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lunedì 12 dicembre 2011

PARLERANNO ANCHE DELLE SQUADRE B?

Non sappiamo se ne parlaranno al tavolo politico che verrà apparecchiato in settimana.In ogni caso il tema della riforma dei settori giovanili ci appare prioritario. Ieri abbiamo seguito con attenzione la partita della squadra primavera di Marco Baroni che ha impressionato e sta impressionato per qualità e intensità dei suoi interpreti. Marco Baroni ha sfruttato e sta sfruttando al massimo il capitale a disposizione e sta lavorando al meglio per creare i futuri Marchisio, i futuri Del Piero e i futuri De Ceglie per citare tre giocatori nati nel settore giovanile e arrivati in tre ruoli diversi in prima squadra. Tuttavia i primavera bianconeri anche se dominano nella loro categoria, sono svantaggiati rispetto ai pari età degli altri paesi, soprattutto spagnoli che possono già vantare alla loro età maggior esperienza di categoria. Risulta per questo importantissimo offrire alle società la possibilità di porsi allo stesso livello delle principali società europee, veri concorrenti internazionali.

Se la Juventus avesse una squadra B, iscritta in cadetteria avrebbe da una parte la possibilità di far giocare a buon livello i propri giovani, facendoli maturare e mettendoli alla prova con difese e giocatori di categoria. Dall'altro lato la cadetteria avrebbe la possibilità di avere una Juventus B, con conseguente aumento di visibilità e di valore del torneo.

Il presidente Abodi alcuni mesi fa la pensava diversamente: "Dobbiamo capire qual'è la genesi del problema. Ci sono in serie B rose molto ampie; le due proposte fin qui fatte sono state la Rappresentativa Under 21 e le seconde squadre. In questo senso ci sono delle contraddizioni. Dobbiamo difendere la dimensione sportiva che tenga conto della storia del calcio delle nostre città. Aprire alle squadre "B" dei grandi club vuol dire fare un passo indietro in tale senso".

Chissà se il quattordici dicembre, nel tavolo, che ripetiamo è politico e non della pace si parlerà anche di questo. A nostro parere se si vogliono far crescere i giovani e abbassare il loro anno di esordio in prima squadra, questa ci sembra una strada percorribile, in Spagna lo hanno capito e in Italia?

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