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venerdì 10 settembre 2010

GLI SCIOPERANTI IN FERRARI DELLA DOMENICA POMERIGGIO

Era nell'aria, ieri è arrivata la posizione ufficiale dell' Assocalciatori, che ha proclamato una giornata di sciopero per protestare contro la posizione della Lega di A sul rinnovo del contratto collettivo, sciopero proclamato nel turno del 25-26 settembre, partita di Juventus-Cagliari. Saranno pronti i tifosi della Juventus a vedere in campo eventualmente i primavera? Fosse così, sicuramente la Juventus partirebbe avvantaggiata, (benedetto sciopero e avanti Mister Bucato...) visto i sontuosi acquisti in campo giovanile. Li si che si è preso un bomber da 20 gol a stagione. I tifosi saranno pronti ad acclamare le gesta di Bianconi?
A parte l'umorismo queste le parole di Massimo Oddo, portavoce dei giocatori "Le squadre di serie A non scenderanno in campo in occasione della quinta giornata di campionato prevista per il 25 e 26 settembre". "La Aic in perfetta sintonia con le squadre di serie A, ha deciso che queste non scenderanno in campo nella quinta giornata di campionato di serie A del 25 e 26 settembre contro la richiesta di introduzione di un nuovo regime contrattuale" da parte della Lega di serie A che, secondo l'Aic, comporterebbe "la carenza più assoluta di ogni forma di tutela" dei calciatori.
Il dibattito è molto serio e vede da una parte Lega Calcio e società e dall'altro l'associazione. Motivi del contendere tanti. I punti più spinosi sono otto: tra cui uno innovativo: a parità di stipendio, i giocatori non potranno rifiutare di essere ceduti in un'altra squadra, quindi niente rifiuti per Grosso (Juventus), Donadel (Fiorentina) e Julio Baptista (Roma) e nel passato Poulsen, Tiago, ma anche lo stesso Diego.

Il dibattito su questo punto è importante: è giusto tutelare la società o il calciatore. E' giusto tutelare chi page il calciatore, o evitare che il calciatore sia un pacco postale spostato di qua e di la. Non facile come dibattito. Sicuramente i calciatori, che prendono cifre importanti sono "privilegiati", rispetto ad altri, ma è giusto anche tutelarli. Egoisticamente, dispiace che chi ne va di mezzo, siano sempre i tifosi che non potranno assistere allo spettacolo e quindi saranno costretto ad andare a vedere il recupero delle partite in mezzo alla settimana con eventuali permessi e costi di conseguenza.

Di questo non ne parla nessuno. A mio avviso, una via di mezzo, sarebbe possibile, del resto le vie economiche e legali sono infinite o no?

Altro punto cardine riguarda il discorso fisso e variabile. Le società vogliono un fisso, poi il resto a rendimento: anche qui grandi dibattiti, ma in questo caso direi che vige la legge di mercato. Puntare ad obiettivi di gruppo può aiutare a responsabilizzare i giocatori e la squadra no? Si avrebbero meno fallimenti.

Altri punti spinosi sono la tutela sanitaria e i fuori rosa perché rifiutano il trasferimento. Sulla tutela sanitaria c'è scontro perché i club non vogliono più che i giocatori si possano curare da soli (molti a Torino si chiedono ancora di Andrade e sulle sue cure, non miracolose). Il sindacato, infine chiede maggiori tutela per i fuori rosa (vedi casi Pandev e Ledesma). Insomma, molta carne al fuoco.

I tifosi sono curiosi: già si immaginano fuori da San Siro, Robinho, Ibrahimovic, Pato e Ronaldinho con il cartello e il megafono pronti a gridare tutti insieme "Lotta dura senza paura", magari vestiti di rosso. Ma non erano i fantastici quattro della società, ora si rivoltano? Ve la immaginate la reazione del Presidente?

Al tempo stesso sono perplessi: ve li immaginare degli scioperanti che arrivano non su utilitarie ma su Maserati, Ferrari, Mercedes e Bmw?

Difficile da crederci e forse irrispettoso per chi sciopera sul serio e non arriva a fine mese. Curioso sarà vedere da che parte si schiereranno gli spettatori e anche le tv che riceveranno un danno economico non indifferente.



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