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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

mercoledì 30 novembre 2011

Con questo striscione ci facciamo del male da soli


Sicuramente non siamo teneri con gli altri, quando sbagliano, anzi siamo velenosi, ma se siamo persone e non mascherine, dobbiamo fare un esame di coscienza anche a noi stessi. Lo striscione esposto ieri sera, secondo fonti partenopee, striscione contro Facchetti è di pessimo gusto e speriamo di non rivederlo mai più. Tenendo certi comportamenti ci roviniamo l'immagine, così come quando ci sono "certi cori" che abbiamo già criticato in passato. Lo stile della Juventus deve essere altro, lasciamo gli altri a fare cori beceri e striscioni di quel genere perchè non è far nostro, non è da Juventus.



Con la nostra testata siamo in prima linea per far riconoscere alla Juventus i giusti titoli del passato vinti sul campo e siamo in prima linea per denunciare situazioni e modalità strane come quelle che hanno portato a una decisione corretta nella sostanza, ma sbagliata nei modi come quella del rinvio di Napoli, come la pantomima di Farsopoli e come l'accanimento dei media. Siamo in prima fila per denunciare violenze contro i tifosi bianconeri e denunciare lanci di sassi contro il pullman, tuttavia non possiamo esimerci dal biasimare chi scrive certe cose e se chi va allo stadio da quell'esempio allora ci roviniamo da soli.



La storia della Juventus è fatta anche di rispetto e dobbiamo averlo verso gli altri se pretendiamo rispetto per i nostri morti dell'Heysel, per Alessio e Riccardo, per Andrea Fortunato... Noi non lucriamo sulle tragedie altrui e nessun tifoso bianconero dovrebbe farlo esponendo certi striscioni.



Detto questo, noi sulle nostre battaglie non retrocederemo e non pensiamo di offendere la memoria di Facchetti, dicendo che come giocatore fu un numero uno, ma che come dirigente, come molti altri commise degli errori che continueremo a sottolineare chiedendo parità di trattamento e ribadiremo che dicendo questo non vogliamo offendere nessuno. Contemporaneamente nessuno si deve permettere, a nostro avviso, di scrivere striscioni di quel tipo, così ci roviniamo da soli e per pochi roviniamo l'immagine di 11 milioni.

DA ZERO A DIECI: ZERO AI CINEPANETTONI, DIECI AL CUORE DI...

Non vi abbandona e anche il martedì notte arriva la rubrica da Zero a Dieci che per l'occasione non sarà tenera. Il cuore tenero lo lasciamo allo stadio San Paolo, stadio che ci sorride dopo 4 annI di delusioni e sonore sconfitte. Ci voleva Antonio Conte e il suo gruppo di Garibaldini per riportare la Juventus dove le compete, vale a dire a lottare dall'inizio alla fine.

VOTO ZERO: Se lo meritano tutto, quei poverini che cercano di colpire il pulman bianconero e rompono un finestrino laterale. Evidentemente qualcuno non ha capito che l'accoglienza è importante. Zero quindi a loro, fortunatamente sono pochi.

VOTO UNO: A De Laurentiis. Se le dichiarazioni della pace sono: "abbiamo vinto 4-3" allora è meglio non farla questa pace...l'arbitro esprime un suo diritto, forse il presidente se la dovrebbe prendere con Hamsik. Cinepanettone in anticipo.

VOTO DUE: Ai tifosi che si lamentano di Tagliavento. Non capiamo, va bene essere abituati con le ammonizioni in stile Rocchi di Inter-Napoli, ma su... un pò di rigore...e obiettività.

VOTO TRE: alla Juve del primo tempo. 3 come i gol presi in tutta la partita. Bisognerà analizzare le situazioni.

VOTO QUATTRO: al numero delle vittorie consecutive, al numero delle sconfitte consecutive al San Paolo e ai minuti giocati da Del Piero, ai minuti intendiamo, solo ai minuti.

VOTO CINQUE: alla nostra voce. Ci sentiamo tutti un pò Antonio Conte, senza voce lui, senza voce noi... dopo che Pepe ha scelto di fare gol. Insomma per domani, consigliamo delle ottime pasticche per la gola.

VOTO SEI: alla difesa. Volevamo dare un voto più basso, ma poi le parole di Conte in conferenza stampa ci hanno fatto propendere per il sei. Il pacchetto ha tenuto, ha preso tre gol ma due nascono dalla voglia di costruire e da episodi, paradossalmente Buffon ha parato di più a Roma. La squadra vuole impostare il gioco, seguire i dettami di Conte. Non accaniamoci su chi ha sbagliato. Chi ha commesso quegli errori lo sa e dovrà lavorare per migliorare e domenica non farli. Lui sa che deve ripartire da quell'uno contro uno vinto alla grande contro Pandev.

VOTO SETTE: Al Chelo. Una scommessa vinta da Conte. Bravissimo il mister a capire che doveva tenerlo in campo a non cambiarlo e lui ripaga con corsa, giocate e il gol decisivo. Lui aveva capito tutto.

VOTO OTTO: a Matri e Vucinic. Bravi nel dialogare, bravi a non mollare e a sfiancarsi. Vucinic ha sbagliato molto ma ancora una volta ha cercato di spaccare la partita. Matri ha segnato e sotto porta è un fenomeno vero.

VOTO NOVE: a Chiellini e Pepe. Ci hanno messo qualcosa in più. Se Chiellini avesse il tiro di Roberto Carlos sarebbe da pallone d'oro. Giorgio ci mette cuore e tanta corsa. Pepe sul gol del tre a tre è in fuga per la vittoria, poco conta se alla fine sarà fuga per un pareggio.

VOTO DIECI: allo spirito indomito del secondo tempo. Ieri avevamo citato le parole di Gianluca Vialli. Forse qualcuno le ha ascoltate. Avete regalato una notte da ricordare, ma siamo solo all'inizio, siete solo all'inizio della storia, in ogn caso grazie..ieri eravate tanti leoni...

4-3? CI DISPIACE AVER ROVINATO IL LIETO FINE A QUALCUNO

Due giorni fa lo abbiamo sentito invocare il rispetto delle istituzioni, invocare un calcio nuovo e il rispetto altrui e che chi sbaglia paga. Arriva la prima occasione dove al Napoli viene dato un rigore giusto che viene fatto ribattere da regolamento, con pignoleria ma pignoleria da regolamento ed ecco che arriva il presidende del Napoli e dice che ha vinto 4-3 e il risultato per lui è 4-3. Insomma da qui ci viene voglia di dire che è giusto andare fino in fondo su Farsopoli. Qui ognuno fa il suo e se ne frega dell'etica, della sportività, di un calcio diverso. A noi sembra che tutti interessi vincere e basta e che le regole valgono solo quando ci fa comodo.

Alla Juventus non verrà mai regalato nulla. Anche oggi quando ti danno un rigore contro che c'è, la Juventus non riceve alcun aiuto nella ripetizione, se non valutazioni da regolamento. Se poi Hamsik "non è capace" a battere due rigori di seguito non è compito dei tifosi bianconeri. Da fastidio, quindi, che ci sia qualcuno che arriva e ti mette in cattiva luce, come al solito. Francamente ci siamo rotti le scatole di certe affermazioni. Ci siamo rotti le scatole di questi atteggiamenti. La partita è stata spettacolare e ci dispiace aver rovinato il lieto fine al presidente del Napoli. E' stato un bel pareggio, Tagliavento ha ammonito i giocatori per proteste sterili e avremmo da ridire anche noi...ma secondo noi non ha inciso. Se poi parliamo di stanchezza allora andiamo a ridiscutere le vittorie passate del Napoli ...dove la Juve faceva le coppe.

Noi il lieto fine lo vogliamo e l'abbiamo visto stasera e poteva essere anche migliore. In ogni caso, continueremo a lottare e a volere il lieto fine anche per Farsopoli, perchè a parti inverse, secondo noi, qualcun altro non avrebbe mollato e questi atteggiamenti orientati in un certo modo ci spingono ancora di più a farlo.

TU CHIAMALE SE VUOI... EMOZIONI

Tu chiamale se vuoi... emozioni, diceva una canzone qualche anno fa. Stasera la squadra ci ha regalato dopo la trasferta di Roma altre emozioni. Eh si, perchè ci avete emozionato e tanto. Abbiamo sofferto, abbiamo avuto paura, ma anche sotto 3-1 non eravamo amareggiati e sapete perchè, perchè se anche il risultato non sorrideva, la Juventus se la giocava e come se la giocava. La Juventus ha cercato di imporre il proprio gioco nella partita più difficile. La squadra ha commesso errori, ma ha anche lottato, ha segnato, ha fatto paura e soprattutto ha ammutolito il San Paolo che ad un certo punto sembrava un piccolo Juventus Stadium, con i tifosi bianconeri che i sentivano di più dei partenopei. Questa è la soddisfazione più grande, aver sentito con il cuore le nostre emozioni. I ragazzi hanno dato tutto e hanno dimostrato che la Juventus ha un grandissimo spirito in questa stagione. Stiamo sentendo delle lamentele per l'arbitraggio. L'arbitro secondo noi è stato molto fiscale, ma bravo a tenere in pugno la partita. Stasera torniamo da Napoli con un grande sorriso, la consapevolezza che possiamo veramente tornare ad essere la Juventus, magari non vincendo alla fine... questo lo vedremo, ma sicuramente vivendo le emozioni, uniche come quelle del passato.

Grazie

Nella trasferta più difficile dell'anno la Juventus azzecca l'approccio e i primi dieci minuti sono da Juve. Poi il Napoli cresce e pressa e la Juventus soffre. I minuti che vanno dal rigore sbagliato di Hamsik fino al gol dello stesso Hamsik ai errore di Bonucci sono duri e vedono la Juventus in difficoltà. La Juventus, pero' poi sembra crescere e ma non riesce a incidere se non in un tiro di Estigarribia. Lavezzi nella prima frazione ha troppo spazio e i giocatori bianconeri non riescono a bloccarlo. Prima della fine della seconda frazione arriva il raddoppio di Goran Pandev su incredibile errore difensivo della Juventus. Una Juventus che non c'e' stata pienamente nella prima frazione e ha giocato troppo sotto ritmo forse intimorita dall'aggressività partenopea. Un Napoli che caricato dal proprio pubblico ha giocato alla grande per intensità e spirito. La Juventus entra nel secondo tempo con piglio diverso e trova subito il gol con Matri e crea i presupposti per il pareggio subendo pero' il ritorno del Napoli in contropiede. Dopo i primi quindici minuti cala la Juventus che sbaglia troppo in fase di impostazione con i difensori. La Juventus cala un attimo e un nuovo errore difensivo condanna la Juventus. Una squadra che continua a crederci e trova il 3-2 con Estigarribia. Poi arriva la magia di Pepe che manda tutti sulla luna e subito dopo arriva la palla per il quarto gol ma sarebbe troppo. Dopo 5 anni la Juve torna con 1 punto dal San Paolo ottimo cuore e partita da calcio spettacolo. Complimenti al Napoli per lo spettacolo, grazie a Conte per averci ridato la Juve.

martedì 29 novembre 2011

SFIDA ALLO SPECCHIO

La sfida di stasera, come tutti sappiamo è sentitissima, A Napoli vale quanto per i tifosi bianconeri la rivalità con l'Inter. Vale tantissimo quest'anno anche per qualcosa di più dei tre punti, probabilmente la zona Champions, forse qualcosa ancora di più.

La sfida di stasera sarà tra una squadra in costruzione e una oliata con un allenatore collaudato. Il Napoli gioca con aggressività, intensità e ripartenze. La Juventus con intensità, aggressività e possesso palla. Li si gioca la diversità, ma allo specchio Conte e Mazzarri sono simili. Sono carichi, portano la squadra sul livello più alto dell'agonismo e vivono la sfida alla grande. Vogliono e amano proteggere il gruppo e si espongono e non hanno problemi a farlo. Sono bravi tatticamente e hanno idee solide e le portano avanti con convizione.

Le parole di Conte per Mazzarri prima del rinvio sono una chiara conferma: "non è per piaggeria, però anche in passato ho sempre fatto grandi elogi nei confronti del tecnico - e non mi capita spesso di farlo -, perchè è un tecnico che ha dato un'organizzazione importante alla sua squadra, il Napoli ha un'idea di gioco, i giocatori sono un corpo unico e questo è sicuramente merito di Mazzarri.Nel giro di due anni e mezzo è riuscito a portare una squadra da campionati anonimi a giocarsi lo scudetto l'anno scorso e quest'anno ad essere competiva in Champions ed a lottare per lo scudetto. Mazzarri è sicuramente un allenatore che ha una grandissima stima da parte mia e quindi - ripeto - faccio i complimenti a lui e faccio i complimenti ai giocatori del Napoli perchè so anche che lavorare a Napoli non è proprio facile".

Le parole di Mazzarri sono sulla stessa linea d'onda: "In Conte mi rivedo, rivedo me quando ero giovane ed allenavo la Reggina. Attinge ad ogni risorsa per caricare la squadra, ha cambiato modulo ed ha creato una squadra molto aggressiva. Ha dimostrato di saper cambiare pelle alla sua squadra e noi dovremo essere pronti a qualsiasi soluzione per farci trovare pronti".

Ieri i due hanno confermato in pratica quelle parole e non è piaggeria, è stima vera.

La sfida di stasera, non si vivrà solo in campo. tutti avranno un incredibile occhio di riguardo per le panchine, vogliamo scommettere? Due panchine forse speculari, due numeri uno allo specchio.

come a Parma.... Vialli disse



Conte ha ragione, noi forse spesso e volentieri sbagliamo. Siamo irriguardosi verso la Juventus di Marcello Lippi e anche verso quella rosa fantastica che nel 1994-1995 ci regalò quelle emozioni uniche e che ci fanno sognare ancora adesso. Siamo spesso romantici e sognatori. In Pepe rivediamo Di Livio, in Lichtsteiner rivediamo Torricelli. In Marchisio, un Antonio Conte. Non c'è un Vialli, un Baggio e un Ravanelli, ma Ravanelli diventò Ravanelli arrivando dalla B e crescendo, non è detto che Matri non possa fare lo stesso percorso. Manca un Baggio, quello si, manca un Vialli, ma Quagliarella l'anno scorso nelle sue giocate e rovesciate un pò ce l'aveva ricordato, riuscisse a essere continuo...

Insomma, potremmo continuare, siamo ottimisti siamo sognatori, forse irriverenti. Stasera non sappiamo come finirà, ma siamo sicuri che Conte e i suoi ragazzi daranno tutto, proprio tutto, fino all'ultima goccia di energia.

Siccome abbiamo studiato la storia e la studiamo ogni giorno con le parole dei protagonisti del passato e del presente, la storia ci dice che Gianluca Vialli poco prima della sfida del Tardini, parole riportate da Mmoreno Torricelli in un'intervista di qualche tempo fa: «La stagione del primo scudetto è stata unica, memorabile; siamo partiti senza i favori del pronostico poi, strada facendo, arrivano le vittorie. Un pomeriggio, allo stadio "Tardini", prima di Parma - Juventus, Luca Vialli si mise a strillare: "Ragazzi, il treno passa una sola volta, non facciamolo scappare". Detto e fatto; battemmo i rivali emiliani per 3-1 e ci avviammo trionfalmente verso il titolo. Secondo me, quella è stata la partita della nostra svolta».


Esiste un momento per svoltare, un momento per capire che puoi dare tutto, un momento per dimostrare di essere più forte delle polemiche che in questi giorni sminuiscono la Juventus. E' il momento di dimostrare che tutti vogliamo salire su quel treno La consacrazione del San Paolo, quest'anno passa una volta sola, non lasciamolo scappare.

29-2 questo dice la storia

La storia della Juventus ci dice ha 29 scudetti. La storia del Napoli ci dice che ha due scudetti. Purtroppo la storia recente dello scorso campionato ci dice Napoli terzo e Juventus settima. E' ora di ricordare al Napoli la sua storia. E' ora di ricordare a tutti la storia bianconera e i numeri di questo meraviglioso passato. Stasera si fa la storia, perchè vincere vorrebbe dire esserci. Vorrebbe dire ci siamo per lottare fino alla fine. Vorrebbe dire siamo tornati! Coloro che scenderanno in tempo dovranno lottare con grande fame perchè parecchi di loro non hanno vinto nulla, ma si ricordino che la storia bianconera porta con se quel 29. E' un numero pesantissimo che va onorato e difeso 29 volte di più dell'avversario. Per gli avversari battere la Juventus è un'impresa e così viene vissuta. La vittoria per la Juventus è la regola e non l'eccezione. Da troppi anni vincere a Napoli è diventato un tabù, un'eccezione e così non va bene. Deve tornare a essere la regola, come le vittorie bianconere... come nel 2000. Stasera bisognerà dare il 110%, ma la Juventus di Lippi e dei grandi allenatori a Napoli sapeva farlo e sapeva vincere. La Juventus che sapeva vincere, gestiva campionato e Champions e non ci venite poi a raccontare di stanchezza. Le grandi squadre sanno sopperire... Se la Juventus vuole diventare grande stasera dovrà battere quel Napoli che non sarà stanco. Perchè quando affronti la Juve le energie le trovi sempre, come l'Inter, la Lazio, la settimana scorsa e come tutte le avversarie viste fino ad ora...Stasera si fa la storia, stasera si difendono quei 29 titoli a due... non dimentichiamolo...Pulcinella deve tornare a essere bianconero...ma "forse lo è sempre stato".

lunedì 28 novembre 2011

TIRA UNA BRUTTA ARIA IN VETTA

Quando sei in cima, o meglio quando cerchi di tornare in cima, trovi le difficoltà. Trovi l'invidia, trovi le cattiverie, trovi la anti-juventinità. Lo sapevamo, lo abbiamo sempre saputo (la Juve o la ami o la odi, diceva Conte) e lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle con Fasopoli che abbiamo sempre sostenuto essere uno dei più grandi scandali del calcio italiano per gestione, incongruenze e falsità dette anche e soprattutto a livello mediatico.

Proprio a livello mediatico, già da sabato sera, ma anche dalla settimana prima, ci eravamo accorti che stava tirando una brutta, anzi bruttissima aria. Un venticello contrario a chi con picozza, bastone, sciarpa e scarpe chiodate sta cercando di riportare in vetta la Juventus. La brutta aria delle polemiche, dei dico non dico degli "aiutini". Abbiamo notato con piacere che a Milano si sono lamentati del fatto che Milan e Inter hanno subito sfavori e la Juventus no, invocando i grandi sfavori anche contro la Juventus. Fortunatamente Rocchi in Lazio-Juventus è stato bravo e gli è scappata solo l'ammonizione di Marchisio. E' stato bravo perchè l'intervento di Barzagli da regolamento (e il regolamento non lo scrive Edi Reja), non è da rigore. E' stato bravo a differenza di chi ha fatto ieri il pezzo di copertina del TG5, descrivendo la vittoria della Juventus come vittoria macchiata da aiuto arbitrale. Evidentemente queste persone o non conoscono il regolamento o hanno altri intenti, cioè fomentare il venticello per chi è dietro la Juve. Insomma. una brutta aria mediatica che conoscevamo. Non c'è problema... ci siamo abituati, c'è abituato anche chi guida la truppa alla scalata, del resto per tanti anni è stato il Capitano della comitiva.

NUMERI...SOLO NUMERI?

Chiamatelo Vulcano, chiamatela montagna da scalare o trasferta impossibile, il catino del San Paolo e' da anni tabù per i bianconeri e si spera che ora i tifosi bianconeri possano tornare a sorridere dopo questa trasferta. Il Napoli in casa contro i grandi avversari si esalta e ne sanno qualcosa Villarreal, Milan e Manchester City, quest'anno battute dagli azzurri. Detto questo i partenopei possono essere messi in difficoltà in casa come testimoniano la sconfitta con il Parma e i pareggi di Fiorentina e Lazio. Dopo anni di magra, pero, i bianconeri questa volta se la giocheranno, anche se l'assenza di Marchisio inciderà. La condizione fisica della Juventus e' comunque buona mentre l'anno scorso si presentò incerottata e messa male e l'anno prima in piena crisi Zac. I numeri incrociati ci dicono che la Juventus non ha solo 9 punti in più, ma ha anche fatto meglio in quasi tutti i confronti. La Juve ha pareggiato con Catania e Chievo e il Napoli ha perso. La Juve ha battuto Parma, Fiorentina e Lazio, i partenopei hanno raccolto due pareggi interni. Su un elemento Napoli e Juve sono uguali hanno entrambe battuto in casa il Milan e fuori l'Inter, La speranza dei tifosi bianconeri è che gli avversari precedenti siano di buon auspicio e che i numeri sorridano e diano forza a una Juventus che mai come quest'anno a Napoli se la può giocare alla grandissima, per abbattere una cabala che la vede sempre sconfitta negli ultimi anni con la sola vittoria del 2000 e pareggio del 1997 (tutto questo al netto della B, quando Napoli e Juve pareggiarono 1-1). Del resta anche con il Palermo si e' rotto un trend sfavorevole, e' ora di infrangere snche quello del San Paolo

3 MOTIVI PER CUI VALE LA PENA DARE IL 100%

Si fosse giocato 20 giorni fa avremmo visto una partita diversa da quella che vedremo domani sera. La sfida di martedi sera e' sentitissima e ci sono almeno tre ragioni ed cui vale la pena dare il 100% per dimostrare che la Juventus può fare due partite dure anche a distanza di pochi giorni e soprattutto far vedere che anche con qualche assenza si possono superare le sfide più difficili, contrariamente a quello che dicono i gufi che volano da qualche settimana su Torino. La sfida del San Paolo e' un Vulcano da scalare, bisogna salire sul Vesuvio e provare a mettere un'altra bandierina dopo aver messo quella sull'Aventino sabato sera. Purtroppo per tre ragioni la sfida di domani sera non sarà uguale a quella che si doveva giocare venti giorni fa. Mancherà Claudio Marchisio e per la Juventus sarà un'assenza pesantissima e dura. Si fosse giocato quando era in calendario, Marchisio ci sarebbe stato e avrebbe saltato la partita con il Palermo se ammonito o la sfida con il Cesena. ci sarà pero Quagliarella e nel Napoli l'importantissimo Gargano, un vantaggio per i partenopei. Altro fattore determinante, diverso da venti giorni fa e' la mancanza dei tifosi bianconeri. Gli ultras diserteranno lo stadio, visto che per loro non c'e stato alcun rispetto, nessun rispetto per chi compra il biglietto e si sobbarca una trasferta partendo al mattino e non gli viene garantito alcun rimborso. Ultima diversità i punti di distanza e la condizione atletica. La Juventus ne ha guadagnati quattro ai partenopei, ma a differenza di allora deve affrontare una squadra nelle stesse condizioni di riposo, non potendo approfittare di un impegno infrasettimanale, quindi totalmente alla pari, che oggettivamente e' corretto, ma che poteva essere un vantaggio importante per i bianconeri. Anche per queste ragioni del poteva essere e non e' stato e' giusto che i bianconeri ce la mettano tutta e dimostrino che sono più forti e che la Juventus e' tornata. Questa volta niente scuse, niente giochi di parole di Mazzarri... Si gioca alla pari, più o meno..

NAPOLI SPALLE AL MURO....

C'è stata grande delusione nel mondo dei tifosi bianconeri dopo la decisione di quella sera di rinviare la partita. La delusione c'era perché i tifosi bianconeri si erano fatti tanta strada per arrivare fino la e di questo non e' importato nulla a nessuno...Ribadiamo che la decisione fu giusta nel concetto (la salute dei tifosi va semprentutelata) e sbagliata, secondo noi nei modi, ma sorvoliamo, abbiamo già detto. Venti giorni dopo la Juventus ci arriva con sei punti in più e 4 più del Napoli guadagnati nelle ultime due giornate, insomma in piena efficienza. Ci fosse stato Marchisio e sarebbe stato corretto ci fosse, potevamo dire che le condizioni di allora sono come quelle di martedì. Invece non e' così, la Juventus e' stata sfortunata. In ogni caso la partita di martedì vedrà solo una squadra spalle al muro, il Napoli. Il Napoli deve vincere e arrivare a 19 punti se non vuole vedersi troppo staccata da Juve, Lazio, Udinese e Milan e rischiare l'anno prossimo di assistere ai Cesaroni, serie che a Napoli conoscono bene avendole viste per anni. Mazzarri dice che il Napoli non ha obblighi da scudetto, ma se De Laurentiis vuole sul serio lanciare il Napoli l'anno prossimo i partenopei devono stare in Champions e quindi martedì devono solo vincere. La Juventus dalla sfida di martedì ha tutto da guadagnare, ci arriva da prima dellabclasse, senza ansie di risultato e con un'assenza chiave. Oltre a questo, a Napoli ha sempre preso schiaffi. Sarebbe, quindi il momento di restituire qualche scoppola del passato... soprattutto in onorevdei tifosi che non potranno essere allo stadio, grazie alle strane regole del nostro paese. Pressioni zero, voglia tanta, così si avvicinano i bianconeri alla sfida più difficile della stagione.

questi valgono doppio?

Abbiamo passato una notte tranquilla e serena, tra pensieri dolci e campi di golf, sognando Pepe che mette la palla in buca e vince la Ryder Cup. I ragazzi di Conte hanno giocato una grande gara contro una delle migliori formazioni qui affrontate che in fase offensiva ha fatto di più di Inter e Milan. La difesa ha retto, ottimo Buffon, grande Barzagli, bene il Bonucci del secondo tempo e sicuri Chiellini e Lichtsteiner. Insomma la prova del nove e' superata con personalità, cuore e qualche rischio, ma se a volte come a Verona il palo ti ferma, ieri il palo di Hernanes ha sorriso, senza dimenticare il mezzo palo di Matri nel finale. La partita di ieri conta tanto, sei punti. Primo posto e possibilità di spiare oggi Milan e Inter, possibilità di giocare con il coltello tra i denti martedì ma sapere che si resterà sempre primi. Insomma, la trasferta più difficile dell'anno la si gioca da capolista a testa alta e si sarà sempre primi a fine partita. La tensione e' tutta in casa Napoli. Conte in poco tempo ha cambiato la squadra, da un gruppo a una squadra, da una cozzaglia a gente con la bava alla bocca. Ora la Juventus è una squadra che lotta, ci prova, può vincere o perdere ma da tutto. Dopo la partita con il Genoa non avevamo criticato, avevamo detto, puoi vincere, puoi perdere o pareggiare, ma la voglia di lottare c'è, ci mancava l'attenzione. Oggi l'attenzione c'è stata ma eravamo fiduciosi, la Juventus con le grandi non ha mai sbagliato, l'anno scorso a Roma aveva vinto ma era un'altra vittoria, questa ha il frutto del cuore e della passione. A Napoli ora per la storia, da invertire... Dopo tante delusioni.

grazie Milan... se non vi serve nemmeno lui

Alla luce della partita di ieri sera ci sembra doveroso scrivere almeno due righe di ringraziamento alla società di via Turati. Il motivo? Ovvio, Andrea Pirlo. All'inizio dell'anno non eravamo sicuri che Pirlo avesse la tenuta, non dubitavamo della classe. Oggi, dopo l'ennesima prova maiuscola a mezzo servizio con il coltello sempre tra i denti e la bacchetta magica sempre in mano, non possiamo che chiedere scusa e ringraziare chi ce l'ha regalato. Un bel regalo di Natale anticipato, un errore strategico importante per una società come il Milan che fa della classe e del possesso palla la sua caratteristica principale. Una società che vende Pirlo e poi tiene Van Bommel, Nocerino e Aquilani che francamente con Pirlo hanno poco a cui spartire. La Juventus del passato prese Davids, vinse e ringrazio' ora e' arrivato Pirlo, si spera che possa iniziare una nuova parabola fortunata. In ogni caso grazie a chi ce l'ha concesso....gratis, se in futuro non servisse Thiago Silva, fatecelo sapere...

DA ZERO A DIECI: ZERO AI LAMENTOSI, DIECI AI CAMPIONI DEL MONDO

In versione domenicale torna la nostra rubrica da Zero a Dieci. Ci ritroviamo a commentare nuovamente una sfida ad alta intensità , alte emozione, alti ritmi. Insomma una partita che ci lascia ancora con il sorriso sulla faccia. Non si e' ancora fatto nulla, sia,o ancora e solo all'inizio del cammino, ma la squadra ha fatto vedere che può giocarsela con tutti. Voto Zero: non ci sono piaciute le dichiarazioni di Reja a fine partita. Va bene il dispiacere per la sconfitta ma invocare un rigore per un rimbalzo e chiedere un giudizio favorevole a Cesari, ci pare troppo. Reja Sto arrivando! Che la Lazio ha giocato bene e che e' andata male sulle ripartente avversarie, sarebbe meglio evitare certe scene. Voto Uno: al cartellino giallo di Rocchi, da evitare, senza senso e toglierà Marchisiondalla sfida del San Paolo Voto Due: ai gufi settimanali per cui la Juve e' da scudetto. Ci dispiace preferiamo tenere la maschera, la favorita da scudetto e' il Milan. Voto Tre: a Sculli. L'intevento di braccio e il fallo da dietro su Lichtsteiner sono da arancione. Voto Quattro: alle vittorie consecutive della Juventus. fiorentina, Inter, Palermo e Lazio. Un filetto da continuare a Napoli. Voto Cinque: a Giaccherini. Ci e' piaciuta la corsa, non la sostanza. Speriamo di vederlo più concreto, ieri ha sbagliato troppo. Voto Sei: a Bonucci. Primo tempo da cinque, secondo da 7 con recupero su Klose annesso. Bonni deve migliorare e credere di più in se stesso, ieri prova comunque sufficiente nel complesso, ma per lui vogliamo voti più alti. Voto Sette: a Lichtsteiner e Vucinic. Molto bravi, sopratttutto nel primo tempo. Vucinic cala nella ripresa ma nel primo tempo fa la differenza. Voto Otto: a Pepe. Che bravo il novello Molinari, inteso come golfista. Va ancora in buca e sotto il par trovi un campioncino che cresce, complimenti. Voto Nove: a Conte e ai tifosi. Encomiabili dal primo all'ultimo minuto. Che emozioni a Roma, che partita. Voto Dieci: a Buffon e Pirlo. C'è chi crea e chi conserva. Pepe e Buffon con quella parata creano, Pirlo anche con una gamba sola conserva. Ah dimenticavamo, grazie Milan...

MANTENIAMO LA MASCHERA E METTIAMO IL VESTITO DA PULCINELLA

Che partita, che sofferenza, che Buffon! La Juventus si riconosce negli anni anche per i portieri decisivi e Buffon e' tornato SuperGigi, e' tornato decisivo. La Juventus ha giocato bene, ha sofferto, ha segnato e ha vinto. La Lazio ha giocato ugualmente bene e probabilmente meritava il gol, ma ha sbattuto contro Buffon. Allo stesso modo la Juve meritava un altro gol ma ha sbattuto in Marchetti immenso. Volevamo una squadra forte, intensa, dura, convinta e l'abbiamo avuta. Forse c'è stato qualche errorino nei disimpegni, ma ci poteva stare. Conte come tutti i tifosi a casa ha dato tutto e ha travolto con il suo entusiasmo. Questa sera tutti ci parleranno di scudetto e guferanno. Noi manteniamo la maschera e corriamo verso la casa di Pulcinella, sperando che martedì anche senza tifosi sia una grande sfida. L'unico metodo che la Juventus conosce per ottenere la strada della rinascita e' il metodo del lavoro. Martedì c'e' il Napoli, noi teniamo la maschera e mettiamo il vestito da Pulcinella bianco e nero, li sara' una battaglia, senza tifosi ci vorra' un'impresa.

CONQUISTATO L'AVENTINO, SOTTO CON IL VESUVIO

Si sapeva che sarebbe stata una partita difficile e che la Lazio era una squadra forte e ben messa in campo e così e' stato, una partita che e' iniziata a ritmi alti e intensi. Una Lazio che ha messo in campo una gran determinazione, rabbia e cattiveria e un pressing asfissiante. La Juventus che ha creato ottime occasioni con Marchisio e Pirlo, ma la Lazio che ha creato un'occasionissima con Rocchi su evidente errore di Bonucci. Un Buffon stratosferico nel primo tempo che salva con Pepe che concretizza un contropiede magistrale. Dopo il gol reazione laziale che pero' crea su errori bianconeri. Un primo tempo ben giocato dalla Juventus che ha creato di più della Lazio anche se pero' ha concesso due grosse occasioni prontamente sventate da Buffon. La Lazio nel secondo tempo parte forte e convinta con una Juventus troppo leziosa. Una Juventus che cresce con i minuti anche se arriva l'ammonizione forse eccessiva per Marchisio al primo fallo del centrocampista, si poteva evitare quel cartellino. Una Lazio che nel secondo tempo pressa e colpisce un palo al minuto 14. Troppa Lazio nella ripresa. Conte a 25 minuti dalla fine lancia Giaccherini che si presenta con un cross telefonato, prima di sbagliare il gol del 2-0. Una Juventus che gioca dal trentesimo al quarantesimo un buon calcio e sbaglia con Giaccherini e Matri il gol del raddoppio. La Juventus che mostra maturità nella seconda parte e vince meritatamente. L'Aventino e' conquistato, ora sotto con il Vesuvio.

DIETRO QUEL MAI DI CONTE C'è TANTO

Ci siamo rivisti tutta la conferenza stampa da ieri di Antonio Conte e il momento più esilarante di tutta la conferenza è stata quando è stato chiesto a Conte: "Quando la sentiremo parlare di scudetto?" A quella domanda Conte ha risposto in modo stizzito "Mai". Dopo quella risposta sono calati 10 secondi di silenzio, contati... un'eternità. Giornalisti quasi atterriti dalla determinazione e dalla decisione di Antonio Conte. Questo atteggiamento, le convinzioni decise, la voglia di farsi valere anche nelle discussioni per non caricare di pressioni un ambiente che non ne ha bisogno, sono elementi che ci portano sempre più a individuare in Conte il condottiero, il valore aggiunto. I ragazzi stasera dovranno guardarlo negli occhi e basterà seguire le sue indicazioni e metterci la stessa grinta che lui ci metterà in panchina per non deludere il popolo bianconero. Questo non vuol dire uscire in modo assoluto dall'Olimpico con i tre punti, quello no. I fattori sono tanti, ma bisogna uscire da quel campo con la convizione di aver dato tutto, il 100%, anima e corpo e ancora di più. I tifosi bianconeri vogliono che quel "Mai"... diventi un "non mollare mai...", dare tutto, come fino ad ora. Il risultato poi potrà essere una conseguenza, se daranno tutti anche gli avversari rimarranno atterritti e sbalorditi come i giornalisti ieri in sala stampa.

Prima l'AVENTINO POI IL VESUVIO

Sfida ad alta tensione stasera, ad alta emozione. Una sfida difficilissima, una collina da scalare. Una sfida che deve portare alla montagna che c'è dopo Roma. Si comincia con l'Aventino, c'è da mettere una bandierina bianconera su quel colle, perchè conquistato quello, sarebbe bello pensare anche di scalare il vulcano partenopeo.

Per mettere la bandierina Antonio Conte avrà tempo fino alle 20,44 per scegliere la formazione giusta. Una formazione che dovrà stare molto attenta alla Lazio. La Lazio in questa stagione ha mostrato caratteristiche interessanti e doti fuori dal comune. Un punto a San Siro all'esordio, con volontà, classe e forza. Un punto a Napoli, sotto quel Vesuvio. che abbiamo visto ti può facilmente travolgere e al City ne sanno qualcosa. Infine la vittoria nel derby, la partita che tutti vogliono giocare e nessuno vuole perdere. Insomma una Lazio forte, cinica, che ti lascia giocare e ti colpisce. Con campioni come Klose, Cissè, Hernanes, con gregari come Brocchi e Radu. Con giocatori ritrovati come Marchetti e Konko. E poi Reja, un friulano come Capello, un esempio di tattica e solidità. Insomma, la partita di stasera sarà difficile e complicatissima. Ci vorrà il cuore, il mestiere, la calma e l'astuzia. Bisognerà mettere la gamba ma attenti a non fare falli da ammonizione visto che il pericolo giallo è alto. Bisognerà dare tutto perchè con quei tre punti la bandiera sull'Aventino la si metterebbe in solitaria.

giovedì 24 novembre 2011

CONTE WEDDING PLANNER DOPO MAGO E PASTICCIERE

Mancano due giorni alla supersfida tra prime in classifica dello stadio Olimpico di Roma. Di fronte alla Juventus di Antonio Conte ci sarà il trio delle meraviglie formato da Klose, Cissè e Hernanes. Conte, potrà contrapporre un esperto di quello stadio, il montenegrino Vucinic, Marchisio, mai così decisivo quest'anno e Matri. La sfida dei bomber principe, però è tra Matri e Klose. I laziali prevedono "Klose da pazzi" per sabato sera, immaginando un exploit in stile Roma. I tifosi bianconeri, che grazie a Matri hanno sbancato San Siro, sognano un "Matri-monio" con il primo posto, che diverrebbe automatico e in solitaria se Matri&C. riuscissero a espugnare il fortino Laziale. La Lazio in casa corre a corrente alternata, titubante a inizio stagione e più concreta nelle ultime tre sfide con due vittorie e un pari. La Juventus in trasferta, invece ha collezionato i pareggi di Catania e Verona e le vittorie con Inter e Siena. Un totale di 8 punti fuori e 14 in casa, inversamente proporzionali a quelli della Lazio, 8 in casa e 14 in trasferta. Le partite pareggiate dalla Juve in trasferta, però potevano essere vittorie, perchè sia con il Catania che a Verona la Juventus ha dato sensazioni positive. Ora con la Lazio, ci vuole un Matrimonio, Conte dopo essersi travestito da Mago capace di creare una squadra dalle macerie della scorsa stagione e da pasticciere, capace di servire 3 cannoli al Palermo, dopo quelli incassati nelle scorse stagioni, ora deve essere Wedding Planner e organizzare un Matri-monio perfetto a Roma, con obiettivo quello di sposare il primo posto.

DUE NOTTI DA FINALE...

Ci siamo quasi, la formazione di Antonio Conte si sta avvicinando a grandi passi alle due notti più importanti da inizio stagione, dopo la sfida al Milan e all'Inter. Due step da superare, due piccole montagne da scalare. Per ambiente e rivalità, la sfida più complicata sarà quella del San Paolo, ma bisognerà pensarci dopo la Lazio, che ha dimostrato ampiamente di essere una seria concorrente per l'obiettivo finale bianconero, vale a dire il ritorno in Champions. Eh si, l'obiettivo reale è quello, tornare a vivere le emozioni della Coppa dalle grandi orecchie, le emozioni di quarti, semifinali e finali, che i tifosi bianconeri hanno vissuto e conoscono molto bene. In settimana abbiamo seguito il consiglio di "qualcuno" e abbiamo cercato di vedere i Cesaroni. Purtroppo non li davano e allora siamo andati a cercare in archivio qualche partita di Champions.... e ne abbiamo trovate tantissime, da rivivere con passione, rivedere per trovare analogie tra le magie del passato e il fiore che Antonio Conte con passione e juventinità sta cercando di far crescere. Abbiamo trovato 2 finali vinte e altre 5 perse, purtroppo volevamo andare a vedere anche qualche finale di chi ci "consigliava i Cesaroni", ma nulla, non le abbiamo trovate. Speriamo che quest'anno la sorte sia favorevole e ci arrivino... perchè come detto le squadre italiane, quelle con giocatori italiani le abbiamo sempre tifate. Detto questo la Juventus di Conte ha due finali da giocare, dopo la Coppa del Mondo vinta con il Palermo abbiamo due finalissime ancora più complicate con Lazio e Napoli. Chiamiamole una semifinale e una finale, perchè come le partite di una competizione mondiale sono ravvicinate e soprattutto si giocano in ambienti che non sono il tuo, ostili, difficili. La Juventus ci arriva carica e consapevole dei propri mezzi, ma anche rispettosa degli avversari. Da domenica stiamo tutti pensando alla Lazio, da sabato notte ripenseremo al Napoli, 22 giorni dopo, vogliosi in tutti e due i casi di dimostrare che la Juventus è tornata, che con Conte è ora di rimettere le cose a posto.

mercoledì 23 novembre 2011

Intervento di ieri

http://www.tuttojuve.tv/video/0df844858b9348bfcfa7c60ec758b38f.html

http://www.tuttojuve.tv/video/188a1ce9fee4d6d2127ca22d5da91ee5.html

INSIDIOSI PIU' FUORI MA ATTENTI A...

Avevamo definito la trasferta con il Napoli, la trasferta più difficile dell'anno. Quella con Lazio, però non sarà una passeggiata, anzi il coefficiente di difficoltà sarà molto simile alla sfida di martedì al San Paolo. Non inganni la vittoria dell'anno scorso all'Olimpico che aveva illuso i tifosi bianconeri nella corsa Champions, quest'anno sarà dura come allora se non di più. La sfida di sabato sarà una vera e propria battaglia sportiva da primato, degna dei tempi antichi. Degni delle sfide Casiraghi-Ravanelli e Vialli-Signori. Sabato i duelli saranno Cissè-Vucinic e Klose-Matri. Insomma sfida nella sfida per gli avanti. Stranamento quest'anno la Lazio ha fatto 8 punti in casa e 14 in trasferta, con pareggi importanti in casa di Napoli e Milan e vittorie in tutte le altre occasioni in sfide complicate a Cesena, Firenze, Cagliari e Bologna. In casa sono arrivate la sconfitta con il Genoa, i pareggi con Catania e Palermo e le vittorie con Parma e Roma. La squadra nelle ultime due sfide in casa ha pareggiato con il Catania e vinto con il Parma. Andando a vedere la sfida di sabato, sicuramente vedremo una Lazio che lascerà il pallino del gioco ai bianconeri, un pò come fatto contro la Roma e con il Milan che come la Juventus fanno gran possesso palla. Prerogativa fondamentale sarà non concedere spazi al trio offensivo Hernanes, Cissè, Klose. Siamo convintissimi che i tre non sbaglierebbero le occasioni capitate a Ilicic. Bisognerà quindi unire alla solita voglia, pressing, aggressività, l'equilibrio e non offrire il fianco agli avversari. Su questo siamo sicuri che lavorerà Conte, un esperto di Lazio-Juventus. Quella sera dell'11 dicembre 1994 c'era anche un certo Antonio Conte in campo...

IL TUTTO ESAURITO OBBLIGHERA' AGNELLI A SEDERSI AL TAVOLO...

Non succedeva da tanto, dai tempi del Delle Alpi, dai tempi del Comunale sempre gremito. La Juventus ha lo stadio pieno, sempre pieno e non solo per le partite di cartello, per tutti i match. I tifosi si stanno comportando proporzionalmente ai giocatori in campo, vale a dire alla grande. L'anno scorso nel piccolo e centrale Olimpico si viaggiava con la media di 21.966 tifosi a partita, attualmente si è ampiamente superata quota 36 mila con oltre 24 mila abbonati. Se si mantenesse questa media la Juventus supererrebbe ampiamente la media spettatori della Juventus ultra vincente di Fabio Capello. Insomma un effetto novità trainante, e un entusiasmo sicuramente contagioso. Il tutto esaurito è sempre una prerogativa o quasi con una percentuale di riempimento vicina al 90%, 10 punti più del Napoli, 13 più dell'Inter e 25 più della Roma e del Milan. Questi valori, con continue richieste e liste d'attesa portano a una considerazione: se allo stadio c'è tutto questo entusiasmo, fuori come va? Benissimo ci viene da dire. I dati auditel confermano che la Juventus attrae sempre di più. I giornali, anche quelli meno amici, riportano sempre di più articoli e commenti sulla Juventus e sulla nuova guida tecnica. Per una squadra senza Champions i dati sono impressionanti. Insomma, il valore del brand sta tornando dove era nel 2006. Ora manca solo un punto: la valorizzazione di sponsor e televisioni. Appare lapalissiano che se Andrea Agnelli si sedesse al tavolo con Rupert Murdoch oggi sicuramente spunterebbe un prezzo maggiore dei 90 milioni che la Juventus attualmente incassa. Potrebbe negoziare interviste pre e post partita e dare il vero valore a un commento di Marotta pre partita o a un'intervista nel post di Buffon. Oggi come oggi, l'intervista di Buffon è cliccata in rete 100 volte quella di Tzorvas. Vi sembra logico che a livello di diritti tv la Juventus prenda la giusta proporzione? Sicuramente no...Si gioca qui la partita di tutto. Se la Juventus vuole tornare a essere competitiva e con ricavi da Champions dovrà sedersi a quei tavoli e rinegoziare quella torta consapevole del proprio valore. Senza quella grande fetta di torta i giochi sono fatti e sarà difficile competere con Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco. La Juventus ha 1/3 del mercato italiano e quote di tifosi vicine al 50% in parte di Sicilia, Puglia, Basilicata, Toscana, Sardegna. Insomma. un tifo delocalizzato che rende sorridenti gli uomini Sky e Mediaset. E' ora di rendere sorridenti anche Andrea Agnelli e Beppe Marotta. E' ora di rinegoziare i diritti secondo il loro reale valore. Oltre al tavolo politico, serve un secondo tavolo...per Andrea.

QUESTA E' CONCORRENZA SLEALE, MICHEL CHE ASPETTI?

La settimana scorsa abbiamo scoperto che il Manchester City, in attesa di battere record di punti ed eventualmente di imbattibilità di è portato avanti sul lavoro, infatti ha annunciato il rendiconto del proprio bilancio, battendo ogni record di perdite in tutta la storia del calcio inglese con 194,9 milioni di sterline, più di 200 milioni di euro.

Dati inquietanti che in un certo senso non ci sorprendono, per vincere o tentare di vincere o sei molto bravo o spendi tanto. La teoria dello spendi tanto era stata seguita anche da Massimo Moratti che negli anni scorsi ha speso più di 1000 miliardi senza vincere nulla.

Il City, probabilmente quest'anno vincerà, ma alla lunga non crediamo che lo sceicco vorrà perdere 200 milioni di euro all'anno per sempre.

Di questo passo, però con il City nessuno potrà mai competere. Abbiamo visto quest'estate con Aguero, con il Manchester City primo e principale interlocutore, unico capace di soddisfare cash 45 milioni di euro e unico capace di offrire circa 8 milioni di euro all'anno al giocatore. A quelle cifre la Juventus, purtroppo non può competere. Non è un discorso di etica, ma di semplice economia. La Juventus non ha oltre 100 milioni di euro da spendere su un giocatore. Concorrenza sleale? Da un lato si, perchè il fair play finanziario dice una cosa. Dall'altro no, perchè anni fa quando erano le società italiane a fare il bello e cattivo tempo nessuno diceva nulla. Il Manchester City adesso arriva spazza la concorrenza. E' successo per Dzeko, per Kolarov e succederà così fino a quando non cambieranno le strategie. La Juventus attualmente non può arrivare a top player così costosi. Anche l'anno passato i Citizens avevano chiuso in rosso, con una perdita di ben 139.8 mln di euro e nel bilancio dell'anno prima lo sceicco Mansour bin Zayed al-Nahyan, proprietario del club, ha immesso nelle casse della società ben 305 milioni di sterline.

Vedendo le cifre di queste ricapitalizzazioni ai tifosi bianconeri sembra che i 120 milioni di euro siano una bazzecola e briciole. Briciole o meglio avanzi, come i giocatori che rimarranno dopo che City, Barcellona e Real avranno banchettato con i vari Neymar, Gotze, Damiao, Reus e tutti quelli che sono stati accostati recentemente alla Juventus. La Juventus oggi non può competere con loro, può prendere gli scarti e gli avanzi, ma sempre che Tevez te lo regalino o che contribuiscano all'ingaggio. Nessuna società ora come ora può permettersi di dare 8 milioni di euro a un ribelle.

Vista la situazione ci facciamo una domanda che oramai ci facciamo da tempo. C'è una via per recuperare competitività?

In effetti le risposte ci sono: la prima passa dallo stadio, con questi ricavi e con questa passione la Juventus può recuperare almeno una trentina di milioni di ricavi. La seconda, però passa obbligatoriamente dai diritti tv: alla Juventus deve essere riconosciuto il giusto valore perchè la Juventus non è come altre società, ha un tifo regionalemente differenziato e questo va riconosciuto. Quindi l'abolizione della Legge Melandri che nulla sa di sport è l'unica via. La terza infine arriva dalle potenzialità del marchio Juventus che è un evergreen e che se accomunato alle realtà giuste (Ferrari?) potrebbe avere un appeal unico capace di sbaragliare la concorrenza.

Se non ci si muoverà in questo senso, la serie A, sarà sempre più campo di conquista dei nuovi ricchi, a meno che Michel Platini non decida di applicare sul serio le regole del fair play finanziario.

martedì 22 novembre 2011

ANTONIO RICORDI TOTO': QUANTO CI PIACE CIRO IMMOBILE..



Quanti attaccanti dalla B, hanno fatto la fortuna della squadre di A. Su tutti, vogliamo ricordare il grande Totò Schillaci, eroe della Juve di Baggio, Casiraghi e delle notti Mondiali del 1990. Con Schillaci, Conte giocò per diversi anni e anzi entrò proprio al posto suo nell'esordio di circa 20 anni fa con la Juventus in un derby con il Toro. Perchè vi parliamo di Schillaci? Perchè in serie B sta facendo non bene ma benissimo Ciro Immobile, da Torre Annunziata, un piccolo fenomeno bianconero. Il giovane che in primavera aveva fatto un gran bene non era riuscito fino ad ora a sfondare dopo il salto tra i professionisti, ma grazie anche all'odiato Zeman sta dimostrando tutto il suo valore. Capocannoniere della sua squadra con Sansovini e davanti a Insigne, sabato ha segnato un gol che abbiamo definito alla Vieri con l'Atletico Madrid per precisione di tiro da posizione defilata dopo aver saltato il portiere. Immobile sta dimostrando, secondo noi di essere pronto al salto dalla cadetteria alla A. Il giocatore, potrebbe essere la giusta quarta o quinta punta in un attacco per la prossima stagione con Vucinic, Matri e Quagliarella, pronta a entrare e a apprendere per poi diventare la stella di domani. Staremo a vedere, in ogni caso per Marotta una carta in più in chiave mercato. Unico neo, il fatto di non vederlo in Nazionale under 21...speriamo che Ferrara gli conceda presto una possibilità.

CARA CARMEN CI SENTIAMO COME TE...


Confusi e felici. Forse si sentono così i tanti tifosi bianconeri sparsi in giro per l'Italia. Nella giornata di ieri abbiamo cercato di tastare il polso del mondo web e non solo. Il sorriso è ben stampato e visibile nell'espressione di molti. A torto o a ragione il merito va dato ad Antonio Conte che ha iniziato alla grande l'avventura da allenatore. L'inizio è buono e se Conte, a cui abbiamo dato subito, dal primo secondo la nostra fiducia, continuerà su questa strada a fine anno si centrerà l'obiettivo di tutti: tornare tra le prime del campionato. Il merito, come detto è di Conte, ma non solo. Marotta e Andrea Agnelli, che lo hanno nominato allenatore sembrano aver fatto la scelta corretta. Ma torniamo ai tifosi, i tifosi sono felici, ma anche confusi. Una canzone di Carmen Consoli del 1997, anni in cui la Juventus era la Juventus, diceva: "sai benissimo che una goccia inonda il cielo è cosi' piccolo il mondo che ci osserva sai benissimo che non chiedo tanto adesso è cosi' piccolo il mare che ci ascolta che ci addormenta... (...) vorrei tentare, difendere, questo momento...".
I tifosi bianconeri vogliono difendere questo momento e il momento vuole dire primo posto in classifica. Per difenderlo non resta che andare all'Olimpico e vincere la nuova finale di Roma dopo quella con il Palermo di domenica pomeriggio. 15 anni dopo quella mitica con l'Ajax i bianconeri hanno una nuova finale da fare che però vale "solo" il primo posto in solitaria. I tifosi e i giocatori sono felici per il momento, ma anche consapevoli che per renderlo eterno ci vuole umiltà, lavoro e voglia di emergere cosa che Conte sicuramente sa. Una goccia inonda il cielo ed è facile essere travolti dal successo, quindi piedi per terra. Gli altri osservano "con invidia" e gli elogi sappiamo benissimo che presto si tramuteranno in critiche perchè come disse Conte, la Juventus non ha amici, "o la si ama o la si odia".

Ma i tifosi non sono solo felici, sono "confusi". Confusi su Farsopoli e in un certo senso anche sul famoso "tavolo politico". Sappiamo tutti che i titoli sono 29, ma la confusione su quanto successo nel 2006 e successivamente regna sovrana. Alcuni sono scettici e hanno giustamente o ingiustamente, secondo i punti di vista, fatto presente la loro posizione domenica pomeriggio allo stadio. Ai tanti tifosi chiediamo di restare uniti. Sappiamo tutti chi è il nostro oppositore e non è sicuramente Andrea Agnelli, anzi lui è l'unico che può portare avanti la crociata bianconera.

Il nostro essere "confusi" e la nostra confusione, così come la voglia di rivendicare e lottare per quel passato, non deve minimamente coinvolgere la squadra che può e deve continuare su questa via.

La confusione, speriamo che presti si traduca in fatti, i tifosi vogliono e devono sapere le causa delle tante incongruenze e soprattutto sapere perchè nessuno parla delle telefonate scomparse e dello "spionaggio industriale". Una confusione che speriamo sparisca con quel tavolo politico. In futuro vorremmo essere meno "confusi", ma se possibile sempre felici.

lunedì 21 novembre 2011

QUI NON E' HOLLYWOOD



I sentimenti più ricorrenti dopo la vittoria di ieri sono tra i tifosi bianconeri un misto tra la felicita' e l'esaltazione. Effettivamente la squadra ci ha sorpreso per convinzione e forza. Oggi passando al bar i tifosi bianconeri avevano il sorriso stampato di chi ha la consapevolezza che quanto meno la Juventus può tornare dove merita, cioè in Champions, per i sogni di gloria, aspettiamo. Bravo Conte e bravi i ragazzi a ripartire con cuore, coraggio e intensità. Ora con la Lazio altra finale nel tempio che consacro' la Juve di Lippi. Quell'Olimpico campo amico di quella sera di Maggio. Aspettando sabato sera ci viene da dire che non siamo a Hollywood, non siamo in California. Ci vorrà umiltà e capacita' di isolarsi dalle opinioni di gufi e gufetti che stanno esaltando l'undici di Conte con la stessa facilita' con cui in queste settimane hanno sperato che venti giorni influissero sulla condizione della squadra e come gufavano su Vinovo prima, sperando che il clima piemontese creasse infortuni in serie. Ora esaltano, vorrebbero portare la Juventus a Hollywood per poi bacchettarla alla prima occasione. A questo giochino e' meglio ritirarsi da subito, i tifosi anche se felici sanno bene l'obiettivo, i sogni ingannatori lasciateli agli opinionisti Californiani, loro si che sono da Oscar Hollywoodiano.

DA ZERO A DIECI: SUPER G IL TOP... I SOLITI IL FLOP

Dopo oltre venti giorni torna una partita ufficiale di campionato e dopo oltre 20 giorni torna la nostra rubrica da Zero a Dieci e vi preannunciamo che questa settimana abbiamo avuto difficoltà con i voti bassi perché i giocatori della Juventus ieri avrebbero meritato tutti voti sufficienti e qualcuno un voto altissimo.

Voto Zero: quest'oggi lo zero se lo meritano i falsificatori del tavolo politico. Di questo argomento ne parlano tanti senza sapere quello che vuol dire, zero a loro sperando che qualcuno voglia mettere veramente in chiaro lo scandalo del 2006.

Voto Uno: ai punti esterni del Palermo In casa squadra ottima, in trasferta neve al sole, si giocasse sempre al Barbera sarebbe da scudetto

Voto Due: a Zamparini, per certe uscite, soprattutto quella sulle cessioni al Psg. Se giocano tutti come ieri, guadagnerà ben poco.

Voto Tre: ai tre cannoli che Conte ha incartato per la Sicilia. Era ora, visto che la Juventus perdeva a Torino da troppo tempo con i Siciliani

Voto Quattro: a Miccoli. Fischiato dall'inizio alla fine il bomberino non si e' mai visto, nemmeno su punizione. Quattro erano i gol che aveva segnato ai bianconeri, quattro la pagella di oggi

Voto Cinque: a Ilicic. Si fa trovare pronto ma sbaglia tutto solo davanti a Buffon. Se vuol essere da Juve dovrà migliorare ancora molto.

Voto Sei: a Mangia. Prende tre gol ma bel primo tempo il Palermo se l'e' giocata. Se la partita e' stata divertente il merito e' anche suo che non ha fatto barricate.

Voto Sette: a Vucinic. Alla fine del primo tempo volevamo mangiarcelo, insieme a quegli errori sotto porta. Nel secondo invece lo volevamo abbracciare. Regala sprazzi di classe e bravura. Ora dovrà segnare all'Olimpico, lui sa come si fa.

Voto Otto: a Lichtsteiner e Pepe. Qualcuno li chiama gregari, io li chiamerei giocatori fondamentali. Stanno crescendo e ricordiamo che in passato la Juventus ha vinto con due stelle come Di Livio e Torricelli....

Voto Nove: a Quagliarella e Conte. Il primo per essere tornato in campo, il secondo per averlo mandato in campo. Meccanismi da oliare, giocate da rivedere ma ora ancora un po' di rodaggio a Roma prima di vederlo gonfiare la porta al San Paolo

Voto Dieci: a Buffon. Gigi se lo merita. Ai piedi del podio delle presenze, al centro della scena nella sfida con il Palermo. Gigi compie tre grandi interventi, Gigi e' tornato ma del resto non era mai andato via.

FINE DEL RODAGGIO...

Una Juventus in versione spettacolo quella vista oggi. Tutti bravi, tutti belli. Un Matri sempre cinico, un Vucinic che prima incanta e poi fa segnare. La nota lieta sono Buffon e Quagliarella. Buffon grandissimo protagonista con tre interventi di livello, Quagliarella invece torna in campo per 23 minuti e torna ad assaporare il piacere del tifo casalingo. Tante buone e piacevoli notizie per Conte e per tutti i tifosi bianconeri che sono tornati ad assaporare la vittoria dopo oltre venti giorni. Conte e' riuscito in questi venti giorni a far superare una certa mancanza di lucidità sotto porta. Oggi gli avanti bianconeri sono stati perfetti, hanno segnato e fatto spettacolo. Il rodaggio, dopo i primi mesi, sembra essere finito, Conte ora farà solo scelte tecniche. Questa squadra, se continuerà così, potrà toglierci delle soddisfazioni. Conte sembra aver messo il suo timbro, il rodaggio sembra essere finito. Ora si cominciano a macinare i chilometri.

Conte pasticciere serve i cannoli

Una Juventus che anche nella partita di oggi e' partita con il piede giusto, da finale come voleva Antonio Conte. Una squadra che nei primi minuti ha creato subito occasioni e chiuso il Palermo nella sua meta' campo. Un Palermo ben messo in campo, lineare e pronto alle ripartenze. Una Juventus che riesce a concretizzare grazie a Pepe, abile a inserirsi e a battere il portiere greco del Palermo. Dopo il gol la Juventus potrebbe raddoppiare ma il palo ferma Andrea Pirlo sul più bello. Una squadra buona nel primo tempo ma che commette tre gravi errori lasciando tre volte Ilicic solo davanti a Buffon che fa tre mezzi miracoli. Nel secondo tempo la Juventus riparte subito e con Matri riesce a raddoppiare. Per Matri un altro gol importantissimo. Dopo il gol un'occasionissima con Vucinic, tre contro tre, quando la Juventus riuscirà a chiudere quei contropiede diventerà fantastica. Un Vucinic che va vicino al gol miracolo poco dopo. In ogni caso una squadra quadrata, tosta che chiude con Claudio Marchisio con il terzo gol, questa volta la Juventus chiude la partita e non ci fa soffrire fino al novantesimo. Finale vinta per Conte, la prossima finale e' a Roma, Antonio, ricordi qualcosa?

domenica 20 novembre 2011

ridere di te... in 7 paesi se la ridono

Francamente non capiamo, ci dispiace parlare sempre delle stesse cosa ma che ci dobbiamo fare? Claudio Ranieri ieri ha risposto ad una domanda precisa. Chi è tra Federazione, Inter o Juventus deve fare di più per mettere la parola fine a Calciopoli?

"Tutti quanti, basta. E' ora di finirla. Più se ne parla, più fuori dall'Italia ridono di noi".

Le parole "Ridono di noi" ci hanno ricordato una canzone di Vasco Rossi, Ridere di te, che calza a pennello. ve la ricordiamo: "Tu si che sei speciale, ti invidio sempre un po', sai sempre cosa fare e, e che cosa "Ё giusto o no!" Tu sei così sicuro, di tutto intorno a te che sembri quasi un'onda, che si trascina me".

Non abbiamo qualche anno in più di Ranieri, ma anche la seconda strofa va benissimo: " Lascia stare che ho qualche anno in più, meno male, che sei convinto tu, io sto uguale, mi chiedo solo se faccio male a volte a ridere di te".

Forse Ranieri non sa che all'estero non ridono di noi, per calciopoli. Infatti ridono per altri argomenti ben più seri.

Riferendosi a Calciopoli che noi chiamiamo Farsopoli, all'estero ridono per altre cose.

Per esempio in Spagna, come abbiamo riportato, ridono perchè sono convinti che in Italia si sono tirati la zappa sui piedi da soli e dai commenti che abbiamo letto su As, sanno benissimo che la Juventus di quegli anni era più forte. Sono contenti in Spagna che hanno eliminato la Juventus, perchè hanno fatto fuori la squadra più forte e hanno potuto avere a prezzo di saldo Emerson, Cannavaro. In Spagna ridono anche perchè hanno avuto l'Hercules di Alicante coinvolto con telefonate più gravi di quelle bianconere... ma nulla.

In Francia se la ridono, tra un pò, grazie alla "castrazione" della Juventus supereranno nel ranking l'Italia.

In Germania hanno riso "oltre che per ragioni politiche, ringraziando la Federazione che ha mandato in B la Juve e il Chievo a fare la Champions, grazie a quei punti loro hanno 4 squadre in Champions e l'Italia tre, ottima azione per screditare un paese, c'è da ridere.

In Portogallo se la ridono perchè il Porto ha fatto di peggio della Juventus del passato, ma non ha subito penalizzazioni.. anzi quel Porto di Mourinho ha pure vinto qualcosina...battendo in finale una squadra che aveva eliminato una squadra cara a Ranieri.. (come ridono in Portogallo...)

In Turchia se la ridono perchè il Trazbonspor fa la Champions ed è stato coinvolto in uno scandalo molto più grave ... della Juventus.

In Inghilterra se la ridono perchè grazie allo scandolo Calciopoli hanno potuto consolidare la forza della Premier League. Senza la Juventus la serie A ha perso credibilità e il 30% di audience... caspita quanto ridono.

In Italia invece se la ridono perchè alla fine di una partita di Coppa Italia, commentando la difesa dell'Inter sulle parole di Mourinho Ranieri disse: "Stile Inter". Se la ridono perchè forse oggi, su certi argomenti sarebbe meglio un pudico silenzio.

PIANGERE FA SEMPRE BENE... VERO PAOLILLO?

E' un'Inter spettacolare quella che vediamo in questa stagione, un'Inter che migliora anche nel rapporto con gli arbitri, anno dopo anno. Tutti ci ricordiamo il gol di Maicon con fuorigioco di squadra in quel di Siena con 5 giocatori in fuorigioco. Ieri, purtroppo non è stato battuto il record e ne abbiamo trovati soltanto tre oltre la linea con il primo avanti di un metro. Il guardalinee non ha segnalato, cose che capitano, direte, errori. Peccato che la linea societaria dell'Inter fino a questo momento sia stata che "quando l' arbitro fischia per l'Inter è errore e quando arbitra fischia il rigore contro è punizione post Farsopoli". Leggendo le parole dei giocatori del Cagliari e sopratuttto leggendo uno sfogo post Atalanta di un dirigente nerazzurro a noi viene in mente una parolina: "compensazione post lamentela". Purtroppo questa volta non sono riusciti a battere quel famoso record (5 in fuorigioco), ma la "pianginite arbitrale" funziona, (vedi rigore Marchisio, gol in fuorigioco ieri e rigore netto al Cagliari non dato), chissà se anche in casa Milan dopo gli episodi sfavorevoli di ieri inizieranno a lamentarsi. A noi, in ogni caso sembra che il pre 2006 a livello di errori sia sempre uguale al post 2006, vale a dire gli arbitri sbagliavano allora come adesso.

OGGI POMERIGGIO NON DIMENTICARLE A CASA

Vi ricodate le parole di Conte: "il pubblico deve incitare la squadra dal primo al 95esimo". Ecco per oggi tutti coloro che si recheranno allo stadio dovranno fare due cose. Primo: recarsi presso una tabaccheria o al supermercato o anche in farmacia e comprare delle ottime caramelle balsamiche per la gola. Secondo: non dimenticare in macchina o a casa il pacchetto di caramelle e portarle con loro allo stadio, inserendole in comoda tasca pronta all'uso. Se seguirete il manuale che abbiamo stilato in collaborazione con "Antonio Conte", sicuramente non avrete scuse per non incoraggiare la squadra dal primo al novantacinquesimo. Il pubblico, come dice la guida bianconera deve essere vicino alla squadra in qualsiasi situazione. E se oggi il Palermo dovesse creare problemi sarà il pubblico a dover intimidire i rosanero, cantando ancora più forte e lanciando la squadra. A fine partita vogliamo sentire i ringraziamenti e non i rimbrotti di Conte, se così fosse, tenete gli scontrini, potrebbe essere che Conte risarcisca tutti della spesa per le caramelle balsamiche.

FINALE DI COPPA DEL MONDO? NO PROBLEM

La partita di oggi sarà una finale di Coppa del Mondo? No problem... almeno questo verrebbe da pensare in base ad alcuni componenti della rosa.

Ieri Conte ha giustamente ribadito l'importanza della partita: "Guardiamo di partita in partita perchè è importante di partita in partita cercare di fare più punti possibili. Quindi, adesso c'è la partita col Palermo e per noi la partita col Palermo è la finale di coppa del mondo, perchè sono tre punti, è la prima di questo ciclo importante e per noi la partita di domani deve essere la finalissima".

Conte guarda al Palermo come una finalissima e ha ragione è la prima finalissima di un trittico difficile con Lazio e Napoli. Per vincere la finalissima Conte può contare sul portiere campione del Mondo 2006, uno dei difensori come Barzagli protagonisti in Germania e su Iaquinta al rientro e Del Piero, protagonisti sempre nel campionato del Mondo. Insomma una buona base se vogliamo parlare di quel Mondiale. Questo senza contare che a tifare per i bianconeri ci sarà anche Luca Toni dalla panchina. La partita di domani sarà particolarmente insidiosa soprattutto perchè il Palermo anche se con qualche difficoltà in trasferta gioca un buon calcio, intenso e ha ottime individualità come Miccoli e Ilicic. Attenti anche a Zahavi che nelle ultime settimane sta crescendo. Ci sarà da superare la coriacea difesa del Palermo che con Silvestre e Migliaccio ha una coppia rocciosa. Asoettiamoci, quindi, un match intenso, da finale. Bisogna vincerla per riprendere la marcia interrotta a San Siro.

giovedì 17 novembre 2011

QUESTA ITALIA E' "BEAUTIFUL"



Una volta gli italiani si appassionavano alle soap e ai telefilm. Mediaset o se preferite Canale 5 li portò dall'America e allora tutti a seguire i vari Dallas, Dinasty. Poi arrivò Beautiful e i suoi colpi di scena e tutti abbiamo avuto in famiglia una zia, una nonna o una mamma che seguiva il telefilm americano. C'erano colpi di scena e intrighi.

Noi con Farsopoli pensavamo di averne viste e digerite tante. Un'Italia non Beautiful, ma Bruttiful, con una giustizia a due velocità, lenta e contraddittoria. Abbiamo visto i risultato del processo 2006, dei ricorsi, delle prove ricomparse a sorpresa, dei giudizi di incompentenza. Tutto questo fino alla conferenza di Petrucci di ieri. La conferenza di ieri ci ha lasciato parecchio perplessi nei toni, perchè ci siamo sentiti veramente dei lottatori fuori tempo e fuori dal mondo.

In serata poi le parole di Andrea Agnelli, pacate, corrette, sincere, piene di juventinità che indicano la soluzione nel tavolo politico di discussione. Sempre in serata l'accettazione del tavolo di discussione da parte di Petrucci che sarà l'organizzatore vero e proprio.

A questo punto per noi che seguiamo da anni la vicenda ci è difficile dare un giudizio su quello che potrà essere. Qui siamo veramente arrivati fuori dagli schemi dell'immaginazione. La settimana scorsa ci eravamo espressi in maniera forte sul fatto che Moggi andasse assolto, non perchè siamo dei visionari, ma semplicemente perchè abbiamo seguito il processo, il dibattimento e raccolto e letto gli atti. Oggi come oggi, ci piacerebbe che la Juventus fosse riconosciuta per quello che è: una società che ha 29 scudetti e che vuole tornare a vincere. Pensiamo sia difficile che questo tavolo della pace o tavolo politico possa portare a questo, ma in fondo in fondo i colpi di scena sono dietro l'angolo e le regole ormai non sono più valide.

Aspettiamo e vedremo, con le sorprese che potrebbero arrivare da un momento all'altro.

mercoledì 16 novembre 2011

parliamone....

tra cannoli siciliani ed essere noi stessi

Abbiamo iniziato nel 2008 con i cannoli recapitati a Torino da Miccoli prima e un certo Michelidze, poi, intervallati dalla magia di Del Piero e dall'espulsione di Sissoko. Erano 47 anni che il Palermo non vinceva a Torino. Abbiamo continuato l'anno dopo con gli incartamenti di cannoli, in data 28 febbraio e questa volta firmati Miccoli e Budan con il secondo gol un autentico regalo. L'anno successivo, sempre a settembre i cannoli sono 3, questa volta firmati, Pastore, Iliicic e Bovo. E infine abbiamo continuato con i regalini al ritorno firmati da Migliaccio e Miccoli, grazie anche l'intervento mai scomposto di Morganti. Insomma, è un pò di tempo che la Juventus ottiene e fa indigestione di cannoli siciliani. L'ultima vittoria casalinga risale al 25.11.2007,Juventus-Palermo. 5-0, si giocava novembre, le sconfitte sono state tutte a settembre, speriamo che la cabala sia con noi.

Del resto, sarebbe l'ora di dire basta ed invertire la rotta. La partita di domenica, dopo 22 giorni in cui i bianconeri hanno giocato in ordine sparso, ci dirà se la squadra è ancora quella della partita con l'Inter o meno. Sicuramente i tifosi saranno ancora caldi e più arrabbiati dopo le decisioni del tribunale di Napoli e dopo aver sentito le parole della Federazione. Ai tifosi chiediamo di comportarsi civilmente e di sfogare la loro rabbia in tifo positivo a favore dei ragazzi di Antonio Conte. Serve il dodicesimo uomo in campo e la sfida con il Palermo non sarà dura, ma durissima.

2 MILIONI CIRCA A PRESENZA, 285 MILA EURO AL GIORNO. ABETE, ECCO IL CONTO

A molti i 443 milioni della Juventus sono sembrati uno sproposito. Ecco perchè a noi non sono sembrati tali. Si è parlato tanto in questi giorni di etica, di giustizia, di buon senso. Secondo noi chi chiede buon senso, senza considerare alcuni fattori o vive nel mondo dei marziani o è in malafede.

Nel 2006, ai Mondiali 2006 la Juventus dava alla nazionale i seguenti giocatori: Buffon, Zambrotta, Cannavaro, Camoranesi, Del Piero. Di questi, ben 4 erano l'ossatura base della squadra e Del Piero fu decisivo nella semifinale tedesca.

Al netto della richiesta, fanno 88,6 milioni di euro a giocatore. Forse tanto, ma per una squadra che ha vinto i Mondiali il ritorno di visibilità alla Nazionale e alla Federazione è stato sicuramente grande. Uno studio del Financial Times calcolava il ritorno della vittoria mondiale intorno allo 0,7% per chi lo vince. Il Pil del 2006 era intorno a 1,500 miliari di euro. Una crescita dello 0,7 avrebbe portato l'incremento a 1 miliardo di euro circa nel pil nazionale.

Siamo sicuri che l'Italia avraà ottenuto dalla vittoria dei Mondiali sicuramente benefici in termini di sponsor, ingaggi e amichevoli, sfruttando la visibilità ottenuta da Campioni del Mondo.

Il paradosso risiede che a fronte di questi vantaggi la Federazione non solo ha "punito" la Juventus, ma le ha dato una sanzione maggiore rispetto a tutte le altre società coinvolte. Qui sta il paradosso, non solo colpisci la società che ti fornisce il maggior numero di giocatori al Mondiale ma oltretutto la sanzioni in modo esemplare, rispetto a Milan, Lazio, Fiorentina e la stessa Reggina. Oltre a questo non valuti la posizione dell'Inter che all'epoca forniva un solo giocatore alla nazionale ed era imbottita di stranieri.

Ma non volendosi fermare a questo, siamo andati a calcolare le presenze. Fino ad oggi , nel 2011 abbiamo esattamente 55 presenze (compresi i 6 di ieri) di giocatori bianconeri che fa circa 8 milioni di euro a presenza, se consideriamo i 443 milioni richiesti (parliamo solo del 2011). L'incidenza dei giocatori bianconeri varia dal 25 al 30% delle presenze totali, sicuramente un dato non trascurabile. Passando dal 2009 ad oggi, le presenze bianconeri in nazionale sono 148, che porterebbe a crica 3 milioni a presenza il risarcimento.

Dal post mondiale le presenze bianconere sono state ben 222, circa 2 milioni di euro a presenza. Una lista che comprende: Buffon, Chiellini, Pepe, Pirlo, Marchisio, Matri, Barzagli, Bonucci, Aquilani, Legrottaglie, Grosso, Cannavaro, Camoranesi, Iaquinta
Amauri, Quagliarella, Del Piero, Palladino, Motta. Questa la lista considerando i giocatori solo quando erano alla Juventus. Nessuna altra formazione in Italia può vantare lo stesso contributo alla causa nazionale.

Andando a considerare poi una media di 7 giorni a convocazione (stima per difetto), come tempo medio trascorso da ciascun giocatore in nazionale, arriviamo alla cifra di 1512 giorni, circa 292,000 euro al giorno.

Ovviamente questo è solo un giochino di numeri, ma esemplifica in modo chiaro il contributo bianconero alla nazionale.

La richiesta di parità di trattamento, non di vantaggi, ma di parità di trattamento rispetto a chi non da nulla o quasi nulla alla Nazionale è il minimo che la Juventus deve pretendere. Quanto avrebbe perso la Nazionale senza i giocatori della Juventus? Questo non lo sappiamo, ma abbiamo dubbi che avrebbe vinto il titolo Mondiale del 2006 (e se qualcuno ci pensa bene, forse nemmeno quello del 1982).

Chissà se Abete sta ripensando al fatto che bastava non assegnare il titolo 2006, per evitare tutto questo. A volte basta poco, a volte basta la parità di trattamento.

martedì 15 novembre 2011

DOPO HASSLER, MOELLER E KOHLER ARRIVA GOTZE?



Potrebbe arrivare dalla Germania il prossimo rinforzo bianconero. Radiomercato in questi giorni ci ha portato in Brasile sulle orme del talento carioca Damiao. Dal Brasile alla Germania, passando per il Lille, dove si trova un certo Hazard. Ma oggi non parliamo del belga, ci concentriamo su Mario Götze, giovane talento di cui tutta Europa parla. Il giocatore costa e tanto, ma proprio come qualche anno fa per Ozil, potrebbero essere soldi spesi bene. Un rischio, ma anche un'opportunità, quella di assicurarsi un talento assoluto di soli 19 anni, giocatore dotato di numeri impressionanti, in fase di sviluppo e con grandi margini di crescita. Gotze gioca esterno nella linea di trequartisti, è rapido, tecnico.

Mario Gotze, qualora arrivasse a Torino, sarebbe l'ennesimo tedesco a Torino, dopo alcuni che segnarono l'inizio e la metà degli anni 90. Hassler, Reuter, Kholer e Moeller, sono gli ultimi passati per Torino. Kohler quello che ha inciso maggiormente. Moeller il talento maggiore che tuttavia a Torino incise a sprazzi prima del ritorno in Germania dove purtroppo insieme agli ex compagni fu decisivo al Borussia.

Berti Vogts, ex selezionatore della nazionale tedesca, definì Moeller "un grande talento, forse il più importante nella Germania degli ultimi anni".

La speranza dei tifosi bianconeri è che se il rinforzo è Goetze, possa incidere più degli illustri predecessori. Il talentino del Borussia è bravo, ma si sa il passaggio in un campionato straniero non è mai facile, soprattutto se hai 19 anni.

TAR-A, PESO NETTO E PESO LORDO

La Juventus corre veloce e vi avevamo detto che in seguito alla sentenza di Napoli che ricordiamo l'ha assolta sulla responsabilità civile, alleggerendo la sua posizione al livello di Lazio e Fiorentina, non si sarebbe fermata. E' notizia di ieri, infatti, che la Juventus S.p.A. ha depositato presso il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ricorso ai sensi dell'art. 30 del codice del processo amministrativo contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e nei confronti della F.C. INTERNAZIONALE s.p.a. chiedendo la condanna al risarcimento del danno ingiusto subito dall'illegittimo esercizio dell'attività amministrativa e dal mancato esercizio di quella obbligatoria in relazione ai provvedimenti adottati dalla FIGC nell'estate del 2006 e del 2011. Una richiesta sensata e totalmente lecita, vedendo che un tribunale penale ha praticamente detto che sono altre società che devono pagare i danni sulla questione Calciopoli e non la Juventus.

La posizione della squadra bianconera è semplice, richiedere la parità di trattamento. Ci troviamo davanti a una situazione da Tar-a, Peso Netto e Peso Lordo.

La Tar-a è la richiesta al tar bianconero, ma in gergo la tara sarebbe il peso di quanto accompagna la merce, l'imballo e in questo caso l'imballo sono gli incartamenti o se preferite le telefonate scomparse nel 2006 che hanno portato a una disparità di trattamento. Il procuratore Lepore ha recentemente affermato che tali telefonate sull'Inter erano state sentite ma non considerate penalmente rilevanti, tuttavia sono sportivamente rilevanti, come ha detto il procuratore Palazzi.

Il peso netto è rappresentato dagli scudetti scomparsi dalla bacheca bianconera, con il cartonato finito ai nerazzurri. Il peso netto dice 27 scudetti alla Juve, un cartonato all'Inter e uno scomparso... misteriosamente.

Il peso lordo è duplice: gli scudetti della bacheca Juventina, i 29 titoli e contemporaneamente il risarcimento cospicuo che la Juventus richiede alla Figc che non ha garantito equità per tutti con le valutazioni che ricordiamo per i non esperti, furono di un certo Guido Rossi. I carissimi detrattori bianconeri che pensavano che la sentenza della settimana scorsa potesse mettere la parola fine alle battaglie legali e alle polemiche del 2006 con la famosa pietra sopra si sbagliano. La partita è appena cominciata e se il tribunale di Napoli ha ragione, vista l'estraneità della Juventus, ne vedremo delle belle.

lunedì 14 novembre 2011

PROVE DI VOLO FINITE, CHI SBAGLIA SI SCHIANTA

Ci siamo quasi, da domenica prossima ritorneremo al calcio giocato dopo i veleni di Napoli (vedi processo) e le polemiche atmosferiche. Sara' un ciclo decisivo: Palermo-Lazio-Napoli, che trittico. Difficile capire come ci arriverà la Juve. La speranza di Conte e' continuare sulla strada pre Napoli, recuperando però il rendimento delle ali. Ad oggi il gioco di Conte ha mostrato grandi doti: grinta, solidità, voglia, corsa, ma non gli esterni, ovviamente non per colpa sua.

Analizzando le partite è mancata, l'arma letale che Conte aveva sempre fatto propria nelle precedenti avventure: i famosi esterni. A Torino, quest'arma letale non l'hanno ancora vista. Giaccherini a sprazzi e con qualche problema fisico, Elia da rivedere, forse già bocciato, Estigarribia in rampa di lancio e decisivo in Nazionale, Pepe con grande corsa e volontà, ma non proprio il numero uno del dribbling letale anche se ha ritrovato la Nazionale. Ci sarebbe poi, Krasic, ma il serbo ha perso la via di Damasco da tempo, intristendosi, i tifosi, pero' ci sperano e confidano che la freccia serba possa tornare. Conte, è stato al momento straordinario perchè ha saputo fare sue partite e gioco senza il fulcro. Ora e' arrivato il momento per le ali di dare tutto, chi sbaglia resta fuori e a gennaio potrebbe anche finire sul mercato.

CACCIA GROSSA APERTA...

E' partita la caccia grossa. Stanno partecipando in primis Milan, Juventus e Inter e Napoli, Lazio e Roma, tutti alla ricerca dei giocatori giusti per rinforzare la rosa per gennaio. E' una sfida nella sfida tra le squadre perchè se una squadra si rinforza e le altre no, le carte potrebbero essere sparigliate in modo decisivo per la corsa alle posizioni di vertice. La Juventus cerca i giocatori adatti che possano alzare il livello qualitativo di una rosa che era prima fino a una settimana fa ed ora è quarta, ma con una partita da recuperare. Quello che manca alla rosa non è facile da dire. A inizio stagione sembrava un centrale, ora come ora, le incertezze difensive potrebbero essere svanite, ma sarebbe il caso di cautelarsi verso una seconda parte di stagione che non sarà sicuramente facile. Priorità quindi: un centrale e un terzino, anche se l'attacco potrebbe rivelare qualche sorpresa soprattutto se verranno tagliati alcuni rami della rosa. Sarà importante, come detto, vedere che faranno Milan e Inter. I primi sicuramente prenderanno una punta (Maxi Lopez?) e poi sicuramente un colpo a sorpresa. L'Inter spenderà sicuramente. Per i nerazzurri un centrale, una punta e un centrocampista perchè se Moratti non arriva tra i primi tre smobilita, quindi si giocherà tutto il budget a disposizione. Ci sarebbe poi anche il Napoli, ma molto dipenderà dalla qualificazione dei partenopei in Champions. Insomma, la sfida è lanciata, la caccia grossa è aperta e la volata agli acquisti di gennaio è lanciata.

SOTTOMARINO CARICO CARICO DI...

Potrebbe essere un sottomarino carico carico di soprese quello che potrebbe arrivare dalla Spagna verso l'Italia. Il conducente sarà il presidente del Villarreal con un'offerta allettante per uno degli attaccanti della Juventus. Il preferito sarebbe Fabio Quagliarella e in seconda battuta Vincenzo Iaquinta. Quagliarella non partir per meno di 12-13 milioni, vsto che è stato pagato in totale 15. Per Iaquinta 3-4 milioni potrebbero bastare. Gli argomenti del Villarreal sono tanti anche un'opzione per Giuseppe Rossi per la prossima estate. Partisse Quagliarella la Juventus si muoverebbe subiro su un paio di opzioni di fascino. Leandro Damiao chiaccheratissimo ieri senza disdegnare un tentativo per Carlitos Tevez che al City ne sta combinando di tutti i colori. Insomma se il sottomarino giallo si muovesse verso Torino potrebbero esserci novità. Unica voce fuori dal coro Quagliarella che ovviamente vuole restare a Torino. I tifosi stanno con Fabio e lo vogliono protagonista. Un gol al Napoli il 29 potrebbe cambiare tutto.

SE GUARDIOLA NON LO VUOLE...

Voci dalla Spagna ieri ci hanno comunicato di un interesse del Barcellona per Hazard. Il belga è sempre stato uno dei giocatori da noi preferiti per il ruolo di post Del Piero. L'asta sul belga, farà alzare il prezzo e sicuramente la Juventus oggi non può partecipare ad aste, soprattutto se i competitors sono Barcellona e Real Madrid. Se il Barcellona dovesse raggiungere Hazard, sicuramente partirebbe un big. Due le opzioni possibili per la cessione: Afellay e addirittura Sanchez. Il primo è fermo da inizio stagione e potrebbe cercare di rirovare la forma fuori da Barcellona.Il secondo, invece, ha avuto tantissimi problemi fisici e ha deluso le aspettative fino ad ora. Il Barcellona potrebbe decidere di rivenderlo subito per non perdere totalmente il grande investimento estivo. Non raccontiamo un mistero se diciamo che Conte voleva fortissimamente el Nino Meravilla prima che virasse verso Barcellona.

Le italiane pronte a richiamare Sanchez in Italia sarebbero tante con l'Inter in testa ma con solo. Le due milanesi ma anche la Juventus e addirittura il Napoli (se partisse un big) potrebbero offrire al Barcellona la cifra giusta per riportare in Italia il cileno. Per ora solo un'idea, chissà che quest'opzione diventi qualcosa di più se Hazard dovesse realmente finire al Barcellona. Il procuratore di Sanchez... è lo stesso di Vidal.. indizi?

LE MOTIVAZIONI EXTRACALCISTICHE DIETRO AI BRASILIANI

Per far sognare i tifosi ci vogliono i campioni del presente e del futuro. La Juventus spera di trovare un campione in Brasile. Marotta spera di aver fatto centro con Gabriel Appelt Pires, ma dovremo aspettare un pò-

Nel frattempo, per il campione bisogna sperare in Paratici. I rumors di ieri ci dicono di pensare in grande: Leandro Damiao, sicuramente un buon giocatore, anche se la valutazione di 20 milione appare importante, un investimento da non sbagliare. Il giocatore, anche se molto giovane ha già mostrato le sue caratteristiche: tecnica,velocità, fiuto del gol.Un attaccante che ha segnato 21 gol l'anno scorso, un giocatore atipico, prima punta che domina l'area di rigore, bravo di testa, agile e rapido. La progressione e la sua completezza potrebbero servire a Conte che ha punte brave ma non con le caratteristiche e l'età del brasiliano.

La Juventus, attualmente non ha le risorse necessarie per un investimento di 20 milioni di euro per un giocatore così giovane. Per assicurarsi le prestazioni di Damiao la Juventus dovrà liberarsi di Amauri, Toni e u terzo elemento. Contemporaneamente la Juventus dovrà muovere l'aiuto di tutte le forze in campo: Fiat e Nike su tutte. La Nike con Damiao otterrebbe un giocatore di grande prospettiva, un giovane da utilizzare come testimonial per tutte le sue campagne e un simbolo per i giovani. Lo stesso, vale per la Fiat che sta muovedo in Brasile investimenti di 10 miliardi di reais (quasi 5 miliardi di euro), fino al 2015. Nel 2014, inoltre ci saranno i Mondiali di Calcio in Brasile e nel 2016 le Olimpiadi a Rio. Sarebbe un grosso errore non acquistare i migliori giocatori brasiliani come testimonial e chi meglio di uno dei migliori attaccanti in circolazione?
Questa opportunità potrebbe risultare molto conveniente a livello di gruppo. La speranza dei tifosi è che la casa madre voglia aiutare la Juventus, i tifosi incrociano le dita. Torino nel destino? Potrebbe essere, nel 2009 nel Città di Torino Damiao aveva trascinato il club di Porto Alegre alla conquista del trofeo e aveva anche vinto la classifica dei marcatori con tredici reti. Chissà quel torneo potrebbe essere un segnale per il futuro.

PRIMA REGOLA EVITARE GIGINHO



Il viaggio di Paratici in Brasile, sta diventando ormai un'avventura paragonabile a quella di Cristoforo Colombo. Sul web impazzano ipotetici avvistamenti alle partite più improbabili e si fanno tantissimi nomi con giocatori con buon curriculum ed altri meno.

Il chiaccheratissimo Rhodolfo sembra debba sfumare a causa dell'alto costo. I nomi più caldi sembrano essere quelli del terzino sinistro Barbosa ('83) e del centrocampista Cardoso ('88).Altro giocatore seguito sarebbe il difensore del 1984 Fabio Ferreira, che va in scadenza. Alcuni di questi nomi sembrano fittizi, mentre reale sembra l'interesse per il centrale del Vasco da Gama Dedè, classe '88, che proprio sotto gli occhi del braccio destra di Marotta ha segnato una doppietta.

Da non escludere l'interesse per il centrocampista 21enne del Vasco da Gama Romulo. Infine occhi anche su Elkeson e Maicosuel anche lui del Botafogo. Ricordiamo che domenica alle 22 c'è proprio Vasco da Gama-Botafogo.

Insomma, occasione ghiottissima per spiare i giocatori. I tifosi bianconeri, però hanno una speranza, memori di un film di alcuni anni fa. Sperano che Paratici riesca a ottenere gli stessi risultati di Oronzo Canà, che nel proprio viaggio in Brasile guidato dal mediatore, Bergonzoni e dal fidato Giginho, non riuscì a raggiungere nessuno tra Socrates e Junior ma portò a casa la "perla nera" Aristotoles. Arrivasse un giovane Pato o un giovane in stile Neymar, nessuno avrebbe da obiettare.

LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA

Questa settimana è stata la settimana della tempesta. Tempesta emotiva e tempesta metereologica. Si è iniziato domenica scorsa o meglio sabato notte con la pioggia copiosa caduta su Napoli. il rinvio giusto con procedura sbagliata della partita e le conseguenti polemiche, durate fino a martedì. Martedì ci siamo immersi, in tutti i sensi, nel processo di Napoli, abbiamo commentato la sentenza, abbiamo vissuto emozioni, abbiamo accettato il verdetto, non condividendolo della colpevolezza di Moggi e abbiamo accettatto l'innocenza della Juventus, cosa che era risaputa, come il fatto che la Juventus avesse preso quella posizione fin dal dibattimento. Abbiamo vissuto i giorni successivi frastornati tra i vecchi tromboni che "sputavano" veleno contro Moggi e coloro che "sputavano" veleno contro la Juventus che si era dissociata da Moggi. Alla fin fine l'obiettivo erano sempre i tifosi bianconeri. Ed eccoci a loro, al loro sabato del villaggio di pace. E' arrivato il sabato e il sabato in genere vi scriviamo della partita che arriva e vi teniamo compagnia su quelle che possono essere le tematiche tecnico tattico- caratteriali e ambientali del match che seguiremo con la solita passione. Questo sabato parleremo d'altro, ma saremo pronti a vivere la nuova settimana dopo la quiete di questi giorni. Una settimana che porterà la Juventus verso sfide importantissime con Palermo, Lazio e finalmente Napoli. Napoli tappa fondamentale per il calcio giocato e per il processo a Calciopoli. Alcuni sperano che sull'argomento scenderà la quiete, ci dispiace deluderli ma non sarà così. La verità verrà a galla prima o poi, piaccia o non piaccia e nei prossimi anni saremo in prima linea da qui fino al processo d'appello, con la solita passione e con la solita ironia pungente.

giovedì 10 novembre 2011

LA GRANDE OCCASIONE DI...



E' tornato in gruppo.. e questa è già una notizia. Parliamo di Vincenzo Iaquinta che da ieri si allena con la squadra. Un ritorno importante insieme a Fabio Quagliarella. Antonio Conte da ieri potrebbe avere un'importante freccia da mettere al proprio arco per affrontare un ciclo che si prospetta molto duro con Palermo, Lazio, Napoli appunto. Tre partite dure in pochi giorni, soprattutto con le trasferte di Roma e Napoli che sono due compagini forti e dure. Iaquinta in un ipotetico 4-3-3 potrebbe rappresentare l'ottima soluzione per il ruolo di attaccante esterno in partite dove serve forza e potenza o dove servono ripartenze veloci. Iaquinta in passato ha sempre fatto il suo quando stava bene fisicamente. L'anno passato le partite con Cesena e Roma sono state indice dell'importanza di Iaquinta che nel primo e secondo anno di Ranieri aveva fatto la differenza. Attualmente Iaquinta parte in terza fila dietro Matri, Vucinic, Del Piero e Quagliarella, ma non si sa mai, l'occasione potrebbe arrivare, sta a Iaquinta farsi trovare pronto.

Ecco perchè Vitiello esultava. La risposta sta nell'arringa.

L'Italia è il paese di tre tipi di persone: gli esperti, che parlano a ragion veduta, i vecchi tromboni che commentano e cambiano opinione come il vento (e dopo la sentenza ne abbiamo sentiti tanti), gli ignoranti (che parlano senza sapere nemmeno di cosa parlano).

Noi magari saremo ignoranti, magari saremo un pò di parte, magari piaccia o non piaccia siamo testardi, ma sicuramente qualsiasi cosa che diciamo, che affermiamo la riportiamo con le prove, con dei numeri, con dei fatti.

Oggi vi andiamo a spiegare perchè l'avvocato Vitiello l'altro giorno alla lettura della sentenza ha esultato. La risposta sta per gli ignoranti che non conoscono il suo intervento di fine giugno nel cuore dell'intervento stesso in cui l'avvocato sosteneva la totale estraneità della Juventus dal processo e dall'aver conseguito dei vantaggi dalle telefonate oggetto del processo stesso. Il fine era evitare i risarcimenti e garantire l'estraneità della Juventus.

Coloro che oggi parlano di dissociazione della Juventus da Moggi sono dei grandi ignoranti, non perchè siano stupidi,ma perchè nell'intervento di Vitiello era passata una linea difensiva ben chiara che è stata accolta dai giudici. La linea che potete leggere nelle parole successive. Chi le ignorava ora le può leggere. Vitiello dice chiaramente che la Juventus è innocente, che lo stesso Moggi è innocente e che qualora fosse ritenuto colpevole la Juventus non aveva dato mandato per svolgere quelle attività, che ricordiamo dal giudice sono state valutate come non a vantaggio della Juventus.

Rissumiamo di seguito alcuni spezzoni che invitiamo i disinformati di leggere e per gli informati di ripassare.

" (...) Moggi non aveva rappresentanza. Tutto questo non deve farci dimenticare un aspetto fondamentale. Come e perché la Juventus non risponde di qualsivoglia azione illecita in questoprocesso. Vede, Presidente, la società non può rispondere per un eventuale fatto di un suo collaboratore o dipendente, in questo caso Moggi, né per responsabilità diretta né indiretta. Moggi non aveva poteri di rappresentanza della società pur essendo direttore generale e quindi non poteva agire quale rappresentate; quindi eventuali danni eventuali non possono essere imputati alla Juventus proprio per la carenza del rapporto organico. In alcun modo questi fatti che si assumono illeciti sono stati commessi nell’esercizio delle funzioni del dg della Juventus, che erano di coordinare i dipendenti, trasmettere direttive e curare che l’esecuzione delle stesse venisse effettuata nell’interesse della società. Ne deriva la stretta interpretazione della norma che non permette alcuna estensione. E allora, se questa è la situazione, se non è possibile ritenere che possa sussistere responsabilità della Juventus per fatto di un proprio dirigente, nessun fatto può essere addebitato alla società che ha sempre vinto sul campo per propria forza e nessun bisogno aveva di commettere fatti che portassero utili, al punto che la squadra aveva dato alle Nazionali che si contesero in finale il Mondiale del 2006 l’ossatura di entrambe le Nazionali.

(...) Tutte le società che hanno chiamato in causa la Juve sono società che si trovano in condizioni economiche disastrate che trovano origine in atteggiamenti precedenti ai fatti di questo processo. Il Brescia con l’Udinese vince in maniera incredibile, grazie a un gol di Mannini con il portiere a terra. E poi in Reggina-Brescia, che è nel capo di imputazione, vi è una nuova vittoria della squadra lombarda. Vi è quindi inesistenza di prova del fatto illecito. E la stessa cosa si pone per Vittoria 2000. Qualunque danno patrimoniale, o non patrimoniale, deve derivare da un danno del Bologna FC che è irrisarcibile, né si può sostenere che l’eventuale alterazione del sorteggio di Fiorentina-Bologna possa aver causato l’intero stato passivo con danno derivato dall’illecito di Moggi. L’accusa pur nella sua genericità è specifica sul punto: l’alterazione della regolarità e dell’andamento e non dei risultati, l’unico che può incidere sulle classifiche. Anche una eventuale alterazione delle griglie e dei sorteggi non avrebbe mai potuto alterare i risultati. E lo stesso discorso può farsi per Bologna-Juventus. Questa difesa vi ha dato non solo delle sentenze a sostegno ma ha richiamato un esempio classico di scuola: la persona che acquista un animale malato e lo porta nel proprio campo non può portare come prova della mancata raccolta del campo il fatto che l’animale malato ha infettato gli animali che servivano per arare il campo!

(...) Ma passiamo al merito: voi stessi avete sentito il tenente colonnello Auricchio dire di aver formato la prova sul fatto attraverso la lettura di giornali e voi stessi non avete ammesso come mezzo di prova tali articoli; e non sono utilizzabili le prove ottenute senza le necessarie rogatorie internazionali. Dov’è la prova dell’interesse della più antica e più forte società sportiva d’Italia, per la qualità del materiale calcistico o la sua solidità economica, in fatti che riguardano le carriere degli arbitri, in soggetti che comprano e vendono giocatori? Anzi, ci sono prove di fatti a danno della Juve che, se fossimo stati la Pubblica Accusa, avremmo utilizzato. E anche nel caso che Moggi avesse commesso fatti illeciti, dove sono le prove che ciò avvenisse in favore della Juventus? La prova è fornita dalla dottoressa Beccacece, che vi ha chiarito come per alterare il campionato (e ricordo che ciò non è stato mai messo in discussione, ma solo delle singole partite) fosse praticamennte impossibile in quanto vi erano tredici squadre coinvolte. Una chicca: Brescia-Fiorentina, quella che finisce 3 a 0 con tre reti nel primo tempo della Fiorentina, se fosse stata, non dico vinta, ma pareggiata dal Brescia avrebbe permesso al Brescia di salvarsi al di là di qualsiasi altro risultato; se quella gara fosse stata realmente importante, ci sarebbe stato qualche episodio rilevato da Cornieti? Niente. Il Brescia non ha saputo giocare e ha meritato la retrocessione, non può adesso dirci che c’è stato un complotto ai loro danni! Vi pare una prova tecnica l’osservazione di tal Cornieti, le cui capacità tecniche devono essere pari alle mie che sono un ignorante. Vi pare che egli valuti attraverso un videotape nei quali egli ignora rigori netti negati a giocatori della Juventus come un tale Ibrahimovic…

(...) Non possiamo commettere l’errore di confondere l’associazione a delinquere con il concorso di singole persone in singoli reati, quando non vi è il turbamento dell’ordine pubblico. E se l’ordine pubblico deve essere turbato è necessario che siano messi in essere dei fatti tesi a turbarlo. E dove sono questi fatti? L’ordine pubblico generale è cosa ben diversa dall’ordine pubblico negli stadi. Se fosse stato constatato che quegli atteggiamenti avevano provocato risse negli stadi sarebbe stato diverso, ma non vi è nessuna indicazione in questo senso. Quindi, se nessuna intercettazione è riferibile a persone che facessero parte organicamente della Juventus, e se qui non sono presenti telefonate di persone appartenenti ad altre squadre, non possiamo pensare che vi sia stato un vizio nella costruzione dell’impianto accusatorio?

(...) Dovrei adesso iniziare capo per capo per ogni singola partita a ripercorrere i passi di Auricchio ma ve ne faccio grazia. Parlo però del metodo. Auricchio dice di non aver riscontrato niente. Vi dovrei citare Lecce-Juventus 0-1 in quanto ancora una volta i testi dell’accusa smentiscono l’accusa stessa. Lo stesso Zeman dice che era normale quello che è successo, si è giocato anche su campi peggiori, ma anche Ledesma dice che vi era stato l’accesso di De Santis prima della partita, il quale De Santis disse che nel corso della gara si sarebbe verificato se si poteva proseguire. Dice di non ricordare nessuna frase particolare e lo stesso Del Piero dice che l’arbitro parlò con i capitani e che le condizioni del campo erano contrarie a quelle che erano le condizioni della squadra della Juventus.

(...) Ma voi avete veramente la prova che all’inizio del campionato l’associazione aveva già deciso chi doveva retrocedere e chi no? E se anche lo avessero deciso, erano tanto cretini da giocarsi la salvezza della Fiorentina all’ultima giornata?
E chiudo con parole della Cassazione civile: ai fini della condanna generica al risarcimento dei danni non è sufficiente accertare l’illegittimità del comportamento, ma anche la portata dannosa di questo comportamento. Le parti civili avrebbero dovuto provare che sussiste un nesso di causalità tra il comportamento degli imputati e la realizzazione del danno richiesto. Ciò non è avvenuto.
Vi chiedo di tenere conto di tutti i criteri di diritto che hanno infirmato la giustizia in questo tribunale. Di valutare con attenzione che non si trasformi in speculazione un’azione civile nel processo penale. Grazie!

mercoledì 9 novembre 2011

Il paradosso: Juve innocente, Moggi colpevole. Ecco la spiegazione

La nota di ieri sera della Juventus e'inequivocabile come la sentenza di ieri: Juve innocente. Si avete sentito bene Juve innocente, non dovrà pagare risarcimenti a nessuno. La cosa sembra strana, paradossale ma se ci riflettiamo c'e' un ragionamento dietro, non condivisibile ma probabilmente quello dei giudici. La Juventus non ha avuto aiuti, non ci sono partite truccate... Non ha sfavorito le concorrenti, e' innocente. Spiegata l'esultanza di Vitiello avvocato Juve. Fino qui ok, tutto chiaro. Ovviamente noi riteniamo che anche Moggi sia innocente, pero'. Ieri il giudice ha invece sentenziato il contrario. Affermare questo con la Juve innocente vuol praticamente affermare che Moggi operava per altri scopi, non il bene della Juve. Insomma, conclusione paradossale, perché riteniamo Moggi innocente. In ogni caso l'assoluzione della Juventus dovrà far ricredere molti...su tante cose, primo su tutti la voce risarcimenti.

Eh già...siamo ancora qua...

Eh già....sembrava la fine del mondo ieri sera. Eh già sentire la condanna di Luciano Moggi ci ha fatto male. Un male grande, perché noi che abbiamo seguito seguito il processo a differenza degli anti juventini abbiamo un'idea precisa che dice: nessuna partita truccata, arbitri che portano meno punti alla Juve...e tante altre incongruenze. Avevamo ipotizzato assoluzione. Purtoppo non e' andata così. Ci dispiace per Luciano Moggi che dovrà affrontare una nuova battaglia se vorrà. Eh già ...,ma cosa cambia per i tifosi bianconeri? Nulla!!! Hanno già subito la pena massima. La Juventus e' stata considerata estranea ai fatti, quindi non ha ottenuto vantaggi....Insomma con il cuore che batte più forte ...qui c'e' qualcosa che non va. Aspettiamo le motivazioni e poi l'appello. Ai cari antijuventini dalla Rai che raccoglie solo interisti per commentare la sentenza a Mediset dove Liguori esprime teorie molto originali, ci verrebbe da dire: eh già...noi siamo ancora qua! Dopo quello che ci avete fatto nel 2006 questo e' un buffetto.

CONDANNATI IN BASE A COSA?

Abbiamo sentito la sentenza. Generalmente si dice che le sentenze vanno rispettate. Ovvio che le rispettiamo. Siamo curiosi però, siamo curiosi di sapere tante cose. Vorremmo sapere quali sono le partite che hanno evidenziato frode sportiva. Vogliamo sapere cosa hanno ottenuto come vantaggio le persone condannate. Vogliamo sapere tante cose. Vogliamo sapere cosa ho ottenuto di vantaggio la Juventus. Stamattina avevamo detto, la nostra sentenza l'abbiamo emessa ed è assoluzione perchè assoluzione è per noi avendo sentito le telefonate, avendo sentito le parole e le testimonianze di tutto che ha smentito chiaramente la tesi dei pm. Non ci abbattiamo, lotteremo per la storia della Juventus, perchè gli scudetti sono sempre 29, ricordatevelo.

martedì 8 novembre 2011

ECCO IL PROSSIMO COMMISSARIO TECNICO DELLA NAZIONALE

Abbiamo apprezzato in modo chiaro le parole dell'ad rossonero Galliani che nella giornata di domenica ha detto: ''Se Ignazio Abate e' considerato un giocatore da Europei allora vada in Nazionale. Se invece deve solo fare il tappabuchi per due amichevoli non va bene. Io credo che Abate meriti gli Europei, non le amichevoli''.

Parole che evidenziano in maniera netta, quelle che saranno le aspirazioni di Adriano Galliani per il futuro. Lo abbiamo subito individuato come il prossimo selezionatore della nazionale italiana, è probabilmente quello il ruolo a cui sta pensando l'ad rossonero per un futuro magari non così lontano. Povero Prandelli, il suo destino sembra segnato, dopo gli Europei c'è già il sostituto. E' veramente particolare che un dirigente si permetta di dire che un giocatore non può fare il tappabuchi, indicandone titolarità e magari il ruolo. Evidentemente a Milanello sono pronti per ampliare la struttura fino a Coverciano.

STASERA LA SENTENZA UFFICIALE, NOI LA NOSTRA L'ABBIAMO GIA' EMESSA

CI siamo, forse, oggi in serata dovrebbe arrivare la sentenza del processo Calciopoli. Per chi in questi anni ha lottato per la verità ed è riuscito a tirarla fuori e a farla conoscere sarà il giorno più lungo. E' il giorno che potrebbe valere come una finale vinta, è il giorno che potrebbe valere due scudetti, se Moggi verrà assolto.

I tifosi bianconeri sono in trepidazione e sperano che dopo 5 anni di calunnie, giustizia venga fatta ovviamente con l'assoluzione. I motivi? I pm sono stati totalmente smentiti su tutta la linea. Le prove evidenziate sono state contraddittorie e al limite del ridicolo e soprattutto gli arbitri della famosa cupola sono stati totalmente "scupolati". Il fatto non sussiste, al contrario sussistono le basi per danni e risarcimenti.

Stasera la Casoria e gli altri giudici che presiedono le udienze del processo Calciopoli emetteranno la sentenza dopo aver analizzato l' insieme di prove, documenti ed intercettazioni emerse. Curioso che il processo sia iniziato con pm, il famoso Narducci del "piaccia o non piaccia" e si sia finito con un altro. In tarda serata sapremo, anche se a dir la verità ognuno di noi la propria sentenza l'ha emessa da tempo, leggendo le intercettazioni, vedendo le partite e soprattutto scoprendo fatti allucinanti giorno dopo giorno.