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giovedì 25 febbraio 2010

Da Geppetto a Mangiafuoco, tanta strada da fare…

Dopo la qualificazione di ieri c’e’ molta soddisfazione nell’ambiente bianconero. Soddisfazione giustificata, perche’ una qualificazione rimane sempre un obiettivo centrato, ma non deve essere tale da generare facili e inutili entusiasmi. La strada per arrivare agli obiettivi prefissati e’ ancora molto lunga e tortuosa. Il risultato di ieri ha duplice valenza. Da un lato c’e’ stato il miglioramento della fase difensiva. Aver mantenuto la porta inviolata dopo 12 partite di campionato e’ un bel traguardo. Dall’altro rimangono grandissime perplessita’ sul possesso palla e sul gioco. Volendo essere “buoni” c’e’ da pensare che ieri la formazione bianconera si sia risparmiata per la sfida di domenica e abbia mantenuto un “low profile” di tiepida attesa. Francamente non siamo sicurissimi che sia andata cosi’. L’Ajax ha mantenuto per quasi tutti i novanta minuti il pallino del gioco, ha giocato bene, ma non ha creato grandissimi problemi, creando solo un’occasione nel finale. La Juventus, ha creato tre chiare palle gol (tra cui un palo), pero’ tutte su palla inattiva e a parte quello non ha fatto molto altro. Per il futuro e per futuro intendo quello prossimo con avversari che sono Palermo, Fiorentina e anche lo stesso Fulham ci vorra’ ben altro, oltre al controllo della situazione. Bisognera’ verificare se questa solidita’ difensiva e’ vera o presunta e abbinare maggior qualita’ e attenzione a centrocampo e in attacco. Si riparte domenica sera e sicuramente saranno in campo i due giocatori su cui mi vorrei concentrare, che ieri sicuramente non hanno brillato, ma che rimangono importantissimi. Geppetto Manninger ha dovuto sostituire Buffon. Da lui molti si aspettano il rendimento fantastico dell’anno passato, quando riusci’ a non far rimpiangere Gigi e fu uno dei principali artefici della prestigiosa serie di vittorie consecutive. Ieri ha iniziato in modo timido, forse troppo. Il modo in cui ha perso i primi palloni in uscita e’ stato molto inquietante. Con il passare dei minuti, poi ha acquisito sicurezza e nel finale ha bloccato anche un paio di tiri insidiosi. Per la sfida di domenica, servira’ sicuramente il Geppetto, dell’anno passato capace di costruire grandissime parate. In ogni caso, la sua mimica e la sua espressivita’ rimane unica e lo rende un “personaggio”. Un “personaggio” e’ sicuramente anche Felipe Melo. Lo vedo come Mangiafuoco, per la sua determinazione e “cattiveria” agonistica, oltre che per la sua personalita'. Ieri la sua risatina isterica all'arbitro era un mix tra le risatine isteriche di Jack Nicholson in Shining e Mangiafuco stesso. Su di lui la Juventus ha puntato e punta molto. E’ sempre lodevole la sua determinazione e il suo attaccamento alla maglia, anche se a volte esagera un pochino nelle entrate e nei contrasti. Felipe entra quasi sempre sul pallone ma le sue entrate sono molto dure e il rischio di prendere l’avversario c’e’ sempre. Anche ieri un paio di entrate lo hanno porato al limite del cartellino rosso. Anche per lui, come per la squadra c’e’ ancora molta strada da fare. Dal punto di vista del recupero della palla e’ fenomenale ma il suo contributo in fase di impostazione rimane ancora deficitario. Questa lunga strada passa pero’ anche dal suo enbtusiasmo, che definirei contagioso al limite della follia. Il suo modo di esultare, per un’azione interrotta nei minuti finali, deve essere uno stimolo e l’emblema dello spirito con cui la squadra deve affrontare le prossime impegnative sfide. Determinazione e un pizzico di pazzia, per recuperare la fiducia e dare un po' di entusiasmo ai tifosi.

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