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venerdì 16 luglio 2010

NO AI PROCLAMI, SI AI FATTI


Abbiamo accolto con piacere le parole di ieri del capitano.
Parole di orgoglio (ma non ne dubitavamo), che esprimono grande voglia di rivalsa per dimostrare che la Juventus vale di più dell'Europa League e che deve tornare dove le compete, non con i regali, ma con il sudore e il lavoro.

“Io credo che il pensiero comune di tutti noi non sia riferito a un obiettivo particolare, quindi scudetto, Coppa Italia, Europa League. Non credo sia quello il punto nostro di arrivo o quello a cui dobbiamo pensare. Noi dobbiamo concentrarci sul fatto di tornare ad essere Juventus sotto tutti i profili e arrivare a fine anno orgogliosi - giocatori, staff, società, tifosi - di quello che abbiamo fatto. Questo dev'essere a mio avviso il punto focale della nostra stagione. E basta”.

Quindi, sembra finita l'era dei facili proclami, come l'anno passato. Meglio far parlare il campo che è l'unico giudice.
I tifosi che l'anno passato sono andati sopra le righe in più di un'occasione, sperano che vecchi e nuovi possano interpretare al meglio lo spirito che la Juventus incarna, vale a dire lottare dal primo all'ultimo minuto e uscire dal campo tra gli applausi.

Un unico obiettivo quello del capitano che coincide anche con lo spirito dei tifosi: "Da qui a quando lascerò la Juve voglio tornare a vincere qualcosa. È una cosa che mi porto dietro da quando siamo andati in B”.

Ai tifosi piacerebbe che lo spirito di Marotta "non si vice solo con i soldi", possa essere un motto futuribile.

Infine Del Piero ha anche detto qualcosa sul "solito tema caldo" alias Calciopoli: "Cosa mi aspetto dopo l'uscita delle nuove intercettazioni? Niente in particolare. Non so cosa rispondere. Voglio pensare al momento attuale. Viviamo il nostro momento e basta. Ne ho già parlato di questo argomento, di come sento miei quegli anni e quegli scudetti. ln qualche modo appartiene al passato e voglio che stia lì".

Bhe, che Del Piero non si aspetti nulla in un certo senso incarna lo spirito di molti tifosi. Purtroppo la lentezza della giustizia sportiva, raffrontata alla velocità del passato non illude nessuno. Avere delle aspettative di giustizia porterebbe alla stessa conclusione delle aspettative dell'anno passato, cioè una grossa delusione.
Meglio pensare al presente, anche se un occhio al passato c'è sempre, perchè tutti sanno quello che è successo e perchè vinceva la Juventus di Capello, quando i proclami non si facevano perchè la squadra intimoriva gli avversari fin dagli spogliatoi.

1 commento:

  1. Leggo in giro che qualche tifoso non ha accolto bene le dichiarazioni di DP in tema Farsopoli...alcuni si aspettavano maggior partecipazione e una presa di posizione netta o quanto meno in linea con l "equità di giudizio"...naturalmente questa dichiarazione è stata il motivo per far partire la solita ridda di offese e maldicenze su Del Piero...la sua posizione in seno alla tifoseria si sta facendo sempre più scomoda e proprio non riesco a capire e accettare perchè ci se la rifaccia su di lui che si è guadagnato il ruolo di bandiera sul campo e qualche volta anche davanti ai microfoni...

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