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venerdì 2 luglio 2010

krasic, ancora possibile...

Il sito Sport Blic, riporta le ultimissime parole di Milos Krasic, gli chiedono del futuro, Manchester City, Juventus, Fenerbahce. Il campione serbo ha deciso di utilizzare gli ultimi giorni di vacanza per tornare a Mosca e parlare direttamente con i dirigente del CSKA di Mosca e chiarire le sue intenzioni.

Da Mosca a Torino: Milos Krasic "Non abbiamo ancora deciso, il mio grande desiderio è l'Italia, il cuore mi batte per la Juventus, però, ho un contratto con il CSKA, e lui decide"

Quanto sei in questo momento vicino o lontano della partenza da Mosca?

"Ho espresso un desiderio di andare, sono sei anni al club, spero che la dirigenza del CSKA abbia capito le mie intenzioni".

C'erano notizie che parlavano di un ultimatum:o Juventus o partenza solo dopo la scadenza del contratto?

" Nessun ultimatum non è quello il problema. Non sono a posto le condizioni del club con cui ho un contratto, ho solo detto loro che vorrei proseguire la mia carriera alla Juventus. Essi, come è normale, hanno fatto i loro calcoli, cercando di ottenere il più possibile".

Manchester City ha offerto più soldi al club della Juventus?

Conosco l'interesse del Manchester City, ma con tutto il rispetto per la squadra inglese e l’allenatore Mancini, vorrei continuare la mia carriera a Torino. Non voglio, ovviamente, sottovalutare o addirittura il club inglese, dico solo io mio desiderio.

Se ti sposti a Manchester potrai essere più vicino al tuo compagno di squadra Jovanovic?

E’ vero, ma ho l’intenzione di andare in Italia. Vedremo, se l’offerta del Manchester City è pensate, perché non sedersi al tavolo e parlare. Martedì o Mercoledì sarò a Mosca e incontro i dirigenti del mio club.

Sei riuscito a recuperare psicologicamente dalla uscita dal Mondiale?

Sono riuscito a non pensarci, anche se è difficile, è un pensiero ricorrente. Si consiglia di alzare la testa, trarre lezioni e andare avanti. Smetteremo ad agosto, quando di nuovo ci raduneremo per una partita amichevole contro la Grecia. Abbiamo bisogno di pensare positivo, perché a settembre c’è il girone di qualificazione per i Campionati Europei -


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