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giovedì 22 dicembre 2011

PARI E PATTA

La sfida più difficile contro la squadra che gioca il miglior calcio. La sfida di stasera si sapeva che sarebbe stata difficile. L'Udinese in casa ha sempre vinto, sette su sette con giocate di qualità e segnato sempre almeno due gol, tranne che in una sola occasione.
La Juventus che anche oggi è partita bene, convinta e proprio come a Roma è andata vicinissima al gol in apertura di gara con Marchisio con il pallone che si è spento a poca distanza dal palo e con Pepe con palla centrale. Tuttavia dopo dodici minuti l'Udinese ha avuto la sua occasione, sventata prontamente dal solito grande Gigi Buffon. Una partita equilibrata con due squadre che hanno giocato a viso aperto con un Pirlo nei primi quindici minuti una spanna sopra a tutti. Un'Udinese apparsa molto pericolosa, come si sapeva, sulle ripartenze; veloci, insidiose con Isla e Armero sugli scudi, anche se forse un pochino ruvida tanto da far innervosire Conte in panchina. La Juventus che nel primo tempo ha mostrato di tenere bene il campo ma non ha creato moltissimi presupposti offensivi. La partita è stata basata nel primo tempo, proprio sulla grande intensità con l'Udinese capace di essere pericolosa soprattutto con Isla, mentre la Juventus ha trovato in Marchisio l'uomo più pericoloso anche nel finale di partita.
Nel finale della prima frazione qualche fallo di troppo e una gestione abbastanza "particolare" dei cartellini da parte di Tagliavento con giallo su Basta e Vidal eccessivo, mentre giusto su Pinzi autore di brutti falli nel primo tempo con interventi che sommati erano al limite del rosso.
Nella ripresa il copione sembra essere identico con la Juventus che fa la partita e crea su palla inattiva e l'Udinese che cerca le folate offensive con le ripartenze, salvo poi crescere nella ripresa grazie alla velocità dei suoi esterni. Una Juventus apparsa dopo primi cinque minuti buoni, leggermente sotto ritmo e un po' meno padrona del gioco.
Al settantesimo Conte inserisce Quagliarella al posto di un volitivo ma poco preciso Matri. Fabio ci prova subito ma il tiro non è preciso. Un secondo tempo con molta intensità, ma troppi errori da ambo le parti.
Nel finale entra anche Alessandro Del Piero al posto di un Pepe oggi poco incisivo. Nel finale occasione per Quagliarella ma nuovo tiro centrale e solita ripartenza pericolosa dell'Udinese che si ripresenta in un pericoloso quattro contro tre al minuto ottantasei. Una Juventus che non è riuscita a mordere e che ha visto un po' sottotono alcuni dei suoi protagonisti.

Un pareggio giusto e facciamo i nostri complimenti all'Udinese. Contemporaneamente facciamo i complimenti alla Juventus e soprattutto alla difesa bianconera. L'Udinese aveva sempre vinto e segnato, oggi non c'è riuscita.

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