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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

lunedì 31 maggio 2010

E' IL MOMENTO OK..PER...IL BUDGET


Qualche anno fa c'era un programma dal titolo "Ok il prezzo è giusto", lo conduceva una volta il compianto Gigi Sabani e poi Iva Zanicchi.
Dovessimo sintetizzare le parole di Blanc di ieri a Sky, potremmo dire... "è il momento ok di....e poi dire... "...ok il budget è giusto".
Nella sua chiaccherata l'ad bianconero ha parlato di mercato, stagione e molto altro.
"Metteremo il budget giusto ma quale sia questo budget non lo comunichiamo. Marotta e il suo staff sono al lavoro per portare a casa i giocatori giusti. Proclami non ne facciamo....Avremo i mezzi per fare bene in questo mercato...Tutti i grandi club europei cercano di vendere prima di acquistare e aspettano per fare il colpo giusto".

Su una cosa siamo d'accordo con Blanc, evitare il più possibile i proclami.
Sarebbe deleterio, sentire ancora quelle parole che prima parlano di campionato e poi giornata dopo giornata, prvedono un abbassamento graduale dell'asticella.
Meglio un low profile e prima dare parola al campo...

Tra gli altri temi Blanc ha parlato anche di blocco italiano: "Anche quest’anno metà del gruppo era formato da italiani. Vogliamo sempre dare alla nazionale giocatori importanti".

Blanc ha concluso poi parlando dei più e i meno della stagione.
Tra i più è riuscito a ricordare il settore giovanile, con il trofeo di Viareggio vinto...
Sicuramente vincere il Viareggio è lodevole, ma sarebbe importante, vedere anche alcuni di quei giovani inseriti in rosa.

Tra i meno della stagione, gli errori fatti: "Dobbiamo imparare dagli errori fatti quest’anno per non ripeterli nella prossima stagione. Difficile dire che cosa sia andato storto. Forse è dipeso dall’altissimo numero di infortuni: è una cosa che dobbiamo capire.

Concludiamo con le parole di Blanc sullo stadio: "...abbiamo anche fatto crescere il progetto dello stadio. Bastano dodici mesi per finirlo. I lavori sono andati avanti molto bene... il nostro sarà il primo stadio privato di una società italiana. Anche se gli Europei non sono arrivati, la Juve è andata avanti. È una struttura di qualità pensata per le famiglie. La Juve è la prima società italiana a farlo".

Su questo punto Blanc ha pienamente ragione, lo stadio deve essere il fiore allo'occhiello della Juventus, l'elemento che deve far lievitare i ricavi e dare nuove risorse alla società.
Tuttavia ci chiediamo, se il budget è veramente giusto... sarebbe bello per i tifosi bianconeri festeggiare qualcosa all'inaugurazione del nuovo stadio, magari con dei campioni, che devono inesorabilmente arrivare dal mercato in essere.
Blanc invita i tifosi ad avere fiducia in Marotta e Andrea Agnelli.
I tifosi per ora quella fiducia ce l'hanno... al 31 agosto, speriamo di poter rispondere in maniera ancora più convinta... "ok il budget è giusto!".

IL PROFETA CANNAVARO


In uno speciale che sarà prossimamente in onda su Sky, Fabio Cannavaro è tornato a parlare di Calciopoli e in particolare facciamo notare come 4 anni fa fu un vero e proprio profeta, anticipando, in parte quanto emerso negli ultimi mesi, cioè che le chiamate verso i designatori non erano solo di Moggi, ma di molti altri rappresentanti del mondo del pallone, una brutta abitudine si, ma molto diffusa… e non pratica di pochi… ma di molti… non una monarchia, ma un’oligarchia, non una cupola, ma un tetto molto ampio.
In particolare sulla vigilia di 4 anni fa Cannavaro dice "Sicuramente era una vigilia molto particolare, perché era l'inizio di Calciopoli. Allora c'era questa brutta abitudine, di chiamare i designatori, di confrontarsi con loro... All'epoca avevo detto che era una cosa diffusa, adesso sento parlare e vedo che c'erano altre telefonate, ma sta alla giustizia fare chiarezza. Di certo ormai il danno alla Juventus e a noi è stato fatto, purtroppo la società ha pagato, purtroppo fu smantellata una squadra fortissima".
"Me la ricordo bene quella conferenza. Dissi di aspettare prima di giudicare delle persone, però in quel momento lì sembrava quasi una difesa verso Moggi. E alla fine ci fu quest'attacco nei miei confronti, Moggi era il dirigente della mia società, era il dirigente della Juve. Era persona che conoscevo, che mi aveva dato molto e quindi mi sembrava giusto parlare così, ... era un sistema calcio che andava così."

Possiamo dire molte cose su Cannavaro, oggi, alcuni tifosi lo apprezzano, altri meno per quel passaggio al Real che fu visto come un tradimento. Sicuramente, però, è una persona che ha sempre detto quello che pensava e che non ha mai smesso di rivendicare come propri quei campionati, non ripudiando mai la figura di Luciano Moggi. Chissà che fine avrebbe fatto Cannavaro se Moggi non lo avesse portato alla Juventus... mah...
Personalmente la partenza di Cannavaro nel dopo mondiale mi ferì molto e da lui mi aspettavo un pochino di più quest’anno a livello di prestazioni, purtroppo è andata com’è andata ma Fabio va comunque ringraziato per le emozioni mondiali del 2006 e per quei due anni da “muro di Berlino”.
In ogni caso fa piacere la sua coerenza, sarebbe bello, per i tifosi che lui ribadisse sempre, che "fu smantellata una squadra fortissima". Mi piacerebbe sentire da Cannavaro cosa pensa di quei conflitti di interesse lampanti e del Presidente della Federazione a cui porse la Coppa del Mondo 4 anni fa. Chissà se piaccia o non piaccia lo avranno ringraziato per quella Coppa vinta anche grazie a tutti quei bianconeri presenti in squadra.
Quella è un'altra storia, purtroppo le incoerenze del mondo del pallone sono tantissime, ma fa piacere sentire che Cannavaro non ha cambiato opinione e ci piacerebbe che lo dicesse sempre più apertamente in modo da far smuovere, magari qualcuno della Federazione.... se lo dice il capitano della nazionale conterà qualcosa.... o no?


Guarda il video di Cannavaro su Materazzi

Ascolta l'intervista prima della stagione scorsa

I NOMI CHE PIACCIONO


Tra i tanti nomi abbinati a torto, o a ragione dai giornali alla Juventus, risulta evidente come ci siano nomi che piacciono di più e altri di meno, come logico che sia.
Facendo un rapido excursus tra i forum bianconeri, si nota come ci sia grande incertezza e finalmente sia i tifosi che i giornali non siano sicuri su chi possa arrivare.
Sembra di essere tornati indietro ai bei tempi, in cui il mago del mercato ti inventava il colpo a sorpresa.
Nell'attesa di conoscere chi sarà il primo colpo del mercato,facciamo una prima lista, consapevoli che poi alla fin fine anche i tifosi sbagliano: ricordiamo tutti il gran rifiuto a Stankovic, con i tifosi che volevano Xabi Alonso e alla fine arrivò Poulsen.
Difesa: tra i tifosi appare chiaro che servano almeno due centrali e due esterni, oltre alla conferma di Caceres. I nomi che piacciono: centrali Bonucci, Ranocchia e Mexes, esterni Kolarov, Drenthe, Criscito, Motta, Cassani e infine il sogno Lahm. Meno favori per i vari Jankulovski, Kalahdze, Subotic, Tasci, Gastaldello.
Centrocampo: anche qui con il gioco di Delneri servono almeno 3/4 esterni, nomi che piacciono Silva,Krasic,Vargas, mentre più tiepide le soluzioni Ziegler, Pepe e Guberti. Come regista piace più Ledesma di D'agostino.
Attacco: piacciono i nomi di Aguero e Dzeko, mentre più pallidi i favori per Pazzini. Borriello e Huntelaar, invece non trovano alcun consenso.

Per il momento non resta che attendere e osservare il gran lavoro "sottocopertura" di Marotta.

domenica 30 maggio 2010

Con quella faccia un pò così...


Con quella faccia un pò così, quell'espressione un pò così che abbiamo noi mentre
guardiamo Genova...recitava così una bella canzone di Paolo Conte...
I tifosi bianconeri potrebbero dire: "...con quella faccia un pò così, quell'espressione un pò così che abbiamo noi che abbiamo visto Fabio Capello allenare la Juventus...".
Quell'espressione un pò così, perchè la Juventus domeninava, e poi perchè quell'espressione di Capello, così intensa, così fiera era difficile dimenticarla.
Professionalità, dedizione e vittorie... una squadra solida che solo qualcuno poteva distruggere, e noi sappiamo chi.
Capello, oggi, sembra vicinissimo all'Inter e sento dire anche che alcuni tifosi non lo vogliono perchè troppo vicino in passato all'ambiente di Milan e Juve...
Bhe.. folli direi io... ce lo avessero proposto, penso che molti tifosi bianconeri se lo sarebbero messo in spalla e portato da Londra fino a Vinovo.
Invece, per chissà quale strano gioco del destino, sembra destinato ad andare all'acerrima rivale della Juventus, la squadra che si fregia in bella mostra di uno scudetto mai vinto...
Sarò curioso di vedere se quando siederà, saprà ripetere quanto detto fino ad ora, cioè che sente suoi quei campionati oppure no.
E se lo ripeterà, come sono sicuro che farà, come la prenderà la società nerazzurra?
In ogni caso, complimenti a chi lo prende, Capello porta vittorie, anche se non assicura magari il gioco champagne di Zeman, a proposito lui si che sarebbe bello vederlo sulla panchina interista, almeno per le dichiarazioni che rilascerebbe.

Fossi stato nei dirigenti bianconeri avrei fatto follie per Capello e invece no.
Se a fine luglio Capello sarà su quella panchina, le incertezze del prossimo campionato saranno poche....

Ma alla fine chi lo sa, magari ci sarà una nuova Calciopoli inventata a cambiare le cose, noi nel frattempo ci accontentiamo di sapere che per Capello quei campionati erano regolari e che la Juventus li ha vinti sul campo.
E il campo ha sempre ragione...


LEGGI LE PAROLE DI CAPELLO
"Entro due giorni chiarirò tutto con la Federazione inglese". "Le indiscrezioni di oggi, che dicono che smetterò dopo la nazionale inglese, sono solo chiacchiere".

sabato 29 maggio 2010

RISPETTO PER TUTTI

Ho letto con grande tristezza degli scontri avvenuti a Torino in occasione nella giornata di commemorazione dei 25 anni della tragedia dell'Heysel.
Sicuramente pochi, hanno fatto fare brutta figura a molti.
Personalmente penso che il dissenso verso qualcuno si può manifestare in tanti modi, sicuramente non con le bombe carta, non con gli insulti, ma solo con il dialogo.
Ieri, non era il caso di rovinare una giornata dedicata a cose ben più importanti.
Moltissimi sono i tifosi bianconeri che chiedono giustizia per Calciopoli e non ci stancheremo mai di ripetere che richiediamo una sentenza equa pari a quella del Milan, ad esempio, con tutto quello che ne consegue, risarcimenti e revoche.
Detto questo, non inciteremo mai nessuno alla violenza e non giustificheremo mai chi ne fa uso... sarà sempre condannato.
Non possiamo però accettare chi dice, come in alcuni forum e su alcune giornali, che alcuni opinionisti alzano i toni e incitano alla violenza, chiedendo alla società di battersi per i titoli vinti sul campo e chiedendo di non abbandonare quelle richieste.
Rivendicare il proprio diritto non vuol dire alzare i toni, ma lottare per la giustizia, vuol dire leggere, studiare le carte e farsi un'opinione, da confrontare con quella degli altri.
Purtroppo quando dopo 4 anni si nota come certe prove siano state occultate da qualcuno per mostrare un caso più grande di quello che era, si crea un sentimento di delusione, truffa e malcontento.

Se il calcio italiano si trova in questo stato penoso la colpa è di coloro che in 4 anni non sono stati in grado di dare credibilità al sistema con sentenze e prove che fanno acqua da tutte le parti...
Si sono create situazioni imbarazzanti, da conflitto di interessi, situazioni che non possono passare inosservate. Ci sono troppi misteri irrisolti e troppe domande a cui nessuno sa rispondere.
I risultati a livello sportivo, poi, sono sotto gli occhi di tutti.
Non era mai capitato in passato di vedere stadi senza tifosi, oppure di vedere negate le trasferte solo a certi tifosi. Il clima è frutto della situazione di incertezza e di sospetto.
Spetterebbe alle istituzioni trovare le soluzioni e dare le spiegazioni a chi le aspetta.
Nell'incertezza, sono i teppisti a fare da padrone, i tifosi, quelli veri sono altri, che continueranno a protestare in modo civile e pacato.

STOP AI FURBETTI DEL BILANCINO TRUCCATO


Il 27 maggio il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato all'unanimità le nuove norme UEFA sulle licenze per club e il fair play finanziario, proposte con il sostegno di tutti i portatori di interesse nel calcio europeo.
Un elemento fondamentale per evitare che i furbetti del pallone continuino a muoversi nell'indebitamento saltando norme della correttezza economica che per alcuni sono una base su cui muoversi.
Ci sarà una fase di transizione di tre anni – 2010, 2011 e 2012, poi l'obbligo di pareggio del bilancio, entrerà in vigore per la dichiarazione finanziaria del periodo che terminerà nel 2012, da valutare durante la stagione 2013/14 delle competizioni UEFA per club.
Michel Platini ha dichiarato: "....non è nostra intenzione punire i club ma proteggerli. Siamo completamente d'accordo con le società. La filosofia consiste nel non spendere più di quanto si guadagni".
Cosa comporterà questo:?
Innanzitutto che i ricavi diventano fondamentali e che quindi le squadre devono adeguare i costi ai ricavi...in caso contrario rischiano lo stop.
Secondo: ci sarà una stretta per le società che adesso hanno costi alti, soprattutto per ingaggi che dovranno quindi adeguarsi.
Manchester City, United, Chelsea, Liverpool con forti indebitamento dovranno adeguarsi. In Italia, la situazione non sorride per alcune squadre, le milanesi dovranno quindi ridurre i costi o incrementare ulteriormente i ricavi.
In Spagna il Real ha grandi ricavi, ma anche grandi costi... quindi attenzione.

Ci piacerebbe che chi da quindici anni rispetta queste norme fosse premiato...
Chissà se Platini, deciderà di premiare con un bonus nel ranking europeo, chi non ha mai violato queste regole....oppure se si deciderà di aiutare chi con plusvalenze e altri...giochi finanziari ha beneficiato di un aiutino...

Vedremo... sicuramente i furbetti del quartierino finanziario sono avvisati... tra un pò non si potrà più sgarrare


Di seguito tutte le norme tratte dal sito UEFA
Le norme complete sulle licenze per club e sul fair play finanziario UEFA, edizione 2010, verranno pubblicate a giugno e rese disponibili su UEFA.com. I club verranno valutati su una base di rischio, che tiene conto dei debiti, dei livelli salariali e dei seguenti pilastri principali:

• Obbligo di pareggio del bilancio: i club non devono spendere più di quanto ricavato in un determinato periodo di tempo
• Nessun debito arretrato durante la stagione, verso i club, i dipendenti e/o le autorità sociali o fiscali
• Fornitura di informazioni finanziarie per il futuro, in modo da garantire che i club possano adempiere agli obblighi successivi

L'indipendente Panel di Controllo Finanziario dei Club, presieduto da Jean-Luc Dehaene, sarà responsabile per il processo di monitoraggio, in termini di valutazione della documentazione sottoposta dai licenziatari e, se necessario, potrà richiedere informazioni addizionali
.

CUPOLE MALIZIOSE

Oggi abbiamo avuto la possibilità di leggere una nuova telefonata, rispuntata dopo 4 anni di oblio... si era nascosta bene anche questa telefonatina...che maliziosetta questa telefonatina...e che maliziosi i tifosi bianconeri... esiste solo per loro Calciopoli due...
Ascoltandola si evincono due cose, chiarissime...
Primo: De Santis, non voleva così male al Bologna se ammonisce tutti quei giocatori del Parma, sembrerebbe in modo giusto e poi conferma le squalifiche nel referto... non facendo come voleva Cinquini...
Se avesse voluto favorire il Bologna avrebbe alleggerito la posizione del Parma...
Secondo: nella cupola, che per molti non esiste...non è mai stato inserito Rosetti... eh si lui non ha mai arbitrato la Juventus... perchè di Torino...
Da questa telefonata sembrerebbe molto vicino a De Santis... perchè De Santis si e Rosetti no.
Per noi Rosetti è bravo, è uno dei migliori arbitri italiani e quindi non andrebbe inserito nella cupola... semplicemente perchè è chiaro che questa cupola non esiste...
Ogni giorno che avanza... la cupola diventa sempre più sottile e per i maliiosi è sempre più difficile accettare quello che è successo senza considerarla un'ingiustizia...
Non so se alla fine la federazione farà qualcosa... ma fino a quando non farà qualcosa sarà difficile avere l'appoggio dei tifosi bianconeri che constatano come sia facile arrivare terzi su tre ad una candidatura per l'Europeo...

Di seguito la telefonata De Santis-Rosetti


DE SANTIS - Pronto!

ROSETTI - Buongiorno, la prima telefonata del mattino, eh?

DE SANTIS - Ti senti un po’ più tranquillo eh?

ROSETTI - Meno male, va, lascia stare…

DE SANTIS - Infatti pensavo a te durante ‘a partita…

ROSETTI - Come stai?

DE SANTIS - Bene, va, tutto a posto

ROSETTI - Tutto a posto? Ho visto…

DE SANTIS - Tranquillo….

ROSETTI - Secondo me hai arbitrato molto bene, proprio bene bene bene

DE SANTIS - So’ stato un po’ troppo duro, troppo severo

ROSETTI - Mah, secondo me ci stavano tutte perfettamente

DE SANTIS - Ma chi li pensa, è venuto Cinquini: “questo è un disegno…”

ROSETTI - Disegno, sì… disegno… artistico!

DE SANTIS - Episodi non ce ne so’ stati

ROSETTI - Zero, zero… anzi… anzi, ti devo dir la verità, che la punizione quando fanno il primo gol, cioè poteva anche non starci, per dirti no?

DE SANTIS - Sì, perché gli pesta il piede…

ROSETTI - Eh eh eh, per cui…

DE SANTIS - …la scarpa

ROSETTI - No guarda secondo me hai arbitrato benissimo. Allora mi porti a fare il quarto con te, il prossimo anno a giugno…

DE SANTIS - Secondo me stavi come stavo io quando è successo Parma-Juve.

ROSETTI - (risate)

DE SANTIS - Alla fine quando è finita la partita, ho detto, dico “Com’è annata a finì…?”, dice “no, ce l’ho spareggio cor Bologna…”. a fine partita, che non è successo niente, poi ho dovuto ammonì quer deficiente di (incomprensibile) che ha preso a palla, m’ha buttata davanti e me la butta ‘n tribuna, no?

ROSETTI - Ma infatti, infatti…

Mentre andavo via, viene Vignaroli che mi fa: “bravo bravo, sei un fenomeno a fenomeno”, a me questo. C’era pure lì Minotti vicino a me. Ho detto, dico: “Minotti hai sentito?” e ho scritto 40 sul taccuino, il numero.

ROSETTI - Eh…

DE SANTIS - Questo qui ritorna, mi fa: “Te lo giuro su mia madre, ti vengo a prendere fino a casa…”. A me? A me, Vignaroli? Sono andato l’ufficio indagini, ho detto: “Sentito?” Me lo portano via. Scendo le scalette, lui l’avevano portato via… riscende le scalette, ‘n antra vorta viene rincontro: “Se sei ‘n omo m’aspetti fuori…”

ROSETTI - Così ti diceva?

DE SANTIS - A me! Ho detto: “Scusa, scusa ma…”. Stava a torso nudo no?

ROSETTI - Eh…

DE SANTIS - Allora gli faccio: “Scusa, ti puoi rimettere la maglietta, perché… non so chi sei? p***o giuda, è diventato verde, Roby! Io tranquillo, no? Allora a un certo punto, lui se n’è andato via, è venuto (incomprensibile), mi fa: “Nove!” E io je faccio: “A Renà, questo se pensa che so’ de Busto Arsizio…”

ROSETTI - (Risate)

DE SANTIS - Difatti m’ha detto (incomprensibile) …si stavano ammazzando dalle risate. Dopo appena… ‘n ‘antra volta gli ho fatto: “Ma lo volete portà via questo?” Mentre arrivo sopra le scalette trovo Cinquini..

ROSETTI - Eh, eh…

DE SANTIS - Con quella faccia che c’ha lui, già pronto a..

ROSETTI - Sì sì…

DE SANTIS - Allora mi fa “no perché…”. Gli ho detto: “No perché qua non ce poi sta, perché non sei autorizzato. E quindi via, sparisci dalla mia vista. Via…”

ROSETTI - (risate)

DE SANTIS - È rimasto con la bocca aperta cor dito così… Io so’ entrato e so’ andato dentro ar sottopassaggio. Arriva quello di Sky che mi fa: “Ma Vignaroli?” “Vignaroli mo je scrivo io”, gli ho fatto, a quello de Sky, che era ‘n amico, no? Insomma dopo un po’, dopo… 20 minuti, un quarto d’ora, torna Cinquini nello spogliatoio. Bussa: “Scusa, posso entrare”. Io certo che puoi entrare… (…) Allora lui mi fa: “No, io non ho niente da dire, però non m’è sembrata una partita cattiva, per cui tutte queste ammonizioni… con un po’ di buonsenso…” Allora ho fatto, dico: “Senta, Cinquini, allora le dico la verità. A me, primo: non cita il buonsenso. Secondo: non stabilisce che il fallo per essere bisognoso di ammonizione deve essere necessariamente cattivo”. “No, perché…” Ho detto: “Terzo: penso, Cinquini, che lei non è la persona più idonea a vedermi e a insegnare come si arbitra. Mi potrebbe insegnare a fare il dirigente sportivo, ma questo è un altro tipo di discorso che non mi interessa (…) Comunque, stringi, in termini poveri, che devo fa: te devo dà ‘na mano? Volevi questo? Allora io mi chiamo Massimo De Santis, sono un arbitro di calcio, sono venuto qui ad arbitrare Lecce-Parma, ultima giornata di campionato, a me la partita iniziava al primo minuto finiva al novantesimo minuto. A me dei diffidati, de quello, de quell’altro… io ho applicato il regolamento (…)”. Me so’ girato, ho detto: “Ma che c’avemo il contratto cor Parma noi?” Se so’ messi tutti a ride…

ROSETTI - Fatto bene.

DE SANTIS - Mi vuol dire che le devo dare una mano? Eccole la mano: arrivederci. (…) Dopo cinque minuti entra Minotti: “Scusa, Massimo, ma che è stato ammonito anche Gilardino?” “Sì” “No, perché noi non ce ne siamo accorti”. “Ma Gilardino se ne è accorto?” “Sì” “Allora basta: basta che me ne so’ accorto io, se n’è accorto Gilardino, stamo a posto tutti…”

AGUERO? SOLO L'INIZIO SERVE MOLTO ALTRO...

In questi giorni, impazza su molti quotidiani la notizia del possibile arrivo di Aguero alla Juventus. Un arrivo oneroso in cambio di Tiago e probabilmebte di Diego Ribas da Cunha.
Bhe, se arrivasse Aguero, la Juventus si assicurerebbe uno dei migliori giovani talenti del panorama europeo. Un giocatore da 20 gol a stagione, suo score delle ultime due stagioni tran campionato e coppa.
Una seconda punta veloce, abile nell’uno contro uno e imprevedibile.
Qualcosa che manca attualmente alla Juventus.
Il suo arrivo potrebbe sicuramente dare lustro all'immagine, ma a nostro avviso non sarebbe sufficiente.
In attacco mancherebbe sempre il giocatore da 20 gol a campionato, la prima punta decisiva. Considerando che Amauri non ha dimostrato tutta la sua efficacia sotto porta, almeno quest'anno, una prima punta è determinante.
I nomi: Gilardino, Pazzini o il sogno Dzeko.
Oltre a questo poi servono i rinforzi difesivi: bene Bonucci, ma serve anche un esterno di prima fascia, oltre agli esterni per il gioco di Delneri.
I nomi di Guberti e Zigler non ci sembrano di prima fascia, Drenthe, invece, sarebbe forse un'ottima opzione qualità/prezzo.

Confidiamo in Marotta... nel frattempo... pensiamo a un tandem Aguero/Dzeko...li si che ci sarebbe da divertirsi...
Non pizzicateci... stiamo solo sognando.... e il risveglio poterebbe essere terribile...

Sogna con i gol di Aguero

E ora sognate con Dzeko

venerdì 28 maggio 2010

29-05-1985

Ci sono episodi della vita che ti entrano dentro e che faranno per sempre parte di te...
Ci sono immagini che abbiamo visto e che vorremmo cancellare, perchè non fossero mai accadute.
Lo sport dovrebbe essere gioia e divertimento ma 25 anni fa assistemmo a una delle peggiori tragedie dello sport italiano, la peggiore della storia bianconera. Morirono 39 persone, di cui 32 italiane e ne rimasero ferite oltre 600.
Quella sera non assistemmo a una manifestazione sportiva, ma a un'immensa tragedia.
Vedere persone che vanno allo stadio per divertirsi e trovano la morte per la stupidità di altri, è semplicemente terribile.
Quella tragedia poteva essere evitata e quella Coppa, non andava festeggiata.
Quella coppa appartiene a quei 32 angeli che ora non ci sono più, alcuni dicono che non doveva essere assegnata, io penso che i nomi delle vittime avrebbero dovuto essere scritti sulla Coppa..per non dimenticarli mai...
Benchè all'epoca della tragedia fossi piccolino e non capissi tutto, quella sera, un velo di tristezza, accomunava tutti i tifosi della Juventus e quell'immagine dolorosa è entrata di diritto nella storia.
Alcuni anni dopo nel 2000, mi trovavo in Belgio e una targa ricordava allo Stadio diventato ormai Baldovino, quelle vittime.
Difficile, forse da credere, ma guardando quella targa e pensando alle immagini del 1985 è difficile evitare una lacrima.
Quella tragedia è la tragedia di tutti gli appassionati di sport, bianconeri o no.
Ci piacerebbe che non fossero mai dimenticati...

giovedì 27 maggio 2010

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA....


Una canzone diceva... AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA CHE C'è UN AMICO IN PIU'....
se sposti un po' la seggiola stai comodo anche tu, gli amici a questo servono
a stare in compagnia, sorridi al nuovo ospite non farlo andare via dividi il companatico raddoppia l'allegria.

Siamo rimasti basiti, dall'incontro avvenuto ieri tra Moratti e Narducci: saluti calorosi...Come siamo rimasti basiti dell'intervista di Narducci a Zanetti...
Non ci aveva sorpreso l'invito di Moratti a Guido Rossi, del resto... sapevamo già tutto su quel caso...
Ma l'episodio di ieri non fa altro che aumentare i sospettini e i sospettoni.
Moratti dice ironico: "...Che gli juventini siano maliziosi?..Narducci è l’antimoggi? Ma io sono pro-Moggi..Calciopoli 2 esiste solo per qualcuno...".
Ha ragione Moratti su una cosa, i tifosi juventini sono molto sospettosi e maliziosi... del resto si è fatto un processo sui si dice, sui forse... sui potrebbe essere e sui sarà, in fase di dibattimento... piaccia o non piaccia... i testimoni stanno ritrattando tutto...
Vedere scene come quella di ieri, mettono un pò di tristezza.
Vedere in pubblico un pm che intervista il capitano della squadra e saluta calorosamente il presidente, dopo aver detto che non esistevano su quella squadra intercettazioni (cosa smentita 4 anni dopo) fa tristezza e pone degli interrogativi..., ma purtroppo i tifosi juventini sono maliziosi.. e visto che Calciopoli 2 esiste solo per alcuni è meglio non insistere...
Meglio andare ad apparecchiare la tavola per un nuovo amico... sono curioso di sapere chi sarà il prossimo...

mercoledì 26 maggio 2010

SOTTO COPERTURA?


Difficile stabilire le strategie bianconere per la campagna acquisti stagione 2010/2011. C'è da dire una cosa, a differenza degli anni passati i possibili acquisti della Juventus non si fanno più sui giornali ma, fortunatamente, sottocopertura...
Sembra di essere tornati ai bei tempi, in cui si diceva un nome e poi ti trovavi il giocatore opposto già preso...
Coperture, movimenti sospetti, sotterfugi, tutte azioni da esperti di mercato.
Ma quali sono i nomi veri o presunti per la Juventus?
Si va dai Tasci, Subotic, Bonucci, Criscito, Cassani,Oddo, Kalahdze Luisao, Drenthe, Douglas, Marcelo, Motta,Kjier per la difesa...ai vari Pepe, Silva, Di Maria, Marchionni per poi finire con l'attacco dove la fantasia è al potere: Higuain, Dzeko, Aguero, Pazzini, Gilardino, Borriello, Huntelaar.
Insomma c'è da sbizzarrirsi....
Se fosse vero almeno il 50% altro che evoluzione, come diceva Marotta... qui sarebbe peggio della rivoluzione francese...
Rimaniamo convinti che Marotta stia operando sottotraccia, consapevoli di alcuni fattori:
Primo: la competenza e la professionalità sono dalla sua parte. Verranno inseriti giocatori utili alla filosofia Delneri, di primo piano o inseribili nel progetto.
Secondo: verranno utilizzate risorse a cui verranno aggiunte quelle delle cessioni. Gli otto milioni da Tiago, i cinque o sei da Almiron, i quattro da Molinaro e poi gli altri 30 da possibili scambi, uniti al tesoretto, pongono Marotta nella posizione di avere un budget di circa 80 milioni di euro, sufficiente per acquistare o due campioni es. Dzeko e Aguero, per intenderci, oppure 4/5 buoni giocatori.
Difficile capire la linea che seguiranno...forse per una volta dopo tanti anni non ci toccherà assistere a un tira e molla per Xabi Alonso o a un inseguimento di Gabriel Milito...
Tutti sanno com'è finita... meglio non sapere nulla... e trovarti poi con un giocatore tipo Ibrahimovic.... come faceva a tempo il direttore...

Speriamo che anche Marotta usi sim svizzere.... visto che gli intercettatori sono sempre in agguato... come quelli che fanno gli scherzi telefonici...

Leggi di come Moggi veniva intercettato durante il calciomercato mentre parlava con Giraudo...poi alcuni si chiedono ancora perchè avesse li sim svizzere...

IL CONIGLIO NEL CILINDRO


Non ce ne vorranno i detrattori di Moggi, non ce vorranno quelli che cercano di occultare la verità e i carissimi garantisti, un tempo giustizionalisti.
Martedì dal cilindro dell'accusa è saltato fuori un grosso coniglio e nessuno se ne è accorto...cioè..proprio nessuno nessuno...
Ci siamo accorti in molti come un altro testimone dell'accusa ha praticamente deposto a favore della difesa, sconfessando quanto detto nei famosi interrogatori.
Non ce ne voglia il Tg1, che racconta la sua versione dei fatti, ma la deposizione di Mancini stupisce tanto quanto un grosso coniglio uscito dal cilindro.
Fortunatamente non ha stupito solo quelli che pensano che Calciopoli sia stata condotta in modo a dir poco "strano", ha colpito anche i giustizionalisti e primo tra tutti il signor Ziliani...che non manca mai per "le sue parole dolci" verso la Juventus.
Di seguito un estratto dal suo articolo:
In un colpo solo, con i 15 minuti di deposizione (agghiacciante) resa martedì a Napoli, Mancini ha fatto passare il seguente doppio messaggio: 1) “Quando con l'Inter perdevo e accusavo la Juventus (e il Milan) di imbrogliare, dicevo il falso e lo facevo tradito dal mio temperamento”; 2) “Quando dopo Calciopoli ho vinto uno scudetto a tavolino e due sul campo, l'ho fatto senza merito: qualcuno aveva mandato in B la Juve e penalizzato il Milan, ma non era il caso, davvero, perché erano cose che facevano tutti”.

Praticamente, a mio parere, il signor Ziliani da del coniglio a Mancini per non aver ripetuto le accuse che lo stesso aveva fatto contro Moggi nel 2006.

Caro Ziliani, è vero, se una persona, sotto giuramento, non ripete le cose che aveva o non aveva detto sotto interrogatorio è un coniglio...
Facciamo un ragionamento, quindi: quanti sotto giuramento hanno ripetuto quanto avevano sostenuto sotto interrogatorio? Quali sono le prove tangibili dai forse, dai sentito dire...etc...
I vari testimoni dell'accusa che fino ad oggi si sono presentati, sono stati efficaci o meno.... vogliamo parlare del colonnello Auricchio e dei suoi non ricordo tre le risate generali del tribunale.

Mancini forse in questi 4 anni ha ripensato a quello che aveva detto e forse quello che aveva detto era figlio della rabbia del momento...

Non avrei mai pensato di ringraziare Mancini, ma se Mancini ha detto la verità, perchè sotto giuramento si dice la verità, lo ringrazio...
E quindi... caro Ziliani, dopo barboni... saremo tutti conigli....purtroppo piaccia o non piaccia i testimoni dell'accusa...stanno testimoniando a favore della difesa...ma nessuno lo dice... forse i conigli in Italia.. sono tanti tanti...ma sono da ricercare al di fuori dal tribunale e tra coloro che nel 2006 avevano distrutto con le loro parole di fiele la Juventus.


Di seguito l'articolo di Ziliani, tratto dal suo sito

Quando due estati fa, in totale controtendenza con l'opinione prevalente nei mass-media italici – riassumibile nella frase: “non è possibile licenziare l'allenatore che ha vinto gli ultimi tre scudetti” -, scrivevamo che Moratti aveva fatto benissimo ad ingaggiare un grande come Mourinho e a disfarsi di una mezza tacca come Mancini, eravamo certi di quel che scrivevamo: e il tempo è stato galantuomo. Ebbene, a distanza di due anni, a conferma della bontà della posizione presa, è successo un fatto nuovo (che non ha nulla a che vedere con la Champions vinta dall'Inter 45 anni dopo Herrera): e il fatto nuovo è che Mancini, dopo aver dimostrato di essere una mezza tacca come allenatore, ha dimostrato di essere una mezza tacca anche come uomo. È stato indecoroso lo spettacolo che Mancini, testimone d'accusa nel processo-Calciopoli, ha dato martedì al tribunale di Napoli: l'ex allenatore dell'Inter, novello dr. Jeckill e mr. Hide, chiamato a deporre nel processo contro la Cupola si è trasformato come d'incanto nel più formidabile teste a difesa di Moggi & company. Ma con la sua balbettante deposizione, tutta a base di “probabilmente”, “non ricordo”, “lo facevano tutti” e “sono cose che si dicono nella foga del momento”, Mancini non si è limitato a fare un favore a Moggi, ma ha ottenuto l'incredibile risultato di rendere ridicolo il suo passato (e quindi la sua figura) di allenatore.


Ricapitolando: dopo aver passato anni sulla panchina dell'Inter a scattare come un tarantolato contro i Trefoloni e i Rosetti di turno, a lanciare accuse contro un sistema arbitrale giudicato troppo contiguo a Moggi e a giustificare sconfitte e terzi posti con le prepotenze subite da un Palazzo che agiva con le modalità dell'apparato mafioso, dopo aver diviso il podio degli anti-Moggi con Zeman e Franco Baldini, a scandalo scoperchiato e a condanne comminate sia in sede di giustizia sportiva (Juventus in B), sia in sede di giustizia penale (3 anni per associazione a delinquere a Giraudo e Lanese nel rito abbreviato del processo-Calciopoli, un anno e mezzo a Moggi per violenza privata e minacce nel processo-Gea), Mancini è riuscito nell'impresa di schierarsi contro l'evidenza, diremmo contro la storia, ingranando una grottesca e catastrofica – per la sua immagine - marcia indietro. Calcolando male il peso delle sue parole, però. Perché se è vero che i campionati trascorsi a frignare, strepitare e lanciare accuse contro la banda-Moggi non erano poi così irregolari come Mancini voleva farci credere, e le cose che Roberto diceva e le accuse che apertamente lanciava erano “sfoghi dettati dalla foga del momento” (ha detto proprio così, il prode Mancio, sotto giuramento al tribunale di Napoli), allora la conclusione è una sola: Mancini era un allenatore scarso che perdeva le partite per incapacità e non sapendo perdere dava la colpa agli altri. Il classico inetto, insomma, incapace di accettare il verdetto del campo. Un piagnone.


In un colpo solo, con i 15 minuti di deposizione (agghiacciante) resa martedì a Napoli, Mancini ha fatto passare il seguente doppio messaggio: 1) “Quando con l'Inter perdevo e accusavo la Juventus (e il Milan) di imbrogliare, dicevo il falso e lo facevo tradito dal mio temperamento”; 2) “Quando dopo Calciopoli ho vinto uno scudetto a tavolino e due sul campo, l'ho fatto senza merito: qualcuno aveva mandato in B la Juve e penalizzato il Milan, ma non era il caso, davvero, perché erano cose che facevano tutti”.


Domanda: un voltafaccia così, roba che al confronto quello di Capello ai tempi della Roma (“Non potrei mai allenare un club di malaffare come la Juventus”) impallidisce, come si spiega? Detto che Mancini sta al coraggio come Giuda sta alla fedeltà, l'invereconda commedia recitata nell'aula del tribunale di Napoli che motivazioni ha? Forse Roberto sta provando ad ingraziarsi il mondo-Juve che un pensierino a lui, nel dopo-Ferrara, l'aveva fatto? A pensar male si fa peccato ma a volte s'indovina. E forse Mancini, nel timore che dopo il fallimento del suo primo anno al City (il 4° posto-Champions finito al Tottenham) arrivi anche il secondo fallimento targato 2010-2011, ha solo voluto mandare un messaggio al popolo Juve: mi genufletto, mi cospargo il capo di cenere e mi do a voi anima e corpo.


Nel caso abbiate bisogno, in futuro, fate uno squillo.

MERCENARI VINCENTI


Il termine mercenario, indica un militare, ma noi in questo caso preferiamo indicare un giocatore che a scopo di lucro compie azioni calcistiche per conto di un privato, una società o di uno stato, secondo un contratto prestabilito ed accettato consensualmente. La particolarità del mercenario è che un libero contratto stabilisce i suoi doveri verso il committente, al contrario dei soldati di leva obbligatoria, che sono forzati a combattere per lo stato, o dei volontari che combattono per i propri ideali.
Tornando al mondo del pallone odierno, in Italia possiamo potremmo adattare questa definizione, nel senso migliore del termine, ad alcuni giocatori...
Sicuramente non sono "mercenari" quei giocatori che sono scesi in B con la Juventus nel 2006 e ne hanno fieramente difeso i colori.
Magari oggi come oggi sono più mercenari quelli che, dopo una buona stagione, piena di vittorie, sono pronti a battere cassa o dopo alcuni trionfi sono pronti a cambiare bandiera in nome del dio denaro.
A chi ci riferiamo? Troppo facile capirlo...non ce ne vogliano i tifosi però.
Quanti ne vedremo l'anno prossimo con la stessa maglia? Difficile da dire... dipende da quanto Paperone aprirà il portafogli per accontentare le richieste...
Il primo, Mourinho, invocando scuse sui problemi con l'Italia a fine finale ha dichiarato che andrà via e il giorno dopo ha retificato il divorzio.
Lo stesso Mourinho sta cercando di portarsi dietro a Madrid i suoi fedelissimi.
La notte della finale, sembrava Milito, poi Maicon e ieri Snejider...
Chi batterà cassa?...crediamo tutti... chi rimarrà...
Questo dipende da Moratti e da Mourinho...se insisterà o pure no...

Speriamo però che Mourinho non passi da Torino e non voglia incrementare la sua truppa.... confidiamo nella voglia di rimanere...dei giocatori bianconeri, voglia di riscatto...

Infine due parole su chi potrebbe essere il prossimo allenatore dell'Inter... chissà se sarà una loro ex bandiera alla Mihajlovic o qualcuno che da due anni reclama i loro i scudetti... alla Capello...
Fossi in chi deve scegliere starei ben attento a fare certe scelte... per non trovarmi tra due anni a dover cambiare ancora tutto...

Ecco le dichiarazioni di tre possibili partenti
''Non so se resterò, ho un'offerta importante'' Milito
''tranquilli, non andrò via"Maicon
''nel calcio tutto può succedere'' Snejider

Nel frattempo meglio farsi due risate con questo scherzo a Moratti

CARO AMICO TI SCRIVO....


Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po'...e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c'è una grossa novità, l'anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va.
........ Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione
e tutti quanti stiamo già aspettando sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scenderà dalla croce anche gli uccelli faranno ritorno.
.....L'anno che sta arrivando tra un anno passerà io mi sto preparando è questa la novità.

Questa canzone di Lucio Dalla, andrebbe benissimo per una lettera da scrivere a un caro amico, un caro amico che si vede nel momento del bisogno, quando le cose vanno male e c'è qualcosa da risollevare.
Da quanto è partito... c'è una grossa novità... in effetti 4 scudetti consecutivi sono un grossa novità...come pure una finale di Champions League...
La televisione.... eh si i media... che hanno fomentato bene il fuoco delle polemiche... si loro hanno portato una bella trasformazione.... e poi... quel tre volte Natale come i tre tituli di quest'anno e festa tutto l'anno.... come non ammetterlo...
Una bella lettera per quel caro amico che magari ha collaborato con la tua società in passato, un caro amico che se poi va tutto bene lo porti con te in gita a Madrid... così poi non ti serve più scrivergli... gli puoi dire grazie di persona...

Detto questo, mi chiedo... ma possibile che nessuno si accorga che l'Italia è il paese delle contraddizioni...mi chiedo se piaccia o non piaccia, come sarebbe stata diversa la situazione con un processo con tempi normali e tutte le telefonate già nel 2006...ma questa è un'altra storia....per il momento non ci resta che ascoltare le poesie di Lucio Dalla...



Leggi le parole di Moggi su Libero su Guido Rossi
Ogni tanto siamo portati a credere che possa piovere sul bagnato e magari l’assassino debba tornare sul luogo del delitto. Eppure, che ci faceva Guido Rossi tra i vip portati da Moratti al Bernabeu? Non è l’ennesima dimostrazione di feeling con il famoso giurista, ex componente del Cda dell’Inter, nominato nel 2006 commissario Figc, che decise autonomamente quell’attribuzione? Riporto la staffilata di Beccantini che nel passaggio di Rossi da commissario a interista vip al Bernabeu, vede «incarnare la cronica ambiguità di un Paese sospeso tra l’etica e l’etichetta».

martedì 25 maggio 2010

TOTO-DIEGO


Su molti forum bianconeri, non si parla d'altro...
Va via per cash, rimane, viene inserito in qualche scambio...
Difficile dire quello che succederà ralmente, tuttavia ci proviamo cercando di ipotizzare, come se fosse un gioco, il Toto-Diego.
Diego è risultato l'acquisto principale della scorsa campagna acquisti, la sua maglietta la più venduta nella scorsa estate, il più acclamato.
Vederlo partite sarebbe per la società uno smacco e per i tifosi un rimpianto nel caso in cui il brasiliano dimostrasse con un'altra maglia alcune delle giocate fatte intravedere a Torino.
All'internodel piano tattico di Delneri non è previsto il trequartista, quindi Diego, dovrebbe, diciamo dovrebbe spostarsi sulla fascia. Eventualmente Delneri potrebbe anche avanzarlo sulla linea degli attaccanti, ma per quello visto quest'anno ci sembra difficile ipotizzare un Diego in doppia cifra come marcatore.
Non si sa mai...ma dovrebbe dimostrare una concretezza maggiore, soprattutto al tiro, sembrato in molte circostanze molle.
Se non rimanesse a Torino, sono almeno tre le strade praticabili, se non quattro...
Le prime portano in Germania e prevedono uno scambio, con conguaglio da definire con un giocatore del Bayern (probabilmente Schweinsteiger) o del Wolsburg (Dzeko).
Entrambi gli affari risultano difficili in quanto la Juventus non parteciperà alla prossima Champions League in primis e in seconda battuta perchè soprattutto Dzeko sembra avere moltissime richieste....
Se non fosse Germania per Diego rimangono calde due altre piste: quella spagnola e quella inglese.
In Spagna l'Atletico Madrid, fresco vincitore dell'Europa League è interessato e sembra disponibile a trattare il gioiellino Aguero.
Diego e Tiago, potrebbero essere una contropartita interessante. In ogni caso meglio affrettarsi prima del mondiale...
In Inghilterra, infine... non escludiamo il Manchester City, sempre alla ricerca di giocatori di valore e sempre disponibile a trattare su cifre ragguardevoli.
20 milioni di euro potrebbero smuovere anche i più scettici ed essere cash importante da reinvestire....
Oggi come oggi, siamo al Toto-Diego, ma siamo fiduciosi che Marotta saprà massimizzare al meglio la situazione e non escludiamo un colpo di scena finale....
Diego resta alla juve e si rilancia....chissà-..

BUON SANGUE NON MENTE...


Partiamo da una vecchia canzone degli Articolo 31,quando erano ancora uniti... bei tempi per i tifosi della Juventus... li si che la Juventus vinceva ancora...va bhe "Buon sangue non mente"...per ricondurci alle parole di ieri di Gigi Buffon, che invita i giocatori a sputare sangue per la maglia...chiunque arrivi...
"...chi arriva alla Juve deve sputare sangue per questa maglia. La Juve deve essere un punto di arrivo e di partenza, resta la società che ha fatto la storia del calcio italiano..."
Ha ragione, a dir poco, Gigi, uno dei pochi simboli bianconeri capace di portare alla memoria grandi imprese. Troppe partite molli, troppi errori, troppe sconfitte e se poi lui dice così, troppa voglia di tirare i remi in barca troppo presto.
Buon sangue non mente, la Juventus è qualcosa che devi averi nella pelle ... e per portare la maglia devi avere anche qualcosa che fa rima con pelle...
Puoi avere i cromosomi bianconeri come Del Piero, come Marchisio o puoi avere quel qualcosa che ti fa diventare subito un idolo, come Buffon, come Chiellini, come lo stesso Nedved...che anche se si è ritirato è come se fosse ancora li.
Portare quella maglietta a righe è un onore ma anche un grande onere.
Vuol dire avere 14 milioni di tifosi e 28 milioni di occhi. Il pallone pesa anche quando batti la rimessa laterale. Portare ad esempio un numero due, un numero tre o un numero sei sulle spalle vuol dire seguire le orme dei Ferrara, dei Cabrini, dei Scirea... di tutte persone che hanno avutouno spessore in campo incredibile e che hanno fatto la storia nazionale o nel caso di Scirea di un vero mito ed esempio per tutti.
Chiunque arriva deve giustamente essere conscio di quello che gli aspetta, troppo hanno passato i tifosi dal 2006 ad oggi per non vedere quella maglia onorata.

Buon sangue non mente... i giocatori devono prima farsi un esame di coscienza e capire se vogliono essere una meteora, come alcuni che partiranno a breve o una stellla per essere ricordati per sempre...
Essere alla Juventus non è mai banale, non ci arrivi per caso e chi la prendesse come una vacanza commetterebbe, forse un errore imperdonabile.
Dal mercato i tifosi non si aspettano di trovare un giocatore dai cromosomi bianconeri, ma come ha detto Buffon un gladiatore in campo, che sappia seguire le orme di chi è entrato nel cuore con impegno, motivazione e voglia di vincere.

Di seguito le parole quasi integrali di Buffon
"... l'unica cosa che interessa a me, ai dirigenti e al popolo che ci sostiene è avere di nuovo dei giocatori con mentalità da Juventus: chi arriva alla Juve deve sputare sangue per questa maglia. La Juve deve essere un punto di arrivo e di partenza, resta la società che ha fatto la storia del calcio italiano. Questo campionato dimostra che Ranieri non era il problema: avevamo finito un ciclo e non ce ne eravamo accorti neanche noi ...Se sono messo nelle condizioni di poter dimostrare certe mie qualità, penso di essere ancora il portiere più forte del Mondo. Da inizio campionato e fino a novembre, avevo fatto il mio miglior inizio stagione. Ma quando arrivi settimo in campionato ti viene da dire: 'certo che alla Juve non c'è un giocatore che si salvi'. Potrei essere il più forte del mondo per 100 anni ma se arrivo sempre 10° o 11° la gente non sa neanche che esisto".


I LETTORI NON SONO "PIRLA!

Oggi all'udienza di Napoli abbiamo assistito alla dichiarazione spontanea di Moggi.
L'ex direttore, sempre molto teatrale, ha però detto alcune cose, che indipendentemente dalla parte che uno può avere su Calciopoli sono vere...
I fatti del passato testimoniano come in quel campionato la Juventus non avesse più potere del Milan.

Di seguito le parole "....Vorrei andare sulla scorsa udienza di Ancelotti. Ancelotti ha detto che Meani non era vun dirigente del Milan, io so che quando si porta una lista all'arbitro c'è scritto chi è l'addetto e c'è il nome di Meani. Il signor Meani risultava l'incaricato all'arbitro quindi faceva parte della struttura societaria.
Detto questo Ancelotti ha detto di sentirsi defraudato ed ha citato tre partite, Siena-Milan, Lecce-Milan e Milan-Juventus ed i giornali hanno fatto i titoli di Ancelotti defraudato. Siccome in questo mondo si dicono solo le cose che interessano, citerò in quel campionato in cui il milan è stato favorito Parma- Milan, in cui vince il Milan 2 a 1, arbitro Pieri, qui cito alla moviola, non faccio come Auricchio che avrebbe preso la Gazzetta dello Sport. Per la moviola c'è dubbio per intervento di Cafù su Gilardino, se questo arbitro fosse un sodale dell'associazione quale migliore occasione per far pareggiare il Milan?
Reggina-Milan arbitro Racalbuto, altro arbitro della cupola: commento dei giornali, la Reggina ha una paio di cose da dire all'arbitro. Passando alla moviola c'è un fallo di Nesta su un giocatore della Reggina lanciato a rete, ma manca il rosso. Se Racalbuto era veramente uno che parteggiava per l'associazione poteva applicando la regola espellere Nesta.
Atalanta-Milan, arbitro Bertini. Per la moviola, Bertini altro arbitro dell'associazione non concede la punizione per fallo di Nesta e non lo espelle anche in quel campionato in cui Ancelotti si sentiva defraudato c'erano episodi in cui eravamo noi defraudati".

Sarebbe il caso che i giornali e le tv cominciassero a considerare regolare quel campionato, deciso dalla sfida di Milano, arbitrata da Collina... che tutto era, eccetto che amico della Juventus e forse molto più vicino ad altri, come ci dicono certe intercettazioni.

Nessuno lo dice... e i giornali credono che i lettori siano "pirla". Certi giornali prendono in giro i lettori, si fingono super partes, raccontando solo quello che pone a favore di una o dell'altra parte.

Moltissimi di quelli che cercano almeno di trasmettere l'evidenza del passato vengono etichettati come Moggiani.
Qui non è essere Moggiani o meno, io non sono Moggiano, io sono fautore delle cose come stanno, se ci fossero evidenze inconfutabili che mi testimoniassero che Moggi era a capo del sistema Cupola, sarei il primo a fare mia culpa. Se ci fosse una valigetta con i soldini, sarei il primo a accusare Moggi, per ora vedo solo teorie e testimoni dell'accusa come Ancelotti e Mancini che sbugiardano il pm, o colonnelli che tra un non ricordo e un non so... non danno una mano a chiarire le cose.

Attualmente non trovo queste evidenze e piaccia o non piaccia... come dice qualcuno...non ci sono.

Se mi vogliono raccontare la favoletta e far credere che il lupo cattivo era buono non ci sto...qui ci sono molti lettori e telespettatori che credono in certe persone e queste persone non stanno raccontando tutto....prima colpevolisti, ora garantisti e domani chissà?

Fortunatamente esistono persone che cercano di dire le cose come sono, o quantomeno cercano di dire tutto e c'è internet che permette rapidamente di diffondere le opinioni più disparate....in modo da farci sembrare meno "pirla"


Leggete come hanno riportato certi media la deposizione di Ancelotti e poi ditemi...

PIACCIA O NON PIACCIA NON ESISTONO TELEFONATE SULL'INTER...

Non esistono telefonate che riguardano l'Inter...

Ma questa dov'era finita...?

Forse l'aveva nascosta Topolino...

L’INTERCETTAZIONE
BERGAMO- Pronto?
BERTINI - Sei a letto, Paolo eh?
BERGAMO - No, se. Allora?
BERTINI - Com’è andata, che mi dici?
BERGAMO - Mah, ho visto l’ultima mezz’ora perché m’avevano avvertito di questo fallo di mano che. No, non è mica espulsione comunque.
BERTINI - Quella non è espulsione.
BERGAMO- No, non è mica una chiara occasione da rete.
BERTINI - Ma poi si può fare una disposizione di carattere tecnico su tutto ma non c’ha? Forse la mancata percezione di dove fosse come posizione ma non può essere ritenuta una occasione di?
BERGAMO- No, assolutamente.
BERTINI - È stato quello l’unica cosa.
BERGAMO- Protestavano un po’ quelli dell’Inter, so’ un po’ insofferenti, quando?
BERTINI - Eh, me ne so’ accorto. È stata una remata dal primo minuto, poi, eh? Non capisco, non capisco perché. Tra l’altro c’è stato Facchetti a inizio partita, è venuto dentro lo spogliatoio a salutare con quel fare di sempre. “Ah, sa questa è la tredicesima partita, eh? Per ora siamo in perfetta parità: quattro perse, quattro vinte e quattro pareggiate. Eh, sa, per l’Inter non è che sia un grande score”, ha detto. Quindi l’abbiamo preparata in questo modo la partita.
BERGAMO- Mh, mh.
BERTINI- Eh, non è stato piacevole, non è stato piacevole.
BERGAMO - E bisogna che ci parli, sì. (incomprensibile) .più tranquillo in campo. C’avevo già parlato, gliel’avevo già detto, ma questo non capisce un cazzo.
BERTINI - No, ma ho l’impressione. non so nemmeno l’interlocuzione più giusta quale possa essere perché questa veramente… A volte è imbarazzante. Una premessa del genere. Ci siamo guardati tutti, ci siamo guardati tutti prima della partita.
BERGAMO - Ascoltami, quando avrai buttato giù con me, dopo chiama Gigi (probabilmente Pairetto, ndr) che si è accorto che m’hai chiamato.
BERTINI - Dici? Sì, sì certo.
BERGAMO- Capiscimi.
BERTINI - E quindi, niente, insomma, questa situazione te l’ho detta appunto.
BERGAMO - Grazie, comunque la partita, a parte il clima.
BERTINI - Al di là di questo, insomma la partita è poi andata bene.
BERGAMO- Per quella parte lì che ti diceva, ti ci penso io, dai...
BERTINI - Sì, perché tra l’altro non ha neanche senso. Non mi sembra di avere fatto. Anzi, anzi. Vabbuò.
BERGAMO- Buonanotte, ci sentiamo.
BERTINI - Ci sentiamo domani, va.
BERGAMO- Vabbè grazie, ciao.
BERTINI - Ciao.

lunedì 24 maggio 2010

VACANZE IN AMERICA


Due anni fa ci fu la Tournè in Asia...quest'anno la mini tournè negli States.
Il 25 maggio 2008 si era concluso con un pareggio per i bianconeri il triangolare di Hong Kong: 3-3 contro il Parma, dopo la sconfitta con lo Shenhua-Juventus 2-1.
A quella partita aveva poi fatto seguito la sconfitta 2-1 con il South China.
Per la cronaca la Juventus aveva vinto in Australia l'ultima partita con il Melbourne.
Domani notte, la partita con la Fiorentina concluderà la Tournè Americana iniziata nel peggiore dei modi con la sconfitta di New York.
La domanda ora è d'obbligo: cosa servono queste tournè?
Aiutano veramente a potenziare marketing e valore del marchio o rischiano di avere un effetto boomerang incredibile?
Perdere non è mai bello, perdere con squadre di valore non eccelso ancora peggio.
C'è poi modo e modo di perdere... perdere con onore, perdere giocando bene dopo aver fatto una partita spettacolare o perdere la faccia.
Perdere senza impegno, senza voglia e senza motivazioni...non aiuta...
Bisognerà pensare bene in futuro, in società se vale la pena fare queste tournè con queste motivazioni e con questi risultati...
Bisognerà gestire bene i fusi orari....in futuro...partite come quella di ieri, aiutano solo a una cosa... perdere la faccia...
Se in futuro si fa una vacanza in America e non una tournè, forse è meglio comunicarlo in anticipo.

Guarda il video della partita


Guarda il film vacanze in America


Guarda le foto della vacanza in America

domenica 23 maggio 2010

Chi tifa contro


Tifo a favore, tifo contro...bel dibattito.
Alla fin fine un tema caldo...
Per la finale di Champions c'era una parte di Italia a favore: i tifosi interisti e poi il resto, o schierato a favore o contro...o neutrali...
Difficile, per un tifoso italiano, che non tifa Inter, simpatizzare per la squadra interista... pochi italiani di cui nessun titolare, allenatore straniero...
Infatti come volevasi dimostrare le bandiere italiane a fine partita non c'erano... c'erano magliette contro le squadre italiane, ma bandiere italiane... nessuna...
Va bhe... ognuno festeggia come vuole, e logico che magari sentano la squadra più di Buenos Aires, di Rio che di Milano...
Su questo tema si è espresso ieri anche il commissario tecnico della Nazionale, Marcello Lippi.... ”Se ho il sospetto che qualcuno tiferà contro? No, è la certezza. Per motivi politici o perchè qualche giocatore non è stato convocato: ma c’è chi l’ha già detto, chiaro e tondo....Cosa penso del tifo contro? Neanche il Papa ha la totalità dei consensi”.

Ha ragione Marcello, ci sarà sicuramente il tifo contro e a leggere alcuni blog di certe squadre, sarà anche un partito numeroso, quello che tifano contro.
Poi scopri che quelli che tifano contro sono gli stessi che non vogliono che giochi titolare Balotelli, però lo vorrebbero in nazionale.
Quelli che tifano contro sono quelli che volevano portare in nazionale Cassano, ma non volevano escludere Di Natale...presentando 7 attaccanti.

Sicuramente quest'anno la nazionale gode di meno credito rispetto al passato.... ma nel 2006 chi avrebbe scommesso sulla vittoria?
Lippi, comunque vada andrà sempre ringraziato per quanto fatto nel 2006, e per come sta cercando di tenere unito il gruppo, nonostante le mille pressioni.

Del resto come si fa a pescare giocatori dalle squadre di vertice se ci sono solo stranieri, pochi giovani emergenti? L'esperienza internazionale la si costruisce anche nelle Coppe, dove purtroppo le squadre italiane non si sono espresse al meglio, ad eccezione dell'Inter, che però non offre giocatori alla nazionale.
Personalmente ritengo difficile per l'Italia andare oltre i quarti, ma in ogni caso ringrazierò sempre Lippi, per le emozioni che seppe darci nel 2006.
Quel 2006.... che tutti conosciamo così bene...con quel mondiale e quella gioia, con l'urlo strappato in gola.... e le lacrime dopo i sorrisi...
In quel caso i tifosi juventini avrebbero potuto tifare contro... contro il sistema, contro tutti... contro la federazione...non lo fecero...perchè ci sono cose che contano di più...ma erano convinti anche che un giorno sarebbe arrivata la giustizia...
Chissà se arriverà..

Guarda l'intervista di Lippi

NON LO AMMETTERANNO MAI...


Oggi, come oggi l'Inter è la squadra più forte d'Italia, su questo penso non ci siano dubbi. Anche se la Roma è arrivata a due punti la rosa non è minimamente paragonabile a quella nerazzurra.
Personalmente penso che in Europa l'Inter sia leggermente inferiore a Chelsea e Barcellona, a livello di gioco, ma il fatto che abbia vinto le da ragione..in ogni caso.
Esiste chi ammette questo,indipendentemente dalle bandiere e invece chi non lo ammetterà mai facendosi influenzare dalle bandiere...
Contemporaneamente noto con dispiacere che qualcuno non ammette i propri errori del passato e continua a trovare spiegazioni e alibi a quelle disfatte.
In un'intervista post partita a Sky, il presidente Moratti non ha usato giri di parole.
Domanda: "Quanto le ha fatto male essere considerato il presidente che spendeva tanto e poi vinceva poco?"
“ Vorrei chiarire che in quegli anni ero in contemporanea con un gruppo che in questo momento gli stanno facendo un processo a Napoli, quindi tutti questi errori, tutte queste cose sono anche figlie di un muro che avevo di fronte e che spero che prima o poi si capisca esattamente qual’era la gravità delle loro azioni".
Poi, incalzato, dice che non gliene frega niente della rivincita su quel gruppo, ma di essere contento di aver vinto per l’Inter e i suoi tifosi. Poi se ne va via stizzito, dicendo che non vuole parlare di questa roba.

Nella vita, bisognebbe, anche avere un minimo di umiltà ed ammettere quando si sbaglia.
Non parliamo di campionato, visto che il Presidente Moratti lo ritiene truccato e che ha perso in tutti quegli anni per colpa di Moggi, lui è libero di pensarla così, come i tifosi bianconeri che sono il doppio di quelli dell'Inter, credono invece che Calciopoli sia una farsa e un atto criminale favorito da una personcina che era allo stadio ad esultare, caso strano proprio per l'Inter... coincidenze...

Parliamo di Champions... e facciamo un confrontino... del resto li non c'erano arbitrini, telefonatine, accordini... regalini, passaportini, extracomunitarini, regole da sviare e bilancetti da truccare.

Dal 1996 al 2003, la Juventus è arrivata 4 volte in finale di Champions League, più un'altra volta in semifinale, praticamente 5 volte su 7.
L'Inter 1 volta...in semifinale in Champions e vincitrice della Coppa Uefa.

Quindi se era colpa del muro di Moggi, come mai la squadra in Europa non funzionava?
E come mai se la Juventus in Italia rubava, in Europa, invece riusciva ad arrivare così lontano?

Forse perchè allora era la squadra più forte...?

Purtroppo non lo ammetteranno mai e troveranno sempre questi alibi, che non sono altro che un velo per nascondere errori gravi di gestione del passato.

I tifosi juventini possono decidere di fare come certe persone, svilendo le vittorie dell'Inter nel nome di Calciopoli o ammettere la loro forza sul campo.
La linea di confine non è così sottile... alla fin fine basterebbe arrivare terzi per vincere qualcosa, avere un presidente di Federazione ex membro del cda e un socio presidente di una compagnia telefonica...

GUARDA IL VIDEO DELL'INTERVISTA
il video è preso da youtube, i commenti presenti sono dell'autore del video e non del sottoscritto ch si dissocia da ogni scritta lesiva

SI AL RISPETTO RECIPROCO, NO ALLA VIOLENZA

Solo per righe per fare le condoglianze alla famiglia della persona mancata, in seguito a una discussione calcistica nella notte di sabato.
Indipendentemente dal tifo e dalla bandiere.
Con queste poche righe vorrei ribadire che ogni articolo del sottoscritto è indirizzato, sebbene a volte ci siano critiche a qualcuno, a un confronto basato sul rispetto delle opinioni di tutti.
Confronto che prevede l'esclusione di qualsiasi forma di violenza verbale e fisica.
Le mie parole, i miei pezzi non vogliono incitare nessuno e spero che nessuno li interpreti a quel modo.
I ragionamenti espressi vogliono essere solo una forma di confronto e una trasposizione di una realtà che ognuno è libero di condividere o meno.
La violenza, non risolve nulla e crea solo odio.
Fare del male a una persona che la pensa diversamente non ci eleva spiritualmente, anzi ci allontana dall'essere umano avvicinandoci alle peggiori bestie.
Personalmente ho amici tifosi di moltissime squadre diverse, alcuni anche della curva. Vorrei che tutti coloro che frequentano questo blog mantengano un rispetto per gli altri e evitino di alzare i toni.

Grazie a tutti,

sabato 22 maggio 2010

LA MANCANZA DI STILE DI QUALCUNO


Avevo appena scritto un articolo, facendo i complimenti all'Inter per la vittoria e che succede... tra una notizia e l'altra mi imbatto in una maglietta... non mi sembra vero dico io... con chi ce l'ha quell'uomo alto? che ha scritto sulla maglietta...? Fatemi vincere..., io vi ho fatto vincere uno scudetto?... No impossibile... leggo meglio, quelle erano parole vecchie.."Rivolete anche questa con la sua effige che porge la Coppa dalla grandi orecchie". ...Purtroppo mi devo ricredere e a volte disotterrare la penna cattiva, che avevo chiuso nel cassettino, porgendo nel mio articolo precedente i complimenti più sportivi.
Mentre tutti i giocatori dell'Inter avevano la loro bella bandierina: brasiliana, Ghana, Argentina... Materazzi, uno dei pochi italiani, invece di una bandierina italiana, che fa? Una bella maglietta in cui prende per il sedere...i tifosi della Juventus, i giocatori della Juventus e infine pure la società che si è sbilanciata con un comunicato...
Se dicessi sul serio, quello che mi frulla in testa in questo momento sarei querelato in modo pesante, quindi mi autocensuro, ma chiunque legge pensi al peggio....
Una maglietta del genere, in una finale, vinta dopo 38 anni, non è solo uno sfottò, è un inno all'indecenza, dopo lo striscione "volgare" su Totti, ci è toccata anche questa...
Poi ci chiediamo come mai i tifosi bianconeri non possono più assistere a Inter-Juventus.
Ci chiediamo come mai i 2/3 dell'Italia era silenziosa, non tifava Bayern magari, ma era silenziosa...a fine partita...molto silenziosa...
Materazzi prima di scrivere una cosa del genere dovrebbe pensarci un bel pò.
Se non ci fosse stato il 2006, se non ci fosse stato Moggi, lui non sarebbe diventato campione del Mondo. Se non ci fosse stato Moggi, non si sarebbe dovuto inventare Calciopoli e tutto il resto e la Juventus non sarebbe stata mandata in B.
Più che una maglietta contro la Juventus dovrebbe farne una su Guido Rossi con scritto Santo Subito..., perchè se no lui avrebbe un palmares peggiore di quello di Cristantemi dell'allenatore nel Pallone.
Quella maglietta è becera...a dir poco, quella maglietta è in perfetto stile di qualcuno...
Ieri a Madrid c'era anche gente della Federazione, possibile che nessuno se ne sia accorto? Erano solo li per abbracciare Moratti dopo ogni gol? Capisco la felicità, ma non ho mai visto un presidente federale abbracciare un presidente di una squadra dopo un gol. Non ho mai visto Berlusconi abbracciare Carraro in passato....Poi ovviamente Abete può fare quello che vuole, ma sentendo certe telefonate... e di come era "definito" secondo Bergamo dal Presidente dell'Inter... la cosa mi lascia basito.
Stranezze...purtroppo per i tifosi bianconeri sappiamo già come andrà a finire calciopoli 2... e sappiamo che fine farà quella richiesta della società di revoca dello scudetto dell'Inter..."Piaccia o non piaccia" è già veramente tutto scritto...
Quell'abbraccio ai gol di Milito vale più di tante parole... è un video che per molti tifosi rimarrà indelebile, proprio come i gol di Ibrahimovic nell'ultimo campionato di Capello, le prodezze di Vieira, e quei 9 giocatori della finale di coppa del Mondo...
In quel campionato chi vinceva aveva ragione e gli davano la coppa, non ti portavano via il campionato con intercettazioni a senso unico...
Se vale la regola che se arrivi terzo... ti devono dare la coppa... allora il Barcellona potrebbe reclamarla...
Magari se intercettavano qualche comunicazione in portoghese....(a buon intenditor poche parole)...ma questa è un'altra storia....

Buona notte....

CHI VINCE HA SEMPRE RAGIONE

Nello sport, chi vince ha sempre o quasi ragione.
Chi perde, finisce nelle retrovie e conta solo per gli almanacchi.
Quindi dalla serata di stasera ci porteremo via due gran gol di Milito e una coppa dalle grandi orecchie per l'Inter.
L'Inter l'ha vinta eliminando le due squadre più forti di Europa, come? Questo ognuno pensi quello che vuole. Quello che conta, è che alla fine ce l'hanno fatta.
L'eroe è quel Milito, che la Juventus poteva prendere due anni fa allo stesso prezzo di Amauri o forse meno...
L'altro eroe è Snejider che la Juventus poteva prendere allo stesso prezzo di Diego e forse meno....In difesa c'è poi Lucio pagato come Poulsen o forse meno....
Chi vince ha sempre ragione... chi compra bene e poi ha bravura e un pizzico di buona sorte....vedi finale Juventus persa con il Borussia...poi vince.
Molti tifosi juventini però pensano ancora che con un certo signor M....Milito non sarebbe finito dov'è adesso.
In ogni caso, gufi o non gufi, piaccia o non piaccia a Narducci e compagnia...chi vince ha ragione e merita i complimenti.

Mi piacerebbe però che un giorno anche qualcuno si ricordasse che chi vinceva una volta aveva ragione e scenda dal piedistallo dell'onestà e si dimostri uomo e sportivo, come lo è chi riconosce i meriti altrui, restituendo quello che non gli appartiene.

Infine due parole su Mourinho, che quasi sicuramente andrà via...
Bhe lo ritengo il tecnico numero uno, benchè lo abbia sempre criticato per come si poneva e attaccava gli altri, con le sue profezie, la sua prostituzione intellettuale, etc. Accompagnato da un pizzico di buona sorte, ha dimostrato, ancora una volta, che i soldi spesi per lui, sono stati spesi bene.
Sarà difficile sostituirlo e ci mancheranno le sue parole...purtroppo non potrò più parlare di lingualunga....un male per i miei articoli, un bene forse per la competitività del campionato.

GLI OSSERVATI SPECIALI

Tra poche ora gli occhi del mondo saranno su Bayern Monaco-Inter.
Ai tifosi juventini sarebbe piaciuto essere protagonisti attivi, ma purtroppo attualmente la dimensione è un’altra.
Per il momento si devono accontentare di una pizza fuori casa o di guardare la partita in poltrona, se poi guferanno o no, ognuno lo deciderà.
Gli occhi bianconeri saranno però puntati su almeno tre giocatori del Bayern: Robben, Ribery e Schweisteiger.
Alcuni rappresentano dei sogni, altri forse sono più vicini alla realtà vera e propria.
Robben e Ribery, perfetti per un 4-4-2 Delneriano li inseriamo nella categoria sogni. Costosissimi, ambitissimi, preziosi sia a centrocampo che in avanti. Difficile che la Juventus decida da prenderli percjè l’esborso sarebbe superiore ai 35 milioni, a meno di inserire in trattativa un giocatore. Chi? Diego, o purtroppo per i romantici Buffon.
Sicuramente dei due, forse i tifosi preferiscono Robben, più decisivo quest’anno del francese, anche se forse troppo delicato per i temibili campi di Vinovo.
Infine Schweisteiger, il tedesco fa parte della truppa nazionale e capitano della rappresentativa che ci sarà in Sudafrica.
Doveva essere il sostituto di Nedved due anni fa, poi non se ne face nulla e rinnovò.
Pensiamo che forse dei tre sia il più probabile partente, sempre che Bastian voglia rinunciare, per un anno alla Champions e sia disponibile ad affrontare, una nuova esperienza di vita.
Voci dicono che dopo il mondiale lui voglia cambiare. Sicuramente i tifosi lo riterrebbero giocatore gradito per diversi motivi: duttilità tattica, agonismo e forza di volontà e infine senso del gol. Tutte queste caratteristiche lo avvicinano, dico solo avvicinano a quel mito chiamato Pavel… dico avvicinano perché eguagliarlo penso sia impossibile.

Occhi aperti, quindi, per i tifosi bianconeri, e mi raccomando non gufate troppo… avete visto com’è finita con il Barcellona?…forse meglio registrasela e andare fuori per una pizza…

VINOVO SI, VINOVO NO, VINOVO FORSE

Chissà se ieri durante il loro blitz a Vinovo Delneri e i suoi collaboratori l'avranno scovato... di chi stiamo parlando?
Del mostro di Vinovo, quel virus o della sfortuna che falcidia i giocatori e li rende dediti ad infortuni di ogni sorta.
Quest'anno si sono battuti tutti i record e quando si battono i record si cerca di capire le motivazioni scatenanti.
La media europea è di 45 infortuni stagionali, la Juventus quest'anno è stata al di sopra di questa media circa del 50%.
Ovviamente il mostro di Vinovo l'ha fatta da padrone e le leggende più o meno metropolitane si sono susseguite.
Non si capisce come mai quei campi siano stati mantenuti tali se sconsigliati in serie sia da Capello che da Deschamps.
I campi erano considerati pesanti da Antonio Pintus, preparatore atletico dell'anno in serie B. Sono in molti a sostenere che da quell'anno la situazione non sia migliorata, anzi, solo peggiorata.
Tra le diverse ipotesi, quella più suggestiva riguarda la difficoltà nel drenaggio, causato dalle tubature.
La mancata defluizione dell'acqua crea un fondo totalmente inadatto.
Ci si chiede come mai si sia sorvolato su un fattore talmente importante.
Riportiamo un parere autorevole, che unito a quanto detto prima sulla scivolosità potrebbe essere un indizio.
Amedeo Reyneri professore di agronomia all' università di Torino a Repubblica diceva: " ....L' agronomia può evidenziare alcuni dei problemi del campo. Ma un collegamento diretto con gli infortuni può esserci soltanto in caso di buche o altre imperfezioni di questo tipo....bisogna valutare la resilienza, ossia l' elasticità del manto. Se è troppo duro può causare lesioni alle articolazioni perché la superficie erbosa non attenua l' impatto del piede con la terra. Se invece è troppo molle spostarsi diventa come correre nella sabbia e i muscoli si affaticano (qui la causa... dei molti affaticamenti muscolari.... aggiungerei io)...
Ancora l'agronomo a Repubblica "...Poi c' è la scivolosità, se il campo è troppo viscido può causare scontri di gioco dovuti a takle fuori misura. Per contro, se il manto è troppo ruvido aumenta il rischio di escoriazioni».

Che fare dunque si chiedono i tifosi e ovviamente anche Delneri e il suo staff...?
Dalle prime analisi sembra che ci fosse un'anomalia nel sistema di drenaggio...opereranno...
Per l'anno prossimo il campo dovrebbe essere rizzollato, tuttavia non sembrerebbe un azzardo creare un campo in sintetico come a Milanello.
Vedremo se il sit in di ieri sarà proficuo o no.... una cosa è certa ripetere il numero di infortuni di quest'anno diminuirebbe in modo incredibile le potenzialità della squadra...
Nell'attesa, non ci resta che pregare che il mostro di Vinovo smetta di colpire.

venerdì 21 maggio 2010

SICURO DI CAPIRE IL TIFOSO?

Mourinho, nella conferenza stampa pre-finale ha detto di "capire il tifoso Juventino che per la finale tiferà Bayern".
Francamente non capisco perchè debba parlare dei tifosi juventini, ma è giusto del resto i tifosi juventini parlano di lui...
Però non penso che possa capire cosa sia la Juventus se non l'ha vissuta.
La Juventus è qualcosa che va al di la di tutto, caro Mourinho, e non contano i tituli, non contano le vittorie, conta quello che c'è al di sotto della maglia.
L'amore che hanno dimostrato 14 milioni di tifosi e l'onore con cui hanno sopportato senza drammi la serie B, è qualcosa che va oltre.
Probabilmente in altri paesi, in altre città un processo del genere non sarebbe stato vissuto con la stessa pacatezza e lo stesso stile.
Quello che emerge oggi, non dico come responsabilità altrui, ma come modus operandi di certa giustizia testimonia una volta ancora che la tifoseria della Juventus è qualcosa di speciale, che se non lo vivi non puoi sapere cosa sia.
Il rispetto per tutti gli altri tifosi esula da quello che ha rappresentato nel tempo questa società, simbolo dell'Italia, di una città, di una famiglia e di un modo di vedere le cose.
Magari lui pensa una cosa, ma non potrà mai sapere se è vero.
Lui è così sicuro che il tifoso tiferà Bayern?

Non lo so cosa tiferà il tifoso Juventino, sicuramente il bel calcio e lo sport.
Quel bel calcio e quei valori dello sport che sono stati calpestati da troppo tempo e da troppe persone.

Sicuramente il tifoso juventino non esulterà se avrà vinto il Bayern e ne sorriderà troppo per il ranking se vincerà l'Inter... alla fin fine il tifoso juventino oggi ha altro problemi....

TRA CELEBRAZIONI E MUGUGNI


Domani a Madrid, la finale di Champions.
Tutte le principali tv hanno dedicato grande spazio, come giusto che sia all'evento. La cavalcata nerazzurra è stata celebrata in modo spettacolare: servizi, esclusive, corsi e ricorsi.
Un evento che i tifosi attendevano da 38 anni andava giustamente celebrato.
Ormai si parla di celebrazione e tutti gli addetti ai lavori danno l'Inter nettamente favorita.
In effetti la squadra nerazzurra dopo aver fatto fuori Chelsea e Barcellona è forse giustamente favorita. Alla fin fine non importa come vinci ma se vinci....hai sempre ragione e non contano torti o meno.
Questo discorso dovrebbe valere sempre però.
A Barcellona però la pensano diversamente.
Il Bayern appare squadra solida, ma francamente bloccando Robben, appaiono poche le frecce nell'arco di Van Gaal. Mourinho può contare sulla sola assenza di Thiago Motta, che quest'anno ha dato un contributo molto discontinuo.
Vittoria dell'Inter sicura? Bhe se tutto va secondo pronostico si... poi esiste sempre l'imponderabile. Abbiamo visto tutti come il Barcellona fosse favorito e poi che fine ha fatto con l'Inter.
Tuttavia, riteniamo che i mugugni di Mourinho e la sua voglia di abbandonare la nave da vincente, saranno la motivazione che probabilmente porterà la coppa a Milano.
Chissà se quei mugugni rovineranno la festa o si tramuteranno nella voglia di conquistare altro.
A Mourinho non piace l'Italia, forse perchè molta gente gli dice in faccia spesso quello che pensa e forse perchè in Italia non tutti, ma solo molti, si mettono a stuoino.

In ogni caso Mourinho ci mancherà se dovesse andare via, le sue conferenze stampa, sono sempre fonte di ispirazione, nel bene e nel male....

Ci mancherà la sua capacità di portare l'acqua al suo mulino.
Ci mancherà il bel gioco che ha espresso....

Ad alcuni, magari non mancherà, perchè magari il suo successore sarà meno bravo...in ogni caso...ora concentriamoci sulle celebrazioni per questa finale... che per molti, ma non per tutti ha un esito già scritto.

Leggi delle avventure di Lingualunga

foto fonte superedo

DESAPARECIDOS?


Nella Juventus targata 2010/2011 potrebbero esserci tre scomparsi di lusso, di una categoria che era funzionale al progetto Ferrara e in parte a quello Zaccheroni, vale a dire il trequartista.
Nel 4,4,2 Delneriano il trequartista, fino a prova contraria non è compreso e diventa, quindi di difficile inquadramento.
Che fine faranno, quindi, Diego, Giovinco e Candreva?
Diventeranno nuovi protagonisti della serie Lost o gli verrà trovata una collocazione adeguata?
Partiamo da Diego, fiore all'occhiello della scorsa campagna acquisti.
In una recente intervista ha dichiarato di volersi riscattare e di essere disposto a giocare, eventualmente sulla fascia.
Il brasiliano ha giocato una stagione tra alti e bassi, in ogni caso è forse stato uno dei meno peggio. Ha realizzato comunque cinque gol e sfornato diversi assist. Il suo problema è stata la posizione in campo, mai ottimale e il rallentamento del gioco.
Troppo spesso le sue giocate sono risultate prevedibili e lente e il suo rientro a centrocampo ha intasato i varchi.
In un 4-4-2 dovrà trovare maggiore corsa e velocità, per non tarpare già in partenza un'ala della squadra.
Difficile che parta, sopratutto per non ottenere una svalutazione.
Giovinco: infortuni a parte la sua stagione è stata condita da alti e bassi. Tutti i tifosi aspettano e sperano la sua esplosione. In ogni caso lui deve giocare con continuità, come ad Empoli per poter incidere. Il meglio sarebbe, forse, un anno in comproprietà, per compiere definitivamente il salto di qualità. Alla Juventus attuale, difficile trovargli la collocazione. Anche lui dovrebbe essere disposto a finire in fascia e "tornare" a fare "il vice-Nedved", come due anni fa...
Il dribbling e la velocità, il cross non gli mancano, tuttavia per tenere anche dal punto di vista del contrasto e della copertura servirebbe un pò più di fisico.
Fossi in Delneri valuterei nelle prime settimane di luglio la situazione e poi passerei alle decisioni.
Oggi si ipotizza un suo inserimento in qualche trattativa di mercato. Fossi nella Juventus eviterei soluzioni definitive, ma solo di comproprietà...
Candreva: una sorpresa lieta di gennaio, belle giocate, bei movimenti. Contro di lui la valutazione di 15 milioni totali, troppo alta per essere vera.
Potrebbe essere confermato solo se il prezzo scenderà... in caso contrario probabile un saluto con qualche rimpianto....

Guarda i video dei tre giocatori


giovedì 20 maggio 2010

ITALIANS DO IT BETTER


Italians do it better.... con questa frase, Madonna passò alla storia per indicare
che gli italiani erano più bravi in alcune performances.
Con queste parole potremmo sintetizzare, in parte, in un contesto diverso, quanto
ha sostenuto nella conferenza stampa di presentazione, il nuovo amministratore delegato bianconero Giuseppe Marotta, alla domanda sui giocatori ha infatti detto:
" Non ho preclusioni tra Italia o estero ma sono fautore del made in Italy. L'approccio con i giocatori italiani è più facile, anche in termini di relazione e di adattamento. Io però non ho preclusioni e intendo cercare solo i giocatori migliori".
Detto così è logico aspettarsi, come già avevamo anticipato, un mercato orientato principalmente su giocatori tricolore. Quindi spazio in difesa ai Bonucci, Criscito, Cassani. A centrocampo ai Pepe, Palombo. In attacco ai Pazzini, Palladino.
Senza trascurare qualche sorpresa come Padoin o Poli.
In ogni caso Marotta alla Juventus non solo porta il made in italy, ma una fitta rete di collaboratori, agenti, talent scout che non era facile da trovare.
La Sampdoria ha dimostrato di essere all'eccellenza nel settore giovanile, proprio come la Juventus, ma di avere con una disponibilità di risorse limitate, fatto il massimo valorizzando sia il vivaio (Poli e Marilungo su tutti), sia gli "scarti in senso buono" delle altre... Cassano, Pazzini, Gastaldello, Semioli, Mannini, Guberti, tutti giocatori poco apprezzati altrove.
Marotta porta esperienza e i tifosi bianconeri non si saranno lasciati sfuggire le sue parole su Buffon: " Devo parlare con lui e con tutti i giocatori per capire se ci sia la voglia di restare in questa squadra. Io spero che Gigi resti con noi, credo che resti. Lui è un'icona della Juve, un valore assoluto. Ci parlerò a breve".
Dalle parole sembrano esserci dubbi, ma dal video i dubbi sono molti meno, è il tono di una persona convinta che sa quello che vuole...

Alla Juventus, facendo il dovuto paragone potrebbero e non dovrebbero più scappare gli italiani migliori.... e poi seguendo una teoria di una dottoressa svedese, che consigliava alle sue pazienti di venire in Italia per risvegliare la passione, allo stesso modo consigliamo ad alcuni stranieri poco apprezzati altrove di fare un viaggetto in Italia...Qualche nome: Drenthe, Benzema, Van der Vaart... solo per citarne tre del Real che hanno avuto poca fortuna, ma ce ne sono tanti altri...

Sembra che da domani sul mercato ci sarà un nuovo approccio, tutti i tifosi sperano sia migliore del passato.


Video di Marotta

PAROLE "SANTE"

Pacate,oculate, moderate... ecco le parole con cui si è presentato oggi Marotta.
Marotta parte insieme a Delneri per una nuova avventura, un'avventura difficile, ma non impossibile. Un'avventura che quasi tutti i dirigenti e allenatori italiani vorrebbero vivere.
Un'avventura che va vissuta nel giusto contesto e con le giuste aspettative.
Dopo che negli ultimi tre anni si sono forse avute più aspettative che altro, ora è il momento per la società di specchiarsi con la realtà e prendere consapevolezza della propria dimensione attuale e di attrezzarsi per essere competitiva in campo, ma anche a livello societario.
Non sarà facile portare un modello vincente, come quello Sampdoriano a Torino.
Torino non è Genova, e non solo perchè non c'è il mare... i tifosi sono esigenti e la rivalità e il confronto con una certa piazza a volte brucia le tappe.
Nel calcio non c'è riconoscenza, ci sono grazie che il giorno dopo sono dimenticati.
Tempus fugit... e già da domani si cominceranno a fare i primi bilanci su acquisti e cessioni e ci saranno i primi mugugni tra i tifosi.
Tuttavia, il modo di presentarsi di Marotta è qualcosa che dovrebbe dare fiducia ai tifosi.
Abnegazione, voglia di lavorare, competenza sono tre elementi che hanno pagato a Bergamo e Genova.
Infine due parole su Andrea Agnelli, giusto emblema dello spirito bianconero.
Quello spirito deve sempre essere vivo e la fiamma mai spegnersi.
La rivalità con l'Inter e con le altre squadre deve essere viva, ma portata nei canoni dello sport.
Tutti i tifosi sanno com'è andata e rimangono confidenti che anche Andrea Agnelli lo sappia.
I tifosi devono avere pazienza, se possibile e fiducia... se l'avranno potranno tornare anche loro a sorridere.
In caso contrario, possibile un altro fallimento, come i precedenti.

La Juventus si deve evolvere e non rivoluzionare, vedremo a giugno che tipo di evoluzione sarà, se darwiniana o meno.

Ecco le parole di Marotta
"....da oggi inizio una nuova avventura. Un'avventura a cui dedicherò la massima passione, la mia massima competenza e la massima professionalità. Professionalità che è sorta nell'ambito di questo mondo, un mondo che brucia un po' tutto velocemente, ma che è sorta partendo da ragazzo, quindi cercando di carpire quelle che sono state le nozioni di questa professione, accanto a professionisti più famosi di me che hanno sicuramente segnato la storia del calcio italiano. Mi appresto con molta umiltà a iniziare questo lavoro. Sicuramente ci sarà molto da fare, come ha detto poco fa il presidente e Jean Claude. La Juventus deve riposizionarsi su quello che è il blasone storico di una società tra le più importanti al mondo. Da parte mia sicuramente il contributo ci sarà e credo proprio che questa squadra - che non è la squadra che scende in campo e viene definita da tanti squadra invisibile - sia un elemento fondamentale, perchè si diceva e si dice ancora oggi nel calcio che la squadra che scende in campo è lo specchio della società, quindi più forte è la società, più forte è la squadra che scende in campo".


Ecco le parole di Del Neri
LUIGI DEL NERI: "Mi associo al Direttore. Buongiorno. Ringrazio appunto di questa opportunità che mi è stata data dalla società, a partire dal presidente Agnelli e dal dottor Blanc. E' chiaro che il mio impegno - con i miei collaboratori - sarà quello di dare una fisionomia giusta a questa squadra, che torni ad essere una squadra compatta, vogliosa di riuscire a ottenere risultati importanti. E' chiaro che ci attende un compito difficile e questo mi sembra abbastanza logico, però abbiamo tutte la voglia e tutte le energie giuste per poter dare il nostro contributo. E direi che questa è la base iniziale importante. Il massimo del nostro impegno, il massimo della nostra professionalità, la voglia di riuscire ad ottenere risultati importanti, se non tanto immediati, però di riuscire a creare una squadra che possa dare soddisfazioni ai tifosi. E soprattutto a far sì che questa chiamata sia quella giusta, nel senso che la società abbia direttamente puntato su un allenatore ed uno staff che hanno fatto bene quest'anno, l'anno scorso e nel passato, quindi noi speriamo di poter contribuire a far sì che loro ottengano quello che si aspettano da noi, cioè una Juventus vincente, non solamente sul campo, ma anche in altre situazioni".

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