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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

venerdì 30 aprile 2010

Pas Possible!!!!


Pas possible in francese significa non è possibile.... e sarebbe quello che molti tifosi bianconeri pensano dopo aver ascoltato le parole di Monsieur Blanc.
Qui le riporto: "È importante che vinca l'Inter, per i punti del calcio italiano nel ranking Uefa - ha dichiarato Blanc, lasciando la Lega calcio -. È importante che tutti tifino Inter, altrimenti perderemo un posto in Champions. Sarà una bella finale, noi conosciamo sia l'Inter sia il Bayern Monaco perchè abbiamo affrontato entrambe quest'anno: sarà certamente una finale piena di emozioni, e spero con un grandissimo calcio".

Esiste un sottile confine tra il dire e il fare e dire quello che si pensa e poi crederci davvero.
Da italiano, tutti dovrebbero rallegrarsi della vittoria dell'Inter e tifarla... da italiano e se ci fossero italiani in campo probabilmente questo sarebbe logico e verrebbe fatto... visto che non ci sono italiani nè in campo nè in panchina.. la risposta rimane meno logica e scontata...
Speriamo che Blanc non pensi veramente che la Juventus il prossimo campionato possa arrivare quarta...per il discorso ranking.. in quel caso... vuole dire proprio...che i tifosi bianconeri sono messi male....
Si spera che l'anno prossimo i tifosi possano lottare per i primi tre posti.. quindi il problema del ranking se mai dovrebbero averlo altri....
In ogni caso accettiamo questa facciata... ma speriamo che in cuor suo Monsieur Blanc ricordi i bei comportamenti sportivi.. di qualcuno...dai recenti ai passati che di De coubertiniano hanno ben poco....
In ogni caso glieli ricordo io.. 1998 finale a Amsterdam...Juventus Real Madrid... il Real vince la finale e cosa succede...? che i tifosi dell'Inter a Milano fanno un bel carosello per festeggiare l'evento....
Molti tifosi bianconeri non sono rancorosi, ma altri si... quindi... la testa dice Inter... ma per i più il cuore dice altro....
Quindi credo che molti leggendo queste parole ripeteranno in coro.... "pas possible" monsieur Blanc!!!


Di seguito il video

SOLDI SOLDI SOLDI... MA SERVE ANCHE ALTRO...

Non sappiamo ancora se saranno 50, 60 o come dicono oggi molti giornali 80 o se magari, come auspiacano in molti di piu’... grazie a un risarcimento per il danno subito per la retrocessione in serie B. Sicuramente ci sara’ un investimento. Tutti sono consapevoli che soldi e investimenti non vogliono dire nulla, se non solo una cosa: manifestazione di interesse verso la societa’. Se bastassero i soldi, a maggio la finale di Champions sarebbe Chelsea-Real Madrid e l’Inter avrebbe dovuto vincere gli ultimi 10 campionati, visti gli investimenti effettuati in passato e le campagne acquisti sontuose. Per fortuna, investimenti e spese non vogliono sempre dire vittorie e il campo sportivo e’ molto piu’ vasto e tortuoso di quello che sembra essere. Ci vuole programmazione, investimenti mirati e uomini giusti. Negli ultimi quattro anni la Juventus ha investito, spendendo tanto, ma poi nemmeno tantissimo, visto che il bilancio e’ in utile. Diciamo che si e’ speso compatibilmente alle risorse. Purtroppo per i tifosi i risultati sono stati scadenti, sia a livello di piazzamento (secondi una volta ma molto lontani dai prima), che di acquisti (molti giocatori risultati bravini altrove ma inadatti alla Juventus). Gli unici risultati sono stati due Tornei di Viareggio a livello giovanile. Quindi e’ importante mettere le persone giuste al posto giusto. Per questo la Presidenza di Andrea Agnelli e’ solo un punto di inizio. A lui vanno affiancati un direttore sportivo/generale di calcio che possa lavorare con Bettega nelle operazioni di mercato e uno staff tecnico di primo piano. Su questo punto la guida tecnica affidata a Benitez o Capello e’ sintomo di garanzia e potrebbe vedere dopo 4 anni un allenatore vincente al timone, almeno dal punto di vista dei palmeres dopo Deschamps, Ranieri, Ferrara e Zaccheroni che per un motivo o per l’altro non hanno convinto.
Oltre alla guida tecnica bisognera’ rinnovare lo staff medico e gli uomini che accompagneranno l’allenatore nella nuova avventura. Infine, ovviamente i giocatori: senza fare nomi, da ricercare una punta da almeno 20 gol a stagione, due centrali e due esterni di difesa di valore. Oltre a questo anche un regista, nel caso in cui si giocasse con il 4-4-2. C’e’ chiaramente molto da lavorare..... le speranze di Andrea Agnelli sono quelle di tutti i tifosi bianconeri... ma i soldi non bastano e ci vuole programmazione. Vedremo se i nuovi programmi saranno migliori di quelli passati.... in bocca al lupo Andrea.



gUARDA LA PRESENTAZIONE DI ANDREA AGNELLI

giovedì 29 aprile 2010

QUALCUN ALTRO PENSA A UN RISARCIMENTO...

Le settimane scorse, avevamo ipotizzato un risarcimento per la Juventus, valutandolo in modo prudenziale sui 200 milioni di euro.
Per queste affermazioni avevo ricevuto diverse decine di mail, soprattutto da tifosi dell'Inter che mi prendevano per matto o per altro...
Avevo ricevuto anche numerose mail da tifosi bianconeri che apprezzavano l'ipotesi.
Oggi, leggo che non sono il solo a pensarla così e che la Lazio dice che "Se su Bergamo non emergeranno responsabilità in merito alla sua eventuale partecipazione nell'alterare le partite della Lazio, la società chiederà la revocazione del processo sportivo del 2006... e di conseguenza la Lazio, chiederà i danni subiti dalla mancata partecipazione alla Coppa Uefa 2006/2007, con risarcimento in sede civile.
Detto questo se la Lazio chiedesse tale risarcimento, sembrerebbe equo alla Juventus i danni, non per non aver allineato la posizione della Juventus a quella del Milan.
Questo andrebbe ad aggiungersi alla restituzione degli scudetti o quanto meno alla revoca del cartonato...
Pazzia, ipotesi folli? Forse....noi siamo folli, ma sicuramente saremo attenti e più vigili di coloro che per lassismo o trascuretezza, per non dire altro hanno fatto un processo a senso unico evitando di sentire e portare alla luce tutto.

Leggi l'articolo sul risarcimento

DA TWM
Ha parlato oltre 40 minuti stamattina l'avvocato Gian Michele Gentile ai microfoni di Sei Volte Buongiorno su Radio Sei. Reduce da Napoli, dove martedì scorso ha assistito alla deposizione del giudice Cosimo Maria Ferri, il legale della Lazio ha affermato: "Se su Bergamo non emergeranno responsabilità in merito alla sua eventuale partecipazione nell'alterare le partite della Lazio, la società chiederà la revocazione del processo sportivo del 2006". La revocazione, la cui richiesta andrà rivolta alla Corte di Giustizia Federale, consente di modificare una sentenza definitiva qualora con nuove prove si possa dimostrare che la stessa sia stata basata su fatti falsi, inattendibili. Proprio in merito alla causa biancoceleste, nel procedimento in corso a Napoli gli arbitri Domenico Messina (arbitro di Lazio-Parma) e Gianluca Rocchi (Chievo-Lazio) sono stati assolti per non aver commesso il fatto, così come l'ex numero 1 della Figc, Franco Carraro, è stato prosciolto. Non solo, il Gup Di Gregorio, nel dispositivo relativo ai due direttori di gara, afferma che le due partite in oggetto non sono state alterate. Gentile ha poi precisato come "Rocchi e Messina abbiano smentito ogni contatto con i designatori, inoltre, i giocatori delle due partite, sentiti, hanno smentito ogni sensazione o percezione di partita inquinata". Quindi, la catena di comando ipotizzata dalla Procura federale nel 2006, "Carraro spinge sui designatori per aiutare la Lazio, i designatori chiamano gli arbitri, gli stessi dirigono pro-Lazio", di fatto non starebbe in piedi. "Ascolteremo la deposizione di Bergamo – continua deciso Gentile – e se non emergeranno fatti concreti che provino atti illeciti, ovvero, se verrà dimostrato che mai Bergamo ha provato a condizionare i direttori di gara ad agio della Lazio, allora come società chiederemo la revocazione del procedimento perché le prove su cui si fonda la condanna sportiva, in sede penale si sono rivelate inattendibili". Tornando alla deposizione del giudice Ferri, Gentile ricorda che il "teste riferisce su fatti e su impressioni", ribadendo come il magistrato – sentito come testimone dai pm partenopei – martedì scorso abbia precisato che le ipotesi di combine Mazzini-Lotito fossero solo "impressioni, sensazioni, senza alcun fondamento concreto o fatto a cui lui avrebbe assistito personalmente". Per chiudere il cerchio di Calciopoli manca solo Innocenzo Mazzini, imputato a Napoli per associazioni a delinquere per frode sportiva. "Su Mazzini non ci sono prove, all'epoca dei fatti parlare con il vicepresidente della Figc non era un reato – ricorda ancora l'avvocato – Se non sarà mostrato nulla di diverso dalle telefonate fatte con Lotito, ovvero se non ci saranno prove di un suo concreto tentativo di alterare le partite, la sua posizione non muta quella della Lazio". Tornando alla revocazione, se la Corte di Giustiza Federale dirà si all'istanza, e se la Lazio otterrà la revocazione, a quel punto la Lazio, per i danni subiti dalla mancata partecipazione alla Coppa Uefa 2006/2007, potrebbe chiedere il risarcimento in sede civile. Infine, quando gli viene chiesto "perché la Procura di Napoli non ha trasmesso tutti gli atti alla Figc", la risposta è lapidaria: "Trascuratezza oppure favoritismo, ma a quest'ultima ipotesi non voglio neanche pensare".

Dittatura


La dittatura è una forma autoritaria di governo in cui il potere è accentrato in un solo organo, se non addirittura nelle mani del solo dittatore, non limitato da leggi, costituzioni, o altri fattori politici e sociali interni allo Stato. Leggendo questa definizione posso notare grandi similitudini tra la definizione di dittatura e lo stato attuale del calcio italiano. C’e’ in atto una dittatura in tutti i livelli gioco e risultati, arbitrale, federazioni, dove per dittatura intendiamo predominio assoluto e perlopiù incontrastabile di chi o di un ristretto gruppo di persone detentore di un potere imposto con la forza. Il cambiamento, rivoluzione, c’e’ stato dopo una avvenimento che tutti sappiamo (Calciopoli) e che nonostante gli insabbiamenti di tutti, ora sta venendo alla luce. Nonostante le sentenze dei tribunali, nonostante le campagne mediatiche terroristiche di qualcuno. Dall’oligarchia o aristocrazia di Milan e Juventus si e’ passati alla dittatura di un’unica squadra: l’Inter. Visto che tutti dicono che dopo Calciopoli c’e’ giustizia, faccio notare che prima di Calciopoli hanno vinto un campionato squadre come Roma e Lazio, oltre a Milan e Juventus, mentre dopo Calciopoli tra cartonati e altro ha vinto sempre e solo l’Inter e alcune vittorie sono proprio paragonabile a quelle della Juventus di prima. Se prima era regolare e’ regolare anche ora... se non lo era prima non lo sarebbe nemmeno adesso...
Senza fare dietrologia porto due esempi su come media tv, giornali, ma anche istituzioni siano totalmente orientate verso una parte.
Primo esempio: campionato. Risulta evidente come la Roma, abbia fatto un buon campionato e quanto abbia vanificato domenica scorsa. Tuttavia, e’ risultato evidente come l’arbitraggio, volenti o nolenti domenica abbia influito, un arbitro degignato dopo una partita polemica in cui tutto e' stato deciso da un episodio... come ieri. Detto questo, non ho visto nessun titolone, se non su alcuni giornali per evidenziare questo. Anzi il giorno dopo si parlava dell’Inter prima come se avesse giocato lei e non perso la Roma, le lamentele della Roma sono passate in secondo piano.
Secondo esempio: la partita di ieri. E’ chiaro come l’espulsione fosse identica a quella di Sissoko (fallo da giallo piu’ ammonizione per comportamento non regolamentare). Gli stessi che sostenevano che Motta non andasse espulso sostenevano il contrario verso Sissoko. A vedere le trasmissioni di ieri nessuno ha detto questo, anzi....nessuno ha detto che il Barcellona tra andata e ritorno ha giocato di piu’ e forse meglio, nessuno ha detto che l’Inter ieri ha giocato alla “viva il parroco” e nessuno ha sottolineato come tra andata e ritorno il gol di fuorigioco di Milito sia risultato determinante ai fini della qualificazione. Tutto questo senza parlare di altri episodi dubbi. Nessuno mette in dubbio le indiscutibili capacita’ dell’Inter, evidenziando come chi vince ha sempre ragione, tuttavia....i media specializzati dovrebbero tenere un atteggiamento quanto meno “giornalistico e di cronaca”, soprattutto se fai servizio pubblico. Per questo ritengo esemplificativo il siparietto di fine gara dove Moratti invita lo studio a essere piu’ felice e esultare di piu’ e questi rispondono a comando....(evidentemente lo studio era sazio dalle esultanze della Coppa Italia... a molti tifosi bianconeri non e' ancora andata giu' quella telecronaca...).
Ritengo disarmante il quadro italiano, dove la squadra migliore non ha un giocatore italiano e gli unici in rosa sono un 35enne e un giovane che quando gioca ne combina di tutti i colori....ritengo disarmante che l’allenatore sia una persona molto particolare, per non dire altro, irrispettosa verso tutto e tutti che porta solo acqua al proprio mulino e fa veramente lui terrorismo psicologico e manipolazione mediatica. Afine partita ieri si e' solo lamentato, praticamente denigrando tutta Barcellona... dimenticando che all'andata il Barcellona per giocare si e' fatto 14 ore di pulman....
Detto questo, questa dittatura ce la siamo meritata...o meglio se la sono meritata i tifosi che hanno goduto alla caduta del sistema moggiopoli...Saranno contenti quelli che arrivano sempre secondi e che quando arrivano secondi invece di protestare, sorridono contenti...come Ranieri domenica e ce l'hanno contro chi li ha rilanciati...

Ora dall’oligarchia sono passati alla dittatura....e secondo me molti di quelli che erano contenti nel 2006 sono finiti sotto la sede della federazione per protestare contro l’arbitraggio di Damato.... ma questa e’ l’Italia....e questi gli italiani...peccato che di giocatori italiani in questa dittatura “sportiva” non ce ne siano.

Hanno vinto la coppa

Tutti all'aeroporto... queste le parole di Mourinho dopo il passaggio del turno che porta l'Inter in finale dopo molti anni.... forse 38 o giù di li. In questi casi si dice ha ragione chi vince... infatti in Rai stanno celebrando le grandi capacità dell'Inter di non cadere in provocazioni, di essere stati degli eroi, di aver sputato sangue. Mourinho dice che non c'era fairplay....e dice che ogni volta che va a Barcellona succede qualcosa... purtroppo Mourinho non riesce a non parlare male degli altri nemmeno quando passa il turno. Chissà cosa dirà da qui al 22 maggio contro Van Gaal fino alla finale del Bernabeu di Madrid...Intanto ci siamo goduti e una bella corsetta alla Totti... direi.... ma qualcuno non si era lamentato per una multa?

In ogni caso l'Inter in queste due partite ha dimostrato più carattere del Barcellona e indipendentemente dal fatto che possa meritare o meno, è in finale. Ha ragione Mourinho quindi. Ha ragione in effetti, la sua squadra oggi passa il turno non avendo fatto nemmeno un tiro in porta, ma chiudendo ogni varco in una partita dove il tempo passava lento come le rimesse laterali e i rinvii da fondo campo.

Va bene tutto, siamo italiani, abbiamo vinto un mondiale con Cannavaro che era l'emblema della Juventus di Calciopoli. Siamo italiani e va bene tutto, basta vincere....non importa poi se segni in fuorigioco e se non superi la meta campo. Nei forum stranieri impazzano i commenti per il brutto gioco della partita.

Chissà se il 22 maggio vedremo un altro catenaccio o altro, francamente credo che l'Inter vincerà abbastanza agevolmente...intanto all'aeroporto stanno già festeggiando... visto che stanotte a Milano c'è confusione e grandi caroselli. A Monaco, intanto, hanno già pensato all'arbitro...Ovrebo...ma sono un pò tristi hanno battuto la Juventus... hanno eliminato la Fiorentina e ora gli tocca un'altra italiana...purtroppo per loro senza il giocatore migliore...ma a loro non importa....intanto a Milano sono tutti felice...HANNO VINTO LA COPPA...!!!!

mercoledì 28 aprile 2010

ENTUSIASMO PRAGMATICO


La notizia che domani la Juventus potrebbe avere un nuovo presidente, finalmente un Agnelli... direi..non ci coglie di sorpresa, era nell'aria da giorni ormai. Molti tifosi dopo questi anni sono convinti che potra' bastare... personamente ritengo questo solo il primo passo, dopo un calvario durato troppo a lungo. Alla base di tutto ritengo sara' fondamentale il progetto e mettere uomini di calcio la' dove vanno messi. Le mosse prospettate oggi: Capello come allenatore e Pavel Nedved come responsabile del settore giovanile possono essere solo due pietre di quello che dovra' essere per i tifosi e per la nuova societa' un lungo cammino. Da quello che sento sui forum, c'e' grande entusiasmo, ma ricordiamo tutti quanto entusiasmo c'era anche a Pinzolo quest'estate. Ma meglio un po' di entusiamo che lo spirito funereo dell'ultimo periodo.

Questa volta, rispetto al passato pero' i tifosi potranno contare su tre garanzie: un Agnelli al comando, un mister (se accettera') vincente come mai nessuno e un cuore bianconero incredibile (Nedved) che nessun tifoso potra' mai mettere in discussione, uno dei pochi capace di strappare a chiunque delle lacrime il giorno del ritiro... l'unico capace di non abbattersi mai e esempio per giovani e non.

Domani sapremo se ci saranno queste novita' a partire dalla presidenza, il futuro ci dira' anche le novita' teniche. Rimaniamo tuttavia fiduciosi come non mai che ci sara' una svolta e che anche sul lato della riconquista dell'onore e della rivendicazione del passato ci sara' un movimento da vigili a qualcos'altro.

Per il momento, se vero, non posso che fare il benvenuto e l'imbocca al lupo ad Andrea Agnelli...di lavoro da fare ce n'e'... e tanto.

ALLA RICERCA DI TESTIMONI....

Dopo l’intervista a Radio Radio, fornita da Zamparini inserita negli atti e prontamente deligittimana dallo stesso Zamparini, oggi e’ stato svelato IL DUBBIO sul nuovo materiale depositato dai pubblici ministeri di Calcioopoli. E’ stato infatti interrogato il figlio di Giacinto Facchetti il 26 aprile, chissa' se sara' utilizzata l'intervista delle Iene.... mancherebbe...come prova.
Gianfelice, a quanto dicono avrebbe parlato di questioni arbitrali, Nucini, De Santis, Moggi.
Bhe spero, per l’accusa che questa testimonianza possa essere migliore delle precedenti.
Ieri abbiamo assistito a due deposizioni che dovevano “in teoria” essere a favore dell’accusa ma che si sono rivelate delle ipotesi e delle congetture da parte di Salvagno prima (ma Dondarini e' stato assolto dalla giustizia sportiva....o no?)e del giudice Ferri, che ha praticamente quasi ritrattato tutto l'interrogatorio.
Personalmente, mi piacerebbe vedere Gianfelice Facchetti chiamato come testimone e poi messo di fronte alle domande della difesa. Mi piacerebbe sapere come spiegherebbe quelle telefonate e i pedinamenti Telecom.
Ieri, infine, si e’ calpestata la memoria di Tosatti... questo nessuno lo dice... Evidentemente... qualcuno conta di piu’ e qualcuno meno. A me Tosatti, come giornalista piaceva moltissmo e mi mancano molto i suoi editoriali e andrebbe rispettato come Giacinto Facchetti, tuttavia se ci sono telefonate andrebbero riportate...con il giusto senso delle cose.

SOGNO O OSSESSIONE?

Come al solito ieri ho molto gradito le parole dello Specialone pre Barcellona-Inter. Il mister portoghese e’ bravissimo a muovere la tensione verso gli altri scaricando la pressione dai propri giocatori.
In particolare su ambiente, finale di Madrid e arbitro.
Mourinho ha detto: “Il clima contro di me? Non è un problema” e su questo siamo certi che non lo fosse.
Poi parla della possibile finale a Madrid, e definisce quella del Barcellona un’ossessione e quella dell’Inte run sogno, dicendo che i sogni sono cose positive e le ossessioni no.
Bhe a parte che il Barcellona il sogno l’ha raggiunto di recente a Roma , appena un anno fa, penso che il Barcellona abbia tutto il diritto, senza che sia definita un’ossessione sperare di giocare la finale in casa (perche’ sarebbe comunque in Spagna), come successe alla Juventus nel 1996. Il paragone con l’Inter e con il fatto di giocare a Torino, non ci sta minimamente. Allo stesso modo, ad oggi la Juventus e il Real Madrid non sono paragonibili. Il Real Madrid spende 200 milioni di euro l’anno, la Juventus si sta riprendendo dopo un terremoto che forse qualcuno ha dimenticato troppo in fretta. Se poi con queste parole vuole ritenere che la Juventus abbia l’ossessione dell’Inter, non penso sia vero. I tifosi bianconeri hanno solo l’ossessione di non avere attualmente una squadra competitiva al 100% sull’arco di una stagione e di pagare delle colpe che come ha dimostrato ieri il Processo di Napoli non erano univoche.
Infine le parole sull’arbitro “Al ristorante con Benquerenca? Io non ho tempo per il businness io penso ad allenare” e su quello di stasera “Non mi preoccupa, mi preoccupano i giocatori che vogliono complicargli la vita”. Fossi in lui, tuttavia sarei preoccupato, sopratutto se alla sua squadra non fischiassero due rigori e dessero all’avversario un gol in fuorigioco.
Anche in questo caso si cerca di portare acqua al proprio mulino, ci piacerebbe vedere reazioni pacate anche quando ti fischiano qualcosa contro, invece negli occhi di tutti ci sono le scenate di quest’anno da Cagliari, a Torino alla partita delle manette….
Vedremo stasere se il suo sara’ un sogno o un’ossessione, nel frattempo i tifosi bianconeri un sogno nel cassette ce l’hanno… che venga fatta giustizia a Napoli.

Vedi l'intervista di Mourinho


martedì 27 aprile 2010

DA NAPOLI TANTO FUMO....

Oggi e’ ripreso il processo di Napoli, ci si aspettava, dopo la nube l’arrivo di Ancelotti e invece no.
Sintetizzando ecco gli elementi principali emersi oggi.
Il consolente informatico Nicola Penta, sembra sostenere che ci sarebbero alter intercettazioni interessanti su Parma, Bologna e Inter, ma bisognera’ aspettare anche a causa del famoso problema dei cd e della masterizzazione…in effetti e’ molto complicate masterizzare dei cd….
Sotto il torchio di accusa e difesa e’ poi finito il teste Salvagno che ha svolto attivita’ investigative nel 2003 2004 a carico di Moggi e la Juventus relativa al processo doping. Per la cronaca la societa’ e’ stata assolta.
Sempre per la cronaca il filone madre di Torino e’ finito sotto archiviazione.
Da questo interrogatorio sono emersi pochi fatti concreti e molte supposizioni del teste, tanto da spingere il giudice a non leggere il contenuto delle intercettazioni ma solo data e i progressivi.
Il pm ha cercato di mostrare il castello accusatorio (incontri, griglie, favori, etc.), ma dalle parole del teste sono comparse supposizioni, griglie per amichevoli e degli arbitri condannati solo Pieri… coinvolto poi oggi in una griglia per il prestigioso trofeo Berlusconi.
Da notare che poi si parli della potenza di Moggi e di come cercarsi di accattivarsi i giornalisti e poi si parla di Tosatti… su questo farei una precisazione… evidentemente su Tosatti si puo’ parlare male anche se non c’e’ piu’.
L’interrogatorio si conclude con una lunga disamina su chiamate per partite che coinvolgono Dondarini e con un’erronea risposta su Alessandro Moggi.

Nel controesame del teste da parte dell'avvocato Morescanti è stato chiesto a Salvagno quale certezza avesse sulla partecipazione di Bergamo a quella cena a casa di Giraudo, e Salvagno non ha saputo rispondere. Poi l'avvocato ha chiesto quali sono state le indagini che ha svolto e nemmeno in questo caso ha ottenuto risposta.
Nel suo controesame l'avvocato Gallinelli ha chiesto a Salvagno se avesse visonato la gara Atalanta-Juve, e se avesse avuto modo di pensare che il sorteggio, per quella gara fosse stato falsato: le risposte del teste sono state negative.

Nel pomeriggio il teste Ferri, che ha parlato di Mazzini...Lotito, Della Valle.
In sintesi ha smentito quanto aveva sostenuto in sede di interrogatorio...
Se questi sono i testi dell'accusa la difesa può dormire sonni tranquilli.

Di seguito le deposizioni spontanee di Moggi e Pairetto

Dichiarazione spontanea di Luciano Moggi: Alcune precisazioni relative ad inesattezze dette dal teste. Innanzitutto per quello che riguarda le amichevoli, posso dire che c'era un accordo di mandare gli arbitri più vicini dal punto di vista territoriale. Non vi era nessuna richiesta in quanto per le amichevoli era possibile, per questo per la partita con il Messina venne l'arbitro di Catania, per quella con il Livorno l'arbitro di Firenze. Per quello che riguarda poi il Trofeo Berlusconi, era uso nominare l'arbitro che era passato internazionale quell'anno, ed era il caso di Pieri. Per quanto riguarda la Maserati, ci sono state indagini della Guardia di Finanza che hanno smentito il tutto, e poi bastava vedere che noi non avevamo una lira, senza fare alcuna indagine, altro che Maserati. Sento dire ancora della Nazionale: ma chi più di un dirigente di una squadra sa se un certo giocatore è in grado di giocare, di reggere più di una partita a settimana? Ancora: avrei incontrato De Santis nello spogliatoio, a fine partita. E allora? Ma lo sa questo signore che non era vietato? Lo sa che noi non avevamo addetti agli arbitri, come Meani, che entravano negli spogliatoi anche a metà partita? Facchetti ha avuto una inibizione di tre mesi per essere entrato negli spogliatoi a metà partita, ed era vietato, io sono andato a fine gara e non lo era. Mazzini era un bravo uomo ma era solo l'ultima ruota del carro. Un'ultima osservazione per quanto riguarda il metodo di indagine seguito da Auricchio: dice di avere utilizzato come metodo di indagine la Gazzetta dello Sport, che è il giornale che praticamente fa le sentenze, e per il quale il principio di non colppevolezza non esiste. Le faccio un esempio: la partita di sabato scorso Inter-Atalanta, per la Gazzetta l'arbitro merita 6,5, mentre per il Corriere dello Sport di Roma merita 5,5. Per quanto riguarda Udinese-Brescia, prima venne detto che l'arbitro aveva ammonito tre diffidati dell'Udinese, poi questa versione venne ritrattata, ora si dice di Jankulovski, ma nessuno è andato a vedere il filmato: in quella occasione il giocatore aveva sferrato un pugno ad un avversario, volevo vedere che non veniva espulso.

Dichiarazione spontanea di Pairetto: Ho sentito delle imprecisioni per quanto riguarda le designazioni Uefa. Voglio precisare che io ero solo uno dei tre vicepresidenti che dovevano fare delle osservazioni sulle designazioni, che venivano effettuate da uno svizzero. Io non ho mai fatto nessuna osservazione i tutta la mia carriera. E' stato anche fatto riferimento ad una designazione di De Bleckeer, che sarebbe un mio amico, ignorando che in quella partita la Juventus venne penalizzata, in quanto venne annullato un gol regolare a Del Piero. Per quello che riguarda i contatti con le società, mi creda, sono contentissimo che stiano venendo fuori le telefonate con tutte le società della serie A. Deve sapere che era proprio la Federazione ad incoraggiare tali frequentazioni; in due casi, anzi, ci chiese proprio di chiamare le società: successe quando Coly aggredì Nucini, che lo aveva espulso, e beccò 8 giornate di squalifica. Casualmente, dopo 9 turni, proprio al ritorno in campo di Coly, Nucini venne nuovamente estratto col Perugia e la Federazione ci fece chiamare la società per tranquillizzarla. Una volta, poi, in corso di sorteggio ci accorgemmo che era stata fatta una preclusione col Palermo, per Collina, che non esisteva. Alla fine del sorteggio i notai ci fecero ripetere le operazioni per quel motivo e, dopo, dovemmo chiamare Zamparini per spiegarghli l'accaduto.

lunedì 26 aprile 2010

MOTIVAZIONI DEMOTIVANTI

Ieri sono uscite le motivazioni sulla sentenza relativa al processo ad Antonio Giraudo. 202 pagine belle fitte che però demotivano chi le legge.
Per la cronaca, in attesa dell’appello Giraudo è stato condannato per associazione a delinquere con l'ex presidente dell'Aia, Tullio la Lanese e gli arbitri Tiziano Pieri e Paolo Dondarini. Ricordiamo che sono stati assolti l'arbitro Rocchi, Messina, Baglioni, Foschetti, Cassarà, Gabriele, Griselli. Il giudice definisce che ci sono eventi che provano l’esistenza di una cupola che condizionava il calcio. Si sostiene che Giraudo avesse relazioni abituali con i designatori e con altri personaggi della cupola.
Bhe, secondo il giudice lo scopo era far vincere la Juventus e salvare la Fiorentina. Dire che ci sono incongruenze è veramente il minimo. Strano che questa cupola arrivasse alla partita decisiva con arbitro Collina, partita vinta dalla Juventus nonostante le pressioni rossonere su arbitri e guardalinee. Strano che nella cupola non ci fosse nessuno della Fiorentina. Una persona che ascolta le motivazioni della sentenza ha dei dubbi che hanno la grandezza dell’Empire State Building di New York. I dubbi ci sono e non sono pochi. Il fatto che nel rito abbreviato la difesa non ha potuto portare prove, ha sicuramente inciso. Bisognerà, forse aspettare l’appello per avere un quadro più definito.
Sono per curiosità andato a vedere le partite indagate, con gli arbitri in oggetto, considerando la bibbia delle investigazioni, vale a dire la Gazzetta dello Sport….
Juventus-Chievo 3-0 (31 ottobre 2004), arbitro Pieri…Nessun ammonito. Voto Gazzetta dello Sport per l'arbitro Pieri: 6,5 Da solo sbaglia poco. Gli errori più evidenti, semmai, sono dei suoi assistenti su un paio di fuorigioco. Partita finita 3-0, poco da dire direi
Juventus-Lazio 2-1 (5 dicembre 2004)
Designazione di Dondarini, Baglioni e Alvino. Indagati Moggi, Giraudo, Bergamo, Pairetto, Dondarini, Baglioni ed Alvino. Nella moviola del giorno dopo sono due i casi discussi, uno per parte. Dondarini non vede un rigore per la Juve (trattenuta di Talamonti su Ibrahimovic) e uno per la Lazio (uscita di Buffon su Inzaghi che cade in area). Ma i biancocelesti recriminano anche per una rimessa invertita da cui nasce il secondo gol juventino. Bhe…le rimesse laterali contano…parecchio.
Bologna-Juventus 0-1 (12 dicembre 2004): Il Bologna non gradisce l'arbitro (polemiche per Bologna-Roma 3-1) e protesterà a lungo. Il caso nasce per un rigore non dato per fallo di Thuram su Cipriani, quando le squadre sono ancora sullo 0-0. Ma anche la punizione da cui nasce il gol bianconero, nel finale, è molto contestata: al 41' viene fischiata per un fallo di Capuano più che dubbio.
Queste sono le uniche partite su cui si è indagato…che coinvolgono arbitri condannati… penso che ogni commento sia superfluo….

NAPOLI-BARCELLONA-LIVERPOOL-CATANIA


Sembra l'itinerario di un viaggio premio e invece no... e' il programma settimanale dei tifosi della Juventus.Partiamo con ordine: martedi' processo di Napoli, ricomincia il tram tram... di testimoni. Questa settimana, sfileranno (forse) i capisaldi dell'accusa. Vedremo se saranno capisaldi o altro e se riusciranno a dimostrare qualcosa di piu' delle poche cose sentite fino ad ora. Ci aspettiamo altre interviste "tipo Zamparini" da inserire agli atti. Ci aspettiamo un po' di considerazione da parte dei media, nel caso uscissero fuori altre verita', infine aspettiamo sempre di capire quando finira' la posizione dei vigilantes bianconeri.
Mercoledi' poi siamo sicuri che i tifosi non si perderanno Barcellona-Inter e chissa' per chi tiferanno... a Barcellona l'hanno ribattezzata la partita del secolo e hanno anche fatto la maglietta celebrativa...A proposito, a Barcellona volevano che l'arbitro fosse De Bleeckere. chissa' cosa penseranno adesso i tifosi dell'Inter, De Bleeckere arbitro un Liverpool-Inter,2-0 con espulsione di Materazzi dopo 30'. Chissa' se si comportera' come ha fatto l'arbitro portoghese a Milano o se terra' un comportamento diverso...Sicuramente a Barcellona non saranno tristi di non avere piu' un arbitro portoghese. Da mercoledi in poi, ma non solo da mercoledi', occhi e orecchie a Liverpool-Atletico, per vedere se Benitez sapra' riportare il Liverpool ad una finale europea e cercare di capire se c'e' qualche speranza o qualcosa di piu' di vederlo a Torino a partire da luglio.
La settimana si conclude poi a Catania, volo di andata per sapere se c'e' ancora una speranza Champions o se bisogna rassegnarsi ad altro obiettivo. Al ritorno da Catania ne sapremo di piu'. In ogni caso i tifosi non solo dovranno incitare ma anche munirsi di talismani affinche' le avversarie non vincano. In ogni caso un programma di viaggio fitto, peccato per i tifosi bianconeri essere poco protagonisti sul campo e molto fuori, siamo sicuri che vedremo molti gufi, da capire se da meta' o da fine settimana.
Leggi l'articolo su Inter-Barcellona

DAMATO INADEGUATO O ALTRO?

Lo avevamo gia’ notato venerdi’ scorso… quando avevamo parlato male dell’arbitraggio, lo avevamo notato in passato, Damato sara’ pure un arbitro emergente, pure internazionale ora, tuttavia non ancora pronto per dirigere i grandi match. Se questa e’ la nuova classe arbitrale che avanza, meglio tenersi la vecchia allora. Il rigore non dato alla Roma ieri per il fallo di mano di Zauri su lancio di Vucinic, ricorda molto quello di Felipe Melo in Inter-Juventus di Coppa Italia. In quella occasione ricordiamo tutti le grandi proteste interiste e l’assalto di Oriali tra primo e secondo tempo. Assodato che questo tipo di rigori Damato non li da, e’ parso invece chiaro l’errore di non assegnare un penalty per fallo su De Rossi. Detto questo, la Sampdoria non ha rubato nulla, ha fatto la sua partita e ha sfruttato le sue occasioni e le ripartenze. Oltretutto alla Samp era stata negato una chiara occasione da gol con Cassano lanciato a rete nel primo tempo. Per Rossella Sensi Damato e’ stato inadeguato, per noi pure e non e’ la prima volta. Pero’ dando a Cesare quel che e’ di Cesare e’ parsa inadeguata anche la conduzione di gara della Roma nel secondo tempo. Anche questa volta potrebbe riproporsi il leiv motiv della carriera di Ranieri. Arrivare vicino alla vittoria e perdere per poco. A mio modesto parere l’allenatore del testaccio ieri ha commesso dei gravi errori, pari a quelli sottoporta degli attaccanti nel primo tempo. Gli stessi errori che commetteva alla Juventus l’anno passato, incapace di vincere la partita interna con il Cagliari e poi persa 3-2..solo per citarne una Per chi ricorda quella partita, la Juventus allora vinceva 2-1, poi poca capacita’ di gestire il matche e disattenzioni defensive hanno portato la squadra alla sconfitta. Ieri Ranieri, ha deciso quasi lui di perdere…non potendo vincere, togliere un centrocampista inserendo un esterno e poi una punta ha praticamente tolto linfa al centrocampo e dato spazi immensi alle ripartenze. La Roma dopo i cambi e’ stata poco pericolosa e la Samp ha approfittato per colpire e vincere. Ranieri dice che era il caso di rischiare, verissimo, ma forse era il caso di cambiare Totti che era stanchissimo e non stava dando piu’ un contributo immenso. In ogni caso non mi e’ sembrato molto amareggiato Raneri a fine partita, anzi scherzava quasi alla Domenica Sportiva e alla “solita” domanda di Mina’ sulla rivalsa con la societa’ bianconera per averlo mandato via, lui ha sorriso, dicendo che parlano i risultati. Ha ragione Ranieri, parlano i risultati, tuttavia io penso che se ci fosse stato Capello in panchina, la Roma ieri avrebbe vinto giocando un secondo tempo con il coltello tra i denti, cercando di portare a casa l’uno a zero in modo arcigno. Ranieri invece ha giocato un secondo tempo aperto e ha preso gol quasi in contropiede, poi ha inserito quattro attaccanti come non aveva fatto con il Chelsea l’anno passato nel finale di partita e ne ha preso un altro. Rimaniamo convinti che Ranieri e' un ottimo tecnico, da secondo posto, ci piacerebbe essere smentiti, ma a meno di miracoli sara' difficile... Misteri….

a proposito... qui un articolo su... Damato interista... fonte Repubblica
Repubblica — 05 gennaio 2002 pagina 18 sezione: BARIIl tifo tra gli arbitri non conta. E agli scettici da Bar sport del lunedì mattina basta chiedere conferma alla giacchetta nera barlettana Antonio Damato, 29 anni, interista da sempre. Cinque anni fa, durante la finale scudetto del campionato aAlievi tra la "sua" Inter e la Lazio, non ci ha pensato due volte a fischiare un rigore a favore della squadra romana. Il fato (benevolo) volle poi che dal dischetto il pallone non arrivò mai in rete e che i nerazzurri vincessero il tricolore. Nel presente, per fortuna di Antonio, il piede di Vieri e Ronaldo fa spesso rima con il goal. E la sua carriera arbitrale sembra esplosa ormai definitivamente. Tant' è che domani pomeriggio scenderà sul terreno di gioco di Lecco per la gara contro il Lumezzane, sua prima partita di C1 in una carriera che si prospetta foriera di mille soddisfazioni. Tutto era cominciato una dozzina di anni fa in una partita tra ragazzini al vecchio stadio di Barletta. Per gioco, tra l' altro, visto che l' oggetto del desiderio non erano tanto i cartellini e il fischietto quanto la tessera per entrare gratuitamente allo stadio (un classico per gli arbitri alle prime armi). Con il tempo, invece, è nata ed esplosa la passione. Nel mezzo ci sono state belle esperienze vissute, tanti nuovi posti conosciuti e fortunatamente nessun' aggressione (un altro classico, purtroppo, sui campi cosiddetti minori). Antonio ne ha visti davvero tanti di calciatori. La maggior parte, racconta, ha appeso «le scarpe a qualche tipo di muro e adesso vive dentro un bar». Qualcun altro non ha avuto paura di tirare un calcio di rigore, invece, e adesso gira in serie A. Nomi? Pinzi dell' Udinese, Marazzina (la sorpresa del Chievo), Daniele Conti (il figlio del grande Bruno). E naturalmente Antonio Cassano. Com' era? Praticamente com' è oggi. Dribblomane, sfrontato con i compagni, ma educato e disciplinato con il direttore di gara. «Un signore», per Antonio. Che ricorda anche con piacere le giocate di Mitri del Martina Franca e di Stroppa, ai tempi del Foggia di Zeman, incontrato in un' amichevole contro il San Severo. La vita di un arbitro, a questi livelli, è a quella di un atleta a tutti gli effetti. Damato si allena tre volte a settimana. E in serata fa sempre un salto nella sua sezione, a Barletta, dove rappresenta un importante punto di riferimento per tutti i colleghi più giovani di lui. La carriera, inevitabilmente, lo ha portato a trascurare altri aspetti della sua vita. Primo di tutti gli affetti. «Non è facile trovare una ragazza che sia pronta ad accettare questi ritmi. Il sabato e la domenica, in pratica, non ci sono mai». Adesso è single, ma non ha perso la speranza. D' altronde il suo cartellino vincente potrà sempre essere il fascino della divisa. - GIULIANO FOSCHINI

domenica 25 aprile 2010

NON RESTA CHE SPERARE

In questa domenica di finta festa e finto ponte, ai tifosi bianconeri non restano che le speranze.
Speranza di vincere con il Bari…, speranza che le altre non vincano… (anche se il Palermo, vincendo ieri ha messo una bella ipoteca sulla Champions), speranza che al Processo di Napoli ci sia giustizia, speranza che Benitez…
Tanta carne al fuoco, purtroppo in assenza dell’arrosto… ci accontentiamo del fumo.
L’arrosto sarebbe stato un finale di stagione degno della società Juventus, con obiettivi certi e non incerti.
Un finale degno sarebbe stato avere dieci punti in più e lottare come sta facendo la Roma. Un finale degno sarebbe potuto essere quello che sta compiendo il Fulham…in Europa League.
Purtroppo il finale della stagione, come del resto la stagione intera è risultata di basso livello, da minimi storici.
Non ci sembra il caso di ribadirlo.
Le speranze di oggi sono al lumicino, in questo pomeriggio soleggiato, i tifosi sperano di vedere una squadra quanto meno tonica e volenterosa, tre punti obbligati e occhio e orecchio a Napoli e stasera a Roma.
Martedì poi si ritorna a Napoli, “grande attesa per i copulatori”, vedremo se i testimoni dell’accusa saranno tali o se ci saranno altre testimonianze radiofoniche in stile Zamparini… ne vedremo delle belle.
Infine, ma non ultimo voci da Liverpool… arrosto o fumo?
Sembrerebbe che un po’ di carne al fuoco ci sia… ieri Benitez ha detto che partirà se andranno via Torres o Gerrard….
Le mosse di Mr Rafa, testimoniano come sia uomo scaltro e di fine intelligenza.
Permettetemi di affiancarlo in questo a Mourinho che come furbizia è un maestro. Ci piacerebbe vederli avversari nel campionato italiano e sono curioso di vedere se anche Benitez mimerà un bel gesto stile manette….
I tifosi bianconeri quel gesto magari lo mimeranno…. davanti ai tribunali se giustizia non sarà fatta.
Nel frattempo ai tifosi non resta che sperare…

Guarda la conferenza stampa di Zaccheroni pre Juventus-Bari

sabato 24 aprile 2010

I dubbi di Benitez

Luci e ombre da Liverpool...
I ben informati parlano di un Benitez sulla via di Torino, alle strette finali con il Liverpool. Pare che il tecnico spagnolo abbia chiesto delle risposte alla società di Anfield, da avere entro la fine della prossima settimana, risposte su futuro, mercato e investimenti. Il tecnico lusitano vuole la garanzia della permanenza di Torres e Gerard per rimanere e qualche sterlina da spendere per rinforzare la squadra.
Chissà se sarà accontento o meno... In ogni caso i tifosi della Juventus non vogliono che Torino sia considerata una seconda scelta o un ripiego. Vogliono che Benitez scelga la Juventus solo se motivato e convinto della scelta, consapevole che è possibile aprire un ciclo e lottare per vincere qualcosa.
Se la Juventus deve spendere per avere il meglio in panchina (...e Benitez è tra i migliori), deve valutare tutte le variabili e offrire al tecnico tutte le carte per operare nel modo migliore. Deve garantirgli staff medico adeguato, giocatori duttili e disponibili e soprattutto il budget necessario a creare la squadra adeguata al gioco del tecnico spagnolo.
Il tempo a fine aprile..non manca ma per creare qualcosa di pronto per luglio se in Europa League o per agosto se ci sarà il miracolo Champions... non è poi infinito.
Quindi giusto che Benitez si faccia un'idea definitiva entro breve...una o due settimane.
Benitez si sente, forse come quel ragazzo...di una vecchia canzone di Susanne Vega, dal titolo in Liverpool, dove era triste per quello che voleva e non poteva avere e era indeciso se buttarsi dalla torre del campanile o meno. In questo caso, Benitez è indeciso se lasciare Liverpool e i suoi tifosi per una nuova avventura... magari timoroso dell'ambiente e di una società che in questi anni ha avuto difficoltà impreviste. Purtroppo magari non sa quanto calore e quanta passione possono trasmettere tutti i tifosi bianconeri e quanto amore infinito risiede dalle Alpe alle Piramidi.... dal Manzanarre al Reno.. se solo lo sapesse siamo convinti che Benitez non avrebbe bisogno di due settimane per decidere, ma gli basterebbero cinque minuti.

Da Studio sport del 24 aprile



Guarda il video di Suzanne Vega

NON TOCCATE KING KONG


In questa stagione totalmente negativa, c'è una luce che splende in fondo al tunnel. C'è un giocatore che è cresciuto moltissimo, confermando quanto di buono si intravedeva. C'è un giocatore che riesce a tramandare lo spirito dei grandi difensori marcatori bianconeri (Brio, Gentile, Kholer, Montero, Ferrara, Cannavaro) e che sarà il futuro capitano quando Alex del Piero e Gigi Buffon lo riterranno opportuno. E' uno di quei giocatori che servono per creare l'asse di una squadra portiere, difesa, centrocampo, attacco. Quel giocatore è Giorgio Chiellini, il King Kong bianconero. Nella disfatta di venerdì scorso ci siamo accorti tutti del suo spirito. Nella disfatta con il Bayern in coppa, mancava e ce ne ricordiamo. Se una squadra vuole programmare lui è imprescindibile. Sarebbe azzardato, per non dire altro ripartire e programmare senza di lui.
Per questo, penso che i tifosi bianconeri ritengano il suo rinnovo un atto dovuto e una formalità e la società debba avvicinarsi il più possibile, nell'ottica della ragionevolezza, alle richieste del giocatore e del procuratore. Il suo apporto in sicurezza e nella fase offensiva resta altissimo e nelle formazioni titolari del prossimo campionato è impensabile non trovarlo. Accanto a lui bisognerà affiancargli un giocatore affidabile e dei terzini di aiuto e impostare la squadra in modo oculato. Bisognerà evitare gli errori di quest'anno che hanno privato la squadra del proprio equilibrio. A noi sembra bizzarro come i tre centrali bianconeri, presi singolarmente siano dei nazionali e poi presentati nel pacchetto difensivo globale con i due terzini, si crei un reparto da 48 gol subiti... bizzarro...
In ogni caso per il futuro i dirigenti devono decidere chi affiancare a Chiellini se un giovane già affidabile straniero come Kjier o italiano come Bonucci, o uno straniero già affermato come Vidic. In ogni caso Chiellini resta un punto fermo e per questo non si tocca. Non si può privare il tifoso di una delle attrazioni principali.... di Re Giorgio King Kong...

venerdì 23 aprile 2010

GLORIFICAZIONE INTER...?ALCUNI LA PENSANO DIVERSAMENTE...

Ieri, mi sono andato a leggere alcuni commenti post Champions...qua e la...
Tra tutti quelli piu' glorificatori, a parte quelli della Gazzetta dello Sport del giorno dopo, ho letto con piacere le parole di Paolo Ziliani...
Simpatico paragonare le fortune dell'Inter a quelle del Milan berlusconiano.
Ziliani paragona la famosa nebbia di Belgrado di Stella Rossa-Milan alla vittoria dell'Inter in Dinamo Kiev-Inter, gara in cui l'arbitro francese Layec convalidò il gol del 2-1 di Sneijder viziato da un fuorigioco di Milito.

Su qualcosa Ziliani ha ragione, il gol viziato da fuorigioco...
A me sembra azzardato paragonare il cammino di quel Milan (quello galattico tra cui il 5-0 in casa al Real) a quello di quest'Inter. L'Inter martedi' ha sicuramente meritato di vincere, ma ha anche goduto di tutta una serie di episodi favorevoli. Una serie di episodi favorevoli come quello con la Dinamo, come quello con il Chelasea e come quello con il Barcellona.
Ci vuole bravura e fortuna.
Ziliani definisce questa, una grande Inter e una squadra che puo' far sognare i tifosi.
Ziliani ha parlato di quel colpo di fortuna di Kiev, io parlerei di temi diversi, altri colpi di fortuna, come quelli della procura che non hanno ascoltato tutte le telefonate. Quello si che e' un colpo di fortuna... E se vogliamo essere generosi c'e' pure un secondo colpo di fortuna: la cessione di Ibrahimovic all'Inter con un Milan con il mercato bloccato in entrata... nel 2006...eccolo il secondo colpo di fortuna.

Per Ziliani i tifosi racconteranno ai nipotini la partita di martedi'. Ha ragione, i tifosi bianconeri, invece racconteranno qualcos'altro... tipo di una squadra fenomenale del 2006, dai colori bianconeri che diede 10 giocatori al mondiale e poi fu sventrata. Quelli si che erano i tempi di Recoba... e dei suoi dvd, erano i tempi di Recoba che giocava con un passaporto irregolare...
bei tempi...

Leggi l'articoli tratto dal blog di Paolo Ziliani

CORSA A OSTACOLI... CHAMPIONS


Ultime quattro tappe, per questa corsa Champions (un posto) e Europa League (tre posti).La classifica recita impietosamente Sampdoria 57, Palermo 55, Napoli 52 e in coda al gruppo Juventus 51 e Genoa 48.La Sampdoria, prima della classe, dovra’ difendersi dagli assalti delle inseguitrici. I calendari piu’ agevoli sembrerebbero quelli di Napoli e Palermo, in virtu’ del fatto che devono affrontare le ultime della classe. Tuttavia il fattore motivazionale potrebbe influire e proprio per questo le sorprese potrebbero essere dietro l’angolo.La Juventus parte in posizione obbligata: vincere tutte le partite e sperare. Le avversarie sono tutte di centro classifica, ad eccezione del Milan. Sono squadre abbastanza sazie o con poche speranze (Milan alla ultima, a meno di miracoli). Sara’ fondamentale vincere domenica e poi a Catania e in casa con il Parma, per poi andare a vedere all’ultima giornata che succede.A inizio stagione pensare a questa situazione sarebbe stato inimmaginabile, tuttavia, soprattutto per il ranking europeo, la Juventus deve pensare almeno a una qualificazione, in Europa League. Sia con l’Inter che con il Cagliari un minimo progresso c’e’ stato... pero’ non basta per questo sprint..La domanda e’ su chi fare la corsa? Io direi Palermo. I tifosi bianconeri devono sperare che la squadra di Delio Rossi domani non approfitti del Milan decimato, in caso contrario sarebbe durissima. In ogni caso domenica sera, dopo Roma-Sampdoria, a tre tappe dal termine avremo tutto piu’ chiaro. Chiare le parole di Delio Rossi di oggi "In casa abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Non facciamo calcoli, ma dobbiamo fare il massimo sapendo che la giornata decisiva sarà l'ultima ....merita di andare avanti chi è più bravo, non chi è più furbo...".Non sibilline le parole di Delio Rossi, sicuramente la Juventus non si e’ dimostrata la piu’ furba.. anzi... si potrebbe vincere il premio inverso. Il Palermo merita assolutamente di andare in Champions, per il campionato fatto, soprattutto in casa. Tuttavia, spero che il Palermo sappia cosa vuol dire fare un preliminare con ranking nullo contro avversarie molto quotate e soprattutto sappia cosa vuol dire saper gestire il doppio impegno e avere una rosa adeguata. Per fare la Champions ci vogliono investimenti e organici ampi (vedi il dazio pagato quest’anno dalla Fiorentina). Se Zamparini ha intenzione di investire sarebbe una gran cosa, in caso contrario potrebbe essere un’arma a doppio taglio e forse le parole di Paolo Maldini non sembrerebbero cosi’ strampalate.Infine due parole per il Napoli. Con un punto di vantaggio sui bianconeri deve sperare di vincerle tutte e poi di giocarsi tutto a Genova con la Sampdoria. Non sara’ facile... Pronostici Champions? Difficile farli: direi 35%Palermo 35%Sampdoria, 15%Napoli 15% Juventus. Ne riparliamo domenica sera.

Vedi il calendario completo

IL MUSEO DELLE CERE DI MADAME TUSSAUDS


In questi giorni i tifosi bianconeri vivono nel limbo e si trovano in un momento di smarrimento .
Da una parte le voci insistenti di programmazione dell’estate 2010, dall’altra quelle sull’apertura del dossier Calciopoli due e delle possibili nuove telefonate arbitri/dirigenti.
Sulla prima la societa’ sembra muoversi in modo convincente. Se, come sembra, dovesse arrivare Benitez sarebbe sicuramente un’ottima scelta.
Personalmente credo arrivera’ solo in caso di quarto posto, pero’, almeno ora, per i tifosi sperare e’ lecito. Inoltre, il possibile arrivo di un direttore generale esparto, permetterebbe di superare l’empasse di mercato di questi anni e di avere una strategia molto piu’ chiara, o quanto meno avere una strategia.
A fare da contrasto a questo “potenziale” dinamismo in ambito societario, tecnico e di staff c’e’ il totale immobilismo sulla vicenda Calciopoli. La settimana scorsa Blanc vigilava, questa settimana non so… La Juventus sembrerebbe passare da Liverpool a Londra, direttamente dentro al museo delle cere di Madame Tussauds. Come delle statue di cera, i dirigenti vigilano, attenti e premurosi, ma il troppo vigilare potrebbe alla lunga essere nocivo. Pensiamo che una posizione attendista sia lecita ma deve essere attendista fino al punto giusto. La Juventus dovrebbe mettere la giusta pressione alla federazione in modo da avere delle risposte in tempi ragionevoli.
Anche in questo caso, purtroppo, ci tocca segnalare la disparita’ tra la rapidita’ con cui si era agito nel 2006 e la lentezza con cui ci si muove oggi.
Per non venire contagiati da questo bradipismo al limite dell'immobilismo da Museo delle Cere, alla Juventus non resta che cominciare a muoversi, quanto meno per accelerare le valutazioni e ottenere quanto prima delle risposte.
Le parole di Luciano Moggi e dei suoi avvocati, potrebbero alla lunga pesare, noi desumiamo questo significato “ I tifosi non si possono aspettare nulla indietro, fino a quando la Juventus non si muovera’” . Affinche’ questo pensiero non resti l’idea di “quattordici milioni di barboni”, ci piacerebbe vedere da Torino, un piccolo cenno.

Ascolta le parole di Paco D’Onofrio avvocato di Moggi

giovedì 22 aprile 2010

Marotta e Benitez possono bastare?

Nei mesi scorsi si parlava di Marotta alla Juventus, poi le smentite del caso, hanno allontanato le voci. La settimana scorsa la voce di Benitez, ha rallegrato l’ambiente bianconero, sempre più triste e depresso dopo l’attuale stagione bianconera. Ieri, ancora la voce di Marotta. Alla luce di queste indiscrezioni che sembrano diventare giorno dopo giorno sempre più forti, ci chiediamo se queste due variabii possono essere sufficienti per portare una squadra che attualmente naviga al settimo posto in campionato, ad una posizione più consona, vale a dire lottare per i primi due posti e per lottare fino alla fine per vincere qualcosa.
Le domande sono diverse… può bastare Benitez in panchina? Quanti milioni gli serviranno per fare una squadra competitiva? E soprattutto chi dell’attuale rosa potrebbe essere utile? Alla luce di questa stagione due sono i reparti da ricostruire… difesa che necessita di almeno due acquisti di livello e attacco che chiede a gran voce un bomber da venti gol a stagione. Oltre a questo è innegabile che a centrocampo serva qualcuno che possa abbinare alla potenza dei centrocampisti presenti il fosforo e le idee.

Detto questo... sembra che in questa squadra non ci sia niente di buonno... secondo me non è vero. La Juventus del primo ciclo Lippi seppe sfruttare gli acquisti dell'era Trapattoni, si fece una rivoluzione ma non tabula rasa.
A nostro parere chiunque arrivi sia per la guida tecnica che per quella manageriale deve essenzalmente avere le idee chiare e una gran voglia di dimostrare a tutti quanto vale.
Oltre a questo ci vuole un grande cuore, solo con quello si possono riconquistare i tifosi così delusi...
I nomi degli acquisti sono talmente tanti e di valore che farne due adesso non cambierebbe molto. L'importante è avere un progetto in testa e prendere gli uomini funzionali a quello, sfruttando chi c'è già.

QUANTA ACQUA IN QUEL MULINO....

C'e' un Mulino, in Italia che in questi giorni per dirla alla Mourinho... "sta facendo un grandissimo lavoro...", dopo la "famosa prostituzione intellettuale... e grandissima manipolazione intellettuale", tirata fuori nell'anno passato. C'e' tantissima acqua in quel mulino.

L'anno scorso c'era''' un lavoro " per modificare l'opinione pubblica"... quanto aveva ragione l'allenatore dell'Inter, infatti ora se si risentono quelle parole... adattate ai fatti di adesso, aveva proprio ragione. Anche quest'anno vedo questo lavoro, pero' su Calciopoli, un lavoro mirato a non fare uscire la verita' e a muovere tutto verso l'insabbiamento.
Cosa direbbe oggi Guardiola, risentendo le parole di Mourinho dell'anno passato? Potrebbe o non potrebbe dire cosi'.."C'e' un'Inter che viaggia verso la finale di Champions con tanti... ma tanti errori arbitrali...." Ne ricordiamo un paio con il Chelse all'andata, due al ritorno e due nella partita con il Barcellona....
Bhe, nonostante tutto questo il signor "specialone", non sazio della vittoria, nel sottopassaggio che portava agli spogliatoi, si e' permesso di ricordare... l'arbitro Ovrebo a Xavi....
Allora sapete che mi permetto di ricordare a Mourinho. visto che si fa della dietrologia? Collina.. e il gol di Terry in Chelsea -Barcellona 2005, evidentemente ognuno tira l'acqua...dove vuole.
Con questo nessuno qui mette in dubbio che la vittoria dell'Inter di martedi, fosse meritata. L'ho gia' scritto ieri e lo confermo, tuttavia sarebbe bello, avere dei toni piu' pacati sempre e anche quando di vince farlo con un minimo di decenza, ricordandoci tutto.

Mourinho poi si e' lascia andare anche sul campionato e sulla mancanza sospensione di Totti.
Premettiamo, il gesto di Totti non e' molto furbo, nel senso che provocare in una partita come il derby non aiuta... tuttavia, il gesto e' stato fatto ai propri tifosi, a fine gara, quasi in risposta al gesto di Rocchi nel primo tempo. Il gesto di Mourinho, invece era chiaramente diverso e non gli e' valso tre mesi di squalifica, ma tre giornate... in ogni caso anche questo caso... molta acqua ..al proprio mulino.

Sarei curiosissimo di vedere se a Barcellona arbitrasse un arbitro, non so "svedede", negasse un rigore all'Inter e desse un gol in fuorigioco al Barcellona...pagherei oro per essere una piccola ape, in quel sottopassaggio e vedere poi le reazioni dello "specialone"... ma purtroppo e' solo un'utopia...

Guarda la conferenza di Mourinho dell'anno passato e fatti un'idea!

mercoledì 21 aprile 2010

BUFERA O BREZZA ESTIVA?

Eh si.... si riparte... Calciopoli 2....ma cos'è questa Calciopoli 2, una bufera o un venticello... sarà una cosa vera o una bufala per dare un contentino a qualcuno alla luce delle nuove intercettazioni?
Innanzitutto questa Calciopoli 2 ci devono dire se è un teatrino o una cosa vera.
Ci devono spiegare chi non ha voluto acquisire quelle telefonate in questi quattro anni e chi le ha nascoste.
Ma soprattutto ci devono dare una versione unica di come stanno le cose...
La procura della Federcalcio ieri ha deciso di aprire un'altra indagine su Calciopoli, e di ottenere dal Tribunale di Napoli tutto il materiale probatorio e la perizia disposta dal Tribunale. dopo l'analisi partiranno gli interrogatori di tutte le persone coinvolte...anni.
L'elemento più' interessante, ma certamente spinoso di queste intercettazioni che non differiscono molto da quelle che produssero lo scandalo 2006, e' la prescrizione.
In teoria tutti i fatti sono prescritti e quindi non rischia nulla nessuno.
Bello sarebbe comunicare ai tifosi bianconeri che alla fine hanno pagato solo loro per negligenza altrui, di coloro che non hanno saputo presentare all'epoca il quadro probatorio completo e che quindi si sono dovuti attendere quattro anni e i tempi di prescrizione passati...
Se questo accadesse, sarebbe scandaloso se la Juventus non fosse risarcita per quello che ha subito, e uno scudetto revocato non potrebbe essere certamente sufficiente, in quanto quello scudetto non era neppure di loro appartenenza.

In ogni caso di questa vicenda ai tifosi rimarranno impresse le parole del PM Narducci: "Piaccia o non piaccia non esistono telefonate con Moratti, Campedelli, etc...

Piaccia o non piaccia a noi questo non processo non sembra equo.

Vedi il video di Narducci
Ma come la mettiamo ora?

Paolo Ziliani suo articolo post Inter-Barcellona

tratto dal blog di Paolo Ziliani
Se è vero che le fortune del Milan berlusconiano iniziarono grazie a un incredibile colpo di buona sorte (la famosa nebbia di Belgrado che il 9 novembre dell'88, col Milan sotto di un gol e avviato all'eliminazione, calò sul campo della Stella Rossa costringendo l'arbitro a sospendere la partita: che rigiocata il giorno dopo, vide i rossoneri imporsi 4-2 ai rigori, dopo l'1-1 al 90' che pareggiava l'1-1 di San Siro), sarebbe bello dire un giorno che le fortune dell'Inter di Moratti figlio, e di Mourinho nuovo Herrera, sono iniziate grazie a un colpo di buona sorte, il 4 novembre del 2009, quando all'ultimo minuto di Dinamo Kiev-Inter, sul risultato di 1-1 che eliminava i nerazzurri dalla Champions, l'arbitro francese Layec convalidò il gol del 2-1 di Sneijder viziato da un fuorigioco di Milito. Grazie a quel gol, che avrebbe dovuto essere annullato, l'Inter continuò il suo cammino europeo: che da balbettante si è fatto via via sempre più autorevole e sfrontato, audace al punto da regalare una serata da sogno come quella del 20 aprile 2010, semifinale d'andata di Champions League, Inter batte Barcellona 3-1, gol di Sneijder, Maicon e Milito a rimontare lo 0-1 di Pedro, dopo una partita bellissima, giocata all'attacco e vinta nettamente, meritatamente.


E però, se è vero che la fortuna – come dice il proverbio - aiuta gli audaci, una certa audacia, per l'appunto, è necessario mostrarla. Quell'audacia che mancava completamente all'Inter europea di Mancini, un'Inter che al primo impegno serio si faceva sbattere fuori da avversari modesti come Valencia o Villareal dopo prove senz'anima; quell'audacia che per un anno e mezzo nemmeno Mourinho era sembrato in grado di trasmettere alla squadra. L'eliminazione contro il Manchester di un anno fa – ma più ancora il paurosissimo match d'andata giocato a San Siro – e la doppia, deludentissima sfida col Barcellona nel girone eliminatorio di quest'anno, sembravano dire che da Mancini a Mourinho, l'Inter era rimasta la stessa insipida minestra: una squadra prepotente in campionato, ma abulica e spenta in Europa. Una delusione, insomma.


Invece, dopo il rocambolesco gol del 2-1 di Kiev, con l'Inter che dall'inferno restava aggrappata al paradiso, di colpo qualcosa è cambiato. E poiché si vive una volta sola, e le emozioni vanno provate fino in fondo, Mourinho ha rotto gli indugi e ha chiesto all'Inter di liberarsi dalle sue paure e di (provare a) diventare spavalda. Si è inventato un modulo all'apparenza scriteriato, con tre attaccanti fissi come Pandev, Milito ed Eto'o, e alle loro spalle un funambolo come Sneijder: e fra lo stupore dei più, e lo sbigottimento degli antipatizzanti, l'Inter che in Europa faticava con tutti, persino con Olympiakos e Anorthosis di Cipro, ha incominciato a vincere e non ha più smesso. Due vittorie col Chelsea di Ancelotti, due vittorie col Cska Mosca e adesso una vittoria col Barcellona (campione d'Europa e del mondo in carica) che vale mezzo biglietto per la finale del Bernabeu.


Ebbene: raggiungere la finale di Champions resistendo agli assalti del Barcellona al Camp Nou, nella semifinale di ritorno, non sarà facile. Detto questo, dopo la straordinaria sfida giocata e vinta contro i blaugrana, più convincente ed esaltante dei due successi sul Chelsea, va dato atto a Mourinho di aver centrato l'obbiettivo che Moratti gli aveva chiesto portandolo sulla panchina di Mancini: dare all'Inter una statura europea che nessuno, dopo Herrera, era più riuscito a darle. E anche se i nerazzurri, dopo il 3-1 a Messi e Guardiola, sono pericolosamente vicini ad accarezzare sogni di trionfo, è giusto dire che il tanto atteso salto di qualità – a livello internazionale – c'è già stato, e convincente, indipendentemente da quello che sarà l'esito finale della Champions 2009-2010.


Questa è finalmente una grande Inter: un'Inter che in Europa non si mostrava tanto bella da mezzo secolo. E insomma, una Champions si può vincere e si può perdere, ma una cosa è certa: i tifosi nerazzurri, con una squadra così, possono ricominciare a sognare. E a mettere nell'album dei ricordi ritagli di partite davvero degne di essere raccontate ai nipotini.


Alleluia alleluia! I tempi di Recoba e dei dvd rievocativi di Inter-Sampdoria 3-2 sono finiti!

14 MILIONI DI BARBONI


Oggi siamo tutti barboni....
Non mi sono affatto piaciute le parole del figlio di Giacinto Facchetti, che sintetizzo di seguito: "La credibilità di mio padre non può essere attaccata da quattro barboni, con tutto il rispetto per i barboni, sono giorni di attacchi vili e volgari, quando nel 2006 mio padre morì il suo nome fu iscritto al Famedio di Milano, segno che la memoria di Giacinto Facchetti non è solo nostra ma è condivisa da tutta la città e ora va difesa insieme e con i denti. Si stanno raccontando tante barzellette, per gettare fumo negli occhi in un processo che è più mediatico che giudiziario.
Premettiamo: c'e' grande rispetto per l'amore di un figlio verso il proprio padre e rispetto per il dolore che tutti hanno dalla perdita di un caro..., soprattutto se tuo papa'.
Detto questo, penso che l'immagine di Giacinto Facchetti sia inattacabile dal punto di vista delle sue imprese sportive e per chi ha avuto il piacere di conoscerlo il suo ricordo rimarra' tale per tutte le persone a lui care, un ricordo da tenere stretto e molto personale.
Detto questo, io mi sento un barbone, mi sento un barbone perche' mi permetto di sentire le conversazioni di Facchetti e di ritenerle inopportune come lo erano tutte quelle di coloro che chiamavano i designatori e gli arbitri. Mi sento un barbone se mi permetto di dire che l'Inter ha fatto male a indirizzare Tavaroli, come dice lui stesso per pedinare la Juventus, Moggi e De Santis. Mi sento un barbone perche' una squadra arrivata terza non ha diritto a uno scudetto di cartone.
Mi sento un barbone infine perche' l'Inter non e' stata in questi anni un esempio di correttezza, e i casi passaporti e plusvalenze lo testimoniano.
Infine mi sento un barbone e come me penso tanti juventini perche' i tifosi sono costretti a mendicare qualcosa che hanno conquiestato, a cui hanno diritto e come loro penso siano barboni anche tanti giocatori allora che quel titolo lo hanno vinto sul campo, come quello dell'anno prima.
Qui non si parla di Giancinto Facchetti e non si parla male di lui, si parla di malcostume di un sistema di cui l'Inter faceva parte come tante altre societa'.
Se criticare tutto questo vuol dire essere barboni, benissimo allora sono un BARBONE e sono orgoglioso di esserlo.

Guardal'intervista alle Iene della settimana scorsa

Riconquistare tutto e tutti

Per i tifosi che vivono a Milano e non, per coloro che ricordano le sfide con il Barcellona e Real e infine per coloro che oggi hanno viaggiato lungo la A1 e' stata una giornata difficile. Orde barbariche di tifosi dell'Inter qua e la felici e contenti dopo la prova di ieri. Sarei falso e stupido a non ammettere due cose: l'invidia che campeggia negli occhi di molti tifosi bianconeri e l'ottima partita giocata dall'undici di mister Mourinho. Allo stesso modo, pero', sarei cieco a non constatare che che quanto avevo previsto nella mia analisi del pre-partita di ieri si e' puntualmente avverato: Barcellona stanco, arbitro non adeguato. Fossi, tuttavia, nella proprietà' della Juventus e in societa', alla luce della partita di ieri mi farei alcune domande.
Come mai nelle scorse campagne acquisti si e' puntato su Amauri che di gol ne fa pochini e non su Milito che di gol ne fa parecchi? Come mai si sono spesi 24 milioni per Diego e non 15 per Snejider, che oggi come oggi sta rendendo molto di più'? Come mai non si sono considerati giocatori come Lucio o come Pandev, lasciandoli andare a cifre irrisorie all'Inter? E' chiaro che nell'Inter di oggi ci sono vantaggi visibili dati dalla sentenza di Calciopoli, ma saremmo sempre miopi se non registreremmo che anche dal punto di vista del mercato alcune scelte si sono rivelate non oculatissime o quanto meno discutibili. Nella partita di ieri abbiamo visto una cosa che vedevamo nella Juventus di un po' di tempo fa: giocatori con i crampi, uscire stremati e grande voglia di fare gruppo (ad eccezione di Balotelli). La Juventus e i suoi giocatori dovrebbero ripartire dal coraggio dei leoni alla Nedved, alla Torricelli, alla Vialli, alla Del Piero... per ripartire e tornare la dove erano. Contemporaneamente la dirigenza deve tornare a essere padrona del mercato, come lo era con Boniperti (numero uno incontrastato...vedi l'acquisto di Del Piero) e come lo era con Moggi, che di calcio ne capiva...
La Juventus deve tornare a essere la via preferenziale per i giocatori di valore.
Ben vengano giocatori come Diego... ma giocatori come lui non e' possibile che rendano meno di Snejider...soprattutto se pagati molto di più'. Per questo la dirigenza per ricreare quello spirito deve ripartire dai valori antichi...solo cosi' i tifosi bianconeri saranno riconquistati

Leggi l'articolo pre Inter-Barcellona... quasi un presagio.

martedì 20 aprile 2010

Zamparini, arma a doppio taglio dell'accusa.

Ieri l'accusa ha presentato un'intervista al presidente del Palermo Maurizio Zamparini in cui si parla di un presunto intervento di Luciano Moggi per una designazione dell'arbitro La registrazione dell'intervista è stata resa all'emittente 'Radio Radio' e inserita agli atti dopol'udienza di ieri.
Nel dettaglio, Zamparini dice che, prima della trasferta di Verona, chiese al ds Rino Foschi quale fosse il miglior arbitro in quel periodo. Poco dopo, Moggi telefonò in sua presenza chiedendo Rizzoli per il Palermo. E proprio Rizzoli fu designato per quell'incontro.
A parte che non si capisce come Rizzoli possa essere implicato...se era un buon arbitro rimane tale, se non lo era andava indagato.
Tale intervista. per l'accusa è un elemento che dimostra il potere di Moggi.
A mio parere, tale intervista è anche un pò per non dire altro di cattivo gusto quando Zamparini dice che i principali di Moggi hanno la colpa...che è possibile vincendo barando... vorrei sapere quali fossero i principali...se intendessi Giraudo o gli Agnelli... se fossero i secondi vorrei sentire la risposta della proprietà....
http://www.mediagol.it/articolo.asp?idNotizia=175849

Poi risulta incredibile...quello che ha detto a Radio Radio Zamparini, dove praticamente smentisce tutto quello che procura porterebbe come prova, smentendo la Rai e praticamente pure la procura...
Sarei curioso di sapere che ne pensa ora il Pm Narducci...
Ora insieme ai giudizi della Gazzetta, si prendono anche le dichirazioni radio...
Concludo....con le parole di Zamparini..."si vede che il Pm ha poca roba se viene a prendere le parole mie..."..
Sante parole....

GUFI O IMPARZIALI?


Stasera inter-Barcellona. Per i tifosi bianconeri il secondo evento piu' interessante della giornata dopo gli aggiornamenti sul Processo di Napoli.
Girando qua e la sui vari forum si nota come diversi siano gli stati d'animo, con tre ideologie di pensiero.
I GUFI: sono coloro che tiferanno spudoratamente Barcellona. Del resto come fare altrimenti? I tifosi bianconeri di Milano ricordano ancora i caroselli interisti dopo Juventus-Real Madrid e Juventus-Borussia Dortmund...quindi restituiranno pan per focaccia e tiferanno Messi e compagni.
GLI INDIFFERENTI: sono coloro che non seguiranno l'evento e cercheranno rifugio in altri luoghi: saranno presi d'assalto ristoranti e cinema che sicuramente daranno un trattamento di riguardo.
I PATRIOTTICI: sono coloro che seguiranno l'evento e tiferanno Inter nonostante la loro campana sia diversa. L'Inter (imbottita di italiani), li rappresenta in Europa e quindi la sosterranno anche perche' il ranking europeo e' importante...

Infine, il mio parere. Personalmente mi godro' lo spettacolo. Messi&co. contro l'armata nerazzurra... Spero che la partita possa essere spettacolare e divertente.
A mio parere se la partita si giocasse dieci volte 8 vincerebbe il Barcellona, tuttavia la partita vede quattro elementi che mi fanno propondere per l'Inter.
Le 14 ore di pulmann del Barcellona, che sicuramente ha fatto piu' strada e ha anche un giorno in meno di riposo.
Secondo: L'arbitro portoghese, che a pensar male ci metti poco... (ma ben per l'Inter che non sia contro Mourinho)
Terzo: le statistiche che dicono che e' difficile che una squadra trionfi due volte consecutive in Champions..
Quarto: l'assenza di Iniesta che e' quantita' ma anche qualita'.
Il mio pronostico e' quindi un 1/x, a meno che non spunti il Messi versione Arsenal... in quel caso... ogni pronostico e' superfluo.

TANTO RUMORE PER NULLA...O FORSE NO?

Tanto rumore per nulla oggi a Napoli, ad eccezione delle parole di De Santis
Udienza durata poco... doveva essere la grande giornata dell'accusa ma i testi tra una nube e un vulcano non si sono presentati.
Comico il fatto che ci sono i giocatori del Barcellona che si fanno 1,000 km per giocare e testimoni al processo, alcuni anche dall'Italia che non si presentano... bizzarro...
Tra i testimoni dell'accusa ci saranno la prossima volta Ancelotti e Mancini.
Strano come gli allenatori delle squadre che allora perdevano possano essere testimoni... comunque, questi sono... oltre a Cuttica, Pepe, Vignaroli, questi saranno gli ultimi testimoni dell'accusa... e sara' curioso se saranno cosi' determinanti come dicono.
Ma passiamo ai fatti importanti dell'udienza:
L'avvocato Prioreschi ha comunicato che l'elenco delle telefonate è lo stesso fornito già nella scorsa udienza e il Presidente Casoria ha comunicato che convochera' un perito per dare un unico incarico. L'elenco delle telefonate potra' essere eventualmente integrato.
L'udienza di oggi ha avuto come fatto eclatante anche la dichirazione spontanea dell'ex arbitro De Santis.
Premetto, De Santis e' imputato e certamente cerca di discolparsi...
Due i punti che dovrebbero far riflettere tutti....
Primo: parla di Tavaroli e del fatto che l'Inter l'avesso fatto pedinare (Tavaroli ha dichiarato questo... e non De Santis)
Secondo: "Sono l'unico a far perdere la Juve due volte quell'anno. Sono quello che guadagna di meno dal punto di vista economico, non sono andato a cena in ristoranti al buio".
Queste parole sono parte delle domande che ci facciamo tutti, non il solo De Santis.
Per quale motivo la Juventus e Moggi dovavano tenersi in cupola un arbitro che ti fa perdere?
Ma soprattutto perche' altri arbitri che ora fanno i designatori incontravano dirigenti in ristoranti al buio? E soprattutto se allora parlavano con dirigenti allora era permesso... visto che non sono stati puniti! E se non era permesso perche' non sono stati puniti, o meglio premiati, come garanti della pulizia e dell'onesta'?
Sono misteri che in pochi riescono a capire, o meglio capisce solo una certa parte.... quella che pensa che tutto il marcio fosse solo in alcuni. Mi fido del giudice Casoria, quando dice "il popolo controlla". Questo e' verissimo noi controlleremo tutto... dall'inizio alla fine.


Ecco le parole quasi integrali di De Santis e le parole del giudice Casoria.
All'esito dell'esame di Auricchio ritengo doversoso sottoporre alcuni aspetti. Sono stato sottoposto ad intecettazione dai magistrati inquirenti. Dall'altra sono stato sottoposto ad intecettazione anche da altri organi. Qualcuno ricorda che Tavaroli e altri disposero una vera e propria analisi della mia vita. Questa attenta analisi arrivò a dire che il mio comportamento sotto l'aspetto arbitrale era stato senza macchia. A distanza di qualche tempo è stata fatta un'altra indagine, quella ufficiale del colonnello Auricchio. Leggendo gli atti non riesco a capacitarmi come mai lo stesso studio, con tutti i mezzi a disposizione, mi abbia messo sotto processo solo con alcune interecttazioni e, addirittura, solo per avere ricevuto 23 magliette dopo Lecce-Juve. Ad Auricchio sarebbe bastato informarsi, andare in Federazione e vedere come erano organizzati gli allenamenti per vedere che la combriccola romana non esisteva. Sentirsi dire che quella era una ipotesi, in sede di processo, è stata una mazzata, perchè io per quel fatto non sono potuto uscire di casa.Qui tutto ho visto tranne che la ricerca della verità. Se Auricchio avesse fatto accertamenti seri non avrei dovuto aspettare 4 anni per sentirmi dire che la combriccola non esisteva, che in Lecce-Parma i giocatori smisero di giocare.Sono stato zitto 4 anni...
Presidente Casoria: Le ricordo che lei è sempre imputato, non si consideri già assolto
De Santis: Lo so, giudice, ma dal giorno dell'avviso di garanzia io non vivo più...
Presidente Casoria: Succede a chi si trova in questa situazione
De Santis: Lo so ma so anche, per aver lavorato negli istituti di pena, che spesso ci sono innocenti in galera
Presidente Casoria: Errare è umano...
De Santis: No, non lo è in questi casi, giudice.
Presidente Casoria: Non si preoccupi, il popolo controlla...
De Santis: Sono stato umiliato dovendo firmare una lettera di scuse alla famiglia Facchetti, quando qui agli atti c'era la prova che avevo ragione. Un presidente di una società di calcio alla quale è stato assegnato lo scudetto 2005, che era della Juventus. Chi mi ha querelato rilascia numerose interviste su fatti che devono essere valutati da questo tribunale, spostando l'attenzione tra le telefonate tra me e il padre al possesso di una sim svizzera. Un'ultima cosa. Io sono stato esaminato dalla giustizia sportiva solo per Lecce-Parma e ho sentito Auricchio dire che l'unica partita vista è stata proprio Lecce-Parma, che tra l'altro Auricchio dice di aver visto da solo, nel suo ufficio, mentre io so che ogni attività di indagine deve essere seguita da una verbale, qui non c'è nessun verbale. Per quella gara Zeman disse che l'arbitro non c'entrava niente, ma erano stati i giocatori a determinare il risultato, quindi, non c'era nessun bisogno di ascoltare la mia telefoinata... Qui non è stata fatta nessuna indagine e, sentendo Auricchio, ho capito che quello che ho imparato il 25 anni di lavoro non è servito a nulla. Le indagni vanno fatte a 360 gradi. Io non ho nessuna intercettazione con Moggi, mi viene addebitata una sim svizzera quando sarei "sdoganato". Sono l'unico a far perdere la Juve due volte quell'anno. Sono quello che guadagna di meno dal punto di vista economico, non sono andato a cena in ristoranti al buio. Sono stato l'unico arbitro della Can intercettato. Qui deve pagare chi ha sbagliato!

Udienza di Napoli che aspettarsi?

Grande attesa per la ripresa del Processo di Napoli di oggi.
Che aspettarsi?
Secondo alcuni giornali, la gazzetta in particolare ci sara' l'attacco dell'accusa...
Come?
Riprenderanno una telefonata tra Moggi e Paieretto prima di Sampdoria-Juventus e sentiranno, sempre se arriveranno a Napoli i carabinieri che intercettarono Moggi in quel periodo.
Inoltre se arrivera' verra' sentito come testimone Ancelotti.
E la difesa? Sono attesa alcune intercettazioni con Governato e Spinelli, a confermare la teoria che a chiamare erano tutti.
Infine ci sara' anche la Zarina.... Fazi... chissa' se sara' lei a dare il contributo decisivo per accusa o difesa...
Ci saranno sicuramente colpi di scena, e per le fazioni pro e contro Moggi ci sara' la possibilita' di capire meglio come stanno le cose, noi un'idea ce la siamo gia' fatta....
Sara' un'udienza interessante e per alcuni aspetti decisiva, conviene seguirla...

lunedì 19 aprile 2010

SPUNTATI


Di Natale, 24.... Milito 19... Miccoli.... 16. No non sono i numeri del lotto, ma il numero di reti dei primi tre marcatori della serie A.
La Juventus e' l'unica tra le prime sette squadre della classifica a non avere un attaccante in doppia cifra.
Va bene che ci sono stati infortuni, ma un attaccante in doppia cifra sarebbe d'obbligo se vuoi puntare in alto.
I primi 4 marcatori della Juventus Del Piero (7), Trezeguet (7), Amauri (5), Diego (5) hanno segnato quanto Di Natale.... preoccupante.... se non tragico.
Preoccupante che i migliori siano Del Piero e Trezeguet, mentre Amauri sia solo a quota 5. I numeri dicono che Diego ne ha fatti 5, non malissimo quindi dal punto di vista realizzativo.
Due considerazioni a parziale giustificazione:
uno: ci sono stati molti infortuni con assenze a rotazione
secondo: il gioco espresso quest'anno non e' stato spumeggiante e gli attaccanti hanno spesso sofferto.
Detto questo risulta evidente che per l'anno prossimo serve qualcosa di piu' sia dai giocatori che rimarranno sia da quelli che arriveranno.
Ecco cosa serve:
- un marcatore da 20 gol stagionali, com'era il vecchio Trezeguet. Sicuramente Dzeko, potrebbe essere adeguato, sempre dopo aver capito se adatto al calcio italiano o meno;
- due giocatori veloci sugli esterni e nell'uno contro uno, capaci di servire assist validi.
La lentezza della manovra bianconera quest'anno, anche nelle ripartenze, ha ricordato le gare tra lumache.
A ragione della difficolta' a saltare l'uomo e mettere in difficolta' l'avversario vale la pena ricordare come la Juventus ia tra le ultime squadra a ricevere rigori a favore, solo 3 in campionato (il record negativo e' di due rigori per Chievo e Fiorentina).

L'osservato speciale


CLASSIFICA MARCATORI SERIE A 2009/2010
24 di natale a. (udinese),
19 milito d. (inter),
16 miccoli f. (palermo),
15 gilardino a. (fiorentina), pazzini g. (sampdoria),
14 borriello m. (milan),
13 matri a. (cagliari), vucinic m. (roma),
12 barreto p. (bari), eto'o s. (inter), hamsik m. (napoli), maccarone m. (siena), pato a. (milan),
10 adailton m. (bologna), cavani e. (palermo), floccari s. (lazio), tiribocchi s. (atalanta), totti f. (roma),
9 di vaio m. (bologna), floro flores a. (udinese), martinez j. (catania), pellissier s. (chievo), quagliarella f. (napoli), ronaldinho g. (milan),
8 balotelli m. (inter), bojinov v. (parma), cassano a. (sampdoria), lucarelli c. (livorno), mascara g. (catania), maxi lopez g. (catania), nene' a. (cagliari),
7 del piero a. (juventus), huntelaar k. (milan), jeda j. (cagliari), lavezzi e. (napoli), trezeguet d. (juventus), valdes j. (atalanta),
6 amoruso n. (atalanta), calaio' e. (siena), de rossi d. (roma), ghezzal a. (siena), hernandez a. (palermo), jovetic s. (fiorentina), maicon d. (inter), palacio r. (genoa),
5 amauri c. (juventus), budan i. (palermo), conti d. (cagliari), crespo h. (genoa), diego r. (juventus), maggio c. (napoli), mannini d. (sampdoria), marchionni m. (fiorentina), mesto g. (genoa), morimoto t. (catania), perrotta s. (roma), riise j. (roma), rocchi t. (lazio), rossi m. (genoa), sculli g. (genoa), toni l. (roma), vargas j. (fiorentina), zaccardo c. (parma),
4 almiron s. (bari), biabiany j. (parma), brighi m. (roma), chiellini g. (juventus), cruz j. (lazio), danilevicius t. (livorno), denis g. (napoli), lazzari a. (cagliari), marcolini m. (chievo), meggiorini r. (bari), mutu a. (fiorentina), palladino r. (genoa), paloschi a. (parma), pepe s. (udinese), seedorf c. (milan), sneijder w. (inter), tavano f. (livorno), vergassola s. (siena), zalayeta m. (bologna),
3 acquafresca r. (genoa), allegretti r. (bari), alvarez e. (bari), baptista j. (roma), biagianti m. (catania), camoranesi m. (juventus), castillo j. (bari), dessena d. (cagliari), felipe melo d. (juventus), ferreira pinto a. (atalanta), gastaldello d. (sampdoria), gimenez h. (bologna), iaquinta v. (juventus), kharja h. (genoa), kolarov a. (lazio), larrivey j. (cagliari), mantovani a. (chievo), mauri s. (lazio), milanetto o. (genoa), motta t. (inter), nesta a. (milan), osvaldo p. (bologna), pandev g. (inter), pastore j. (palermo), pinzi g. (chievo), ricchiuti a. (catania), sanchez a. (udinese), santana m. (fiorentina), simplicio f. (palermo), stankovic d. (inter), suazo d. (genoa), zapater a. (genoa), zarate m. (lazio),
2 abbruscato e. (chievo), astori d. (cagliari), bogdani e. (chievo), burdisso n. (roma), busce' a. (bologna), cambiasso e. (inter), candreva a. (juventus), cassetti m. (roma), ceravolo f. (atalanta), chevanton e. (atalanta), cigarini l. (napoli), cossu a. (cagliari), criscito d. (genoa), de paula m. (chievo), doni c. (atalanta), galloppa d. (parma), grosso f. (juventus), guberti s. (sampdoria), inzaghi f. (milan), keirrison d. (fiorentina), kjaer s. (palermo), kroldrup p. (fiorentina), lanzafame d. (parma), lichtsteiner s. (lazio), llama e. (catania), lucarelli a. (parma), marchisio c. (juventus), masiello a. (bari), montolivo r. (fiorentina), nocerino a. (palermo), padalino m. (sampdoria), padoin s. (atalanta), palombo a. (sampdoria), paolucci m. (siena), pazienza m. (napoli), pizarro d. (roma), portanova d. (bologna), pozzi n. (sampdoria), ranocchia a. (bari), reginaldo f. (siena), rivas e. (bari), rivas n. (livorno), salihamidzic h. (juventus), samuel w. (inter), sardo g. (chievo), semioli f. (sampdoria), stendardo g. (lazio), thiago silva e. (milan),
1 ambrosini m. (milan), antonelli l. (parma), asamoah k. (udinese), babacar k. (fiorentina), balzaretti f. (palermo), bellini g. (atalanta), bentivoglio s. (chievo), bergvold m. (livorno), biava g. (genoa), biondini d. (cagliari), boakye y. (genoa), bocchetti s. (genoa), bogliacino m. (napoli), bonucci l. (bari), bovo c. (palermo), bresciano m. (palermo), caceres j. (juventus), campagnaro h. (napoli), cannavaro p. (napoli), d'agostino g. (udinese), datolo j. (napoli), de ascentis d. (atalanta), de silvestri l. (fiorentina), dias a. (lazio), donati m. (bari), ekdal a. (siena), fatic i. (genoa), filippini a. (livorno), fini m. (siena), giovinco s. (juventus), granoche p. (chievo), greco g. (bari), guana r. (bologna), isla m. (udinese), izco m. (catania), jimenez l. (parma), koman v. (bari), kutuzov v. (bari), larrondo m. (siena), legrottaglie n. (juventus), lodi f. (udinese), lopez d. (cagliari), lucio f. (inter), manfredini t. (atalanta), masiello s. (bari), matuzalem f. (lazio), menez j. (roma), mexes p. (roma), migliaccio g. (palermo), miglionico l. (livorno), moretti e. (genoa), mudingayi g. (bologna), muntari s. (inter), okaka s. (roma), panucci c. (parma), peluso f. (atalanta), pulzetti n. (livorno), ragatzu d. (cagliari), raggi a. (bologna), rigoni l. (chievo), rinaudo l. (napoli), rosi a. (siena), rossi m. (sampdoria), siviglia s. (lazio), spolli n. (catania), taddei r. (roma), terzi c. (siena), vieira p. (inter), yepes m. (chievo), ziegler r. (sampdoria),

IL TESTIMONE....


Domani al tribunale di Napoli spuntera' Carlo Ancelotti. L'ex allenatore di Milan e Juventus rispondera' alle domande di procura e difesa. Il teste viene ritenuto chiave dall'accusa.
Chissa' cosa raccontera' Mister Ancelotti, sicuramente delle sue sensazioni negative sul signor Pieri, e su quei tre arbitri che riteneva particolari (Pieri, Palanca, De Santis).
Sicuramente non parlera' di Collina che nel diluvio di Perugia, gli fece perdere un campionato.
Lo stesso Collina arbitro di quel Milan-Juventus -0-1 che determino' la vittoria in campionato della Juventus. Ci sono tante cose di cui potrebbe parlare.. sensazioni, sentito dire, etc. etc.
Potrebbe dirci di come si fa ad arrivare secondi con aiuti arbitrali quando era alla Juventus e di come invece si arriva secondi senza aiuti arbitrali al Milan... (nota incongruenza!!!)
Fossi nella difesa gli farei sentire qualche bella intercettazione di Meani che sceglie i guardalinee o di Galliani (tipo questa ) o quella in cui parla con Bergamo in un post Milan-Juventus e invita il designatore e la sua corte a Istanbul. Sarebbe bello fargliele ascoltare e poi sapere se quel campionato e' stato, a suo parere cos' falsato., o quanto meno sapere come mai quelle intercettazioni erano scomparse.
In ogni caso i tifosi bianconeri da questa deposizione non possono fare altro che aspettarsi il peggio, a meno che la difesa non riesca a spingere Ancelotti a dire che le sue sensazioni sono solo tali e come tali trovano il tempo che trovano....
Domani vedremo.... ci aspetta un altro D/Day.... D/Day parte seconda



Dal sito del Corriere della Sera: autore Monti , articolo del 2006
Non essendoci più il sorteggio, Tiziano Pieri non andava designato per dirigere Atalanta-Milan. Stefano Tedeschi, l' uomo chiamato a sostituire la coppia Bergamo-Pairetto, travolta da Calciopoli, ha voluto sfidare la regola numero 18 del gioco del calcio, quella del buonsenso, appena ricordata da Blatter. E ha perso la partita. Le ragioni per le quali Pieri andava tenuto lontano dal Milan e da Ancelotti sono infatti racchiuse nei verbali della deposizione di sei mesi fa del tecnico rossonero davanti ai Carabinieri di Roma e al vice-capo dell' Ufficio indagini della Figc, Gianluca Leonelli. Ma non solo in quelli. Non si manda un arbitro a dirigere la partita di un allenatore che, in piena coscienza, dopo avere spiegato che Meani non era un semplice ristoratore di passaggio al Milan senza alcuna responsabilità nei rapporti con fischietti e assistenti, ha avuto il coraggio di sostenere: «Non posso affermare nulla sull' esistenza di gruppi arbitrali, ma certamente ho avuto la netta sensazione che alcuni arbitri erano meno affidabili. Tra questi De Santis, Palanca e Pieri». Oppure: «Individuo tre partite in cui ritengo che l' arbitro si sia adoperato per danneggiare volontariamente il Milan e favorire, direttamente o indirettamente, la Juventus. Mi riferisco in particolare alla gara Lecce-Milan in cui l' arbitro Pieri in modo veramente singolare comminò un' ammonizione a centrocampo a Maldini che era già diffidato e ciò alla vigilia del derby milanese». Il riferimento è al 15 febbraio 2004, Lecce-Milan 1-1, quando Pieri venne definito da Galliani «arbitro tecnicamente inadeguato». Pur essendo diventato internazionale secondo criteri non del tutto comprensibili, Pieri non è migliorato: anzi, le sue direzioni sono state accompagnate dal sospetto di un legame particolarmente stretto con Moggi. Era lui l' arbitro di Bologna-Juve 0-1 del 12 dicembre 2004 (il caso-Cipriani, la punizione di Nedved) e di questo aveva parlato Pagliuca nell' audizione davanti ai Carabinieri di Roma del 5 giugno, in cui riferiva di essere stato testimone di «un arbitraggio che costantemente, nel corso di tutta la partita, ci è sembrato assolutamente ingiusto nei confronti della nostra squadra». E da una serie di intercettazioni è emersa con chiarezza la vicinanza dello stesso Pieri all' ex d.g. della Juve. A sostegno di questa tesi, negli atti della Procura di Torino erano venute alla luce le telefonate nelle quali Moggi chiedeva a Pairetto di designare per il «Trofeo Berlusconi» proprio Pieri e raccomandava l' arbitro di Lucca al moviolista Baldas, perché lo sostenesse. E che cosa dire della telefonata nella quale Maria Grazia Fazi, che non considerava Pieri come uno del gruppo legato a Bergamo, si dimostrava particolarmente soddisfatta per un errore clamoroso capitatogli a Reggio Calabria, perché non essendo stato commesso a favore della Juve sarebbe stato a lungo sospeso? Da questo squallido intreccio di episodi, emergono tre tipi di problemi per i quali era del tutto sconsigliabile la designazione di Pieri in Atalanta-Milan, partita di per sé delicata. Il primo: la testimonianza di Ancelotti è venuta a conoscenza di Pieri; tutti i tesserati oggetto di indagine da parte della Procura di Napoli e della Procura federale hanno infatti ottenuto gli atti. Così come i dirigenti arbitrali, direttamente dai vertici della Figc. Secondo problema: l' arbitro, che risulta indagato dalla Procura di Napoli per frode sportiva, non può essere tranquillo in questo momento, visto che si avvicina l' ora in cui i magistrati partenopei firmeranno i rinvii a giudizio e la sua posizione non pare si sia alleggerita in questi mesi di intenso lavoro da parte dei pm Narducci e Beatrice. Terzo problema: Pieri, prosciolto nell' ambito del processo alla Reggina, non è mai stato sospeso da parte degli organi di giustizia della Federcalcio o dell' Aia per i rapporti con Moggi e la Juve, quelli denunciati da Ancelotti. E dunque il contenzioso con il tecnico resta aperto. Siccome sarebbe stato troppo chiedere a Pieri di ricusare la designazione di domenica per l' evidente incapacità di essere sereno, sarebbe dovuto intervenire preventivamente Tedeschi. Il designatore però era troppo impegnato in altre questioni per scegliere una soluzione di questo tipo. Salvo svegliarsi ieri con una telefonata al fischietto di Lucca, che si è rivisto in tv. Per gli arbitri è un momento di sbandamento tecnico e di allarmante fragilità morale. Le indicazioni regolamentari che emergono dai raduni sono confuse e in vorticoso mutamento ad ogni occasione. Il fatto che la quasi totalità degli arbitri sia riuscita a dribblare le sanzioni disciplinari, ha soltanto danneggiato la categoria, che ha interpretato il lassismo federale (a torto) come un' assoluzione da tutti i peccati, anche quelli mortali. La loro catarsi è ancora lontana. Mi riferisco alla gara Lecce-Milan in cui l' arbitro Pieri in modo veramente singolare comminò un' ammonizione a centrocampo a Maldini che era già diffidato e ciò alla vigilia del derby milanese *** Nel periodo passato alla Juve ho visto che il rapporto tra Moggi e De Santis era molto confidenziale. Ho avuto la netta sensazione che alcuni arbitri erano meno affidabili *** Carlo Ancelotti ai Carabinieri di Roma 16 maggio 2006 *** Individuo tre partite in cui ritengo che l' arbitro si sia adoperato per danneggiare volontariamente il Milan e favorire, direttamente o indirettamente, la Juventus *** Ho avuto la netta sensazione che alcuni arbitri erano meno affidabili. Tra questi De Santis, Palanca e Pieri Questi gli stralci dei verbali delle deposizioni di Carlo Ancelotti davanti ai Carabinieri del comando provinciale di Roma (il 16 maggio 2006) e al vicecapo dell' Ufficio indagini della Federcalcio (l' 8 giugno 2006). In entrambe, Ancelotti espone i propri sospetti su Tiziano Pieri, l' arbitro di Atalanta-Milan di domenica scorsaggi a fondo articolo il resoconto sulla sua deposizione)