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sabato 3 luglio 2010

IL TRIONFO DEL COLLETTIVO



Ce l'aveva mostrato l'Olanda ieri, l'ha confermato la Germania oggi, il collettivo può battere i singoli. Per vincere nel calcio ci vuole cuore e ci vogliono giocatori che sappiano adattarsi alle situazioni. Ci vogliono ottimi giocatori, ma si può anche non avere la stella assoluta per vincere, se hai un sistema di gioco che supporta bene la manovra.
Il modo di giocare della Germania, dove i giocatori facevano i giusti movimenti e si davano una mano a vicenda ha dimostrato questo.
Una lezione importante, anche per i tifosi e anche per i nostri "soloni" del calcio.
Non penso che in Germania metteranno i limiti ai giocatori non comunitari che si vogliono mettere oggi in Italia, ma da loro c'è oggi solo da imparare. Hanno saputo creare una nazionale multietnica, hanno saputo portare e coltivare talenti, hanno saputo coltivare l'Europa League e scalare le posizioni nel ranking.
Sono ripartiti dalla sconfitta del 2006 con l'Italia e grazie anche a un pizzico di fortuna con l'Inghilterra stanno costruendo qualcosa di importante.
Il calcio tedesco, di cui il Bayern è stata l'espressione in Champions ci sta rapidamente sorpassando. Non volendo essere polemici, guardate come hanno anche gestito i loro scandali (corruzioni arbitrali ed altro...), quasi in silenzio ma con punizioni certe e per i responsabili.
In Italia il pressapochismo regna sovrano.
Vedere la Merkel in tribuna che esulta mette tenerezza e fa quasi pensare...sarebbe bello un giorno vedere un politico italiano fare lo stesso senza cadere in dibattiti politici.
Come siamo indietro rispetto alla Germania, oggi.
Chissà se la strada giusta sia quella della Juventus che riparte dall'entusiasmo di Pinzolo e sembra voler accantonare grandi nomi in virtù del collettivo.
Noi rimaniamo convinti che sia una strada percorribile, ma che serva comunque qualcuno in grado anche di saper cambiare gli equilibri.
Vedremo se saremo accontentati, nel frattempo ci godiamo l'entusiasmo di Pinzolo.

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