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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

sabato 27 febbraio 2010

Una piccola mongolfiera

Sono ormai sei partite che non si perde e vista la crisi precedente è un bel filotto. Ora come dice Del Piero viene il bello o il difficile. Palermo, Fiorentina e poi Fulham ci ridanno se possiamo muoverci piano piano verso l’alto come un pallone aerostatico oppure se dobbiamo aggiungere zavorra e ritornare a terra. Oggi il Corriere dello Sport parla di nuovi proclami: “Europa League e terzo posto”. Oggi come oggi terrei come unico obiettivo quello di aggiungere al programma settimanale un bel viaggio a Lourdes. Un bel pulman dove caricare tutti i giocatori e pregare per evitare nuovi infortuni. E’ inutile illudere i tifosi e dire puntiamo qua o la quando non passa settimana dove non ci siano almeno due infortunati. Cosi’ non si può programmare nulla se non vivere alla giornata. Quindi come dice Buffon, guardiamoci le spalle. Viviamo alla giornata e vediamo come va, a partire da domani, gara importante con un Palermo in forma, ma fragile in trasferta, non dimentichiamolo. La gara di domani è come quella con il Genoa, stessa difficoltà, allora però il Genoa era decimato e tutti ricordano con che diccoltà vincemmo. Saliamo su questa mongolfiera quindi e vediamo come va, tutti si aspettano di lievitare verso l’alto e per questo è necessaria una striscia di vittorie, che passa dai piedi del capitano e dalle mani di Geppetto Manninger.

venerdì 26 febbraio 2010

Monday Night? Perchè no?

Ormai la Germania e’ molto vicina, le 3 squadre qualificate su quattro in Europa League e le due che si giocano la qualificazione in Champions fanno da contrasto con la sola Juventus in Europa League e le tre italiane in Champions. Al di la del campanilismo risulta fondamentale per il futuro che le tre italiane e la Juventus vadano piu’avanti possibile. Vedremo se il Milan ce la fara’. L’Inter ha il 60% di chance visto il vantaggio iniziale, la Fiorentina il 40% (anche se senza aiuto arbitrale al Bayern, sarebbe stato un 55%). A questo punto la Lega sta cercando di ” aiutare” le squadre Champions con anticipo al venerdi’, in modo che possano recupare le forze senza dover scegliere che competizione preferire. Dal prossimo turno, sarebbe gradito che anche la Juventus, si facesse sentire, chiedendo il posticipo al lunedi delle gare in cui si gioca in trasferta al giovedi’ sera.In caso contrario rimarrebbe solo un giorno per smaltire trasferte prima della gara della domenica, creando degli squilibri notevoli. Lo sanno anche i sassi che la Juventus punta come primo obiettivo al quarto posto in Champions e poi all’Europa League. Per fare si che la societa’ non decida di penalizzare la coppa, a scapito di tutto il movimento, sarebbe opportuno consentire le pari opportunita’ proprio in quelle partite, calendario permettendo. Non sarebbe una richiesta scandalosa in quanto chi gioca la Champions gia’ anticipa al venerdi. In questo caso, sarebbe un discorso inverso. Non tutti ricordano, ma l’anno passato in questa situazione si trovo’ l’Udinese che alla fine proprio per la concomitanza degli impegni e senza posticipi perse punti importanti e non riusci’ nemmeno a qualificarsi dopo i quarti. Vedremo se si scegliera’ per una soluzione innovativa, un “Monday Night” spettacolare, che favorirebbe anche Sky, oppure si manterra’ l’attuale situazione. In quest’ultimo caso, non vorrei poi sentire in futuro, cori e voci che si lamentano per lo scarso andamento delle squadre nelle coppe. Saremmo noi i primi a tirarci la zappa sui piedi.

giovedì 25 febbraio 2010

Da Geppetto a Mangiafuoco, tanta strada da fare…

Dopo la qualificazione di ieri c’e’ molta soddisfazione nell’ambiente bianconero. Soddisfazione giustificata, perche’ una qualificazione rimane sempre un obiettivo centrato, ma non deve essere tale da generare facili e inutili entusiasmi. La strada per arrivare agli obiettivi prefissati e’ ancora molto lunga e tortuosa. Il risultato di ieri ha duplice valenza. Da un lato c’e’ stato il miglioramento della fase difensiva. Aver mantenuto la porta inviolata dopo 12 partite di campionato e’ un bel traguardo. Dall’altro rimangono grandissime perplessita’ sul possesso palla e sul gioco. Volendo essere “buoni” c’e’ da pensare che ieri la formazione bianconera si sia risparmiata per la sfida di domenica e abbia mantenuto un “low profile” di tiepida attesa. Francamente non siamo sicurissimi che sia andata cosi’. L’Ajax ha mantenuto per quasi tutti i novanta minuti il pallino del gioco, ha giocato bene, ma non ha creato grandissimi problemi, creando solo un’occasione nel finale. La Juventus, ha creato tre chiare palle gol (tra cui un palo), pero’ tutte su palla inattiva e a parte quello non ha fatto molto altro. Per il futuro e per futuro intendo quello prossimo con avversari che sono Palermo, Fiorentina e anche lo stesso Fulham ci vorra’ ben altro, oltre al controllo della situazione. Bisognera’ verificare se questa solidita’ difensiva e’ vera o presunta e abbinare maggior qualita’ e attenzione a centrocampo e in attacco. Si riparte domenica sera e sicuramente saranno in campo i due giocatori su cui mi vorrei concentrare, che ieri sicuramente non hanno brillato, ma che rimangono importantissimi. Geppetto Manninger ha dovuto sostituire Buffon. Da lui molti si aspettano il rendimento fantastico dell’anno passato, quando riusci’ a non far rimpiangere Gigi e fu uno dei principali artefici della prestigiosa serie di vittorie consecutive. Ieri ha iniziato in modo timido, forse troppo. Il modo in cui ha perso i primi palloni in uscita e’ stato molto inquietante. Con il passare dei minuti, poi ha acquisito sicurezza e nel finale ha bloccato anche un paio di tiri insidiosi. Per la sfida di domenica, servira’ sicuramente il Geppetto, dell’anno passato capace di costruire grandissime parate. In ogni caso, la sua mimica e la sua espressivita’ rimane unica e lo rende un “personaggio”. Un “personaggio” e’ sicuramente anche Felipe Melo. Lo vedo come Mangiafuoco, per la sua determinazione e “cattiveria” agonistica, oltre che per la sua personalita'. Ieri la sua risatina isterica all'arbitro era un mix tra le risatine isteriche di Jack Nicholson in Shining e Mangiafuco stesso. Su di lui la Juventus ha puntato e punta molto. E’ sempre lodevole la sua determinazione e il suo attaccamento alla maglia, anche se a volte esagera un pochino nelle entrate e nei contrasti. Felipe entra quasi sempre sul pallone ma le sue entrate sono molto dure e il rischio di prendere l’avversario c’e’ sempre. Anche ieri un paio di entrate lo hanno porato al limite del cartellino rosso. Anche per lui, come per la squadra c’e’ ancora molta strada da fare. Dal punto di vista del recupero della palla e’ fenomenale ma il suo contributo in fase di impostazione rimane ancora deficitario. Questa lunga strada passa pero’ anche dal suo enbtusiasmo, che definirei contagioso al limite della follia. Il suo modo di esultare, per un’azione interrotta nei minuti finali, deve essere uno stimolo e l’emblema dello spirito con cui la squadra deve affrontare le prossime impegnative sfide. Determinazione e un pizzico di pazzia, per recuperare la fiducia e dare un po' di entusiasmo ai tifosi.

mercoledì 24 febbraio 2010

L'esercito del bene e l'esercito del male

Leggendo ieri le parole di Berlusconi che parla di un esercito del bene" composto da "paladini della libertà" contro l’esercito del male, mi e’ venuta in mente una breve riflessione sullo stato attuale e passato del calcio italiano, in seguito alle partite di ieri e a quelle dell’ultimo periodo. Non parliamo di politica, perche’ ci sono gia’ tanti e bravi giornalisti e non che ne parlano day by day, ma concentriamoci su argomenti piu’ leggeri. Anche nel calcio di oggi, come in quello di ieri ci sono buoni e cattivi. I cattivi fino al 2006 sono stati sempre Moggi&C e la Juventus, che “ordivano complotti” e come una setta nascosta organizzavano una “golpe” calcistica. I buoni erano l’Inter e Moratti. Il buono e onesto era Mourinho che onesto e sincero come l'uomo dell'etichetta vinceva al Porto (gli scandali portoghesi di cui si parla da tre anni, porbabilmente li ha gia' dimenticati). Il Milan e’ sempre stato considerato tra i buoni, paladino dell’esercito del bene contro i cattivi di turno. Alla fine del 2006 i cattivi sono stati puniti, mandati nel retrobottega del calcio in tv (come Moggi) o allontanati all’estero (come Giraudo). La “brutta “ e “cattiva” Juventus che vinceva rubando e’ stata penalizzata, umiliata e distrutta e ora e’ sempre cattiva ma simpatica, perche’ non vince piu’ e chi non vince e’ sempre simpatico e gradito ospite candidato al miglior ruolo del''attore non protagonista. L’esercito del bene del Milan e’ risultato un pochino meno del bene, ha avuto la piccola pena, poi ridotta con l’indulto e ha vinto la Champions League. L’esercito del bene dell’Inter trionfa invece, vestito di bianco onesto ormai da tre anni. Tuttavia, sembra che le forze in campo stiano cambiando. Ultimamente la stampa sta cominciando a macchiare il bianco interista e le parole di Mourinho stanno facendo passare l’Inter dalla parte dei cattivi. Il Milan, invece continua a fare parte dell’esercito del bene, anche se nessuno si accorge che questo esercito cosi’ numeroso e cosi’ rumoroso forse non e’ quello che sembra. Nella stagione in corso sono talmente tanti gli episodi favorevoli al Milan, da non dover essere nemmeno piu’ numerati. L’episodio di ieri e la naturalezza con cui venga celebrata la squadra senza sottolineare il grave errore, mi pone in testa delle terribili domande. Sono loro l’esercito del bene o sono una presenza oscura che muove molte cose? Una semplice riflessione: l’anno passato per un contatto molto piu’ veniale tra Jovetic e Zanetti a Torino, Saccani venne accusato in modo pesante e le moviole e la societa’ viola fecero un j’accuse pesante. Ieri per un episodio molto piu’ decisivo, nel finale partita, le moviole hanno quasi sorvolato. Lo stesso e’ stato fatto dopo Bari-Milan e un rigore nettissimo per fallo di Bonera. Ed ecco che mi compare un dubbio nella testa: siamo cosi’ sicuri che il Milan faccia sempre parte dell’esercito del bene? Ognugno trovi le proprio risposte negli episodi stagionali. Rimaniamo convinti pero’ di una cosa: la Juventus rimane sempre considerata da tutti (tifosi avversari e stampa) dalla parte del male: “una squadra di simpatici” cattivoni, una volta vincenti...

martedì 23 febbraio 2010

Non c'e' spazio per lui?

Dall’avvento di Zaccheroni sulla panchina bianconera abbiamo riscontrato il risveglio di alcuni giovani. Marchisio, rientrato bene dopo l’infortunio, Candreva, autore del primo gol in bianconero e De Ceglie, nuovo padrone della corsia di sinistra, in attesa del “risveglio” di Fabio Grosso. Al gruppo dei giovani manca pero’ un nome che a causa di scelte tecniche prima e di qualche acciacco poi non ha ancora potuto godero dello spazio, che a mio parere meriterebbe: Sebastian Giovinco. Il “folletto” bianconero, ha trovato spazio nelle prime partite della stagione, poi dopo le prove con Napoli e Atalanta, il suo minutaggio, anche a causa di qualche infortunio, si è notevolmente ridotto, fino a rasentare lo zero. Per tutti coloro che hanno a cuore il talento piemontese, c’e’ molta attesa nel capire se Zaccheroni riserverà anche a lui un po’ di spazio da qui alla fine della stagione. L’esplosione di Marchisio prima, le belle prestazioni di De Ceglie (sperando che possa migliorare in fase difensiva) dimostrano che puntare per spezzoni di gara o alcune partite, sui giovani si puo’ e non e’ per nulla un delitto.. anzi, rappresenta il modo migliore per fare acquisire esperienza e capire chi e’ da Juve e chi meno. Il ventitreenne torinese e’ dotato di doti tecniche fuori dal comune, e’ uno dei pochi capaci di creare superiorità numerica e ha cuore bianconero. Da capire il suo inserimento in campo, se come esterno o come trequartista vice Diego. Purtroppo per lui, l’arrivo di Candreva sembra aver limitato ancor di piu’ il suo spazio. A questo punto la societa’ dovrebbe capire se vuole puntare su di lui o meno per due motivi: non perdere per strada un potenziale campione e non svalutare un capitale. Speriamo che si scelga la via migliore con un graduale inserimento in quanto siamo ancora convinti che in alcune partite il suo impatto possa essere notevole.

lunedì 22 febbraio 2010

Saggezza e fortuna

Pensare che la Juventus sia uscita fuori dal tunnel delle difficoltà, sarebbe oggi un grande errore. Ieri la squadra ha palesato ancora grandi difficoltà, soprattutto sui tagli avversari e sulle chiusure sul palo più lontano.
Fortunatamente, sono arrivati tre punti, frutto del grande cuore messo in campo, della voglia, dei cambi azzeccati e della buona sorte. A livello di occasioni la sfida tra Bologna e Juventus si è chiusa in parita’. Il Bologna ha preso due pali, ma la Juventus oltre al gol ha preso un palo con Diego, le hanno annullato un gol per fuorigioco di misura e ha fallito un’altra opportunità molto favorevole. Sono piaciute alcune individualità e anche alcuni movimenti di squadra. Purtroppo si prende sempre un gol a partita. Appena si riuscira’ a superare questo problema, sarà piu’ facile far quadrare la situazione. Rispetto a Mister Ferrara ci sono due elementi che mi permetto di sottolineare: una squadra piu’ quadrata con qualche cambio maggiormente azzeccato e un pochino di fortuna in piu’. L’innesto di De Ceglie ha dato un po’ piu’ di corsa. Non ce ne voglia Grosso, ma in questo momento preferiamo Paolino. De Ceglie deve migliorare nelle diagonali difensive sul secondo palo, ma la galoppata, del primo tempo... in cui e’ stato falciato, e’ stata una delle azioni piu’ belle della giornata. Fossi in Lippi farei due considerazioni per il mondiale. Ci e’ paicuto anche nei primi minuti l’avanzamento di Diego, l’azione del primo gol dovrebbe essere l’imprinting del suo ruolo. Deve partire sulla trequarti, dribblare e tirare...Complimenti infine a Marchisio e Felipe Melo. Marchisio per come ha guidato nel primo tempo la squadra, il secondo per come ha tenuto il centrocampo e per come si e’ inserito nel gol poi annullato. Infine due paroline per Candreva. Bello l’inserimento per il gol e alcuni suoi movimento. Gli sconsigliamo di fare gesti dopo il gol, zittire il pubblico avversario non lo trovo un gesto carino, ma utile solo per creare tensioni. Candreva e’ una delle note liete e sicuramente un giovane interessante, ma deve ancora farne di strada. Chiudo con i complimenti a Zac, per come si sia inserito, con l’augurio che sappia proseguire con questa saggezza tattica e con quel pizzico di fortuna anche nei prossimi mesi a partire dalle prossime due partite, sicuramente decisive, una per il passaggio del turno e l’altra per il quarto posto Champions.

domenica 21 febbraio 2010

"Non ti curar di lor ma guarda e passa"

Ieri Zaccheroni non ha proprio detto "Non ti curar di lor ma guarda e passa", ma ha detto “Innanzi tutto credo di avere tanti problemi da risolvere da non potermi permettere di distrarmi pensando ad altro”. Leggendo le sue parole penso, però,che il senso possa essere pianamente riassunto in questa celebre affermazione. Zaccheroni ha ragione nel dire che in questo momento bisogna guardare in casa propria. Deve concentrarsi sul proprio obiettivo senza pensare agli altri. L’obiettivo si chiama Bologna, una squadra ostica e in forma. L’obiettivo si chiama vittoria in trasferta, che manca dalla partita della vicina Parma. L’obiettivo è quel quarto posto che porta ai preliminari di Champions League. La Sampdoria ieri ha pareggiato, ieri il Genoa ha vinto, partite non proibitive aspettano Palermo e Napoli. La squadra bianconera se vuole raggiungere l’obiettivo oggi deve puntare ai tre punti,oppure sperare che Napoli e Palermo non facciano bottino pieno in caso di eventuale pareggio. La vittoria di Amsterdam ha dimostrato che la sqyadra sa ancora soffrire…tuttavia ci sono ancora molti aspetti da migliorare e meccanismi da oliare. Piano piano stanno recuperando gli infortunati, anche se un paio s i fermano…peccato per Giovinco…Comunque attenzione, gli avversari non centreranno sempre il palo al novantesimo, come ad Amsterdam, quindi Zaccheroni per oggi comanda compattezza e cuore…senza guardare in casa d’altri.

Va via?

Molti tifosi bianconeri ieri, forse, hanno tifato Inter. Del resto la Sampdoria lotta per la Champions League e anche un punto può fare la differenza, alla fine. Quindi, è possibile, che molti abbiano visto non di buon occhio la direzione di Tagliavento. Ai più non saranno scappate quelle ammonizioni che hanno portato l’Inter in nove uomini già prima della fine del primo tempo. Ci accodiamo alle parole del direttore generale della Sampdoria Marotta, uno che non parla mai per caso: "Credo che siano stati tutti provvedimenti giusti, anche quelli di Pazzini. Bisognerebbe però abbassare un po' i toni, essere sereni sia dentro che fuori dal campo. Il mondo del calcio deve dimostrare di essere non solo business, ma anche un mondo in grado di trasmettere valori. C'era troppa tensione, anche nell'intervallo. Sono amareggiato anche come uomo di calcio". L’avevamo scritto in questi giorni che qualcuno stava alzando troppo i toni.. e queste sono le conseguenze. Creare tensione in campo e fuori può portare gli arbitri a commettere errori. I giocatori erano nervosi e hanno commesso qualche fallo di troppo. L’arbitro era nervoso e forse ha tirato fuori qualche cartellino di troppo, quello su Eto'o poi proprio ingiustificato (non c'era rigore ma nemmeno ammonizione). Della serata comunque rimane impresso l’ammanettamento dello specialone e il saluto del suo pubblico. Lo sventolare di quei fazzoletti è un bel commiato per il mister portoghese… volevamo rispedirlo al mittente…. forse si è ammanettato e va via lui…I suoi tifosi nel salutarlo con quei fazzollettini, non mi hanno ricordato le proteste spagnole ma piuttosto quelli che sulla banchina salutavano il capitano del Titanic prima della partenza…

sabato 20 febbraio 2010

Il nuovo Savonarola

Girolamo Maria Francesco Matteo Savonarola visse a Firenze tra il 1452 e il 1498. Apparteneva all'ordine dei frati domenicani. La predicazione di Savonarola, era dominata da uno stile apocalittico-penitenziale,che ebbe vasta risonanza a Firenze e in Italia. Savonarola parlava di grandi sconvolgimenti e aveva la convinzione che l'intera società italiana fosse prossima a una rovina definitiva (fonte www.italica.rai.it/rinascimento/cento_opere/savonarola_prediche.htm).
Probabilmente se Savonarola fosse vissuto ai giorni nostri, si sarebbe molto arrabbiato per l’arbitraggio del signor Ovrebo di mercoledi’. Sicuramente da buon fiorentino non amerebbe la Juventus e tanto meno Platini. Forse avrebbe detto cose simili a Zeffirelli..
José Mário dos Santos Félix Mourinho e’ nato a Setubal il 26 gennaio 1963, non credo appartenga ad alcun ordine religioso. La predicazione di Mourinho e’ dominata, invece, da uno stile sempre apocalittico e persecutorio che sta avendo grande rilevanza in Italia dal 2 giugno 2008, soprattutto tra giornalisti televisivi e della carta stampata. Ci sono molti suoi seguaci a Milano e Brianza. Purtroppo non ci ha ancora parlato del 2012, ma siamo tutti in attesa fiduciosi. Mourinho come Savonarola parla pero’ di grandi sconvolgimenti e penso abbia la convinzione che la societa’ italiana vada verso la rovina definitiva a causa della Juventus. Pensiamo che lui sia ancora convinto che debba arrivare “il giorno del grande scandalo”, mentre siamo sicuri che per lui l’area di rigore di Torino sia lunga 25 metri (provvederemo a misurarla nel fine settimana). La natura persecutoria lo porta alla tecnica del “prevenire e’ meglio che curare” introdotta dallo spot Mentadent degli anni ottanta e novanta. Inoltre la tecnica del lamento continuo, caratterizza il 90% delle interviste e delle sue conferenze stampa. Speriamo che da Torino non si alzi alcuna polemica e ci si concentri su cose piu’ importanti, visto che ad Appiano Gentile il problema e' la Juventus e non Sampdoria e Chelsea.
Sentendo le parole del “profeta di Setubal” di ieri, mi accorgo sempre piu’ come ai giorni d’oggi ci sia un successore di Savonarola... lascio indovinare ad altri di chi si possa trattare. Ribadisco i concetti espressi alcuni giorni fa in un altro articolo... RISPEDIAMOLO AL MITTENTE in compagnia delle sue accuse questa volta... (http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=16282

mercoledì 17 febbraio 2010

Non e' la coppa del nonno, anzi

A volte, quando tutti dicono una cosa finisci per crederci. Ormai da anni tutti i tifosi parlano solo di Champions League, abituati bene dal passato e disprezzano quelle piccole cose che un tempo ci rendevano fieri. Siamo tutti consapevoli che l’Europa League che la Juventus va ad affrontare domani non e’ la prima competizione europea, tuttavia va rispettata, onorate e possibilmente vinta. Quest’anno e’ chiaro che non eravamo da Champions, speriamo di esserlo il prossimo anno, nel frattempo cerchiamo di essere almeno da Europa League. La partita con l’Ajax non puo’ che essere, almeno per blasone, una partitissima. Quello che rappresenta l’Ajax nella storia del calcio non lo rappresenta sicuramente il Chelsea, che ha fatto la storia "solo" degli ultimi 15 anni. Ad oggi, la nostra dimensione è questa, Europa League, non c’e’ mica da vergognarsi. E’ una dimensione forse minore, ma che puo’ essere un trampolino per il futuro. Nelle ricostruzioni bisogna partire dal basso, con i giovani abbiamo gia’ dato un esempio di come si possa tornare a vincere, ora tocca alla prima squadra cercare di iniziare un percorso vincente, superando avversari di tutto rispetto (Ajax e forse Shakthar, prima di altri turni ancora piu’ difficili). Questa coppa, definita da molti, “coppa del nonno”, ha anche un’altra valenza. Quella del coeficente Uefa. Il ranking dice due cose: primo che la Juve negli anni senza coppe ha ottenuto solo 2 punti grazie al paese di apparetenenza, e che la Juventus si trova in basso, molto in basso, con il rischio il prossimo anno di ritrovarsi in terza fascia in un’eventuale Champions League. Vista la situazione del ranking europeo, rimane fondamentale considerare l’Europa League alla stregua di una Champions, non tanto per gli incassi, ma quanto per il futuro del club. Quindi i giocatori vanno motivati e si deve cercare di ottenere il massimo, anche se la vicinanza dei match giovedi’-domenica, potrebbe farsi sentire alla lunga. Arrivare almeno in semifinale di Europa League vorrebbe dire salvare il ranking, acquisire visibilita’ internazionale e aumentare gli incassi, privati dai grandi introiti della seconda fase di Champions. L’Europa League rappresenta un’unica opportunita’ per vincere un trofeo internazionale. Va infine ricordato come tutte le Juventus vincenti hanno iniziato il loro percorso vincendo o arrivando in finale di Coppa Uefa: Trapattoni prima e Lippi poi insegnano.

martedì 16 febbraio 2010

Ipocrisie televisive e non

Da ieri noto con stupore e un po’ di fastidio delle critiche su Gigi Buffon. Quando leggo queste parole mi viene veramente da riflettere. Forse qualcuno ha dimenticato le meravigliose prestazioni di inizio stagione contro Lazio, Roma, Livorno, solo per citarne alcune. Gigi, come tutti passa dei momenti di forma migliore e altri un po’ meno, ma il suo rendimento e’ sempre molto alto. Domenica ha commesso un errore, forse non si era abituati a vederne...infatti subito si e’ alzato il coro delle voci bianche ad enfatizzare la situazione. Se poi oltre all’errore al Gigi nazionale scappa anche qualcosa d’altro, ecco pronte tutte le tv a immortalare parola per parola il dictat e a proporlo in serie. Fa strano aver visto in tv piu’ le parole di Buffon dopo l’errore che l’errore stesso. Fa strano che si sia parlato piu’ degli episodi negativi che l’azione bellissima del 2-1 bianconero. Ma tanto siamo abituati al paese delle ipocrisie. Premettendo che le parole di Buffon dopo l’errore sono da condannare in quanto esempio negativo per i bambini, va detto anche che di quello che dice e fa Buffon deve rendere conto principalmente a se stesso e alla propria coscienza. A mio parere pero’ e’ negativo anche enfatizzare e riproporre in modo morboso la cosa. Sono d’accordo con Gigi quando dice“ È stato un gesto sbagliato e sicuramente da stigmatizzare” e penso che le sue scuse siano sufficienti per tutti i benpensanti del paese, convinto che Gigi in futuro stara’ piu’ attento nel non offendere la sensibilita’ altrui con le sue parole e gesti. Sarebbero pero’ da evitare , come dice giustamente lui “le lezioni etiche da gente che si spaccia come perbenista senza averne i titoli”.
Infine due parole su Striscia la Notizia. La trasmissione satirica, e' uno dei programmi piu' visti a livello nazionale e quasi sempre i suoi servizi sono pungenti e ben fatti. Da un pò di tempo la trasmissione satirica si sta soffermando sulla Juventus. Dapprima il tapiro a Ferrara, poi quello a Bettega e ora quello a Buffon. Non passa giorno in cui Michelle Hunziker non prenda in giro, in modo divertente, la compagine bianconera. Un giorno sono dei “bolliti”, l’altro dello “stufato” etc. Anche dopo una vittoria, e’ comparsa una bella “frittata bianconera” indicando il rigore fuori area concesso dall’arbitro Mazzoleni. Premetto la satira verso la Juventus e’ lecita e con i risultati scadenti attuali quasi scontata. Non e’ bello pero’, fare battute gratuite su presunti aiuti arbitrali senza creare facili dietrologie e rischiare di falsare la realta’. Ieri nella rubrica “Striscia lo Striscione”, presentare quello di Del Piero come tuffo, mostrarlo, ma non volerlo inserire in classifica e’ stato a mio parere fuorviante, tutto questo nonostante i sagaci interventi distensivi di Ezio Greggio, grande tifoso bianconero.

lunedì 15 febbraio 2010

Rispediamolo al mittente

Partiamo dale parole di Mazzarri al Corriere dello Sport di oggi. “Quello che dice Mourinho non mi fa nè caldo nè freddo. Non può pensare seriamente di venire dal Portogallo e pensare di essere "la verità". La finisca di raccontare frottole. Da quando è qui non fa che parlare di arbitri e cercare in tutti i modi di tirare acqua al suo mulino". Difficile non essere d’accordo in questa occasione con il tecnico del Napoli. Siamo tutti in attesa giorno dopo giorno della verità espressa dallo “specialone”. Quest’uomo ci racconta la sua “verita’” come un grande santone maya e i giornalisti e giornalai seguono il suo verbo e lo predicano ai quattro venti. E’ interessante vedere come le sue parole rieccheggiano nell’aria, talvolta contro Ancelotti, talvolta contro Ranieri, poi contro il Milan e poi contro la Juventus. E’ bravissimo a comunicare come e quando vuole utilizzando le parole giuste per stimolare giocatori, arbitri, presidenti, avversari. I personaggi del suo proverbiale teatrino diventano buoni e cattivi in base alle circostanze. Nelle sue rappresentazioni Ferrara e’ prima cattivo, ma poi diventa buono, anzi vittima e suo “amico”. E’ tutta una grande rappresentazione dove lui e’ la luce e gli altri le forze del buio che cercano di oscurare in modo sleale il suo potere. Siamo tutti stanchi delle sue “rivelazioni”. Siamo stanchi del suo lavoro “psicologico”, siamo stanchi delle sue interviste al vetriolo che non fanno altro che surriscaldare gli animi. Se fossimo tutti come lui le panchine finirebbero in campo ad ogni partita. Lui non ha mai visto rigori come quelli concessi alla Juve? Lui ha allenato il Porto che e’ stato indagato per curruzione di arbitri, corruzione accertata e non presunta come in altri paesi, ma questo non lo dice nessuno... come al solito... ovviamente..!!(http://archiviostorico.corriere.it/2008/giugno/05/Tentata_corruzione_arbitrale_nel_2004_co_9_080605030.shtml)
Poi ci chiediamo, se si lamenta la squadra prima in classifica che domina il campionato, che dovrebbe fare l’ultima ? Sarei curioso di vedere “il portoghese” sulla panchina del Siena dopo l’arbitrqggio Inter-Siena di quest’anno... avrei voluto vedere le sue reazioni...e i suoi commenti post partita... quella si che sarebbe una profezia degna della “rivelazione Maya sul 2012 e la fine del mondo”.

lunedì 8 febbraio 2010

Santo subito!!!!

Da ieri, Claudio Ranieri è diventato uno dei simboli della incapacità della dirigenza bianconera, almeno a leggere alcuni quotidiani.
Per chi avesse avuto avuto l’occasione di vedere alcune delle ultime tre partite della Roma, avrà notato sicuramente una cosa: un pizzico di fortuna, ad essere sinceri. Sicuramente la partita di ieri, insieme a quella di Torino non erano proprio due partite in cui la Roma meritava, per il gioco espresso, i sei punti. Tuttavia, la fortuna aiuta gli audaci. La stessa fortuna che l’anno scorso non accompagnava molte delle sue partita (vedi Firenze). Ranieri sta beneficiando dell’entusiasmo della piazza e anche del fatto che gli obiettivi non fossero totalmente chiari a inizio stagione. La Roma era partita per arrivare nelle prime quattro, poi con Spalletti, sembrava tutto perso e ora invece si puo’ puntare con decisione a dare fastidio all’Inter. Il vantaggio di quest’anno di Ranieri e’ proprio li, non avere un obiettivo definito, ma poter lavorare con tranquillità e scioltezza potendo anche commettere qualche errore. Anche se a Roma la pressione e’ enorme, la squadra ha reagito bene alle difficolta’ e il fatto di aver giocato poi in Coppa Italia contro avversarie come Triestina e Catania ha sicuramente agevolato il cammino e aumentato l’autostima della formazione giallorossa. Ranieri si sta dimostrando quello che e’, sicuramente un buon tecnico, che puo’ raggiungere ottimi risultati, una persona seria e preparata. Tuttavia da qui a dire che sia un fenomeno e che la società ha sbagliato a comportarsi in quel modo con lui l’anno passato ce ne passa. A mio modesto parere non era un mister da Juventus, ovvero da Juve vincente. Tutti ricordano quel filotto, di fine stagione che sicuramente non e’ migliore di quello di questa stagione. Molti ricordano l’eccessiva lentezza nel fare alcuni cambi e il suo essere troppo “thinkerman”. Dicono che si stia prendendo le sue rivincite, lo vedremo a fine stagione. Probabilmente potrebbe vincere la Coppa Italia o la Coppa Uefa a Roma magari sognano il tricolore. Nel caso portasse a casa un trofeo tanto di cappello, ma rimane il fatto che anche lui come Ferrara alla Juventus ha fallito.