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tuttojuve

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giovedì 29 dicembre 2011

TASTIERA VELENOSA: DA OGGI LE CHIACCHERE NON SONO NOTIZIE

La parole di ieri del presidente della federazione su alcune bizzarre telefonate sul caso scommessopoli ci hanno fatto sobbalzare dalla sedia: "Le chiacchiere non sono notizie. Il primo pensiero è stato di forte rammarico per soggetti chiamati in causa da intercettazioni, non è giusto. Bisogna stare attenti a salvaguardre l'immagine e il prestigio che alcune persone si sono costruite nel corso degli anni".

Le parole di Abete sono giustissime e sono quello che in molti pensano, soprattutto quando qualcuno cerca di infangare il buon nome di una persona tirandolo in mezzo in fatti che non esistono. Tuttavia, le parole di Abete costituiscono una colpevole ammissione di mancato intervento su situazioni analoghe uscite in anni precedenti. Alla luce dei fatti attuali, quanto emerse nel 2006 assume ancora maggior gravità, perchè anche allora uscirono fuori telefonate che alla luce di certi fatti sono "chiacchere e non notizie". Quelle di allora erano chiacchere proprio come queste e come tali andavano considerate. Ci stupisce ancora una volta questa duplice velocità, questo doppiopesismo nel valutare fatti e situazioni. Anche allora "bisognava stare attenti nel salvaguardare l'immagine e il prestigio che alcune persone si sono costruite nel corso degli anni". La domanda è perchè allora non è stato fatto? Purtroppo ci accorgiamo con cinque anni di ritardo che le chiacchere non sono notizie. Per "le chiacchere" la Juventus ha pagato con due scudetti e 440 milioni di danni...

6 commenti:

  1. buon nasale pavan

    su, che se fate i bravi tra una settimana la befana vi porta 440 caramelle.
    ma se continuate così solo carbone!
    dite ad andrea agnelli che la befana non porta le caramelle ai bambini capricciosi che piangono e strillano sempre perchè troppo viziati.

    il 14esimo è rivendicato da rubentini, milanisti, e qualche giorno fa pure dai romanisti attraverso la vecchia topona della sensi.
    e voi avete il coraggio di chiamarlo cartonato?

    a me sembra il più bello e profumato, il più ambito da tutti, come il sacro graal.

    Ed è nostro.

    Nostro!

    NOSTRO!

    ENNE O ESSE TI ERRE O!

    NOSTRO NOSTRO NOSTRO!!!

    E tu non lo riavrai più gne gne e tiè.

    Porta questo messaggio ad agnelli, caro pavan, lui capirà, è scritto nella sua lingua da mezzano

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  2. professorone intetriste povero fesso...

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  3. E certo che è vostro . A voi lo hanno regalato. REGALATO. Come la champions e gli scudetti successivi a farsopoli. Del resto si vede quanto eravate forti. Fino a ieri lottavate per la salvezza. :)
    Palazzi disse di voi: Questo Ufficio ritiene che le condotte in parola siano tali da integrare la violazione, oltre che dei principi di cui all'art. 1, comma 1, CGS (codice di giustizia sportiva, ndr), anche dell'oggetto protetto dalla norma di cui all'art. 6, comma 1, CGS, in quanto certamente dirette ad assicurare un vantaggio in classifica in favore della società Internazionale F.c., mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà, imparzialità ed indipendenza, che devono necessariamente connotare la funzione arbitrale.
    Ladroni. Altro che campioni.

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  4. Ladroni acclarati, speriamo che glielo tolgano non lo hanno mai vinto sul campo...puro cartone..

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  5. Nostro, rosiconi!

    Così cartonato, che vi devasta i fegati ancor oggi. Che i burini de roma lo rivendicano, che silvio da hardcore lo rivendica.

    Non c'è dubbio, è il più bello di tutti.

    Lasciate perdere la relazione di palazzi, che nella stessa diceva che i comportamenti della juventus per gravità non erano paragonabili a quelli di alcun altra società. Ma come di ogni cosa, voi estrapolate solo quello che vi serve. Il resto, come se non fosse mai esistito.

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  6. difatti la juve ha tenuto comportamenti nemmeno lontanamente paragonabili al resto delle altre società...a noi mica è stato contestato l'art. 6...a differenza di altri...
    Cmq vedo che lo scudetto "di merda e di cartone"(cit.) suscita in voi rigurgiti di finto orgoglio,perchè di quello vero non ne avete mai avuto...perfetto,è giusto che ve lo teniate voi visto che sembra fatto a vostra immagine e somiglianza, infondo per gli handicappati fanno le rampe,per le donne incinte i parcheggi riservati,per gli interisti morattiani che adorano il 48 della tombola hanno servito lo scudetto agevolato,mi sembra ovvio...
    Nel frattempo il doppiopesismo impera,ora le chiacchere sono solo tali,sono da prendere con le molle,nel 2006 una spifferata equivaleva a fatto incontrovertibile e necessitava di condanna assoluta,veloce ed esemplare, cosa che stride con quello che affermava Petrucci giusto ieri:"La Federcalcio sta affrontando la vicenda con grande serietà e dignità. Sono preoccupato ma la Federazione sta lavorando seriamente. Il campionato è attendibile e serio, Tutto è sotto controllo. Non sono preoccupato della regolarità del campionato. I magistrati sportivi stanno collaborando con la Procura di Cremona. La giustizia sportiva è stata rapida e Palazzi valuterà ulteriori documentazioni. Il calcio non ha i sistemi che hanno le procure. La collaborazione c'è ed è concreta". Cioè il campionato non sarebbe falsato se si alterano i risultati delle partite, ma se si altera la classifica senza alterare i risultati delle singole partite, meccanismo che rimane tuttora avvolto nella nebbia, visto che la classifica è la somma aritmetica dei risultati delle gare. Ma prima o poi qualcuno ce lo spiegherà, forse, vero? Così conclude Petrucci, richiesto dell'idea che si è fatto di Scommessopoli: "Ce l'ho ma lo tengo per me. Non do giudizi, prendo solo atto. Le sentenze non devono mai essere esemplari. La tolleranza zero? Perché? Ci sono le leggi...". Ecco l'ennesima disparità di trattamento: in Calciopoli Palazzi tuonò per pene esemplari. Adesso no, adesso ci sono le leggi. Dov'erano nel 2006 le leggi? In vacanza o ad accompagnare l'Abete capo delegazione ai Mondiali e rimasto poi in freezer fino al 2 aprile 2007 per poi rinascere a primavera, come cantava Cocciante, "con uno spazio da occupare... senza paura di cadere".

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