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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

venerdì 29 aprile 2011

A CHI PIACE DE COUBERTIN?

"La famiglia Agnelli continuerà a essere in primo piano nella Juventus, ma chiederà una maggiore partecipazione dei tifosi".

"Il messaggio ai tifosi e a me stesso è di grande fiducia nella Juventus. Dipende anche da tutti noi tifosi, nello stare vicino e nel sostenere la Juventus".
John Elkann ieri ha parlato di piano industriale e nuovi investimenti conformi alla politica e alle nuove leggi di Fair Play Finanziario. Frasi importanti ma in un certo senso un pò preoccupanti. Si richiede e si pone importante la partecipazione dei tifosi e del territorio. Ma cosa muove la partecipazione? Rispondiamo subito: la passione. E cosa alimenta la passione? Le vittorie o quanto meno il poter lottare per le vittorie perchè perdere sempre scoccia a chiunque.

Nemmeno i più "de coubertiniani" potrebbero sostenere che perdere fa piacere, anche perchè non è sicuro che la frase "l' importante non e' vincere, ma partecipare" sia stata pronunciata da De Coubertin. Infatti,lo stesso De Coubertin quando la pronuncio' alla vigilia dell' Olimpiade di Londra del 1908, si guardo' bene dall'attribuirsene la paternita', accreditandola invece a un non meglio identificato vescovo di Pennsylvania, quindi non credo che nessuno approvi una partecipazione incondizionata con obiettivi da Europa League.

Oggi i tifosi bianconeri si sentono poco propensi a quei sermoni. L'obiettivo è la risalita e per ottenere la partecipazione che richiede John Elkann servono poche cose ma chiare.

1- una squadra di livello e almeno 3-4 campioni per creare entusiasmo.

2- un allenatore capace e di carisma: in pratica un vincente e non ci sembra che i Ranieri i Delneri e compagnia abbiano questo curriculum...

3- un piano che veda la Juventus riaffermarsi a livello nazionale e con le istituzioni (rispetto arbitrale, rispetto degli esposti, rispetto sui diritti tv che devono riflettere veramente lo specchio dei tifosi italiani e degli ascolti reali e non presunti)

4- un piano di valorizzazione del brand a livello internazionale. In questi giorni Di Benedetto parla di un brand AsRoma internazionale. Ma se ne parla Di Benedetto, perchè non ne può parlare la Juventus che ha un progetto stadio ormai alle porte e un appeal che è 10 volte tanto quello della Roma?

Su queste semplici basi lo sforzo e la partecipazione dei tifosi non sarà un'utopia ma diventerà realtà. Se la proprietà non da il 100% perchè dovrebbero farlo i tifosi?

2 commenti:

  1. Splendido articolo, concordo su tutto. La proprietà la smetta di dire sciocchezze e si dia da fare, anziché pensare solo a come spillarci soldi.

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  2. Caro Pavan, dopo l'assemblea di Exor è finalmente ufficiale: l'erede ha deciso che la Juventus, come noi la conosciamo, è finita.
    Tutti i veri juventini dovrebbero immediatamente dare corso ad azioni clamorose: quelli in società (A. Agnelli, Nedved ed altri che non hanno rinnegato il passato) a dimettersi; il gruppo storico a smettere (Del Piero) o a chiedere la cessione (Chiellini, Buffon); gli azionisti a vendere le azioni in loro possesso; i tifosi a non andare allo stadio; gli spettatori a non rinnovare gli abbonamenti sky. A questo isulso soggetto serve qualche sano, pubblico schiaffo.

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