo scompare di fronte al tentativo, a volte truffaldino, di nascondere sotto il tappeto, proprio come qualcun altro, le tante parole di fiele esternate nei mesi scorsi. Troppo facile oggi fare complimenti a denti stretti e magari esaltare per poi deprimere. Molto più semplice, chiudere le porte del carro, sbarrare l'entrata e non leggere o sentire nulla. La persona saggia sa che quanto successo ieri non vale nulla, perchè il domani conta più di ieri. Meglio quindi, mantenere il profilo basso e aspettare al varco, chi oggi esalta ma domani sarà pronto a criticare, come sempre "sine ratio". Il progetto bianconere non ha bisogno di conferme, è una realtà: solido, definito, ambizioso, ma anche "provinciale", perchè solo con la voglia di lottare delle provinciali si vincono le sfide contro chi ha più soldi e fama. Questa Juventus è una bellissima creatura che rispecchia al 100% la voglia di emergere della società, del suo Presidente, del suo allenatore e staff e dei tifosi. 
@pavanmassimo

mercoledì 21 novembre 2012

DA ZERO A DIECI: ZERO AL "GUFO MAIOR", DIECI A QUELL'UOMO "NERO"


Una delle migliori partite europee degli ultimi anni. Un'emozione da vivere con intensità, da rivivere rivedere. Se oggi avete tempo, voglia, rivedetevi la gara, riguardate il pubblico, i tifosi, l'amore, troverete tutto perfetto, eccetto una cosa...
Voto Zero:  a Massimo Moratti che vede ancora complotti e strane manovre del passato. Imparare ad accettare le cose e ringraziare Guido Rossi, senza di lui ....Chissà se avrà gufato ieri sera o meno. Sicuramente qualche coro non sarà stato di suo gradimento. In ogni caso il "Gufo Maior" antibianconero, al momento è stato sconfitto, la speranza è che anche con lo Shakhtar possa filare tutto liscio. 
Voto Uno: ai soldi spesi da Abramovich. Hazard e Oscar sono fortissimi, ma quaranta milioni l'uno, ci pare troppo. Ad Abramovich uno perchè ora mette sulla graticola chi pochi mesi fa ha vinto in Champions. Non c'erano riusciti Ancelotti, Mourinho, Hiddink e compagnia: British Style?
Voto Due: alla difesa del Chelsea. David Luiz "costosissimo" scompare, Cole lotta ma non basta, Azpilicueta, pagato circa nove milioni, sembra un estraneo. La Juve stravince sulle fasce. Resa totale.
Voto Tre: a Di Matteo: smash/schiacciato tennisticamente. Moses mossa senza senso. Mata evanescente. Il Chelsea crea si tre occasioni, ma la gara di ieri poteva finire sei a tre, come un set a Wimbledon. 
Voto Quattro:  a Obi Mikel. Alcuni ricordano l'Essien del 2008, decisivo contro la Juventus di Ranieri. Ieri Ramires ha lottato, il nigeriano, invece, è sparito sotto i colpi del centrocampo bianconero. Un pulcino scomparso nel laghetto.
Voto Cinque: alla poca prolificità di Oscar, Evanescence. Oscar è sicuramente stato uno dei migliori, del Chelsea. Il problema è che essere tra i migliori con grandi occasioni mancate ti porta all'insufficienza. Dopo i due gol dell'andata non ripete quelle "magie" e si ferma sul più bello. Cinque anche ad Hazard: il tacco di Buffon non lo salva. 
Voto Sei: a Cech, Capitano Coraggioso. Fa il Marchetti. Miracoloso in tre interventi: su Lichtsteiner salva sul palo. Su Marchisio si allunga come un gattone, su Quagliarella nel secondo tempo prende l'orologio e ipnotizza.
Voto Sette: a buona parte dei bianconeri. Marchisio si immola nella corsa, ma prende un giallino di troppo. La difesa merita sette con Barzagli e Bonucci che fermano benissimo le sfuriate Blues, peccando solo in un paio di occasioni e venendo graziati da Hazard e Mata. Sette a Giovinco che gioca quei minuti finali con determinazione di chi vuole essere un top.
Voto Otto: A Buffon: due interventi miracolo (uno grazie a Mata, ma la posizione è ok). Le sue espressioni valgono molto. Otto ad Asamoah che spacca la fascia e vince il duello. Otto a Lichtsteiner. Durante l'inno è l'unico con le mani ai fianchi. Nel primo tempo corre come un treno svizzero, puntuale e lo vedi in attacco per colpire il palo e poi lo rivedi in area sulla linea per salvare eventualmente su Hazard. Gli uomini come lui sono da elogiare, perchè corretti, limpidi... esempi, proprio come lo stesso Buffon ed Asamoah. Otto anche a Chiellini che finisce con i crampi ma costruisce un totem nella sua fascia che usa come muro per fermare tutti. Nel primo tempo regala sei anticipi da "fenomeno".
Voto Nove: a Vidal e Quagliarella: a loro piace il Blues. Hanno suonato nel più bel club dello Stamford Bridge. Si sono ripetuti con un bel Blues a Torino. Hanno invertito i ruoli ma non la sostanza. Un abbraccio a fine partita, qualche sassolino verso i critici, la consapevolezza di aver dato tutto e un nove che si portano a casa con la speranza che si possa continuare così.
Voto Dieci: a Conte, Alessio e al dodicesimo uomo. Lo dedichiamo al pubblico, unico, emozionante, coreografico, ma non solo. Il Dieci va all'Uomo Nero che non vedi dietro la vetrata e all'Uomo Bianco (Alessio) che vedi in campo. Artefici di un progetto che diverte e vince. Artefici di un sogno che deve continuare in Ucraina e che non è ancora raggiunto. Manca un punticino per rivedere Antonio Conte in Champions. Portiamolo a casa, facciamo dieci punti... Dieci e l'Uomo Nero tornerà ad essere Bianconero.
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day after...


Scorpacciata serale bianconera e "day after". Risveglio felice per i sostenitori di fede bianconera, meno per chi la fede antibianconera la ostenta in ogni modo e ieri ha tifato pazzamente "Blues". Per i tifosi bianconeri, invece, una serata da ricordare, emozioni da inserire nello scrigno dei ricordi bianconeri, una vittoria che entra di diritto tra le più belle dell'era Conte e non solo. Il "day after", però insegna una cosa, forse due. Primo che non si è ancora fatto nulla e se si vuole diventare grandi sul serio il sassolino di ieri è solo il primo da mettere nella strada verso obiettivi di grandezza internazionale. Il secondo elemento è che domenica c'è già una grandissima partita e un grande avversario da affrontare alla Scala del Calcio. Per questo, per fortuna, purtroppo, la festa è finita, gli amici vanno a casa e i ricordi si chiudono nel cassetto, la partita più importante è sempre quella che viene, perchè a guardarsi le spalle, non si guadagna nulla. Ricominciare dalla sfida con il Chelsea, per crescere ancora, consapevoli che tutti gli elementi per creare qualcosa di grande (società/mister-squadra-tifosi) ci sono e sono più uniti che mai. La serata di ieri non deve essere un episodio isolato, ma bisogna crederci per renderla la prima di una serie di grandi emozioni.
@pavanmassimo

ATTENTI A QUEI DUE...




Vidal e Quagliarella a Londra, Quagliarella e Vidal a Torino, prima che Giovinco facesse vedere come si segna da centrocampo. La strana coppia del gol bianconera. SuperQuagliarella timbra il cartellino con regolarità. Arturo Vidal e' attaccante aggiunto che segna come una punta. Emozioni grandi da Londra a Torino per regalare una notte indimenticabile ai tifosi. Intensità, cuore, geometrie, azioni e grande voglia di vincere. La Juventus non si vuole fermare e con lei i suoi tifosi che hanno creato la vera e propria bolgia bianconera. La coppia bianconera nel post partita ha parlato con prudenza, sobrietà e inneggiando al lavoro. Due uomini grandi, oltre che ottimi giocatori, due uomini perfetti per Conte, soldatini con la S maiuscola.
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LA JUVE SUONA UNO SPLENDIDO "BLUES"


Partita da dentro o fuori, partita non per deboli di cuore, Di Matteo gioca copertissimo, praticamente senza punte, Conte risponde con la formazione praticamente base con Quagliarella al posto di Giovinco. La Juventus parte benissimo e al terzo minuto e' il palo a fermare una bellissima combinazione Vucinic-Lichtsteiner con Cech che salva miracolosamente sul palo.  La Juventus ci prova ma lascia un'occasione colossale al Chelsea al nono minuto. Oscar fa il Messi e ne salta tre, Hazard però solo davanti a Buffon si fa ipnotizzare da San Buffon. Dopo il pericolo la Juve riprende animo e guadagna tre corner consecutivi mettendo pressione. Arriva il secondo miracolo di Cech su Marchisio. Ci prova poi Quagliarella ma le polveri sono bagnate dopo un bell'assist di Vidal. Un monumentale Chiellini di propone come perfetto nei primi venti minuti con interventi puliti e in anticipo. La Juventus gioca bene, crea, tira ma manca l'ultimo colpo. Poco dopo il trentesimo altra bellissima azione Juve con Marchisio-Vucinic-Lichtsteiner ma manca l'ultimo passaggio.  Il Chelsea però non si disunisce e rimane in agguato e ancora con Oscar va vicino al gol. Arriva il gol con il colpo di fortuna  al minuto trentacinque. Dinamica simile al miracolo di Marchetti con la Lazio. Tiro di Pirlo, ma questa volta Cech non ce la fa. La Juve va vicina al raddoppio con Lichtsteiner e Cole che salva sulla linea. Sulla ripartenza ancora Buffon che salva su Oscar, la partita e' bellissima.  Il Chelsea però non cede di un centimetro con un unico schema, palla lunga di David Luiz e ripartenza con Oscar o Hazard. A un minuto dalla fine del primo tempo ancora Oscar che nello stretto si muove come un serpente velenoso. La Juventus parte forte nella ripresa e Vucinic spreca una buona palla. La partita si accende su un possibile rigore per la Juve e sulla successiva ripartenza del Chelsea con punizione di Mata sulla barriera.  La Juventus soffre ma in contropiede spreca una bella palla con Vidal.  La Juventus crea ancora tanto prima con Quagliarella e poi con Pirlo con Cech che fa un altro intervento determinante e si ripete su Quagliarella solo davanti al portiere ceco. Di Matteo le tenta tutte e mette il talismano Moses togliendo
Azpilicueta. La Juventus raddoppia con Vidal capovolgendo i gol dell'andata dopo una bellissima azione con Asamoah e palla al centro per il cileno che non sbaglia. Dopo il gol reazione inglese, la contro reazione bianconera con Caceres che va vicino al terzo gol. Di Matteo tenta il tutto per tutto con Torres e fuori Mikel.  La Juventus crea ancora a Vucinic sbaglia la più facile delle palle gol, dopo un'azione sontuosa. Il Chelsea e' ancora vivo e con Moses va vicino al gol ma Buffon e' iperattento. Entra poi Giovinco che tenta subito il tiro alto.  Gli ultimi minuti non passano mai e qualche sbavatura rischia di creare un presupposto con Oscar che balla e viene fermato. A segnare il terzo gol di pensa Sebastian Giovinco su ideona di Vidal. Seba si toglie la maglia e per lui la standing ovation perché se la merita dopo le critiche, ma per lui i cori di sostegno erano già partiti. Chelsea demolito e mezzo obiettivo percorso, ora manca un punto... Solo uno. 
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Abbiamo letto con attenzione le motivazioni che hanno portato il Tnas a ridurre la squalifca di Antonio Conte. Le motivazioni arrivano alla fine del lungo tunnel giuridico di questi mesi che alla fine hanno e stanno privando il mister bianconero della panchina fino alla sfida con il Palermo. Le motivazioni, purtroppo presentano alcuni punti oscuri e sopratutto un paio di questioni che veramente meritano un riflessione.
Primo punto: una frase delle motivazioni. "Sulla base di questi elementi il Collegio non ha elementi oggettivi per valutare inattendibile le dichiarazioni rese dal Carobbio, anche alla luce del principio dell’ordinamento sportivo in ordine alla assenza di necessità di raggiungere la certezza al di là di ogni ragionevole dubbio".
Ragionate tutti su questa frase e capirete molte cose. L'ordinamento sportivo non ha la necessità di raggiungere la certenzza di andare al di là di ogni ragionevole dubbio. Purtroppo per chi ha giudicato, purtroppo per i detrattori, purtroppo che chi richiede giustizia, Antonio Conte è stato giudicato colpevole per Albino Leffe -Siena con dei dubbi. Il dubbio che non sia colpevole. La sua carriera è stata interrotta, gli è stato privato di lavorare, è stato offeso, messo sui giornali e gli è stato provocato un danno su situazioni "dubbiose". Impossibile accettare una giustizia che ragiona su ipotesi e che condanna con dei dubbi, sulla base di presupposti non certi. I fatti di Gheller e Italiano, di cui abbiamo parlato in precedenza testimoniano come Carrobbio non sia credibile in altri episodi.  Rafforza e conferma quei dubbi e rende inaccettabile una giustizia che condanna senza certezza. 
Il secondo punto oscuro è il ruolo di Stellini: la corte presuppone che la confessione di Stellini sia un punto a favore della colpevolezza di Conte. Anche in questo caso, nessuna prova, ma solo una supposizione. Forse in pochi ricordano o evitano di ricordare che l'attuale ordinamento vede nella confessione o parziale confessione, in assenza di possibilità di dimostrare l'innocenza, l'unico modo per taluni di difendersi, sopratuttto per chi è accusato di illecito sportivo. La confessione di Stellini, non intacca, quindi, per nulla la posizione di Antonio Conte, anzi, rafforza la tesi difensiva, discolpando l'allenatore bianconero al 100%, questo andrebbe ribadito, accertato, acclarato, non confutato.
I dubbi dovrebbero essere presenti in tutte le persone con un minimo di senso critico, noi su questo punto continueremo a battere, forse noiosi, forse pedanti, ma sicuramente amanti della giustizia "oltre ogni ragionevole dubbio".
@pavanmassimo

MEGLIO STARE ZITTI


A sentire quel signore li ci verrebbero da dire tante cose. Il ricordo del passato, dei tanti soldi spesi, di incapacità manageriale, di risatine, di sconfitte, di umiliazioni e tante altre cose. A sentire quel signore li ci sarebbe da scrivere un libro, perché il vestito bianco non esiste, non è mai esistito e lo sporco e' tutto sotto il tappeto. Oggi qualcuno parla di ingiustizie ma non parla minimamente di partite e di calcio in cui gli avversari non hanno rubato nulla. Ricordiamo che in tutte le partite ci sono episodi a favore e contro ma bisognerebbe anche guardare lo svolgimento delle partite stesse. Non accettiamo che si riparli di disegni e altre cose perché i disegni di adesso sono come quelli di allora, immaginari. Di persona francamente non abile nel suo mestiere,  ne vediamo solo una...il timoniere che come allora commette sempre gli stessi errori.
@pavanmassimo

venerdì 16 novembre 2012

CASSANO IN "TOTALE FUORIGIOCO"

Oltre al linea, perennemente e di tanto come il fuorigioco di Siena. Le parole di Antonio Cassano sono inaccettabili, un attacco gratuito, personale, grave, rispetto a quanto detto da Antonio Conte che non si era per nulla riferito a Cassano, ma aveva parlato solo dei soldatini, non citando per nulla il campione barese, riportiamo le parole di Conte: "Partiamo dal presupposto che a me è piaciuto molto quello che ha detto Bonucci, quando si parla di soldatini qui si parla di professionisti. Quando io parlo di professionalità e di professionismo  in altri campi, io per primo e i calciatori dobbiamo essere professionisti nel nostro lavoro. Noi chiediamo professionalità, chiediamo ai nostri ragazzi di essere professionisti. Debbo dire in tutta onestà che quando andiamo a prendere un calciatore, quando decidiamo di investire - anche perchè oggi non possiamo permetterci di fare investimenti sbagliati - le cose che andiamo a vedere, oltre alle cose dal punto di vista tecnico-tattico, chiediamo se il calciatore ha dei requisiti umani importanti. Perchè nei momenti di difficoltà - e di momenti di difficoltà ce ne sono tanti durante l'annata - il calciatore viene sempre in secondo piano ed emerge sempre l'uomo. Se noi abbiamo una squadra fatta di uomini, allora vinciamo, così come è successo l'anno scorso, così come ci auguriamo possa succedere anche quest'anno. Quando invece dietro l'uomo c'è un quaquaraquà, un uomo di poca cosa, allora sono i primi che ti fanno affondare, quindi preferiamo lasciare questi giocatori agli altri".
Le parole di Cassano oggi sono in totale fuorigioco "Quaquaraquà non sono io, ma lui che è stato squalificato per omessa denuncia. Ho fatto tante cassanate nella mia carriera e per questo sono stato squalificato. Se lui viene a parlare di moralità a me è finito il mondo. Lui che, lo ripeto, è stato squalificato per omessa denuncia".
Attaccare Antonio Conte per la squalifica per omessa denuncia è inaccettabile. Perchè inaccettabile? Semplice e chiaro: basta leggere le carte, i fatti, gli avvenimenti e le sentenze. A Cassano diciamo una cosa, una cosa sola. E' fortunato, molto fortunato perchè chiunque può trovarsi e potrebbe trovarsi un giorno nella situazione in cui è finito Antonio Conte, ma non solo Conte, Angelo Alessio, Mavilio Gheller, i giocatori del Siena e tanti altri finiti sotto attacco di pentiti inaffidabili. Qualunque tesserato dovrebbe lottare per modificare le regole, non godere delle situazioni e delle falle che hanno portato alle ingiuste inquisizioni, usandole come arma di offesa.
Una giustizia o presunta tale che ragiona su indizi e pentiti non affidabili dovrebbe far riflettere, anche Antonio Cassano che potrebbe con senso critico trovare tanti difetti nella vicenda Conte-Carobbio.
Antonio Conte ha dimostrato una moralità e una correttezza incredibile in campo con le sue azioni, le sue giocate, il suo passato. Per Cassano parla il suo passato che non ci va di ricordare.
Auguriamo a Cassano di poter vincere quanto Conte, ma forse è troppo tardi, l'arbitro ha alzato la bandierina e  oltre la linea c'è proprio il talento di Bari Vecchia e nessun altro.
@pavanmassimo