Seguimi su Twitter

tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

martedì 31 maggio 2011

A Torino lo sanno

A Torino lo sanno: i campionati italiani si vincono con le difese blindate e prendendo pochi gol. Proprio per questo la dirigenza bianconera sta lavorando per offrire dei rinforzi adeguati anche per la difesa. Preso Ziegler che darà una mano a sinistra e sostituirà Traoré, restano da curare con attenzione la fascia destra ed eventualmente puntellare ancora la sinistra. Infine, da non dimenticare la coppia centrale. Barzagli è stato un ottimo rinforzo quasi a zero. Qualora Bonucci o Chiellini non fossero confermati servirebbe qualcun altro.

Paratici e Marotta, comunque continuano a lavorare consapevoli che i risultati difensivi, soprattutto in casa quest'anno, sono stati pessimi. La squadra ha lavorato poco come reparto e troppo spesso gli avanti avversari hanno avuto facili occasioni, in contropiede, vedi Lecce, Cesena in trasferta e Catania, Chievo, Bologna e Parma in casa.

Come detto, Paratici sta lavorando e ieri era a Milano dove ha incontrato Pastorello per discutere di Zabaleta. Il difensore del Manchester ha giocato con alti e bassi in Inghilterra. Sempre in fascia si tratta (per quel che si può trattare) con Lotito per Lichtsteiner. Se Lotito abbassa le pretese la Juventus potrebbe avere il secondo (o terzo) svizzero. Da segnalare a destra anche il monitoraggio del solito Beck e di Cassani.

Infine il difensore centrale: qualora e solo qualora partisse uno tra Bonucci e Chiellini, la Juventus prenderà Rolando del Porto.Il giocatore è valutato 15 mil non trattabili. Se arrivasse il portoghese si spera che possa essere più integro di Andrade.

La notizia positiva è che a Torino lo sanno.... ci vogliono difensori, un top player non farebbe male.

anno zero... domani è oggi

Si riparte, oggi a meno di sorprese sarà ufficializzato Antonio Conte. L'ex capitano bianconero torna nella sua Juventus e noi siamo pronti ad accoglierlo a braccia aperte. Questa Juventus non può più aspettare, domani è oggi e non c'è tempo da perdere. Siamo di nuovo all'anno zero, un anno importante, fondamentale da vivere come sempre al massimo.

Cosa chiedere al nuovo mister: forza, juventinità, impegno, ardore e soprattutto di mettere in panchina gli stessi valori mostrati in campo da allenatore. C'è un'immagine di Conte che rimarrà indelebile come giocatore. A parte le vittorie rimane in testa quel gol ad Atene all'85esimo e quel suo esultare in modo unico con una forza straordinaria.

Ieri Conte ha ringraziato Siena "Questa squadra ha fatto qualcosa di straordinario, un grazie a tutti", non ha parlato della Juventus e ha spiegato brevemente il suo credo tattic: "Non è questione di moduli, è questione di equilibri e di principi di gioco che vanno appilcati al di là dei numeri".

In questi giorni, la benedizione è arrivata da molte parti, allenatori e tecnici, ultima quella di Bronzetti, agente fifa molto esperto: "Conte? Vedrete che colpo che ha fatto la Juve, è il rinforzo migliore della stagione. Conte sarà il nuovo Capello, il nuovo Mourinho, vedrete di cosa è capace. Stavolta la Juve ha scelto bene l'allenatore».

I tifosi bianconeri possono solo sperare che abbia ragione, ma per il momento la pensiamo come Conte, ci vogliono i fatti, non parole, del resto...come ha detto Conte ieri: "Domani sarà un altro giorno, vedremo...".

lunedì 30 maggio 2011

cordoglianze a Zanetti

La rivalità è una cosa, gli affetti un'altra,
sentite condoglianze.
MP

dalla banda degli onesti alla banda bassotti


Dall'ultima partita della stagione ci porteremo via alcune cose: i gol sbagliati dal Palermo, le grandi giocate e il cinismo di Eto'o e infine le parole di Maurizio Zamparini.

Eh si.... ci porteremo dietro anche quelle e la sua furia dopo la finale di Coppa Italia persa dal suo Palermo contro l'Inter. Ce le porteremo dietro per ricordare come il vento cambia. Perchè una volta quelle parole le gridavano dietro a Moggi, Giraudo e Bettega. Oggi le tirano dietro a Moratti &C, segno che i tempi cambiano. E' lapalissiano che i tempi cambiano. Si definivano onesti, erano la banda degli onesti... ora .....il patron rosanero, che prima avuto un battibecco con la moglie di Moratti, li ha definiti "la banda bassotti, perchè sanno solo rubare". Una volta quel coro lo facevano alla Juventus, da ora lo si può fare anche all'Inter... e badate bene l'idea non viene dai tifosi della Juventus, ma dal Palermo, dal suo presidente, dalla gente comune, perchè questa è l'idea che si sta facendo largo e questa è cronaca, si riporta solo quello che succede e non si aggiunge nulla di personale. Fossi nei tifosi nerazzurri comincerei a preoccuparmi, del resto quando è iniziata a circolare la voce che la Juventus rubava hanno inventato Farsopoli. Non è detto che magari si possa trovare un Presidente di Federazione bianconero o rossonero e qualche compagnia telefonica per inguaiare la banda bassotti....del resto i tempi cambiano... piaccia o non piaccia...

(la foto presente è stata trovata online e non è frutto di rielaborazione)

TUTTI CON CONTE

Quella che inizia sarà la settimana di Antonio Conte. L'ex bandiera verrà ufficializzata e sentiremo le prime parole da tecnico del grande capitano. Ci saranno aspettative, ci sarà voglia di vincere, ma serviranno calma, pazienza ed equilibrio.

La piazza ha già bruciato una bandiera come Ciro Ferrare e non è il caso di bruciarne un'altra grande proprio come Ciro. Bisognerà aiutare il tecnico ad inserirsi, seguire le sue indicazioni e cercare di portare la squadra più in alto possibile. Serviranno i giocatori giusti. Le idee Conte le ha... il coraggio e il carattere da Juve pure.

Ieri poi è arrivata anche la benedizione di Buffon: "Da giocatore fu un esempio inimitabile, con Ferrara e Del Piero, per quelli che sono arrivati dopo come me, sta facendo molto bene da allenatore e secondo me, per le idee che ha, farà una grande carriera. Spero che possa farla alla Juventus".

Buffon ha poi detto che le colpe del fallimento non sono solo di Delneri ma dei giocatori, per questo serviranno giocatori da Juve... e qui ci dovranno pensare non solo Conte ma anche Andrea Agnelli e Marotta....

musica per le mie orecchie....

E' un Maurizio Zamparini furioso quello visto dopo la finale di Coppa Italia persa dal suo Palermo contro l'Inter.

.....il patron rosanero ha prima avuto un battibecco con la moglie di Moratti per poi gridare a squarciagola "l'Inter e' la banda bassotti, sanno solo rubare. Moratti? Si definisce da solo, se non si vergogna lui'' dopo aver rivisto al monitor gli episodi contestati.

Zamparini ha abbandonato la tribuna con qualche minuto d'anticipo rispetto al fischio finale continuando a dare dei ladri ai tifosi nerazzurri. Di certo domani la tempesta sarà furibonda e il presidente siciliano sarà il protagonista...

"Una autentica vergogna. Il Palermo ha disputato una grande gara, ma con l'arbitro che ha negato un chiaro rigore mentre ancora eravamo in partita siamo stati condannati. Sono orgoglioso del Palermo che ha onorato la maglia e i tifosi, ma e' chiaro che a Pechino volevano mandarci l'Inter. Grazie Palermo". Durissimo anche il senatore Carlo Vizzini, presidente della commissione Affari costituzionali, che oltre ad attaccare i nerazzurri ha voluto fare i complimenti alla squadra isolana

domenica 29 maggio 2011

KUN O PIPITA?

Di Sergio Aguero i tifosi bianconeri sanno vita e miracoli. Il giocatore argentino è ormai sulla bocca di tutti i tifosi e sarebbe uno dei tre top player molto gradito alla tifoseria bianconera. Se Aguero accende la fantasia, quasi lo stesso si potrebbe dire per un altro giocatore argentino che oggi, secondo il Mundo Deportivo potrebbe ricadere in orbita bianconera: quel Gonzalo Higuain che dai primi sondaggi effettuati non avrebbe preclusioni nel trasferirsi a Torino.

Marotta, dovrebbe solo cambiare sponda di Madrid, dai Colchoneros alle Merengues per trattare il giocatore, parlando direttamente con un vecchio amico bianconero, come Zinedine Zidane. Il francese è restio a cedere Benzema e non l'argentino di origine francese, infatti su Higuain la barriera sarebbe più facile da abbattere. Higuain viene da una stagione difficile, ma il suo valore non si discute (10 gol in campionato su 15 presenze quest'anno, 27 gol l'anno scorso). Unici dubbi quelli legati al suo stato fisico, conoscendo i problemi di Vinovo. Da capire anche la collocazione tattica con Higuain più prima punta e Aguero più seconda punta.

In ogni caso, che sia El Kun o El Pipita, i tifosi bianconeri non potrebbero lamentarsi, due giocatori di livello internazionale.

L' UNICEF vince ancora .... Con buona pace di Mou


Ieri avevamo segnalato e evidenziato un parere. La squadra più forte al mondo anche l'anno scorso per noi era il Barcellona e sempre secondo noi la vittoria dell'Inter era stata frutto si di bravura ma anche molto di fortuna... e di qualche svista arbitrale favorevole. Ci aspettavamo i fischi, sono arrivati anche gli insulti...ma ce li siamo andati a cercare, del resto quando si tocca la squadra nerazzurra il minimo che ti arriva è quello, in altri casi ti intercettano o ti mandano in serie B...



Purtroppo, anzi per fortuna ci siamo goduti una finale degna di questo nome con due squadre che hanno onorato il calcio e non i calci (come le squadre di Mourinho sono solite fare, vedi semifinale...) e abbiamo visto come questo sport possa offrire ancora delle bellissime emozioni e uno spettacolo unico.



Giusto celebrare anche il tecnico vincitore, quel Pep Guardiola capace di sfruttare al meglio i propri giocatori, capace di vendere Ibra e prendere Villa e con un trio meraviglia, ubriacare la difesa del Manchester. Le parole di Guardiola a fine partita dicono tutto: "Siamo molto contenti perchè è molto difficile vincere la Champions, abbiamo disputato una partita eccellente. Il Manchester? Abbiamo avuto più tempo per preparare la finale e questo ci ha dato tranquillità. Il mondo ha visto che abbiamo vinto molto bene..."



Ha vinto la squadra più forte con buona pace di chi ha detto che vince perchè c'è l'Unicef... e se anche fosse... allora ha vinto l'Unicef... meglio loro che altri.

sabato 28 maggio 2011

calcio è calcio, politica è politica

L'abbiamo scritto tante volte, il calcio è calcio e come tale dovrebbe rimanere. Purtroppo non è così e tante volte ci ritroviamo a parlare di giochi di potere e ormai da anni vi riportiamo le verità o meglio la verità che i media non dicono su Calciopoli o se volete Farsopoli.

I giochi di potere in Italia sono tanti e tali che ormai i giornali non li riportano nemmeno più, ma la politica, almeno quella dovrebbe rimanere, almeno secondo noi, fuori dal calcio, perchè quando entra fa solo danni peggiori. La legge Melandri ne è un esempio lampante e una grave ingerenza nello sport e le conseguenze le sapete tutti e le vediamo tutti.

Ingerenza negativa anche quella di ieri di Silvio Berlusconi che ha mandato in visibilio Napoli, frenando su Marek Hamsik: "Ve lo lascio, il Milan non prenderà Hamsik".

Legare la politica a un acquisto sul mercato per creare consenso è una cosa molto triste. A noi la politica non interessa, non siamo né con la destra e né con la sinistra (come diceva Bersani ma non il politico, Samuele il cantante...)proprio perchè le idee politiche ognuno se le coltiva sul campo. Però siamo convinti che fino a quando si legheranno il calcio e la politica il movimento calcistico non potrà che risultare danneggiato. Esempio lampante è stata la gestione di Farsopoli dove troppi interesi si sono scontrati con l'effetto che ci ha perso tutto il movimento italiano e non solo i tifosi bianconeri.

Si spera che in futuro le campagne elettorali e le campagne acquisti possano rimanere slegate tra loro anche se entrambe sono campagne...

STASERA VINCE IL CALCIO

E' passato un anno dalla serata in cui l'Inter vinceva la Coppa e Materazzi sfoggiava quella becera maglietta. E' passato un anno da quando i gufi bianconeri e non solo venivano sconfitti. In un anno cambiano tante cose. Purtroppo la Juventus non ha ancora trovato la sua via verso dove le compete, Mourinho se ne è andato e non manca nessuno e il Milan ha vinto meritatamente un campionato. Abbiamo visto l'Inter tornare a esonerare un allenatore e visto che fortunatamente quest'anno le squadre più forti sono arrivate in finale.

Non ce ne vogliano coloro che sostengono che l'Inter l'anno passato fosse la migliore squadra europea, ma secondo noi da due anni se non di più, Manchester e Barcellona rappresentano il top. Il Barca ha semplicemente un fenomeno in campo di nome Messi che da solo vale il prezzo del biglietto. Il Manchester ha un fenomeno in panchina di nome Ferguson capace di tirare il meglio dai Park, dagli Evra e di scovare gli Hernandez...

Stasera in campo coloro che meritano e senza amici portoghesi o arbitri con poca personalità anche l'anno scorso il Barcellona avrebbe visto la sua finale dal campo. Ma ... ognuno ha la sua opinione, del resto c'è chi pensa ancora che non esistono telefonate sull'Inter.. vero lapalissiano Moratti? Buona visione... stasera vince comunque il calcio...

outsider...

In questi giorni il calciomercato non èancora entrato nel vivo (siamo solo a maggio), ci aspettano tre mesi caldissimi, un giugno, luglio e agosto da vivere sulle barricate per capire come vorrà strutturarsi la nuova Juventus di Antonio Conte. Mentre cerchiamo di capire come verranno inseriti Pirlo e Ziegler, ottimi colpi a zero e se sarà preso anche Pazienza, i tifosi bianconeri aspettano con interesse di vedere chi sarà il primo acquisto oneroso.

I grandi nomi sono sulla bocca di tutti: Aguero, Benzema, eventualmente Higuain. Ma non mancano gli outsider, i nomi meno chiaccherati che potrebbero essere comunque interessanti per completare la rosa.

In attacco gli outsider sono soprattutto Zarate e Dzeko. Il laziale potrebbe entrare in qualche dinamica di scambio, mentre Dzeko aprirebbe un nuovo tormentone solo nel caso in cui Mancini decidesse di puntare su un nuovo campione.

Lo stesso per l'esterno, dove c'è il sogno Bale (quasi impossibile) la realtà Bastos e poi distanti come outsider ci sono Balazs Dz­sudzsak, 24 anni del Psv, che ha il pregio di sfondare a sini­stra, un outsider costoso da almeno 15 milioni. Infine sempre in fascia potrebbe arrivare Guberti, che con Conte a Bari ha fatto la sua miglior stagione. Come Lanzafame potrebbe essere un giocatore che Conte conosce bene, abile a fare anche la fase di ripiego. Unico rischio: prendere due giocatori da una squadra retrocessa... ma del resto l'anno prima la medesima squadra era da Champions...

Staremo a vedere, ci aspettiamo i top player (3), ma anche dei buoni ricambi, che qualcuno di questi sia un outsider?

ci vorrebbe un amico di nome Zinedine Zidane

A questa Juventus servirebbe un amico, proprio come diceva Antonello Venditti o meglio una società amica. Una società con cui stabilire relazioni stabili, magari per approfittare di qualche campione che si vuole rilanciare. E chi meglio di una squadra che di campioni ne ha tanti? Quale squadra meglio del Real Madrid per trovare un amico. Ieri è giunta notizia che Zidane è il nuovo ds del Real Madrid, qualcosa in più che un amico.

Chiaramente questo non è passato inosservato. Zizou è sempre stato legato al mondo bianconero e sappiamo che a parità di offerta e senza nuocere al Real preferirebbe rinforzare la squadra bianconera piuttosto che qualche altra squadra che gioca la Champions League e potrebbe essere un avversario in ambito europeo. Qualora il Real decidesse di privarsi di uno dei suoi top player, la Juventus sarebbe in prima fila. Da Benzema (difficile) a Higuain (non facile). Da Lassana Diarra (possibile) a Drenthe (fattibile). Tutto questo senza dimenticare anche il gioco di incastri con qualche movimento a cascata e un giocatore che arriva di rimbalzo a Torino, magari dall'Atletico o dal Manchester City.

In ogni caso sarà un piacere per i tifosi bianconeri rivedere Zizou. Loro non lo hanno dimenticato e il "vecchio amico" non ha dimenticato la Juventus.

SGAMBETTI MILANESI

Aspettando di capire se la Juventus su Inler sta facendo sul serio o bluffando, in casa bianconera rimane vivo il rebus sugli attuali centrocampisti presenti in rosa.

Sissoko e Felipe Melo appaiono entrambi sul piede di partenza. Il maliano paga i troppi infortuni e il calo di rendimento dopo due stagioni vissute da protagonista. A meno che Conte non decida in extremis di dargli una chanche, partirà. Stesso si può dire di Felipe Melo, che sarà il sacrificato nel mercato degli scambi. Qualora arrivasse un'offerta o una valutazione sui 15 milioni la Juventus non perderebbe tempo e lo farebbe partire.

Infine Aquilani: su di lui sono pronti gli sgambetti milanesi. Non è un mistero che Galliani apprezzi il centrocampisto romano. Il Milan cerca un esterno ma Aquilani potrebbe benissimo giocare nel centrocampo a tre. Per questo qualche sgambetto o qualche colpo con Aquilani al Milan non è fantacalcio. Cosa penserebbero i tifosi bianconeri dopo una grande stagione di Aquilani a Milano? Speriamo di non assistere a questo scenario.

Non solo sgambetti milanesi su Aquilani. Registriamo una voce da radiomercato, che prendiamo come tale e a cui,come detto ieri non vogliamo credere: l'Inter sta ripensando a Marchisio. Per ora la Juve non lo vende ma la sua collocazione tattica (esterno o centrale) potrebbe essere problematica. Sgambetti da Milano in vista? Sicuramente le milanesi non staranno a guardare, aspettiamoci manovre di disturbo...

venerdì 27 maggio 2011

TASTIERA VELENOSA: IL SILENZIO NON SI COMPRA, ALMENO IL NOSTRO

Zitti, zitti, il silenzio è d'oro, recitava una canzone di qualche anno fa. Forse questa canzone può valere per qualcuno che vorrebbe che non si parlasse più di Farsopoli. Qualcuno che vorrebbe che calasse il sipario su arbitri, su partite su accuse, su telefonate. Forse quel Qualcuno vorrebbe che uccisa la Juventus, Quella Juventus...con la Q maiuscola si tornasse alla normalità e tutto ricominciasse come prima, tanto l'avversario è stato fatto fuori.

Purtroppo non ci stiamo, non siamo nell'ottica di mettere la polvere sotto il tappeto. Ci dispiace, ma il tappeto lo alziamo con tutta la polvere del caso, perchè quella squadra, quelle vittorie, quelle partite sono parte della storia bianconera. Quella Juventus vale tanto come questa e non ci stiamo a dimenticarla. Farsopoli e rinnegare quella squadra sarebbe come rinnegare alcune delle pagine più belle della storia bianconera. Ci dispiace, ma affermare che gli scudetti 28 e 29 non sono stati vinti sul campo sarebbe come dire delle bugie e negare a noi stessi la verità e negarla anche ai piccoli bianconeri che stanno crescendo.

Moratti, ieri ha detto:"Per quanto riguarda le richieste della Juventus, non è la cosa per quello che è a darmi fastidio, ma la continuità con la quale si parla di questa cosa, senza respiro. Se anch'io ho la stessa attesa che hanno i bianconeri? No, perché continuo a sostenere quello che sostengo da sempre. Lo trovo talmente lapalissiano che può nascere del fastidio da questa richiesta continua e alla fine ti abitui a questa situazione".

Ci meravigliamo che Moratti trovi queste cose lapalissiane. Noi troviamo altre cose lapalissiane: come il passaporto di Recoba, le plusvalenze e tante... tante altre che sono molto più chiare di quelle che lui definisce così. Ma non lo diciamo solo a parole, siamo suffragati da fatti e numeri.

Qualcuno poi ci dovrà spiegare le parole riportate ieri da corriere.it dal pm di Milano Carlo Nocerino. Se la società nerazzurra «avesse evidenziato le perdite connesse alle plusvalenze fittizie, l'equilibrio finanziario sarebbe saltato e, appunto, non avrebbe superato i parametri chiesti dalla Covisoc per l'iscrizione al campionato 2005-2006».

L'Inter ha risposto per le rime a queste affermazioni, ma la domanda è una e una sola: perchè quando Narducci dice una cosa per i tifosi nerazzurri è legge (piaccia o non piaccia) e se un altro Pm come Nocerino, dice una cosa, questa cose non è vera. Se sono confutabili dovrebbe valere per entrambe...

Purtroppo per alcuni, il silenzio dovrebbe valere solo su alcune cose e non su altre... noi non ci stiamo e vogliamo lo stesso clamore sul processo Farsopoli che si è visto inizialmente, perchè si sta dimostrando inequivocabilmente una trama contro la Juventus.

Allo stesso modo, vogliamo gettare acqua sul fuoco sulle parole di Nocerino, perchè ognuno deve avere la possibilità di dire la sua. A differenza di Qualcun altro, diamo all'Inter la possibilità di replicare e discolparsi, cosa che purtroppo non è stata concessa alla Juventus e alla sua dirigenza....ma noi sappiamo che la presunzione di innocenza vale per tutti... purtroppo lo sappiamo solo noi.

giovedì 26 maggio 2011

tra sogni e realtà------

Difficile dire oggi chi saranno i famosi top player che tutti i tifosi bianconeri si aspettano: Tevez, Aguero, Dzeko o forse qualcun altro. In teoria tutti nomi molto interessanti e validi. Il sogno è il Kun che dopo 5 anni e tanti gol lascerà sicuramente l'Atletico Madrid. L'argentino ha recentemente espresso la volontà di lasciare la squadra biancorossa per provare nuove esperienze e trovare nuovi stimoli. El Kun, sicuramente partirà, ma la chiave sta nel capire se accetterà l'ambiente bianconero privo della Champions oppure se preferirà scegliere palcoscenici di altro tipo. Lo stesso discorso vale per Tevez che a sua volta lascerà il City. Da capire pure per lui se vorrà scegliere Torino o no. Infine Dzeko, il grande sogno estivo infranto dell'anno scorso. Il bosniaco potrebbe arrivare in prestito, ma siamo anche qui solo alle ipotesi. Di concreto, per ora, ci sono solo molte chiacchere, sogni estivi e forse illusioni, la realtà ad oggi è ben diversa.

La realtà parla di un campione di centrocampo preso a zero, ma che non è proprio il top player che i tifosi si aspettavano, un altro parametro zero che rinforzerà la corsia sinistra e infine di un terzo parametro zero utile come ricambio del centrocampo.

Per ora la differenza tra sogno e realtà è grande, ci vorrebbe uno di quei tre nomi di possibili campioni per rendere la distanza meno grande.

SE LO DICE LUI...

In questi giorni c'è molta convinzione da parte della dirigenza bianconera sulla possibilità reale di prendere un top player. con la T e la P maiuscola. Consideriamo Pirlo ed eventualmente Pazienza e Ziegler un buon inizio, ma nessuno entra nella lista dei top players, almeno secondo i parametri dei tifosi. Mentre Pirlo, come detto è la ciliegina, ora tocca alla torta e la torta si fa con i famosi ingradienti base: i campioni che fanno la differenza. Il Corriere dello Sport riporta oggi le parole di Marotta: «Tutti i grandi giocatori sono pronti a venire da noi» e su Tuttosport: "L'anno scorso ci dovevamo muovere con margini di tempo più stretti, adesso è diverso e abbiamo potuto agire in anticipo anche sui parametri zero. Il club poi conserva l'appeal di sempre: anche senza coppe i campioni contattati ci hanno dato la loro disponibilità. Certo poi bisogna dire anche che sono affari complicati perchè i club per i loro campioni chiedono cifre pazzesche ma la disponibilità dei giocatori c'è".

La domanda che si fanno in tanti è: sarà vero? Il blasone, il progetto, il nuovo stadio, l'entusiasmo sempre vivo del popolo bianconero, la voglia di riemergere potranno compensare la mancanza della Coppa dalle Grandi Orecchie e quella dalle piccole orecchie. Se arrivasse Aguero, o Tevez insieme a qualche altro colpo i tifosi ritroverebbero quell'entusiasmo per ripartire. L'arrivo di Antonio Conte poi, darà nuova linfa alle speranze bianconere. I tifosi si fidano di Marotta, se lo dice lui....dubitiamo poco, però questa volta ci vogliono i fatti, perchè errare è umano, perseverare.... diabolico.

Da Andrea ad Andrea

Per partire con la nuova stagione, con il nuovo stadio, verso nuovi obiettivi Andrea Agnelli e Marotta hanno scelto Andrea Pirlo. Sarà lui a guidare il centrocampo della Juventus nella stagione 2011-2012. Una scelta voluta fortemente e convintamente. Forse per alcuni una scelta rischiosa, sicuramente non facile e che pone i vertici bianconeri nella posizione di giocarsi tutto con un grande campione, però non più in erba e che nella recente stagione ha giocato solo 16 gare. Pirlo non si discute tecnicamente e caratterialmente. Campione con la C maiuscola e uomo mai sopra le righe, come testimoniano gli anni di Milan e di nazionale. Da avversario sempre leale e corretto e un esempio anche per i più piccoli. Servirà la sua esperienza, sia fuori sia dentro il campo, anche per far crescere ancora i vari Marchisio e non solo... La Juventus però per centrare gli obiettivi avrà bisogno di una continuità maggiore, ma con un solo impegno alla settimana e incrociando le dita, i tifosi sperano che Pirlo possa farcela. Staremo a vedere.. da Andrea a Andrea il testimone passa di mano, dalla scrivania al campo.

TRE PARAMETRI DIVERSI...

Stanno per arrivare tre parametri zero, tre giocatori che saranno utili nel nuovo scacchiere. Due di questi forse non saranno nomi dai palati fini, ma saranno utili a completare la rosa, soprattutto se si sapranno spendere i milioni dove speriamo si spendano.

Il primo, Pirlo è stato praticamente sancito ieri sera da Antonio Conte: "Pirlo è un giocatore che mi piace molto, tra i due mediani ci starebbe alla perfezione, mi piacciono questi giocatori perchè io pretendo che la mia squadra abbia la palla, non mi piace quando non l'abbiamo ma il pallino del gioco lo dobbiamo avere in mano noi, Pirlo ci sta in questo contesto.
Il secondo è un nome caldissimo, che poteva arrivare già a gennaio. Marotta conosce bene Reto Ziegler, avendolo portato in Liguria, il basso costo lo rende appetibile, quindi Ziegler quasi sicuramente arriverà a costo zero, dato che è in scadenza di contratto.

Infine nella lista della spesa di Marotta c'è Pazienza, quasi un motto per il futuro. Indiscrezioni della serata di ieri davano l'accordo chiuso con il centrocampista di San Severo, classe 1982, sulla base di 1.100.000 euro a stagione. Il giocatore si inserirebbe come alternativa di sostanza nel centrocampo bianconero pronto a sostiuire uno dei due partenti Sissoko o Felipe Melo.

LA SFIDA DI ANDREA AGNELLI: TRAMUTARE FISCHI IN CONSENSI

E' la sfida più importante. Passare dai fischi ai consensi, in breve tempo. Cercare di cambiare rapidamente il vento contrario che ha condizionato questa ultima parte di stagione. Ricordiamo tutti nella scorsa estate il grande calore del pubblico del Trentino, le belle parole e gli apprezzamenti al Presidente Andrea. Un grande affetto. Ad un anno di distanza, purtroppo, alcuni di quegli applausi hanno lasciato spazio allo scettecismo e in alcuni casi a qualche fischio.

C'è da riconquistare rapidamente il popoli bianconero. Un popolo esigente che non è abituato ad arrivare settimo per due anni di fila. Sarà la sfida principale, una sfida difficile, perchè quel giro di campo di domenica sera, svolto in mezzo ai fischi ha lasciato a tutti l'amaro in bocca. L'anno prossimo moriamo tutti dal desiderio di sentire solo applausi scroscianti a fine stagione.

Basso costo tanta resa....

Già a gennaio era stato considerato dagli esperti come uno dei colpi migliori della serie A. Nelle ultime partite ha dimostrato di essere un giocatore in grandissima crescita. Parliamo di Erik Huseklepp, giocatore del Bari messosi in mostra già con la Roma e anche ieri. Un attaccante esterno che sarebbe molto più utile, per esempio di Martinez. Il norvegese, ex attaccante del Brann è un’attaccante che puo’ giocare sia come prima che come seconda punta e che nel 4-2-4 di Conte potrebbe fare sia l'esterno che la punta, ovviamente non tra i titolari, ma tra gli emergenti, ad esempio come ricambio al titolarissimo Milos Krasic. Perchè parliamo di lui? Perchè il giocatore costa ancora poco e sarebbe un investimento sensatissimo nell'ottica dei giovani dal futuro interessante, un investimento limitato, molto più sensato di alcuni visti nella passata stagione. Gia a gennaio Beppe Marotta, si era complimentato con il suo collega barese Angelozzi, per l’arrivo della punta norvegese che aveva un grande mercato. Potrebbe essere la prima mossa per vederlo alla Juve, magari in prova nel mercato estivo e poi chissà....

TASTIERA VELENOSA: ECCO CHI HA LA COSCIENZA SPORCA

La settimana scorsa avevamo invocato una risposta, un segnale da parte di Andrea Agnelli e fortunatamente è arrivato ieri: «Se è più di un anno che l’abbiamo presentato, e ancora non abbiamo visto nulla muoversi, evidentemente è perché qualcuno ha la coscienza sporca».

Una presa di posizione, che potrebbe sembrare forte, ma che dovrà avere seguito e altre puntate per non sembrare una frase di fine stagione. In Federazione non rispondono, chissà come l'avranno presa.

Ci chiediamo, però chi potrebbe avere la coscienza sporca e ve li elenchiamo brevemente, dandovi anche le motivazioni.

Abete: dicevano fosse simpatizzante juventino, però da quanto è diventato presidente della federazione è sembrato tutto, eccetto quello. Non sappiamo come si senta, ma sicuramente non può sentirsi tranquillo un presidente che non riesce a ottenere in un anno una risposta dalla procura federale.

Palazzi: a lui basta chiedere come mai certi processi si fanno in due settimane e altri non partono dopo un anno

Guido Rossi: il presidente più veloce del West, l'unico che è riuscito a farci capire come si possa essere ex consiglieri di una società e poi presidenti di federazione.

Narducci: per lui basta la frase, piaccia o non piaccia non ci sono telefonate sull'Inter

Massimo Moratti: inseriamo anche lui, scordandoci del passato, ma parlando del presente, ieri dichiarava: «È un problema loro, di Agnelli con la Figc, c’è in giro una tale aggressività in tutto che continuare a fomentarla non mi va» . Lui non vuole fomentare aggressività e pochi giorni prima dice che i campionati della Juventus sono stati vinti con magagne....Bhe, cominci a restituire lo scudetto vinto a tavolino, non parlare in quel modo della storia della Juventus, insultando l'intelligenza dei tifosi bianconeri, quanto meno così facendo placherebbe le ire furenti di chi ha subito un rapimento...

Potremmo continuare ad elencare altre persone che secondo noi non hanno la coscienza pulita, iniziando da chi ha dato pagine e pagine di giornali allo scandalo Calciopoli e mantiene il riserbo del trafiletto ora che il processo sta smontando tutto. Potremmo citare fior di direttori, di giornalisti, di testate radio e tv che non hanno voluto mantenere la coerenza nel dire e nel fare, ma non vogliamo tediarvi. Aspettiamo che la coscienza prenda il sopravvento, almeno per una piccola risposta sull'esposto, ma sappiamo che non sarà una cosa breve.

lunedì 23 maggio 2011

quel triste giro di campo

Di giri di campo ne abbiamo visti tanti, tanti tanti, ma tristi come ieri sera pochi. Un triste giro, durato un'eternità per chi l'ha fatto, tra gesti di scusa e parole al vento. Un giro doloroso come questa stagione. Un giro di lancette che ha accompagnato tra fischi e mugugni tutti, da Buffon a Chiellini, da Bonucci a Salihamidizic. Qualche applauso per Del Piero ma troppo poco. Ci vorrà ben altro per ripartire l'anno prossimo. Questa Juventus è indietro, di spirito, di mente, di voglia. 58 punti sono pochi, pochissimi per ripartire. Ci vorrà lo spirito del lottatore, di Conte, del capitano, dal primo minuto della prima partita all'ultimo dell'ultima. Noi quello spirito lo abbiamo visto a tratti.... troppo poco per essere la Juventus, troppo poco per fare un giro di campo tra gli applausi.

SILENZIO TOMBALE

Gli ultimi minuti di questa stagione si sono giocati in un clima di irreale silenzio. Un silenzio tombale che caratterizza benissimo lo spirito di questa stagione. Meglio calare un silenzio pietoso, nonostante un finale di partita volitivo e il pareggio finale.

Solito menu, solito copione, solita Juve. Partita che con il Napoli sembrava iniziata con altro piglio, ma che con il passare dei minuti si è mossa nel primo tempo con il ritmo basso, tipico della stagione bianconera. Occasioni sprecate in avanti e errori banali in difesa. Nella ripresa la Juventus partiva più determinata nel cercare il pareggio e lo trovava subito con Giorgio Chiellini, abile a sfruttare una corta respinta di De Sanctis su bella deviazione di Toni. Una Juventus che avremmo voluto vedere per determinazione più volte come nei primi dieci minuti del secondo tempo, ma che purtroppo non abbiamo visto spesso. Dopo quei minuti una pausa con il solito calcio lento visto in gran parte delle partite casalinghe che prendeva il sopravvento permettendo al Napoli di passare in vantaggio grazie al solito errore difensivo su solita palla inatttiva. Anche nel finale si andava veloci verso il nulla fino al pareggio di Matri, abile nello sfruttare un errore di sufficienza partenopeo. Un pareggio finale che consente alla Juventus di arrivare a 58 punti, solo tre in più dell'anno passato, sempre settimo posto. Poco sembra essere cambiato....si spera che il futuro possa essere diverso.

domenica 22 maggio 2011

DAL PESSIMISMO AL PACATO OTTIMISMO

Oggi ultima partita della stagione.Un ultimo fardello, come l'anno passato dopo una stagione costellata di alti (pochi) e di bassi (molti). Le colpe sono di tutti, da chi ha scelto certi giocatori (Martinez, Rinaudo, Traoré e Motta ad esempio su tutti), fino a chi ha allenato, senza dimenticare chi è sceso in campo. I punti più bassi sono stati le sconfitte di Lecce e Bologna, Parma e quei minuti finali con Chievo e Catania che hanno fatto perdere punti decisivi. C'è pessimismo in casa bianconera, trasmesso anche dalle parole di Delneri ieri. Il tecnico friulano non è esente da colpe. Lui dice di aver dato il massimo, probabilmente si, ma forse il suo massimo non è sufficiente per questa Juventus. Lo salutiamo con stima, come abbiamo fatto con Ranieri e Zaccheroni, ma purtroppo non lo ricorderemo per le imprese sul campo che non ci sono sembrate memorabili.

Un pessimismo, come detto, esploso anche ieri in conferenza stampa, con Delneri deluso, quasi rassegnato anche se non pronto ad ammettere le sue colpe, in ogni caso, capace e corretto nel fare un in bocca al lupo al suo successore.

Suo successore che sarà presumibilmente Antonio Conte. Le parole che leggiamo alla stampa sono importanti. Niente proclami sarà il motto principale. Lo prendiamo per buono perchè siamo stanchi dopo anni di proclami. Giudicheremo con i fatti. Conte è un grande uomo, un grande bianconero. Siamo certi che quando le cose non andranno (capiterà perchè i momenti bui arrivano sempre) saprà attingere dalle esperienze di Lippi, di Trapattoni e di chi l'ha guidato, oltre che dalle proprie. Sarà difficile la prossima stagione ma siamo sicuri che lui ce la metterà tutta. C'è moderato ottimismo....sicuramente Conte non ha il grande palmares ma speriamo... che dopo tanti errori un altro tecnico senza vittorie (che erano anche Ranieri, Delneri, Zaccheroni e Ferrara), possa iniziare un ciclo. Trapattoni e Lippi ci riuscirono.... noi aspettiamo anche se il fatto che lui voglia dimostrare con i fatti e non con le parole ci lascia un barlume di speranza e un pacato ottimismo per il futuro.

PIRLO E' LA CILIEGINA

Giungono da Milano alcune frasi preoccupanti. La Juventus ha fatto un affare. Pirlo è un grande giocatore. Alla Juventus farà benissimo. Chissà come mai tutto si augurano il meglio per Andrea Pirlo e poi lo scaricano senza batter ciglio. Gatta ci cova, forse. In ogni caso i tifosi bianconeri prenderanno bene l'arrivo di Andrea Pirlo a Torino. Il giocatore, come detto, non si discute. E' un professionista serio che alzeràil tasso qualitativo del centrocampo bianconero e non solo. L'unico dubbio rimane sulla sua capacità di mantenere l'integrità fisica, ma a lui la Juventus chiede un match a settimana e speriamo che il bresciano possa trovare il modo giusto di prepararsi a quell'unico evento settimanale.

Sia chiaro, però, che Pirlo deve essere solo la ciliegina sulla torta. I tifosi bianconeri si aspettano la torta, con le tre candeline promesse, vale a dire i tre top players annunciati. Pirlo a zero è un affare e come stipendio percepirà circa quanto Amauri che ha solo un anno in meno del bresciano. Quindi vendendo Amauri la Juventus recupererebbe l'investimento. I soldi per i tre top players... ci sono. Ce ne vogliono altri tre..oltre Pirlo, cominciamolo a scriverlo da adesso, in modo da rendere chiare le idee..

AGUERO NE FA TRE

Tre gol fantastici, di cui uno alla Del Piero....
non male...
http://youtu.be/7BmoH5l4PqA

sabato 21 maggio 2011

Aria di rivoluzione

Fino a poche settimane fa abbiamo sentito parlare di 3-4 acquisti top player, poi diventati 2-3, ma comunque solo ritocchi e che lo zoccolo duro e la base era stata già fatta la scorsa stagione. Ora, paraddosalmente, dalle prime mosse di mercato ci potremmo trovare in una situazione ben diversa dove solo 9 giocatori sono quasi sicuri di rimanere, mentre tutti gli altri sono in bilico. Sicuri sono Buffon, De Ceglie, Barzagli, Sorensen, Marchisio, Krasic, Pepe, Del Piero, Matri. Tutti gli altri per una ragione o per l'altra potrebbero non rimanere. Ci troveremmo di fronte, purtroppo, a una nuova rivoluzione, che difficilmente potrebbe funzionare. Come tutti sanno la stabilità è una base per la crescita del gruppo. Poi ci chiediamo come potranno bastare 3 top player se ne partono altri. Le eventuali partenze di Felipe Melo o addirittura Chiellini dovrebbero essere supportate da acquisti di spessore. Rolando per Chiellini è un rischio. Felipe Melo per Pirlo, pure. E se non fosse confermato Aquilani su chi si punterebbe? Insomma, ci aspettiamo cambiamenti, si ma nell'ottica della conferma di un blocco, per non dover parlare ancora il prossimo anno di ennesima rivoluzione. Meglio sempre prendere 3 top player da 25/30 mìlioni che 5/6 mediocri.

Questa Juventus ha bisogno di terzini con la T maiuscola, un centrocampista che sappia ragionare, un esterno sinistro che possa lasciare meno attenzione per Krasic dalla parte opposta e una grande punta. Il resto potrebbe andare... staremo a vedere anche se il rischio di un'ennesima rivoluzione è alto...

LA CHANSON DE ROLAND-O

La Chanson de Roland ( Canzone di Rolando o Orlando), è stata scritta intorno alla seconda metà dell'XI secolo, e appartiene al genere "chanson de geste" all'interno del ciclo carolingio. Viene unanimamente considerata una tra le più belle opere della letteratura medievale francese in quanto narra della battaglia di Roncisvalle, avvenuta il 15 agosto 778, quando la retroguardia di Carlo Magno, comandata dal paladino Rolando prefetto della Marca di Bretagna e dagli altri paladini, di ritorno da una spedizione in Spagna fu attaccata e distrutta dai saraceni.

Il protagonista della Chanson de Roland ci ricorda per assonanza uno dei protagonisti dell'annata Europea del Porto di Villas Boas, vale a dire il portoghese Rolando. Il centrale portoghese è stato uno dei fari del Porto, paladino di una squadra guidata magistralmente dall'erede di Brian Robson. Insomma su Rolando tante pretendeti che si sfideranno come a Roncisvalle per portarlo nella loro squadra. Prime tra tutte Juventus e Roma. Peppino Tinti, agente Fifa procuratore Rolando ha parlato del suo confermando l'interesse della Juve «L'unico club italiano interessato a Rolando è la Juventus. Ieri ha giocato molto bene la finale di Europa League, ma al momento non ci sono grandi novità. Il prezzo si aggira attorno a 15 milioni di euro».

Il prezzo di Rolando sarebbe lo stesso pagato dalla Juventus per Bonucci l'anno passato e verrebbe recuperato dalla cessione di uno dei suoi centrali. Staremo a vedere ma non escludiamo mosse clamorose, del resto la difesa bianconera quest'anno ha deluso e qualche rinforzo ci vorrebbe anche in quel reparto, anche se ci rimane qualche dubbio sui portoghesi dopo i bidoni Andrade e Tiago.

venerdì 20 maggio 2011

spunta il piano C

Tutti i principali quotidiani parlano di Aguero-Juventus come principale trattativa per l'attacco. Un argentino quindi. Argentino anche il piano B, alias Carlitos Tevez, pure lui pronosticato come possibile alternativa a Tevez. Da indiscrezioni giunte da Roma, però ci sarebbe anche un piano C, sempre argentino, soprattutto nel caso che la Lazio fallisse la Champions: il piano C si chiama Maurito Zarate.

Zarate, potrebbe rientrare in un repentino scambio con conguaglio a favore della Lazio con Amauri. I motivi? Zarate negli ultimi anni ha alternato fasi positive a fasi buie con egoismi e scontrandosi spesso con Reja e dovendo supportare panchine e critiche feroci. La classe, però non si discute, purissima. Ipotizzare una sua partenza oggi come oggi non è una follia.

Il presidente Lotito investì 22 milioni di euro e non lo lascerà partire per meno di 17-18. Per questo la Juventus potrebbe offrire Amauri (valutato circa 10) e 8 milioni, un esborso contenuto per puntare a spendere il gruzzolo per un campione sulle fasce o a centrocampo.

Staremo a vedere, i tifosi si aspettano però un campione. Se si riuncia ad Aguero o Tevez per Zarate, bisognerà portare un campione con la C maiuscola in altra posizione (fasce o centrocampo appunto).

QUEL PARAGONE CHE PORTA MALE

Non ci sono mai piaciuti i paragoni tra tecnici. E' difficile paragonare un allenatore a uno del passato o a uno del presente. Tuttavia in questi giorni ne abbiamo letti tanti... di paragoni. Dai Villas Boas come Mourinho, fino a Mazzarri come Capello e infine Conte come Guardiola. Preferiamo concentrarci su questo, in quanto Conte è molto vicino alla panchina bianconera.

Ieri è arrivata anche la benedizione di Capello: ''E' un'idea giovane, come fu Guardiola per il Barcellona. E a lui auguro lo stesso successo'', ha detto il ct dell'Inghilterra. ''Ricordo che alcuni anni fa incontrai il presidente del Barcellona all'aeroporto e gli chiesi: chi prendete come allenatore? Guardiola, mi rispose. E io rimasi sorpreso. Anche Berlusconi ebbe questo coraggio con me, alle volte bisogna avere il coraggio della novita'''.
Una benedizione molto importante. Abbiamo già detto che è difficile per i tifosi bianconeri dare un giudizio su Antonio Conte. Un giudizio che vada oltre l'affetto. Su Ciro Ferrara eravamo tiepidi non perchè Ferrara non fosse adatto ma perchè sapevamo che alle prime difficoltà la stampa lo avrebbe affossato. Ora chiediamo alla società e agli stessi tifosi di prendere una posizione chiara per la futura scelta societaria. La scelta dell'unità, del blocco tra i tifosi, il tecnico e la squadra. I tifosi devono essere pronti a supportare il tecnico ovviamente chiedendo il massimo impegno e di ritrovare la juventinità. Quello potrebbe essere il primo passo per la risalita... la strada non sarà facile, per questo meglio evitare paragoni.

giovedì 19 maggio 2011

tastiera velenosa: moratti.. ecco la risposta argomentata

Ancora tu...ancora tu non mi sorprende lo sai ancora tu ma non dovevamo vederci più? Così recitava Lucio Battisti. Ci piacerebbe sprecare meno tempo e non dover essere costretti a parlare ancora di Massimo Moratti, ma purtruppo quando qualcuno ti tira in ballo come ieri nell'intervista alle Iene è impossibile rimanere insensibili. Le affermazioni: "Non era facile, c’erano delle ma­gagne durante Calciopo­li, ragion per cui li han­no beccati, e forse ci sa­ranno state anche pri­ma, ma avevano la for­tuna che nessuno li in­tercettasse», sono inaccettabili, ieri avevamo auspicato una reazione forte da parte di Andrea Agnelli, oggi argomentiamo come promesso quanto anticipato ieri, dandovi almeno dieci ragioni di argomentazione alle nostre tesi.

Basterebbero poche domande, poche affermazioni per smontare in toto quanto detto da Massimo Moratti, ci piacerebbe che le Iene potessero in futuro fare anche domande scomode, non solo accomodanti come quelle sentita ieri sera, nel caso volessero noi siamo pronti a passare da testiere a iene velenose...

1- Bisognerebbe far presente che la Juventus nel periodo della gestione Moggi in Europa ha vinto una Champions League e non solo, ha giocato finali con il Borussia Dortmund, Real Madrid e Milan. Nello stesso periodo ci chiediamo, in Europa, quante volte è arrivata in finale l'Inter. Chissà qualche arbitro europeo aiutava la Juventus?

2- Ieri Moratti, parlava di Ibrahimovic, ma chissà come è stato acquistato Ibrahimovic... dovrebbe imparare da chi gestiva la Juventus con Zidane, acquistato da Moggi per 7 miliardi e rivenduto per 150.

3- Moratti avrà vinto qualche derby ma imprese come quelle del 1996-1997 con la Juventus (così aiutata) che vinse 6-1 in casa del Milan, se le scorda, noi ricordiamo volentieri un 7-3 complessivo con lo Schalke07...

4- Moratti, forse dimentica che l'Inter per cercare di emulare la Juventus prese Lippi e alcuni ex bianconeri come Peruzzi, Paulo Sousa, Baggio, Vieri...

5- Moratti, dimentica... poverino che l'Inter in quegli anni perse un derby con il Milan 6-0, ma se lo ricorda? Questa era la formazione dell'Inter: Inter (3-5-2): Frey 5.5, Ferrari 4, Blanc 4.5, Simic 4.5, Zanetti 5, Farinos 4.5 (35' pt Cauet 5), Di Biagio 5 (1' st Seedorf 5), Dalmat 6, Gresko 5, Vieri 6.5, Recoba 4.5 (22 Ballotta, 3 Macellari, 7 Pacheco, 11 Ferrante, 54 Sukur). Allenatore: Tardelli 5.

6-Moratti, non ricorda e purtroppo nessuno glielo ricorda che il Gip del Tribunale di Udine, Giuseppe Lombardi, ha accolto la richiesta di patteggiamento dell'attaccante uruguayano dell'Inter, Alvaro Recoba, e di Gabriele Oriali, responsabile dell'area tecnica della società nerazzurra, infliggendo la pena di sei mesi di reclusione ciascuno (sostituita con una multa di 21.420 euro) per i reati di concorso in falso e ricettazione? L'Inter avrebbe dovuto ricevere un punto di penalizzazione per ogni partita con Recoba in campo, queste erano le regole... chissà come mai non rispettate.

7- Moratti, dice che è suo lo scudetto 2006, quanti giocatori dell'Inter c'erano nel 2006, l'Italia era campione del Mondo? Quanti giocatori della Juventus giocarono la finale con la Francia? Questi sono numeri, non opinioni.

8- Moratti, dimentica che Guido Rossi era presidente della Federazione nel periodo di Calciopoli.

9- Moratti, parla di magagne ma dimentica che è stata trovata una "pistola fumante" e non una prova di partita comprata e che gli arbitri della Cupola presunta sono stati tutti assolti e forse non si era accorto che anche Facchetti telefonava..

10- Moratti non ha forse seguito il Processo su Calciopoli, non ha notato che i testimoni hanno ritrattato tutti e che la media punti della Juventus con gli arbitri della presunta Cupola era inferiore a quella degli altri arbitri, basterebbe l'udienza con Facchetti Junior e Nucini per rendere chiaro il quadro processuiale.

Potremmo continuare all'infinito.... con altre motivazioni, ma vi invitiamo a seguire il dibattimento. Speriamo che Andrea Agnelli risponda a Moratti, svegliatelo dal sogno del complotto, spiegategli come sono andate le cose, fategli vedere le partite e leggetegli la formazione della Juventus del passato, almeno capirà che anche la Juventus vinceva perchè più forte dell'Inter. Quest'uomo è convinto che Calciopoli o meglio che tutto il calcio pre Calciopoli fosse una truffa e che da quando l'Inter vince regna la giustizia divina. Possibile che abbia ragione lui? A parte il fatto che continuando così si rende sempre più antipatico, cosa relativa e che magari non vale per tutti, le sue parole di ieri sono solo l'ennesima punta di un grosso iceberg.

Ecco la lista completa degli acquisti di Moratti, ieri non ha fatto nomi, fingendo di non ricordare, fatevi due risate, poi scrivete una bella lettera e indirizzatela al Presidente Nerazzurro: il titolo sceglietelo voi....

Nel dettaglio tutte le operazioni anno per anno della gestione di Massimo Moratti
Stagione 1995-1996

Acquisti: Benny Carbone, Felice Centofanti, Fabio Cinetti, Salvatore Fresi, Maurizio Ganz, Paul Ince, Marco Landucci, Alessandro Pedroni, Pascalito Rambert, Xavier Zanetti, Roberto Carlos, Marco Branca, Ribeiro Caio, Alessandro Pistone.

Stagione 1996-997

Acquisti: Andrea Mazzantini, Armando Pantanelli, Alessandro Pistone, Fabio Galante, Jocelyn Angloma, Massimo Tarantino, Youri Djorkaeff, Aaron Winter, Ciriaco Sforza, Ivan Zamorano, Nwankwo Kanu, Arturo Di Napoli

Stagione 1997-1998

Acquisti: Raffaele Nuzzo, Taribo West, Luca Mezzano, Luigi Sartor, Francesco Colonnese, Martin Rivas, Mauro Milanese, Zé Elias, Diego Simeone, Benoît Cauet, Paulo Sousa, Francesco Moriero, Ronaldo, Álvaro Recoba

Stagione 1998-1999

Acquisti: Sebastien Frey, Dario Simic, Mikael Silvestre, Zoumana Camara, Gilberto da Silva Melo, Andrea Pirlo, Cristiano Zanetti, Ousmane Dabo, Roberto Baggio, Nicola Ventola

Stagione 1999-2000
Acquisti: Angelo Peruzzi, Giorgio Frezzolini, Fabrizio Ferron, Christian Panucci, Laurent Blanc, Michele Serena, Cyril Domoraud, Iván Ramiro Córdoba, Grigorios Georgatos, Vladimir Jugovic, Clarence Seedorf, Luigi Di Biagio, Adrian Mutu, Christian Vieri

Stagione 2000-2001
Acquisti: Marco Ballotta, Fabio Macellari, Riccardo Fissore, Vratislav Gresko, Bruno Cirillo, Stefano Lombardi, Stephane Dalmat, Cristian Brocchi, Marcos Vampeta, Francisco Javier Farinós, Robbie Keane, Antonio Pacheco, Marco Ferrante, Anselmo Robbiati, Sixto Peralta, Corrado Colombo, Hakan Sukur


Stagione 2001-2002
Acquisti: Francesco Toldo, Alberto Fontana, Pasquale Padalino, Gonzalo Sorondo, Marco Materazzi, Nelson Vivas, Sérgio Conceição, Andrés Guglielminpietro, Emre Belözoglu, Okan Buruk, Mohammed Kallon, Adriano,

Stagione 2002-2003
Acquisti: Mathieu Moreau, Fabio Cannavaro, Daniele Adani, Carlos Alberto Gamarra, Francesco Coco, Ümit Davala, Domenico Morfeo, Matias Almeyda, Hernán Crespo, Gabriel Omar Batistuta,

Stagione 2003-2004
Acquisti: Alex Cordaz, Thomas Helveg, Jérémie Bréchet, Andy van der Meyde, Sabri Lamouchi, Luciano, Dejan Stankovic, Kily Gonzalez, Giorgios Karagounis, Mario Rebecchi, Fabrizio Biava, Julio Ricardo Cruz

Stagione 2004-2005
Acquisti: Fabián Héctor Carini, Nicolás Burdisso, Siniša Mihajlovic, Zé Maria Ferreira, Giuseppe Favalli, Edgar Davids, Juan Sebastián Verón, Esteban Matias Cambiasso, Lampros Choutos

Stagione 2005-2006
Acquisti: Júlio César, Walter Adrián Samuel, Pierre Wome, Luis Figo, David Pizarro, Santiago Solari, César

Stagione 2006-2007
Acquisti: Fabio Grosso, Maicon, Maxwell, Patrick Vieira, Olivier Dacourt, Mariano Gonzalez, Sebastian Ribas, Zlatan Ibrahimovic, Hernán Crespo

Stagione 2007-2008

Acquisti: Enrico Alfonso, Christian Chivu, Luis Jimenez, Pelé, Nelson Rivas, David Suazo, Maniche


Stagione 2008-2009

Acquisti: Sulley Muntari, Mancini, Ricardo Quaresma, Victor Obinna


Stagione 2009-2010

Acquisti: Lúcio, Thiago Motta, Samuel Eto'o, Wesley Sneijder, Diego Milito, Marko Arnautovic

mercoledì 18 maggio 2011

moratti parla a vanvera.....andrea esci allo scoperto.....

Caro Andrea, siamo arrivati al capolinea. Le parole di Massimo Moratti di oggi manifestano che ancora una volta si intende infangare deliberatamente la storia bianconera. Noi non ci stiamo, domani pubblicheremo una protesta sentita, con numeri e motivazioni contro chi spara all'aria senza prove.

Delle frasi espresse oggi un paio sono inaccetabili.

«Perché ci ho messo 10 anni per vince­re lo scudetto? Non era facile, c’erano delle ma­gagne durante Calciopo­li, ragion per cui li han­no beccati, e forse ci sa­ranno state anche pri­ma, ma avevano la for­tuna che nessuno li in­tercettasse».

Come si può accettare la parola magagne. Ma quali magagne. Perchè Moratti non sintetizza il concetto con le prove, che prove ha? Nessuna....come nessuna ha la federazione che con un processo basato sui si dice e con un presidente di federazione che è tutto un programma ha effettuato una manovra fraudolenta ai danni di una società, che non è l'Inter ma la Juventus.

"Quello scudetto è nostro, ne scelga un al­tro, non quello lì. Ho dimentica­to i nomi degli acquisti pessimi; l’affare di cui vado più orgoglioso è la vendita di Ibrahimovic; Benitez alla fine mi ha fatto arrabbiare un po’...

La frase sullo scudetto è veramente pessima. Come fa a dire che quello scudetto è suo? Da quando chi arriva terza merita il titolo? Le parole su Ibrahimovic poi sono veramente il meglio... come arrivò e grazie a cosa Ibrahimovic all' Inter...indovinate?

Andrea Agnelli non può stare in silenzio ancora. Gli chiediamo una mossa forte. L'unica possibile è rivolgersi all'Uefa con tutti i carteggi per dimostrare come sono andati veramente i fatti. Chiediamo la risposta all'esposto entro giugno a costo di bloccare i campionati. Questa volta non lo chiediamo, lo pretendiamo perchè Moratti non solo offende la storia della Juventus, offende tutti gli juventini e l'intelligenza di tutti i tifosi bianconeri che non sono stupidi e a differenza sua hanno seguito e bene il processo di Napoli e che fortunatamente non hanno mai speso 1,000 miliardi prima di vincere e tutti sappiamo come.

vota antonio

Vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio. Sembra ormai di essere in campagna elettorale e visti i tempi lo siamo sul serio e non solo per le amministrative. Noi prendiamo spunto dal celebre pezzo di Totò che riesce a firmare uno dei migliori pezzi comici della storia italiana nel film di Sergio Corbucci "Gli Onorevoli". Totò prendeva un pò in giro il Duce e un pò la politica democristiana del tempo. Oggi i tifosi bianconeri sembrano immersi nella medesima scena un pò per prendersi in giro e un pò per vivere una scena paradossale causata dall'ennesimo fallimento. Votano Antonio, perchè Antonio Conte è sinonimo di juventinità, successo e di cuore. Una scelta dettata dal cuore. Un allenatore che come Ferrara era un simbolo, ma che a differenza di Ferrara ha esperienza come secondo in serie A e esperienza come guida a Bari e Siena con ottimi risultati e una brutta stagione a Bergamo non ci demoralizza. Vedremo come andrà nel caso venisse eletto. Noi votiamo per lui, a una condizione: che sia sorretto dall'inizio alla fine e che gli siano presi i giocatori giusti. Non gli chiediamo molto, se non di mettere in campo la stessa anima che mettevada giocatore. Lo ricordiamo per quei gol impossibili, quelle mezze rovesciate volanti e quel gol con l'Olympiakos e quella sua corsa. Ci aspettiamo altre sue corse... vincenti come un tempo, volerlo così tanto è una scommessa ma che siamo disposti a giocarci sostenendolo a patto che anche in società lo sostengano con le parole ma soprattutto con i fatti.

martedì 17 maggio 2011

borgorosso fc

Difficile dire che le parole di Andrea Agnelli di ieri e quelle di Pavel Nedved non siano vere. Sono la pura e semplice verità. Quanto visto da gennaio in avanti ha poco di Juventus. Tante partite senza carattere, poco gioco, poca corsa, tanta confusione. Poca voglia di aiutarsi e molta di giocare solo per se stessi. Insomma, un gruppo unito, ma un gruppo e non una squadra. Se la Juventus si chiamasse Borgorosso Fc potremmo accettarlo serenamente, esistono i cicli e questi sono gli anni no. Purtroppo per i giocatori questa è la Juventus e essere alla Juventus comporta oneri (come le critiche perenni e tante piccole lenti di ingradimento sempre addosso) e onori (popolarità e generalmente vittorie). Come dicevamo, questa è la Juventus e essere a Torino richiede quel qualcosa in più, quel carattere in più, quegli stimoli in più, quell'attenzione dall'inizio alla fine. Con un pò più di attenzione le partite con Cesena, Chievo e Catania si potevano vincere. E non parlateci di sfortuna, perchè la vittoria con la Lazio non è stata frutto solo di bravura... Serve la juventinità, il battere tutto e i poteri forti che reggono un mondo dal 2006 in avanti.

La juventinità ce l'ha sicuramente Capitan Conte...come dice Nedved, un altro che di carattere ne aveva eccome: «Conte? E’ un vero allenatore, era un allenatore in campo anche quando giocava. Farà una grande carriera da tecnico, Antonio. Le freccette da tirare ce ne sono, dopo una stagione così: le tirerei ai giocatori. A questa squadra è mancato completamente il carattere, non un po’ di carattere. Del Neri? E’ ancora l’allenatore. Per il tecnico della Juventus fino a domenica, poi vedremo. L'arrabbiatura è massimale perché i risultati sono molto deludenti, ora bisogna lavorare per il futuro. Ci siamo fatti sentire più sui giornali invece di fare vedere sul campo che siamo una squadra come la Juve». Nedved evidenzia nel carattere l'aspetto più deficitario. «Ci sono tanti giocatori, magari i nuovi ma anche quelli vecchi, che hanno perso quello che è della Juve. I nuovi non hanno capito cosa vuol dire giocare con questa maglia, i vecchi l'hanno perso».

Staremo a vedere, la Juventus, quella che vogliamo tutti non è questa. Per ricrearla servo uomini giusti e sicuramente un appoggio al nuovo allenatore diverso da quello visto fino ad ora.

la panacea di tutti i mali

La panacea era il nome dato dai greci e dai latini a varie piante a cui venivano attribuite grandi proprietà terapeutiche, capaci di risolvere qualsiasi problema. Oggi per questa Juventus, malata di scarsi risultati, bisognerebbe trovare un buon medico, abile nell'offrire le giuste medicine. Purtroppo noi non troviamo in giro un santone con queste caratteristiche, ci sono tanti buoni medici, ma poi non è così scontato che sappiano somministrare le giuste cure. Villas Boas, Mazzarri, Conte, Mancini e chi più ne ha più ne metta, sono tutti buoni tecnici, ma nessuno di questi avrà la bacchetta magica. La bacchetta magica sta nelle parole programmazione, lavoro, obiettivi e mezzi adeguati al raggiungimento di questi. Delneri che ha fallito totalmente non è un mago, ma nemmeno un tecnico scarso. Lo abbiamo spesso criticato ultimamente ma anche lui è un buon allenatore. Il difetto sta nel non aver supportato il tecnico dandogli tutto l'apporto possibile già nello scorso mercato. Delneri chiedeva esterni e esterni sono arrivati: Martinez, Krasic, Pepe, Lanzafame, ma di questi solo due sono risultati degni di nome. Delneri voleva terzini di qualità e sono arrivati Traoré e Motta e qui si è commesso l'errore più grande. Infine alla squadra è mancata la forza esplosiva di un attaccante, parzialmente moderata da Quagliarella prima e Matri poi. Troppo poco a livello di acquisti per dare tutte le colpe a Delneri. Chiunque arriverà non avrà la bacchetta e andrà apportato un organico valorizzando chi c'è e comprando chi manca: un terzino destro, un esterno sinistro di centrocampo forte, un regista degno di nome e una punta, in caso contrario saremo da capo anche l'anno prossimo.

lunedì 16 maggio 2011

IL CINEFORUM NEL NUOVO STADIO

Leggendo qua e la online ci siamo accorti di quanti Cineforum ci siano il martedì, il mercoledì e il giovedì. Sono tantissimi i circoli in Italia che ne organizzano. I temi sono più disparati: dai problemi sociali, all'economia, dalla difficoltà di accettare la realtà ai sogni infranti, dalla diseguaglianza delle leggi fino ai poteri forti. Tutti temi che potrebbero andare bene per i tifosi bianconeri e per la società. Perchè vi parliamo di cineforum? Perchè di questo dal prossimo anno ci occuperemo durante la settimana. Ci organizzeremo, magari nel nuovo stadio con delle belle programmazioni di massa, guardando tutti insieme le grandi storie passate. Rivivremo il film di Farsopoli aspettando le risposte ad un esposto... all'infinito. Ci imbarcheremo con l'equipaggio del Titanic verso un affondamento certo. Ci infrangeremo contro gli iceberg dell'incapacità e dell'ingiustizia.

Ci andiamo giù pesanti, perchè se la Champions e la mancata partecipazione, perse per i punti volati via con Catania e Chievo (senza contare gli altri), erano una pugnalata, la partita persa ieri senza carattere è una ferita indelebile. Bastava vincere e almeno l'Europa che contava meno sarebbe arrivata. E invece picche. A meno di miracoli ( ma avvengono una volta sola) ci dedicheremo con gioia al Cineforum, compreremo pop corn e patatine e ci divertiremo rivedendo le partite di cricket che purtroppo si giocano spesso al mattino e quindi vedremo in replica. Molti aspettano con fiducia il mercato, noi un pò di fiducia l'abbiamo persa. Ora ci aspettiamo i fatti, consapevoli però che il cineforum ci aspetta e se non si svolta sarà un cineforum per più di una stagione.

CI VUOLE UN ALTRO PIGLIO

Quest'anno lo abbiamo detto e scritto troppe volte. Mettetecela sempre tutta, in campo. Date il 100%, la Juventus non può vivere stagioni così travagliate. Purtroppo è andata male, malissimo e ieri abbiamo avuto l'ennesima prova negativa. Dal campo probabilmente è diverso ma quello che si è visto dagli spalti e dalla tv è uno spettacolo molto triste. Contro una squadra che aveva motivazioni relative si è vista poca voglia, poca determinazione, poca cattiveria.

Diciamo una cosa forte: la Juventus del passato ieri forse non avrebbe vinto, ma giocatori come Giovinco non avrebbero mai segnato Giovinco sarebbe stato marcato dal primo all'ultimo minuto in modo maniacale al limite dell'intimidatorio per fargli capire cosa vuol dire lasciare la Juventus, ovviamente in modo sportivo, ma in modo cattivo e duro.

Questa Juventus ha perso quella determinazione dei tempi d'oro. Troppi giocatori, come Amauri, Giovinco, si permettono quasi di deriderla e chi ci gioca mette in campo una mollezzai ncredibile. Dov'era Martinez sul gol di Giovinco? Perchè chi è sceso in campo ieri non ha dato tutto o almeno non ha dato l'impressione di darlo. E infine... perchè Barzagli pagato 500 mila euro gioca e Bonucci pagato 15 milioni no? Perchè Giovinco fa faville e Martinez fa pietà? Le colpe sono di Delneri ma non solo. Delneri fosse una persona corretta si dimetterebbe... purtroppo sono tutti corretti solo quando vanno via dalla Juventus... come Ranieri che alla Juventus non si è dimesso e alla Roma si... mistero...

Per il futuro ci vuole un altro piglio un altro manico.. duro...molto duro, incaso contrario anche l'anno prossimo saremo settimi, se non ottavi...

CI VUOLE UN ALTRO PIGLIO

Quest'anno lo abbiamo detto e scritto troppe volte. Mettetecela sempre tutta, in campo. Date il 100%, la Juventus non può vivere stagioni così travagliate. Purtroppo è andata male, malissimo e ieri abbiamo avuto l'ennesima prova negativa. Dal campo probabilmente è diverso ma quello che si è visto dagli spalti e dalla tv è uno spettacolo molto triste. Contro una squadra che aveva motivazioni relative si è vista poca voglia, poca determinazione, poca cattiveria.

Diciamo una cosa forte: la Juventus del passato ieri forse non avrebbe vinto, ma giocatori come Giovinco non avrebbero mai segnato Giovinco sarebbe stato marcato dal primo all'ultimo minuto in modo maniacale al limite dell'intimidatorio per fargli capire cosa vuol dire lasciare la Juventus, ovviamente in modo sportivo, ma in modo cattivo e duro.

Questa Juventus ha perso quella determinazione dei tempi d'oro. Troppi giocatori, come Amauri, Giovinco, si permettono quasi di deriderla e chi ci gioca mette in campo una mollezzai ncredibile. Dov'era Martinez sul gol di Giovinco? Perchè chi è sceso in campo ieri non ha dato tutto o almeno non ha dato l'impressione di darlo. E infine... perchè Barzagli pagato 500 mila euro gioca e Bonucci pagato 15 milioni no? Perchè Giovinco fa faville e Martinez fa pietà? Le colpe sono di Delneri ma non solo. Delneri fosse una persona corretta si dimetterebbe... purtroppo sono tutti corretti solo quando vanno via dalla Juventus... come Ranieri che alla Juventus non si è dimesso e alla Roma si... mistero...

Per il futuro ci vuole un altro piglio un altro manico.. duro...molto duro, incaso contrario anche l'anno prossimo saremo settimi, se non ottavi...

domenica 15 maggio 2011

MA A COSA SERVONO I SOLDI?

Oggi ci siamo accorti di un elemento fondamentale: i soldi non servono a nulla. Non servono a nulla se spendi 12 milioni per Martinez e poi regali al Parma Giovinco. Non servono a nulla se non prendi una guida tecnica all'altezza. Oggi la differenza sta tutta li. La differenza sta tra chi prende giocatori e li valorizza e chi li prende e li distrugge.
Questa Juventus ha offerto anche questo pomeriggio un esempio di pessima gestione del gioco, zero idee, zero personalità, contro una squadra normale che però si è dimostrata più brava.
Purtroppo anche oggi Giovinco si è dimostrato un cecchino infallibile con il dente molto avvelenato con la squadra bianconera. E se all'andata aveva subito il colpo psicologico e non aveva esultato, oggi non si è trattenuto e ha dato sfogo alla sua gioia, dimenticando per sempre le sue origini bianconere. Giusto così, molto professionale anche se il cuore un pò piange questo tradimento. Ma a chi ti prende a pesci in faccia è difficile dare riconoscenza.

SOLITO COPIONE: 10 E LODE

E vai con il dieci: dieci come le sconfitte e la lode a Delneri dopo el parole di ieri. Un bel sorriso per tutti come quello di Buffon con Bojinov a fine partita... si prendiamola sul ridere. Tanto ridiamo ancora per il gol di Giovinco... fuori da tutto anche dall'Europa di serie B. Il solito copione: un primo tempo in stile Juventus. Squadra timidina timidina, poche occasioni, frutto più dell'improvvisazione che del gioco. Uno striscione in curva chiedeva di tirar fuori almeno gli attributi, visto che il bel gioco senza difficile ottenerlo, nel primo tempo gli attributi li abbiamo visto dai giocatori del Parma, che hanno cercato con maggior convinzione la vittoria.
Una Juventus ancora incapace di imbastire delle azioni degne di nota. Sono tre le cose preoccupanti della squadra di Delneri. Primo: il fatto che i difensori non impostano mai l'azione e nei disimpegni tendono più a spazzare che a costruire. Secondo: la mancanza di inserimenti di centrocampisti e esterni che non hanno supportato l'azione, fermi e immobili come bradipi al sole. Infine la staticità degli avanti che hanno manovrato bene a sprazzi ma che si sono spesso trovati soli contro tre, infrangendosi nelle maglie gialloblu. La squadra è incapace anche di approfittare degli errori avversari non sapendo impostare un contrattacco convincente.
Nella ripresa qualche timido miglioramento con una bella occasione di Del Piero, prima della magia di Giovinco.
Il leiv motiv della stagione è impostato...da segnalare come le parole su Buffon hanno provocato la reazione del portierone che oggi ha giocato da campione...incolpevole su Giovinco. Almeno qualche campione in bianconero c'è ancora. Ne serviranno altri per ripartire, perchè ne vediamo pochi in campo. Chiudiamo con un suggerimento a Delneri: meglio evitare dichiarazioni come quella di ieri, si rischia subito di essere smentiti.

PER L'ONORE E PER LA MAGLIA

Tra poche ore Parma-Juventus. Sfida dal sapore antico, sfida che ci riporta agli incontri tra la Juve di Trapattoni e il grande Parma di Melli e Osio. Sfida che ci fa sognare da quel gran gol di Ravanelli alla partita scudetto della prima Juve di Lippi. Tanti ricordi con vittorie e sconfitte. Quanto ci piacerebbe avere la macchina del tempo e rivivere quei momenti. Purtroppo quella Juve non c'è più, spazzata via sappiamo da cosa, come quel Parma, caduto sotto le colpe del su Padre-Padrone. Rimane la partita che speriamo un giorno Agnelli e Ghirardi possano riportare per lo scudetto. Rimane l'onore, rimane la maglia. Gli obiettivi di questa Juventus sono pochi come le speranze, ormai ridotte al lumicino,complici errori gravi e ripetuti. Come detto, però, rimane la maglia da onorare e cercare di vincere, perchè magari,qualcuno a Catania o Verona lo sgambetto lo fa e allora qualche obiettivo rimane possibile.

CARO JOHN CON MESSI...NON ARRIVERESTI SETTIMO

Ieri a margine del convegno «Crescere tra le righe» dell'Osservatorio dei Giovani Editori a La Bagnaia, in provincia di Siena, John Elkann ha risposto a diverse domande che i ragazzi delle scuole gli hanno posto sui bianconeri, tra tutte quelle su Delneri e Buffon, con risposte che riteniamo un pò particolari: dal perchè, Delneri non vi piace... alla frase infelice su Buffon, che sicuramente non può aiutare nessuno, né Buffon né chi lo dovrebbe vendere.."Buffon? È circa un anno e mezzo che non sta giocando». Fino alla frase finale su Benzema:«Non è un solo giocatore che ci fa tornare grandi».

Peccato non essere stati presenti, perchè avremmo replicato a della frasi così lapidarie verso un giocatore come Buffon che alla Juve ha dato molto. Probabilmente a Elkann da fastidio lo stipendio di Buffon, ma a noi danno più fastidio certi acquisti dal 2006 ad oggi con ingaggi ridicoli, un esempio tra tutti, Tiago volendo dimenticare Andrade.

Le cinque domande che faremmo a Elkann sono:

Primo: lui ci chiede come mai non ci piace Delneri, noi a nostra volta vorremmo chiedere perchè gli piace. Ma forse la risposta la avremmo da soli, del resto da Ranieri in poi alla Juventus sono arrivati solo allenatori che non avevano mai vinto nulla e che hanno fallito...

Secondo: E' vero un solo giocatore non fa diventare grandi, ma quanti campioni ha portato a Torino la gestione Blanc-Secco che lui ha avallato? Nessuno: tutti quelli arrivati si sono dimostrati buoni giocatori, zero campioni. Quelli che c'erano Nedved, Buffon, Del Piero, Marchisio, Chiellini.. erano retaggi della gestione precedente, questo va detto senza vergogna. Il nonno portava i Baggio, gli Zidane... lui chi ci porta? I Diego per poi rispedirli al mittente l'anno dopo..

Terzo: perchè non si è fatto nulla per Farsopoli e si è dovuto aspettare l'intervento di Andrea. Altra grave pecca.

Quarto: in questi anni perchè non si è fatto nulla per prevedere la situazione dei diritti tv e ora si arriva alla spaccatura, bisognava muoversi prima anche in tal senso...altra grave mancanza...

Quinto: come mai gli investimenti previsti sulla Juventus non prevedono un piano globale di lancio di marketing, coinvolgendo anhe la Ferrari e sfruttando gli asset globali del gruppo..?

Sono tutte domande che vorremmo fare per avere una risposta chiara e decisa. Ci dispiace, invece, sentire parole quasi di scherno sui simboli bianconeri e su chi hanno dimostrato molto attaccamento. Ci vorrebbero 10 Buffon, 10 Del Piero, perchè questi sono i giocatori simbolo. Invece, ci si trova con 10 mediocri, John Elkann dice che non è un solo giocatore che fa diventare grandi, vero... ma se la Juventus prendesse Messi, pensiamo che non arriverebbe settimana l'anno prossimo, scommettiamo?

sabato 14 maggio 2011

TASTIERA VELENOSA: UNA PROPORZIONE PER ZAMPARINI

E' stata una settimana difficile, la settimana della spaccatura, forse definitiva tra grandi e piccole per i diritti tv. Con la votazione avvenuta in questi giorni si è sancito un baratro forse incolmabile. Le piccole società vogliono più soldi, le grandi vogliono più soldi. Ieri abbiamo letto le parole di Maurizio Zamparini sulla questione dei diritti tv in Lega calcio. “Il calcio italiano deve trovare un equilibrio. La mia tabella e’ di dare un 50% a tutti, un 30% per meritocrazia alle prime 10 del campionato e un 20% premiando la media degli ultimi cinque anni. Agnelli dice andiamo a giocare in un’altra Lega? Magari, abbiamo gia’ giocato senza la Juve e si e’ stato benissimo”.

Parole che sembrano venute fuori da una persona che di calcio non conosce i numeri. Forse Zamparini non ricorda la quota di mercato che è stata persa in quella stagione. Perdere la Juventus, vuol dire perdere 10,5 milioni di tifosi (utilizziamo il dato al ribasso, dato Nielsen 2008) verso altri campionati o altri tornei. Probabilmente a lui non interessa, ma da quanti anni Zamparini è nel mondo del calcio e da quanti anni la Juventus è nel mondo del calcio? Cos'ha fatto Zamparini per il calcio e cos'ha fatto la Juventus. I tifosi del Venezia chissà cosa pensano di Zamparini. Noi dobbiamo fare i complimenti a Zamparini per quel che sta facendo a Palermo, pe rla finale che gli auguriamo di vincere, ma dobbiamo contemporaneamente ricordare due cose: primo le società italiane stanno facendo in Europa risultati pessimi. A parte lo sporadico risultato dell'anno scorso, dovuto a colpi di fortuna, le squadre stanno stabilmente fuori dalle ultime fasi. Le squadre non grandi poi snobbano l'Europa League. E perchè lo fanno? Perchè non possono permettersi rose adeguate o perchè preferiscono concentrarsi sul campionato per guadagnare di più. Un circolo vizioso che spinge il calcio italiano nel baratro.

Privare le società italiane dei ricavi tv, dato che la tv è la principale fonte di ricavo, vista la difformità e la delocalizzazione della tifoseria costituisce una grave pecca. Ci dispiace per Zamparini, ma senza quella farsa della legge Melandri il calcio italiano starebbe meglio e soprattutto il mercato farebbe da padrone, ossia la tv deciderebbe quanto vale il Palermo e quanto vale la Juventus. Siccome in italia ci sono 10,5 milioni di tifosi bianconeri e 1.5 milioni di rosanero (fonte Nielsen 2008) dovremmo parlare di 10 a 1 come proporzioni, se ci sbagliamo regalateci un pallottolliere, per la marca, potete scegliere la stessa di quella che abbiamo regalato a Moratti.

un passaporto lo divide dalla JUVE...

Sono ormai mesi che accostiamo Bastos alla Juventus. Sulle linee societarie dettate dell'ad Marotta il prossimo sarà un mercato di qualità e Michel Bastos potrebbe sicuramente inserirsi in quella linea per migliorare la fascia sinistra.

Ciò che separa la Juventus da Bastos è semplicemente un passaporto. La Juventus prima di vincolarsi con il numero di extracomunitari vuole vederci chiaro e non vuole giustamente chiudersi nessuna porta che conduce ai grandi campioni. A inizio gennaio eravamo stati a Lione a tastare il polso della situazione in città e molti dei tifosi transalpini erano convinti che questo sarebbe stato l'ultimo anno di Bastos all'Olympique e infatti non si sbagliavano. Bastos a ventotto anni ha voglia di cambiare aria e lo dice apertamente sulle colonne di Tuttosport: "Ho sempre cercato di migliorare il mio gioco e di cons­guenza la mia dimensione di calciatore. Per questo ammetto che l’interessamento della Juve per me rappresenti un onore - spiega il nazionale verdeoro -. Per quale giocatore non lo sarebbe? Così penso che per me e la mia famiglia sia arrivato il momento di cambiare aria, provare nuove emozioni. Però so bene di avere due anni di contratto e lascerò Lione solo se questo rappresenterà una buona cosa non soltanto per il sottoscritto, ma anche per la mia attuale società. Felipe Melo continuava a ripetermi che i dirigenti della Juve insistevano a parlargli di me, battendo sul tasto che mi volevano a Torino. Purtroppo tutto ciò si è scontrato con l'evidenza dei fatti, a distanza di 12 mesi dal mio acquisto il Lione non era ancora entrato nell'ordine di idee di vendermi. Ora penso che sia diverso, lo dico con il massimo rispetto per società e allenatore. Infatti ho cercato di rientrare il prima possibile dopo l'operazione al menisco, proprio perchè ci tengo a dare un contributo in questo finale. Almeno la zona Champions dobbiamo ottenerla". Non sappiamo se Bastos ritroverà a Torino Felipe Melo, ma siamo sicuri che se Bastos riuscisse a trovare il passaporto francese arriverebbe a Torino al 100%.

Bastos è pronto a trasferirsi a Torino anche nel caso in cui il club bianconero dovesse restare - come sembra - fuori dalla Champions: "Parliamo comunque della Juve e torniamo al concetto espresso prima: penso che sia il momento giusto a livello professionale per cambiare aria. Qui in Francia non mi vedrei in nessun altro club, ma il mio sogno è trasferirmi in Italia o in Spagna, mentre l’Inghilterra e la Germania non mi attirano molto. Certo la Premier è un campionato straordinario e la Bundesliga non è male, ma io e mia moglie Leticia (brasiliana anche lei, ma di origini svizzere) vorremmo che il nostro piccolo Lucas crescesse in un Paese latino”. Insomma, molto più di un'apertura quella di Michel Bastos. Una vera e propria proposta di matrimonio".

Le dichiarazioni di oggi fanno il paio con quell rilasciare alla Gazzetta a metà gennaio: «Il club francese è padrone del mio cartellino. Parlerò con la società. La Juve mi vuole e nessun giocatore può rifiutare la maglia bianconera. Stiamo parlando di uno dei 10 club più importanti nel mondo. Ci sono Buffon, il portiere più forte del mondo, Del Piero, uno dei simboli del calcio italiano. E Krasic, una delle nuove stelle del calcio europeo. Mi è stato chiesto: In quale squadra vorresti giocare?". Io ho risposto: "Nel Barça". Niente di strano. Chi non vorrebbe giocare nella squadra di Guardiola? Ma nel Barça sarei una riserva di lusso mentre nella Juve avrei la possibilità di indossare una maglia da titolare». La Juve rischia di non partecipare alla Champions nemmeno il prossimo anno e questo è male. Non è proprio possibile una clamorosa rimonta? La Champions è una vetrina importante, ma per la Juve potrei anche accettare di rinunciarci per un anno. Magari vinciamo subito lo scudetto. Felipe Melo mi ha detto che la Juve ha dirigenti ambiziosi e tanta voglia di tornare ai vertici. L'estate scorsa mi spiegò che "entro due anni la Juve deve rivincere lo scudetto". Ci resta un anno».

Sono mesi, che Bastos ammicca alla Juventus e viceversa. A questo punto li divide solo un passaporto. Riuscirà Bastos a ottenerlo? Il procuratore ha spiegato a Tuttosport la situazione:"Sento spesso Paratici, il problema maggiore rimane sul passaporto,stiamo cercando di accellerare i tempi per prendere la cittadinanza francese altrimenti se non cambia la legge in Italia sugli extracomunitari la vedo dura anche perchè qualora si restasse con 1 solo tesseramento per un extracomunitario presumo puntino ad un attaccante." La palla passa ad Abete e a chi può far diventare Bastos francese.

COME MAI NESSUNO PENSA A LUI^?

Amarcord: abbiamo fatto un passo indietro di un annetto e abbiamo notato due cose. Primo: purtroppo la Juventus non ha fatto un buon campionato e si ritrova nella medesima situazione di classifica dell'anno passato che se andrà bene porterà solo 8 punti in più della scorsa stagione (63 punti potenziali contro i 55 finali). Secondo: nuovamente la Juventus si trova di fronte al rebus allenatore. L'anno scorso era Zaccheroni dopo l'avvicendamento doloroso con Ferrara, quest'anno siamo ai titoli di coda per Delneri. E come l'anno scorso i nomi degli allenatori possibili e papabili sono tantissimi. Mentre quest'anno i nomi caldi sono Mazzarri, Villas Boas e Conte, Mancini, Spalletti... l'anno passato erano Prandelli, Benitez, Capello, lo stesso Conte, prima che si arrivasse alla soluzione Delneri.

Perchè vi parliamo di amarcord? Perchè il candidato numero uno era proprio Rafa Benitez che sembrava vicinissimo a fine aprile, inizio maggio alla panchina bianconera. Un Rafa Benitez che veniva indicato come allenatore di successo, grande stratega. Si erano pure ipotizzati gli acquisti: Mascherano, Kuyt, e perchè no in attacco uno tra Pazzini, Dzeko e Torres.

Purtroppo, le previsioni sono andate male e la Juventus si trova nella medesima situazione dell'anno scorso. Chissà come sarebbe andata con Benitez in panchina, noi riteniamo che peggio di come sta andando difficilmente si poteva fare...

Solo all'Inter sostengono che Benitez sia un pessimo allenatore. Purtroppo, non ricordano che a Benitez non hanno comprato nessuno mentra a Leonardo hanno preso Pazzini, Kharja, Nagatomo e Ranocchia. Nessuno ricorda che gli unici due tituli li ha portati a casa Mr. Benitez. Infine nessuno ricorda i fallimenti di Leonardo tipo la sconfitta con lo Schalke 07 e con il Milan nel derby, perso peggio che all'andata con Benitez.

Ad alcuni tifosi bianconeri piacerebbe vedere Benitez accostato alla Juventus, potrebbe essere un nome di valore, un allenatore che sicuramente ci metterebbe il 100% per dimostrare al nostro "amico senza il pallottoliere" Moratti che lui non è un tecnico scarso.

venerdì 13 maggio 2011

c'è pazienza e Pazienza

Ci hanno chiesto per anni pazienza, con la p minuscola, pazienza per tornare grandi, pazienza per fare i giusti acquisti, pazienza per lo stadio, pazienza per gli errori. Ora la pazienza sembra ancora una della richieste fondamentali di questa società che ha deciso di abbinare al leif motiv anche un possibile acquisto che di nome e di fatto fa Pazienza. Michele Pazienza potrebbe essere uno dei primi acquisti della nuova stagione, un parametro zero da inserire al posto di Sissoko nello scacchiere bianconero. Un Sissoko che nelle ultime stagioni ha deluso e che verrebbe sostituito dal mediano partenopeo che in questa stagione è stato uno dei migliori nel Napoli. Un buon rincalzo, non un top player, ma sicuramente un centrocampista di sostanza che potrebbe essere utile al nuovo Mister. Un acquisto a costo zero con un contratto biennale il cui ingaggio verrà pagato in parte con bonus per non gravare le finanze che saranno concentrate sui famosi 3 top plyer che i tifosi bianconeri aspettano a Torino. Michele Pazienza, potrebbe essere però accompagnato nell'avventura bianconera dal suo "mentore". I ben informati vedono l'arrivo di Pazienza a Torino come il primo indizio dell'attivo di mister Mazzarri. Staremo a vedere, se Pazienza con la P maiuscola arriverà, fortunatamente la pazienza con la p minuscola sembra essere finita per tutti, non solo i tifosi per il discorso Farsopoli. Ci aspettiamo a breve un'azione molto forte della società, li si che la pazienza è venuta meno.

il pranzo è madrileno

E' notizia di ieri di un incontro tra l'ad della Juventus, Beppe Marotta, con il suo braccio destro Paratici responsabile dell'area tecnica bianconera, con il presidente del Real Madrid, Florentino Perez. Una notizia importante, un desajuno fondamentale per discutere di strategie e accordi. Tutti ricordano con piacere l'accordo tra Marotta, allora alla Sampdoria per portare a Genova Cassano, uno dei migliori affari qualità prezzo dell'ad ex doriano, purtroppo valorizzato male dal presidente Garrone con il regalo al Milan.

Facile capire chi possa interessare alla Juventus: Benzema, Higuain, Diarra, e le ultime voci su Garay, ma anche Xabi Alonso, tutti giocatori di valore e che sicuramente potrebbero portare valore aggiunto alla rosa bianconera. Su Lassana Diarra e Benzema gli indizi maggiori. Benzema sarebbe quel grande bomber internazionale di spessore, mentre Diarra, sarebbe il naturale sostituto di Sissoko o Felipe Melo in caso di partenza di uno dei due.

Dall'altra parte della barricata un pallino di Mourinho: quel Chiellini sempre apprezzato o magari Amauri che nell'ideale dello Specialone potrebbe sostituire Adebayor come bomber di scorta.

Staremo a vedere: che Marotta riesca a far fruttare il desajuno con un grande colpo Real?

si è svegliato Galliani

Abbiamo assistito ieri, con la votazione per la definizione dei bacini di utenza a una spaccatura netta di cui parliamo da almeno 1 anno. Ne parlavamo da un anno perchè eravamo consapevoli che la Legge Melandri era stata fatta senza cognizione di causa. Era stata fatta senza indicare quali fossero i paletti e le regole per definire in modo chiaro i bacini di utenza. Era stata fatta nel 2006 sull'onda di Farsopoli quando le decisioni venivano prese quasi senza pensare. Oggi in molti parlano e dicono che il sistema Italia con la contrattazione collettiva si adegua alle altre realtà come Bundesliga, Premier, Liga e Ligue1, vero ma nessuno ha considerato la conformazione alquanto diversa della tifoseria italiana che è molto diversificata e delocalizzata. Che nelle altre nazioni esiste un'equilibrio dei ricavi con fonti da stadio, merchandising tutelato e che in questi paesi i media e i ricavi advertising sono maggiormente equilibrati e non tv oriented come in Italia. Insomma non è stato fatto uno studio di settore adeguato.

Le difficoltà della valutazione dei bacini di utenza, che onestamente è molto difficile da fare, riporta alla guerra tra piccole e grandi. Dare di più ai piccoli per togliere alle grandi sta portando a conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti, vale a dire la poca competitività delle grandi in Europa e il livellamento verso il basso del calcio italiano.

Ieri Agnelli ha detto: "Dobbiamo porci delle serie riflessioni, abbiamo le cinque squadre che investono di più nel sistema calcio e che rappresentano il 75% dei tifosi che si trovano in maniera precostituita sempre a subire sempre le conseguenze degli altri. Viviamo un momento di estrema difficoltà, dove le società che non investono decidono del futuro del calcio italiano".
Le parole di Andrea Agnelli erano state precedute da quelle di Galliani: "Beretta se ne assumerà le responsabilità anche patrimoniali. Smentendo se stesso, dopo essersi astenuto nell'ultimo consiglio, ora si è schierato con una delle parti. È un presidente da tempo lavora a Unicredit da mattina a sera e in Lega non c'è mai. Ognuno nella vita fa ciò che vuole ma si assume le responsabilità".

Fortunatamente si è svegliato anche Galliani che con Giraudo aveva capito almeno 10 anni fa come gira la ruota del sistema. Un sistema che rischia seriamente di scoppiare, dove c'è un presidente di Lega che lavora in Unicredit in chiaro stato di conflitto di interesse (indovinate voi come e perchè)... c'è una spaccatura senza regole, c'è un incremento di ricavi che ha giovato solo ai piccoli e dove ciliegina sulla torta è stato il fallimento di Dhalia ha testimoniato che una tv senza le grandi fa una e una sola fine.

cimitero di elefanti

Nei mesi scorsi avevamo scritto: "niente pirlate su Aquilani". Purtroppo oggi come oggi la situazione è più ingarbugliata che mai e la Juventus non eserciterà l'opzione di acquisto a 16 milioni entrando nella pericolosa dinamica d'asta che prevede entrare anche i concorrenti, primi tra tutti Milan, Inter e Roma. Sarà difficile per i bianconeri spuntare un prezzo migliore di 15 milioni.

Il giocatore visto a sprazzi andrebbe confermato. Aquilani è stato uno dei pochi a offrire continuità di rendimento e per la prima volta non ha subito infortuni di rilievo. In una squadra con il centrocampo a tre e senza problemi di copertura il suo apporto potrebbe diventare certamente ancora più determinante.

Vi parliamo di Aquilani perchè ci sembra sempre più certo che Aquilani si possa alternare con Andrea Pirlo nella linea mediana bianconera. Il risparmio sul giocatore romano verrebbe investito sul quasi ex milanista.

Costo dell'ingaggio quasi uguale con un triennale da 3/3.5 milioni di euro a stagione e risparmio del cartellino da investire su un altro mediano (vedi Montolivo) all'interno di un'operazione di scambio giocatori. Tutto bene, tutto bello, se non che Pirlo ha 32 anni, è un campione indiscusso con ben dieci stagioni vissute da protagonista e un recente scudetto in cui però non ha è stato protagonista (complici anche gli infortuni) con soltanto 16 presenze e 1 gol per lui in campionato quest'anno.

Un po pochino, anzi troppo poco per definirlo un top player. La Juventus non è un cimitero di elefanti. Ci vogliono giovani campioni, non campioni che ormai possono offrire forse 1-2 anni di livello, dove il forse è relazionato agli infortuni. Un giocatore come Pirlo sarebbe perfetto in una rosa completa come alternativa di lusso da far giocare nelle coppe e per insegnare ai giovani cosa vuol dire essere campioni. Questo è il ruolo che ci aspettiamo per l'eventuale arrivo di Pirlo, porlo come uomo immagine da porre sulla bandiera per la piazza sarebbe un grave errore, paragonabile a quello dell'arrivo di Miroslav Klose. Per fortuna la Juventus non è un cimitero di elefanti... speriamo che la cosa sia chiara a tutti.

giovedì 12 maggio 2011

LA JUVENTUS NON E' UN CIMITERO DI ELEFANTI

Nei mesi scorsi avevamo scritto: "niente pirlate su Aquilani". Purtroppo oggi come oggi la situazione è più ingarbugliata che mai e la Juventus non eserciterà l'opzione di acquisto a 16 milioni entrando nella pericolosa dinamica d'asta che prevede entrare anche i concorrenti, primi tra tutti Milan, Inter e Roma. Sarà difficile per i bianconeri spuntare un prezzo migliore di 15 milioni.

Il giocatore visto a sprazzi andrebbe confermato. Aquilani è stato uno dei pochi a offrire continuità di rendimento e per la prima volta non ha subito infortuni di rilievo. In una squadra con il centrocampo a tre e senza problemi di copertura il suo apporto potrebbe diventare certamente ancora più determinante.

Vi parliamo di Aquilani perchè ci sembra sempre più certo che Aquilani si possa alternare con Andrea Pirlo nella linea mediana bianconera. Il risparmio sul giocatore romano verrebbe investito sul quasi ex milanista.

Costo dell'ingaggio quasi uguale con un triennale da 3/3.5 milioni di euro a stagione e risparmio del cartellino da investire su un altro mediano (vedi Montolivo) all'interno di un'operazione di scambio giocatori. Tutto bene, tutto bello, se non che Pirlo ha 32 anni, è un campione indiscusso con ben dieci stagioni vissute da protagonista e un recente scudetto in cui però non ha è stato protagonista (complici anche gli infortuni) con soltanto 16 presenze e 1 gol per lui in campionato quest'anno.

Un po pochino, anzi troppo poco per definirlo un top player. La Juventus non è un cimitero di elefanti. Ci vogliono giovani campioni, non campioni che ormai possono offrire forse 1-2 anni di livello, dove il forse è relazionato agli infortuni. Un giocatore come Pirlo sarebbe perfetto in una rosa completa come alternativa di lusso da far giocare nelle coppe e per insegnare ai giovani cosa vuol dire essere campioni. Questo è il ruolo che ci aspettiamo per l'eventuale arrivo di Pirlo, porlo come uomo immagine da porre sulla bandiera per la piazza sarebbe un grave errore, paragonabile a quello dell'arrivo di Miroslav Klose. Per fortuna la Juventus non è un cimitero di elefanti... speriamo che la cosa sia chiara a tutti.

mercoledì 11 maggio 2011

TASTIERA VELENOSA: SE UNO NON RISPONDE CHE FAI?

Da ieri si attanaglia nei tifosi bianconeri un grande dubbio: che faranno a Torino quando si accorgeranno che dalla Federazione non otterranno una risposta? Ormai è chiaro, almeno a noi, che se la Federazione non ha risposto in 365 giorni, non risponderà a breve e perchè dovrebbe farlo? Per quale motivo dovrebbe ammettere di aver sbagliato tutto e che Farsopoli è stato un processo sommario, che nemmeno Robespierre, Danton e Marat avrebbero mai fatto? Per quale motivo dovrebbero svegliarsi dall'oggi al domani e cercare di cambiare la storia, magari finendo in un pericoloso vortice di risarcimenti?

Non vogliamo fare i Cassandra della situazione, ma le carte in tavola sono chiarissime. C'è un esposto chiaro, depositato ormai un anno fa, c'è una società che chiede parità di trattamento e c'è una Federazione che sembra aver cambiato numero telefonico, dopo aver riattaccato la comunicazione più e più volte.

Cosa fa generalmente una persona se l'altro non risponde? Le soluzioni sono semplici: o richiama e insiste, oppure interrompe le comunicazioni e sceglie un altro interlocutore.

A noi, la situazione sembra semplicissima: o insistere e chiedere e pretendere una risposta dando una deadline chiara o rivolgersi ad altri enti: Uefa...perchè no? Li c'è una persona che si chiama Michel Platini... restarà insensibile? Il numero se volete lo troviamo noi.

AIUTATELI COME DELNERI...

Delneri ci sembra al capolinea. Purtroppo i numeri impietosi parlano per lui. I pessimi risultati in casa hanno offuscato i buoni risultati in trasferta. Le strisce positive sono state cancellate da quelle negative. Insomma, non si vede la mano dell'allenatore, non si sono visti miglioramenti. Si vedono gesti, movimenti ma con poca convinzione. Purtroppo la squadra non è riuscita a prendere la mentalità dell'allenatore e ci sono stati troppi alti e bassi anche all'interno della stessa partita.

Delneri pagherà, come giusto che sia. Ma pagherà non per altro, ma perchè ha fallito tutti gli obiettivi. Non ha centrato la Champions, non ha fatto una buona Coppa Italia e nemmeno una buona Europa League. Insomma se fallisci tutto non puoi pretendere di essere confermato. Oltretutto alcune vittorie non sono nate con il gioco ma con la casualità.

Detto questo va sottolineato un elemento fondamentale: la coesione società-allenatore. Abbiamo apprezzato la voglia di dare stabilità anche nei momenti bui e nelle difficoltà. Ci aspettiamo e pretendiamo la stessa coesione anche per la prossima scelta in panchina.

Che sia Mazzarri, Conte, Mancini, Villas Boas o Van Gaal, ci aspettiamo lo stesso trattamento. In questi giorni circolano tante voci: l'ultima quella di un incontro segreto con il manager di Van Gaal Apollonius Konijnenburg.

L'olandese è sicuramente una scelta molto affascinante. Van Gaal è un tecnico preparato di livello che ha fatto ottime performances, sicuramente un vincente. Purtroppo a volte ha fallito, ma quale allenatore non conta fallimenti? A noi piacerebbe sicuramente come opzione, ovviamente aiutato da qualcuno che gli possa far conoscere bene le realtà italiane che non tutti conoscono. Se fosse Van Gaal bisognerebbe dargli un forte sostegno, un pò come fece il Bayern l'anno scorso che lo sostenne nel momento più difficile, portandolo poi alla conquista di scudetto, coppa di Germania e finale di Champions...

Marotta, Paratici e Andrea Agnelli sapranno stare vicini al nuovo mister come sono stati vicinia Delneri?

DOPO IL 20..IL 40


Continuiamo anche oggi nell'impietosa analisi numerica di questa stagione bianconera. Ieri vi avevamo invitato a giocarvi il 29, oggi ci aggiungiamo il 40. Perchè il 40? Perchè 40% è il dato impietoso e innegabile della percentuale di vittorie di questa Juventus targata Delneri. Un dato basso, molto basso che pone l'allenatore bianconero ai vertici (piedi del podio) di una classifica molto negativa, vale a dire quella degli allenatori meno vincenti della storia bianconera. Al vertice di questa classifica c'è Sandro Puppo allenatore bianconero degli anni 50 con una % che si avvicina al 24%. A debita distanza la sciagurata Juventus targata Zac dell'anno passato (per lui 38% di vittorie). Dopo di loro ecco Federico Munerati (allenatore degli anni 40) e il nostro Delneri. Per loro un deludente 40%. Dietro di loro tutti gli altri. Tra i recenti Ferrara 48%, Ranieri 49%, Trapattoni 54%, Ancelotti, 55%, Lippi 56%, Capello 65% e Deschamps 70%. Su Dechamps grava la variabile Farsopoli e serie B, ma il divario dalle grandi Juventus è impressionante, come il divario da altri allenatori come Ranieri e Ferrara. Rifletta bene chi dice che questa stagione non è così negativa. I tifosi bianconeri erano soliti identificare le peggiori stagioni della storia con quella di Marchesi e Maifredi (a parte l'anno scorso), ma da quest'anno potrebbero cambiare punto di riferimento, purtroppo verso il basso.

Insomma, questa Juventus dovrebbe andare a vedere anche questi numeri e come sono impietosi. Impietosi e lo ripetiamo riferendoci al 29 di ieri, anche per chi si permette di contestate i numeri 29 e 28, scudetti meritati e suffragati nuovamente da queste statistiche, purtroppo per il nostro amico Massimo a cui stiamo procurando il pallottoliere, la matematica non è un'opinione.

martedì 10 maggio 2011

Giocatevi il 29....

Se oggi vi diciamo che 29 è il numero del giorno, vi verrebbe in mente il numero degli scudetti bianconeri. Eh si, sono 29, lo dice il sito della Juventus, lo dice la storia, lo dice il blasone. Non lo dice Massimo Moratti, perchè non ha il pallottolliere, ma state tranquilli, abbiamo provveduto a mandarglielo a casa. Sono 365 giorni che aspettiamo un esposto... nelle stanze dei bottoni ormai la Juventus conta come il due di picche, ma questa è un'altra storia.. Non vogliamo parlare di scudetti, il 29 oggi è un numero grottesco per altri motivi. E' il numero dei gol subiti in casa dalla Juventus in questa stagione. 29 gol... tantissimi in 18 partite, fanno 1,6 gol presi a partita. Praticamente chi va allo stadio è sicuro di vedere un gol avversario e se va male... magari 2. Ma la cosa più grottesca è che con 29 gol questa squadra è la peggior difesa casalinga in casa del campionato (strano che la stessa sia la seconda miglior difesa in trasferta dopo il Milan). Ma come mai succede questo? Semplice... la risposta. Questa squadra vince quando non ha l'obbligo di vincere e va in crisi (ben 12 quest'anno) quando deve portare a casa il risultato. Ormai gli indizi sono prove: Catania e Chievo sono partite uguali. Quella con il Bologna un'altra e anche quelle con il Bari e il Brescia sono state vittorie sofferte (con squadre non di primissimo piano).Questa squadra ha dato il meglio quando non aveva obblighi. A Roma con Lazio e Roma, a Milano, con il Milan.

Questa squadra ha molte lacune. I centrali sono di buon livello, i portieri pure, sugli esterni abbiamo dubbi, ma non è solo colpa loro. La colpa è di tutti, del pacchetto. Perchè se prendi un gol, ma poi commetti errori come quelli sulla ribattuta del palo, quelli sono errori di lucidità e prontezza di squadra, di reparto. Facciano pensare questi 29 gol presi. I giocatori vanno presi in attacco per eccitare i tifosi, ma se poi prendi 29 gol in casa non serve prendere altri 5 attaccanti, serve prendere gente che sappia metterci il carattere, la voglia, la determinazione. Servono i leader. La Juventus passata prendeva i leader alla Deschamps, alla Conte e li metteva in campo. Serve gente che sappia portare a casa i tre punti...e sappia fare da allenatore in campo, perchè poi in campo vanno quegli 11 e puoi avere anche Copperfield in panchina che fa le magie, ma se poi in campo nessuno usa la bacchetta, uscirà sempre come numero magico il 29...

gli anni....d'oro...

"Stessa storia stesso posto stesso bar, stessa gente che vien dentro consuma poi va ... non lo so che faccio qui esco un po' e vedo i fari dell'auto che mi guardano e sembrano chiedermi chi cerchiamo noi".

Senza ricordardare gli anni d'oro...della Juve che ormai sembrano lontani... stasera c'è grandissima amarezza. un'amarezza enorme come le speranze che non ci sono più. Amarezza come le situazioni che si ripetono, stessa storia... stesso posto..stesso stadio... stessi errori. Qui tutti i giocatori avversari delle piccole squadre consumano e poi se ne vanno via felici.

I tifosi bianconeri si chiedono sonoramente che ci fanno ancora certi giocatori alla Juventus, che ci fa ancora Delneri sulla panchina e soprattutto ci chiediamo chi staranno cercando da mettere sulla panchina. Ci vuole gente di spessore... i nomi i Wenger, i Lippi, i Benitez, forse i Mazzarri. Questa squadra ha poca personalità, poco carattere. Delneri non è riuscito a trasmettere il suo carattere alla squadra. Abbiamo visto un carattere a sprazzi.... troppo poco... ci rimane solo il ricordo di quegli anni.

lunedì 9 maggio 2011

CIAO ROBIN HOOD

Ciao...sai cosa vuol dire ciao... vuol dire un altro come te... anche se speriamo meglio per il futuro. Con questo pareggio contro la squadra del suo passato Delneri certifica che non è adatto a sedersi su questa panchina. Una squadra che ha mostrato dalla prima all'ultima partita nessun miglioramento. Dopo il 2-0 una squadra che invece di amministrare e portare a casa il risultato è incappata nelle solite amnesie, chiudendo in anticipo un'annata che definite indecente è poco.

Un'annata che ha visto momenti di euforia come le vittorie con Milan, Inter, Lazio e Roma e delusioni amarissime come le sconfitte di Lecce, i pareggi con Cesena, Catania, Chievo.....insomma una onlus Juventus con le piccole. E' il momento di dire basta a questo Robin Hood della panchina che ha rubato punti alle grandi per darle alle piccole. Insomma... siamo ai titoli di coda. Non è possibile vedere quello spettacolo indecente del fine partita. Dispiace per Marco Motta ma non è possibile non saper battere una rimessa laterale...Chi non è da Juve si faccia da parte.. a partire da Robin Hood..