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mercoledì 23 novembre 2011

QUESTA E' CONCORRENZA SLEALE, MICHEL CHE ASPETTI?

La settimana scorsa abbiamo scoperto che il Manchester City, in attesa di battere record di punti ed eventualmente di imbattibilità di è portato avanti sul lavoro, infatti ha annunciato il rendiconto del proprio bilancio, battendo ogni record di perdite in tutta la storia del calcio inglese con 194,9 milioni di sterline, più di 200 milioni di euro.

Dati inquietanti che in un certo senso non ci sorprendono, per vincere o tentare di vincere o sei molto bravo o spendi tanto. La teoria dello spendi tanto era stata seguita anche da Massimo Moratti che negli anni scorsi ha speso più di 1000 miliardi senza vincere nulla.

Il City, probabilmente quest'anno vincerà, ma alla lunga non crediamo che lo sceicco vorrà perdere 200 milioni di euro all'anno per sempre.

Di questo passo, però con il City nessuno potrà mai competere. Abbiamo visto quest'estate con Aguero, con il Manchester City primo e principale interlocutore, unico capace di soddisfare cash 45 milioni di euro e unico capace di offrire circa 8 milioni di euro all'anno al giocatore. A quelle cifre la Juventus, purtroppo non può competere. Non è un discorso di etica, ma di semplice economia. La Juventus non ha oltre 100 milioni di euro da spendere su un giocatore. Concorrenza sleale? Da un lato si, perchè il fair play finanziario dice una cosa. Dall'altro no, perchè anni fa quando erano le società italiane a fare il bello e cattivo tempo nessuno diceva nulla. Il Manchester City adesso arriva spazza la concorrenza. E' successo per Dzeko, per Kolarov e succederà così fino a quando non cambieranno le strategie. La Juventus attualmente non può arrivare a top player così costosi. Anche l'anno passato i Citizens avevano chiuso in rosso, con una perdita di ben 139.8 mln di euro e nel bilancio dell'anno prima lo sceicco Mansour bin Zayed al-Nahyan, proprietario del club, ha immesso nelle casse della società ben 305 milioni di sterline.

Vedendo le cifre di queste ricapitalizzazioni ai tifosi bianconeri sembra che i 120 milioni di euro siano una bazzecola e briciole. Briciole o meglio avanzi, come i giocatori che rimarranno dopo che City, Barcellona e Real avranno banchettato con i vari Neymar, Gotze, Damiao, Reus e tutti quelli che sono stati accostati recentemente alla Juventus. La Juventus oggi non può competere con loro, può prendere gli scarti e gli avanzi, ma sempre che Tevez te lo regalino o che contribuiscano all'ingaggio. Nessuna società ora come ora può permettersi di dare 8 milioni di euro a un ribelle.

Vista la situazione ci facciamo una domanda che oramai ci facciamo da tempo. C'è una via per recuperare competitività?

In effetti le risposte ci sono: la prima passa dallo stadio, con questi ricavi e con questa passione la Juventus può recuperare almeno una trentina di milioni di ricavi. La seconda, però passa obbligatoriamente dai diritti tv: alla Juventus deve essere riconosciuto il giusto valore perchè la Juventus non è come altre società, ha un tifo regionalemente differenziato e questo va riconosciuto. Quindi l'abolizione della Legge Melandri che nulla sa di sport è l'unica via. La terza infine arriva dalle potenzialità del marchio Juventus che è un evergreen e che se accomunato alle realtà giuste (Ferrari?) potrebbe avere un appeal unico capace di sbaragliare la concorrenza.

Se non ci si muoverà in questo senso, la serie A, sarà sempre più campo di conquista dei nuovi ricchi, a meno che Michel Platini non decida di applicare sul serio le regole del fair play finanziario.

3 commenti:

  1. ah 18 titoli sono "vincere nulla". in tutti gli anni di moggi tu ne hai vinti di meno...

    ad ogni modo ora come ora il tuo passivo è ben piàù rimarcato del mio- e non per lo stadio, ma per i 90 milioni di disavanzo con cui avete chiuso il mercato estivo.

    caro pavan. spesi 90 incassati 5. guardati in casa, fallito.

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  2. VEDIAMO CHE VINCE IL CITY...LA CHAMPIONS NON CREDO...

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  3. Stadio, diritti TV, valorizzazione del marchio, sono però tutte corse a rincorrere realtà che non sono raggiungibili. La Juve fa bene a massimizzare tutti i possibili ricavi, ma non sarà mai in grado di bussare per i cosiddetti Top Player con la sola arma del soldo. Del resto non sarebbe nemmeno etico e non sarebbe nemmeno nella storia del club: i top player sono sempre diventati tali da noi (piccoli esempi: Platini, Zidane, ADP ...).
    Il fair play finanziario di Michel rischia di essere confinato nell'ambito delle buone intenzioni, per me la vera soluzione sarebbe il salary cap sullo stile dell'NFL, ma ci vuole la volontà reale da parte di tutti gli attori.
    Cordialmente
    Cartesio

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