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sabato 28 agosto 2010

Quelle parole ben spese

Efficienza, rinnovamento, amore e passione
Dall'intervista di Andrea Agnelli rilasciata a Sky compaiono quelli che sono quattro importanti fattori nel pensiero di molti tifosi.
Ritengo l'intervista molto emozionante, nel senso che trasmette sicuramente qualcosa che ti arriva diritto al cuore.
Trasmette la voglia di ricominciare dopo una stagione nefasta, trasmette attaccamento ai colori e soprattutto trasmette il legame con il passato e anche con la gestione più vincente della storia bianconera 1994-2006.
Il fatto che non si voglia rinnegare il passato lo considero l'elemento principale.
Le parole su Giraudo, poi, sono una reale consapevolezza che questa nuova gestione cercherà di riprendere quella strada che era vincente e che secondo noi, non come dicono altri, è stata ottenuta con vittorie oneste e sul campo.
Nel cuore dei tifosi, rivedere certe immagini porta un pò di malinconia.
Per tutti i tifosi sarebbe bello, rivivere quello che è stata la Juventus dal 1994 in poi, solo per citare la storia recente, però allora (nel 1994) anche se ci fu una rivoluzione si tennero in rosa alcuni campioni come Vialli, Ravanelli, Baggio, poi ceduti ma quando erano già sulla soglia della trentina. Oggi come oggi alcune cessioni ci sono state, c'è stato il ringiovanimento generale e la riduzione dei costi, ma forse mancano i campioni che c’erano allora (la Juventus aveva vinto una Coppa Uefa con Trapattoni). I tifosi sono preoccupati, alcuni parlano di ridimensionamento, altri invece dicono che la storia della Juventus è quella dei Di Livio, Torricelli, io sto nel mezzo, nel senso che mi piace la Juventus italiana e umile ma mi anche almeno un campione, dopo Marotta, che ritengo anche io un campione, se volete il nostro Gianluca Vialli fuori dal campo per rievocare il passato...
Personalmente ritengo che la Juventus debba essere un mix di giocatori di classe e di grandi uomini. Come dice giustamente Agnelli il gruppo è fondamentale.
In tifosi sperano, sentendo queste parole che gli obiettivi prefissati possano essere raggiunti. Ovviamente sperano di vincere, magari non subito ma entro i prossimi due/tre anni. Per quest'anno gli piacerebbe tornare in campo a testa alta e soprattutto rivedere la storia del passato recente non calpestata.
Parole come quelle di Moratti dei giorni scorsi non possono essere accettate. Le istituzioni devono capire che la storia del recente passato è stata una storia pulita che va chiarita e anche rapidamente. L'obiettivo, quindi, se sul campo è lottare per i vertici almeno fino alla fine, fuori dal campo deve essere la restituzione o comunque la revoca di quegli scudetti assegnati senza motivo ad altri e far rivivere negli occhi e nel cuore dei tifosi la passione.
Vedere a fine agosto delle trascrizioni che ancora non sono arrivate dovrebbe far pensare, a livello istituzionale e di peso politico attuale della Juventus.
In ogni caso, da questa Juventus i tifosi si aspettano i fatti dopo le parole.
A partite proprio da domani...ore 18,00, prima tappa per ritornare a essere la JUVENTUS.


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